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N.105 FEBBRAIO 2013 RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03 SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO (LU) TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273 DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO ESERCITAZIONI articolo 2 2 Gestione degli spazi e finalizzazione: le esercitazioni per il miglioramento delle interazioni di gioco. A cura di RAFFAELE BARRA Allenare la collaborazione ed il dialogo tattico tra i giocatori con esercitazioni specifiche. Raffaele Barra, nato a Venezia il 5 gennaio 1975, è laureato in comunicazione ed in possesso dell’abilitazione come istruttore Coni Figc. Ha frequentato un corso di specializzazione in psicologia dello sport. Da diversi anni svolge il ruolo di istruttore presso alcune tra le società più in vista della sua provincia. E’ l’attuale tecnico del 2° anno della categoria Esordienti nella Clodiense SSD società della città di Chioggia (VE) che milita nel campionato di serie D. Nel contributo pubblicato il mese scorso (focus nr. 104 gennaio 2013) ci siamo occupati della fase offensiva, soffermandoci sul mantenimento del possesso della palla. In questo articolo continueremo a parlare di questa fase, cercando di soffermarci sulla gestione degli spazi e sulla finalizzazione. Brevemente, abbiamo visto che la fase offensiva è suddivisa in quattro sottofasi connesse tra loro: post- conquista, costruzione, rifinitura e, appunto, finalizzazione. Abbiamo accennato, altresì, di come molto spesso queste quattro sottofasi vengano raggruppate e allenate insieme, riunendo la post conquista con la costruzione e la rifinitura con la finalizzazione. Per concretizzare la fase offensiva è indispensabile ottimizzare la manovra d’attacco, cercando di migliorare la fase di conclusione. Esercitare la finalizzazione all’interno della fase di possesso e unitamente alla rifinitura, può portare ad un miglioramento della collaborazione tattica tra reparti e tra le catene e ad una corretta gestione degli spazi. La conclusione a rete può avvenire a seguito di una iniziativa personale (dribbling), dopo il recupero di una seconda palla o a seguito di un assist (cross o filtrante) su azione di rifinitura o su palla inattiva. La relazione tecnica della UEFA Champions League 2011/12, pubblicata nel settembre scorso (relazione annuale che analizza le tendenze, gli elementi chiave e tutte le statistiche relative all’ultima edizione della massima competizione europea per club) ha evidenziato che il 78% delle reti sono state realizzate su azione. Questi goal

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RIV ISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TR IBUNALE D I LUCCA N° 785 DEL 15 /07/03

SEDE V IA E .FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO (LU) TEL . 0584 976585 - FAX 0584 977273

D IRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZ IO COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO

ESERCITAZIONI

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22 Gestione degli spazi e finalizzazione: le esercitazioni per il miglioramento delle interazioni di gioco.A cura di RAFFAELE BARRA

Allenare la collaborazione ed il dialogo tattico tra i giocatori con esercitazioni specifiche.

Raffaele Barra, nato a Venezia il 5 gennaio 1975, è laureato in comunicazione ed in possesso dell’abilitazione come istruttore Coni Figc. Ha frequentato un corso di specializzazione in psicologia dello sport. Da diversi anni svolge il ruolo di istruttore presso alcune tra le società più in vista della sua provincia. E’ l’attuale tecnico del 2° anno della categoria Esordienti nella Clodiense SSD società della città di Chioggia (VE) che milita nel campionato di serie D.

Nel contributo pubblicato il mese scorso (focus nr. 104 gennaio 2013) ci siamo occupati della fase offensiva, soffermandoci sul mantenimento del possesso della palla. In questo articolo continueremo a parlare di questa fase, cercando di soffermarci sulla gestione degli spazi e sulla finalizzazione. Brevemente, abbiamo visto che la fase offensiva è suddivisa in quattro sottofasi connesse tra loro: post-conquista, costruzione, rifinitura e, appunto, finalizzazione. Abbiamo accennato, altresì, di come molto spesso queste quattro sottofasi vengano raggruppate e allenate insieme, riunendo la post conquista con la costruzione e la rifinitura con la finalizzazione. Per concretizzare la fase offensiva è indispensabile ottimizzare la manovra

d’attacco, cercando di migliorare la fase di conclusione. Esercitare la finalizzazione all’interno della fase di possesso e unitamente alla rifinitura, può portare ad un miglioramento della collaborazione tattica tra reparti e tra le catene e ad una corretta gestione degli spazi. La conclusione a rete può avvenire a seguito di una iniziativa personale (dribbling), dopo il recupero di una seconda palla o a seguito di un assist (cross o filtrante) su azione di rifinitura o su palla inattiva. La relazione tecnica della UEFA Champions League 2011/12, pubblicata nel settembre scorso (relazione annuale che analizza le tendenze, gli elementi chiave e tutte le statistiche relative all’ultima edizione della massima competizione europea per club) ha evidenziato che il 78% delle reti sono state realizzate su azione. Questi goal

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sono frutto di combinazioni e passaggi filtranti, ma soprattutto di cross, finalizzazioni e passaggi incisivi. La fase di conclusione, allora, è strettamente legata alla bravura del singolo nella finalizzazione ma anche alla capacità del reparto offensivo di saper costruire situazioni favorevoli. Una condizione essenziale per poter riuscire a dare vita ad occasioni pericolose, per poter arrivare a finalizzare è il riuscire a creare una situazione di palla scoperta. Con palla scoperta o libera, intendiamo il non essere pressati da un avversario e avere perciò tempo e spazio per eseguire un passaggio o provare una conclusione.

A questa libertà di gioco del possessore si deve aggiungere un’altra condizione sostanziale, un ottimale movimento di smarcamento dei compagni, eccellente per tempismo e ricerca dello spazio. Queste condizioni basilari unite ad una corretta gestione degli spazi portano all’ideale punto d'arrivo di ogni azione d’attacco: la finalizzazione. Non va dimenticato, come abbiamo già ricordato nel contributo scorso, l’importanza dei principi di tattica collettiva in fase di possesso (scaglionamento, penetrazione, ampiezza, mobilità e imprevedibilità) e vogliamo ribadirne la rilevanza anche in questo articolo.

I giocatori in fase di possesso non devono mai essere allineati sul campo, devono cercare la profondità senza palla, devono riuscire ad attaccare sfruttando tutto il fronte offensivo, non dando punti di riferimento agli avversari e riuscendo a proporre e sfruttare molteplici e diversificate soluzioni offensive. Sapersi muovere e dislocare sul terreno di gioco e curare la fondamentale distanza tra i reparti può permettere la giusta profondità e la corretta creazione degli spazi, garantendo una più semplice realizzazione delle condizioni di palla scoperta e portando, di conseguenza, alla finalizzazione. I reparti devono sempre cercare di stare uniti tra loro, di muoversi assieme. La vicinanza delle linee (difesa, centrocampo, attacco) infatti, consente ai giocatori, a prescindere dai ruoli e dal modulo di gioco, di organizzarsi in modo da coprire in maniera ottimale il campo nelle due fasi di gioco. In fase di possesso, coprire il campo in maniera ottimale significa essere in grado di gestire il gioco, riuscendo a creare gli spazi necessari per una palla scoperta, per una buona rifinitura e per poter arrivare alla conclusione. Sarà nostro compito, attraverso gli allenamenti settimanali, cercare di mettere i giocatori in condizione di poter leggere le situazioni che si creano, di sapere, in altre parole, riconoscere le situazioni di palla scoperta, saper leggere correttamente la posizione dell’avversario e i movimenti di smarcamento dei compagni. In modo da poter effettuare la scelta migliore per arrivare alla finalizzazione. Oltre ad una conclusione diretta da fuori area o ad un dribbling, ad una situazione cioè di 1 contro 1 dove conta la bravura del singolo, ci sono vari modi per poter arrivare a finalizzare. L’obiettivo principale da perseguire è

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quello di riuscire a mettere la palla dietro la linea difensiva. Si può saltare l’ultima linea avversaria attraverso delle combinazioni a 2 o più giocatori, attraverso cioè un passaggio rasoterra diretto che sfrutta il movimento di smarcamento di un compagno senza palla. Queste combinazioni, che abbiamo già trattato in maniera più approfondita nel focus nr. 101 pubblicato nel mese di ottobre u.s. sono il taglio , il passante, la sponda, il dai e vai, il corto – lungo (a 2 o 3 giocatori) e la sovrapposizione (che tratteremo anche nel prossimo contributo dedicato alle catene laterali). Un altro modo per poter arrivare ad una immediata finalizzazione è attraverso un passaggio diretto a scavalcare la linea difensiva: il lancio lungo. Ovviamente non stiamo parlando di un “lancione” approssimativo verso la punta posta spalle alla porta diretto a far salire la squadra, ma di un passaggio lungo mirato e volto a sfruttare gli spazi creati dalla squadra. Questo passaggio è un modo diretto per arrivare alla finalizzazione: la palla viene lanciata verso l’attaccante che corre faccia alla porta in velocità ricercando l’1 contro 1 con il difensore o il portiere utilizzando lo spazio opportunamente creato dietro la linea difensiva. Queste forme di gioco atte alla ricerca della finalizzazione, siano esse elaborate o immediate devono essere continuamente provate ed allenate durante la settimana, per limitare al massimo la casualità e per poter avere una identità di squadra. Cercheremo allora di portare sul campo questi concetti volti alla ricerca della corretta gestione degli spazi e della finalizzazione, attraverso esercizi per la conclusione inizialmente molto semplici, ma che rispecchiano situazioni reali e che prevedono la presenza degli avversari.

Successivamente amplieremo la nostra proposta con giochi di posizione e partite a tema volte ad allenare l’intero collettivo. A seguire alcune proposte che partono da semplici esercizi che coinvolgono pochi giocatori e arrivano a schierare l’intera squadra, ma che cercano di mantenere sempre la superiorità numerica in fase di possesso. ESERCITAZIONE 1 Riscaldamento con combinazioni Semplice riscaldamento che inizialmente può essere svolto anche con le mani. In un rettangolo costruito sulla metà campo (variabile a seconda del numero di calciatori a disposizione) i giocatori devono ricercare alcune combinazioni di gioco. Si formano 2 squadre, la prima con un pallone a testa, la seconda dove i componenti vengono divisi a coppie. Il giocatore in possesso rosso (A) conduce palla e deve passarla ad un qualsiasi giocatore dell’altra squadra (B), che esegue una sponda in favore del compagno giallo (C) con cui forma la coppia. (Fig. 1A)

Dopo 5 minuti si invertono le squadre, formando delle coppie anche nella squadra rossa.

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Variante: I giocatori gialli eseguono altre combinazioni scelte dall’allenatore ad esempio un dai e vai. (Fig. 1B).

ESERCITAZIONE 2 Riscaldamento a terne Altra esercitazione di riscaldamento, simile alla precedente, finalizzata alla ricerca di alcune combinazioni. In un rettangolo 30 x 20 m si muovono 9 giocatori divisi a terne con un pallone per gruppo. Il giocatore in possesso (A) esegue un passaggio ad un compagno (B) che esegue una sponda a favore del terzo giocatore (C) che ha eseguito un movimento di smarcamento. Quest’ultimo poi riprenderà l’esercizio dall’inizio. Anche in questo caso si possono variare le combinazioni tra i 3 giocatori. (Fig. 2).

ESERCITAZIONE 3

Combinazioni e finalizzazione

Ai ragazzi iniziamo ora a proporre semplici combinazioni a 2 giocatori per la finalizzazione quali il dai e vai e il corto lungo. In 2 rettangoli 15 x 10 m 2 terne di giocatori si allenano alternandosi nel dai e vai per la conclusione a rete. A da palla a B il quale effettua un dai e vai con C posto in appoggio e conclude. Di seguito D da palla ad E che esegue un dai e vai con F che si pone a sostegno (Fig.3A).

A seguire i giocatori si allenano con finalizzazione dopo il corto lungo. A da a B che restituisce con un passaggio di scarico ad A il quale a sua volta lancia C che effettua, a tempo, un movimento in profondità per la conclusione. Di seguito D scambia con E e effettua un passaggio per F che si inserisce da dietro (Fig. 3B). Tutti i ragazzi devono provare le varie posizioni.

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ESERCITAZIONE 4 Combinazioni con sponda Altra esercitazione per la conclusione a seguito di combinazione. In un rettangolo 30 x 20 m si muovono 2 coppie di giocatori che si passano la palla a 2 tocchi. Alternandosi, al via del Mister, devono effettuare un passaggio alla sponda che servirà il compagno che si è inserito. A passa al sostegno posto all’esterno del rettangolo il quale serve di prima B sulla corsa mandandolo alla conclusione. A turno tutte le coppie effettuano il ruolo di sponda (Fig. 4).

ESERCITAZIONE 5

3 vs 2 combinazioni in situazione

Le combinazioni allenate fin’ora, vengono adesso provate con la presenza degli avversari. In un rettangolo 40 x 30 m giocano 2 squadre di 6 giocatori, che si affrontano in un 3 vs 2 + portieri. I 3 giocatori offensivi rossi partono palla al piede e devono provare le combinazioni a 2 e 3 giocatori analizzate per andare a rete. L’esercizio si sviluppa in maniera continuativa con una rotazione tra i partecipanti. Se i giocatori gialli in fase difensiva riescono a recuperare palla a loro si aggiunge un terzo compagno per trasformare

l’azione in offensiva e affrontare i due componenti della squadra avversaria rimasti fuori. I 3 rossi in campo si disinteressano della palla e recuperano la posizione dietro la porta uscendo dal rettangolo di gioco. Lo scopo infatti è quello di lasciare il tempo a chi è in possesso di poter imparare senza pressione a scegliere quale combinazione mettere in pratica. Vince chi fa più reti. (Fig. 5)

ESERCITAZIONE 6 Finalizzazione con sponde Nello stesso spazio dell’esercizio precedente iniziamo a dare minor tempo di scelta per la giocata attraverso una gara tra 3 squadre composte da 4 giocatori ognuna. All’interno del rettangolo giocano rossi e gialli + 2 portieri con i blu dislocati a fondo campo (Fig. 6). Le due squadre devono andare alla conclusione con la rete che può essere valida solo se realizzata dopo aver ricevuto il passaggio da un giocatore posto di sponda, che ha l’obbligo di giocare a 2 tocchi. Ogni 5 minuti si cambiano le squadre, al termine del tempo stabilito dall’allenatore vince la squadra che ha realizzato più reti.

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ESERCITAZIONE 7 Possesso con finalizzazione I ragazzi vengono ora portati in un contesto di gioco più reale, avendo la possibilità di muoversi nei loro ruoli. La superiorità numerica consente di poter creare con relativa facilità situazioni di palla scoperta.

In un rettangolo 40 x 35 m si affrontano 2 squadre di 5 giocatori (1 centrale, 2 esterni bassi e 2 esterni alti) che giocano con l’aiuto di 2 giocatori jolly (centrocampista e punta). La squadra in possesso, aiutata dai jolly, deve effettuare 5 passaggi consecutivi e quindi ricercare una immediata combinazione per l’inserimento a rete di un compagno (Fig. 7).

ESERCITAZIONE 8

Possesso con affondo

Altro esercizio di possesso con squadra schierata. In un rettangolo 60 x 35 m si affrontano 2 squadre di 7 giocatori, schierati nei loro ruoli, con l’aiuto di 3 jolly che giocano con la squadra in possesso (squadra al completo) (Fig. 8). L’obiettivo è quello di effettuare 8 passaggi consecutivi e quindi cercare di servire un giocatore che si inserisce senza palla in uno dei tre quadrati di 5 m di lato per ottenere un punto.

ESERCITAZIONE 9

Palla al jolly e finalizzazione

Ancora un esercizio di possesso con squadra schierata. In un rettangolo 60 x 35 m come quello precedente, si affrontano 2 squadre composte da 8 giocatori, schierati nei loro ruoli (Fig. 9). La squadra in possesso, aiutata da un giocatore jolly che gioca da difensore centrale deve effettuare 5 passaggi per poter poi verticalizzare al secondo giocatore jolly che attende all’interno di un quadrato di 5m di lato e funge da riferimento avanzato. Questo jolly/punta deve fare da sponda premiando l’inserimento di un giocatore senza palla che va alla conclusione. Il gioco riparte sempre dal jolly basso, di conseguenza anche la squadra che

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riesce a recuperare il possesso della palla deve giocarla sul jolly/difensore centrale per ricominciare la serie di passaggi.

ESERCITAZIONE 10 Finalizzazione senza portieri

Partita a tema dove si affrontano 2 squadre di 8 giocatori aiutate da 2 jolly. Si gioca in una metà campo, divisa da una linea centrale. Si effettua una normale partita con i giocatori schierati nei loro ruoli e 2 jolly centrocampisti che giocano con chi è in possesso. Lo scopo è quello di andare alla conclusione con l’eccezione che le porte non sono difese dai portieri. La squadra in fase di non possesso dovrà così cercare una costante pressione sul portatore mentre chi è in

possesso (obiettivo dell’esercizio) dovrà ricercare costantemente situazioni di palla scoperta per poter rifinire in zona gol o finalizzare da fuori. Il goal non è valido se la conclusione viene fatta prima di aver superato la linea che divide lo spazio di gioco (Fig. 10).

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