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Università degli Studi di Catania Corso di Laurea in Infermieristica COMPETENZE CLINICO ASSISTENZIALI PRIMO ANNO 1 (01.35) SOMMINISTRARE TERAPIA PER VIA INTRAMUSCOLARE Per le iniezioni Intramuscolari L’angolo di somministrazione è di è tra i 72° e i 90° . Le iniezioni intramuscolari somministrano il farmaco nel tessuto muscolare, attraversando la cute e il tessuto sottocutaneo. I muscoli hanno vasi sanguigni più grandi e in maggior quantità rispetto al tessuto sottocutaneo, favorendo l'inizio più rapido dell'azione del farmaco rispetto all'iniezione sottocutanea. Alcuni farmaci somministrati per via intramuscolare sono stati formulati per avere una più lunga durata d'effetto. La somministrazione del farmaco crea un deposito del sito di iniezione, destinato un rilascio del farmaco lento, prolungato per ore, giorni o settimane. Per la somministrazione corretta ed efficace di un'iniezione intramuscolare, l'infermiere deve scegliere il materiale adeguato, selezionare un sito di iniezione corretto, utilizzare la giusta tecnica e somministrare una dose adatta. È importante scegliere un ago della lunghezza giusta per ogni specifica iniezione intramuscolare. La lunghezza del lago dovrebbe essere calcolata in funzione del sito di iniezione e dell'età del paziente. I pazienti obesi possono richiedere un ago più lungo mentre le persone emaciate possono richiedere un ago più corto. Il calibro adeguato è determinato dal tipo di farmaco da somministrare. In genere, gli agenti biologici ai farmaci in soluzione acquosa dovrebbero essere somministrati con un ago da 20 o 25 Gauge. I farmaci in soluzioni oleose dovrebbero essere somministrati con aghi da 18 a 25 Gauge. Molti farmaci sono forniti di siringa pre-dosata. Se é già predisposto l'ago nella siringa pre-dosata, l'infermiere si dovrebbe assicurare che l'ago sull'unità sia della lunghezza giusta per il paziente specifico e per la situazione in atto. Per evitare complicanze, l'infermiere deve essere in grado di identificare i punti di repere anatomici ai punti delle creste ossee. (Vedi immagini). L'età del paziente, il tipo di farmaco e la quantità di farmaco devono essere prese in considerazione prima di scegliere l'aria per un'iniezione intramuscolare. Le aree usate per somministrare farmaci intramuscolari devono

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PRIMO ANNO

1

(01.35) SOMMINISTRARE TERAPIA PER VIA INTRAMUSCOLARE

Per le iniezioni Intramuscolari L’angolo di somministrazione è di è tra i 72° e i 90° .

Le iniezioni intramuscolari somministrano il farmaco nel tessuto muscolare, attraversando la cute

e il tessuto sottocutaneo. I muscoli hanno vasi sanguigni più grandi e in maggior quantità rispetto

al tessuto sottocutaneo, favorendo l'inizio più rapido dell'azione del farmaco rispetto all'iniezione

sottocutanea. Alcuni farmaci somministrati per via intramuscolare sono stati formulati per avere

una più lunga durata d'effetto. La somministrazione del farmaco crea un deposito del sito di

iniezione, destinato un rilascio del farmaco lento, prolungato per ore, giorni o settimane. Per la

somministrazione corretta ed efficace di un'iniezione intramuscolare, l'infermiere deve scegliere il

materiale adeguato, selezionare un sito di iniezione corretto, utilizzare la giusta tecnica e

somministrare una dose adatta. È importante scegliere un ago della lunghezza giusta per ogni

specifica iniezione intramuscolare. La lunghezza del lago dovrebbe essere calcolata in funzione del

sito di iniezione e dell'età del paziente. I pazienti obesi possono richiedere un ago più lungo

mentre le persone emaciate possono richiedere un ago più corto. Il calibro adeguato è

determinato dal tipo di farmaco da somministrare. In genere, gli agenti biologici ai farmaci in

soluzione acquosa dovrebbero essere somministrati con un ago da 20 o 25 Gauge. I farmaci in

soluzioni oleose dovrebbero essere somministrati con aghi da 18 a 25 Gauge. Molti farmaci sono

forniti di siringa pre-dosata. Se é già predisposto l'ago nella siringa pre-dosata, l'infermiere si

dovrebbe assicurare che l'ago sull'unità sia della lunghezza giusta per il paziente specifico e per la

situazione in atto.

Per evitare complicanze, l'infermiere deve essere in grado di identificare i punti di repere

anatomici ai punti delle creste ossee. (Vedi immagini). L'età del paziente, il tipo di farmaco e la

quantità di farmaco devono essere prese in considerazione prima di scegliere l'aria per

un'iniezione intramuscolare. Le aree usate per somministrare farmaci intramuscolari devono

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essere alternate tra loro se la terapia prevede iniezioni ripetute. Qualunque sia il modello di

rotazione usato, una sua descrizione dovrebbe comparire sul piano di assistenza infermieristica. In

funzione dell'area prescelta, l'infermiere può aver bisogno di riposizionare il paziente. L'infermiere

dovrebbe utilizzare sempre una tecnica accurata quando eseguire iniezioni intramuscolari. Se non

si pone la massima attenzione possono verificarsi complicanze che includono ascessi, cellulite,

lesione di vasi sanguigni, ossa e nervi, dolore persistente, necrosi dei tessuti e periostite

(infiammazione della membrana che ricopre l'osso---> periostio).

Somministrare l'iniezione intramuscolare mantenendo l'ago perpendicolare al corpo del paziente

in modo da assicurare un angolo di entrata tra i 72° e 90°.

Lunghezza dell’ago

• VASTO LATERALE : Da 16 a 25 mm

• DELTOIDE (Bambini) : Da 16 a 31 mm

• DELTOIDE (Adulti) : Da 25 a 38 mm

• VENTROGLUTEO (Adulti) : 38 mm

Scelta dei siti di iniezione intramuscolare

ETA’

o Neonati : vasto laterale

o Bambini e Ragazzi : vasto laterale / deltoide

o Adulti : ventro gluteo / deltoide

TIPO DI FARMACO

o Biologici (neonati e bambini piccoli) : Vasto laterale

o Biologici (bambini e più grandi) : Deltoide

o Epatite B / Rabbia : Deltoide

o Formulazioni Depot : Ventro – Gluteo

o Farmaci noti per essere irritanti , viscosi o in soluzione oleosa : Ventro – Gluteo

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Accertamento

- Valutare l’appropriatezza del farmaco per quel paziente.

- Riconsiderare la storia medica , le ALLERGIE, la valutazione iniziale e gli esami di laboratorio

che possono condizionare la somministrazione dei farmaci.

- Controllare la data di scadenza prima di somministrare il farmaco.

- Valutare i siti in cui si dovrà fare l’iniezione. EVITARE le zone con cute lesionata o con una

ferita, soprattutto se aperta; Contuse, doloranti, dure, gonfie, infiammate o con cicatrici:

sono condizioni che possono influire sull’assorbimento del farmaco o provocare fastidio o

lesione al pz.

- Se il farmaco può influenzare i segni vitali del pz , valutarli prima della somministrazione.

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- Se il farmaco è un antidolorifico valutare il livello del dolore prima e dopo la

somministrazione.

- Valutare la conoscenza del pz rispetto ai farmaci. Se il pz manifesta un deficit di conoscenza

rispetto ai farmaci questo potrebbe essere il momento appropriato per cominciare un

intervento di educazione sanitaria in proposito.

VERIFICARE IL COGNOME E NOME DEL PZ, LA DOSE, LA VIA DI SOMMINISTRAZIONE E

L’ORARIO PREVISTO.

Diagnosi infermieristiche

o Rischio di risposta allergica

o Rischio di lesione dell’integrità cutanea

o Rischio di lesione

o Ansia

o Mancanza di conoscenze della procedura

o Dolore Acuto

Obiettivi

� il pz riceva un farmaco per via intramuscolare in maniera corretta;

� Il pz abbia una diminuzione dell’ansia;

� non subisca effetti collaterali negativi ;

� comprenda adeguandosi al regime terapeutico.

Materiale occorrente

• Farmaco prescritto

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• Siringa sterile (IL CALIBRO e LA MISURA dell’ago dipendono dal pz e dalle caratteristiche del

farmaco da iniettare)

• Tampone disinfettante

• Guanti monouso

• Garze

• Cartella Somministrazione farmaci o scheda di terapia

Pianificazione

Razionale

- Raccogliere il materiale.

- Controllare il modulo d’ordine di ogni farmaco

rispetto alla richiesta originale del medico, in

accordo con la politica dell’istituzione di

riferimento.

- Chiarire ogni incongruenza.

- Controllare la cartella del pz per verificare la presenza di ALLERGIE.

- La comparazione aiuta a

identificare gli errori che

possono essere stati fatti

durante la trascrizione.

- La prescrizione medica è il documento ufficiale delle prescrizioni farmacologiche per ogni istituzione di riferimento.

- Conoscere la procedura, le considerazioni

infermieristiche speciali, i limiti di dosaggio di

sicurezza, lo scopo della somministrazione e gli

effetti collaterali negativi dei farmaci da

somministrare .

- Valutare l’appropriatezza del farmaco per quel pz.

- Queste conoscenze

aiutano l’infermiere a

valutare l’effetto

terapeutico del farmaco

rispetto al problema del

pz e possono anche

essere usate per educare

il pz rispetto alla sua

terapia farmacologica.

- Effettuare il lavaggio delle mani - Il lavaggio delle mani previene la diffusione dei microrganismi

- Spostare il carrello dei farmaci davanti alla stanza del pz oppure preparare i farmaci per la somministrazione nell’area apposita

- L’organizzazione promuove una somministrazione sicura e fa risparmiare tempo

- Aprire il carrello dei farmaci o il cassetto chiusi a

chiave. Inserire il codice di accesso e il numero

- Chiudere a chiave il

carrello o il cassetto dei

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identificativo personale dell’infermiere

- se si tratta di un sistema a chiusura digitale

farmaci salvaguarda la

fornitura dei farmaci di

ogni pz.

- L’accreditamento alla

qualità richiede che i

carrelli dei farmaci siano

chiusi a chiave quando

non in uso. L’ingresso

con il codice di accesso e

la scannerizzazione del

proprio numero

identificativo

permettono l’accesso al

sistema alle sole persone

autorizzate e identificano

gli operatori per la

registrazione tramite

computer

- Preparare i farmaci per un solo pz alla volta - Per evitare errori do somministrazione

- Leggere la scheda dei farmaci e scegliere il farmaco giusto dal cassetto del pz o dall’armadio delle scorte

- Questo è il primo controllo di etichetta del farmaco

- Confrontare l’etichetta del contenitore del

farmaco con la scheda dei farmaci.

- Controllare la data di scadenza

- Calcolare i dosaggi, se necessario.

- Scannerizzare il codice a barre del contenitore, se richiesto.

- Questo è il secondo

controllo dell’etichetta

del farmaco.

- Verificare i calcoli del dosaggio con un altro infermiere per una maggiore sicurezza, se necessario.

Attuazione

Razionale

1. Se necessario, aspirare il farmaco da una fiala o da un flacone

Questo è il TERZO controllo per

assicurare la correttezza della

somministrazione per evitare errori.

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2. Quando tutti i farmaci di un solo pz sono stati

preparati , ricontrollare l’etichetta con la scheda dei

farmaci prima di portarli al pz.

3. Chiudere a chiave il carrello dei farmaci prima di effettuare la somministrazione

Chiudere a chiave il carrello o il cassetto dei farmaci protegge la fornitura di farmaci per ogni pz. L’accreditamento alla qualità richiede che i carrelli dei farmaci siano chiusi a chiave quando non in uso.

4. Trasportare i farmaci al letto del pz facendo molta

attenzione a non lasciarli incustoditi.

Maneggiare con cura e controllare strettamente i farmaci preparati previene la confusione accidentale tra farmaci.

5. Assicurarsi che il pz riceva il farmaco all’ora giusta. - Verificare la politica dell’Ente, che può permettere la somministrazione in un periodo di trenta minuti prima o dopo l’ora prefissata come range di tolleranza.

6. Identificare il pz. Il genere il paziente dovrebbe essere

identificato usando due metodi. Confrontare le info

ottenute con la scheda di terapia o la scheda di terapia

informatica.

-Controllare il nome e il numero identificativo sul bracciale identificativo del pz; -Chiedere al pz cognome, nome e data di nascita.

-Se il pz non è in grado di dichiarare il proprio nome , verificarne l’identificazione con un membro del personale che lo ha già identificato (magari al momento del ricovero) come seconda fonte.

- L’identificazione del pz

assicura che il pz giusto

riceva il farmaco corretto

e previene gli errori.

- Questo è il metodo più

affidabile. Sostituire il

bracciale identificativo se

mancante o se riporta

qualche dato inesatto.

- Il pz deve dare una

risposta specifica ma la

malattia e l’ambiente

estraneo spesso

provocano confusione.

- Questo è un altro modo di raddoppiare il

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controllo dell’identità. Non usare il nome , se presente, sulla porta o sul letto poiché potrebbe non essere corretto.

7. Chiudere la porta della stanza o tirare le tendine del letto

Ciò preserva la privacy del pz

Completare le valutazioni necessarie prima della

somministrazione dei farmaci.

Controllare la presenza di allergie o chiedere al pz

informazioni a riguardo.

8. Spiegare al pz lo scopo e l’azione di ogni farmaco.

La valutazione è un prerequisito della somministrazione dei farmaci, aumenta le conoscenze e riduce l’ansia.

9. Scannerizzare il codice a barre del braccialetto identificativo se richiesto.

Il codice a barre fornisce un controllo ulteriore per assicurare che il farmaco sia dato al pz giusto.

10. Effettuare il lavaggio delle mani e indossare un paio di guanti puliti

Il lavaggio delle mani previene la

diffusione dei microrganismi.

I guanti aiutano a prevenire l’esposizione a contaminanti.

Selezionare il luogo appropriato per la somministrazione.

Aiutare il pz ad assumere una posizione comoda per il sito

scelto.

11. Sistemare gli abiti in modo da esporre solo il sito scelto per la somministrazione

Un sito appropriato evita che si procurino inutili lesioni e permette una lettura accurata del sito di prova al momento opportuno

12. Identificare i punti di riferimento per l’area di iniezione scelta

Una buona visualizzazione è necessaria per stabilire la localizzazione corretta dell’area di iniezione ed evitare di danneggiare i tessuti.

13. Disinfettare il sito di iniezione con un disinfettante

utilizzando un MOVIMENTO DECISO E CIRCOLARE

allargandosi fino a 5cm , muovendo dall’interno verso

l’esterno dal punto di iniezione.

I germi patogeni presenti sulla

superficie della cute potrebbero

entrare nei tessuti attraverso la

puntura dell’ago. Muovere dal

centro verso l’esterno evita la

contaminazione del punto di

iniezione. Permettere alla cute di

asciugarsi evita di introdurre alcool

nei tessuti, in quanto IRRITANTE

(causando una diminuzione del

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confort).

- Permettere all’area prescelta di asciugare

- Rimuovere il cappuccio dell’ago con la mano dominante tirandolo via in modo diretto

Ciò diminuisce il rischio di puntura accidentale e previene che l’ago si sviti dal corpo della siringa

14. Spostare la cute con un movimento a Z (TECNICA A ZIG

ZAG) , tirando la pelle in basso o di lato per circa 2,5

cm con la mano NON DOMINANTE e mantenere la

pelle e i tessuti in questa posizione. (vedi schema alla

fine)

Ciò assicura che il farmaco NON

fuoriesca lungo la traccia lasciata

dall’ago e finisca nel tessuto

sottocutaneo

Variazione della procedura SENZA TECNICA A Z

15. Introdurre l’ago rapidamente nel tessuto in modo che

risulti perpendicolare al corpo del pz.

1. Questo dovrebbe assicurare che l’angolo di introduzione sia tra i 72° e i 90°.

Un iniezione rapida è molto meno

dolorosa.

Inserire l’ago con tale angolazione facilita l’ingresso nel t. muscolare garantendo al massimo il confort del pz e riducendone il disagio.

16. Non appena l’ago è in sede, usare pollice e indice della

mano non dominante per tenere la parte bassa della

siringa.

2. Spostare la mano DOMINANTE alla fine dello

statuffo.

3. Alcuni protocolli trovano più congeniale spostare la

mano NON dominante sul cilindro della siringa e la

mano dominante sullo stantuffo.

Muovere la siringa potrebbe

causare un’involontaria

somministrazione de farmaci in una

sede non appropriata.

17. Aspirare lentamente per almeno 5 secondi tirando lo

stantuffo, per verificare se l’ago è in un vaso

sanguigno. Controllare la presenza di un sprazzo rosa

o rosso in siringa.

Oltre al disagio, la somministrazione in vena di un farmaco formulato per via intramuscolare può provocare una seria reazione. La lenta aspirazione facilita il reflusso del sangue anche se l’ago è in un vaso piccolo, con un flusso lento.

18. Se non si aspira sangue iniettare la soluzione Un iniezione rapida della soluzione

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lentamente (10 sec per mL di farmaco) provoca una pressione nei tessuti, causando disagio.

19. Una volta che il farmaco è stato somministrato, aspettare 10 secondi prima di ritirare l’ago.

Ciò permette al farmaco di cominciare a diffondersi nel tessuto muscolare circostante

20. Ritirare l’ago in modo scorrevole e continuo mantenendo la stessa angolazione dell’entrata , tenendo il tessuto intorno al punto di iniezione con la mano non dominante.

Ritirare lentamente l’ago tira i tessuti e causa disagio. L’applicazione di una contro-trazione intorno al sito di iniezione evita che si tirino i tessuti mentre si ritira l’ago. Ciò minimizza il danno tissutale e il fastidio per il pz

21. Applicare una leggera pressione sul sito di iniezione con una garza asciutta

Una leggera pressione causa meno danno e irritazione ai tessuti. Il massaggio può far passare il farmaco nel tessuto sottocutaneo, è quindi da EVITARE.

22. Non Reincappucciare l’ago usato.

-Sbloccare il meccanismo di sicurezza dell’ago se

presente.

-Smaltire Ago e siringa nell’apposito contenitore.

Lo smaltimento adeguato dell’ago evita ferite al personale che smaltisce i rifiuti e al personale sanitario

23. Togliere i guanti e smaltirli in modo appropriato.

-Effettuare il lavaggio delle mani.

-Lasciare il pz in una posizione confortevole.

Il lavaggio delle mani previene la

diffusione dei microrganismi

Ciò fornisce lo stato di confort e benessere al pz

24. Valutare la risposta del pz alla somministrazione del

farmaco entro il lasso di tempo specifico per ogni

farmaco.

-Valutare il sito di iniezione, se possibile, 2 o 4 ore dopo la somministrazione.

Per valutare l’efficacia del farmaco ed assicurare una rapida identificazione degli effetti avversi. E’ possibile che vi sia una reazione avversa al farmaco somministrato per via parenterale. Il controllo visivo permette anche la valutazione di qualsiasi effetto nocivo.

Valutazione

� I risultati attesi sono raggiunti quando il pz riceve un farmaco per via intramuscolare;

� la sua ansia è diminuita;

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� il pz non presenta effetti avversi;

� dimostra di aver compreso ed accettato il regime terapeutico.

Bibliografia/Sitografia

� http://www.aousassari.it/documenti/11_192_20140604124351.doc.

� Craven, R.C., & Hirnle, C.J. (2007). Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica. Milano: Casa

Editrice Ambrosiana.

� Kozier, B., Erb, G., Berman, A., & Snyder, S. (2006). Nursing Clinico. Tecniche e procedure. Napoli: EdiSES.

� Suzanne C. Smeltzer , Brenda G. Bare, Janice L. Hinkle, Kerry H. Cheever (2010) , Brunner Suddarth.

Infermieristica medico-chirurgica , Milano: Casa Editrice Ambrosiana.

� Timby, B. K. (2011). Fondamenti di assistenza infermieristica - Concetti e abilità cliniche di base.

McGraw-Hill.

� Carpenito-Moyet, L. J. (2011, 2° Ed.) Piani di assistenza infermieristica e documentazione. Milano,

Casa Editrice Ambrosiana.

� Sandra M. Nettina, (2008) Vademecum Dell’Infermiere , Casa editrice Piccin

� Pamela Lynn (2013) Manuale di tecniche e procedure infermieristiche di Taylor – Casa Editrice Piccin

APPROFONDIMENTO

DOCUMENTAZIONE: LINEE GUIDA

� Registrare ogni farmaco iniettato sulla scheda di terapia o registrare secondo il formato

richiesto, includendo data, ora e il sito di somministrazione, immediatamente dopo la

somministrazione stessa.

� Alcuni protocolli raccomandano di evidenziare con un cerchietto il sito di iniezione, in

modo da identificarlo facilmente e permettere un'osservazione attenta dell'aria interessata

e una rotazione dei siti programmata.

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� Se è in uso un sistema con codice a barre, la registrazione della somministrazione del

farmaco viene fatta automaticamente con lo scanner.

� I farmaci al bisogno richiedono la documentazione del motivo per cui si è provveduto alla

somministrazione.

� La registrazione immediata evita la possibilità di ripetere accidentalmente la

somministrazione del farmaco.

� Se il paziente rifiuta il farmaco o se si omette la somministrazione, registrare questo evento

nella riappropriata del documento di registrazione e avvertire il medico.

� Ciò permette di verificare la ragione per cui il farmaco non è stato somministrato e assicura

che il medico sia messo a conoscenza delle condizioni del paziente.

SITUAZIONI INASPETTATE E INTERVENTI CORRELATI

• L'infermiere si punge con l’ago prima dell'iniezione: smaltire lago della siringa in

modo appropriato. Seguire le indicazioni del protocollo rispetto alle ferite da

puntura del lago del presidio ospedaliero. Preparare una nuova siringa col farmaco

somministrare al paziente. Completare il rapporto dell'incidente in modo adeguato

e seguire le indicazioni in merito del presidio ospedaliero o dell'unità operativa.

• L'infermiere si punge con l’ago dopo aver somministrato il farmaco: smaltire Ago e

siringa in modo appropriato seguire le indicazioni dell'unità operativa o del presidio

ospedaliero di riferimento rispetto alle ferite da punta da ago. Completare il

rapporto dell'incidente in modo adeguato.

• Durante l'iniezione il paziente si sottrae all'ago prima che la somministrazione del

farmaco sia completata: togliere e smaltire in modo appropriato l'ago. Raccordare

un nuovo ago della siringa e somministrare il resto del farmaco in un'area diversa;

registrare quanto accaduto gli interventi messi in atto, secondo le indicazioni del

protocollo dell'unità operativa e del presidio ospedaliero.

• Mentre si inserisce l’ago, l’infermiere tocca l’osso: ritrarre e smaltire l’ago. Applicare

un nuovo ago alla siringa e somministrare il farmaco in un altro luogo. . Completare

il rapporto dell'incidente in modo adeguato e seguire le indicazioni in merito del

presidio ospedaliero o dell'unità operativa. Documentare l’incidente nella cartella

del pz. Informare il medico.

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CONSIDERAZIONI GENERALI:

La valutazione continua è una parte importante dell'assistenza infermieristica, in modo da valutare

la risposta del paziente alla somministrazione dei farmaci e ad un appropriato rilevamento degli

effetti collaterali avversi.

Se si sospetta un effetto avverso trattenersi dal somministrare il resto della dose e avvertire il

medico che ha in cura il paziente. Il tipo di intervento successivo all'evento dipende dal tipo di

reazione e dalla valutazione del paziente.

CONSIDERAZIONI NEONATALI E PEDIATRICHE:

La sede Vasto-Laterale è l’area preferibile per i neonati.

CONSIDERAZIONI GERIATRICHE

La massa muscolare degli anziani è atrofica. Fare attenzione nella valutazione della massa

muscolare del pz e delle caratteristiche corporee.

Usare un ago appropriato per lunghezza e calibro, in funzione della composizione corporea del pz.

CONSIDERAZIONI PER L’ASSISTENZA DOMICILIARE

Incoraggiare il paziente a consultare le indicazioni delle autorità locali sullo smaltimento dei rifiuti

contaminati appuntiti. Agli siringhe dovrebbero essere smaltiti in un contenitore di plastica rigido.

Contenitori per detersivi liquidi ammorbidenti sono una buona scelta, mentre non dovrebbero

essere utilizzati contenitori di vetro.

NOTE LEGISLATIVE

Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2001, tra le competenze tecniche attribuite all’operatore di assistenza, individua quella di “aiutare per la corretta assunzione dei farmaci prescritti e per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso” che può avvenire “in sostituzione e appoggio dei famigliari e su indicazione del personale preposto”.

Riferimenti etici e deontologici

• Art. 3 del C.D.M. “Dovere del medico è la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo ed il sollievo della sofferenza, nel rispetto della dignità della persona umana”.

• Art. 1.3 del C.D.I. “La responsabilità dell’infermiere consiste nel curare e prendersi cura della persona nel rispetto della vita, della salute, della libertà e della dignità dell’individuo”.

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• Art. 2.6 del C.D.I. “Nell’agire professionale, l’infermiere si impegna a non nuocere, orienta la sua azione all’autonomia e al bene dell’assistito...”.

• Art. 23 del C.D.M. “La cartella clinica deve essere redatta chiaramente con puntualità e diligenza, nel rispetto delle buone norme di pratica clinica…”.