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MAGLIAZZURRA CONI - STADIO OLIMPICO - ROMA - RIVISTA UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ATLETI OLIMPICI E AZZURRI D’ITALIA ANNO XLIV- N.1/2016 - “POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POST. - 70% DCB ROMA” - 1,00

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MAGLIAZZURRACONI - STADIO OLIMPICO - ROMA - RIVISTA UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ATLETI OLIMPICI E AZZURRI D’ITALIA

ANNO XLIV- N.1/2016 - “POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POST. - 70% DCB ROMA” - €1,00

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insieme per lo sport!Azzurri e Banca Popolare di Bergamo

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3MAGLIAZZURRA 1/2016

GIANFRANCO BARALDI

Primo numero del 44° anno della nostra storica rivista. Prima delle tre uscite che copriranno

questo anno olimpico, nel quale pubblicheremo anche i nostri Report, come da consolidata

tradizione, così da integrare quel database che rappresenta un valore non solo per

l’Associazione ma per il mondo dello sport in generale.

Valorizzare la nostra storia per poter essere protagonisti nella crescita sportiva e sociale del

Paese. Una missione ribadita anche dai vertici CONI nella riunione con le Associazioni

Benemerite, un mondo complesso e variegato di cui siamo parte fondamentale, e che si

appresta a vivere profondi cambiamenti per rispondere alle mutate esigenze dei tempi.

Cambiamenti rispetto ai quali dobbiamo farci trovare pronti per mantenere la gloriosa Maglia

Azzurra al centro della vita sportiva e culturale del Paese; non per vanità personale di chi ha

avuto il privilegio di rappresentare l’Italia ma per i valori che essa incarna e promuove.

E in questo senso prosegue l’azione riformatrice intrapresa dall’Associazione, i cui effetti

iniziano ad essere tangibili sia dal punto di vista amministrativo che da quello progettuale.

Questioni queste che verranno discusse nella imminente Assemblea che ci apprestiamo a

vivere a Bergamo, primo dei tanti appuntamenti istituzionali di questo 2016.

Un anno Olimpico che, in queste pagine, celebriamo attraverso le gesta dei nostri atleti in

attività e con il racconto di chi li ha preceduti ed ispirati. Tra questi un pensiero speciale va a

due “campioni” dell’Associazione, Roberto Roberti e Carlo Monti (di cui racconteremo nel

prossimo numero), il cui ricordo vivrà per sempre in chi li ha conosciuti ed apprezzati per le

loro doti umane e sportive.

Buona lettura!

EditorialePER UN ANNO OLIMPICO

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Rivista ufficiale dell’ANAOAI

ASSOCIAZIONE NAZIONALE

ATLETI OLIMPICI E AZZURRI D’ITALIA

ANNO XLIV - N.1/2016

Presidente:Gianfranco Baraldi

Vicepresidenti:Livio Berruti, Piero Vannucci (Vicario)

Consiglieri:Fernando Bonaldo, Annamaria Cecchi,

Domenico De Lillo, Stefano Mei, Costantino Rocca, Franco Sar,

Leonardo Sorbello, Roberto Vanoli

In copertina:Peter Fill vincitore a St.Moritz

della Coppa del Mondo di discesa libera(FOTO ANSA)

Redazione e Amministrazione:Associazione Nazionale

Atleti Olimpici e Azzurri d’ItaliaCONI - Stadio Olimpico

Tribuna Tevere - Ingresso 30tel. 06-32723260 - fax 06-32723604

www.olimpiciazzurri.it [email protected]

[email protected]

Direttore Responsabile:Riccardo Viola

Comitato di redazione:Livio Berruti, Annamaria Cecchi, Stefano Mei,

Costantino Rocca, Piero Vannucci

Realizzazione:Riccardo Viola Editore s.r.l.

Via Aurelia, 1100 - 00166 Roma

Fotografie:ANAOAI; Riccardo Viola Editore;

ANSA; Tedeschi.Si ringraziano: CONI, FSN, DSA, EPS

Stampa:

Art Color Printing, gruppo TMB Stampa - Roma

Aut. Trib. di Roma n. 14258 del 21-12-1971Spedizione in Abb. Post. 70%

Filiale di Roma

Chiuso in redazione il 18 aprile 2016

MAGLIAZZURRA

Sommario

16

12

IL POSTERGianmarco

Tambieri

65 ANAOAI NEWS

AGONISMO6 Destinazione Rio10 Una stagione da ricordare

12 EVENTI ANAOAI Lì dove il cielo è sempre più azzurro

15 STORIE AZZURRE Una storica conquista

16 LA NOSTRA STORIA Cortina 1956 La settima meraviglia

20 GIOVANI AZZURRI Promesse a cinque cerchi

22 IL RICORDO Roberto Roberti: Una vita da azzurro

23 DALLE SEZIONI Bergamo, Bolzano, Cagliari Catania, Cremona, Firenze Foggia, Imola, Livorno, Napoli, Novara, Palermo, Pavia, Ravenna, Roma, Savona Sondrio-Lecco, Torino Treviso, Trieste, Udine, Venezia

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20 16ANAOAIN E W S 20 16ANAOAI

N E W S 20 16ANAOAIN E W S 20 16ANAOAI

N E W S

CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE

ASSEMBLEA NAZIONALE ORDINARIA E STRAORDINARIA

Si è tenuto a Milano il 19 marzo, presso la sede del CONIRegionale Lombardia, il Consiglio Direttivo Nazionaledell’Associazione. Ad aprire i lavori il Presidente NazionaleGianfranco Baraldi, che nella sua relazione ha esaminatodiversi punti dell’ordine del giorno. Dagli impegniistituzionali, che saranno intensi e qualificati perriaffermare la presenza ed il ruolo degli Azzurri nell’annoolimpico, alle questioni finanziarie ed economiche.Infine, il Presidente ha voluto condividere con i membridel Consiglio problematiche e iniziative per il rilancio e lagestione del tesseramento. Un tema al centro anche dellarelazione del Segretario Generale pro tempore AlessandroLondi, che ha successivamente trattato le questioniamministrative portando all’esame e all’approvazione ilBilancio Consuntivo 2015. Dal documento si evince unnetto cambiamento di rotta con evidenti risultati positivi.Di questo avviso anche la relazione sottoposta al Consiglioda parte del Collegio dei Revisori. Nell’occasione ilSegretario Generale ha presentato le modiche introdottedal nuovo Regolamento delle Associazioni Benemerite, direcente riformato dal CONI.Successivamente i lavori sono proseguiti con la ratifica delverbale del Consiglio Direttivo Nazionale del 16/01/2016 ela convocazione dell’Assemblea Nazionale 2016.

Si è regolarmente tenuta, in data 16 aprile 2016,l’Assemblea annuale ANAOAI, presso la Sala Radici dellaCasa dello Sport, alla presenza del Delegato Provincialedel CONI Bergamo Dott. Giuseppe Pezzo.All’ordine del giorno l’approvazione del BilancioConsuntivo 2015 e l’elezione del componente delCollegio dei Revisori.Espletata la verifica poteri che ha registrato 26 presenze,alle ore 11, in seconda convocazione, l’Assemblea hainiziato i lavori con la costituzione dell’ufficio di Presidenzadell’Assemblea eletta nelle persone di Federico ElziPresidente, di Mario Armano Vice Presidente e diAlessandro Londi Segretario.Il Presidente Baraldi ha chiesto ai presenti un minuto disilenzio per commemorare la scomparsa del GeneraleRoberto Roberti.I lavori dell’Assemblea, come da ordine del giorno, sonoproceduti con la presentazione del Bilancio Consuntivo2015 cui ha fatto seguito la relazione del PresidenteNazionale letta nei punti salienti dal Dott. AlessandroLondi che ha illustrato successivamente i principali

accadimenti che hanno caratterizzato l’esercizio 2015 e irisultati economici ottenuti dall’ANAOAI. Sul punto sono intervenuti Angiulli, Imerito, Bernardi,Ghersi, Macchi.La parte Ordinaria si è conclusa con la lettura dellarelazione del Presidente del Collegio dei Revisori el’approvazione del documento con 24 voti favorevoli, unocontrario e un astenuto. L’Assemblea Straordinaria ha quindi eletto la D.ssaRossana Mucciarelli con 21 voti a favore e due schedebianche a componente effettivo del Collegio dei Revisoridell’Associazione. Nessun voto per l’altro candidato Dott.Nazareno Neri.Alle ore 13,30 dopo aver discusso alcune propostepresentate da alcuni Delegati in merito ad iniziative perincrementare i soci e analizzato il contesto attuale efuturo dell’Associazione, l’Assemblea viene chiusa. In merito a quest'ultimo punto si comunica che, perl'anno 2016, ogni Sezione potrà tesserare fino a dieciatleti Under30, per comprovati meriti azzurri, a finipromozionali.

Nel pomeriggio è stato trattato il tema relativo alle modalitàdi svolgimento dei progetti presentati al CONI per l’anno incorso e sono state vagliate le candidature proposte per iPremi Nazionali che verranno consegnati in occasione della“Settimana Azzurra in Sicilia”, tradizionale appuntamentoche verrà arricchito da una serata di gala dedicata allaMaglia Azzurra.Confermata la stretta sinergia con il mondo della scuola,che dovrà essere sempre più al centro delle nostre iniziative.Una giornata di intenso lavoro alla quale non ha voluto farmancare il suo saluto Oreste Perri, iridato di canoa epadrone di casa in quanto Presidente del CONI Lombardia.

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AGONISMO • AGONISMO • AGONISMO • AGONISMO • AGONISMO • AGONISMO • AGONISMO • AGONISMO • A

DESTINAZIONE RIOMMancano ormai pochi mesi, la febbre

olimpica sale: a Rio de Janeiro, dal 5al 21 agosto, sarà finalmente tempodi Giochi. La truppa italiana chepartirà alla volta del Sud America vavia via delineandosi con, al momento,una certezza: quella che, purtroppo, ipartecipanti saranno in numeroinferiore rispetto a Londra 2012,quando furono in 291. Molto alto,ma già a sua volta minore rispetto aquello di Pechino 2008, quando gliatleti italiani in Cina furono 338.Iniziamo il nostro excursusoccupandoci subito delle note dolenti,quelle specialità, cioè, in cui gli atletiazzurri non avranno l’opportunità dicimentarsi. A non presentarsi all’aeroporto per ilcheck-in per Rio de Janeiro sarannocertamente i calciatori (da qui, anche,una cospicua riduzione del numero diqualificati), gli elementi dell’hockey suprato, del rugby e della pallamano,oltre alle atlete dei medesimi sportcitati più le ragazze del basket. C’èinvece ancora spazio per sperare perquanto riguarda alcune discipline che,nelle prossime settimane, vedranno

impegnati gli atleti in una serie ditornei decisivi per staccare l’agognatopass. Parliamo, per esempio, dellaboxe maschile, che potrà contareancora su tre occasioni peraggiungere atleti ai già qualificatiValentino Manfredonia (pesimediomassimi, 81 kg.) e ClementeRusso (pesi massimi, 91 kg.): dal 20aprile al 1° maggio, infatti, c’è iltorneo preolimpico a Istanbul, chepermette ai primi tre di ogni categoriadi qualificarsi; dal 13 al 22 maggio siva invece a Sofia, dove si potrannoripescare boxeurs APB e WSB(interessati, in questo caso, possonoessere Vincenzo Mangiacapre eDomenico Valentino); infine, dal 7 al19 giugno, si incrociano i guantoni aBaku, in Azerbaigian. Possibilità, poi, per la pallavolofemminile, che scende in campo tra il14 e il 22 maggio per il WorldQualification Tournament, che sisvolge a Tokyo. Vanno alle Olimpiadila migliore squadra asiatica e lemigliori tre del ranking: le Azzurresono nel girone con RepubblicaDomenicana, Giappone, Kazakistan,

Paesi Bassi, Perù, Corea del Sud eThailàndia. Sempre in ambitofemminile, poi, la boxe propone ilCampionato del Mondo attraverso cuisi potrà ottenere l’accessoall’Olimpiade: l’appuntamento saràdal 19 al 27 maggio ad Astana, inKazakistan. Ancor prima, ci saràmodo di raggiungere Rio anchegrazie al torneo preolimpico che siterrà a Samsun, in Turchia, dal 7 al 18aprile: occhi puntati su Terry Godini eIrma Testa. Per quanto riguarda la canoa velocità,invece, i giorni da segnare sulcalendario sono il 18 e il 19 maggio:a Duisburg, in Germania, va infatti inscena un torneo preolimpico cheregala il viaggio per il Sud America.Uno tra il K2 1000 metri di GiulioDressino e Nicola Ripamonti, e il K2200 di Matteo Florio e ManfrediRizza, avrà l’opportunità di andare aRio, sebbene i primi due potrebberoprender parte ai Giochi gareggiandoin ambedue le specialità. Due pass adisposizione, poi, nelle specialità delcanottaggio: la regata preolimpicaeuropea si tiene nella città svizzera di

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Lucerna e andrà in scena dal 22 al 25maggio; parteciperanno, oltreall’Italia, il Canada, gli Stati Uniti,l’Australia e la Nuova Zelanda.L’obiettivo degli Azzurri è quello diqualificare il 4 di coppia senior, l’8senior maschile e il doppio pesileggeri femminile, che vedeprotagoniste Laura Milani edElisabetta Sancassani. A giugno, poi, tocca al tiro con l’arco:se gli uomini sono già qualificati, ledonne dovranno andare in Turchia,dal 13 al 19, ad Antalya, adaffrontare Germania, Francia, Spagna,Ucraina, Corea del Nord e Taipei. Notizie sul basket maschile, infine: sigiocano contestualmente tre torneiolimpici e i rispettivi vincitoriandranno a Rio. La competizioneche vedrà impegnati i ragazzi diEttore Messina si svolge proprio inItalia, a Torino: gli Azzurriaffronteranno due tra Tunisia,Croazia, Grecia, Messico e Iran. Dalmini-girone con tre compagini sipassa direttamente alla semifinale. Andando a elencare invece tutti gliatleti già qualificati, procediamo inordine alfabetico di sport per vederela situazione al momento attuale.Nell’atletica i pass individuali sonosedici: nove femminili, sette maschili.Le certezze azzurre sono quelleofferte da Anna Eleonora Giorgi nellamarcia, e, per quanto riguarda gliuomini, da Valerio Straneo, DanieleMeucci (entrambi nella maratona) eGianmarco Tamberi (salto in alto).Proprio il ragazzo di CivitanovaMarche si presenterà ai nastri dipartenza brasiliani fregiandosi deltitolo di Campione del Mondo indoordi salto in alto: lo scorso 19 marzo,infatti, Tamberi è volato a 2.36 metrida terra vincendo, in quel diPortland, un oro che – in sensoassoluto – mancava dal successo di

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Nella paginaprecedente, Rio de Janeiro.In questa pagina,gli azzurri del 4senza, i ciclisti Aru,Nibali e Agnoli, leragazze dellaginnastica artistica ele azzurre di nuotosincronizzato.

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In questa pagina: GianmarcoTamberi, Valentina Truppa,Guendalina Sartori.Nella pagina a fianco: Alice Sotero,il duo Menegatti e Orsi Toth, AldoMontano.

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grazie al quinto posto ottenuto a finefebbraio nel torneo di Maceio Open,che si è disputato proprio in Brasile. Tocca ora alla canoa slalom, dovel’Italia può contare su due pass (K1maschile e femminile, in attesa deinominativi che verranno comunicatidal CONI). Restando in tema di remie vogate, il canottaggio può fareaffidamento su quattordici carteolimpiche suddivise tra due senzasenior (Mornati-Capelli); doppio pesileggeri maschile (Ruta-Micheletti);quattro senza senior (Di Costanzo,Castaldo, Lodo, Vicino); quattrosenza pl (Goretti, Oppo, La Padula, DiSeyssel) e doppio senior (Gentili-Battisti). Non essendo laqualificazione nominale, va detto chegli equipaggi potrebbero esseresoggetti a dei cambiamenti. Nel ciclismo, invece, i pass olimpicisono dieci, di cui cinque per la provasu strada maschile (due valevolianche per la crono, sempre degliuomini), quattro per l’inseguimento asquadre femminile e uno perl’omnium maschile. Nelle scorsesettimane, Vincenzo Nibali (chepotrebbe fare solo il Tour de France e

non il Giro d’Italia proprio in vistadelle Olimpiadi), Fabio Aru, ValerioAgnoli e il commissario tecnicoDavide Cassani sono andati avalutare il tracciato che assegnerà iltitolo su strada: la certezza è quellache si tratta di un percorso tosto,particolarmente adatto a queicorridori identificabili come scalatoripuri. Passando dal sellino della bici allasella dei cavalli, nell’equitazionel’Italia è già qualificata come squadrae potrà contare, per il completo, suStefano Brecciaroli, Pietro Roman eVittoria Panizzon mentre, per quantoriguarda il dressage, su ValentinaTruppa. Ginnastica artistica e ritmica,invece, hanno in dote dieci carteolimpiche, cinque a testa: nellaseconda, la squadra azzurrarappresenta una delle nostrecertezze. Nella lotta libera una sola carta dagiocare, quella relativa allo stile liberocategoria 65 kg.: si punta su FrankChamizo, originario di Cuba,Campione del Mondo nel 2015 e,ormai da un anno, cittadino italiano,in seguito al matrimonio con lalottatrice Dalma Caneva. Ampia e agguerrita è invece larappresentanza italiana nelleventicinque specialità del nuoto, traindividuale e a squadre: da MarcoOrsi a Luca Dotto; da GregorioPaltrinieri (per lui un pass individuale)a Samuel Pizzetti; da SimoneSabbione a Christopher Ciccarese; daLuca Mencarini a Luca Pizzini e FlavioBizzarri; da Matteo Rivolta a PietroCodia e Federico Turrini; da Silvia DiPietro ad Alice Mizzau; da DilettaCarli ad Aurora Ponselè; daMargherita Panziera ad AriannaCastiglioni e Ilaria Scarcella; da IlariaBianchi ad Alessia Polieri; da LuisaTrombetta a Laura Letrari e Stefania

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Giuseppe Gibilisco nell'asta aiMondiali di Parigi del 2003. Sullosfondo, si staglia la figura di AlexSchwazer, che vuole ricostruirsi unavita da atleta provando ad arrivare aRio. Dalla pista di tartan passiamo allasabbia di Copacabana: nel beachvolley si sono da poco qualificateMarta Menegatti e Viktoria Orsi Toth,

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grazie al secondo posto (dietro agliUSA) conquistato nella World Cup.Nel pentathlon gareggeremo conRiccardo De Luca e Alice Sotero,mentre nella scherma abbiamo già inSud America i nostri campioni: perquanto riguarda le squadre, gliAzzurri saranno impegnati nelfioretto maschile, nella spada(parlando di maschile) e nella sciabola(femminile). In merito all’individuale,il fioretto femminile vedrà inveceall’opera Arianna Errigo ed Elisa DiFrancisca, mentre nella sciabolamaschile troviamo Aldo Montano.Nel tiro, poi, sono otto le specialità incui si cimenteranno gli atleti italiani:quattordici pass olimpici, con lecertezze Giovanni Pellielo e JessicaRossi nel trap, Niccolò Camprianinella carabina maschile 50 metri treposizioni e Petra Zublasing in quellafemminile 10 metri ad ariacompressa. Dal tiro, al tiro con l’arco,che vedrà gareggiare la squadramaschile e in più potrà contare sullaqualificata Guendalina Sartori, cheparteciperà nell’individuale femminile.Il tutto, in attesa della Coppa delMondo ad Antalya, in Turchia, dovele ragazze azzurre della nazionaledovranno rientrare nelle migliori tresquadre ancora in attesa diqualificarsi. Nove sono invece gli Azzurri già certidel loro posto sul trampolino di Rio:parliamo ovviamente dei tuffi, dove lacampionessa del mondo da un metro,Tania Cagnotto, si lancerà dallapedana da tre metri sianell’individuale che nel sincro, conFrancesca Dallapè. Dopo il quintoposto nel trampolino individuale datre metri di Pechino 2008 e il quartosia individuale che in sincro con laDallapè (sempre da tre metri)speriamo, per la ragazza figlia d’arte,sia finalmente giunta l’ora di salire sul

podio anche in occasione diun’Olimpiade. Gli altri ragazzi dei tuffigià a Rio sono Noemi Batki, NicolaBenedetti, Maria Marconi e la coppia,da cui ci si attende molto, GiovanniTocci-Andrea Chiarabini, impegnatanel sincro da tre metri. Per ciò che concerne i già sicuri diquesta Olimpiade, chiudiamo con lavela: sono undici, divisi tra ottospecialità; si guarda con grandefiducia alle coppie Vittorio Bissaro-Silvia Sicouri nel nacra 17 mista,Giulia Conti-Francesca Clapcich nel49er FX femminile, e a FlaviaTartaglini nell’RS:X femminile.

DIEGO ANGELINO

Pirozzi; da, infine, Federica Pellegrini(per lei il secondo pass ad personam)a Filippo Magnini, con la primaimpegnata nell’individuale 200 stilelibero e dorso e il secondo, invece,nei 100 stile libero. Restando in acqua, ci sono poi ilnuoto di fondo ed il sincronizzato:Simone Ruffini, Federico Vanelli eRachele Bruni gareggiano nei 10 kmmaschili e femminili per quantoriguarda la prima specialità; LindaCerruti e Costanza Ferro, invece,scenderanno in acqua per laseconda, dove sarà impegnata anchela squadra azzurra.Parlando di pallanuoto, invece,buone notizie giungono sia dallasquadra femminile che da quellamaschile. Le donne, infatti, hannoraggiunto la finale (persa 11-6 controgli USA) del torneo preolimpicosvoltosi a marzo a Gouda, in Olanda:al Setterosa era comunque bastatobattere nei quarti (8-7) il Canada perstaccare il pass per Rio dove, nelgirone A, se la vedrà con Russia,Australia e Brasile. Il Settebello,invece, ha affrontato un torneopreolimpico a Trieste ad inizio aprile,perso in finale contro l’Ungheria (10-8): poco male, perché il successonei quarti (8-7) contro la Romania erastato sufficiente per la qualificazioneai Giochi. Il raggruppamento B in cuisi troveranno gli Azzurri, però, non ècerto dei più agevoli, anzi: Spagna,Francia, Montenegro, Croazia e StatiUniti saranno avversari tosti dasuperare. «Sarà un girone ostico (…)è importante ottenere un buonpiazzamento per evitare la Serbia», leparole del CT azzurro SandroCampagna.Detto della pallavolo femminileancora alla ricerca del bigliettovincente per Rio, quella maschile si ègià assicurata il volo per il Brasile

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Una stagione da ricordare

FISI

FISI

SSi va a chiudere una stagione, quella degli sportinvernali, che ha regalato emozioni e vittoriestoriche agli atleti Azzurri, capaci di primeggiare inspecialità nuove e spezzare veri e propri tabù.Come quello che, in cinquant’anni, non aveva maivisto un atleta italiano vincere la Coppa del Mondodi discesa. Ci hanno provato in tanti ma a scrivere ilsuo nome nella storia è Peter Fill. Il trentatreennealtoatesino corona, nel modo più bello, unamagnifica stagione decisa all’ultima gara. SullaCorviglia di St. Moritz Peter Fill, partendo perultimo, coglie i punti necessari per tenersi dietro ilnorvegese Aksel Lund Svindal e Dominik Paris,frenato da un infortunio in prova, riportando così inItalia una coppa di specialità che mancava dal 2008,quando ci riuscirono Manfred Moelgg in slalom eDenise Karbon in gigante. Storica anche la vittoria nella Coppa del Mondo diSci di Fondo, specialità Sprint, di Federico Pellegrino,il primo non scandinavo a primeggiare nellaspecialità e secondo italiano ad aggiudicarsi unavittoria nella disciplina dopo la vittoria nel distancedi Pietro Piller Cottrer nel 2009. Il valdostano,risultando il migliore azzurro di sempre nelle provedi velocità, segna la rinascita in una disciplina cheha fatto la storia dello sport azzurro. Ed a soli 25anni si candida per essere protagonista a lungo.Una prospettiva che condivide con la ventunennebergamasca Michela Moioli, che si aggiudica laCoppa di Cristallo nello Snowboard specialità cross,dopo due terzi posti (2013 e 2015) e il bronzomondiale dell’anno scorso.È il primo titolo per l’Italia femminile, dopo i duevinti in campo maschile, in questa spettacolare edimprevedibile specialità, in una stagione vissuta dagrande protagonista, una vittoria e cinque podicomplessivi. Sempre dallo snowboard, ma in campomaschile, conferma per Roland Fischnaller, vincitoredella Coppa del Mondo nella specialità slalom. L’azzurro dimostra di nuovo di essere interpreteformidabile della tavola, di cui è campione iridato in

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carica nella specialità, bissando il successo ottenutonel 2013. Anche lei trentina e reduce da un Mondiale daprotagonista, nel quale ha vinto un argento, si èconfermata Dorothea Wierer, vincitrice della Coppadel Mondo individuale 15km. Grande soddisfazioneper la 25enne altoatesina, seconda italiana atrionfare in Coppa del Mondo 22 anni dopoNathalie Santer, in una stagione tiratissima risoltacon due soli punti di vantaggio su Marie DorinHabert.Vittoria giunta con una tappa d’anticipo, invece,per il valtellinese Michele Boscacci che si èaggiudicato la Coppa del Mondo maschile di Scialpino 2016, un trofeo che resta in Italia dopo lavittoria di Damiano Lenzi nel 2015.Un dominio azzurro anche quello nella disciplinadello Sci velocità dove, sia in campo maschile chefemminile, sono i nostri a farla da padrone.Tra le donne è un dominio assoluto quello diValentina Greggio, vincitrice “in solitaria” dellaCoppa del Mondo e neo-primatista mondiale,avendo viaggiato in stagione a ben 247.083 km/h.In campo maschile è lotta in famiglia tra Ivan eSimone Origone, che se la giocheranno nell’ultimagara in programma. Anche per loro numeriincredibili in stagione, con Ivan che ha fattosegnare un fantascientifico rilevamento a 254.958km/h. Un bilancio, quello della stagione degli sportinvernali, ancor più positivo se consideriamo irisultati ottenuti in stagione dalle rappresentativegiovanili nelle diverse discipline, ma solo a metàpercorso se interpretato in chiave Pyeongchang2018. Lo sa bene il Presidente Federale della FISI,Flavio Roda, che tracciando un bilancio di unastagione che aveva preannunciato di rilancio, havoluto porre l’accento sul lavoro che attende atleti,tecnici e dirigenti:«È stata una stagione di buonirisultati ma dobbiamo riflettere anche su quello chenon è andato bene e mi riferisco a salto, combinatanordica, bob e alcune discipline singole, come peresempio lo slalom femminile. Il prossimo passo saràquello di trovare continuità nei risultati. Oralavoreremo sui gruppi di lavoro per riempire itasselli che mancano e consolidare quelli che giàabbiamo».

Nella paginaprecedente,

dall’alto:Peter Fill, Federico

Pellegrino, MichelaMoioni con il DT

Cesare Pisoni.In questa pagina,dall’alto: Michele

Boscacci, DorotheaWierer, IvanOrigone con

Valentina Greggio.

12V

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In questapagina, le

Frecce posanocon il premio

ricevuto.Nella pagina afianco, alcuni

momenti dellariuscita

cerimonia.

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EVENTI ANAOAI • EVENTI ANAOAI • EVENTI ANAOAI • EVENTI ANAOAI • EVENTI ANAOAI • EVENTI ANAOAI •

Lì dove il cielo è sempre più azzurro

presenti hanno accolto i preziosiospiti, accorsi a rendere omaggio allaPattuglia Aerea Nazionale, gli Azzurridell’aria, orgoglio e vanto per il Paesetutto. A fare gli onori di casa, nellasala Auditorium del Palazzo delleFederazioni, il Vicepresidente Vicariodel CONI Giorgio Scarso e ilSegretario Generale RobertoFabbricini, oltre al Presidente CONILazio Riccardo Viola, e tantirappresentanti di diverse Federazioni.I vertici dello sport nazionale hannointrodotto la cerimonia esprimendo illoro sentito apprezzamento nell’averele gloriose Frecce Tricolori ospiti inuno dei luoghi simbolo dello sportitaliano.

UUna giornata dalle intense emozioniquella vissuta in occasione dellaconsegna del Premio Nazionale“Prestigio ed Esempio 2015” allaPattuglia Acrobatica Nazionale.Cerimonia che si è svolta nella SalaConvegni del Palazzo delleFederazioni di viale Tiziano nel giornodedicato alla Giornata dell’UnitàNazionale e delle Forze Armate.Premio conferito quale simbolo dieccellenza del nostro Paese, per gliimpegni di solidarietà sociale e per gliideali e l’esempio che rappresentaper la Nazione.Simbolo riconosciuto dell’eccellenzaitaliana nel mondo e preziosoesempio di come fare squadra

rappresenti l’essenza del lavorare ingruppo, valore fondamentale cheidentifica le Frecce Tricolori comeambasciatrici del nostro Paeseall’estero e vanto del mondo Azzurro.L’evento è stato preceduto, nellamattinata, dalla riunione deiPresidenti di Sezione. Una riunioneconvocata per esporre le risultanzedel lavoro svolto in relazione albilancio associativo e per illustrare airappresentati degli organi periferici lemodifiche entrate in vigore con lapromulgazione del nuovo statuto,strumento fondamentale per ilriassetto ed il rilancio del nostrosodalizio. Terminate le questioniassociative i numerosi Azzurri

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OAI • EVENTI ANAOAI • EVENTI ANAOAI • EVENTI ANAOAI • EVENTI ANAOAI • EVENTI ANAOAI • EVENTI ANAOAI

Movimento sportivo rappresentato insala da tanti campioni che hannoscritto la storia del nostro Paese: daGiacomo Crosa, moderatore eanimatore dell’evento, al nostroVicepresidente Livio Berruti, passandoper vere e proprie icone quali NinoBenvenuti, Klaus Di Biasi eGianfranco Da Rin.Presente in sala la Pattuglia alcompleto, oramai da anni membrionorari della sezione di Udine,capitanata dal T.Col. Jan Slangen,arrivata direttamente dal Quirinaledove era stata convocata per motiviistituzionali.Presente anche lo staff al completo, arappresentare come la Pattuglia opericome una vera e propria squadra, eal Colonnello Claudio Icardi, CapoUfficio Relazioni Esterne pressol’Ufficio Generale per laComunicazione dello Stato MaggioreAeronautica.Moderatore della manifestazione ilgrande Giacomo Crosa, uomo disport che ha vestito i colori azzurri equelli del gruppo sportivodell’Aeronautica. E forse avrebbeaspirato anche a qualcosa di più,come confessato, visto che le sueambizioni furono frustrate dall’altezzaritenuta eccessiva per un aspirantepilota, motivo per il quale si èconfrontato con tutti i piloti nelmomento di introdurli nel ricevere ilpremio. Tanti tra i relatori hannovoluto, accanto ai ringraziamenti e airiconoscimenti di rito, unire unricordo personale del rapporto che lilega al mondo dell’aeronauticamilitare, palestra di vita e di sport pertanti dei presenti in sala, ricordo cheha contribuito a coinvolgere i nostriospiti in un clima decisamentefamiliare. Come ad esempio RiccardoViola, il quale ha raccontato di come,da ufficiale infiltrato a Rivolto, abbia

conosciuto la donna che da allora loaccompagna, strappando sincerisorrisi ai nostri piloti.La “voce” delle Frecce è invece stataquella del Cap. Slangen, che si èprestato a spiegare ai presenti lecaratteristiche di ogni pilota all’internodella formazione, soffermandosi sulconcetto di squadra e italianità,creando così un forte nesso colmondo sportivo del quale si sentonogiustamente parte.Sono così sfilati uno ad uno tutti inove componenti per ricevere ilPremio e non si sono sottratti ascambi di battute, rispondendo aitanti quesiti della platea con grandegarbo e disponibilità, in un clima di

sentita vicinanza e amicizia nel quale inostri “soci onorari” si sono subitoidentificati, partecipando con piacere elasciandosi trasportare dall’entusiasmoche l’uditorio ha riversato sulla Pattugliapiù amata d’Italia.Nel corso della cerimonia l’azzurro diUdine Danilo Giacomel, nostroanfitrione a Rivolto, ha volutoomaggiare il Presidente Malagò con unprestigioso volume sulla storia dellepattuglie acrobatiche mondiali.A conclusione, le Frecce hanno donatoall’Associazione un quadroraffigurante le loro acrobazie,impreziosito dalle firme dei nuovientrati nella prestigiosa galleria delPremio Prestigio ed Esempio.

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Domenica 26 Giugno: Arrivo Partecipanti alla Settimana Azzurra in Sicilia presso

l’aeroporto Fontanarossa di Catania ( 60 Km da Giardini Naxos) al momento sono state

previste 3 navette gratuite alle 11,00 – alle 15,00 – alle 19,00. Sistemazione presso la

struttura 4 stelle Hotel Caesar Palace di Giardini Naxos.

Lunedì 27 Giugno: Giornata libera in Albergo.

Martedì 28 Giugno: Ore 9,00 partenza per Siracusa. Ore 11,00 incontro presso il Municipio

della città con le autorità politiche e sportive locali e visita del centro storico. Pranzo

presso un ristorante cittadino. Pomeriggio a disposizione. Partenza alle ore 18,00.

Mercoledì 29 Giugno: Ore 18,00 – escursione facoltativa – partenza in bus dall’albergo per

la città di Taormina con cena a base di prodotti tipici locali e tempo a disposizione per

shopping e visita della città. Rientro alle ore 23,00 circa.

Giovedì 30 Giugno: Ore 14,30 partenza per Catania per incontrare presso il Municipio della

città le autorità politiche e sportive locali. Visita della città e tempo libero per lo

shopping. Rientro alle 19,30.

Venerdì 1 Luglio: Ore 20,00 Presso Il Palazzo dei Congressi di Taormina manifestazione

Internazionale: Gran Galà della Maglia Azzurra (non è previsto servizio navetta).

Sabato 2 Luglio: Giornata libera in Albergo

Domenica 3 Luglio: Partenza dei partecipanti alla Settimana Azzurra in Sicilia

PROGRAMMA

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STORIE AZZURRE • STORIE AZZURRE • STORIE AZZURRE • STORIE AZZURRE • STORIE AZZURRE • STORIE AZZURRE

Una storica conquista campi per acclimatarsi come datecnica himalayana.Il Nanga Parbat è la nona vetta piùalta del mondo. Il suo nome significa“montagna nuda” in lingua Urdu,ma gli sherpa la chiamano“mangiauomini” per la sua storiadrammatica e l’alta percentuale dimortalità, seconda soloall’Annapurna. Fu scalato per la prima volta nel1953 dal grande alpinista austriacoHermann Buhl, che raggiunse la vettain solitaria dopo che i suoi compagnierano tornati indietro, in una delleimprese più famose della storiadell’alpinismo himalayano. Prima di allora otto spedizionil’avevano tentata, lasciando dietro disé 31 morti. Di circa duecentopersone che l’hanno scalata, quasisessanta non sono mai tornate. Reinhold Messner e suo fratelloGünther furono i primi a conquistarela cima dalla parete est, la Rupal, nel1970. Durante la discesa sulla pareteovest bivaccarono più giorniall’aperto e Günther fu travolto dauna valanga, mentre il fratello rimasesei giorni all’addiaccio percercarlo,perdendo sette dita dei piediper congelamento.«Questo successo è una scuola divita – il primo commento di Simone –noi siamo abituati a volere tutto esubito, spariamo i nostri obiettivisenza capirne la portata. Lo sapevobenissimo che il Nanga Parbatd’inverno, come gli altri 8milainvernali, richiedeva la responsabilitàdi saper perdere e dover impararedalle sconfitte i trucchi permantenere alta l’asticella, per riuscireun giorno a passarla». Grazie Simone per continuare aspostare quell’asticella sempre più in alto.

UUna nuova pagina di storiadell’alpinismo è stata scritta daSimone Moro, himalaista tra i piùapprezzati al mondo e socio dellasezione di Bergamo.Per la prima volta una spedizione èriuscita a conquistare la vetta delNanga Parbat durante la stagioneinvernale. Per Simone Moro questa èla quarta prima invernale sugliOttomila – dopo Shisha Pangma(2005), Makalu (2009) e GasherbrumII (2011). Nessuno ne ha fatte più dilui! L’alpinista bergamasco ci avevagià provato per due volte, respintodalla montagna “mangiauomini”, nel2012 e nel 2014, il cui mantoinnevato restava inviolato, unicoinsiema quello del K2, ultimobaluardo alla perseveranza umana.Moro ha raggiunto la vetta, dopodue mesi e venti giorni di spedizione,insieme allo spagnolo Alex Txikon eal pachistano Ali Sadpara: 8126 metri

di altitudine scalati grazie anche acondizioni meteo perfette: sole,assenza di vento e temperature piùalte della media che hannoaccompagnato il gruppo nell’ascesadal campo 4 alla vetta e ritorno.Tamara Lunger si è fermata poco piùsotto, desistendo per noncompromettere la discesa delgruppo, ma segnando un ulterioretassello in una carriera in ascesa. L’altoatesina, già due volte vicecampionessa italiana del lanciodel disco, Campionessa del Mondounder 23 e 2 volte CampionessaItaliana di scialpinismo, era al suoprimo tentativo e, se vorrà, nonmancheranno le occasioni di ritentarel’impresa. Un’impresa che leappartiene in quanto frutto di unlavoro di gruppo per un’ascesacompiuta con una tecnica mista:senza ossigeno né portatori in stilealpino, ma utilizzando corde fisse e

Gli eroi del Nanga Parbat: Alex Txikon, Tamara Lunger, Simone Moro, Ali Sadpara.

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LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STORIA

CORTINA 1956

La settima meraviglia

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A LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STOR

prima donna, nella storia olimpica, aleggere il giuramento degli atleti.L’atleta di Marostica, terza a Oslo nella discesa, si era evoluta inslalomista. Dotata di grande tecnica,non si trovò bene su piste ghiacciate econ poca neve, fermandosi ai piedi delpodio nello slalom speciale e nelladiscesa.Negli undici giorni dellamanifestazione si svolsero 24 gare disei discipline, in cui furono impegnato821 atleti (134 donne e 687 uomini)provenienti da 32 nazioni, conprogressivo allargamento dellageografia tradizionale dei Paesi dellaneve e del ghiaccio.

II fasti olimpici sono ancora vivi neicittadini di Cortina e ora possiamousare quell’entusiasmo per la corsa aiMondiali 2021». Con queste parole ilPresidente del CONI, GiovanniMalagò, ha aperto le celebrazioni peri sessanta anni dalle Olimpiadi diCortina 1956, anniversarioimpreziosito dalla prospettiva diospitare, tra cinque anni, la rassegnairidata di sci alpino.La prima Olimpiade Italiana, lasettima invernale dell’era moderna, sideve alla lungimiranza del conteAlberto Bonacossa, importanteindustriale tessile ma anche tra iprimi in Italia a praticare ilpattinaggio artistico, disciplina in cuifu campione nazionale dal 1914 al1928. Insieme alla moglie Marisa, asua volta campionessa nazionaleindividuale dal 1920 al 1928 che, pertre anni, detenne anche il titolo dellaspecialità a coppie. Membro del CIOdal 1925, fu lui che espose, alcongresso del Comitato Olimpico aLondra nel 1939, la candidatura diCortina per l’edizione del 1944. Una proposta che superò laconcorrenza di Oslo e Montreal, mavenne resa vana dallo scoppio dellaSeconda Guerra Mondiale. Cortina sipresentò alla corsa all’Olimpiade nel1946, e venne battuta per due solivoti da Oslo. I tempi non eranomaturi per un paese uscito sconfittoe distrutto dal conflitto bellico. Un ostacolo ormai superato tre annidopo quando, nel congresso CIO diRoma, Cortina si aggiudicò l’edizionedel 1956. Questa volta ad usciresconfitte furono le località nord-americane di Lake Placid, ColoradoSprings e Montreal: l’Italia siapprestava ad ospitare la sua primakermesse a cinque cerchi.Il Comitato organizzatore fu

presieduto dal conte Paolo IgnazioMaria Thaon di Revel, olimpionico discherma e dirigente sportivo, ilComitato esecutivo da Giulio Onesti,storico Presidente del CONI.Nella cerimonia inaugurale ilpattinatore Guido Caroli, ultimotedoforo, entrando sul ghiaccio dellostadio Olimpico inciampò, per poiriprendersi, in un cavo dellatelevisione. Piccolo schermo che perla prima volta portava le immagininella case degli italiani grazie alpreziono lavoro della Rai, al primogrande impegno sportivo a due annidalla sua nascita.La sciatrice Giuliana Minuzzo fu la

«

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Nelle gare, che furono di buon livello,mancò la grande vittoria italianacapace di suscitare l’entusiasmopopolare. Nello sci alpino, infatti, non

c’era nessun erede di Zeno Colò,campione olimpico di discesa a Oslo,squalificato con l’accusa diprofessionismo per aver prestato il

proprio nome a una marca discarponi.Un oro comunque arrivò e fu quelloconquistato nel bob a due daLamberto Dalla Costa e GiacomoLuigi Conti, nonostante i favoriti daipronostici fossero Eugenio Monti eRenzo Alverà, i due atleti cresciutisulla pista di Cortina, che arrivaronosecondi. L’altro argento di Monti,quello del bob a quattro(l’equipaggio era formato da Alverà,Ulrico Girardi e Renato Mocellini),sembrò una mezza beffa nei riguardidel “rosso volante”, come lo definìGianni Brera, che dopo l’incidenteche ne aveva precluso la carriera suglisci aveva fatto in fretta a dimostrarsiil migliore del mondo nelle proveiridate di bob. Un’affermazione dall’alto valoresimbolico, quella dei due atletidell’Aeronautica Militare, in quantoproprio il bob azzurro ebbe a Cortinala sua prima pista nel 1923. Mattatore della manifestazione fuToni Sailer, discesista austriaco di

LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STORIA

LA SQUADRA AZZURRASCI I) ALBERTI Bruno 2) BOTTERO Margherita 3) BURRINI Bruno 4) BURRINI Gino 5) BUSIN Gioacchino 6) CARRARA Gianni 7) CHATRIAN Innocenza 8) COMPAGNONI Ottavio 9) DE FLORIAN Federico lO) DELLADIO Arrigo 11) DELLA SEGA Tommaso 12) EBNER Cristina 13) FATTOR Pompeo 14) GHEDINA Guido 15) MARCHELLI Carla 16) MARCHELLI Maria Grazia 17) MICH Virgilio 18) MILIANTI Paride 19) MINUZZO CHENAL Giuliana 20) MISMETTI Aldo 21) PARMESANI Anita 22) PEDRANA Aldo

23) PEDRONCELLI Itala 24) PELLISSIER Anna 25) PENNACCHIO Luigi 26) PERIN Enzo 27) POLONI JoIe 28) POMPANIN Dino 29) PRUCKER Alfredo 30) ROMANIN Fides 31) SCHENATTI Antonio 32) SCHENONE Vera 33) TAFFRA Ildegarda 34) TOLIN Tito 35) TOSELLO Anna 36) TRIVELLA Aldo 37) VUERICH Franco 38) ZANDANEL Nilo 39) ZANOLLI Camillo 40) ZECCHINI Lino

PATTINAGGIO ARTISTICO 41) ANGELI Manuela 42) NEGRO Fiorella

PATTINAGGIODI VELOCITÀ 43) CALZA Carlo 44) CAROLI Guido 45) CITTERIO Guido 46) DI-MAI Paolina 47) MUSOLINO Enrico 48) TOMASI Remo

BOBSLEIGH 49) ALVERÀ Renzo 50) CONTI Giacomo 51) DALLA COSTA Lamberto 52) DA PRA’ Carlo 53) DE MARTIN Dino 54) DE MARTIN Giovanni 55) GIRARDI Ulrico 56) MOCELLINI Renato 57) MONTI Eugenio 58) PIERDICA Lino 59) SCHEIBMEIER Guglielmo 60) TABACCHI Giovanni

61) ZAMBELLI Andrea 62) ZARDINI Marino

HOCKEY63) AGAZZI Giancarlo 64) ALBERTON Rino 65) BEDOGNI Mario 66) BOLLA Vittorio 67) BRANDUARDI Giampiero 68) CROTTI Ernesto 69) DARIN Gianfranco 70) FEDERICI Aldo 71) FERRARIS Giuliano 72) FURLANI Giovanni 73) GERLI Umberto 74) MACCHIETTO Francesco 75) MANIACCO Aldo 76) MONTEMURRO Carlo 77) OBERHAMMER Giulio 78) TOMEI Bernardo 79) TUCCI Carmine

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A LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STOR

Kitzbühel, vincitore di tutte e tre leprove dello sci alpino, impresa mairiuscita prima e ripetuta, incircostanze abbastanzarocambolesche, soltanto dal franceseJean-Claude Killy ai Giochi diGrenoble 1968. Mitica fu la discesa libera disputatasu un percorso ghiacciato, con pocaneve, che mise fuori gioco molticoncorrenti. In molti, peraltro,avevano addirittura rinunciato aprendere il via: dei primi venti partitisoltanto nove arrivarono altraguardo. A tenere alti i colori

italiani furono i cugini Burrini. Il sestoposto di Gino fu salutato come unaperformance d’eccezione al pari diquella di Bruno, arrivato nono altraguardo. I nuovi impianti, come il TrampolinoItalia e lo stadio del ghiaccio, furonoper il pubblico un forte richiamo peravvinicinarsi a nuove discipline.Nell’hockey, sport che già prima deiGiochi godeva nella valle di un granseguito, la squadra sovietica infransel’egemonia dei canadesi e deglistatunitensi; l’Italia fu settima, conuna compagine quasi tutta di

bellunesi, trentini e bolzanini.Nella classifica per nazioni l’URSS siclassificò prima, segnando il sorpassosui paesi scandinavi, l’Austria fuseconda grazie alle medaglie di Sailer.Seguirono Finlandia, Svizzera, Sveziae USA. Settima la Norvegia, ottaval’Italia, la Germania nona. Grazie all’esperienza di Cortina 1956l’idea era che il nostro paese avessesuperato benissimo l’esame,propedeutico per essere ammessi asostenerne un altro, con le Olimpiadiromane che si sarebbero svoltequattro anni dopo.

Nella paginaprecedente,immagini dellacerimoniad’apertura.In questapagina: lasfilata dellasquadra italianae la discesa delbob a quattroazzurro.

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dai giovani atleti del futuro chehanno nuovamente colorato diazzurro la competizione dei cinquecerchi. A Lillehammer, città norvegesecon 26.800 abitanti e unicacandidata, si è da poco conclusa laseconda edizione dei Giochi olimpicigiovanili, dove l’Italia è finalmentetornata a sorridere.Sono nove, infatti, le medaglie vintedagli atleti azzurri impegnati nellevarie competizioni, con altri due podiottenuti nelle prove a squadre miste,che hanno permesso al nostro Paesedi posizionarsi al 15esimo posto delmedagliere finale (che ha vistoprimeggiare gli Stati Uniti, davantialla Corea del Sud e alla Russia)migliorando significativamente ilrisultato ottenuto nella primaedizione del 2012, ad Innsbruck. Inquel caso, furono soltanto cinque lemedaglie che finirono nella bachecaazzurra: due ori nello slittino e nelbob, due argenti con la squadra dicurling e nello slalom gigante e unbronzo conquistato da NicoleMartinelli nello short track.A Lillehammer, un’ambiziosa Italia siè presentata con 37 atleti e questavolta le attese non sono state tradite.Nello slittino, la coppia composta daFelix Schwarz, anche portabandieraitaliano, e Lukas Gufler ha dimostratodi avere ancora pochi rivali tra quellidei loro pari età. Come quattro annifa, infatti, il rodato duo azzurro èsalito sul gradino più alto del podio,proseguendo l’ottima tradizioneitaliana in questa disciplina econfermando le aspettative su questigiovani atleti, rispettivamente classe

LLe Olimpiadi invernali di Sochi(Russia) del 2014 non brillarono, dicerto, d’azzurro. L’Italia tornò inpatria con un magro bottino: 22ªposizione nel medagliere generale,otto medaglie totali, con due soliargenti e sei bronzi. Per la primavolta dal 1980, i 113 atleti impegnatinei Giochi olimpici non riuscirono a

conquistare nessuna medaglia d’oro,chiudendo però la competizione coni record personali di Karolina Kostnernel Pattinaggio di Figura e il ritornosul podio dell’Italia del Biathlon, dopoben sedici anni e quattro olimpiadiinvernali.Dal 2014, l’Italia sta pian pianorisalendo la china, come dimostrato

OLIMPIADI GIOVANILI OLIMPIADI GIOVANILI OLIMPIADI GIOVANILI OLIMPIADI GIOVAN

Promesse a cinque cerchi

In questa pagina:Braunhofer e la

squadra di biathlon,

la coppiaSchwarz-Gufler.Nella pagina a

fianco: la falcata della

Bonazza, il salto della

Malsiner e quello di Tedde.

FOTO: YIS/IOC

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‘98 e ‘99. Dallo slittino è arrivataanche una medaglia di bronzo,conquistata nel team event conl’aiuto degli altri due atleti azzurriMarion Oberhofer e Fabian Malleier.Tra i quattro componenti delladelegazione italiana nello sci alpino,Pietro Canzio è salito agli onori dellacronaca, riuscendo a raggiungere lamedaglia d’argento nel supergigantee il bronzo nella combinata. Il bottinodell’azzurrino sarebbe potuto ancheessere più ricco di medaglie ma unacaduta nel gigante ne hacompromesso la prova, nonostantel’ottimo tempo fatto registrare nellaprima manche.Dopo il ritorno sul podio nel Biatlhonnelle Olimpiadi di Sochi del 2014, laripresa azzurra in questa disciplina èstata confermata dai buoni risultatidell’Italia nelle gare individuali,culminata con il bronzo conquistatonella staffetta mista grazie a SamuelaComola, Cedric Christille, IreneLardschneider e Patrick Braunhofer.Nonostante l’argento ad Innsbruckquattro anni fa, l’Italia non è riuscitaad imporsi, invece, nel curling, con lasquadra mista italiana che non hapotuto nulla contro le compagininordiche. Nessuna medaglia neanche

per la campionessa italiana juniorLucrezia Gennaro, che sul ghiaccio èriuscita comunque a migliorare ipropri risultati personali.A stupire di più sono stati gli atletiazzurri impegnati nell’hockey sughiaccio e nello speed skating, conl’argento inaspettato conquistatoanche grazie all’ottima prestazionenegli skills di Anita Muraro, che hadimostrato le proprie doti tecnichenella prova a squadre mista. Unamenzione particolare la merita ancheNoemi Bonazza, che con il bronzonei 1500 metri di pattinaggio divelocità è passata alla storia come laprima atleta azzurra ad essere salitasul podio in questa disciplina. Sulle alidell’entusiasmo, la nostra Noemi nonsi è accontentata e ha raggiuntoanche l’oro nella prova a squadremiste. Terza classificata nello speedskating a squadre anche l’altraitaliana, Chiara Cristelli. I pronostici inquesta disciplina sono stati stravolti eil futuro dell’Italia, sopratutto nelsettore femminile, è sicuramenteroseo in vista delle prossimecompetizioni internazionali.L’appuntamento è ora per il 2018. Gliatleti azzurri del futuro avranno altridue anni per preparare al meglio la

XXIII edizione dei Giochi olimpiciinvernali, che si svolgeranno nellacontea di Pyeongchang, in Corea delSud, dal 9 al 25 febbraio. I favoritisaranno i padroni di casa ma l’Italiapotrà dire la sua anche grazie allacrescita esponenziale degli azzurrinelle discipline invernali. I buonirisultati ottenuti nei giochi diLillehammer devono rappresentareper la nostra nazionale un lungotrampolino di lancio che, speriamo,porterà le nostre giovani promessedritte dritte in Corea del Sud.

NOEMI PIERINI

VANILI OLIMPIADI GIOVANILI OLIMPIADI GIOVANILI OLIMPIADI GIOVANILI OLIMPIAD

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MAGLIAZZURRA 1/201622

Roberto Roberti: una vita da Azzurro

Ci ha lasciato ad inizio febbraio Roberto Roberti,per tutti “Il Generale”.Nato a Pola nell’aprile del 1922 è stato unuomo di sport a tutto tondo: giocatore dicalcio, nazionale di Pentathlon Moderno, poitecnico e dirigente sportivo della nostraAssociazione. Calciatore dell’U.S. Fiumana, nel1938 si trasferisce a Roma ingaggiato dallaS.G. Lazio. Subito dopo gli eventi bellici, sidedica al pentathlon moderno e nel 1950indossa la sua prima maglia Azzurra, vincendoa Berna il Criterium Internazionale Svizzero. Nel 1951 partecipa al campionato mondiale, disputato adHelsingborg in Svezia, classificandosi 14°, primo tra gli italiani.Nel 1952, nel corso di una preolimpionica in Svizzera, subisceun infortunio che gli impedisce di partecipare alle Olimpiadi diHelsinki, ove peraltro è presente come riserva. Nel 1957 vienenominato responsabile tecnico della rappresentativa nazionaleper le Olimpiadi di Roma del 1960. Nel 1958 conclude le suepresenze in maglia Azzurra in manierasingolare, a San Antonio (USA), dovegareggia per evitare la squalifica nellaclassifica per nazioni per l’incidenteoccorso a un atleta. In totale haindossato la Maglia Azzurra 14 volte.Come dirigente sportivo ha curato, inprima persona, l’importante convenzionetra il CONI e i Gruppi Sportivi delle ForzeArmate.Memoria storica dello sport italiano, hafatto parte delle più prestigiose istituzioniper la valorizzazione del patrimonioculturale e sportivo del Paese. Dotato di una spiccata ironia, ha profuso

E CERTO NON C’È GLORIA MAGGIORE PER L’UOMO, FINO A CHE VIVE DI QUELLA CHE SI PROCURA CON LE MANI E COI PIEDI - OMERO, ODISSEA

questa caratteristica nella vita associativa di cui è statoprotagonista per oltre mezzo secolo durante il quale ha rivestitomolteplici incarichi, affiancando diversi Presidenti di cui è statoascoltato consigliere. Padre di questa rivista, dove per anni ha condiviso i suoi ricordicon quello stile inconfodibile che lo ha caratterizzato. A. VIOLA

Roma, 7 febbraio 2016

Roberto Roberti in gara e durante unevento associativo. Il ricordo del SegretarioGenerale CONI Roberto Fabbricini.

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Mondiali Indoor - Portland 2016.Gianmarco Tamberi vince il titoloiridato del salto in alto.(FOTO ANSA)

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dalle sezioni dalle sezionidalle sezioni dalle sezioni sezioni dalle sezioni dalle sezioni

23MAGLIAZZURRA 1/2016

BERGAMOIL GRANDE CUORE DI MARIO MERELLIEra il 18 gennaio del 2012 quando il noto alpinistabergamasco Mario Merelli – socio della localeSezione ANAOAI e scalatore tra i più conosciuti almondo – se ne andava mentre si allenava nelle sue Orobie, cercando di raggiungere la cima

della puntaScais insieme aPaolo Valoti,amico di vita edi montagna. Un incidentefatale, nel qua-le la montagnaha voluto ri-prendersi unodei suoi figliprediletti, ca-

pace di conquistare ben dieci Ottomila nelle 23spedizioni extraeuropee a cui ha preso parte. A febbraio è stato pubblicato un bel volume intito-lato “Mario - un cuore grande”, che racconta lavita, le imprese e i sogni di un uomo che, con lesue imprese, è stato fonte di ispirazione per moltie orgoglio per tutti. Scritto da Pino Capellini ed Emanuele Falchetti,edito da Orobie in allegato con L’Eco di Bergamo eLa Provinca di Lecco, celebra le imprese e la vita diun alpinista e un uomo capace di vivere la monta-gna conciliando i valori del passato con le trasfor-mazioni del presente, avendo ben chiaro il valoresociale oltre che sportivo che dovevano animareun uomo di sport. Fortemente legato alla sua terra ma anche alle po-polazioni himalayane con cui aveva convissuto du-rante le sue lunghe spedizioni, si era impegnatoper realizzare un ospedale in Nepal: il Kalika familyhealth hospital. Proprio a questa struttura sarà destinato il ricavatodella vendita del libro, un modo per alimentare ilricordo portandone avanti, allo stesso tempo, glialti ideali.

BOLZANOADDIO A “GIULIANO CICCIO FERRARIS”PORTIERE DEL PRIMO SCUDETTOL’Azzurro Giuliano Ferraris è stato uno dei grandidella storia dell’Hockey su ghiaccio italiano e ri-marrà nel ricordo di tutti con il Suo soprannomeda sempre di “Ciccio”. Personaggio indimentica-bile e carismatico del grande Bolzano dei primi an-ni sessanta ed uno degli artefici del primo storicoscudetto dell’Hockey Club Bolzano del 1963.“Ciccio” Ferraris, con i compagni di avventura, gliAzzurri Heini Bacher, Giuliano Frigo, NorbertKoler, Alberto De Grandi, Siegfried Schlemmer, epoi Robert Psenner, Carmine Tucci, AlfredoColetti, Franco Viale e Charly Longarini, entrò didiritto, e a suon di parate, nella leggenda delBolzano con la conquista del tricolore dopo la lun-ga notte di Milano. Era il 1° marzo del 1963 quan-do l’Hockey Club Bolzano pareggiò per 5-5 nell’ul-tima decisiva gara contro i fortissimi DiavoliMilano, disputata nel “tempio” di Via Piranesi.Ciccio Ferraris era il più anziano di quel gruppostorico di giocatori amici, dentro e fuori dal ghiac-cio, che diede inizio alla grande storia sportiva delBolzano. Il ghiaccio e le partite erano soprattuttopassione allo stato puro per i pionieri di quel tem-po. Ferraris è sempre stato un leader, un uomospogliatoio e una persona rispettata da tutti, an-che fuori dal ghiaccio, ed ha avuto una grandecarriera.

Paolo Valoti e Mario Merelli.

GIULIANO “CICCIO” FERRARIS

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Michele Cittadini ha meritato il nostro riconosci-mento per la conquista a novembre del titolo diCampione del Mondo di windsurf nelle acque delsuo Poetto a Cagliari.Uno spazio speciale per premiare Fernando Mura,atleta prima e giornalista sportivo poi, dedicatosiparticolarmente al basket ed autore di 2 libri sullaPallacanestro Sarda; un vero testimone dei cane-stri isolani.Infine, una medaglia d’argento ed una dedica mol-to speciale per il nostro Claudio Velluti, campione erecordman di salto in alto e 2 volte Campioned’Italia di pallacanestro, poi ortopedico di alto valo-re e sposo di Gabriella Pedrazzini, figlia della grandeClaudia Testoni, olimpionica a Berlino ‘36.Gli Auguri, gli abbracci e tanti complimenti rivoltiai premiati, hanno concluso una bellissima seratatra tanti campioni.

CAGLIARIPREMI AZZURRI SARDEGNA 2015Il tradizionale incontro dedicato alla consegna deiPremi Azzurri Sardegna – e lo scambio degli augu-ri di Natale – si è svolto sabato 12 nel bel ristorantedel Tennis Club di Cagliari.La serata è stata aperta dal saluto del PresidenteSpinetti a cui ha fatto seguito un appassionato in-tervento del Past President Paolo Racugno che, al-la bella età di 98, anni ha ricordato, con grandepassione ed immutata verve, la missione e l’operache da anni svolge la nostra Associazione.Al termine dell’elegante ma familiare convivio, viaalle Premiazioni, quest’anno particolarmente nu-merose e di alto profilo sportivo, umano e cultura-le.Per primi, Sara Spano e Simone Nieddu, due AtletiFISDER che hanno conquistato titoli e medaglienella loro “speciale categoria”, con ori ed argentianche ai recenti Mondiali in Sud Africa.Quindi Laura Cuccu ed Alessandro Piras, vincitoridi numerose medaglie nel kung fu wuhsu ed atletidi punta dell’Accademia di Arti Orientali direttadal Maestro Giancarlo Manca, vera eminenza in-ternazionale della disciplina.

Cagliari. Il gruppo dei premiati.

Cagliari. Velluti e Pizzoccheri premiano Nando Mura.

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Prese parte alle Olimpiadi di Cortina del 1956 , ini-zialmente nel ruolo di backup di Vittorio Bolla, masuccessivamente, dalla gara contro il Canada, co-ach Torriani lo promosse a titolare. Nella kermessea cinque cerchi, “Ciccio” totalizzò 240’ tra i pali euna media goal subiti di 2.50 che consentì all’Italiadi classificarsi settima, miglior risultato di sempread un Olimpiade. Prese parte anche ad unMondiale di Gruppo A (1959), la sua carriera inAzzurro si chiuse il 24 novembre 1963 adInnsbruck, nella partita che l’Italia vinse 6-1. CiccioFerraris, l’eroe di Milano, è volato in cielo. La suastella brillerà per sempre unitamente a quella deicompagni Azzurri che lo hanno preceduto,Giuliano Frigo e Siegfried Schlemmer.Stecche in alto!!!

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GRAN PRIX NAZIONALE DI JUDO KATADue coppie emiliane, Mauro Collini-TommasoRondinini (Nage), Laura Bugo-Carlotta Checchi (Juno), e due venete, Marco Dotta-Marco Durigon(Kodokan), Andrea Fregnan-Stefano Moregola(Katame) ed una toscana, Andrea Giani Contini-Giuseppe Di Stefano (Kime), hanno conquistato lecinque medaglie d’oro in palio in oc-casione della sesta edizione dellaCoppa Sicilia che si è svolta nelCentro Federale FIJLKAM di Cataniaad inizio febbraio.La manifestazione, patrocinata dallalocale Sezione dell’ANAOAI, e validaquale seconda tappa (su un totale disei) del Grand Prix nazionale di Kata,ha registrato quest’anno una nutritapartecipazione, essendo in palio ipunti necessari per la convocazionenella rosa della nazionale Italiana cheparteciperà ai campionati Mondiali diJudo Kata, che si svolgeranno negliStati Uniti.Una giornata di grande sport nella

CATANIA

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quale si sono sfidate ben 29 coppie, fra le piùcompetitive del panorama nazionale, giunte datutta Italia, alla presenza degli arbitri internazionaliCristina Vetturini, Giampiero Gobbi, AntonioFerrante, Carlo Camparo.A fine gara, le coppie vincitrici sono state premiatedal Presidente sezionale Salvatore Campanella,presente insieme agli Azzurri di oggi e di ieri, perpromuovere una disciplina dagli alti valori sportivie educativi.

Catania. Nelle foto, i premiati posano con organizzatori ed ospiti della manifestazione.

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Gandini dell’Associazione di Bergamo, CesareBeltrami del Panathlon, Gianfranco Baraldi,Presidente nazionale, Oreste Perri, Presidente delCONI Regione Lombardia, Francesco Sanfelici,Presidente della Baldesio, Achille Cotrufo, referen-te del CONI provinciale di Cremona e FrancescoMasseroni del Panatlhon Cremona, conduttoredella serata.Ai tavoli tanti giovani atleti che si sono distinti nelcorso dell’anno, ma soprattutto che hanno indos-sato la maglia azzurra.Soddisfatto il Presidente Bruni: «Una gran bella se-rata di sport e di amicizia; ancora una volta i nostriragazzi si sono dimostrati all’altezza dell’ereditàche hanno raccolto». Di seguito i premiati.Chiara Rambaldi (canoa - Baldesio); ValentinaCiboldi (canoa - Baldesio); Marcello Caldonazzo(canottaggio - Baldesio); Federico Scotti (nuoto -

Cremona. Foto di gruppo con premiati e Autorità.

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CREMONASERATA DEGLI AZZURRI D’ITALIAUna serata di sport, ma soprattutto di valori, chegenerazioni di atleti si passano di anno in anno, distagione in stagione. Ma anche di risultati sportiviimportanti e con un denominatore comune fon-damentale, a prescindere dalla disciplina praticata:l’onore di avere indossato la maglia azzurra dellanazionale.Questo il filo conduttore della tradizionale seratadegli “Azzurri d’Italia” che si è tenuta venerdì 18dicembre alla Società Canottieri Baldesio diCremona. Nella sala più di 100 partecipanti.A fare gli onori di casa il Presidente degli Azzurricremonesi Renato Bruni, circondato dai suoi colla-boratori.Con lui, al tavolo della Presidenza, Giorgio

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Baldesio); Alberto Dal Bianco (canoa - Bissolati)Matteo Miglioli (canoa - Bissolati); VanessaCavagnoli (nuoto - Baldesio); Valentina Rodini (ca-nottaggio - Bissolati); Andrea Cattaneo (canottag-gio - Bissolati); Giacomo Gentili (canottaggio -Bissolati); Riccardo Spotti (canoa - Baldesio);Federica Cortesi (canottaggio - Baldesio); PaolaNatale (tiro con l’arco), Demis Pagliarini, MatteoMiglioli (canoa - Bissolati); Altea Cadenazzi (kickboxing); Camilla Nichetti, Madalina Mazilu,Vanessa Pandolfi, Ilaria Garavelli (canoa -Bissolati); Esteban Gabriel Farias (paracanoa -Bissolati); Andrea Dal Bianco, Filippo Vincenzi,Marco Garavelli, Ermes Bacci (canoa - Bissolati);Emanuele Scarani, Riccardo Spotti, GiulioBernocchi, Simone Bernocchi (canoa - Baldesio);Valentina Ciboldi, Chiara Rambaldi, Jessica Risari,Giorgia Massera (canoa - Baldesio); Elena Bissolati(ciclismo); Stefano Baffi (ciclismo); Miriam Vece (ci-clismo); Marco Rota, Matteo Miglioli (canoa -Bissolati); Emma Fanfoni (nuoto - Baldesio); MarcoZanetti nuoto (nuoto - Baldesio)Premio ANAOAI: Luigi Arrigoni.

FIRENZE42ª EDIZIONE “GIGLIO D’ORO”Quarto Giglio d’Oro consecutivo e il quinto della sua carriera per Vincenzo NibaliÈ stato l’esaltante finale di stagione a regalare aVincenzo Nibali il successo in questa Challange, ri-montando il suo compagno di squadra Fabio Aruche, dopo la vittoria nel giro di Spagna, sembrava ir-raggiungibile. Nel 2015 ancora la maglia di campio-ne italiano, il quarto posto nella classifica finale delTour de France,i successi a ripetizione nel finale conla Coppa Bernocchi, la Tre Valli Varesine e soprattut-to il Giro della Lombardia, con quella sua esaltante esolitaria galoppata finale di una ventina di chilometrifino al traguardo di Como. È la quarta volta consecutiva che vince il Gigliod’Oro, a conferma che è lui il corridore italiano piùforte e continuo, l’unico vero grande campione delnostro ciclismo, quello di maggior classe, in gradosempre di dare spettacolo ed essere protagonista. Per il 2016 non ha ancora stabilito i suoi programmi:sicuramente pensa alle Olimpiadi in Brasile.

Firenze. Da sinistra: il giornalista Rai Gianfranco Pancani, il Vicepresidente Piero Vannucci, l’azzurroVincenzo Nibali, il patron della manifestazione Saverio Carmagnini ed Eugenio Giani, Presidente delConsiglio Regionale Toscana e del CONI Firenze.

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MOSTRA “ LOSPORT VERSO LEOLIMPIADI DI RIO 2016”Nel mese di aprile siè tenuta la cinquan-tesima Mostra Fila -te lica numismatica“Città di Imola”, or-ganizzata dal Cir - colo culturale fila-telico numismaticoG. Piani con la colla-borazione della locale Sezione ANAOAI.Un anniversario prestigioso per il quale gli organiz-zatori, guidati da Gianfranco Bernardi, presidentedel Circolo Piani, hanno scelto un tema di grandeattualità e importanza: “Lo Sport verso le Olim -piadi di Rio 2016”.Nell’occasione sono state esposte circa mille carto-line con annullo postale e francobollo inerenti, de-dicati agli atleti ed alle atlete azzurre vincitrici dimedaglie d'oro nel corso delle diverse Olimpiadi.Nella giornata di sabato è stato attivato un ufficio

FOGGIAPREMIO ANAOAI PER LO SPORT E LACAPITANATA 2015Come recita un famosodetto: meglio tardi chemai! La manifestazione,come è sempre stato dal2004, doveva svolgersientro la fine di dicembredello scorso anno, ma èstata rimandata in accor-do con la Delegazionedel CONI Foggia per po-ter conciliare le diverseesigenze dei protagonisti,sportivi ed istituzionali. La manifestazione, a conferma del suo significatosportivo e sociale, ha avuto il patrocinio del Comu -ne, grazie alla intercessione del Sindaco FrancoLandella, che ha messo anche a disposizione i lo-cali della palestra Taralli. Patrocinio concesso an-che dal Comitato CONI Puglia che ci è stato con-cesso con grande sollecitudine, e per questo va ilsentito ringraziamento di tutto il Consiglio Diret -tivo della sezione pugliese.Appuntamento fissato per le 18,00 e, dopo le intro-duzioni dei relatori presenti, si è dato il via alle pre-miazioni alla presenza del primo cittadino, che detie-ne anche la carica di responsabile dello sport, e delrappresentante territoriale del CONI. Come da tradizione, gli atleti premiati, segnalatidai rispettivi delegati della varie Federazioni Spor -tive Provinciali, sono stati omaggiati con il “crest”dell’Associazione. Insigniti del premio, per l’anno2015, sono stati i seguenti campioni:NicolaDimitrio (FIBS - baseball); Nicola Scarpa (FIB - boc-ce); Eronia Desiree (FIJLKAM - karate); AndreaBotticelli (judo); Emma Quarta (FIPE- pesistica);Raffaele De Filippo (FIPE - paralimpica; GiacomoDistaso (FPI - pugilato); Smiraglia Maristella (FITA -taekwondo); Giovanni Lombardi (FIV - vela);Antonio Ciannameo (alla memoria).

Foggia. Nino Lombardi, Franco Bianco e Vincenzo Veneziano.

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si ammala”: questoil messaggio per inumerosi studentipresenti, un segnaleforte su come ognu-no debba utilizzareil proprio cervello ele proprie capacitàseguendo gli esem-pi costruttivi di chiha saputo raggiun-gere con impegno,tenacia e dedizioneobiettivi importantinella vita, evitandocomportamenti de-vianti che, nei casi peggiori, possono portare allaludopatia. All’evento è arrivato anche il messaggio delMinistro dell’Istruzione, Stefania Giannini:«Ringrazio gli autori di questa iniziativa e salutocon simpatia il grandissimo tenore Andrea Bocelli,indiscutibile vanto dell’Italia nel mondo, il geniodella Dama Michele Borghetti e tutti gli ospiti; daparte vostra l’impegno concreto da opporre allaludopatia è un segno di grande merito, di sensibi-lità e generosità: è la forza dell’intelligenza e dellabellezza contro l’aridità del mondo». Un messaggio di saluto è arrivato anche dal Pre -sidente del CONI Giovanni Malagò che ha sottoli-neato l’importanza di esempi corretti per evitarepericolose degenerazioni sociali.

postale dotato di annullo figurato per obliterare lecartoline appositamente realizzate dal CircoloPiani. Una cartolina è stata dedicata ad AndreaMinguzzi, medaglia d’oro nella lotta greco-roma-na a Pechino 2008, mentre l’altra celebra la gran-de impresa di Livio Berruti, medaglia d'oro nei 200metri piani a Roma 1960.Presente all'inaugurazione l’Assessore alla Culturae Promozione della città di Imola Elisabetta Mar -chetti.«Si tratta di materiali provenienti da tutta Italia,che rappresenteranno tutte le discipline sportive,frutto di un’attenta selezione che abbiamo opera-to per far risaltare le imprese dei nostri atleti e del-le nostre atlete» le parole dell’organizzatore, non-ché azzurro e stimato dirigente sportivo, Gian fran -co Bernardi.

LIVORNOANDREA BOCELLI E MICHELE BORGHETTI INSIEME CONTRO LA LUDOPATIAIl grande tenore Andrea Bocelli e l’azzurro livorne-se Michele Borghetti (pluricampione mondiale didama inglese, due volte oro alle Olimpiadi dellaMente e vincitore di 50 titoli italiani), sono stati iprestigiosi testimonial dell’evento dal titolo: “Afianco della cultura, contro la ludopatia” organiz-zato dal Dott. Nicola Gualerci presso la sede delLiceo Scientifico Chini-Michelangelo di Forte deiMarmi, con lo scopo di sensibilizzare i giovani suquesta vera e propria patologia della società mo-derna. Oltre ai succitati testimonial, ha aderito al-l’iniziativa il Sindaco di Forte dei Marmi UmbertoBurat ti. Fra gli invitati, il Presi dente ANAOAI dellaSezio ne di Livorno Rodolfo Gra ziani con i campio-ni Fabrizio Mori, Letizia Tinghi e Nicola Vizzoni. Nella manifestazione, il campione italiano di damaMatteo Bernini e le splendide damigelle d’onoreAlessia Morucci (Miss Sport di Miss Arte ModaItalia) e Carlotta Barsotti (Miss Volto di Miss ArteModa Italia). “L’antico gioco della dama per aiutare chi di gioco Livorno. Il Maestro Bocelli e l’Azzurro Borghetti.

Livorno. Andrea Bocelli con le damigelle d’onore.

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GIULIA QUINTAVALLE “LA SIGNORA DEL JUDO”Un autentico bagno di folla ha fatto da cornice allacampionessa Giulia Quintavalle, oro olimpico aPechino 2008, quando si è presentata al Palazzettodei Congressi di Cecina per la presentazione del suolibro “La signora del Judo”, scritto in collaborazionecon la Sig.ra Chiara De Cesare.All’incontro, condotto dalla giornalista de “Il Tir -reno” Maria Meini, hanno partecipato il Sindaco diCecina Samuele Lippi, il Vicesindaco GiovanniSalvini, il Presidente ANAOAI della Sezione diLivorno Rodolfo Graziani, il Responsabile del CONIdi Cecina Mario Guglielmi e, accompagnato da nu-merosissimi piccoli atleti in judogi, Renato Cantini,primo maestro di Giulia che tanta parte ha avuto neisuoi futuri successi.La presentazione del libro è stata soprattutto una fe-sta dello sport e un importante viatico per tanti gio-vani atleti e sportivi; Giulia, infatti, ha parlato del ju-do come la sua primaria scelta di vita, una disciplinache le calza a pennello per la sua innata voglia di vin-cere e di superarsi ogni qualvolta partecipa alle com-petizioni ma ha anche accennato alla nuova forzache trae dalle sconfitte, forza che usa per andareavanti e migliorare il proprio bagaglio tecnico e ca-ratteriale. Nel corso del suo intervento Giulia ha vo-luto anche portare la propria testimonianza di “am-basciatrice di pace”; ha infatti ricordato che lo sportè il modo migliore per conoscere persone di nazio-nalità, estrazione e credo religioso diverso: «Sul tata-mi – ha detto – siamo tutti uguali così come dovreb-be essere nella vita».

Livorno. Il Presidente Graziani e Giulia Quintavalle.

NAPOLI1ª ASSEMBLEA DOPO LA RICOSTITUZIONESi è svolta l’annunciata prima assemblea dopo la co-stituzione della Associazione Azzurri d’Italia, sezionedi Napoli, presso la sede del Coni regionale. Si è eletto il direttivo, nominando Presidente, il prof.Alfredo Pagano e il suo vice, l’olimpionico DavideTizzano (canottaggio). Fra i soci, Pino Maddaloni (ju-do), Patrizio Oliva ed Elio Cotena (boxe), SandroCuomo (scherma), Paolo Trapanese (pallanuoto). Si è discusso su futuro e programmi, concordandosull’importanza di portare nomi di alto livello nelmondo delle scuole, affinché i ragazzi trovino le giu-ste motivazioni per eccellere nella vita e chissà, in fu-turo, guadagnare qualche medaglia. Buona la partecipazione dei soci e dei collaboratoriche, con la loro presenza, hanno spronato i compo-nenti del Comitato direttivo ad ampliare le attivitàcoinvolgendo i presidenti delle distinte federazioni. Il Presidente regionale, nella sua relazione, ha evi-denziato scopi e finalità: viaggi ed incontri culturali,convegni, visite scolastiche; iniziative, quindi, di ca-rattere sociale ma senza tralasciare la solidarietà,dando la possibilità a decine di ragazzi con bassoreddito familiare, di nuotare, correre, giocare a cal-cio, o apprendere arti marziali, contribuendo cosìanche alla ricostruzione di una comunità capace diinteragire nel tessuto sociale.

NOVARACONI E AZZURRI NEL GIORNO DEL “RINGRAZIAMENTO”Ogni anno si svolge a Novara l’evento con cui si as-segna il giusto merito ai novaresi che si sono distinti,in campo sportivo, a livello sia locale che nazionale einternazionale. A fine 2015 la manifestazione, curata dal CONIPoint novarese guidato da Mario Armano, ha radu-nato quasi 80 fra atleti, dirigenti, tecnici, giudici digara e società, che hanno ricevuto, a ringraziamentodell’attività svolta, riconoscimenti nazionali e provin-

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ciali. Consistevano in Stelle al Merito Sportivo, Palmeal Merito Tecnico, Medaglie al Valore Atletico, distin-tivi e targhe di benemerenza, premi speciali indivi-duali. Significativo il momento in cui Mario Armano, daDelegato provinciale CONI e organizzatore della se-rata, ha dovuto calarsi nei panni del premiato. Infattiil CONI nazionale gli ha conferito – per la sua carrie-ra di atleta (azzurro e medaglia d’oro olimpica emondiale nel bob) e di dirigente (per oltre 40 anni inambito CONI provinciale) – la Stella d’Oro al MeritoSportivo. Tra le moltissime maglie azzurre presenti e destinata-rie di segnalazioni, spiccava quella del calciatore

Novara. Armano con il Segr. Reg. CONI Piemonte.

Novara. Paolo Faragò e Massimo Contaldo.

Paolo Faragò del Novara Calcio, che nel 2015 ha vin-to con la squadra della Nazionale italiana leUniversiadi in Corea del Sud. L’azzurro ha ricevuto ilpremio speciale ANAOAI, consegnato da MassimoContaldo, Presidente della Sezione novarese. Il riconoscimento di Atleta dell’Anno (riferito al2014) è andato all’azzurro Giulio Molinari,Campione europeo di triathlon medio, premiatodalla medaglia d’oro olimpica di pugilato CosimoPinto. Per rimanere in ambito ANAOAI, distintivi dibenemerenza CONI-ANAOAI sono andati a dirigentilocali di federazioni o enti benemeriti del CONI. P.B.

PALERMOSCUOLA AZZURRA: VALORI NELLO SPORTVALORI NELLA VITAGrande entusiasmo Lunedì 14 Dicembre 2015 pres-so il palazzetto dello sport “Palaloreto” di via SantaMaria di Gesù , dove si è svolta la manifestazione diesibizioni sportive denominata “2° Raduno ScuolaAzzurra”, degna conclusione di un anno di allena-menti degli studenti degli Istituti comprensiviArenella, Marconi, Politeama, Sciascia, Buonarroti,Maredolce, Cesareo e della scuola media VittorioEmanuele Orlando.La manifestazione, organizzata dalla localeSezione ANAOAI e dall’Assessorato allo Sport delComune di Palermo, ha visto impegnati trecentoragazzi che hanno aderito al progetto “ScuolaAzzurra”, nel corso del quale i partecipanti sonostati avviati alla pratica sportiva di Kick Boxing,Canottaggio, Flag Football, Scherma, Pallacane -stro, Atletica Leggera e Pallamano, con degliobiettivi specifici che hanno toccato non solol’aspetto tecnico ma soprattutto quello umano esociale, perseguendo i più alti valori universali edolimpici. Sono stati presenti all’evento atletiOlimpici, Azzurri ed istruttori qualificati che nelcorso del progetto hanno guidato i ragazzi, assie-me agli insegnanti, alla scoperta di attività sportivenuove ma soprattutto hanno trasmesso loro ilmessaggio di come, attraverso lo sport, si sviluppi

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e si valorizzi la creatività e si dia spazio alla liberaespressività, superando inibizioni, timidezze e bar-riere sociali, rendendo gli alunni protagonisti attividel loro agire e della loro esperienza formativa. Fragli istruttori impegnati nel progetto, il 6 volte cam-pione del mondo di canottaggio Luca Moncada,

Palermo. Alcune immagini della riuscita iniziativa nelle scuole del territorio.

MARATONA MARRAKECHCome da consolidata tradizione, una rappresen-tanza degli Azzurri siciliani, capitanata dal Dele -gato Regionale, prof. Nando Sorbello, ha parteci-pato alla 27° edizione della Maratona Interna -zionale di Marrakech. Il prestigioso appuntamento si tiene alla fine delmese di gennaio ed è caratterizzato dal clima idea-le e dalla spettacolarità del percorso, che si snodalungo palmeti, giardini e lungo i bastioni delle mu-ra che circondano la splendida città antica. Il verde delle piante, il rosso della kasbah, risaltanocontro l’azzurro del cielo e le cime innevate del -

che ha portato con sé 2 remoergometri molto ap-prezzati dai ragazzi presenti; in rappresentanza delcomune di Palermo – e grande estimatrice dellosport nelle scuole – il Vicepresidente del consigliocomunale, l’avvocato Nadia Spallitta.

ANTONIO SELVAGGIO

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Palermo. Gli azzurri in trasferta a Marrakech.

l’Atlante in uno dei percorsi più scenografici tra lemaratone internazionali. Nell’occasione, la delegazione ANAOAI ha conse-gnato al Presidente dell’Associazione “Le GrandAtlas”, prof. Mohamed Knidiri, organizzatrice del-l’evento, una targa appositamente realizzata euna felpa raffigurante il logo dell’Associazione.Una lunga collaborazione quella instaurata con l’or-ganizzazione magrebina, attiva nello sport come nelsociale, e con il suo Presidente, rettore dell’UniversitéPrivée de Marrakech, sempre presente nelle marato-ne organizzate sul lato “azzurro” del Mediterraneo.

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PAVIAIN RICORDO DI PIER CARLO BEROLDIIl giorno 21/10/2015 si è spento a Vigevano il nostroPiero Beroldi, Azzurro di tiro a segno. Nato a Pievedel Cairo il 18/06/1928, si era trasferito giovanissimoa Vigevano dove, nel 1950, si cimentò casualmentein una gara di tiro con carabina al palio dei rioni.

Appassionatosi a questo sport,si iscrisse alla locale sezione ditiro a segno, specializzandosisuccessivamente al tiro con pi-stola libera. Val la pena ricorda-re che dal poligono di tiro vige-vanese, nel dopoguerra, usci-rono 3 atleti che avrebbero poipartecipato a due Olimpiadi.

Nell’edizione di Roma del 1960 nella squadra, ol-tre al compianto Beroldi classificatosi 13esimo, fi-gurava anche Sergio Rolandi e, nell’edizione diMosca del 1980, Enrico Rabacchin si classificò11esimo. Da ricordare, inoltre, il nostro giovanissi-mo Azzurro Alberto Bosino. Tornando a Piero, nel1954 vince il primo titolo italiano di classe, entra innazionale partecipando agli Europei di Bucarest.Nel 1958 partecipa ai Mondiali di Mosca e l’annosuccessivo si classifica quarto agli Europei diStoccolma. Vestì in carriera 30 volte la MagliaAzzurra vincendo 5 incontri. All’immensa gioia peraver partecipato all’Olimpiade romana corrispon-derà, quattro anni dopo, una profonda delusioneper essere stato escluso, all’ultimo momento, dallasquadra in partenza per Tokio 1964. Decise dichiudere immediatamente con l’attività agonisticaanche se la passione per questo sport pulsò sem-pre nel suo cuore. Non è retorico affermare che lasua scomparsa ha lasciato un vuoto nella nostrasezione ed il mondo sportivo vigevanese e nazio-nale perdono un grande personaggio dello sported un uomo sincero e generoso.

P. CARLO BEROLDI

RAVENNA

ADDIO VISANI, DECANO DELLA LOTTA FAENTINALutto nella lotta faentina: all’età di 80 anni, si èspento Vasco Visani. Nato a Faenza l’8 settembre1935, Visani, impiegato nella pubblica ammini-strazione e storico autista della scuola agraria delPersolino, è stato per anni lottatore di ottimo livel-lo, conquistando per ben cinque volte il titolo diCampione italiano nelle specialità dello stile liberoe della lotta greco-romana.Visani ha fatto parte per molti anni, dal 1959 al1984 e dal 1987 al 1988, del consiglio direttivo dellasocietà Cisa C.A. Faenza Lotta, con la quale ha col-laborato fino a qualche anno fa. Per il suo lungo im-pegno sportivo, nel 2007 fu insignito del premio“Una vita per lo sport”, riconoscimento a chi si è di-stinto per meriti sociali e sportivi.

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«Ci mancheranno molto – ilricordo del Club AtleticoFaenza, sezione Lotta – i suoiconsigli e la sua presenza.Siamo molto addolorati perla perdita di un maestro e so-prattutto un amico, una figu-ra importantissima per laLotta Faentina».

VASCO VISANI

ROMAAZZURRI ALL’ANGELUS DELL’EPIFANIA 2016Il 6 gennaio 2016 ha avuto luogo a Roma la 31aedizione del corteo storico-folcloristico “Viva laBefana”, manifestazione promossa dall’Associa-zione Famiglie Libere Associate d’Europa per ripro-porre e tramandare i valori dell’Epifania.Molte associazioni di volontariato sociale, cultura-le e sportivo, provenienti da diverse regionid’Italia, hanno raggiunto la Capitale in emulazio-ne dei Re Magi. Scopo dell’evento, nato nel 1985per far reinserire la festività nel calendario civile, èstato proprio quello di rappresentare le simbolo-gie, i contenuti culturali e sociali che da sempresuscitano grande interesse tra le migliaia di spetta-tori che ogni anno assistono all’evento.Oltre milletrecento figuranti in costume, con bi-

ghe romane, cavalli, cammelli e fantasiose sceno-grafie, hanno percorso Via della Conciliazione perraggiungere Piazza San Pietro, in attesadell’Angelus di Sua Santità, Papa Francesco. Così,le popolazioni protagoniste del corteo, hanno of-ferto al mondo frammenti di storia, cultura, tradi-zioni, prodotti e risorse dei propri territori, rinno-vando e riempiendo di contenuti l’antica tradizio-ne del “dono”.Dopo il successo della passata edizione del 2015,la sezione ANAOAI di Roma ha riproposto, nelcontesto dello spettacolare evento unico nel suogenere, la presenza di una folta rappresentanza diAtleti Azzurri e Olimpici di diverse discipline spor-tive del CONI tra i quali Klaus Dibiasi, Piero Italiani,Stefano Pantano, Salvatore Nicosia, LucianaMarcellini, Gennaro Cirillo, Giuseppe Avellone,Paolo Capone, solo per citarne alcuni, che hannosfilato nel lungo percorso da Castel Sant’Angelo apiazza San Pietro. Alla testa del corteo azzurro iquattro magnifici Pentatleti a cavallo, vincitori del-la medaglia d’Oro alle Olimpiadi di Los Angeles1984 (Daniele Masala, Pierpaolo Cristofori, CarloMassullo e Roberto Petroni). La squadra degli az-zurri, tra uno scrosciante battimani del folto pub-blico presente, ha portato a termine la manifesta-zione dei figuranti, poi seguiti dappresso, in unospettacolare corollario di trombe, ottoni e rullio ditamburi, dalla Fanfara del IV Reggimento Cara -

binieri a Cavallo di stanza aRoma.Per espresso desiderio del di-rettivo romano dell’ANAOAI,sono state presenti numeroserappresentanze giovanili diAtleti Azzurri Under 18 di variefederazioni, distintamente in-dividuate con cartelli e logo di“I love Roma 2024” come ilCanottaggio, Tuffi, Karate,Nuoto, Triathlon, Calcio, Cicli -smo, Basket, Canoa, Kayak,Pugilato, Rugby, Tennis, pertrasmettere i valori di apparte-Roma. I pentatleti oro a Los Angeles ’84 alla testa del corteo azzurro.

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SAVONAELEZIONI DEL CONSIGLIO PROVINCIALESi sono svolte presso la sede diSavona, via Paleocapa, le elezioni delConsiglio Provinciale degli AtletiAzzurri d’Italia per il quadriennioolimpico 2016-2020, come da Statuto.Lo scrutinio ha decretato l’elezione di GhersiRoberto che dal 2000 fa parte attiva del Consiglio.Ecco il suo discorso: «Innanzi tutto vorrei ringra-ziare tutti i soci per avermi votato come Presidentee ci tengo a precisare che l’Associazione è affiliataal CONI ed è formata da tutti gli atleti che hannoportato i colori italiani in giro per l’Europa e nelmondo vincendo, anche sotto il nome di Savona,campionati e gare internazionali, con orgoglio.Pertanto, come Presidente, mi impegnerò con tut-te le Autorità, militari, civili ed ecclesiastiche, non-ché con tutte le Federazioni e le Società Sportiveed il CONI stesso, affinché invitino sempre almenoun azzurro della nostra Associazione alle loro ma-nifestazioni, sia sportive che alle premiazioni varie,non solo per essere di esempio, con il loro spiritodi sacrificio, volontà e lealtà nel raggiungere one-stamente i più alti traguardi e per dare lustro eprestigio alle stesse gare e manifestazioni».A coadiuvare il Presidente, sono stati eletti dal

nenza alla “Maglia Azzurra”. Ci piace apprezzaree ricordare anche la gioiosa presenza di numerosiatleti diversamente abili, tra cui l’intera squadradella S.S. Lazio Bowling.Artefice di questa lodevole e meritoria iniziativa,l’immarcescibile Otello Donati (Presidente dellaSez. Roma Capitale) che, con il solito entusiasmoche lo contraddistingue, è riuscito in un’impresadavvero ciclopica. Non ci resta che formulare unarrivederci al prossimo appuntamento dell’An-gelus Azzurro del 2017. PATRIZIA FUREGON

Consiglio, formato dai maestri Ugo Mazzarella eFiorenzo Zucconi e dell’avvocato Daniele Ruocco,il Vicepresidente Roberto Bracco ed il SegretarioGiuseppe Cavallaro, il Revisore dei ContiFrancesco Cenere ed il Probiviro Paolo Bracco.Si ringrazia inoltre il Delegato provinciale del CONInella persona di Roberto Pizzorno ed il Presidenteemerito del CONI Dott. Lelio Speranza, per la lorocollaborazione. GIUSEPPE CAVALLARO

Savona. Premiazione del Maestro Ugo Mazzarella con il Presidente RobertoGhersi (secondo da destra), il Cons. Ugo Mazzarella (terzo da destra) ed ilSegretario Giuseppe Cavallaro (quarto da destra).

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COLLARI D’ORO E AMBROGINO D’OROLa sezione di Sondrio-Lecco celebra i prestigiosi ri-conoscimenti concessi ai soci Romano Sgheiz, IvoStefanoni, Giuseppe Moioli, Franco Fabbi, Giaco -mo Fornoni e Domenico De Lillo. I primi cinque in-signiti del Collare d’ Oro del CONI, mentre a Do -me nico De Lillo è stato consegnato l’Ambro ginod'Oro, onorificenza concessa dal Co mune diMilano.Per il canottaggio, Romano Sgheiz ed Ivo Stefanoni,vincitori nelle Olimpiadi di Melbourne, nel 1956,con un “quattro con “, di cui facevano parte ancheFranco Trincavelli, Alberto Winkler ed AngeloVanzin. Giuseppe Moioli e Franco Faggi, CampioniOlimpici a Londra, completavano l’equipaggio icompianti Giovanni Invernizzi ed Elio Morille. Per il ciclismo Giacomo Fornoni, campione olimpicosui 100 km a Roma, nel 1960.

SONDRIO-LECCO

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Sondrio-Lecco. Gruppo degli azzurri insigniti del Collare d’Oro.

Domenico De Lillo, figura illu-stre del ciclismo, nella specialitàdello Stayer, 9 volte CampioneNazionale, 3 medaglie di bron-zo ai Mondiali, nel 1967, 1969e 1971. Come allenatore haconquistato, con i suoi atleti, 4Campionati del Mondo.

Prima di De Lillo, hanno ricevuto l’Ambrogino d’OroAntonio Maspes nel 1961 e Sante Gaiardoni nel1988.

DE LILLODE LILLO

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EXPO SPORT E SALUTEA Torino, per “Torino capitale dello sport 2015”, GLevents e il CONI hanno creato l’evento “Expo Sport& Salute”. Tale evento, dal 10 al 15 novembre alLingotto Fiere, ha visto migliaia e migliaia di ragaz-zini delle scuole elementari e medie cimentarsi nellevarie discipline sportive che oltre 50 Federazionihanno organizzato negli spazi messi a disposizione. La nostra Sezione ANAOAI e la FederazioneItaliana Hockey hanno allestito un campo prova digioco di mt. 15 x 9.Sono stati sei giorni intensi che hanno visto centi-naia e centinaia di ragazzini calpestare il campo digioco per provare questa specialità. Obiettivo rag-giunto: moltissimi insegnanti di queste scolare-sche ci hanno chiesto tutte le informazioni per po-terne parlare con i propri Presidi al fine di divulgarenella scuola questa disciplina.

TORINO

Il momento centrale e più importante della seigiorni è stato venerdì 13 novembre quando il no-stro Presidente Nazionale, Gianfranco Baraldi, ilCon sigliere Nazionale Roberto Vanoli, il Presidentedella Federazione Italiana Hockey Sergio Mignardi,il Presidente della Sezione Giancarlo Caggiano etanti Azzurri torinesi sono venuti al Lingotto perpresenziare all’esibizione di questi meravigliosiatle ti in erba ed immortalare alla fine l’evento confoto di gruppo. A seguire alle ore 20.00, presso ilCircolo della Stampa “Sporting”, ci siamo trovatiin circa settanta amici sportivi: questa è la cosa piùbellaLa serata è iniziata con le note dell’inno di Ma -meli… emozione grandissima! Tutti noi ci siamouniti al coro e nei nostri cuori abbiamo rivissutomomenti indimenticabili, quando nelle varie tour-née intorno al mondo abbiamo difeso i colori dellanostra cara Italia. Il padrone di casa GiancarloCaggiano, dopo aver salutato gli intervenuti, hacomunicato che la nostra Sezione è tra le primedieci d’Italia e ha chiesto a tutti gli Azzurri presentidi aiutarlo a portare la Sezione tra le prime cinque.Quindi, ha enunciato i programmi fino alla finedell’anno: come la Santa Messa in suffragio degliAzzurri che ci hanno lasciato che è stata celebratal’indomani, sabato 14 novembre. La parola è pas-sata al nostro Presidente Gianfranco Baraldi il qua-le ha esordito dicendo che questa giornata ha avu-to una prima fase bellissima al Lingotto dove ha vi-sto il lavoro che moltissime Federazioni hanno fat-to verso i giovani delle scuole elementari e medie.Si è congratulato con il Presidente della nostraSezione, con il Presidente della FederazioneItaliana Hockey e con il Prof. Luciano Cecca,Presidente regionale della Federa zione ItalianaHockey, per quanto hanno allestito e fatto nellospazio riservato all’hockey. Allo Sporting, il Presidente Baraldi ha avuto mododi incontrare una sessantina di Azzurri dellaSezione dimostrandoci con la sua presenza quan-to il Consiglio Nazionale è vicino alle Sezioni. C’è stato un momento veramente emozionante:dopo cinquantanove anni il Presidente Baraldi si è

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incontrato con Giovanni Lievore; non si erano piùrivisti da dopo le Olimpiadi di Melbourne del1956. «Chi ha indossato la maglia azzurra sarà pertutta la vita un Azzurro»: con questa frase ilPresidente Baraldi ha concluso il suo intervento.Parole bellissime e vere!!!La parola è passata al Presidente FIH SergioMignardi che ha ringraziato per l’invito è si è com-plimentato con la Sezione per il supporto nel di-vulgare l’hockey. Infine, ha ricordato il bellissimo esignificativo evento della settimana prima quandoa Roma, nel Palazzo delle Federazione, il Presi -dente Gianfranco Baraldi ha consegnato il premionazionale 2015 “Prestigio ed Esempio” alle FrecceTricolori.La parola è passata all’Assessore allo Sport dellaRegione Giovanni Maria Ferraris che ha ringraziatodell’invito. Ormai dopo le molteplici volte che è pre-sente alle nostre riunioni si sente parte integrantedel gruppo e in modo maggiore adesso che rientranella famiglia della Sezione Azzurra come “Amicodegli Azzurri”. L’Assessore Ferraris ha concluso «…fino a quando la politica sarà il mio lavoro farò tuttociò che sarà nelle mie possibilità per lo sport, in mo-do particolare per i giovani». Durante la cena, trauna portata e l’altra sono stati presentati i nuovi sociAzzurri (Fabio Blom, Elda Brunelli, Luciano Cecca,Vittorio Mongiardino, Gianfranco Porqueddu),Amici degli Azzurri (Maurizio Berti, Giovanni MariaFerraris, Paola Guglielmino, Annibale Pozzi) che

Torino. I ragazzi impegnati sul campo prova di hockey.

hanno aderito all’ANAOAI ed è stato premiato il no-stro socio Iuliano Gianfranco che, con la nazionaleMaster, ha appena vinto il torneo europeo di hockeyInLine. È stata una serata piena di incontri, di ricordi,di sensazioni, di commozioni, ma soprattutto è sta-to un inno all’amicizia e allo sport.

LAURA CAGGIANO BOTTINO

Torino. Berruti, Caggiano e Baraldi con l’Assessoreallo Sport Giovanni Maria Ferraris.

INVITO ALLA SEZIONE PUGILISTICA Domenica 15 novembre, durante la sei giorni di“Expo Sport e Salute”, il nostro Presidente GiancarloCaggiano è stato invitato dalla Sezione regionaledella Federazione Pugilistica Italiana come ospited’onore. Lo vediamo nelle foto mentre premia il pu-gile nella categoria supermassimo Roberto Camma -relle che in tre olimpiadi ha conquistato le tre meda-glie: oro, argento e bronzo.

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Prima Squadra,n e l l ’ a l l o r aMetalcrom, gli fe-cero una falsa car-ta di identità, co-me per Turchetto ealtri. «Grande egrosso, un caratte-re d’oro: mettevad’accordo tutti», loricorda commossoGiorgio Troncon.Giocò per una vitain prima linea, conuna presenza innazionale, contro la Romania. Talento naturale perorganizzare, creare aggregazione, lavorare di diplo-mazia (quante paci siglate a Claut, suo buen retiro!). Uomo di profonda cultura – «raro esempio di pilonecolto» diceva qualcuno – aveva forti passioni.Amava la vita, la natura, la buona tavola, la compa-gnia. E fu pioniere negli scambi sportivi-culturali conl’Est europeo. Per trenta anni ha guidato la sezioneprovinciale degli Azzurri e degli Olimpici d’Italia. A Claut - paese della moglie, lui lì era un sindacoonorario - aveva organizzato per dieci anni un tor-neo estivo a sette, classico appuntamento di tutti irugbisti italiani. Memorabili i terzi tempo alla finedelle sfide sul campo della località friulana.Pochi mesi fa aveva perduto l’adorata moglie MariaRosa. Lascia la figlia Ermanna, docente di matemati-ca. E i “figliocci” di quella sola straordinaria stagioneda allenatore. Indimenticabile lo scudetto (vittoria10-7) del suo Benetton under 19, sfavorito, nella fi-nalissima stracittadina con la Tarvisium. Era il 1983, Monigo era strapieno. «Un grandissi-mo maestro, e il mio allenatore», dice GiovanniGrespan, che giocò quel match e che oggi è segre-tario generale del Benetton rugby. La notizia ha rag-giunto la Prima Squadra a Glasgow, alla vigilia delmatch di Pro 12. Si è tentato il tutto per onorareEttore con il minuto di raccoglimento. Il Benetton,con il Presidente Amerino Zatta, ha espresso il suocordoglio, così come la Federugby.

Torino. La premiazione di Roberto Cammarelle.

TREVISOIN RICORDO DI ETTORE PIRASSul finire dello scorso anno ci ha lasciato Ettore Piras:professore e preside, rugbista e allenatore, se n’è an-dato all’età di 67 anni. Insegnante di educazione fi-sica per 40 anni, dopo il diploma all’ISEF si era lau-reato in pedagogia. Fu anche vicepreside alle Stefanini, e preside alle me-die di Gaiarine e Codognè. Lo piangono il mondodella scuole e il rugby trevigiano, dove Piras eraun’istituzione. La leggenda vuole che per giocare in

Vicino a Cammarelle, la medaglia d’oro nei pesi piu-ma Franco Musso e il campione del mondo nel pesomosca Antonio Verdiani (nostro Socio).Giancarlo Caggiano ha premiato anche il Presidenteregionale della Federazione Pugilistica ItalianaGianni Di Leo per la perfetta organizzazione. L.C.B.

Treviso. L’azzurro Ettore Piras.

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TRIESTEASSEMBLEA E FESTA DI FINE ANNOGli Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia di Trieste si so-no riuniti in Assemblea per approvare le modifichedello Statuto deliberate dal CONI Nazionale. Il Presidente del CONI Point provinciale, RenatoMilazzi, ha portato il saluto del mondo sportivo eil plauso per i protagonisti delle gesta azzurre eMatteo Bartoli il saluto degli Azzurri di tutta laRegione, che tanto hanno onorato e onoranol’Italia in tutto il mondo. Nella Mostra-Videotecaallo stadio Nereo Rocco, intitolata al canottiereolimpico Luca Vascotto, si sono ritrovati tanti“grandi”, anche per uno scambio di auguri per af-frontare il futuro nel modo più sereno possibile. All’inizio un momento di raccoglimento per ricor-dare i defunti dell’anno 2015: Nino Gabrovec eFran cesco Dapiran canottieri, Giovanni Brunellipesca sportiva, Claudia Pasini scherma, GiorgioRinaldi vela, Licia Pischiani pattinaggio corsa,Armando Mauro canottiere, Claudio Candottihockey, e Gabre Gabric, “la più bela mula deZara” scomparsa pochi giorni prima a 101 anni aBrescia, olimpica a Berlino ‘36 e Londra ‘48. Subito dopo si sono succedute le interviste, primaai Decani Nereo Svara e Claudio Candotti, 80 an-ni, e Carlo Salvi 90, poi Sergio Sorrentino, che haricordato le sue avventure di queens-teachers del-la regina madre del suo compagno di velaCostantino di Grecia, e a seguire Ennio Fermo coni recenti ricordi degli USA dove risiede, BrunoRocco emozionante e divertente azzurro onorario,Andrea Ferin con le sue acrobazie surfistiche esciatorie, il nuovo socio Alberto Gallina footballamericano, Franco Caggianelli, mitico PresidenteCUS, Maurizio Ustolin con Federico, a rammenta-re le gesta del padre e nonno canottiere olimpicoMario, Dante di Ragogna, onorario, innamorato edolorante per la sua “Triestina”, Bruno Cavazzoncon i ricordi dei grandi baskettari e del figlioGraziano, e tanti altri azzurri presenti e partecipicon entusiasmo ai dialoghi. A chiudere l’incontro, i ringraziamenti per il lavoro

Trieste. Renato Milazzi con Matteo Bartoli e i decani premia-ti: Nereo Svara, Claudio Benet, Carlo Salvi e Marcella Skabar.

PREMIO VETRO 2015 A MARCELLA SKABARIl Comitato Pari Opportunità del Comune diTrieste ha attribuito il Premio di Vetro 2015 aMarcella Skabar Bartoli con la motivazione “per lacostanza e la dedizione profusa con passione dauna donna nello sport”. Presenti le massime autorità istituzionali, ilDirettivo degli Azzurri e numerosi affezionati: dallaPresidente del CPO è stata letta la nota di plausoindirizzata da Debora Serracchiani, Governatricedella Regione Friuli Venezia Giulia.

svolto ai coesi e fraterni componenti del Consigliodirettivo Franco Dagostini, Dante di Ragogna eIlde Taffra, Ennio Fermo, Graziella Pettarin, FrancoSchiavini, Marino Specia, Claudio Sterpin, VascoVascotto i quali hanno a loro volta ringraziato l’in-faticabile Presidente Marcella Skabar Bartoli conun mazzo di fiori.

Trieste. Il momento della consegna del premio.

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PREMIATA LA TRIESTE AZZURRATrieste Azzurra ha suonato l’adunata dei suoi cam-pioni protagonisti di imprese maturate in naziona-le nel 2015. Una festa che ogni anno si svolge peresprimere il riconoscimento della città ai tanti atle-ti che nella annata alle spalle hanno indossato lamaglia azzurra nelle varie specialità sportive. Unanovantina i chiamati per la cerimonia che – pro-mossa e attuata in tempo record dalla SezioneANAOAI di Trieste – ha, come ogni anno, la totaleadesione del Comune di Trieste e dell’Assessoratoallo sport in particolare.Questa volta, a sostituire l’incapiente Sala d’onoredel Consiglio Comunale, uno scenario ecceziona-le, il prestigioso Salone del Ridotto del TeatroVerdi, per una manifestazione eccezionale, con laPresidente Marcella Skabar Bartoli e l’AssessoreEdi Kraus a gestirla. Una cerimonia destinata apremiare gli atleti azzurri di tutti gli sport, amba-sciatori della sportività triestina, che porta il nomedell’Italia in tutto il mondo. Con la fattiva collabo-razione di tutte le Federazioni sono stati premiatigli atleti delle categorie assolute e juniores, evitan-do i giovanissimi ed i master, per non inflazionarela premiazione al di là dei suoi valori più intensi econ un numero di premiati ingestibile.A fare da cornice ammirata ai campioni di oggi so-no stati i tanti campioni del passato e tante auto-rità, istituzionali e sportive, fra le quali il PrefettoFrancesca Adelaide Garufi che ha voluto portarenell’occasione il suo saluto di commiato al mondo

sportivo prima di lasciare Trieste per il pensiona-mento. Un Prefetto sempre vicino agli Azzurri, in-vitati ogni anno alla Festa della Repubblica a sfilarein Piazza Unità d’Italia con la grande bandieraquali simbolo di orgoglio nazionale. A corredo del-la folta presenza istituzionale una particolare lette-ra di plauso da parte della Presidente regionaleDebora Serracchiani ai premiati e alla PresidenteMarcella Skabar, anche quale complimento per ilrecente pubblico riconoscimento attribuitole dalComune per la lunga attività dirigenziale sportiva. Nel Salone presenti 250 persone, e altre 50 bloc-cate all’ingresso per ragioni di sicurezza. L’eventoè stato esaltato dall’attenzione del Piccolo con bendue pagine complete in due giorni e da Tele -quattro e dal TG 3 del Friuli Venezia Giulia.A suggello della cerimonia un particolare “grazie”a tutta la squadra della Pallanuoto Trieste, cui ilPrefetto e il Delegato regionale ANAOAI MatteoBartoli hanno consegnato ad ogni singolo gioca-tore una targa e al Presidente Enrico Samer, Az -zurro Onorario, una grande moderna Nike, per lapromozione in Serie A1 della squadra costituita dapochi anni.Dopo la cerimonia, il banchetto, con tutto il Caffèdegli Specchi riservato per la grande occasione, econ la sottolineatura del tappeto rosso che dallagrande piazza Unità portava all’ingresso, il famo-so “red carpet” per la più bella e sana gioventù diTrieste. Un grazie a tutti e un “in bocca al lupo”per gli atleti che andranno a Rio.

Trieste. Enrico Samer e la Pallanuoto Trieste con Matteo Bartoli e il Prefetto Francesca Adelaide Garufi

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assegnare il riconoscimento alla ciclista ElenaCecchini per i numerosi traguardi raggiunti in sta-gione: su pista, su strada, in Italia ed all’estero, lafriulana classe ’92 si conferma ai vertici della disci-plina. Il maestro Borta, amico degli azzurri, che da più an-ni si rende disponibile con una sua opera da asse-

COMMEMORAZIONE BRUNO BIANCHINel 50° anniversario della tragedia di Brema, dove il28 gennaio 1966 perirono gli Azzurri della Nazio -nale di nuoto capitanati dal triestino Bruno Bianchi,una corona d’alloro è stata posta dal Sindaco diTrieste Roberto Cosolini e dalla Presidente degliAtleti Azzurri Marcella Skabar Bartoli. Organizzatore della cerimonia l’olimpico Francodel Campo, quale rappresentante della FIN e delbellissimo ed efficiente complesso natatorio intito-lato proprio a Bruno Bianchi, sottolineandone, difronte ad un folto numero di giovani ragazzi, il va-lore esemplare di atleta-studente universitario.

PREMIO “G. BORTA” A ELENA CECCHININella suggestiva cornice della chiesa romanica diSan Francesco (un gioiello datato 1266) a Udine,in occasione della mostra organizzata per i 55 annidi pittura di Gianni Borta, si è svolta la cerimonia dipremiazione dedicata all’atleta dell’anno.Il consiglio sezionale friulano aveva deliberato di

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Udine. Azzurri e autorità. Da sin: E. Del Forno, V. Pizzali E. Cecchini, O. Cargnelli, B. Govetto, G. Borta, F. Anzil.

Udine. Elena Cecchini posa tra le policromie.

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Venezia. Roberto Chimisso, azzurro di nuoto organizzatore della manifestazione “4 Bracciate inmare” in memoria del fratello Amedeo .

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le quattro imbarcazioni alla guida di AlessandroVisentin.Hanno partecipato 180 nuotatori agonisti master ealtre categorie varie: un modo per vivere insiemeuna giornata di sport uniti nel ricordo di chi ci ha la-sciato. Appuntamento al 7 agosto per la prossimaedizione.

gnare a chi ha ben meritato nello sport, in questacircostanza ha voluto personalmente congratularsicon la vincitrice. Hanno contribuito a dar lustro allacerimonia di consegna del premio: l’Assessore pro-vinciale allo sport, Beppino Govetto, il Presidente,con il consiglio direttivo della sezione di Udine,Faustino Anzil, e numerosi azzurri che si sono com-plimentati con l’atleta augurandole quanto di me-glio per l’avventura olimpica che l’atleta si apprestaa vivere nella città di Rio de Janeiro.

19ª EDIZIONE DI NUOTO IN MEMORIA DIAMEDEO CHIMISSOGrande successo al Lido di Venezia per la 19° edizio-ne di nuoto in memoria dell’Azzurro Amedeo Chi -misso, organizzata per ricordare quel tragico inci-dente aereo avvenuto 50 anni fa, il 28 gennaio1966, dove persero la vita Amedeo Chimisso, BrunoBianchi, Dino Rora, Sergio De Gregorio, CarmenLongo, Daniela Samuele, Luciana Masensi, PaoloCostoli, Nico Sapio.Alla “4 Bracciate in mare”, che si svolge in acquelibere con un miglio marino, hanno partecipatonuotatori di fondo di fama mondiale come Fa -brizio Pescatori, che partecipa fin dalle prime edi-zioni, il nuotatore olimpico Simone Cercato e ilgrande tecnico Gianni Goss della società Pado -vanuoto. Presenti il Presidente regionale degli Az -zurri Gian carlo Paulon, il Vicepresidente del CONISergio Zorzi, il Presidente degli Azzurri di VeneziaMau rizio Darai, il Panathlon Venezia, con la colla-borazione della capitaneria di porto ausiliaria con

VENEZIA

Si invitano le Sezioni, che ancora non avessero provveduto,a inviare l’elenco dei soci aggiornato all’indirizzo:

[email protected] ricorda, inoltre, di segnalare eventuali cambi di residenza per l’invio della rivista.

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5-8 Europei Karate (Montpellier - Francia)6-8 Europei Canottaggio (Branderburgo - Germania)6-22 Mondiali Hockey Ghiaccio (Mosca e San Pietroburgo - Russia)6-29 Ciclismo su strada - Giro d’Italia - Uomini (Italia)8-15 Internazionali di Tennis (Roma - Italia)9-22 Europei Nuoto e Discipline acquatiche (Londra - Gran Bretagna)13-15 Europei Canoa Slalom (Liptovsky Mikulas - Slovacchia)22-29 Mondiali Pentathlon Moderno (Mosca - Russia)19-22 Europei Taekwondo (Montreux - Svizzera)19-27 Mondiali Boxe - Donne (Astana - Kazakistan)22 Motomondiale - Gp d’Italia (Mugello - Italia)23-29 Europei Tiro con l’Arco (Notthingham - Gran Bretagna)23-29 Mondiali BMX (Medellin - Colombia)25-29 Europei Ginnastica Artistica - Uomini (Berna - Svizzera)26-29 Europei Triathlon (Lisbona - Portogallo)31/5-5/6 Europei Beach Volley (Bienne - Svizzera)

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da def. Europei Hockey Pista (Oliveira de Azemeis - Portogallo)1-10 Ciclismo su strada - Giro d’Italia - Donne (Italia)2 Europei Corsa in Montagna - Atl. Leggera (Arco di Trento - Italia)2-24 Ciclismo su strada - Tour de France - Uomini (Francia)4-11 Europei Pentathlon (Sofia - Bulgaria)4-12 Europei Tiro a Volo (Lonato - Italia)6-10 Europei Atletica Leggera (Amsterdam - Paesi Bassi)8-10 Europei BMX (Verona - Italia)15-24 Mondiali Softball - Donne (Surrey - Canada)

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lio

1-5 Europei Ginnastica Artistica - Donne (Berna - Svizzera) 10/6-10/7 Europei Calcio - Uomini (Francia)13-19 Mondiali Ginnastica Aerobica (Incheon - Corea del Sud)17-19 Europei Ginnastica Ritmica (Holon - Israele)20-25 Europei Scherma (Torun - Polonia)24-26 Europei Canoa Sprint (Mosca - Russia)28/6-3/7 Mondiali Mountain Bike (Nove Mesto - Repubblica Ceca)

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Page 46: 01-48 copertina 9x.qxp Layout 1 · 2020-06-20 · attività e con il racconto di chi li ha preceduti ed ispirati. Tra questi un pensiero speciale va a due “campioni” dell’Associazione,

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