005 - L'Ordine Gesù Redentore risponde alle seguenti domande esistenziali dell'uomo

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L’ORDINE GESÙ REDENTORE RISPONDE ALLE SEGUENTI DOMANDE ESISTENZIALI DELL’UOMO Le domande che l’uomo si pone sono tante. Noi dell’Ordine Gesù Redentore (OGR) ci proponiamo di aiutare tutti coloro che si pongono domande esistenziali, le eterne domande dell’uomo, alle quali non viene data una risposta logica riguardo a : 1. Chi sono io e Chi è Dio ? 2. Con quali e quanti corpi è fatto l’uomo? 3. Che cos’è la vita e quale scopo ha? 4. Perché si nasce e si vive ? 5. Perché si soffre? 6. Perché si muore? 7. È vero che si vive soltanto una volta nel pianeta Terra ? 8. Quali sono le ragioni del dolore ? 9. Perché gli innocenti soffrono ? 10. È vero che il mondo è una valle di lacrime ? 11. È vero che c’è un mondo dentro di noi ? 12. È vero che la morte dell’uomo, ad esempio di Pietro, riguarda soltanto il suo corpo fisico ? 13. Quale è il vero significato di Resurrezione della carne ? 14. È vero che gli Inferni e i Paradisi sono tanti ? 15. È vero che la Coscienza dell’uomo è un suo corpo eterno ? 16. È vero che il pensiero crea ? 17. Che cos’è la realtà relativa e che cos’è la Realtà Assoluta? 18. È vero che esistono sia Satana che i Demoni e altri spiriti maligni ? 19. È vero che il Demonio, i Demoni e gli altri spiriti maligni influenzano la nostra vita ? E come possono influenzarla ? 20. Che cos’è l’amore ? 21. Che cos’è l’amore secondo la Maestra Teresa ? 22. L’uomo, ad esempio Michele, muore sulla Terra oppure continua a vivere nell’Aldilà ? 23. L’uomo è simile a Satana, Adamo ed Eva? 24. Quale è il ruolo di Gesù di Nazareth nel Piano di Salvezza di Dio? 1

Transcript of 005 - L'Ordine Gesù Redentore risponde alle seguenti domande esistenziali dell'uomo

L’ORDINE GESÙ REDENTORE RISPONDE ALLE SEGUENTI DOMANDE ESISTENZIALI

DELL’UOMO

Le domande che l’uomo si pone sono tante. Noi dell’Ordine Gesù Redentore (OGR) ci

proponiamo di aiutare tutti coloro che si pongono domande esistenziali, le eterne domande

dell’uomo, alle quali non viene data una risposta logica riguardo a :

1. Chi sono io e Chi è Dio ?

2. Con quali e quanti corpi è fatto l’uomo?

3. Che cos’è la vita e quale scopo ha?

4. Perché si nasce e si vive ?

5. Perché si soffre?

6. Perché si muore?

7. È vero che si vive soltanto una volta nel pianeta Terra ?

8. Quali sono le ragioni del dolore ?

9. Perché gli innocenti soffrono ?

10. È vero che il mondo è una valle di lacrime ?

11. È vero che c’è un mondo dentro di noi ?

12. È vero che la morte dell’uomo, ad esempio di Pietro, riguarda soltanto il suo corpo fisico

?

13. Quale è il vero significato di Resurrezione della carne ?

14. È vero che gli Inferni e i Paradisi sono tanti ?

15. È vero che la Coscienza dell’uomo è un suo corpo eterno ?

16. È vero che il pensiero crea ?

17. Che cos’è la realtà relativa e che cos’è la Realtà Assoluta?

18. È vero che esistono sia Satana che i Demoni e altri spiriti maligni ?

19. È vero che il Demonio, i Demoni e gli altri spiriti maligni influenzano la nostra vita ? E

come possono influenzarla ?

20. Che cos’è l’amore ?

21. Che cos’è l’amore secondo la Maestra Teresa ?

22. L’uomo, ad esempio Michele, muore sulla Terra oppure continua a vivere nell’Aldilà ?

23. L’uomo è simile a Satana, Adamo ed Eva?

24. Quale è il ruolo di Gesù di Nazareth nel Piano di Salvezza di Dio?

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25. Come saremo giudicati nell’Aldilà nel giorno del nostro personale giudizio?

26. È vero che l’uomo vive sempre nel Cosmo da uomo e poi nel piano della Comunione

dei santi dopo che avrà “conquistato” la Coscienza del Santo?

Le nostre risposte alle domande sopra elencate sono fondate su Rivelazioni Divine o

Celestiali; in certi casi amplieremo la trattazione degli argomenti esistenziali trattati in questo

documento negli elaborati e negli altri scritti di questo Catechismo avvalendoci dell’Antico e Nuovo

Testamento, della Rivelazione del Signore Dio a Eileen Caddy della Comunità di Findhorn in

Scozia e del Signore Gesù a Jakob Lorber e Maria Valtorta. Ci avvarremo anche delle altre

Rivelazioni indicate nel documento di questo capitolo con il titolo “Il Cristianesimo, l’ Ordine Gesù

Redentore è stato costituito come un soggetto indipendente dalle altre Chiese Cristiane”.

Risposte a domande con argomenti esistenziali, poiché tali argomenti sono molto più

sconosciuti di quel che possa sembrare:

1. Prima risposta alla domanda “Chi sono io e chi è Dio”

Io sono un uomo normale con pregi e difetti come tutti gli altri; sono anch’io un essere da

perfezionare soprattutto con l’amore e perché ho ancora delle limitazioni che debbo superare. Ma

cerco di vivere evangelicamente al meglio delle mie limitate possibilità. Ho anch’io una Coscienza,

che ho ricevuto in dono da un uomo o da una donna che sono vissuti prima di me, animati dalla

mia stessa Scintilla Divina o Individualità; la Coscienza dell’uomo è un dono umano e divino:

a. È un dono umano perché è il frutto delle esistenze e della vita sulla Terra e negli altri Piani

del Cosmo (astrale, mentale e Akasico o della Coscienza) di altri uomini e donne vissuti

prima di me e animati dalla mia stessa Goccia o Scintilla Divina 1 o Individualità 2 e del mio

stesso vivere sulla Terra in questa incarnazione. Per la verità è anche un dono delle

creature inferiori dei regni minerale, vegetale e animale che donarono la loro coscienza al

primo uomo in cui si incarnò la mia stessa Scintilla Divina o Individualità.

b. È un dono divino perché tutta la vita è stata creata da Dio che l’ha creata in modo che

fosse un dono di uomini che a loro volta ricevettero la loro coscienza da altri uomini o da

altri esser viventi: i cristalli della materia, i vegetali e gli animali inferiori. È il Signore Dio che

ha previsto tutto ciò e che ha ideato organizzato e realizzato la vita di tutti in modo tale che

tutte le creature ricevessero la loro coscienza, più o meno ampia, come dono da qualcuno.

Quindi, tutta la vita è un dono ed è nelle mani di Dio 3 .

Per noi uomini non è facile vivere secondo il Decalogo 4 e a maggior ragione secondo le

leggi dell’amore 5 , ma si può vivere come Dio desidera al meglio delle nostre poche possibilità,

1 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee2 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità), Mediterranee3 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 20 Marzo, Amrita4 Deuteronomio 5, 6 - 225 Levitico 19, 18 ; Deuteronomio 6, 4-9 ; Vangelo di Matteo 22, 36-40

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come faccio io. Noi uomini siamo esseri limitati, ma abbiamo grandi possibilità perché siamo stati

creati ad immagine e somiglianza di Dio 6 .

Io sono un individuo 7, cioè un uomo e come innumerevoli altri uomini ho pregi e difetti e

quindi limitazioni.

Invece Dio è uno Spirito 8 un Essere Tutto, completo, perfetto, infinito, onnisciente,

onnipotente e assoluto 9. Il Signore Dio non è il Dio lontano e irraggiungibile che ci governa con

indifferenza dalle stanze di un castello dei cieli; Egli è il Dio in noi che ci ama e che ha cura di

ognuno di noi 10 , il Dio che desidera essere riamato da tutti i Suoi figli. Egli è anche il Dio che ha

manifestato tre Persone, per rendersi visibile e comprensibile agli uomini 11 : il Padre Celeste, il

Figlio Gesù e la Grande Madre Spirito Santo 12 . Egli è il Dio che ci anima 13 con la Goccia o

Scintilla Divina e quando siamo pronti, cioè quando abbiamo trasformato con il Suo aiuto il nostro

egoismo in altruismo e quindi in amore, ci dona la Coscienza Assoluta per renderci il più possibile

simili a Lui 14 .

I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 hanno così descritto il Signore, sebbene Egli

sia indefinibile 15 :

“ Dio – Causa delle cause: Prima causa increata. Inizio e fine del TUTTO che non ebbe

inizio né avrà fine. Origine e finalità di ogni emanazione. UNO uguale ASSOLUTO. Essere ed

esistenza unica che comprende ogni essere ed ogni esistenza essendo questi in <<Lui>>.

Presente in ogni cosa, pur trascendendo la totalità delle cose, è di queste origine nei Cosmi per

<<Sua Natura>>: interna uguale <<Amore>>, ed esterna uguale <<Vita>>. <<Colui che è>>, 205c.

“ Dio – (vedi <<Assoluto>>, <<Comunione>>, <<Coscienza Assoluta>>, <<Coscienza

Cosmica>>, <<Esistente>>, <<Fusione>>, <<Infinita Presenza>>, <<Tutto è perfetto>>, <<Tutto

Uno Assoluto>>, <<Unità del Tutto>>, <<Uno>>), (vedi <<Prima Causa>>), 216a. Attributi di Dio,

225a. Dio è <<oltre>> lo Spirito; è lo Spirito e <<tutto il resto>> 233a. Il rapporto che esiste tra noi

e la nostra Individualità, è lo stesso che esiste fra la nostra Individualità e Dio, 241a, 115b, 133b,

269b, 276b, 278b, 281b, 283b, 285b, 286b. La <<Coscienza Assoluta>> (vedi) – Dio – non è un

<<io>>, non è un soggetto; e non potrebbe esserlo dal momento che in tale <<stato d’essere>>

null’altro esiste se non DIO, 43c, 149c, (vedi <<Percezione>>), 157c, 187c, 96d, e seguenti, 116d,

276d.

Signore, non avrò bisogno di viaggiare in lungo e in largo il mondo per trovarti, ma anzi

quanto più il mondo mi sarà estraneo e indifferente, pur rimanendo in esso, e più facilmente Ti

6 Libro della Genesi 1, 27 ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita7 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individuo), Mediterranee8 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 28 Marzo, Amrita9 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 296-297, Mediterranee10 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita11 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 40, Armenia12 Tommaso apostolo, Il Quinto Vangelo, trad. Mario Pincherle, pagina 101, Macroedizioni13 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee14 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee15 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 266, Mediterranee

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troverò, 54e. Sul piano assoluto, oggettivo, non esiste né creazione, né emanazione, né

manifestazione, né esseri, né mondi. Esiste solo Dio, ed quindi assurdo cercare il perché della

manifestazione sul piano assoluto, 154f e seguenti, 162f e seguenti.

Identificarsi in Dio significa essere tutto e nulla in particolare. Significa <<sentire>> al di là

del trascorrere, del divenire, dell’illusione. Significa essere Lui. Ed anche da quel poco che

possiamo immaginare, può chiamarsi annullamento una tale esistenza?, 168f. Può conoscere Dio

solo chi ha la coscienza (vedi) che consente ciò. Dio, quindi, è essenzialmente uno stato di

coscienza. Cercatelo pure, o ignoranti, in luoghi diversi, in differenti dottrine; non lo troverete se

non in voi stessi quando avrete fatto cadere tutte le limitazioni che avviluppano il vostro vero

essere, 187f, 196f.

Anche se Dio non ci guarda dall’alto ma ci ha in Sé, anche se non è una persona, ci

conosce. Anzi, ci sente più di un Dio antropomorfo perché facciamo parte del Suo sentire, della

Sua Realtà, che è Sua in quanto nostra. Non solo: nel Suo modo di essere, più simile al panteismo

che al teismo, Egli ci parla, soccorre costantemente le nostre necessità e ci guida meglio di quello

che potrebbe fare un Dio personalizzato, 214f, 249f, (vedi <<Maya>>), 26h, 27h, (vedi

<<Divenire>>), 30h, 35h, 40h, 47h, e seguenti. Errato sarebbe da valori umani immaginare la

Realtà di Dio e su quello creare un’etica; e mi pare che<<proprio questo errore>> sia stato fatto:

cioè, partendo da ciò che i nostri sensi ci fanno ritenere realtà, gli uomini abbiano tratto tutte quelle

concezioni del divino che ne fanno un essere antropomorfo, se non nell’aspetto, per lo meno nel

comportamento. Invece mi pare più proprio pensare che Egli sia la <<causa>> di tutto, e che

<<causa>> e <<causato>> siano un’<<unica Realtà>>, 53 h. Immanenza e trascendenza di Dio,

55h, e seguenti, 63h, 85h, e seguenti, 93h e seguenti, 193h e seguenti, 225h e seguenti 16 “ .

Gli stessi Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 riferiscono: “ Egli non è il Dio di

Abramo, né di Confucio; non è Brahma, non è il Padre del Cristo, né l’Allah di Maometto. Non è

bene né male, non è amore contrapposto all’odio, non è Giustizia, ma non è parzialità; non è

Misericordia ma non condanna. Egli è al di là del giuoco dei contrari, ma essendo la<<somma

pienezza>> è tutto ciò che vi manca: amore per chi non è amato, beatitudine per chi soffre, Tutto

per chi nulla è: Egli è l’Uno che appare come molteplice, ma non è l’apparenza, perché è <<ciò

che È>>. È infinito perché è l’Unico, eterno, perché immutabile, in realtà indivisibile perché in

realtà è il solo che esiste. Egli è completo perché è il Tutto che Tutto comprende, ma non è il Tutto

perché il Tutto trascende. Egli è assoluto <<sentire>> ed <<essere>>, nostra reale condizione di

esistenza. Invoco lo spirito che è in voi, il solo capace di dare senso al mio misero balbettare 17 “.

È bene domandarci anche chi è Dio e chi siamo noi, perché la nostra vita esiste in quanto

esiste la Sua; infatti è il Suo Spirito che ci anima 18 ; perciò Dio è a noi vicinissimo, anzi è dentro di

16 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 71-72 (Dio), Mediterranee17 Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagine 286-287, Mediterranee18 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee

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noi, nel nostro cuore 19 . In proposito Dio stesso disse al profeta Mosè che la Sua Parola “…è

molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore perché tu la metta in pratica…20 ”.; perciò, circa

25 secoli fa, cinque secoli prima della nascita del Cristo in Palestina, il Signore Dio disse

chiaramente all’uomo dove poteva trovarlo: non nel cielo o aldilà del mare, ma dentro se stesso.

I preti della Chiesa Cattolica non me lo dissero e io lo scoprii da solo soltanto dopo che

comprai una Bibbia, ma avevo già compiuto sessanta anni! Seppi così che Dio era anche dentro di

me dopo averlo cercato dappertutto fuori di me, anche durante i miei lunghi viaggi per le necessità

del lavoro che facevo. Da allora in poi studiai tutte le Rivelazioni Divine o Celestiali pubblicate in

Italia.

Circa venti secoli fa Gesù ci disse che Dio era in lui; Gesù ci disse anche che noi uomini

eravamo in Gesù e che Gesù era in noi 21 . Queste presenze sono straordinarie e sono possibili

soltanto per le straordinarie proprietà dello Spirito di Dio del quale la nostra Goccia o Scintilla

Divina che ci anima è una cellula.

Successivamente, nel sesto secolo dopo Cristo, il Signore Dio fece dire al profeta

Maometto dall’Arcangelo Gabriele: “ In verità noi abbiamo creato l’uomo e sappiamo ciò che

l’anima gli ispira e siamo più intimi con lui di quanto non sia la grande vena del collo (giugulare) 22

“.

Nel ventesimo secolo dopo Cristo il Signore Dio ha confermato alcune volte la Sua

presenza in ciascuno di noi all’inglese Eileen Caddy della Comunità di Findhorn in Scozia tra le

quali:

- nel Messaggio del 21 Luglio del libro Le porte interiori di Eileen Caddy edito da Amrita il

Signore disse ad Eileen che Egli era dentro l’uomo e che era lì “… per rispondere a tutte le

domande, per aiutare a risolvere i problemi e guidare e dirigere i nostri passi…” ;

- nel Messaggio del 30 Agosto il Signore Dio disse ad Eileen di cercare le risposte nel

nostro cuore se abbiamo dei dubbi;

- nel Messaggio n° 92 del libro “ La voce di Dio a Findhorn, pagina 61, Mediterranee, Dio

disse “IO SONO dentro di voi con tutto il sapere, la saggezza e la comprensione per

rispondere alle vostre domande sui Misteri della vita.

Quindi il Signore Dio è presente in ogni uomo con il Suo Spirito ( probabilmente per mezzo

della nostra Goccia o Scintilla Divina, Spirito o Sé 23 ) ; perciò ogni uomo può trovare in ogni

momento il Suo Signore e, a sua volta, Dio può rispondere o parlare ad ognuno dei Suoi figli

quando Egli stesso vuole. Per instaurare un rapporto con il Signore l’unica cosa che

dobbiamo fare è riconoscere Dio e accettarlo 24 .

19 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 28 Gennaio, del 30 Agosto e del 4 Settembre, Amrita ; Eileen Caddy La voce di Dio a Findhorn, pagina 61, Mediterranee20 Deuteronomio 30, 11-1421 Vangelo di Giovanni 14, 20 e capitoli 15 e 1722 Alessandro Nangeroni, Dizionario del Corano, pagina 120 (Vena del collo, giugulare), sura L 16, Xenia Tascabili 23 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee24 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Ottobre, Amrita

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Questa è una possibilità di importanza cosmica e conferma che ciascuno è fatto ad

immagine e somiglianza di Dio. Ne deriva che l’uomo non deve pensare male di se stesso, né

deve sminuirsi 25 ; deve, invece, diventare consapevole delle sue possibilità di vivere la vita terrena

ad imitazione di Cristo 26 .

Domandarsi anche chi siamo è molto importante, poiché non lo sappiamo, anche se

può apparire sbagliato sostenere una tale tesi. Per cominciare ad avere un'idea di Dio è

opportuno riflettere sulla immensità del nostro universo, sulle leggi eterne che lo regolano e sulla

sua bellezza. Mentre per cominciare a conoscere noi stessi 27 dobbiamo auto psicanalizzarci

mediante l’autopsicanalisi 28 per scoprire i nostri difetti e quali vizi capitali abbiamo 29 . Quanto a

coloro che credono di conoscere se stessi, sappiano che non lo sanno, se non hanno fatto prima

una sincera autopsicanalisi. Quanto a coloro che non sono sicuri di riuscire a scoprire la verità di

loro stessi sappiano che con Dio tutto è possibile 30 .

È necessario sapere che noi non siamo come abbiamo deciso di essere quando

abbiamo imparato a distinguere il Bene dal Male in famiglia, in Chiesa o nella scuola o come, in

genere, ci hanno insegnato le civiltà dell’uomo nella Nazione dove viviamo. Per scoprire come

siamo fatti bisogna cominciare a conoscersi mediante l'autopsicanalisi, senza bisogno di alcun

aiuto di psicologi o psichiatri, utilissimi in caso di malattia, ma per l'autoconoscenza è meglio fare

da soli.

Quanto alla conoscenza di Dio, impariamo da Lui stesso: si vedano le pagine 266 e 267 di

uno splendido libro dei Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77: La Fonte Preziosa,

Mediterranee, che inizia così: « Io sono Spirito e Materia, e nulla di tutto questo. Sono maschio e

femmina e nulla di tutto questo ... Non attribuirmi qualità che hanno un contrario, perché mi limiti.

Dunque, Io sono illimitato. Ma pure questa è una qualità: dunque io sono indefinibile ... Questo Io

sono ».

Non perdetevi queste due pagine divine e compratevi il libro che ho sopracitato. È un

ausilio spirituale fondamentale del nostro piccolo sapere.

2. Seconda risposta alla domanda “Con quali e quanti corpi è fatto l’uomo?”: I Maestri disincarnati

del Cerchio Firenze 77 ci insegnano che l’uomo è un insieme composto dei seguenti corpi: Goccia

o Scintilla Divina o Individualità, “il corpo” eterno che ci anima, il corpo fisico, il corpo eterico, il

corpo astrale, il corpo mentale e il corpo Akasico o della Coscienza 31 ; il corpo eterico è “ …La

controparte più sottile…del corpo fisico denso ed è formata sempre da materia fisica, ma per

25 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita26 Tommaso da Kempis, L’imitazione di Cristo, Edizioni San Paolo 27 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 35-36 (Autoconoscenza), Mediterranee 28 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 37 (Autopsicanalisi) , Mediterranee29 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee30 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Ottobre, Amrita31 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 58-60 ( I corpi dell’uomo), Mediterranee

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densità è al di sotto dell’atomo 32 . Gli altri corpi, sempre animati dalla Scintilla Divina, fanno vivere

l’uomo negli omonimi piani o mondi del Cosmo 33 : il piano fisico (il pianeta Terra), il piano astrale, il

piano mentale, il piano Akasico o della Coscienza e il piano Divino 34 .

3. Terza risposta alla domanda “Che cos’è la vita? E quale scopo essa ha”: La vita è un processo

ideato e realizzato da Dio “…atto a comporre un ciclo di esistenze (mia nota: nel Cosmo); è un

episodio della evoluzione. Manifestazione della <<Natura esterna di Dio 35 >>. La vita è composta

di innumerevoli episodi tendenti alla nostra evoluzione, cioè all’ampliamento della nostra

Coscienza per farci diventare altruisti. L’evoluzione è un “Processo per il quale la vita, attraverso

forme sempre più organizzate, esprime gradi sempre maggiori di Mente e di Spirito 36 “ .

Il Cosmo è formato dai piani fisico (il nostro universo con la Terra), astrale, mentale e

akasico o della Coscienza 37 . La vita come la conosciamo attraverso molteplici incarnazioni sulla

Terra 38 mette in grado l’uomo di superare l’egoismo, frutto del suo senso di separatività 39 , e di

diventare altruista e perciò capace di amare Dio e gli altri; ne deriva che non dobbiamo vivere per il

denaro, il successo, il sesso e le varie soddisfazioni materiali, ma per trasmutare il nostro egoismo

in altruismo. Dobbiamo vivere perciò per nascere spiritualmente (… Nascita spirituale significa

manifestazione di questo Spirito nella coscienza dell’individuo 161d… 40 ) perché la vita è stata

strutturata dal Signore Dio per farci realizzare un processo di miglioramento attraverso una scelta

continua 41 . Il miglioramento avviene per mezzo della Legge dell’Evoluzione 42 della quale fanno

parte anche le leggi della reincarnazione e del karma ( o legge di causa e di effetto 43 );

quest’ultima è la fondamentale legge cosmica per la rieducazione degli uomini – demoni 44 .Lo

scopo della vita ideata e realizzata da Dio è quello di salvare i Demoni per mezzo degli

uomini 45 .

La reincarnazione consiste nella “ Trasmigrazione di individualità ( mia nota: cioè di Gocce

o Scintille Divine) in un corpo atto ad esprimere l’evoluzione conseguita, allo scopo di conseguire

evoluzione 46).

32 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 59 (Corpo eterico), Mediterranee33 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee34 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 216-221 (Piani di esistenza), Mediterranee 35 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 216 (Vita), Mediterranee36 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee37 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 65 (Cosmo), Mediterranee38 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 184-186 (La reincarnazione), Armenia ; Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 238-240 (Reincarnazione), Mediterranee39 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 215 (Senso di separatività), Mediterranee40 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 191-192, (Nascita spirituale), Mediterranee41 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 309 Mediterranee42 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee43 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 35-49 e Per un mondo migliore, pagina 209 (Legge di causa e di effetto), Mediterranee44 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Mediterranee45 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 157-163, Armenia46 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 214 (Reincarnazione), Mediterranee

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L’Individualità “ È la prima manifestazione di Dio per originare il mondo dei microcosmi (mia

nota: cioè degli esseri viventi, uomini inclusi). È la Goccia, il Sé, la Scintilla Divina ammantata o no

della coscienza 47 “.

La Scintilla Divina o Individualità si incarna in individui, cioè in esseri viventi, ad esempio un

cristallo della materia, un vegetale o un animale; e naturalmente in un uomo o in una donna).

L’individuo “…è o sarà << un centro di coscienza e di espressione >>. Chi, sottostando alla

legge di evoluzione, potrà esprimersi in termini di coscienza. Individuo per estensione di

significato, uguale anche a << microcosmo 48 >>.

4. Quarta risposta alla domanda “Perché si nasce e si vive?”: Si nasce e si vive per diventare

capaci di amare superando l’egoismo per mezzo delle lezioni della vita attraverso lotte, tentazioni

e dolori 49 secondo la legge dell’Evoluzione, che include la Reincarnazione e le correzioni della

legge del Karma o legge di causa e di effetto 50 .

La legge dell’Evoluzione è un “ Processo per il quale la vita, attraverso a forme sempre più

organizzate, esprime gradi sempre maggiori di Mente e di Spirito 51 “ . ( mia nota: per Spirito si

intenda Coscienza ).

Per Reincarnazione si intenda la “ Trasmigrazione della Individualità in un corpo atto ad

esprimere l’evoluzione conseguita, allo scopo di conseguire evoluzione 52 “.

5.Quinta risposta alla domanda “Perché si soffre?”: Si soffre perché siamo peccatori,

perché non si obbedisce al Decalogo 53 anche se si conosce, figuriamoci se si obbedisce alle leggi

dell’amore 54 . Per correggere l’uomo peccatore il dolore si è rivelato all’onniscienza di Dio l’unico

modo per farci capire i nostri errori, per farci pentire e convertire 55 . I Maestri disincarnati del

Cerchio Firenze 77 hanno così definito il peccato: “ …Il peccato è ignoranza in quanto chi pecca

non ha ancora assimilato l’insegnamento (mia nota: del dolore) che lo porterà a non commettere

più quel dato errore 56 “ . Quindi il dolore è una correzione per farci capire quali errori,

trasgressioni o peccati abbiamo commesso fino a quando non abbiamo assimilato l’insegnamento

del Decalogo e delle Leggi dell’amore. Però la correzione, per Misericordia Divina, non ci verrà

data finché l’uomo non sarà in grado di comprenderla, perché non è un castigo; la correzione è “…

un modo di fare comprendere alle creature che cosa si deve fare e che cosa non si deve fare, un

47 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità), Mediterranee48 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individuo), Mediterranee49 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia50 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 209 (Legge di causa e di effetto), Mediterranee51 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee52 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 214 (Reincarnazione), Mediterranee53 Deuteronomio 5, 6-2254 Levitico 19, 18 e Deuteronomio 6, 4-955 Vangelo di Matteo 4, 1756 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 209 (Peccato), Mediterranee

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modo per sanare una deficienza della coscienza individuale…. 57 “. Le correzioni che debbono

ricadere sui singoli uomini vengono prescritte dai Signori o Maestri del Karma 58 .

6. Sesta risposta alla domanda “Perché si muore?” : Si muore perché, ad un certo punto di una

determinata incarnazione sulla Terra l’uomo raggiunge il massimo ampliamento della sua

coscienza di cui è capace; perciò la vita sulla Terra nella detta incarnazione non gli sarebbe più

utile per ampliare tale sua coscienza; perciò viene fatto morire il suo corpo fisico, ma i suoi corpi

astrale, mentale e Akasico o della Coscienza dell’uomo (con la Scintilla Divina che lo anima 59)

vanno a vivere nell’Aldilà negli omonimi piani o mondi (astrale, mentale e akasico o della

coscienza) per consolidare l’ampliamento di coscienza raggiunto sulla Terra. Poi, se l’uomo non è

ancora diventato santo, la sua Scintilla Divina si reincarnerà sulla Terra in un altro uomo o donna

per conseguire nuova evoluzione e così via finché non saremo diventati santi. Da Santi la nostra

Scintilla Divina con la Coscienza andranno a vivere nella Comunione degli Esseri 60 , cioè nel

Piano Divino. La vita dell’uomo quindi non finisce sulla Terra, ma continua immediatamente dopo

nei predetti tre piani o mondi del Cosmo: prima l’uomo comincia a vivere nel mondo astrale, poi la

vita dell’uomo continuerà nel mondo o piano mentale e poi nel piano Akasico o della Coscienza

dove l’uomo finisce di consolidare la crescita della sua coscienza avvenuta sulla Terra; poi la Sua

Scintilla Divina, Spirito o Sé 61 si reincarnerà in un altro uomo o donna per conseguire nuova

evoluzione, cioè un nuovo ampliamento della sua mente e della sua coscienza 62 , se non è ancora

diventato santo).

La reincarnazione avverrà nella Nazione e nella famiglia più adatta a conseguire nuova

evoluzione, cioè un nuovo ampliamento di Coscienza, perché la morte del corpo fisico, e poi dei

corpi astrale e mentale permette la trasformazione dell’uomo 63 ; la cosiddetta morte permette

sempre nuove esperienze all’uomo con personalità sempre rinnovate 64 . Ma c’è dell’altro:

trapassando nell’Aldilà ognuno di noi ritroverà le persone care 65 trapassate prima di lui o di lei e

quelle che trapasseranno dopo di lui o di lei perché l’amore consente il riconoscimento tra le

persone 66 nei quattro piani o mondi del Cosmo e oltre.

7. Settima risposta alla domanda “È vero che si vive una volta soltanto sul pianeta Terra?”: Si e No

allo stesso tempo; è vero se un uomo, ad esempio Giovanni, in una determinata incarnazione non

è diventato ancora santo; egli però ha accumulato comunque nella stessa incarnazione un

57 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 158, Mediterranee 58 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 266 (Signori del Karma), Mediterranee59 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee60 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 52-53 (Comunione) e pagine 249-250 (Santo), Mediterranee61 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee62 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee63 Cerchio Firenze 77, Maestro perché?, pagina 46, Mediterranee64 Cerchio Firenze 77, Maestro perché?, pagina 53, Mediterranee65 Cerchio Firenze 77, Maestro perché?, pagina 57, Mediterranee66 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 26-27 (Amore), Mediterranee

9

ampliamento della sua coscienza; poi il suo corpo fisico muore e resta sulla Terra quando non è

più in grado di aumentare tale sua coscienza nella stessa incarnazione; dopodiché si trasferisce

nell’Aldilà per consolidare detto ampliamento di coscienza. Però, la sua Scintilla Divina non si

incarnerà più sulla Terra nell’uomo Giovanni - che ereditò la Scintilla Divina e la Coscienza di

uomini vissuti prima di lui, ma in un altro uomo, per esempio Marcello, in grado di aumentare la

coscienza che aveva Giovanni. Quindi non è mai lo stesso uomo che si reincarna sulla Terra67 ; perciò se nemmeno Marcello riuscirà a diventare santo, la stessa Scintilla Divina di Giovanni e

Marcello (ma anche di altri uomini incarnatisi prima di loro sulla Terra) con la Coscienza

accumulata anche da Giovanni e Marcello, si incarnerà in un altro uomo, ad esempio Martina, e

così via finché l’ultimo della serie, Giacomo o Giordano non sarà diventato santo. Se Giacomo o

Giordano diventerà santo continuerà a vivere nella Comunione dei Santi, che dovrebbe essere il

Paradiso, cioè l’anticamera del Piano Divino, Piano nel quale il Signore Dio dovrebbe donare ai

Santi la Coscienza assoluta 68 e quindi la plenitudine nella quale uno dei due (Giacomo o

Giordano) vivrà eternamente. Ne deriva che in realtà la morte non esiste fatta eccezione per i

corpi fisico, astrale e mentale degli uomini ciascuno dei quali corpi muore e resta

nell’omonimo piano, ma l’uomo con la sua Coscienza vive eternamente, sempre insieme

alla Scintilla Divina, con la quale forma l’Ego; l’Ego è “ La parte più elevata dell’individuo

soggetta ad evoluzione. È chiamato <<Ego >> l’insieme della Scintilla Divina e della

<<coscienza individuale>>. L’Ego è quindi ciò che permane dell’individuo quando questi ha

terminato l’evoluzione come uomo 69 “.

8. Ottava risposta alla domanda “Quali sono le ragioni del dolore?”: L’uomo è un essere limitato da

difetti e vizi, ma soprattutto dal suo egoismo; ma ha anche dei pregi e soprattutto grandi possibilità

di crescere spiritualmente perché è fatto …ad immagine e somiglianza di Dio…70 ; perciò l’uomo,

quando diventerà altruista, cioè capace di amare, otterrà un grande ampliamento della sua

coscienza. Ogni volta il dolore induce l’uomo a riflettere sulle cause delle sue sofferenze e tali

riflessioni gli fanno capire quale è l’errore che ha commesso. I Maestri disincarnati del Cerchio

Firenze 77 ci insegnano che “… il peccato è ignoranza e che quando l’uomo ha assimilato

l’insegnamento del dolore non commette più quel dato errore 71 “.

Il dolore si è rivelato all’onniscienza di Dio l’unico modo di aiutare l’uomo a capire i propri

errori di comportamento ed a superare il suo egoismo ampliando così la sua coscienza.

Il dolore è previsto dalla legge karmica una legge fondamentale per l’evoluzione dell’uomo

(“ Legge di causa e di effetto che si applica nella sfera individuale o umana 72 “; il dolore è un

67 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 163, Mediterranee68 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee69 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee70 Libro della Genesi 1, 27 ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita71 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 209 (Peccato), Mediterranee72 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 210 (Legge Karmica), Mediterranee

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insegnamento o correzione impartita con scrupolosa giustizia dai Signori o Maestri del karma 73 :

“…Il bene è compensato con pace e tranquillità e il male con pene e angosce…74 ” .

Ciascun uomo è responsabile del male che ha commesso per il quale gli viene dato con

giustizia la correzione o l’insegnamento del dolore, così come ciascuno è meritevole della pace e

della tranquillità ricevuta per il bene che ha fatto.

Per Misericordia divina l’insegnamento del dolore non sempre è contemporaneo al male

che è stato fatto, ma viene dato soltanto quando l’uomo – anche secoli dopo – potrà comprenderlo75 .

L’uomo si lamenta tanto del dolore, ma che cos’è il dolore? Il Maestro Kempis, uno dei

Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 ha detto: << E che cos’è il dolore se non un segnale

che non avete compreso, uno stimolo a ricercare, un invito a comprendere? E quale mai può

essere lo scopo per cui ogni uomo si affanna, arrovella, contempla, costruisce, distrugge, se non

quello di dargli una coscienza che rifletta la realtà del mondo del sentire? Ma chi mai potrà

convincervi, darvi questa certezza! La realtà è nell’intimo “dell’essere” e solo lì può essere

scoperta 76 >> .

Scopriremo la realtà in meditazione fissando il pensiero nel nostro cuore e chiedendo al

Signore Dio la spiegazione delle cose della vita che non si capiscono 77 , purché si viva in base ai

Comandamenti dell’amore e quindi in base alla Dottrina evangelica del Cristo.

9. Nona risposta alla domanda “Perché gli innocenti soffrono?”: Per innocenti io intendo i bambini

piccoli fino a quattro anni; non so quanto un bambino piccolo, ad esempio di pochi mesi fino a tre o

quattro anni può imparare dalle sofferenze, ma so che i suoi genitori, i nonni ed altri familiari

soffriranno per le sofferenze di tale bambino. Quindi loro, genitori e parenti, soffrendo per il dolore

del piccolo soffriranno e soffrendo capiranno qualcosa per una causa mossa (karma) nella loro

incarnazione attuale o in una loro precedente incarnazione; tale comprensione amplierà la loro

Coscienza 78 .

10. Decima risposta “È vero che il mondo è una valle di lacrime?”: No, non è vero perché sulla

Terra c’è anche la pace, la felicità, la gioia, gli innamoramenti e l’allegria. Il Maestro Kempis del

Cerchio Firenze 77 ha detto: “ Qualcuno disse << Nel momento che si nasce si comincia a morire

>>. Noi vi diciamo:<< Nascete all’oggi, morite all’ieri e sarete sempre vivi, non cadaveri ambulanti

>>.

Il più grande dono: il dono della vita!

73 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 266 (Signori del Karma), Mediterranee74 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del Karma), Mediterranee75 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 158, Mediterranee76 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 197, Mediterranee77 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findorn, pagina 61, Mediterranee78 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 190 (Morte dei Bambini), Mediterranee

11

Ma voi non siete d’accordo con me: siete un pò tutti degli stanchi e sfiduciati della vita,

poveri fratelli senza entusiasmo, timorosi di vivere, timorosi di morire.

<< La vita è una prova, è vero fratello? Qua non v’è felicità, bisogna cercare solamente di

restare in grazia di Dio per meritarsi la vita eterna >>: ecco il ritornello che da secoli si canta

all’umanità come supremo conforto religioso.

E quando gli uomini cercano qualcosa di più convincente, parlano “gli spiriti” con parole

nuove: << Questo vostro mondo non è il mondo della realtà; la vita comincia dopo la morte >>.

A voi piacciono queste spiegazioni perché vi scusano un pò con voi stessi e con gli altri per

quello che non avete fatto.

Se interrogate una creatura che in vita sua non abbia fatto niente, vi risponderà che le è

stato impedito << di fare >>: malattie, colpi del destino, rovesci di fortuna e via dicendo. Come se

l’uomo esistesse solamente per essere impedito. Sono tutte evasioni e scuse.

Il mondo non è una valle di lacrime per disposizione divina, non è una terra di continuo

a se stante, ma parte di quel Tutto-Uno che si chiama Assoluto, in cui ogni suddivisione è

convenzionale essendo unica la Realtà.

Convincetevi di questo e la vita vi apparirà sotto una luce diversa.

Se pensate infatti che sia un esilio per l’uomo, siete portati a trascorrerla in un modo che un

compromesso tra ciò che ritenete piacevole e ciò che fate con sforzo, chiudendovi in questo

tergiversare, alla realtà stessa della vita. Ogni avvenimento, ogni pensiero sono presi, allora, come

pretesto per la continua evasione dalla vita. La stessa verità comunicata da altri è fraintesa e usata

come giustificazione al << non vivere >> che voi fate nel vero senso della parola.

<< Fratello, credi alla legge dell’ evoluzione ? >>. È comodo credervi. Voi dite:

<<L’evoluzione avviene in ogni modo; giungerà comunque l’ora della mia liberazione >>.

<< Fratello, credi al karma? Guarda quella creatura quanto soffre>>. << È il suo karma >>,

e con questo credete di essere esonerati dall’aiutarla. << E l’altra creatura? Da anni è negli

stenti>>. << È il suo bene >>, dite.

Non è così, purtroppo? È l’uomo che interpreta erratamente, che vive tra compromessi

illudendosi di trarne due o più vantaggi.

Non è importante credere alla legge dell’evoluzione; se non vi muovete, tali siete e tali

resterete.

Non è importante credere al karma, fratello che ci credi: anzi, se nel timore di ciò che possa

ricadere su di te vivi in costrizione, meglio è che tu non ci creda.

Non potete certo dire di amare i vostri fratelli se, considerando che essi si trovano in

difficoltà per loro stessa cagione, credete di essere in diritto di disinteressarvi dal prestare loro

aiuto.

Dovete intendere nel vero senso i nostri insegnamenti; non dovete sfuggire a voi stessi,

illudervi; ma dovete essere esattamente edotti di tutti quei << come >> e << perché >> che

12

determinano la vostra condotta e che corrispondono ad altrettanti << come >> e << perché >>,

misteriose incognite della vostra esistenza.

Non dovete pensare che la vita sia una prova, che la vita sia un castigo, che sia una e una

sola delle molte incarnazioni necessarie al conseguimento della Realtà. Così facendo, voi

riguardate alla vita come a qualcosa che bisogna sopportare di buon animo e che non è completa

in sé, mentre proprio per questo è il più gran dono.

La vita è completa in sé.

Ognuno prende esattamente da essa quanto a lui fa bisogno.

Noi, i Maestri, Cristo stesso, nessuno può sostituirsi all’insegnamento della vita 79 “.

11. Undicesima risposta alla domanda “È vero che c’è un mondo dentro di noi?”: È vero, ma dentro

di noi non c’è soltanto un mondo o un universo, ma moltissimo di più perché dentro ciascuno di noi

c’è Dio 80 e quindi il Tutto; dentro di noi c’è anche il Regno dei Cieli 81 del Dio Tutto – Uno - Assoluto82.

12. Dodicesima risposta alla domanda “È vero che la morte dell’uomo, ad esempio di Pietro,

riguarda soltanto il suo corpo fisico?”: Si: sulla Terra la morte di Pietro - un uomo con un “sentire di

coscienza” di grado “N” 83 e quindi ancora alquanto egoista - riguarda soltanto il suo corpo fisico;

infatti il suo Ego, cioè l’insieme della Scintilla Divina e della Coscienza individuale 84 , trapassa

subito nel piano astrale con il corpo astrale ed il corpo mentale di Pietro; a Pietro, nel piano astrale,

si destano i suoi sensi astrali e perciò egli continua a vivere subito in tale mondo astrale con tali

nuovi sensi.

Quando l’uomo Pietro ha vissuto la sua vita nel piano astrale, nello stesso piano vi muore il

corpo astrale di Pietro, ma l’uomo Pietro, con il suo Ego e il corpo mentale, trapassa subito nel

mondo mentale e lì vive un’altra esistenza con i sensi del corpo mentale che si sono aperti dopo

che è trapassato in tale secondo piano dell’Aldilà.

Quando l’uomo Pietro ha vissuto la sua vita nel piano mentale, nello stesso piano vi muore

il corpo mentale di Pietro, ma l’uomo Pietro, con il suo Ego, continua a vivere trapassando nel

piano Akasico o della Coscienza.

Se l’uomo Pietro che ha consolidato nei predetti Piani astrale, mentale e Akasico

l’ampliamento della sua Coscienza avvenuto sulla Terra è diventato santo continuerà a vivere nella

79 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 107-109, Mediterranee80 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 28 Gennaio, del 28 Marzo, del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio, del 30 Agosto e del 4 Settembre, Amrita ; Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61, Mediterranee81 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 1 Giugno, Amrita82 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 71-72 (Dio) e pagine 296-297 (Tutto, Tutto è perfetto, Tutto-Uno-Assoluto), Mediterranee83 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 257-263 (I differenti sentire), Mediterranee84 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee

13

Piano della Comunione dei Santi, e poi Pietro trapasserà, sempre con il suo Ego, nel Piano Divino

per viverci la vita eterna con Dio e il Signore Gesù.

Se Pietro, invece, com’è molto probabile, non è diventato santo si reincarnerà sulla Terra

nel corpo fisico di un altro uomo o di un’altra donna e con un nuovo corpo astrale e un nuovo corpo

mentale; nella nuova creatura la Scintilla Divina e la Coscienza saranno, però, quelle di Pietro;

quindi si può dire che è Pietro che si è reincarnato in un altro essere umano. Anche Pietro –

visto che il suo grado di “sentire” di coscienza è “N” , cioè abbastanza alto - ricevette una

Coscienza già formata come dono da un altro essere umano che visse nel Cosmo prima di lui.

Tutti gli esseri umani che formarono la coscienza che fu donata a Pietro, nacquero - come

nel caso dello stesso Pietro – nelle Nazioni del pianeta Terra, dove esistevano le condizioni più

adatte per la loro vita 85 .

13. Tredicesima risposta alla domanda “Quale è il vero significato di Resurrezione della carne?”:

Il Signore Gesù ha detto nel 19mo secolo a Jakob Lorber:

<< Quanto alla Resurrezione della carne, con la parola “carne ” sono da intendere le opere

che l’anima ha esercitato in vita. La Valle di Josaphat indica lo stato di pace interiore dell’anima, se

il suo agire è sempre stato corretto. In questa pace che non è turbata da nessun amore terreno, da

nessun desiderio o concupiscenza, e che può essere paragonata ad un tranquillo specchio

d’acqua nel quale tu puoi vedere riflesse le immagini degli oggetti lontani e vicini, consiste appunto

l’inizio del vero giudizio universale dell’anima, il suo risveglio attraverso il Mio spirito e insieme

anche la sua resurrezione alla vita eterna.

In questo stato l’anima vede già i buoni frutti delle sue opere e comincia a rallegrarsene

sempre più; e in questo suo riflettere e considerare consiste appunto la vera resurrezione della

carne.

Ecco dunque: un corpo umano e passeggero viene seminato sulla Terra e rinasce poi

come corpo immortale ed eterno. Se tu a questo proposito pensi al tuo corpo materiale (mia nota:

quello fisico che avevi sulla Terra), commetti veramente un grande errore; se però invece ti riferisci

alle buone opere dell’anima, che costituiscono il suo vero corpo, giungi in questo modo

sicuramente alla verità. Perché vedi, ogni buona opera che l’anima compie su questa Terra nei

confronti del suo prossimo, passa come tutto passa su questa Terra, ma rimane nell’anima e ne

forma la veste spirituale: perché se tu hai saziato un affamato, dissetato chi ha sete, vestito un

ignudo, consolato un prigioniero, questo non dura soltanto l’ora e il momento in cui compi l’azione,

ma per sempre! Tu potrai dimenticare di aver compiuto queste buone azioni, tuttavia nel giorno del

giudizio, quando sarai ridestato alla vita eterna, queste buone azioni saranno con te, non sotto

forma di azioni terrene e passeggere, bensì sotto forma di frutti durevoli in eterno. E questa, vedi,

è la vera resurrezione della carne.

85 Cerchio Firenze 77, Dai mondi invisibili, pagine 139-153 ; Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 119-125 e Maestro perché?, pagine 23-70, Mediterranee

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Una volta che l’anima è divenuta matura, abbandona per sempre questo corpo e questo

viene consumato. Da chi o da che cosa, è assolutamente indifferente. Ciò che vi è ancora in esso

di sostanziale e di appartenente all’anima, le viene restituito; tutto il resto si trasforma in nutrimento

per mille altre forme di vita.

A che cosa servirebbero i corpi di carne nell’aldilà? Ciò non potrebbe accordarsi con

l’ordine eterno di Dio, essendo Dio stesso un puro spirito ed essendo infine gli uomini destinati a

divenire per l’eternità puri spiriti simili a Dio. Sì, anche nell’aldilà gli uomini saranno rivestiti di corpi,

ma non di questo corpo terreno, rozzo e materiale, bensì di corpi nuovi spirituali, risultanti dalle

loro opere buone compiute su questa Terra in base agli insegnamenti che Io vi ho dato. Come può

qualcuno pensare che con resurrezione della carne si intenda la vivificazione di questi corpi

terreni? La resurrezione della carne consiste soltanto nelle opere buone che possono procurare la

vita eterna e che l’anima in questa vita della carne ha compiuto.

Chi ascolta il Mio insegnamento, crede in Me e agisce in base a questo, sarà da Me

ridestato nel suo giorno del giudizio, che avverrà subito dopo l’uscita dell’anima da questo corpo!

Con resurrezione della carne intendi dunque le buone azioni del vero amore per il prossimo!

Queste saranno la carne dell’anima e risorgeranno con lei alla vita eterna come puro corpo eterico

nel loro giorno del giudizio, in base allo squillo di tromba di questo Mio insegnamento. Anche se tu

sulla Terra avessi portato per cento volte un corpo nell’aldilà ne avrai soltanto uno, e cioè quello

designato, poiché alla fine tutto deve divenire di nuovo puramente spirituale e mai più materiale!86 ! >>.

14. Quattordicesima risposta alla domanda “È vero che gli Inferni e i Paradisi sono tanti?”: Sì, è

vero perché non c’è un solo Inferno e un solo Paradiso e soltanto nell’Aldilà! Infatti gli Inferni e i

Paradisi sono innumerevoli a cominciare dalla Terra poiché sono dentro gli uomini stessi; poi gli

Inferni e i Paradisi dentro agli stessi uomini continuano ad esserci anche negli altri Piani o Mondi

del Cosmo (astrale e mentale, mentre non so se l’Inferno è “sentito” anche nel Piano akasico 87 ).

Questo perché se è vero che ogni uomo porta tutto in sé e con sé, è anche vero che il piano

Akasico è un mondo che può donare beatitudine all’uomo 88 . In proposito il Signore Gesù ha detto

a Jakob Lorber: << …Nessuno va all’inferno o in cielo, ma ognuno li porta entrambi con sé…89 >>.

E il Signore Dio ha detto a Eileen Caddy: << …Una lumaca porta con sé tutto quello che possiede,

persino la casa: anche tu porti con te ogni cosa, e ciò si riflette all’esterno 90 >> .

15 Quindicesima risposta alla domanda “È vero che la coscienza dell’uomo è un suo corpo

eterno?” : Sì, è vero; i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 hanno così definito la Coscienza

86 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 182-184 (La Resurrezione della carne), Armenia87 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 216-219 (Piano akasico), Mediterranee88 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 179-180, Mediterranee89 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 176, Armenia90 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 14 Dicembre, Amrita

15

o Corpo Akasico: << Corpo Akasico – Uguale Coscienza, ciò che riceve e trascrive, facendolo

diventare natura stessa dell’individuo, le Realtà che lo stesso individuo, esistendo, scopre e

acquisisce. Non viene mai abbandonato dall’individuo nel corso delle molteplici incarnazioni, ma si

costituisce man mano che l’individuo evolve 91 >>.

Gli stessi Maestri del Cerchio Firenze 77 hanno detto della Coscienza: << La coscienza è

quanto di più elevato l’individuo possa concepire, ma non necessariamente quanto di più elevato

vi sia, 96a. Ogni esperienza è un frammento di verità ritrovata dall’individuo che determina

crescita, sviluppo nel piano akasico, 179a, 228a, 119b. La coscienza è una cosa diversa dalla

consapevolezza. La coscienza corrisponde all’evoluzione raggiunta. Ad esempio la

consapevolezza di un uomo incarnato non abbraccia tutta la sua coscienza, cioè tutta

l’evoluzione raggiunta (vedi Eroismo), 202b. Coscienza individuale costituita significa presso a

poco avere fatto proprio, perché divenuto intimo “sentire”, l’insegnamento dell’altruismo, dell’amore

al prossimo, epilogo del quale il senso del proprio dovere rappresenta la prima tappa. Significa

amare il prossimo come se stesso. E dopo? A voi sembra che un uomo che così “senta”, un uomo

che riesca ad essere buono e giusto, sia già meritevole di partecipare alla gloria di Dio. Ma non è

così. Altri destini lo attendono, 254b. Chi vive una verità, può anche non conoscerla, perché fa

parte della sua stessa natura, 105c.

Se noi affermassimo che tutto quanto esiste nei mondi fisico, astrale e mentale, inclusi i

veicoli omonimi dell’uomo ( mia nota: cioè i corpi fisico, astrale e mentale dell’uomo) è un

gigantesco meccanismo che produce coscienza, una gamma che va dall’atomo della coscienza

(vedi “Atomo di sentire”) alla coscienza individuale, non sbaglieremmo di molto, 206d … 92 >>.

16. Sedicesima risposta alla domanda “È vero che il pensiero crea?”: Sì, è vero, l’ha detto il

Signore Dio ad Eileen Caddy della Comunità di Findhorn in Scozia: “ Ricordate sempre che <<

come l’uomo pensa così egli sarà>>. Contenete già in voi tutto il potere e quando siete pronti ad

usarlo correttamente è a vostra disposizione. I semi che seminate germoglieranno; quindi fate in

modo che siano semi positivi, amorevoli, puri, buoni e non alterati. Come pensate, così create;

questa è la Mia legge.

Questo è un principio che deve essere compreso e messo in pratica nella vita quotidiana.

Ricordate sempre che non è sufficiente prendere una manciata di semi e spargerli sul

terreno. Quando si vuole un buon raccolto, si dedica del tempo a preparare la terra, zapparla e

concimarla prima di procedere alla semina. Lo stesso è per le anime, devono essere preparate

prima che vi siano piantati i semi dello Spirito.

Molti, andando in chiesa una volta alla settimana, dicendo le preghiere la sera e dedicando

qualche minuto a Me nel silenzio, pensano che ciò sia sufficiente per transitare in questa vita.

91 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo Akasico o Coscienza), Mediterranee92 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 60-63 ( Coscienza), Mediterranee

16

Sarebbe come rastrellare la terra in superficie, piantando semi in un terreno non preparato, e

sperare che crescano.

Così avviene per le persone di cui il cuore e la mente non siano rivolti a Me, la cui fede

non sia forte, che lascino entrare dubbi e paure. Quando arriverà il tempo delle prove, tali persone

non saranno in grado di sostenerle. Perciò siate grati per l’ammaestramento che avete ricevuto 93

“.

17. Diciassettesima risposta alla domanda “Che cos’è la realtà relativa e che cos’è la Realtà

Assoluta?” : “ Percezione – (vedi <<Mondi della percezione>> e <<Mondi grossolani>>. La realtà

che si percepisce, <<come>> si percepisce, esiste unicamente nella percezione, 155c. Vedete, un

sogno (vedi) è una storia della fantasia, costruita con elementi del mondo della percezione. Voi

potete sognare – che so? – che vostra sorella ha i baffi, ma questa insolita storia è costruita con

una sorella e con dei baffi, cioè con immagini che voi avete attinto al mondo della vostra

percezione. Se non vi fosse la percezione, non vi sarebbero immagini e non vi sarebbero sogni,

156c.

Da sempre noi abbiamo affermato che esiste un <<quid>> ( qualcosa non meglio

identificabile, perché oggettivamente non distinguibile da Dio, cioè oggettivamente inesistente che

potremmo chiamare <<parte>> di Dio, se Dio non fosse indivisibile), un <<quid>> che percepito si

rivela come elemento comune di tutte le percezioni. Questo elemento comune nell’apparenza è

formato da vari elementi ed è con questi elementi che ciascun soggetto costruisce immagini

soggettive di un mondo già in se stesso soggettivo. Il <<quid>> che, percepito, si rivela come

mondo fisico (vedi), mondo astrale (vedi), mondo mentale (vedi), in se stesso è la divina sostanza

<<spirito>> (vedi) <<Divina sostanza indifferenziata>>) che non viene minimamente toccata dal

fatto che nella percezione assuma un aspetto o l’altro. Una macchia di umidità su un muro non è

interessata al fatto che nella fantasia dell’osservatore assuma l’aspetto di una figura o di un’altra.

Questo appunto significa che il divenire dei mondi non incide nella Realtà di Dio. In effetti esiste

qualcosa che, percepita, dà la divisione della realtà che ci è nota, perciò la realtà che noi

percepiamo esiste unicamente nella nostra percezione.

La realtà che noi conosciamo assume l’aspetto che ci è noto in funzione delle nostre

possibilità di percezione. Ora, siccome tutto quanto esiste è in Dio e fa parte di Dio, è chiaro che

osservando il mondo nel quale viviamo, osserviamo una parte di Dio; tanto è vero che se, senza

distogliere la nostra attenzione dal mondo in cui siamo immersi, crescessero le nostre possibilità di

percezione – badate bene, è un’ipotesi assurda quella che sto facendo – fino al limite necessario,

noi giungeremmo a percepire Dio senza aver distolto la nostra attenzione da uno stesso oggetto.

Dunque ciò che noi percepiamo è una parte di Dio, in Dio, ma << non esiste>> quale noi la

percepiamo, non esiste oggettivamente. Dio, infatti, è indivisibile e credere di poter circoscrivere

una parte sua e capire come è fatto Dio è una vera illusione.

93 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 140-141, Mediterranee

17

L’insieme è tutt’altra cosa che la somma delle parti e Dio è tutt’altra cosa che l’insieme. Il

Cosmo (vedi), pur essendo in Dio, non è oggettivamente in Lui delimitato; la delimitazione del

mondo che noi conosciamo <<non>> è oggettiva, scaturisce unicamente dalle nostre possibilità di

percezione. Il piano fisico non è distinto da quello astrale, se non dal fatto che così lo si

percepisce. La Realtà non ha questi confini così rigorosi come generalmente si crede. Dio – infatti

– lo ripeto – è indivisibile. Ogni parte non esiste oggettivamente in sé, non è una realtà oggettiva.

Esiste un’unica Realtà oggettiva, la Realtà Assoluta o Dio. Ogni altra è una realtà relativa che

scaturisce da una delimitazione, non oggettiva, di questa Realtà Unica. A sua volta la

delimitazione scaturisce dalla percezione di un ente percipiente. A livello umano esiste un ente

percipiente – l’uomo – e qualcosa che viene percepito, la Realtà Unica. La visione che ha l’uomo

di questa Unica Realtà è una realtà relativa che ha un colore, una forma, un sapore, una

consistenza, ma che non ha niente a che vedere con la Realtà Unica, essendo la Realtà Unica

incolore, informe, inconsistente, omogenea, indeterminata, infinita, indivisibile, immutabile

eccetera. Perciò la realtà relativa, esistendo unicamente nella percezione individuale – ed in forza

di questa – è sempre soggettiva. Ripeto: l’unica Realtà oggettiva è la Realtà assoluta o Dio,

156c…94 “

18. Diciottesima risposta alla domanda “È vero che esistono sia Satana che i Demoni e altri spiriti

maligni?”. Sì, è vero; si vedano i nostri scritti su Angeli e Demoni.

19. Diciannovesima risposta alla domanda “È vero che il Demonio, i Demoni e gli altri Spiriti

maligni influenzano la nostra vita? E come possono influenzarla ?”. Si, è vero; si vedano i nostri

scritti su Angeli e Demoni.

20. Ventesima risposta alla domanda “Che cos’è l’amore?”:

Con parole umane possiamo dire che l’amore è un intenso sentimento di affetto verso altre

persone (i genitori, la moglie, il marito e i figli); l’amore ha poco in comune con il sesso, poiché

amare è donarsi senza condizioni. È meglio fare chiarezza su questo punto: bisogna distinguere

sempre l'amore dalla sessualità, perché “fare l'amore” non significa affatto amare, ma il sesso può

fare parte dell’amore. Sanno amare gli innamorati, i bravi genitori e i veri religiosi che dedicano la

loro vita a Dio e al prossimo: l'amore è dono di se stessi, è servizio, è avere cura degli altri per il

loro bene.

Dell’amore il Signore Dio ha detto ad Eileen Caddy: “…Lascia che il tuo cuore si espanda

continuamente. L’amore è necessario dappertutto. Ricordati che amore è servizio, amore è azione.

L’amore non è una confusa, vaga emozione di cui parlare. Impara a dimostrarlo con tutto ciò che

fai 95 “.

94 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 210-211 (Percezione), Mediterranee 95 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 77, Mediterranee

18

L'amore è un sentimento di affetto forte per qualcuno: un figlio, i genitori, i nonni, una

donna, un uomo; non mi pare che si possa chiamare amore l’affezione che si ha per gli animali un

cane, un gatto e così via e a maggior ragione per le cose, ad esempio una casa o una barca e così

via.

Apparentemente sembra più difficile concepire e nutrire l'amore per Dio, ma chi ama gli

esseri viventi oppure chi osserva i Comandamenti di Dio ama anche Dio 96 . Non si può amare Dio

se non si amano anche gli esseri umani 97 poiché Dio è il Tutto e Tutto è in Dio; Dio è in ogni cosa

e in ognuno di noi 98 . Ma prima di tutti gli altri si deve amare Dio secondo l’ordine degli amori

insegnatoci dal Signore Gesù 99 .

Bisogna distinguere anche tra amore umano e amore divino; per distinguerli si può dire che

l’amore divino cerca sempre il bene spirituale dei figli ed è un dare senza condizioni per farli

crescere in coscienza, senza peraltro trascurare i bisogni materiali degli amati 100.

L’amore umano - che sovente è anche possessivo - invece, privilegia i bisogni materiali

dell’amato, senza voler dire che si trascurano del tutto i suoi bisogni spirituali; infatti, se si vuol fare

un dono a qualcuno gli si compra un orologio, un bracciale, un vestito e tante altre cose simili;

difficilmente il dono consiste nell’offrire un pellegrinaggio ad un Santuario Mariano o a un Eremo

francescano, mentre sono molti gli altri viaggi che vengono offerti ai propri cari per le ferie o per

altre occasioni.

I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 tra l’altro hanno detto dell’amore :

<< Non preoccupatevi di quanta parte comprendono del vostro amore gli uomini, 71a.

Felice è colui che ama, 91a. L’amore per il prossimo è niente in confronto al “sentire” cui è

chiamato l’individuo, 253b, 269b. Ama chi più può. Chi ama non ha diritti, ha solo doveri, e solo chi

comprende ama, e solo chi ama può sapere, e solo chi sa ha una potestà: tale potestà è tanto più

grande quanto più si ama, quanto più si è altruisti, 58c. Amore non corrisposto, 64c. Nel momento

in cui vi rendete consapevoli che voi portate aiuto alle creature per fare godere il vostro io non

dovete in questo pensiero cessare di portare aiuto. Dovete rendervi vigili, costantemente

consapevoli, senza attendervi da questo ricompensa alcuna. La comprensione giunge quando voi

realizzare questa costante consapevolezza a vostra insaputa, 68c. Il vero amore non sa pensare

nei termini dell’io. Mi spiego? Quando voi proverete questo amore, voi sarete fusi con tutto il resto

dell’universo con consapevolezza. Quando voi proverete questo amore non riconoscerete più la

distinzione fra mio e tuo, fra io e te, ma vi sentirete uno con il Tutto, 69c. L’amore è un “sentire”

non un comportamento, se non c’è non si può pretendere. Come potete pensare che il vero

amore, il vero amante possa dare il suo amore ad un solo essere? Forse che il santo ama uno e

non gli altri?, 58d.

96 Vangelo di Giovanni 14, 1597 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita98 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita99 Vangelo di Matteo 22, 36 - 40100 Vangelo di Matteo 6, 25 - 34

19

Sotto l’impulso del richiamo sessuale gli esseri sono invitati a distogliere l’attenzione

polarizzata su se stessi e a rivolgerla agli altri. Ciò si concretizza in attenzioni diverse da individuo

a individuo che denunciano una diversa sensibilità ed una diversa capacità di amare. Ognuno ama

in rapporto alla propria evoluzione. Amore come sprone al “sentire”, 64d, (vedi Maternità), 65d.

Amore per i figli: nell’uomo l’amore per i figli resta anche quando essi sono ormai adulti: l’amore

che la natura innesca rimane oltre l’innesco. Amore per l’amante, amante senza attrattiva

sessuale, genitori, amici, estranei, 66d, (vedi Solidarietà), 67d, 68d.

In futuro l’uomo sentirà molto di più la reminiscenza di altre vite e riconoscerà, per uno

slancio interiore, chi ha amato in altra precedente condizione. Ciò sarà così diffuso che non

desterà meraviglia lo stabilirsi di un rapporto umano così intenso fra tanti che non saranno legati

da vincoli di sangue. E come una vera madre può amare contemporaneamente più figli senza

nulla togliere all’uno o all’altro, così l’uomo del futuro potrà bastare, appagandoli pienamente, a

più affetti, 71d, (vedi Odio), 101d e seguenti, 272d. Il legame creato dall’amore è un legame che

non si spezza mai e che, nelle future esistenze, conduce chi si ama a ritrovarsi in amore, 15e. Non

amate solo voi stessi; e quando avrete compreso ciò, e amate gli altri, allora considerate che non

dovete amare solo alcuni. Se non siete capaci di altro amore più impersonale, fate dell’amore ai

vostri familiari lo scopo della vostra vita; e quando sarete riusciti a dedicare tutti voi stessi a loro,

ricordate che la vostra vita non può avere quel solo scopo, 55e. Cominciare ad amare da poco e

da vicino, 21f. Perché bisogna fare del bene, 77f. Niente va perduto (per la morte del corpo fisico

n.d.r.) tanto meno un amore. Un amore, che può sembrare interrotto, è qualcosa che riposa,

qualcosa che, momentaneamente, è in stasi, per poi risbocciare più forte, più completo di prima,

117f, (vedi “Simpatia istintiva”), 67g. Vi sono delle creature che appena si vedono, è vero?, si

amano provano un immediato reciproco affetto, un amore. Questo ci dice che c’era già un legame

tra loro; e pur non riuscendo la memoria ad arrivare all’origine di questo affetto, che magari risale a

precedenti incarnazioni, tuttavia il sentimento amoroso prorompe, esce fuori, 184g. 101 >>.

C’è un’altra importantissima comunicazione divina da dare alla domanda che cos’è l’amore

perché il Signore Dio ha detto di Se stesso “Io sono l’amore 102 “. Ecco perché non dovremmo mai

avere paura della vita e della morte ( si veda la risposta alla sesta domanda); perché il Dio

onnisciente e onnipotente ci sostiene sempre quando avremo dimostrato buona volontà nella vita

spirituale).

Ne deriva che il Signore deve aver previsto per ognuno di noi un luminoso avvenire; infatti

Dio l’ha previsto, considerato che donerà agli esseri la Coscienza assoluta 103 ; ovviamente ciò

avverrà quando, dopo aver superato l’egoismo, saremo diventati santi con il Suo aiuto e con quello

del Signore Gesù 104 .

101 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 26-27, Mediterranee102 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee103 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee104 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita

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Gli uomini-peccatori non devono temere nemmeno il Giudizio del Cristo ( si veda la risposta

alla domanda n°25) perché sarà fondato non sui nostri peccati, ma sulle nostre buone azioni 105

che avremo fatto in ognuna delle nostre molteplici esistenze nel pianeta Terra; però in ognuna

delle predette molteplici esistenze l’uomo dovrà fare la sua parte perché Dio aiuta gli uomini che:

a. trovano da soli le soluzioni ai loro problemi senza aspettare che qualcun altro

sulla Terra o in Cielo lo faccia al posto loro 106 ; inoltre, Dio ci chiede di vivere la

vita e di non trascorrerla soltanto in preghiera, perché la preghiera è necessaria,

ma non basta 107 ;

b. imparano ad amare la vita perché così facendo la nostra stessa esistenza diventa

una costante preghiera e noi preghiamo davvero senza interruzione. La preghiera

è la nostra comunione interiore con Dio 108;

c. Dio è sempre pronto ad aiutare gli uomini che si aiutano da soli, ma essi devono

fare il proprio lavoro e il primo passo nella vita spirituale per superare il proprio

egoismo; la nostra Coscienza cresce continuamente mentre si vive perché Dio ha

strutturato la vita con la legge di Evoluzione 109 in modo tale che ogni passo,

anche il più piccolo, ci avvicina a Lui; l’uomo trarrà beneficio anche dai suoi errori

anche perché nella vita nulla accade invano 110 .

Alla fine delle nostre molteplici incarnazioni sulla Terra saremo salvati e santificati perché

Dio e il Cristo ci amano (anche Gesù è amore 111)

21. Ventunesima risposta alla domanda “Cos’è l’amore secondo la Maestra Teresa del Cerchio

Firenze 77”:

« Iddio è amore e quegli che resta nell'amore rimane in Dio e Dio in lui».

"O fratelli, amate voi? Il vero amante non chiede, dà tutto se stesso, senza curarsi se

l'oggetto del suo amore lo apprezza o corrisponde. È invincibile perché ha in sé la stessa natura

divina, e non teme gli ostacoli, niente per lui è spiacevole o impossibile. Ma se voi dite: Mi

sacrifico, o vi scusate con l'impossibilità o temete, o soffrite se non siete corrisposti nel vostro

amore voi non amate, voi siete schiavi delle circostanze, schiavi di una passione da voi

idealizzata.

Il vero amore non conosce distinzioni di ceto o di sesso, né di morale, né soffre per la

lontananza dell'oggetto suo; è più forte di ogni cosa, più della violenza, più della coscienza, perché

è forza invincibile, suprema ragione, divino sentire. Felice è colui che ama; niente desidera, perché

tutto possiede, vive nel mondo, ma non è di questo mondo; i suoi affanni o le sue glorie non

105 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184, Armenia106 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 30 Maggio, Amrita107 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 31 Agosto, Amrita108 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 28 Luglio, Amrita109 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee110 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Agosto, Amrita111 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 25-6-1988, MIR

21

possono trattenerlo dall'intima unione col Supremo Amore. Ama la vita, ma non teme di perderla,

ama le creature, ma non teme di perderle; per lui Dio è amico, fratello, padre, madre, tutto; non è

un fanatico perché non ha bisogno né di tempio né di culto per rendere gloria al Creatore. Per il

vero amante il creato stesso è tempio e la vita che conduce, gloria a Dio. Il suo Dio non è il vero,

ma è il solo, l'Unico; egli ha rispetto per la concezione che ha il filosofo della divinità come per

quella che ne ha il selvaggio, come per la sua dinanzi alla quale egli tace perché il suo silenzio è

più di ogni giaculatoria. Ma il vero amore, fratelli, non è nelle mie parole, non può essere descritto,

deve essere provato. Solo se avete un temperamento o devoto, o comprensivo, o amante potere

intendere cos'è l'amore “.

«Iddio è amore e colui che resta nell'amore, rimane in Dio e Dio in lui» 112".

A tutti coloro che verranno nell'Ordine Gesù Redentore chiederemo il dono di se stessi

affinché imparino ad amare Dio e gli altri senza sperare in una ricompensa sulla Terra o nell’Aldilà;

pian piano essi trasformeranno il loro egoismo in altruismo trovando l’amore dentro loro stessi;

ancora una volta prendiamo a prestito le parole della Maestra Teresa del Cerchio Firenze 77:

« Dono di sé

Quante creature incontrate nel vostro cammino! Le soppesate, le scegliete; con quelle che vi

interessano allacciate delle relazioni più o meno strette, da loro ricevete, a loro date; ma quante

volte, fratelli, donate voi segretamente a chi non conoscete? Se amate alcune creature, le amate

per quello che esse possono darvi e non per amore. <Amore>, questa grande fiamma che tutti

voi dovete sentire e trovare nell'intimo vostro. Saper ascoltare, ascoltare i lamenti delle

creature, saperli comprendere. Rare virtù! Le querule parole danno tristezza, e l'amarezza si vuol

fuggire e con essa le creature che soffrono. Oh! quale celeste benedizione scende su chi,

dimenticando il proprio svago, cerca di sollevare del peso dalle spalle del proprio fratello! Aiutatevi

l'un l'altro, sorreggetevi a vicenda e un grande Consolatore vi seguirà nella vita ed oltre! 113».

22. Ventiduesima risposta alla domanda “L’uomo, ad esempio Michele, muore sulla Terra oppure

continua a vivere nell’Aldilà?”:

L’uomo non muore nel pianeta Terra, vi muore soltanto il suo corpo fisico, come si è già

detto rispondendo ad una precedente domanda.

Michele ha un “sentire di coscienza” più ampio di quello di Pietro perché è meno egoista e

perciò è più vicino di Pietro alla santità.

Come si è già detto in una precedente risposta ogni uomo è un insieme di corpi animati

dalla sua Scintilla Divina; naturalmente anche i corpi di Michele sono il fisico, l’eterico, l’astrale, il

mentale e l’ Akasico o della Coscienza; il corpo eterico è ”la controparte più sottile del corpo fisico

dell’uomo che serve quale intermediario fra il corpo fisico denso e il corpo astrale 114 “.

112 Cerchio Firenze 77, Dai Mondi invisibili, pagine 90-91, Mediterranee113 Cerchio Firenze 77, Dai Mondi invisibili, pagina 91, Mediterranee114 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 59 (Corpo eterico), Mediterranee

22

Quando il corpo fisico dell’uomo Michele muore sulla Terra la sua Scintilla Divina con il

corpo Akasico o della Coscienza (l‘Ego 115 ), il corpo astrale e il corpo mentale, trapassano a vivere

nell’Aldilà nel Piano astrale come si è già detto in una precedente risposta, mentre il corpo fisico di

Michele resta sulla Terra come sappiamo.

Quando il corpo astrale dell’uomo Michele muore, tale corpo astrale resta nel piano astrale

(come restò sulla Terra a suo tempo il suo corpo fisico), ma l’Ego, con il corpo mentale dello stesso

uomo Michele trapassano nel Piano mentale per vivere la vita di quel mondo. Quando il corpo

mentale dell’uomo Michele muore resta nel Piano mentale, ma l’Ego dello stesso uomo Michele

trapassa nel piano o mondo Akasico soprattutto per consolidare l’ampliamento di coscienza che

l’uomo stesso ha conseguito sulla Terra (piano o mondo fisico).

Quando lo stesso uomo, Michele, ha finito la sua esperienza di vita nel Piano Akasico, se è

diventato Santo, trapasserà nel Piano della Comunione dei Santi con la sua Scintilla Divina e la

Coscienza (l’Ego) perché “… ha terminato la sua evoluzione come uomo 116 “.

Se, invece, Michele non è diventato ancora Santo il suo corpo Akasico o Coscienza con la

sua Scintilla Divina (che insieme formano l’Ego) si reincarnerà sulla Terra nel nuovo corpo fisico di

un uomo o di una donna con nuovi corpi astrale e mentale; si tratta quindi di una nuova creatura,

ma allo stesso tempo si può dire che Michele si è reincarnato, perché la nuova creatura

riceverà la Scintilla Divina e la Coscienza di Michele, ovvero il suo Ego, ma avrà differenti corpi

fisico, eterico, astrale e mentale e perciò sarà un altro essere umano perché avrà anche una

nuova personalità 117 e un nuovo complesso di “sensi, istinti, bisogni e desideri”.

Ne deriva che invece che di morte sarebbe meglio parlare di trapassi dell’uomo in altri

mondi per viverci altre esistenze; perciò la morte, in realtà non esiste 118. Se si imparasse a

concepire la morte come la continuazione della vita in un altro piano di esistenza del Cosmo 119 o

nel Paradiso nel caso dei Santi, non ne avremmo tanta paura. Le persone che hanno fede in Dio e

nella continuazione della vita anche nell’Aldilà, non hanno paura della morte; anzi qualche Santo la

desidera perché sa di riunirsi a Dio nel Cristo 120 .

23. Ventitreesima risposta alla domanda “ L’uomo è simile a Satana, Adamo e Eva ?

L’uomo non può essere simile a Satana perché Satana era Lucifero, il Quarto Arcangelo;

sappiamo che Lucifero fu creato prima di noi uomini dall’amore, dalla potenza e dalla volontà di

Dio; forse si può dire che noi uomini siamo simili ad Adamo ed Eva, nonostante anche loro siano

nati in modo diverso da noi per altri atti di amore, di potenza e di volontà divina.

115 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee116 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee117 Cerchio Firenze 77, Maestro perché?, pagina 53, Mediterranee118 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 188-189 (Morte), Mediterranee119 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64 e 65 (Cosmo), Mediterranee120 Vangelo di Giovanni 14, 20

23

L’uomo e la vita nel Cosmo sono stati creati da Dio per salvare i Demoni e quindi anche

Lucifero - Satana121 . Anche noi uomini si nasce per amore, potenza e volontà divine espresse

però, come sappiamo, anche per mezzo degli stessi uomini e donne.

Si può dire, però, che anche noi disubbidiamo a Dio come Lucifero, Adamo ed Eva, anche

se in altro modo per la vita molto complessa che viviamo e che tutti noi conosciamo.

Chi non obbedisce ai comandi di Dio sprofonda nella materialità come accadde anche a

Satana 122 ; la separazione da Dio fu chiamata morte, anche se, in realtà si va a vivere in un altro

luogo o mondo per conseguire nuova evoluzione, cioè un altro ampliamento della Coscienza.

Sprofondano nella materialità tutti gli uomini, salvo rare eccezioni: si salvano dalla

materialità tutti quelli che si mantengono vergini anche col pensiero, senza desiderare l’esperienza

sessuale perché la trascendono con l’aiuto di Dio. E risalgono la china coloro che si fanno “

eunuchi per il Regno dei Cieli 123 ”. I rapporti sessuali sono legittimi all’interno del matrimonio, se

fatti con temperanza.

In proposito il Signore Gesù disse della prima coppia umana: “ Se nella Scrittura si legge:

che Satana sotto le spoglie di un serpente sedusse la prima coppia umana, questo significa: la

prima coppia umana, che conosceva bene Dio e la Sua volontà si fece sedurre dalla grazia e

dalla bellezza del mondo materiale e la voce della loro carne disse: << Vediamo che cosa succede

se per una volta ci opponiamo alla volontà di Dio perché Dio stesso ci ha lasciati liberi di agire; non

potremmo quindi perder nulla, bensì soltanto guadagnare! Perché Dio sa certamente quello che

potrà capitarci facendo uso del libero arbitrio, ma noi non lo sappiamo; perciò agiamo una volta

secondo il nostro intendimento e l’esperienza ci mostrerà quello che ora soltanto Dio conosce ! E

vedi, allora mangiarono entrambi dell’albero proibito della conoscenza alla ricerca di

quell’esperienza che desideravano di fare, e così sprofondarono più profondamente nella materia,

che al confronto della libera vita spirituale può essere anche chiamata morte….e Io sono venuto

nel mondo per mostrar di nuovo agli uomini la vera via della vita e a restituire loro con il Mio

insegnamento il paradiso perduto 124 ”.

Ne deriva che dare la colpa a Satana di tutto ciò che ci succede è molto comodo, anche se

c'è molta verità perché è vero che Lucifero commise l'errore di voler dominare la materia e di

essere come Dio; è vero che Satana impersona la Tentazione e il Male e che è il principe delle

Tenebre e così via. Ma è anche vero che noi siamo succubi delle tentazioni e che i piaceri del

mondo e della carne sovente ci paiono irresistibili, anche ai soli livelli mentali o di desiderio. Ma ciò

non significa che non si possa trovare in noi la forza di resistervi. Possiamo dire di Satana quel che

vogliamo, ma non dobbiamo mai disconoscere le nostre responsabilità perché altrimenti non

prenderemo mai in mano la nostra vita com'è giusto e doveroso che si faccia. Dobbiamo

121 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia122 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 157-163, Armenia123 Vangelo di Matteo 19, 10 - 12124 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 158-159, Armenia

24

riconoscere i nostri errori e scoprire anche la verità di noi stessi (autoconoscenza 125 ) per mezzo

dell’autopsicanalisi 126 ; dobbiamo anche pentirci dei nostri peccati, convertirci e perseverare nella

conversione, perché sono compiti nostri ed è nostra la responsabilità di portarli a buon fine.

Bisogna imparare a non sprecare quella ricchezza che è il tempo della propria vita terrena; la si

spreca vivendola a livello bestiale o all’insegna dell’egoismo.

Eva volle scoprire il mistero del Bene e del Male 127; noi uomini commettiamo errori uguali

o simili a Adamo ed Eva, ma con l’attenuante che noi non conosciamo bene Dio e la Sua volontà

come loro. Tuttavia, nonostante tutte le ribellioni degli Angeli e degli uomini, l'Amore, la Volontà, la

Potenza e la Creatività di Dio hanno trovato la soluzione per il nostro ritorno a Lui, progettando e

realizzando la vita terrena come la conosciamo 128 e la vita negli altri piani o mondi del Cosmo:

astrale, mentale e Akasico o della Coscienza. Ma la redenzione/purificazione umana non potrà

avvenire senza il nostro libero concorso come disse Santagostino; esso consiste nell’accogliere

l’invito del Signore Gesù a pentirsi, convertirsi e a vivere evangelicamente dopo la conversione,

fino all’ultimo giorno della nostra esistenza terrena. Facciamo dunque la nostra parte e ricordiamo

che Dio “ …aiuta le anime che si impegnano 129 e quindi “…le anime che si aiutano da sole… 130 “

facendo il primo passo.

24. Ventiquattresima risposta alla domanda “Quale è il ruolo di Gesù di Nazareth nel Piano di

Salvezza di Dio ?”

Il ruolo del Signore Gesù è quello di Redentore e Salvatore dell’Umanità; in meditazione mi

è stato mostrato un libro aperto; nella pagina di sinistra la prima frase era “Nelle mani di Cristo tutti

saremo santi “; questa frase conferma sia la Salvezza che la Santità per tutti, sia il ruolo redentivo

e salvifico del Signore Gesù.

Quindi tutti saremo salvati e santificati a cominciare dai Demoni, come ci insegna il Signore

Gesù e perciò anche Satana e gli altri Angeli ribelli saranno salvati e santificati per mezzo della vita

ideata e realizzata da Dio e vissuta dall’uomo; infatti la vita, l’uomo che la vive e il Cosmo 131 con

l’universo fisico sono stati creati per salvare gli Angeli caduti 132 ; però Dio non ci salva se non

facciamo la nostra parte 133 ; perciò il Signore Gesù aiuterà soltanto coloro che si pentiranno, si

convertiranno, vivranno evangelicamente al meglio delle loro possibilità e cercheranno la

soluzione dei loro problemi camminando con le proprie gambe senza aspettare che qualcuno lo

faccia al posto loro 134 .

125 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 35-36 (Autoconoscenza), Mediterranee126 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 37 (Autopsicanalisi), Mediterranee127 Maria Valtorta, L'Evangelo come mi è stato rivelato, I° volume, pagina 84 ss., CEV Srl, 03036 Isola del Liri (FR)128 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 157- 163, Armenia 129 Eileen Caddy, Led porte interiori, Messaggio del 18 Maggio, Amrita130 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 29 Agosto, Amrita131 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee132 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 162-163, Armenia133 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 30 Maggio e del 29 Agosto, Amrita134 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 30 Maggio, Amrita

25

E tutti, demoni e uomini, avranno come Redentore e Salvatore il Signore Gesù Cristo 135 .

Questo è il nostro Credo: per la nostra Salvezza il Signore Dio si incarnò nell’uomo Gesù di

Nazareth 136 e Gesù, risorto alla gloria del Cielo 137 , ci redime e santifica tutti.

Il Messia, il Figlio della volontà di Dio 138 e di Maria di Nazareth, nacque con la sapienza, la

potenza e la Parola di Dio 139 ; Gesù Cristo predicò la Dottrina e lo stile di vita evangelico e per

amore e liberamente lasciò che il Sinedrio dei Giudei lo catturasse, lo processasse, lo

condannasse, lo facesse ricondannare dai Romani, che poi lo crocifissero; ma il Signore Gesù poi

dopo due giorni risorse 140 e ascese al Cielo così come aveva profetato più volte. Gesù subì la

Passione per amor nostro e dopo averci dimostrato lo stile di vita necessario a liberarci

dall'idolatria della materia esposti a lotte, tentazioni e dolori 141 e come a questa potesse essere

sostituita la fede nell'Unico Dio e in Gesù stesso e la Vita nella semplicità dello Spirito scegliendo

la Sapienza, l’equilibrio delle qualità polari e l’amore per Dio, il prossimo e l’Ambiente con le sue

creature.

Con la Sua vita il Cristo ci insegnò a vivere secondo i Comandamenti dell’amore 142 e a fare

scelte virtuose, dopo averci fatto capire che la vita nella materia, l’uomo e la Terra stessa sono

state soltanto strumenti 143 di Divina onniscienza e onnipotenza.

Cercando di imitare il Signore Gesù si deve vivere evangelicamente al meglio delle nostre

limitate possibilità; vivere così 144 non è facile, ma è possibile, cercando di essere ogni giorno

“giusti, misericordiosi e puri 145 “.

Nella vita eterna del Dio dell’amore ogni uomo sarà sempre giudicato nell’Aldilà in base alle

sue buone opere 146 e mai in base ai suoi peccati, com’è stato erroneamente riferito sia nel

Vangelo di Matteo (Il Giudizio finale 147) della Bibbia di Gerusalemme, Edizioni Dehoniane Bologna,

sia neI Vangelo di Matteo (Il giorno del giudizio) del capitolo venticinque della Bibbia in lingua

corrente, Edizioni LDC – ABU. Infatti, se gli uomini fossero giudicati sulla base dei loro peccati

andrebbero quasi tutti all’Inferno per sempre perché l’uomo è naturalmente un peccatore e Dio e il

Cristo lo sanno molto bene, così come dimostreremo nella risposta alla venticinquesima

domanda:”Come saremo giudicati nell’Aldilà nel giorno del nostro personale giudizio 148 ? ”.

135 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo ricercate dall’uomo, pagine 160-161, Mediterranee136 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 25 Aprile 1988, MIR137 Vangelo di Giovanni capitolo 20138 Il Corano, trad. L. Bonelli, sura III 52-53, Ulrico Hoepli139 Il Corano, trad. L. Bonelli, sura III 40-44, Ulrico Hoepli140 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol. X°, pagina 171, 03036 Isola del Liri (FR)141 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia142 Levitico 19, 18 ; Deuteronomio 6, 4-9 ; Vangelo di Matteo 22, 36-40143 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia144 Tommaso da Kempis, L’imitazione di Cristo, San Paolo145 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del karma), Mediterranee 146 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184, Armenia147 Vangelo di Matteo 25, 31-46148 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184, Armenia

26

È vero come già si è riferito che “ Nelle mani di Cristo tutti saremo santi “per le seguenti

cinque ragioni:

1. Perché la vita del Dio dell’amore si fonda sulla legge di evoluzione in base alla quale

l’uomo “volente o nolente… deve evolvere 149 ” perché la legge di causa e di effetto corregge con il

dolore e le riflessioni che ne conseguono i comportamenti egoisti dell’uomo; infatti “L’Evoluzione è

un processo per il quale la vita, attraverso a forme sempre più organizzate esprime gradi sempre

maggiori di Mente e di Spirito 150 “ perché Dio ci ama (Mia nota: per Spirito si intenda Coscienza);

2. Perché “…la vita è un processo di miglioramento attraverso una scelta continua.

Scegliendo l’irreale, ciò che non può appagarlo, l’uomo soffre e impara una lezione tanto triste

quanto utile: impara a discernere il reale dall’irreale, ciò che desta in lui la Divinità da ciò che lo

conduce lontano e lo illude; e, alla luce di questo discernimento acquisito disciplinerà i suoi

desideri, distruggendo il suo desiderio egoistico, perché l’egoismo è una irrealtà, 23g, 95g, e

seguenti… 151 “; però nessun uomo è solo e abbandonato nel mondo; infatti, non solo l’uomo, ma

anche tutti gli altri esseri viventi sono uniti a Dio per mezzo del Cristo nel triangolo isoscele dei

sentire di coscienza che racchiude tutti i sentire di tutti gli esseri viventi 152 . E sulla Terra sono

aiutati e guidati dal Cielo per vivere meglio la loro vita in tanti modi , ad esempio dagli Angeli

custodi;

3. Perché ad un certo punto delle sue incarnazioni nel pianeta Terra il sentire di ogni uomo -

di qualunque popolo o religione - si avvicina al sentire della Coscienza di Cristo, nel triangolo

isoscele del sentire (di Coscienza); ciò avviene per il superamento di alcune delle nostre limitazioni

o povertà. Questo divino collegamento del sentire è la garanzia della sopravvivenza e del

superamento dei nostri vizi e difetti (limitazioni o povertà 153 );

4. Perché in virtù di questo divino collegamento “… le anime che sono consapevoli della

Coscienza di Cristo si sentono ora attratte reciprocamente come il ferro verso la calamita… e si

diventa consapevoli del Cristo interiore…154 quando cominciamo ad amare il prossimo nostro 155

come noi stessi ;

5. Perché da quando l’uomo diventa consapevole del Cristo interiore e ama il prossimo suo

“Giorno dopo giorno si riempie e si impregna della Coscienza di Cristo…, sempreché continui a

vivere evangelicamente; “ …non si tratta di qualcosa per cui è necessario lottare, bensì di

qualcosa che accade non appena glielo consenti e colmi il tuo cuore e la tua mente di amore e

comprensione. Questo elevato stato di coscienza è nell’aria stessa che respiri … 156 .

149 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 157-158 (Legge di causa e di effetto), Mediterranee150 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee151 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 110, Mediterranee152 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 189-197, Mediterranee153 Cerchio Firenze 77, La voce dell’ignoto, pagine 45-50, Amrita154 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 24 Dicembre, Amrita 155 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161, Mediterranee

156 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 25 Dicembre, Amrita

27

Per salvare i demoni e quindi gli uomini 157 l’unico Dio si è manifestato nel Padre, nel Figlio

Gesù e nella Grande Madre Spirito Santo per rendersi visibile e comprensibile agli uomini stessi158; la Santissima Trinità è stata asseverata dall’Angelo della Pace a Fatima nel 1917 159.

Il Signore Dio attende di essere riconosciuto e accettato da ogni uomo affinché tutto ci

diventi possibile 160 .

Riconoscere e accettare Dio non è molto difficile, ma prima si deve capire che lo scopo

della nostra vita terrena non è quello di farci godere dei piaceri materiali, bensì quello di scoprire

che lo scopo di tale esistenza è la trasformazione della nostra natura egoista in una natura altruista

imparando ad amare Dio e gli altri attraverso la preghiera, la meditazione e le opere di carità;

possiamo farlo perché Dio e in noi e con noi perché ciascuno di noi è Uno con Lui 161 nel Cristo162 .

25. Venticinquesima risposta alla domanda “Come saremo giudicati nell’Aldilà nel giorno

del nostro personale giudizio?”.

Se il Giudizio del Signore Gesù per ogni uomo morto sul pianeta Terra fosse quello descritto

nel capitolo 25 del Vangelo di Matteo, versetti 31-46, gli uomini di tutte le epoche – e quindi tutti gli

uomini fatta eccezione per i rarissimi santi – andrebbero all’Inferno.

Nel diciannovesimo secolo il Signore Gesù definì “altamente tirannico 163 ” tale Giudizio

Finale e consigliò i Cristiani ad attenersi soltanto al Vangelo di Giovanni (nostra nota:Vangelo di

Giovanni 5, 19-46 ; 8, 15-18 e 12, 46-50 ).

A parer mio, il predetto Giudizio Finale del Vangelo di Matteo contrasta clamorosamente

con l’onnipotenza di Dio, poiché ciò significherebbe che Satana, gli altri Demoni e tutti gli uomini

peccatori sconfiggerebbero il Signore Dio, il Quale non sarebbe più nemmeno assoluto, come in

effetti Egli è.

Questo perché alla fine dei tempi esisterebbero Dio e gli uomini altruisti (una piccola

minoranza) da una parte, e Satana, gli altri Demoni e gli uomini egoisti (la maggioranza), dall’altra

parte.

E quindi, dall’altra parte, quella di Satana, esisterebbe una moltitudine di esseri tanto

numerosa da non poter essere contata dagli uomini, mentre di esseri, in realtà, ce ne sarà soltanto

Uno: il Dio Tutto-Uno-Assoluto 164 .

157 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia158 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 40, Armenia159 Lucia racconta Fatima, pagina 48, Editrice Queriniana160 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Ottobre, Amrita161 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 5 Novembre, Amrita162 Vangelo di Giovanni 17, 20-23163 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 182, Armenia 164 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagine 266-267, Mediterranee ; Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 296-297 (Tutto – Tutto è perfetto – Tutto-Uno-Assoluto) ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 28 Marzo e del 17 Luglio, Amrita

28

Sappiamo che “…La vita è un processo di miglioramento attraverso una scelta

continua…165 tra il Bene e il Male. Ma per fare il Bene - e quindi per contrastare efficacemente il

Male - occorre possedere una forte volontà che permetta al nostro Ego (la nostra Scintilla Divina e

la nostra Coscienza) 166 di imporsi sul nostro io umano e quindi sul nostro egoismo.

Si può dire che specialmente durante le prime incarnazioni la volontà dell’uomo - e quindi

anche il suo Ego - è succube dell’io e dell’egoismo e perciò è frequente o molto frequente che

l’uomo trasgredisca uno o più Comandamenti divini e anche le esortazioni a comportarsi bene.

Ciò premesso nell’Aldilà - considerati l‘amore 167 , l’onniscienza e l’onnipotenza di Dio -

deve esserci un giudizio più amorevole da parte del Signore Gesù perché il Signore Dio e il Cristo

stesso sanno benissimo come siamo fatti: non soltanto perché siamo un insieme formato da

Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé 168 , Coscienza, corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale,

e corpo mentale, ma anche perché all’interno dei nostri corpi predetti c’è una personalità 169 - che

contribuisce a renderci diversi da tutti gli altri uomini.

E questo giudizio amorevole c’è, così come il Signore Gesù ha rivelato al Suo scrivano

Austriaco Jakob Lorber nel 19° secolo 170, perché sia Dio che il Suo Cristo sanno benissimo quanto

sia difficile ad ogni uomo superare questi condizionamenti della sua natura o stato d’essere o stato

di Coscienza i quali costringono la Scintilla Divina o Individualità 171 dell’uomo a reincarnarsi sulla

Terra molteplici volte durante un arco di tempo di cinquantamila dei nostri anni per condurre

ciascun uomo “…dallo stadio di uomo alle soglie del superuomo, attraverso a tutto il pianeta Terra

dove troverà l’ambiente favorevole alla sua evoluzione… 172 ” .

Questa situazione cessa dopo parecchie incarnazioni terrene, quando la nostra Coscienza

si è molto ampliata e perciò la nostra volontà è diventata tanto forte da dominare l’io e l’egoismo

per imporre le scelte virtuose dell’Ego (Scintilla Divina e Coscienza) nelle vicende o situazioni

cosmiche 173 quotidiane della nostra vita terrena.

Per tali motivi il Signore Dio e il Signore Gesù non ci ritengono del tutto responsabili

del male che abbiamo fatto vivendo nel pianeta Terra e quindi anche delle innumerevoli

scelte sbagliate.

Essendo tanto difficile agli uomini diventare superuomini era necessario che il Creatore

trovasse il modo di giudicarci senza tener conto dei nostri peccati perché ognuno di noi -

specialmente durante le prime incarnazioni sulla Terra - è dominato dall’io e dall’egoismo – finché

non è diventato santo o quasi santo o ha – almeno - bene sviluppato il suo senso del dovere.

165 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 110, Mediterranee166 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee167 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee168 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee169 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 215 (Personalità), Mediterranee170 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 182-184, Armenia171 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità), Mediterranee172 Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagina 185, Mediterranee173 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 120-122 (Fotogrammi), Mediterranee

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Il senso del dovere è una delle prime manifestazioni di altruismo dell’uomo; si tratta del

senso del dovere nei confronti dei genitori, dei figli, del coniuge, degli amici, delle imprese, dei

clienti e così via; in questa fase delle molteplici incarnazioni all’uomo è più facile contrastare il

proprio egoismo e quindi l’io.

Il punto di svolta della nostra evoluzione sulla Terra avviene nell’incarnazione in cui l’uomo

“…diventa consapevole della Coscienza di Cristo dentro di lui…174 ” e allo stesso tempo lo stesso

uomo comincia a sentirsi fratello degli altri uomini e parte di quel Tutto che è Dio 175 . In questo

stadio della sua vita terrena “… l’uomo si riempie e si impregna della Coscienza del Cristo…e

beneficia sempre di più degli apporti della Coscienza di Cristo finché non fugherà tutte le tenebre

che sono ancora dentro di lui 176 diventando così un superuomo o un santo.

È a questo punto delle sue lunghe peregrinazioni nel pianeta Terra che l’Ego dell’uomo,

composto da Scintilla Divina e Coscienza 177 contrasta anzi domina efficacemente il suo io e il suo

egoismo.

In materia di Giudizio sugli uomini dopo la morte del loro corpo fisico nel pianeta Terra, il

Signore Gesù ha detto nel 19mo secolo al suo scrivano austriaco Jakob Lorber:

a. “ …Che Io non abbia mai parlato con voi di un giorno di generale risveglio e giudizio, è

cosa della quale dovreste ricordarvi; vi ho parlato però di uno speciale giorno del giudizio per ogni

uomo (separatamente), e questo nel momento in cui la sua anima lascia il rivestimento carnale

terreno. Ma in verità questo risveglio non reca ad ognuno una immediata vita eterna, bensì al

contrario a qualcuno anche l’eterna morte: occorre però considerare che non dovete interpretare la

parola “eterno” come un tempo continuo e senza fine…Con il giorno del giudizio Io non intendo un

giorno terreno, bensì un giorno spirituale dell’Aldilà. Quando tu avrai lasciato il corpo e sarai

entrato nel regno degli spiriti, quello sarà il tuo giorno del giudizio e Io ti redimerò dal legame della

materia, e questo è quello che intendo quando parlo del giorno del giudizio.

Il giorno del giudizio è per tutti i giusti un giorno di resurrezione alla vita eterna, che è la più

perfetta rinascita dello spirito. È però anche un giorno di giudizio per tutti coloro che non vogliono

accogliermi in sé in spirito, verità e quindi anche in completo amore. Ma giunti nell’Aldilà costoro

non disprezzeranno più come fanno in Terra, la luce della vita e della verità…I Vangeli quali voi li

conoscete contengono molte inesattezze e contraddizioni specialmente nel significato letterale,

quello cioè del Mio intervento altamente tirannico nel cosiddetto “Giorno del Giudizio”, cosa che

non corrisponde affatto al Vangelo di Giovanni, che è l’unico esatto; attenetevi perciò soltanto al

Vangelo di Giovanni 178 ( mia nota: 5, 19-46 ; 8.15-18 e 12, 46-50 ) .

174 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 24 Dicembre, Amrita175 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 296-297 (Tutto ;Tutto è perfetto ; Tutto-Uno-Assoluto), Mediterranee 176 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 25 Dicembre, Amrita177 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee178 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-182, Armenia

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Quanto alla resurrezione della carne: con la parola “carne” sono da intendere le opere che

l’anima ha esercitato in vita…179 ”;

b. “ … Con resurrezione della carne intendi dunque le buone azioni del vero amore per il

prossimo! Queste saranno la carne dell’anima e risorgeranno con lei alla vita eterna come puro

corpo eterico nel loro giorno del giudizio, in base allo squillo di tromba di questo Mio

insegnamento. Anche s e tu sulla Terra avessi portato per cento volte un corpo, nell’Aldilà ne avrai

soltanto uno, e cioè quello designato, poiché alla fine tutto deve divenire di nuovo puramente

spirituale e mai più materiale 180 “.

In base alla legge di Evoluzione (che comprende le leggi della reincarnazione e del karma)

l’uomo vive molteplici esistenze sulla Terra e negli altri Piani del Cosmo finché non è diventato

santo; egli diventa santo poco a poco perché è egoista, ma la vita dell’uomo è stata strutturata dal

Signore Dio in modo da fare crescere la nostra Coscienza almeno un poco ad ogni incarnazione

terrestre; perciò la Salvezza è stata prevista ed assicurata a tutti, demoni ed uomini 181 , perché “…

volente o nolente l’individuo deve evolvere…182 “, così come si è già detto.

Ricordiamo poi che per salvarci tutti la vita è stata strutturata in modo che tutte le religioni -

osservandone le prescrizioni - possono avvicinare l’uomo a Dio, anche nel caso delle religioni che

non insegnano ad amare l’unico vero Dio183.

In fondo in fondo, per quanto non sia facile per l’uomo, al Signore Dio basta poco per

salvarci: un sincero pentimento per i nostri peccati e uno stile di vita conforme ai Suoi

Comandamenti e alla Dottrina contenuta nei Vangeli di Gesù. Questo stile di vita fa dimenticare

all’Altissimo i nostri peccati – anche quelli dei malvagi - perché il peccato è figlio di una coscienza

umana non ancora completamente formata; perciò il Signore Dio e il Signore Gesù non ci

ritengono del tutto responsabili per tali nostri peccati. Tale dimenticanza e il giudizio individuale del

Cristo fondato sulle nostre buone azioni, rendono possibile la Salvezza dell’uomo – e quindi dei

Demoni 184 - poiché Dio e il Cristo ci amano.

26. Ventiseiesima risposta alla domanda “È vero che l’uomo vive sempre nel Cosmo 185 da uomo e

poi nel piano della Comunione dei Santi dopo che avrà “conquistato” la Coscienza del Santo?”: È

vero, l’uomo vive per sempre dopo la prima incarnazione sulla Terra perché la morte non esiste186 . La risposta è complessa, ma cercherò di darvela più brevemente e semplicemente che mi

sia possibile.

Premetto che:

179 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 182, Armenia180 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 184, Armenia181 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia182 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, paginas 157-158 ( Legge di causa e di effetto), Mediterranee183 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Giugno, Amrita184 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia185 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee186 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 188-190 (Morte), Mediterranee

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a. Lo scopo della vita ideata e realizzata da Dio è quello di salvare i Demoni per mezzo della vita

degli Uomini 187 ;

b. Il Signore Dio ha promesso all’uomo la Salvezza 188 ;

c. Il Signore Dio ci invita a scegliere la Via del Bene 189 per poter vivere sereni e in pace

osservando i Comandamenti di Dio, il Quale corregge gli uomini per mezzo della Reincarnazione190 e della Legge del Karma 191 . Vivere bene significare vivere amando Dio e gli altri come se stessi

secondo i Comandamenti dell’amore 192 ;

d. Il Signore Dio ci rassicura: le Sue promesse si tradurranno in realtà 193 ; quindi la Salvezza e

perciò la Santità per tutti, uomini e demoni, è una realtà che si verifica per ogni uomo; tutti saremo

redenti dal Cristo 194 ;

e. la vera essenza dell’uomo è l’Ego 195 formato dalla Scintilla Divina 196 e dalla Coscienza o corpo

Akasico 197 ; la Scintilla o Goccia Divina è perfetta, eterna e increata ed è un dono di Dio all’uomo

alla sua prima incarnazione terrestre affinché possa vivere sulla Terra e negli altri piani o mondi del

Cosmo molte volte allo scopo di ampliare la sua coscienza in base alla legge dell’Evoluzione 198 ;

f. Per vivere la sua vita nel Cosmo e oltre l’uomo ha due corpi eterni, la Scintilla Divina, che anima

sempre l’uomo 199 , e la Coscienza o corpo Akasico; l’uomo non muore mai anche se ha tre corpi

che periscono negli omonimi piani 200 : il corpo fisico, il corpo astrale e il corpo mentale. Quando il

corpo fisico dell’uomo perisce nel piano fisico (la Terra), l’uomo stesso con il suo Ego immortale

trapassa subito nel piano astrale (mondo delle sensazioni, delle emozioni e dei desideri) dove

continuerà a vivere con il corpo astrale, il corpo mentale e il corpo Akasico, sempre animati dalla

Scintilla Divina. Quando il corpo astrale dell’uomo perisce nel piano astrale, l’uomo stesso con il

suo Ego immortale trapassa subito nel piano mentale (mondo dei pensieri) dove continuerà a

vivere con il corpo mentale e il corpo akasico, sempre animati dalla Scintilla Divina. Quando il

corpo mentale dell’uomo perisce nel piano mentale, l’uomo stesso con il suo Ego immortale

trapassa subito nel piano Akasico (mondo della Coscienza) dove continuerà a vivere sempre

animato dalla sua Scintilla Divina; poi, se non è ancora diventato santo, si reincarnerà sulla Terra

187 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 157-163, Armenia188 Isaia 46, 9-13189 Deuteronomio 30, 15-20190 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 214 (Reincarnazione), Mediterranee191 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del Karma), Mediterranee192 Vangelo di Matteo 22, 34-40193 Isaia 55, 6-11194 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (Il”ritorno” del Cristo), Mediterranee195 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Ego), Mediterranee196 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 252 (Scintilla Divina), Mediterranee197 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 60-64 (Coscienza) ; Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo Akasico uguale Coscienza), Mediterranee198 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, page 206 (Evoluzione), Mediterranee199 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee200 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 188-190 (Morte); Maestro perché?, pagine 45-70 ( La ruota delle nascite e delle morti ), Mediterranee

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in un altro uomo ( o donna) per conseguire un nuovo ampliamento di Coscienza 201 in base alla

legge dell’Evoluzione;

g. La durata media delle incarnazioni nel Cosmo delle Individualità 202 o Gocce o Scintille Divine

negli uomini è di circa cinquantamila anni 203; in tale periodo di tempo si realizza la evoluzione degli

esseri umani dallo stadio di uomo a quello del superuomo o santo per mezzo di tante incarnazioni

nel pianeta Terra e negli altri tre piani o mondi del Cosmo;

h. La vita nei quattro piani del Cosmo ha lo scopo di ampliare la Coscienza dell’uomo anche per

mezzo delle sue scelte di vita virtuose. I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 dicono che

non sbaglierebbero di molto se dicessero che la vita nei piani fisico, astrale e mentale “…è un

gigantesco meccanismo che produce coscienza…204 “;

i. L’uomo si reincarna sulla Terra molteplici volte secondo la legge dell’Evoluzione 205 - che include

la legge della reincarnazione e la legge del karma 206 ; l’uomo si reincarna nei quattro piani o mondi

del Cosmo finché non sarà diventato un Santo;

l. L’Evoluzione è il processo di ampliamento della Mente e della Coscienza degli esseri ideato e

realizzato da Dio per salvare i Demoni 207 ;

m. L’uomo, quando sarà diventato un Santo, andrà a vivere nel piano della Comunione dei Santi208 ;

Ciò premesso:

1. L’uomo vive ininterrottamente nei quattro piani o mondi del Cosmo finché non sarà

diventato santo e da santo vivrà in eterno nel Piano della Comunione dei Santi; perciò

l’uomo non deve avere paura della morte 209 perché Dio è il Signore della vita non della

morte.

2. Nello Spirito né l’uomo né il santo né le cose hanno vita autonoma da Dio e dal Cristo.

Tutti gli esseri viventi e le cose, Gesù Cristo stesso 210 , vivono in Dio, altrimenti Dio non

sarebbe assoluto perché ogni essere vivente e ciascuna cosa limiterebbero il Signore 211 .

201 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 214 (Reincarnazione), Mediterranee202 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità), Mediterranee203 Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagina 185, Mediterranee204 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 61, Mediterranee205 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee206 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 153-156 (Karma), Mediterranee207 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 162-163, Armenia208 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 52-53 (Comunione) e pagine 249-250 (Santo), Mediterranee209Cerchio Firenze 77, Maestro perché?, pagine 45-70 ( La ruota delle nascite e delle morti), Mediterranee 210 Vangelo di Giovanni 17, 20-21211 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 71-72 (Dio), Mediterranee

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