0-Angera aprile2009.qxd 24-04-2009 9:48 Pagina 1 Numero 1 ... · loro i propri soldi. Il nostro...

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La Voce di Angera La Voce di Angera N. 11 del 23/12/2008 di Notizie dal Comune - Tariffa ROC Poste Italiane spa - Spedizione in abb. postale - DL353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, c. 1, DCB Bergamo NdC 50 Numero 1 - 2009 Notizie dal Comune www.comune.angera.va.it Scoprire Angera con un clic. Oggi si può grazie ad Internet e al fenomeno mediatico del momento, i social net- work. Reti, in altre parole, che colle- gano on line persone, permettono di mettere in condivisione video, audio e foto e di creare nuovi contatti da una parte all’altra del mondo. Il più popolare del momento, Facebook, ospita diversi “gruppi di amici” dedi- cati proprio alla nostra cittadina. “Angera” conta oggi 226 fan mentre sono 63 gli iscritti tifosi della nostra squadra di calcio. Anche il gruppo della Protezione Civile è su Facebook con tanto di foto delle loro iniziative inserite dai due coordinato- ri Remo Cardana e Gianfiore Toia. Segue quello dedicato al “Cva - Corpo volontari ambulanza”. Compaiono poi i gruppi dei coscritti angeresi di classi diverse, molti loca- li pubblici come i bar Souvenir, Flamingo, Kilino, il ristorante Lido, la pizzeria Damino e perfino il Circolino. Conta 33 iscritti invece il gruppo de- dicato alla Canottieri De Bastani che oltre ad un video contiene notizie e commenti amministrati da Diego Marino. Molti gruppi sono invece dedicati al turismo come: “vivere & viaggiare Angera” (55 iscritti), “camping città di Angera” (115 iscritti), l’ “associazione turistica pro loco Angera” (59 iscritti) e il “santuario della Madonna della Riva in Angera” (13 iscritti). Da men- zionare infine il gruppo dedicato al “Barnet festival rock” che conta 300 iscritti e quello angerese per eccel- lenza (fondato dal “nostro” Don Ambrogio Cortesi, che grazie a Internet ci segue dal Perù) “Quelli che sono stati a Champo”. L’Istituto de Iure publico, centro di studi giuridici sulla Pubblica Amministrazione, ha pubblicato il trattato “Isoipsa, il limite della demanialità nei grandi laghi”. Un’analisi sulla situazione dei la- ghi del nord Italia con un riferi- mento particolare al Verbano. Gli scopi della ricerca “Con questo lavoro - spiega nel- l’introduzione il direttore orga- nizzativo Simone Cattaneo - si vuole mettere a disposizione un testo che raggruppi le principali nozioni tecniche inerenti una te- matica di grande attualità per quanto riguarda il demanio lacua- le e il limite delle aree demaniali. Vogliamo fornire con la nostra pubblicazione, le ragioni per le quali riteniamo ormai indispensa- bile, dopo oltre 50 anni senza nessuna variazione, procedere al- l’accertamento del reale ed attua- le livello dello zero idrometrico, ossia del livello medio di altezza dei laghi segnalato dall’idrome- tro che rappresenta il limite della demanialità delle acque interne. Appare ormai evidente e docu- mentabile dai recenti rilievi idro- metrici, e da alcune sentenze già pubblicate sul nostro sito inter- net, che dopo oltre mezzo secolo di stallo, sia necessario procedere ad una revisione in sede ammini- strativa del posizionamento dello zero idrometrico dei nostri laghi. Infatti un limite come quello ora in uso e ormai non più reale, trac- cia in modo non più veritiero la linea demaniale (ISOIPSA) e quindi la distinzione tra demanio e proprietà privata, o per meglio dire il limite della demanialità”. I dati del Verbano Nel testo è contenuto un appro- fondimento sulla situazione del Verbano. Il nostro lago si estende su un area complessiva di 6.598 km quadrati di cui 3.229 ricadono in territorio italiano e 3.369 in territorio svizzero. Nel primo cin- quantennio di regolazione (1943- 1992) il valore medio della porta- ta è di 279 m3/s, corrispondenti ad un deflusso medio annuo di circa 8,8 miliardi di metri cubi. Il massimo livello osservato dall’i- drometro di Sesto Calende dall’i- nizio della regolazione è di +4,27 metri. Ad esso corrisponde una portata di 2.563 m3/s. Il valore minimo osservato è di -0,65 m. La situazione attuale Le acque del lago sono oggi mol- to ridotte rispetto agli antichi tracciati. Le precipitazioni sono rare ma molto intense e riescono così a determinare esondazioni e a minacciare la tranquillità delle sponde del lago stesso. “Di nor- ma – si legge nel capitolo dedica- to al Lago Maggiore – il livello del lago è infatti appena sopra il limite: le acque nel Verbano con- tinuano a scendere per la persi- stente siccità. La sede della protezione civile di Laveno Mombello, dove il livello del Verbano è costantemente con- trollato, comunica che l’altezza media del lago è oramai attorno a -34 centimetri sotto il livello idrometrico, contro i -54 della magra del 1957 e gli addirittura - 60 del 1952, data storica per la magra del bacino”. Ma quanto si spende ad Angera? La spesa familiare in tempi di crisi Crisi. È la parola che negli ultimi mesi sta perseguitando le famiglie italiane. E gli angeresi? Quanto spendono le famiglie della nostra città? I dati disponibili (che derivano dal Documento di Piano, obbligatorio all’interno della stesu- ra del Piano di Governo del Territorio) si riferiscono al 31 di- cembre 2007. Quando l’attuale cri- si economica e finanziaria sembra- va ancora lontana. Proviamo, comunque, a dare qual- che numero. Per prima cosa dobbia- mo distinguere tra consumi alimen- tari e tutti gli altri costi. Così possia- mo arrivare a una prima conclusio- ne: la spesa mensile di una famiglia angerese, nel 2007, era di circa 460 euro al supermercato (cifra risultan- te dal rapporto tra la spesa totale e il numero complessivo delle famiglie, ovvero 2.431) e di poco inferiore ai 600 euro per tutte le altre necessità. Bisogna, però, dividere i gruppi fa- migliari in base al numero dei com- ponenti: sono le coppie a spendere di più, in termini assoluti, per gli ali- mentari, mentre le famiglie con un solo figlio (tre componenti) sono al primo posto per le spese di tutti gli altri beni. Moltiplicando i dati mensili per 12, si ottengono le cifre annuali - calco- late sempre per il 2007. Tutte insie- me, le 2.431 famiglie di Angera han- no speso 13 milioni 400 mila euro per gli alimentari e circa 4 milioni in più per tutto il resto. La loro capacità di spesa sembra alta. Ma le strutture commerciali della nostra città non riescono a so- stenerla. Il settore non alimentare, infatti, ha una produttività che sfiora i 3 milioni di euro l’anno: questa ci- fra rappresenta solo un sesto del po- tenziale economico offerto dalle fa- miglie. La soluzione più ovvia per queste ultime? Andare a spendere nei comuni più vicini. E lasciare a loro i propri soldi. Il nostro lago è cambiato Una ricerca promossa dal Centro studi giuridici sulla Pubblica Amministrazione ci spiega come di Mariacarla Cebrelli Angera su Facebook di Francesca Maffini Alvino Ravasi

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La Voce di AngeraLa Voce di AngeraN. 11 del 23/12/2008 di Notizie dal Comune - Tariffa ROC Poste Italiane spa - Spedizione in abb. postale - DL 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, c. 1, DCB Bergamo NdC 50

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www.comune.angera.va.it

Scoprire Angera con un clic. Oggi sipuò grazie ad Internet e al fenomenomediatico del momento, i social net-work. Reti, in altre parole, che colle-gano on line persone, permettono dimettere in condivisione video, audioe foto e di creare nuovi contatti dauna parte all’altra del mondo. Il piùpopolare del momento, Facebook,ospita diversi “gruppi di amici” dedi-cati proprio alla nostra cittadina.“Angera” conta oggi 226 fan mentresono 63 gli iscritti tifosi della nostrasquadra di calcio. Anche il gruppodella Protezione Civile è suFacebook con tanto di foto delle loroiniziative inserite dai due coordinato-ri Remo Cardana e Gianfiore Toia.Segue quello dedicato al “Cva -Corpo volontari ambulanza”.Compaiono poi i gruppi dei coscrittiangeresi di classi diverse, molti loca-li pubblici come i bar Souvenir,Flamingo, Kilino, il ristorante Lido, lapizzeria Damino e perfino il Circolino.Conta 33 iscritti invece il gruppo de-dicato alla Canottieri De Bastani cheoltre ad un video contiene notizie ecommenti amministrati da DiegoMarino. Molti gruppi sono invece dedicati alturismo come: “vivere & viaggiareAngera” (55 iscritti), “camping città diAngera” (115 iscritti), l’ “associazioneturistica pro loco Angera” (59 iscritti)e il “santuario della Madonna dellaRiva in Angera” (13 iscritti). Da men-zionare infine il gruppo dedicato al“Barnet festival rock” che conta 300iscritti e quello angerese per eccel-lenza (fondato dal “nostro” DonAmbrogio Cortesi, che grazie aInternet ci segue dal Perù) “Quelliche sono stati a Champo”.

L’Istituto de Iure publico, centrodi studi giuridici sulla PubblicaAmministrazione, ha pubblicatoil trattato “Isoipsa, il limite dellademanialità nei grandi laghi”.Un’analisi sulla situazione dei la-ghi del nord Italia con un riferi-mento particolare al Verbano.

GGllii ssccooppii ddeellllaa rriicceerrccaa“Con questo lavoro - spiega nel-l’introduzione il direttore orga-nizzativo Simone Cattaneo - sivuole mettere a disposizione untesto che raggruppi le principalinozioni tecniche inerenti una te-matica di grande attualità perquanto riguarda il demanio lacua-le e il limite delle aree demaniali.Vogliamo fornire con la nostrapubblicazione, le ragioni per lequali riteniamo ormai indispensa-bile, dopo oltre 50 anni senzanessuna variazione, procedere al-l’accertamento del reale ed attua-le livello dello zero idrometrico,ossia del livello medio di altezzadei laghi segnalato dall’idrome-tro che rappresenta il limite dellademanialità delle acque interne. Appare ormai evidente e docu-mentabile dai recenti rilievi idro-metrici, e da alcune sentenze giàpubblicate sul nostro sito inter-net, che dopo oltre mezzo secolodi stallo, sia necessario procederead una revisione in sede ammini-strativa del posizionamento dellozero idrometrico dei nostri laghi.Infatti un limite come quello ora

in uso e ormai non più reale, trac-cia in modo non più veritiero lalinea demaniale (ISOIPSA) equindi la distinzione tra demanioe proprietà privata, o per megliodire il limite della demanialità”.

II ddaattii ddeell VVeerrbbaannooNel testo è contenuto un appro-fondimento sulla situazione delVerbano. Il nostro lago si estendesu un area complessiva di 6.598km quadrati di cui 3.229 ricadonoin territorio italiano e 3.369 interritorio svizzero. Nel primo cin-quantennio di regolazione (1943-1992) il valore medio della porta-

ta è di 279 m3/s, corrispondentiad un deflusso medio annuo dicirca 8,8 miliardi di metri cubi. Ilmassimo livello osservato dall’i-drometro di Sesto Calende dall’i-nizio della regolazione è di +4,27metri. Ad esso corrisponde unaportata di 2.563 m3/s. Il valoreminimo osservato è di -0,65 m.

LLaa ssiittuuaazziioonnee aattttuuaalleeLe acque del lago sono oggi mol-to ridotte rispetto agli antichitracciati. Le precipitazioni sonorare ma molto intense e riesconocosì a determinare esondazioni ea minacciare la tranquillità delle

sponde del lago stesso. “Di nor-ma – si legge nel capitolo dedica-to al Lago Maggiore – il livellodel lago è infatti appena sopra illimite: le acque nel Verbano con-tinuano a scendere per la persi-stente siccità. La sede della protezione civile diLaveno Mombello, dove il livellodel Verbano è costantemente con-trollato, comunica che l’altezzamedia del lago è oramai attorno a-34 centimetri sotto il livelloidrometrico, contro i -54 dellamagra del 1957 e gli addirittura -60 del 1952, data storica per lamagra del bacino”.

MMaa qquuaannttoo ssii ssppeennddee aadd AAnnggeerraa??La spesa familiare in tempi di crisi

Crisi. È la parola che negli ultimimesi sta perseguitando le famiglieitaliane. E gli angeresi? Quanto spendono le famiglie dellanostra città? I dati disponibili (chederivano dal Documento di Piano,obbligatorio all’interno della stesu-ra del Piano di Governo delTerritorio) si riferiscono al 31 di-cembre 2007. Quando l’attuale cri-si economica e finanziaria sembra-va ancora lontana. Proviamo, comunque, a dare qual-che numero. Per prima cosa dobbia-mo distinguere tra consumi alimen-tari e tutti gli altri costi. Così possia-mo arrivare a una prima conclusio-ne: la spesa mensile di una famigliaangerese, nel 2007, era di circa 460euro al supermercato (cifra risultan-

te dal rapporto tra la spesa totale e ilnumero complessivo delle famiglie,ovvero 2.431) e di poco inferiore ai600 euro per tutte le altre necessità.Bisogna, però, dividere i gruppi fa-migliari in base al numero dei com-ponenti: sono le coppie a spenderedi più, in termini assoluti, per gli ali-mentari, mentre le famiglie con unsolo figlio (tre componenti) sono alprimo posto per le spese di tutti glialtri beni.Moltiplicando i dati mensili per 12,si ottengono le cifre annuali - calco-late sempre per il 2007. Tutte insie-me, le 2.431 famiglie di Angera han-

no speso 13 milioni 400 mila europer gli alimentari e circa 4 milioni inpiù per tutto il resto.La loro capacità di spesa sembraalta. Ma le strutture commercialidella nostra città non riescono a so-stenerla. Il settore non alimentare,infatti, ha una produttività che sfiorai 3 milioni di euro l’anno: questa ci-fra rappresenta solo un sesto del po-tenziale economico offerto dalle fa-miglie. La soluzione più ovvia perqueste ultime? Andare a spenderenei comuni più vicini. E lasciare aloro i propri soldi.

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Sala Consiliare - 26 marzo 2009

Nella seduta del Consiglio Comunale del 20 febbraio,

che all’ordine del giorno prevedeva decisioni impor-

tanti come l’approvazione del bilancio e le modifiche

ai regolamenti di ICI, TARSU e acqua, purtroppo non

era presente alcun componente della minoranza.

Segnaliamo la cosa solo per affermare che l’apporto

della minoranza è sempre importante: serve da pungo-

lo alla maggioranza e, talvolta, offre un punto di vista

diverso da quello di chi governa, con tutto ciò che di

positivo sempre nasce dal confronto di idee diverse.

MMIINNOORRAANNZZAA:: CCHHII LL’’HHAA VVIISSTTAA??

IINNDDIICCAAZZIIOONNII SSUUIIVVEERRSSAAMMEENNTTII DDEELLLL’’IICCII 22000099

La Voce di AngeraLa Voce di Angerawww.angera.it

Direttore responsabile:Carlo Baruffi

Impaginazione:Paola Trinca Tornidor

Controllo di qualità:Luciana Pernicone

Redazione, amministrazionee stampa:

IKONOS srl - Via C. A. Dalla Chiesa, 1024048 TREVIOLO

Tel. 035 200 515 - fax 035 201 041E-mail: [email protected]

Autorizzazione n. 9 del 10.2.1986Tribunale di Bergamo

Associato USPI IICCII 22000099

A decorrere dal 2008 è esclusa dall’ICI, ai sensi dell’art. 1 del D.L.n. 93/2008, convertito con la legge n. 126/2008, l’unità immobilia-re adibita ad abitazione principale del soggetto passivo.Per unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggettopassivo si intende l’unità immobiliare dove il contribuente dimoraabitualmente con i propri familiari, nonché quelle ad esse assimila-te ai sensi del vigente regolamento.L’esenzione si applica, altresì, ai fabbricati del coniuge non assegna-tario a condizione che il soggetto passivo non sia titolare del dirittodi proprietà o di altro diritto reale su un immobile destinato ad abi-tazione situato nello stesso comune ove è ubicata la casa coniugale.Restano esclusi dallo sgravio gli immobili di categoria A1, A8 e A9,cioé abitazioni di lusso, ville e castelli, ai quali non si applica l’ulte-riore detrazione dell’1,33 per mille.

BBOORRSSEEGGGGIII furti con destrezza sono tuttorafrequenti: di norma i borseggia-tori, anche giovanissimi, agisco-no in gruppi di due o tre; rara-mente, e solo i più esperti, dasoli.Quando sei in giro per speseporta con te solo il denaro stret-tamente necessario. Ricorda, co-munque, che il sistema miglioreper evitare danni gravi è quellodi utilizzare i servizi di una ban-ca (accreditamento di retribu-zioni, pagamenti bancomatecc.). Non tenere il portafoglinella tasca posteriore dei panta-loni od in borse o borselli che siaprono con facilità. I "manole-sta" prediligono i luoghi affolla-ti (fiere, mercati, mezzi pubbliciecc.). È utile fare molta atten-zione quando si forma ressa perun qualsiasi motivo o quando seiin un locale gremito di gente.Controlla se ti e possibile le per-sone che ti spingono o che tipremono. Se devi ritirare unasomma di denaro in banca o inaltro luogo evita di far notarequanto hai prelevato e dividi ildenaro in più tasche.

CCOONNSSIIGGLLII UUTTIILLIISe smarrite le chiavi di casa èbuona norma sostituire la serra-tura, ma anche lasciare un dupli-cato a persona di fiducia peraverle disponibili in caso di bi-sogno. La perdita o il furto del-l'agenda non è solo una seccatu-ra per dover ricostruire appunta-menti e indirizzi, ma può essere

un pericolo, se sono stati tenutiin modo troppo riconoscibili. Se usate agende elettronicheadottate sempre il codice segre-to per qualunque registrazione.

TENETE SEMPREPRESENTI I SEMPLICINUMERI TELEFONICI PERRICHIEDERE AIUTO:

112 Carabinieri113 Polizia di Stato117 Guardia di Finanza

Polizia Municipale115 Vigili del Fuoco118 Soccorso medico

Utilizzate forme assicurative,depositi di sicurezza e ogni altromezzo atto alla diminuzione delpericolo e del danno derivantein caso di azioni da parte di mal-viventi. Evitate di esternare inpubblico ricchezze e proprietàper impedire che informazionisul vostro conto giungano all'o-recchio dei malintenzionati.Insegnate e consigliate ai bam-bini e ai ragazzi ad essere riser-vati, a non raccontare in giro in-teressi familiari. Per strada, in occasioni di mer-cati e fiere, diffidate di quanti vifermano proponendovi acquistidi materiali o merci di cui non èprovata la provenienza.(Segnalate sempre situazioni diquesto tipo alle Autorità).Comprando della merce o og-

getti, che potrebbero essere pro-vento di furto, agevolate ulte-riormente la consumazione direati, potendo voi stessi essereperseguiti penalmente dallaLegge. Evitate di farvi attorniare o av-vicinare da persona (in partico-lari nomadi) che tengono in

mano giornali, o hanno in brac-cio bambini piccoli in quanto èil metodo più praticato per toc-carvi ovunque e borseggiarviabilmente. Non commettete mai l'errore diestrarre il portamonete e di sele-zionare i soldi per fare una of-ferta, tenete sempre separata unapiccola cifra che eventualmentevolete cedere. Non lasciatevi tentare dalle ven-dite facili e ancor meno dal gio-co delle tre carte e similari o cir-cuire per altri affari d'oro; sonotutti imbrogli e quando sonoveri è sicuramente merce rubata. Siate guardinghi in particolarequando effettuate prelievi dicontante o ritirate la pensionealla posta o presso gli istituti dicredito. Qualcuno può tenervid'occhio e approfittare di unavostra distrazione per prenderviil denaro. Quando vi è possibilefatevi accompagnare da un vo-stro familiare o da un conoscen-te. Separate il denaro in più par-ti mettendolo in tasche o custo-die diverse.

L'accredito della pensione allabanca o presso l'ufficio Postale èsicuramente una buona iniziati-va che evita di restare vittime diimbrogli raggiri e furti.

TTRRUUFFFFEE IINN DDAANNNNOO DDIIAANNZZIIAANNII

AALLCCUUNNII CCOONNSSIIGGLLIIIl fenomeno, che interessa anchela nostra Provincia, è sicura-mente favorito anche dalla“condizione di solitudine” dimolti di Voi. Tale stato può ri-durre a cercare altrove quel con-forto non derivante da una fami-glia e a diventare quindi facile

bersaglio di truffatori privi discrupoli che, sotto mentite spo-glie, spesso approfittano anchedi tale stato di fragilità psicolo-gica, per circuire e quindi colpi-re le loro vittime. Questi spregevoli individui nonhanno alcuna remora anche a farleva sui sentimenti di alta mora-lità (pietà, carità cristiana, soli-darietà, altruismo, ecc.) per farabbassare le difese. Occorre quindi diffidare sempree comunque degli sconosciutiche si avvicinano a Voi con scu-se anche credibili, ricorrendo, sepossibile, all’ausilio dei vicinioppure, ancora meglio, al servi-zio di pronto intervento del 112.Non abbiate nessun timore:chiamateci,siamo qui per questo.È meglio un falso allarme inpiù che lasciare in giro impu-nito un truffatore.Sappiate che i rappresentantidi Enti pubblici o di servizi dipubblica utilità, né tantomenole Forze dell’Ordine svolgonoservizi porta a porta.Quando ciò dovesse accaderesi tratterebbe di servizi pre-ventivamente pubblicizzatidagli organi di informazione e,comunque, gli addetti indosse-rebbero uniformi o sarebberodotati di idoneo tesserino di ri-conoscimento, con foto, da te-nere bene in vista. Ma anchein questo caso sarà bene tele-fonare ed informarsi prima difarli entrare in casa.

AATTTTEENNZZIIOONNEE• Non fidatevi nemmeno di tele-

fonate che preannunciano vi-site di addetti vari

• Accertatevi personalmente,cercando negli elenchi il nu-

mero di telefono dell’ente chevi ha chiamato, chiedendoconferma

• Non fidatevi di numeri di tele-fono forniti da estranei: all’al-tro capo del filo potrebbe tro-varsi un complice

• Evitate di informare estraneisulle vostre abitudini, con par-ticolare riferimento alle moda-lità di riscossione della pen-sione o di altri redditi, ma an-che sul dove e come custodirei vostri soldi.

• I soldi prelevati in banca, alleposte o ai bancomat sono as-solutamente sicuri, non fidate-vi di quanti vi avvicinano percontrollare se le banconote ri-tirate sono vere o false.

DDIIFFFFIIDDAATTEE• di quanti si presentano alla vo-

stra porta asserendo di essereinviati dal vostro parroco perraccogliere fondi o altro.

• di quanti, qualificandosi comemedici, infermieri, assistentisociali, si presentino di pro-pria iniziativa per controllareil vostro stato di salute o lemedicine che state assumen-do.

• delle donne incinte che si pre-sentano alla vostra porta chie-dendo aiuto: prima di aprirechiamate qualcuno, oppure, seil malore vi sembra credibile,chiamate il 118

• dei venditori porta a porta ogli intervistatori per sondaggiche sono diventati rarissimi.Se qualcuno di questi si pre-senta alla vostra porta, se sietesoli non aprite. Se ritenete co-munque di farli entrare, evita-te sempre che possano girareper la casa senza il vostro co-stante controllo.

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Pubblichiamo la Relazione annuale2008.La nostra è una Associazione giovane,nata solo nel 2007 con la scopo prima-rio di sostenere la scuola dell’infanzia diAngera, orfana del sostegno della cittadi-nanza che nel passato si era esplicata at-traverso i rapporti con la congregazionereligiosa proprietaria anche della sededella scuola.Desideriamo, per ragioni di trasparenza,rendere pubblico il nostro bilancio del2008.Prima di entrare nel dettaglio, vorremmofar presente che nell’Associazione c’èsempre posto per nuovi iscritti e per chiabbia piacere di partecipare attivamentealle nostre attività.Le nostre entrate, oltre che dalle quote diiscrizione e dalle offerte libere, sono de-terminate dall’esito delle manifestazioniche riusciamo a promuovere. Una piùlarga partecipazione di soci ci permette-rebbe sia di aumentare il numero e laportata delle manifestazioni, sia di poterdisporre di una pluralità di esperienze chesolo più persone sanno esprimere, patri-monio questo di notevole valore.Ricordiamo che tutte le offerte fatte allaScuola dell’infanzia Vedani tramite lanostra Associazione sono deducibili fi-scalmente e che è possibile devolvere ilcinque per mille a questa ONLUS indi-cando sulla dichiarazione dei redditi il no-stro codice fiscale: 92021300121Per conoscerci ancora più da vicino viinvitiamo inoltre a partecipare alla pros-sima assemblea dei soci, prevista perfine aprile, nel corso della quale si svol-gerà l’elezione del nuovo Consiglio pergli anni 2009-2010.

AATTTTIIVVIITTÀÀ 22000088Quanto si è fatto potrebbe sembrarepoco, avremmo voluto fare di più, ma lenostre risorse sono ancora piuttosto li-mitate. Anche quest’anno è stato propo-sto in primavera il Mercatiamo Insieme,sotto l’Allea e la vendita dell’ uva, insettembre. Nostro scopo, oltre alla rac-colta di fondi, era ottenere una certa vi-sibilità ma, soprattutto, portare a cono-scenza della popolazione angerese le pro-blematiche e le necessità della scuoladell’infanzia Vedani. Molti cittadini e al-

tre associazioni non sono rimasti insen-sibili e non hanno fatto mancare il lorogeneroso contributo, aderendo alla nostraAssociazione o donando direttamentealla Scuola, come la Gido onlus e i vo-lontari che hanno offerto parte del rica-vato della vendita delle salamelle a SanQuirico della scorsa Pasquetta.Grazie al fondi raccolti dall’Associazio-ne se siamo riusciti a finanziare: 1) Corso di inglese in forma ludica, te-

nuto da una docente esterna a tutti ibambini della Scuola Materna nel-l’anno scolastico 2008-2009

2) Acquisto nuovi arredi classe gialla3) Acquisto libri

AATTTTIIVVIITTÀÀ 22000099Sentita la direzione della ScuolaMaterna, abbiamo con loro concordato ilnostro sostegno economico per il pros-simo anno scolastico; in particolare ènostra intenzione: 1) Rifinanziare il corso di inglese2) Contribuire all’acquisto di libri3) Partecipare alla spesa per alcuni inter-venti di manutenzione, finora rimandati,nell’attesa della nuova sede.

NNUUOOVVAA SSEEDDEE??La prospettiva di avere presto una nuovasede pare purtroppo sempre più remota.Ci rendiamo perfettamente conto che lacostruzione di una nuova struttura, dellaquale ci eravamo, per la verità, un po’troppo illusi, risulta indubbiamente det-tata da difficoltà di vario genere, aggra-vate anche dall’attuale situazione econo-mica internazionale e dai continui tagliche nel nostro Paese si praticano allascuola e all’educazione. Vogliamo peròsottolineare che, a nostro avviso, un in-vestimento a favore delle giovani gene-razioni non è da considerare uno sprecoma un’importante risorsa per il futuro.E’ quasi uno scandalo che la maggioran-za degli istituti scolastici di un paese ci-vile si trovi in ristrettezze economiche,perché ciò va a discapito degli alunni cheli frequentano. Molte scuole dell’infan-zia paritarie, come la nostra, hanno inprospettiva la necessità di aumentare lerette che, da sole, non riescono certo acoprire tutte le voci di spesa e a far fron-te a tutti gli aumenti.

Al di là di ciò, pensiamo realistica-mente che trascorreranno ancora deglianni, almeno cinque o più, prima che inostri bambini possano godere final-mente di una struttura nuova, più gran-de e funzionale. Nel frattempo resta daaffrontare al più presto un’emergenza piùimmediata, destinata ad aggravarsi neiprossimi anni. Nel nostro comune leiscrizioni alla scuola dell’infanzia, comele nascite, sono in aumento e se questopuò essere da un lato un buon segno ot-timistico per il futuro, dall’altro lato rap-presenta un grave problema. Per il pros-simo anno scolastico, infatti, risultanoal momento in lista d’attesa per frequen-tare la Scuola Materna Vedani ben 12bambini che compiranno tre anni nel2009. Sono tutti bambini residenti adAngera, figli di genitori che pagano letasse a questo Comune e che quindiavrebbero tutto il diritto di usufruire,senza essere penalizzati dalla sola data dinascita, di un servizio che non è fattopiù solo di assistenza e sorveglianza marappresenta anche un’esperienza educati-va ormai insostituibile nella vita di ognipiccino. Una delle soluzioni proposte èstata quella di chiedere per questi bambi-ni l’iscrizione alle scuole dei dintorni,che si trovano tra l’altro a far fronte an-che loro a pochissime disponibilità diposti, ma non ci sembra corretto e re-sponsabile delegare ad altri comuni quel-lo che è un problema di Angera.Inoltre, come tanti insegnanti sapranno,è fondamentale la continuità educativafra i vari ordini di scuola, che verrebbegarantita solo se la maggior parte deibambini frequentassero la ScuolaMaterna nell’ambito del comune di resi-denza comunale.Attendiamo, come Associazione ma pri-ma di tutto come cittadini, possibilmen-te risposte concrete più che promesse daparte dell’Amministrazione Comunale,riguardo al futuro prossimo e remotodella scuola dell’infanzia Vedani.Augurandoci che siano in arrivo nuovepossibilità per le Amministrazioni pub-bliche di intervenire nel settore dellascuola, da parte nostra, seppur con le no-stre risorse limitate, offriamo il nostropiccolo contributo, che potrebbe aumen-tare grazie alla generosità di nuovi soci.

Gli Amici dell’Asilo VedaniA cura dei Consiglieri dell’Associazione Francesco Ponzio,

Federica Franzetti, Ivana Dal Lago, Davide Coghetto, Enrica Vincenti

RREENNDDIICCOONNTTOO DDEELLLLEE EENNTTRRAATTEE EE UUSSCCIITTEE DDEELLLLAA MMAATTEERRNNAA

VVeerrddee ppuubbbblliiccoo ee iinntteerrvveennttiiPotature degli alberi, abbattimenti necessari e ripiantumazioni

di Federica Geraneo

L’attenzione per il verde pubblico èuna tematica di maggiore attualità einteresse crescente ad Angera. La no-stra città è, infatti, caratterizzata daun’ampia varietà di alberi: tigli, ip-pocastani, lagestroemie, magnolie,olmi, platani, pruni, salici, querce,ontani, betulle, etc. che abbellisconoe rendono migliore l’ambiente. Nelcorso del 2009 sono stati portati atermine molti interventi dalle ditteappaltatrici Boscoforte srl di Taino(per un importo totale di Euro35.000) e Cooperativa di Ferno (perEuro 22.000); infatti, gli alberi, perrimanere in buona salute, devono es-sere periodicamente potati, ma pur-

troppo è stato anche necessario proce-dere all’abbattimento di molte piantea causa del forte vento, ad esempio unsalice della spiaggia “La Noce”.Numerose anche le ripiantumazioni,proprio per garantire il mantenimen-to di un’alta qualità e quantità del ver-de pubblico angerese.Fra i luoghi che hanno visto l’inter-vento delle due ditte appaltatrici, inparticolare, possiamo citare il piazza-le delle Poste, dove Boscoforte srl èintervenuta abbattendo gli otto pinimarittimi presenti e ripiantando cin-que ligustrum, per una spesa totale diEuro 4.640.

GGRRUUPPPPOO CCOOMMUUNNAALLEE

I Volontari di protezione Civilenel corso del 2008 hanno dato ladisponibilità di circa 24.700 oredi cui 22.440 in reperibilità gene-rica, le restanti ore sono state im-pegnate in varie attività tra cui:126 ore per assistenza a manife-stazioni sia in Angera che fuoriAngera; 320 ore in attività pro-pria di Protezione Civile; oltre400 ore per monitoraggio territo-rio; 38 ore per aggiornamento edidattica. Il Gruppo ha partecipa-to inoltre alle giornate del VerdePulito organizzato dalla provinciadi Varese per circa 30 ore. IVolontari del gruppo sono statiinoltre presenti su richiestadell'Amministrazione Provincialedi Varese al grande Evento Varese2008 per 5 giorni (è stata una fa-ticaccia ma ne è valsa la pena).Grazie alla collaborczione con laDitta Robustelli di Angera, che cimette a disposizione un cestelloelevatore, anche gli interventi perla rimozione di nidi di calabroni ovespe hanno subito un migliora-mento sia numericamente chetecnicamente, i Volontari sonostati impegnati in questa attivitàper oltre 65 ore.Ha provveduto all'acquisto di: in-setticida, una nuova tuta anticala-

broni, carburante per attrezzaturee per l’autovettura, spese perSMS e telefono cellulare oltre acavi elettrici, punti luce ecc.A tutela dell'incolumità delle per-sone il gruppo in varie occasioniha prestato assistenza in manife-stazioni sportive e religiose.Il Gruppo al termine dell'eventoVarese2008 è riuscito ad otteneredall'Amministrazione Provincialedi Varese una fornitura di circa2000 bottiglie di acqua da ml.500, un migliaio sono state distri-buite tra scuola materna Vedanied alcune società sportive, le re-stanti considerata anche la data discadenza saranno distribuite tra il2009 ed il 2010.Anche in occasione della finaledel Campionato di Bassfisching ilGruppo ha avuto in dono una co-spicua quantità di bottigliette diacqua ed anche queste sarannoutilizzate in occasione di eventisportivi.Durante il 2008 è entrato a farparte del gruppo il sig. Fedele DiGioia.

Protezione CivileGruppo Comunale

Piazza Garibaldi 1 - Angeratel 348.0534931

AAllbbeerraattuurree

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CCOOMMEE CCOOMMUUNNIICCAARREE LLEE LLEETTTTUURREEDDEEII CCOONNSSUUMMII DDEELLLL’’AACCQQUUAA

La “questione” acqua viene dis-cussa oramai da molti anni.Molti avranno sicuramente se-guito il dibattito in atto da pa-recchio tempo per favorire dellescelte che portino la gestionedel servizio idrico integrato aimassimi livelli di efficienza edeconomicità. Anche nella nostraprovincia, come in altre partid’Italia, si è dibattuto circa l’ap-plicazione della legge Galli,piuttosto che dell’istituzionedell’Ambito TerritorialeOttimale, nonché della liberaliz-zazione della gestione del servi-

zio, affidando il tutto ai privati.Ad oggi il nostro comune gesti-sce il servizio idrico integratoavvalendosi del proprio perso-nale. L’azione amministrativa ètesa principalmente a renderequesto servizio efficiente ed ilmeno costoso possibile per i cit-tadini, tenendo conto comunquedella necessità della coperturadei costi di gestione.Nonostante i nostri continuisforzi, emergono pareri discor-danti circa l’economicità del co-sto di distribuzione. Abbiamocosì provveduto ad analizzare le

nostre tariffe, sulla base dei ruo-li emessi negli ultimi anni. Dadetta verifica è emerso che, par-tendo da un consumo medio an-nuo di 152 mc. per famiglia, ilcosto, comprensivo di depura-zione, fognatura e addizionali èdi Euro 135,00.Questo dato, rapportato ad altrerealtà, ha dimostrato che nel no-stro Comune i costi sono nellamedia, poiché esistono moltissi-mi comuni in cui i costi sonodecisamente superiori. Sicuramente non si può non farrilevare che in considerazione

dell’uso che viene fatto dell’ac-qua il costo medio di Euro135,00 all’anno è decisamenteesiguo. Infatti la spesa di Euro135,00 divisa per 365 giorni inun anno, è pari a Euro 0,37.Un altro aspetto non trascurabi-le è la ripartizione dei consuminelle diverse fasce, in conside-razione anche dei componenti inuclei famigliari.Per quanto riguarda la necessitàdi migliorare la gestione del ser-vizio, ci si è posti l’obiettivo dieffettuare la periodica verificadei contatori dell’acqua.

A questo proposito è opportunoevidenziare che i controlli deimisuratori in atto da qualchetempo a questa parte hanno por-tato alla rilevazione di numero-se anomalie nel funzionamentodegli stessi, mai segnalate dagliutenti, e addirittura la presenzadi allacciamenti alla rete idricaeffettuati senza autorizzazione.I risultati positivi che stannoemergendo sono sicuramenteuno stimolo a percorrere la stra-da intrapresa, con la speranza dipoter gestire al meglio un servi-zio così importante.

Nel Piano di Governo del Territorio sono enumerate tutte le strutture e le attività commerciali presenti nella cittadina

Un’importante novità è stata in-trodotta per la comunicazionedelle letture dei contatori del-l’acqua. Infatti a partire dallefatture di prossima emissione erelative ai consumi effettuati nel2° semestre 2008, il bollettinopostale utilizzato per il paga-mento conterrà uno spazio riser-

vato alla lettura da effettuarsi al30 giugno 2009. Per i semestri aseguire si utilizzerà la stessaprocedura. In tal modo l’ufficiotributi contestualmente alla rice-vuta di pagamento avrà, in tem-po utile, anche la lettura dei mi-suratori. Ecco come sarà il nuo-vo bollettino.

AAccqquuaa:: uunnaa rriissoorrssaa ccoossttoossaa mmaa nnoonn ttrrooppppoo

Gli angeresi spendono 135 euro all’anno, 37 centesimi al giorno

Quanti alberghi ci sono ad Angera?Quanti bar? Quante attività commer-ciali? All’interno del più ampio“Piano di Governo del Territorio”(che abbiamo cercato di spiegare nelnumero precedente del notiziario), ilComune di Angera ha contato tuttele strutture presenti sul territorio. Eha riassunto i dati raccolti (con il2006 come anno di riferimento) nelDocumento di Piano. Proviamo avedere quale è la situazione.Partiamo proprio dagli hotel. Tra icinque presenti ad Angera (Bacco,Vecchia Capronno, Lido, HotelPavone e Hotel dei Tigli ) è il Lido,con i suoi 34 posti letto, a registra-re la maggior presenza mensile: tramaggio e giugno si contano, in me-dia, 500 ospiti, mentre nei tre mesisuccessivi si sale a 780. Italiani estranieri si dividono quasi a metà: daoltre il confine arriva circa il 45%del totale dei turisti. E il numero diattività locali? Al 2006 il settoremerceologico più rappresentato (peressere precisi il 24,8% dei negozi,quasi un quarto del totale) era quelloetichettato come “commercio in-grosso e dettaglio”. A seguire, le “at-tività manifatturiere” (20,8%) e le“costruzioni” (15,6%). Quest’ultimosettore, però, è cresciuto notevol-mente proprio dal 2005 al 2006: da73 attività è passato a 82, facendosegnare una crescita del 12,3%. Se ilnumero di attività di costruzione èaumentato, dalla parte opposta le“attività manifatturiere” sono quelle

che, in valore assoluto, hanno fattoregistrare il calo maggiore: da 114sono scese a 109. Tirando le somme,nel complesso, dal 2005 al 2006, ilnumero delle attività locali è cre-sciuto, anche se di poco (+0,6%).Tra tutti, escludendo dal conteggioquelli alimentari, sono i negozi di“tessuti, biancheria e abbigliamen-to” i più numerosi: in tutto 12 che,se uniti a quelli di calzature, si avvi-cinano a un terzo del totale. Tutticoncentrati tra via Diaz, via Greppi,via Mazzini e via Roma. Il secondoposto in questa particolare classificaè occupato dai 5 negozi di “giardi-naggio”. Se i settori della telefonia edella fotografia sono scomparsi, è incrisi anche quello della cosmetica.Rispetto al 2005, il 30% dei locali

commerciali è sfitto, mentre un 20%ha cambiato tipo di attività. Ma dovesi concentrano questi locali? Centrostorico (con via Greppi e piazzaGaribaldi) e l’asse di via Matteotti –via Mazzini occupano a pari meritoil primo posto. A seguire l’asse for-mato da via Diaz – piazzaParrocchiale, poi via Roma – piaz-zale Volta e la frazione Bruschera.Eil mercato del lavoro? In espansionedal 2004 al 2006. In questi tre anni,infatti, il numero dei lavoratori ècresciuto del 9,6%. Ad Angera, sonoi servizi a offrire il maggior numerodi posti: il 52,5% degli occupati nelnostro comune lavora in questo am-bito. Segue, a distanza di venti pun-ti percentuali, il settore delle costru-zioni.

ALBERGHI, BAR E NEGOZI DI ANGERAdi Francesca Maffini

www.comune.angera.va.it44

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FFaacccciiaammoo ii ccoonnttii iinn ttaassccaa aall CCoommuunneeIl bilancio di Previsione 2009 (Euro 7.614.977,27)

5

LLEE SSPPEESSEE

Come saranno impiegate le entrate raccolte?

- Le entrate tributarie sono costituite da imposte, tasse, addizionali e compartecipazioni tributarie.- Quelle extra tributarie sono entrate proprie del Comune e pagate dai cittadini per i servizi che vengono loro erogati

o da concessioni comunali e affitti.

RITORNA IL5 PER MILLEPER I COMUNI

Il Bilancio per il 2009 è statoapprovato dal ConsiglioComunale il 27.02.2009 erispecchia le condizioni in cuici troveremo e che saranno piùcritiche di quelle del 2008 acausa:- della riduzione dei

trasferimenti dello stato;- non essendo ancora assicurata

la restituzione dell’ICI del2008;

- non potendo disporre né degliavanzi di amministrazione giàesistenti né degli importi chederivassero dalla vendita diimmobili comunali;

- dell’obbligo di rispettarequanto stabilito dalla LeggeFinanziaria per il 2009 (art. 77bis delle Legge 133/2008) chehanno ulteriormente inaspritole regole già esistenti inpassato.

PPEERR QQUUEESSTTOO SSII ÈÈ DDOOVVUUTTOO::- ridurre e contenere le spese,

riducandole ai limiti delnecessario;

- stabilire nuove prioritàtenendo conto sia della crisieconomica sia delle esigenzeper i servizi scolastici, socialied alle persone;

- recuperare risorse proprieanche con attività diaccertamento e recuperopagamenti per acqua e rifiutiurbani.

Anche quest’anno i cittadini possono destinare il

5 per mille della loro IRPEF 2008 a sostegno del-

le opere sociali del nostro Comune.

Esercitando questo diritto ogni singolo contri-

buente permetterà di far tornare nel proprio

Comune parte delle imposte già pagate allo

Stato.

La destinazione del 5 per mille al Comune non

costituisce alcuna maggiore tassazione e non

esclude l’8 per mille ad altre destinazioni.

Un ringraziamento va a quelli che nel 2007 han-

no già devoluto al Comune il 5 per mille che ha

fatto ritornare da Roma circa 16.000 Euro che

sono poi stati spesi per gli anziani ed i bambini

del nostro Comune nel 2008.

IL BILANCIO CORRENTE = Euro 5.258.421,31 QUADRI RIASSUNTIVI 2009

Quindi i cittadini contribuiscono alle entrate del Comune con Euro 4.034.503 = pari al 76,7%

LLEE EENNTTRRAATTEE CCOORRRREENNTTII

Da dove arrivano le entrate comunali per poter funzionare?

Per pagare cosa?

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La Lago Maggiore Solar Challenge,competizione europea di barche elet-triche e solari, sarà l'evento di mag-gior richiamo del 2009 organizzatodai Parchi del Lago Maggiore. Lasfida è riservata ad imbarcazioni elet-trosolari, ovvero mosse dall'energiaprodotta da pannelli fotovoltaici e/oda batterie. Le barche sono costruiteda varie università e aziende del setto-re, oltre che da ingegnosi privati. Gli

equipaggi si sfideranno in diverseprove lungo un percorso nel bassoLago Maggiore, l'11 e il 12 luglioprossimi.Dai porti e dai lungolago diDormelletto, Arona, Angera e Ispra sipotranno vedere le barche sfidarsi invelocità, manovrabilità, resistenza edesign. A terra vi saranno stand sulleenergie pulite, i viaggi sostenibili, lepossibilità di visitare il lago a vela o inaltri modi a basso impatto e alto godi-mento. La Lago Maggiore SolarChallenge si ispira a competizionisimili che si svolgono da anni nel

Nord Europa e in vari Paesi delmondo. Per l'Ente Parchi la possibili-tà di navigare in modo pulito e silen-zioso è un fattore importante di soste-nibilità nel turismo; permette infattiuna fruizione degli ambienti naturaliche soddisfa sia le esigenze di contat-to con la natura del visitatore chequelle di protezione dell'ambiente. Ipartner con cui stiamo organizzandoquesto evento condividono i nostriobbiettivi: da Legambiente, impegna-ta nel monitoraggio delle acque conGoletta dei Laghi e la promozionedelle energie rinnovabili, all'Istituto

Energia del Centro Comune diRicerca di Ispra, che testa i motorielettrici e i pannelli fotovoltaici, finoad Ecowiki, blog ambientale che curala comunicazione dell'evento e all'as-sociazione Gira Sole Art, che pro-muove gli scambi tra Italia e PaesiBassi, dove da molti anni si svolgonogare come la nostra. Il maggiore spon-sor della manifestazione è Isofotón,leader spagnolo nell'energia solare,affiancato dalla Provincia di Novara,che ha patrocinato e finanziato l'interocalendario annuale di attività dell'EnteParchi.

Il calendario delle manifestazioni èdisponibile nel sito del parco all'indi-rizzo www.prchilagomaggiore.it,mentre il programma e le regole dellaLago Maggiore Solar Challenge sonoon line su www.ecowiki.it dove saran-no via via pubblicati le interviste allevarie squadre, i dettagli delle imbarca-zioni e tutti i risultati delle gare.

Francesca D'Amato Responsabile promozione

Concerto di Luca Pedroni in colla-

borazione con il comitato culturale

del CCR di Ispra - 15 maggio ore

21 in sala consiliare - ingresso gra-

tuito

Nato nel 1979, Pedroni ha la dote disapersi prestare a svariati generi mu-sicali. A 18 anni,dopo aver affrontatogli studi classici in Conservatorio, siconcentra sulla musica moderna jazze blues perfezionandosi al CentroProfessione Musica di Milano. Daqui rivolge la propria attenzione aigeneri musicali più diversi affiancan-do musicisti rock, metal, funky,blues, ska del calibro di Roy Paci,Andy Davies, Julia St. Louis, MaryBirch, Alessio Beltrami, Kaso,pernon dimenticare l’esperienza conl’Orchestra di Chitarre ClassicheSextha Consort.In studio ha collaborato, anche in ve-ste di compositore con il gruppoHarddiskaunt nei dischi “Ed è subitoparty” (2003 Supple Records) e “Labuena y la mala onda” (2006 ElmoRecords).Con l’orchestra Sextha Consort ha re-gistrato nel 2006 “Shopso Troijno”(M.A.P. in collaborazione con ReteTre Svizzera) e con il bassista PaoloFrattini i dischi “ACK Metropolitansituation” (2006 Z.ONE concepì) e“Hugs + Grooves” (2006 1.ST POP).Nel 2005 esordisce con il primo lavo-ro solista “Ottobre”. Il cd, autopro-dotto e inciso presso lo studio mila-nese di Pietro Nobile, è il frutto dellacapace fusione delle diverse espe-rienze musicali maturate negli anni.A partire dallo stesso anno Pedronientra a far parte dei chitarristi acusti-ci dell’ADGPA, diventa endorserSchertler, recensioni del suo cd ap-paiono su diverse riviste di settore.Nel dicembre 2008 vede la luce il suosecondo lavoro discografico: “A dif-

ferent wavelength”, cooprodotto daPietro Nobile,una ricerca compositi-vo-esecutiva focalizzata su una visio-ne polifunzionale e stratificata dellachitarra acustica. Ha suonato su im-portanti palcoscenici in Italia,Svizzera, Germania (tra cui il TeatroAccademia di Conegliano Veneto, laCasa Verdi di Milano, il SaloneEstense di Varese, il Teatro Dimitri diVerscio, la Frankfurt Music Messe, ilNuovo Studio Foce di Lugano, ilTeatro Nuovo di Varese) e per presti-giosi enti musicali e culturali(Fondazione Verdi di Milano, Fai,Festival Chitarristico dell’AppenninoTosco Emiliano, Festival ChitarristicoInternazionale Bustese, BarcolanaFestival di Trieste, InternationalMeeting di Sarzana, FestivalInternazionale degli Artisti di strada diTaranto, Galliate Master GuitarFestival). Nel 2008 ha aperto il concer-to di Fabio Concato.

Dana Fuchs IN CONCERTO, or-

ganizzato in collaborazione con co-

mitato culturale del CCR di Ispra,

il 26 MAGGIO ORE 21 in sala

consiliare

La più giovane dei sei figli, Dana èstata cresciuta in un piccolo paese ru-rale in Florida, circondata dalla musi-ca con i suoi fratelli suonava in gara-ge. All'età di 12 anni ha aderito al pri-mo Battista Gospel Choir e cantando,urlando, e lodando il Signore ognisettimana in una piccola chiesa neraalla periferia della città. A 16 era unmembro di una popolare band in unlocale sulla strada Holiday Inn. Dopola scomparsa della sua sorella mag-giore (Donna è stata la prima Danamusicale mentore), Dana decide didedicarsi con tutta se stessa alla suapassione per la musica e comincia acantare nei locali blues. È qui che in-contra Jon Diamond, NYC un chitar-rista in tour con Joan Osborne e WCHandy Award vincitore DebbieDavies.Dopo 2 anni di lavoro nel circuitoblues, Dana sapeva che era il mo-mento di cambiare e ha deciso di rac-contare la propria storia e di creare lapropria musica. Ha iniziato a scriverea Jon intensamente, mettendo insie-me un corpo solido originale di can-zoni rock.Non molto tempo dopo i produttori diEoff-Broadway hit Love, Janis”, lefanno un’audizione. Dana per qual-che tempo è andata nei bar cantato di

“Piece of My Heart”, e, sul posto, leè stato offerto il ruolo di Janis Joplin.Questo le ha garantito un nuovo pub-blico. Vocalmente Dana è stata ispira-ta dai leggendari cantanti Etta James,Otis Redding, Bobby Bland, ArethaFranklin, e Mavis Staples. Il 25 mar-zo 2008 Dana realizza il suo primo cdDana Fuchs Live in NYC presentan-do una lista di temi blues e roots-rocktratta dal suo cd di debutto indipen-dente Lonley for a longtime. Insiemeal cd, un DVD dello show mostral`incredibile talento di Dana dal vivodurante lo spettacolo sold-out al leg-gendario New york`s BB Kings, nelquale è stato registrato: il suo tour didebutto parte con 3 concerti conse-cuitivi in tutto esaurito! La reputazio-ne di Dana come un`artista che va vi-sta dal vivo ha indotto i produttori delmusical di Broadway “Love, Janis” asceglierla come cantante principalenel ruolo di Janis Joplin. Lo spettaco-lo è stato un successo strepitoso e leha reso numerosissimi fan, tra i qualiil famoso regista Julie Taymor(”Frida”) che l`ha selezionata tra iprotagonisti di Across the UniverseIn Across The Universe: Dana inter-preta il ruolo di Sadie, l’aspiranterock star, nel film dedicato ai grandisuccessi dei Beatles. La sua voce ec-cezionale si può sentire per tutta ladurata del film cantare temi icona“Don’t Let Me Down” e “HelterSkelter”, Dana inoltre interpreta 5hits nella colonna sonora di film.Uscito lo scorso anno, ATU è statonominato per un Academy Award eOprah ha dettod, “ATU è più che unfilm, più che un film musicale, èun’esperienza!”.

BBIIBBLLIIOOTTEECCAA EE MMUUSSEEOOIl 16 maggio la biblioteca e il museohanno aderito all’iniziativa dellaRegione Lombardia “fai il pieno dicultura” con l’apertura straordinariadei servizi dalle 14.30 alle 17.30. In

questa occasione Franca Forti cureràil laboratorio per bambini “bamboleda leggere”. Verranno create con ibambini, la sua mamma o la nonna,bambole in stoffa per ogni partecipan-te, che potranno anche essere lette.

4 giugno: incontro con RobertoPiumini per gli alunni della scuolaelementare. “Mattino di zucchero” èlo spettacolo che verrà messo in sce-na dallo stesso scrittore accompagna-to dalle note di G. Caviezel.

12 giugno: Manlio Della chiesa ciparlerà della suo incontro con lo scrit-tore e sceneggiatore GiovanninoGuareschi.

Incontro nel lager in Polonia nel qua-le si era formato un gruppo culturalea cui facevano parte gli stessi DellaChiesa e Guareschi. L’incontro saràaperto a tutti nella serata del 12 giu-gno ore 20.45 in sala consiliare.

Il 4 luglio: Aperitivo Letterario

Incontro d’autore alle 16.45 conMaurizio Lantieri, Lilli Luini, PaoloFranchini “I luoghi del Crimine -Viaggio nel giallo della provincia”

Dal 25 luglio al 23 agosto viene or-ganizzata la ormai consueta mostra

del libro sul lungolago. Anche que-st’anno la libreria Croci di Varese ge-stirà la rassegna ricca di appuntamen-ti; laboratori per bambini con ClaudiaVilla, incontri d’autore tra cui in data28 luglio quello in cui saranno pre-senti Remo Bassini scrittore e diretto-re del periodico “La Sesia” eMassimo Cassani scrittore del “Sole

24ore”: fantasia gialla e realtà nera“Viaggio tra cronaca e romanzo”; indata 1 agosto con Luigi Meroni con ilsuo libro “natura e civiltà nella terradei laghi”; durante la rassegna sarà,in data da fissare, presente ancheRoberto Baggio restauratore di meri-diane antiche. In occasione dell’annointernazionale dell’astronomia orga-nizzeremo anche una visita all’osser-vatorio astronomico del Campo deiFiori di Varese, in cui sarà possibile,tempo permettendo, l’osservazione altelescopio. Le iscrizioni verrannoaperte nel mese di maggio. La serata,la cui data è da definire, si componedi una presentazione introduttiva, vi-sita dell'Osservatorio e osservazioneastronomica,che si svolge sulla ter-razza sovrastante l'edificio, opportu-namente attrezzata.Comprende l'illustrazione visualedelle costellazioni presenti nel cielo el’osservazione al telescopio (Celestron8' e 14') dei principali oggetti astro-nomici. Il programma definito e com-pleto verrà distribuito nel mese dimaggio.

Caffè letterario nei sabato pome-

riggio 18 luglio, 25 luglio e 1 agosto

alle ore 17 con Chiara Ferraro chepresenterà letture teatralizzate dellaletteratura contemporanea e non. È unmomento in cui i presenti potrannoconfrontarsi sull’argomento e parlar-ne in una atmosfera piacevole ed in-formale. Gli incontri si terranno nel cortile del-la biblioteca.In caso di brutto tempo,tutto verrà rinviato il 2 giugno).

LLaaggoo MMaaggggiioorree SSoollaarr CChhaalllleennggee:: bbaarrcchhee eelleettttrriicchhee ee ffoottoovvoollttaaiicchhee iinn ggaarraa

Telefono: +39 339 1925805 [email protected]

Tutti cerchiamo di fare sempre di più,almeno per quanto è nelle nostre pos-sibilità. Le Società Sportive diAngera Basket, Calcio, Canottieri DeBastiani, Ju Jitsu, Pallavolo, TennisTavolo, Società Ciclistica di Angera,già si impegnano molto sul territo-rio, soprattutto a favore di bambini eragazzi. Per tale motivo quest’anno siè organizzata una Giornata dello Sport

per far conoscere a tutta la cittadinan-za di Angera la ricca e proficua attivi-tà delle Società Sportive.Verrannoesposti nel contesto, documenti e fo-tografie relative all’evoluzione dellesingole Società Sportive, dagli inizifino alle “glorie dei nostri giorni”.L’amministrazione Comunale hamolto a cuore l’operato delle SocietàSportive, in quanto svolgono una ef-ficace azione educativa e formativa per

i giovani, azione che, oltre a contri-buire ad un corretto sviluppo fisicointerviene a plasmare in modo armo-nioso la personalità di individui informazione, siamo per questo moltosoddisfatti di sostenere un’iniziativache vedrà lo sport protagonista dellamanifestazione del 10 maggio sullungolago per tutto il giorno (in casodi maltempo, tutto verrà rinviato il 2giugno).

CCUULLTTUURRAA && SSPPEETTTTAACCOOLLII

FFEESSTTAA DDEELLLLOO SSPPOORRTT

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www.comune.angera.va.it

SSccuuoollaa pprriimmaarriiaa...... iinn llaabboorraattoorriioo

Arrivando a Capronno da Angera,all’ingresso del paese, sulla sini-stra vi è la piccola cappella dedi-cata a S. Rocco, eretta sul luogodove sorgeva il vecchio cimitero,sostituito verso il 1860 dall’attua-le, dall’altra parte del paese.A lato della cappella si trova an-cora un piccolo monumento fune-bre costituito da una colonnaspezzata, con la scritta ancora leg-gibile “In memoria del conteRenato Borromeo morto il 30 gen-naio 1875”. Il conte Renato morìin realtà a Milano il 29 gennaio,nella sua casa nella parrocchia diS. Ambrogio, e fu sepolto al cimi-tero Monumentale in un giardinorialzato, con un monumento delloscultore Antonio Tantardini. Restainspiegabile come a Capronno sisia giunti alla decisione di dedi-cargli un sia pur modesto monu-mento in ricordo: nulla a questoriguardo vi è fra i pochi documen-ti rimasti del cessato Comune diCapronno e l’unico merito che al-lora il Comune poteva riconoscer-gli era quello di essere l’ultimogrande proprietario del paese.Renato Federico Borromeo era ilquarto figlio del Conte Giberto V edi Elisabetta Cusani; alla morte

del padre nel 1837 ereditò grandiproprietà a Capronno, Barzola edAngera; secondo i dati del censi-mento del 1875 a Capronno pos-sedeva 1955 pertiche metriche diterreno (il 67,87 % dei territori diCapronno) con 870 gelsi su 894dell’intero Comune, e 10 case (su12). A Barzola Renato era proprie-tario di 537 pertiche metriche diterreno su un totale di 1716 enessun caseggiato; ad Angera1923 pertiche metriche di terrenosu un totale di 8455, con 1212gelsi (su un totale di 7279), e 20caseggiati. Nato a Milano nel

1798, ebbe un’educazione tipicadei nobili di allora, e passò dallascherma agli studi matematici,alla lingua tedesca e alla musica;fu amministratore della Fabbricadel Duomo dal 1842 al 1874. Sisposò solo in tarda età, nel 1864con Giuseppina Camagni, nata nel1811 e vedova di Battista Frigerio.Alla morte di Renato l’ingenteproprietà passò alla moglieCamagni, sottraendola così aiBorromeo, che persero tutte leproprietà a Barzola e Capronno, ela maggior parte di quelle adAngera, dove rimasero solo le 637pertiche di terreno di Vitaliano,fratello primogenito di Renato.Nel 1888 Giuseppina Camagnicede tutte le proprietà diCapronno e Barzola a GiuseppeRebuschini di Besozzo, i cui erediuna decina d’anni dopo iniziaronoa vendere a pezzi separati la pro-prietà, che fu così completamentesmembrata; si disperdeva così nelprimo decennio del 1900 quellagrande proprietà fondiaria che iBorromeo avevano accumulata apartire dai primi anni del 1600.

Luciano Besozzi

LLaa TTaannaa ddeell LLuuppoo,,iill ccuullttoo ddii MMiitthhrraass,,

llee ccoosstteellllaazziioonniiee iill ppeerrccoorrssoo ddeellllee aanniimmee

di Serena Massa

Angera possiede una testimonianza ar-cheologica quasi unica in tutto il territorionazionale: solo un’altra località, Duinopresso le fonti del Timavo (Friuli V. G.) con-serva una grotta in cui si è riconosciuto unluogo di culto dedicato al dio Mithra.La grotta di Angera, denominata Tana delLupo, è stata riconosciuta come santuariomitraico dal massimo studioso di simbolo-gia e religioni dell’antichità, FranzCumont, che la visitò alla fine del 1800.L’enorme quantità di oggetti artistici nonancora spiegata ereditata dal mitraismocostituisce uno dei grandi enigmi irrisoltidell’antichità.In aggiunta a ciò lo studio del mitraismo èdi grande importanza per comprenderel’affermarsi del cristianesimo, perché il mi-traismo fu uno dei maggiori rivali del cri-stianesimo nell’Impero romano. Il mitrai-smo cominciò a diffondersi attraversol’Impero romano nel I secolo d.C., rag-giungendo l’apice nel III secolo, per soc-combere infine al cristianesimo alla finedel IV secolo. Nel massimo periodo di dif-fusione del culto i mitrei si potevano tro-vare da un estremo all’altro dell’Impero,dalle sponde del Mar Nero alle montagnedella Scozia fino al limite del grande de-serto del Sahara. Un’iscrizione del II seco-lo d.C. rinvenuta ad Angera ricorda lo scio-glimento di un voto da parte di due per-sonaggi, M. Statius Niger e C. ValeriusIulianus, che ricoprivano il grado di leonesnella gerarchia del culto mitraico, il quartodei sette livelli dell’iniziazione mitraica:Corvo, Ninfo, Soldato, Leone, Persiano,Corriere del Sole e Padre. L’iscrizione, an-che se non rinvenuta nella grotta, è unatestimonianza importante dell’esistenza difedeli di questo culto ad Angera. Nel mo-mento culminante del rito, l’uccisione diun toro da parte del dio Mithras (o tau-roctonia), scena centrale di tutti i mitrei,compaiono altre figure: scorpione, cane,serpente, corvo, leone, coppa. Queste, se-condo le più recenti interpretazioni deglistudiosi, rappresenterebbero un gruppo dicostellazioni visibili contemporaneamentedurante certi periodi dell’anno, anzi inquel particolare momento dell’anno in cuiil Toro tramonta definitivamente: cioè nelcosiddetto “tramonto eliaco” del Toro,l’ultimo giorno in cui è visibile al tramon-to, che nel periodo greco-romano avveni-va a metà della primavera. Queste costel-

lazioni furono scelte perché si trovano tut-te su un’importante cerchio nel cielo, l’e-quatore celeste, che è il cerchio dell’equa-tore terrestre proiettato sulla volta celeste.L’equatore celeste non è completamentefermo, ma si muove molto lentamente,causando la cosiddetta precessione degliequinozi, cioè il loro lento spostamento aritroso lungo lo zodiaco, impiegando2.160 anni ad attraversare ogni costella-zione, l’intero zodiaco in 12 volte 2.160,cioè 25.920 anni.Gli storici della scienza concordano nel ri-tenere che il primo a scoprire la precessio-ne degli equinozi fu l’astronomo grecoIpparco (190-126 a.C.), attorno al 128 a.C., cioè durante gli ultimi anni della suavita.La scoperta di Ipparco ebbe una portataassolutamente sconvolgente, perché lasfera delle stelle fisse e l’asse cosmico era-no ritenuti nell’antichità come due dellepiù importanti fonti di regolarità e stabili-tà dell’universo. In termini più semplici, ciòche Ipparco scoprì fu il fatto rivoluzionarioche l’intera struttura cosmica si muovevain un modo che nessuno aveva mai imma-ginato. Ipparco non era solo un astronomoma era anche famoso come astrologo e ri-teneva, in linea con la tradizione filosoficaplatonica, che gli eventi della Terra fosse-ro determinati dai movimenti delle stelle.I cieli sono il luogo in cui Spazio e Temposono correlati. Il macrocosmo è legato almicrocosmo umano perché l’anima ripetele orbite celesti , le rivoluzioni del sempreuguale (moto universale) e del diverso(moto dei pianeti). Lo spazio ideale è cosìinteriorizzato. L’anima razionale umanacontiene sia un modello dell’universo cheun modello per l’universo. La grotta è dun-que lo spazio ideale in cui si replicava ilmodello dell’universo greco-romano, dise-gnando i luoghi di riunione dei mitraisticome autentici universi in miniaturanei quali era tracciato e replicato il percor-so seguito dalle anime nella discesa sullaterra e nel ritorno al cielo. Possiamo im-maginare i riti che si compivano nellagrotta di Angera, probabilmente di notte,con le lucerne ritrovate negli scavi, anchecome un modo per rinnovarsi, passare at-traverso la morte ad un nuovo stato di ri-nascita: la rinascita ad una nuova vita, se-gno di vittoria, di ostacolo superato.

Da qualche anno l’Ufficio Cultura del Comune di Angera offre alla nostra scuola degli interessantissimi

laboratori legati all’attività archeologica e storica del nostro Museo e del nostro territorio:

- i ragazzi di classe 5^ sono stati, nel mese di ottobre, all’Isola Bella nel Museo a visitare la piroga prei-

storica e approfondire la storia della navigazione;

- gli alunni di classe 4^ si recheranno al Museo di Sesto Calende e visiteranno l’area romana del

Monsorino a Golasecca;

- i bambini di classe 3^ hanno seguito alcune lezioni con la visita al Museo di Angera e la simulazione

di un interessante scavo archeo- logico (Il mestiere dell’archeologo).

Troppi furti nei piccoli comuni?Una petizione chiede più attenzio-ne alla sicurezza in provincia diVarese. Capofila dell’iniziativa èAlessandro Vedani sindaco diBuguggiate. In una lettera apertaindirizzata al Prefetto SimonettaVaccari, al questore Matteo Turillo,al presidente della Provincia DarioGalli e al Comando provinciale deiCarabinieri, Vedani espone le diffi-

coltà dei centri medio-piccoli apresidiare il territorio e chiede losviluppo di forme di collaborazio-ne di intervento con Polizia eCarabinieri. I comuni aderenti allapetizione propongono l’istituzionedi un tavolo di confronto periodicotra i comandi territoriali (stazioniCarabinieri) ed i sindaci per cono-scere dati certi sulle denunce pre-sentate e i reati commessi sul ter-

ritorio. Si chiedono inoltre misurestraordinarie per fronteggiare ifurti nelle abitazioni, anche attra-verso progetti da elaborare con lesedi dei comandi periferici deiCarabinieri (sistemi di videosorve-glianza comunale collegati allestazioni).

Mariacarla Cebrelli

UUnn mmoonnuummeennttoo ssccoonnoosscciiuuttoo aa CCaapprroonnnnoo

PPIICCCCOOLLII CCOOMMUUNNII AALLLLEEAATTII CCOONNTTRROO LLAA DDEELLIINNQQUUEENNZZAA

Nelle scorse settimane abbiamo avutol’opportunità di fare due lezioni conun’archeologa. Racconto.Nella prima lezione ci siamo recati almuseo di Angera. Quando siamo arriva-ti ci hanno accolto due signore: Patriziae Serena. Serena è l’archeologa che haorganizzato il museo, invece Patriziaera la nostra guida. Quando siamo en-trati ci hanno mostrato le vetrine,cheerano messe in ordine dalla più anticaalla più recente. Nella prima c’erano deifossili di tantissime migliaia di anni fa.Nella seconda vetrina c’erano dellefrecce che sono state ricostruite e sul

muro erano appesi degli archi. Invecenella terza vetrina c’erano delle asce edelle mazze. Nella sala successiva,Patrizia e Serena ci hanno fatto vederela ricostruzione in miniatura della“Tana del lupo” e altri repertidell’Epoca Romana.Al termine della visita, siamo tornati ascuola per vedere delle diapositive nel-l’aula multimediale. Queste foto riguar-davano il lavoro dell’archeologo: i si-stemi per individuare l’area di scavo, glistrumenti usati ecc. La settimana suc-cessiva, Patrizia ci ha portato in aulagialla e qui abbiamo simulato uno scavo

archeologico. Patrizia ci ha mostrato ditre strati di terreno: io ho scavato nelprimo; qui erano contenuti i resti di unguerriero del Medioevo. Nella tomba diquel guerriero abbiamo ritrovato un te-schio, le ossa del braccio, un anello, unporta spada, un bicchiere in terracotta,una lampada a olio e un pezzo di bara.Dopo aver completato lo scavo, abbia-mo numerato e fotografato i reperti; poili abbiamo disegnati e abbiamo comple-tato delle schede per spiegare a qualeepoca risalivano e a cosa servivano glioggetti ritrovati. Quest’attività mi è pia-ciuta, soprattutto lo scavo archeologico.

IILL LLAABBOORRAATTOORRIIOO DDII AARRCCHHEEOOLLOOGGIIAA (Testo di un bambino di classe terza)

Con d.g.r. 26 novembre 2008, n. VIII/8504 “Individuazione degli interventi di valorizzazione del pa-trimonio archeologico lombardo – Ripartizione finanziaria per l’anno 2008”, la Giunta Regionale haapprovato il cofinanziamento per il progetto “LA TANA DEL LUPO. VALORIZZAZIONE E RECUPEROALLA FRUIZIONE PUBBLICA DI UN’AREA RITUALE ROMANA E DEL SUO CONTESTO ARCHEOLOGICO”.Il progetto, patrocinato dalla proprietà Borromeo, è coordinato dalla Direzione del MuseoArcheologico di Angera in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Lombardia. Laprima fase di attuazione verrà avviata nel mese di marzo con il disboscamento e la messa in sicu-rezza del sito, con la collaborazione della Protezione Civile e della Provincia di Varese. Subito dopoinizierà la fase di pulitura e restauro delle superfici rocciose cui seguirà il rilievo grafico e topo-grafico a cura del DISTART, Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, dei Trasporti, delle Acque, delRilevamento del Territorio dell’Università di Bologna. L’ultima fase consisterà in controlli stratigra-fici e documentazione di scavo, con la collaborazione del Dipartimento di Archeologiadell’Università di Bologna e dei volontari dell’Associazione Mario Bertolone di Angera.

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SCUOLA - Non ti scordar di me

O meglio, Egretta Alba, ArdeaPurpurea e Ardea Cinerea se voglia-mo usare i nomi scientifici in latino,oppure “sgolgia ” se le vogliamo ac-cumunare tutti e tre con un uniconome dialettale.Stiamo parlando dei tre grandi Aironiche popolano l’Oasi della Bruscherain periodi e con popolazioni diverse. Sicuramente tutti abbiamo vistoquello Cenerino, almeno una volta,su un ramo di una pianta, sulle sas-saie quando sono scoperte oppure involo. La popolazione del Cenerino èabbastanza stabile in questi ultimianni con una presenza stanziale di9÷11 esemplari tra giovani e adulti; èanche l’Airone più comune inEuropa.L’Airone Bianco Maggiore è invecestanziale da non molto ed oggi, in in-verno, se ne contano almeno 6 esem-plari spesso visibili in gruppo sullecime degli alberi più alti. Se ilCenerino è facile vederlo anche posa-

to nei prati dei Baranzitt o in Quassa,il Bianco ha le stesse abitudini ma inprati più nascosti. Per quello Rosso le cose si compli-cano per la sua particolarità di starse-ne solitario nel folto del canneto e,quando in volo, diventa difficile di-stinguerlo dal Cenerino se la luce nonè favorevole. Io, in Bruschera, non neho mai contati più di due esemplarinel periodo primaverile ed estivo.Tutti e tre hanno delle dimensioni si-mili che vanno dagli 84 ai 100 cm dialtezza per un peso da 1 a 2 kg; l’a-pertura alare da 1,1 a 1,95 m; ilRosso è comunque il più minuto. Lavita media va dai 10÷15 anni delBianco Maggiore ai 23 del Rosso e ai25 del Cenerino.Il volo è effettuato tenendo il lungocollo piegato a S con battiti delle alilenti e regolari; se individuano unapersona cambiano repentinamente di-rezione e posso assicurare, per espe-rienza, che la loro vista è più che

buona. La voce è simile nel Cenerinoe nel Rosso (un aspro, breve e singo-lo kreek) mentre il Bianco è piuttostosilenzioso e talvolta emette una lun-ga serie di deboli krr, krr, krr, soloquando spicca il volo. Si nutrono dipesci, crostacei, anfibi e altri animaliacquatici che attendono con infinitapazienza tenendo spesso il becco im-merso in acqua pronto a scattare comeuna fiocina. Il Bianco prima di scoc-care il colpo “trema rapidamente”.Non è raro vederli catturare pesci cheper la loro dimensione fanno fatica aingoiare. La riproduzione, io nonl’ho mai osservata in Bruschera, av-viene in nidi sulle cime degli alberi

per il Bianco e nel canneto per ilCenerino e il Rosso; da 2 a 5 uovaper 1 covata all’anno, covata che dura20÷26 giorni tra gennaio e luglio(Cenerino è il più precoce mentreBianco il più tardivo). Dei tre ilRosso è quello più a rischio di estin-zione.Molto bello il piumaggio del Biancoin parata nuziale mentre i giovani diCenerino e Rosso si distinguono perla mancanza della cresta nera e la te-sta ancora chiara. Il Bianco si distin-gue dalla Garzetta per le maggiori di-mensioni e per le dita dei piedi chesono nere (gialle quelle dellaGarzetta).

Ritorna allo scoccare della pri-mavera la giornata del NONTI-SCORDARDIME. Sabato 21marzo, armati di guanti e attrez-zature, bambini, genitori e inse-gnanti si sono prodigati nellapulizia e risistemazione del cor-tile della scuola e di alcuni loca-li. Ogni classe aveva un compi-to preciso: le classi prime sisono occupate della piantuma-zione dei fiori e dell’aula gialla,le seconde hanno sistemato leaiuole e le fioriere, le terze e lequarte hanno verniciato fiorieree panchine e abbellito le catte-dre con il decoupage, le quinte,si sono occupate di spugnare leporte verniciate dai genitori, pu-

lire la palestra e la parte norddel cortile. Un vero e propriomake up per la scuola, oggi bel-la e pulita, svolto con grandeentusiasmo. Quest’anno, in par-ticolare, si è concluso il lavorodella riverniciatura totale di tut-te le porte delle aule, dipintauna classe V, veramente malan-data, e fatta opera di sgombero epulizia del sottotetto (riempen-do un intero container gentil-mente fornito dall’amministra-zione comunale). Il gruppo divolontari, cresciuto in tre annida tre a 40 elementi, è convintoche quest’iniziativa sia vera-mente un modo per insegnare atutti i ragazzi il rispetto e la cura

per gli ambienti comunitari. Unesempio buono di come anchegli adulti sappiano lavorare in-sieme divertendosi allo stessotempo.Si ringraziano per la col-laborazione l’amministrazionecomunale, Lega Ambiente, cheha partecipato all’iniziativa conun contributo di Euro 100 e lapresenza di volontari, il comita-to genitori, l’imbianchinoLorenzo Pelfini per il preziosoaiuto e i giardinieri, signoriSalice, che da anni regalanosplendidi fiori e preziosa mano-dopera.

Lorenza Marzetta

IIlllluummiinnaa llaa RRooccccaa DDOOMMAANNDDEE EE RRIISSPPOOSSTTEE

Si è già parlato su questo notiziariodell’Etiopia, e del rapporto di sostegno ecollaborazione tra medici angeresi e unospedale di provincia sperduto nell’alti-piano dello Shoa. Vale la pena di ripar-larne, perché si tratta di una vicenda im-portante. Wolisso è una cittadina di ca20.000 abitanti, capoluogo di un’unitàamministrativa a 130 chilometri dalla ca-pitale. Una decina di anni fa, per iniziati-va congiunta di una ONG padovana, ilCUAMM, e dei vescovi cattolicietiopici, viè stato fondato un ospedale. All’epocaera l’unico presidio sanitario – di qualun-que livello – esistente nel raggio di deci-ne di chilometri. Ma l’intuizione felice deidonatori è stata quella di non lasciarequell’infrastruttura nelle mani di un’am-ministrazione locale sprovvista di compe-tenze e di risorse finanziarie; come è suc-cesso a molte altre strutture analoghe inpaesi del terzo mondo, essa sarebbe sta-ta destinata ad un rapido degrado. IlCUAMM ha continuato ad occuparsi del-l’ospedale (che formalmente appartienealla Conferenza Episcopale Etiopica)fornendo assistenza professionale e uncontributo non trascurabile di volontari.Inoltre, con l’aiuto anche di altre organiz-zazioni, fornisce di anno in anno un so-stegno finanziario; anche se l’oculata ge-stione permette di ottenere una certapartecipazione ai costi da parte della po-polazione locale, il basso livello mediodei redditi non consente il pareggio delbilancio, e tanto meno l’acquisto di nuo-ve apparecchiature e materiale sanitario.

Quanto alle sovvenzioni statali, non arri-vano a coprire il 20% dei costi di puragestione. In questa situazione si sono in-seriti alcuni nostri concittadini. Ha inizia-to cinque anni fa il chirurgo dottorGiorgio Gadiva, seguito un paio d’annidopo dalla pediatra dottoressa MagdaBonini. Da qualche tempo ancheH.O.P.E., la piccola ONLUS locale che sioccupa di aiuti al terzo mondo, ha inseri-to l’ospedale di Wolisso fra i possibili frui-tori dei propri finanziamenti. Ed ora altriangeresi, o qui impiegati presso il nostroospedale, hanno raccolto l’invito del dott.Gadiva e si sono recati in sopralluogo aWolisso; sono la dottoressa ClaudiaSoldati e le infermiere Claudia Bozzoli eLaura Olivi.È un viaggio che vale la pena fare: non èun giro turistico ma permette di prende-re visione di un’iniziativa che, utilizzandomezzi modesti, buona volontà e buonsenso gestionale, costituisce un casoesemplare di solidarietà ben applicata, dibuona politica sanitaria e di cordiale col-laborazione fra italiani e personale locale(che riceve in loco la formazione profes-sionale). Del resto nella storia dell’ospe-dale Ondoli questa capacità di collabora-zione con paesi oltremare non è nuova,né recente; i meno giovani tra noi ricor-deranno certamente, tanto per fare unsolo esempio, la figura del dott.Pistocchini e la sua missione in Kenia(anni ’70). Ed è bene pertanto che la tra-dizione continui!

(M. B.)

ANGERA - WOLISSOUn ponte di solidarietà

CChhii ll’’hhaa vviissttoo??

BIANCO,ROSSO, E...CENERINODi Alvinio Ravasi

La sera del 20 dicembre scorso, con il ca-lare della notte, le strade di Angera han-no cominciato a risuonare del rumore dizoccoli di cavalli e asini. In sella ai caval-li, uomini con armatura e mantello rosso:legionari romani; nei tantissimi cortili af-facciati sul corso, a un primo sguardo na-scosti, riprendevano vita scene di unastoria di duemila anni fa. Angeli annun-ziatori di messaggi e profezie divine simanifestavano innanzi ai tanti spettatori,grandi e piccini, meravigliati ad ogni sce-nario: un percorso che iniziandodall’Annunciazione alla Vergine Maria daparte dell’Arcangelo Gabriele (nelSantuario della Madonna della Riva)giungeva alla nascita di Gesù bambinonella capanna (in piazza della chiesa).

La potenza suggestiva delle rappresenta-zioni, come ad esempio la corte di reErode o il sogno di San Giuseppe, era ar-ricchita anche dalla riproduzione piena divita delle botteghe del fornaio e del fale-gname, il mercato e la locanda.L’atmosfera natalizia è stata creata an-che grazie al corpo musicale S. Cecilia diAngera che ha eseguito melodie tradizio-nali indossando il tipico costume da pi-varo. Questo evento suggestivo è statoorganizzato in collaborazione con laParrocchia e l’Oratorio di Angera. Data lagrande affluenza speriamo possa diven-tare un appuntamento fisso nel nostrocalendario natalizio.

Federica Geraneo

PPRREESSEEPPEE VVIIVVEENNTTEELa storia millenaria riprende vita tra le vie di Angera

Egregi Signori,Mi fa piacere che abbiate scelto questa frase di mio nonno per descrivere la nostra Angera e lanostra Rocca. Ed è proprio per il grande affetto che mi lega a questi luoghi che ho lanciato, suFacebook, l’iniziativa “Illumina la Rocca”, “esplosa” in brevissimo tempo, grazie ad un consen-so straordinario. Straordinario perché a oggi già rappresenta il 12% della popolazione totale an-gerese e ancora più straordinario perché certamente rappresenta il 100% dei giovani angeresi.Questi ragazzi si sono mossi compatti per una causa che non credevo li coinvolgessi così da vi-cino.Essi interpretano il loro sentimento, ma sicuramente anche quello dei genitori e dei nonni chenon sono frequentatori della rete.Basta entrare in Internet e digitare “Illumina la Rocca” per entrare nel gruppo e scorrere le pa-gine e pagine di nomi e volti dei tanti che hanno aderito all’inizativa, da Angera e zone limitro-fe, dall’altra sponda del lago e poi studenti dalle loro sedi Erasmus, nativi angersi oggi residen-ti in Gran Bretagna, Belgio, Stati Uniti e Argentina. Perché la Rocca ce l’abbiamo nel DNA e lasentiamo profondamente nostra per sempre.Arrivando ad Angera in battello, nei pomeriggi d’inverno, il lago sembra aver inghiottito tutto, cisi sente spaesati e persi e sembra di approdare nel nulla. Ci resta solo, in questa sponda sem-pre più magra, la luce allegra della Chiesa di Taino. Di fronte al nostro buio, San Carlone se laride, perché a lui, la luce, non l’hanno fatta mancare mai!Noi non chiediamo un’ illuminazione a giorno, con luci avveniristiche e inutilmente dispendiose,ci basta qualche faro, una luce soffusa, che buchi quel buio tremendo che mette solo malinco-nia. La Rocca è davvero per noi una “veneranda capostipite”, che da qualche anno è offesa emortificata, e, allo stesso tempo noi, qui sotto, ci sentiamo offesi, per non esser considerati de-gni di un gesto di attenzione. E ancora più ci offende vedere la luce comparire magicamente pereventi privati!E allora ci chiediamo… Ma è davvero così costoso illuminare un monumento? E alla fine nonne vale comunque la pena? Noi continueremo a raccogliere le nostre adesioni e cercheremo di entrare in contatto con chi cipossa dare una mano e una risposta e, perché no, siamo disposti ad attivarci se servisse un aiu-to per sensibilizzare qualcuno o cercare qualche sponsor. Quello che non permetteremo è chequesto slancio si perda nel nulla.Distinti Saluti

Bianca Dal Molin - Angerae il gruppo Illumina la Rocca su Facebook

La rocca Borromeo è prima di tutto unproprietà privata, questo non va dimenticatoanche se tutti gli angeresi se la sentono unpo’ loro.Nel 2004 questa amministrazione comunaleha fatto un progetto (a spese del soloComune) per una completa illuminazionedella Rocca (il valore dei lavori consistenti intre lotti era di Euro 260.000) che osservassele norme regionali sull’inquinamentoluminoso e quelle più generali della sicurezza(da ricordare che il territorio di Angera èvicino agli aeroporti di Malpensa e Vergiate).Il progetto è stato presentato in provincia perben due volte (nel 2005 al presidenteReguzzoni e nel 2007 al presidente Galli) eall’esame della Giunta provinciale ma non hapotuto essere finanziato perché costituisce unintervento su proprietà privata impossibile dafinanziare con denato pubblico. Il Comune di Arona che si era dichiarato inprincipio disponibile, all’invio del preventivoha risposto che non poteva far fronteneppure in parte alla spesa per ragioni dibilancio. Diversi sponsor potenziali contattati(banche e privati) non hanno aderito con lamotivazione che non avevano un ritornodiretto ad accezione della Cariplo che hacontribuito con 10.000 Euro. La famiglia Borromeo era disposta adaccogliere l’impianto ma non a parteciparealla spesa. Il Comune di Angera ha anteposto altrepriorità all’illuminazione. Il Comune è sempredisponibile ad aggiornare il progetto, apartecipare con un contributo ma non adinvestire denaro pubblico per realizzareun’opera privata importante ma nonprioritaria a fronte della necessità di unascuola materna, della strada per l’Ospedaleecc.

"È un caro paese, Angera; sembra essersi ritirato lì, in fondo al lago come in un angolo morto, per non essere disturbato. E lo vigila il castello, come un venerando capostipite"

(A. Greppi, 1950)

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