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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: SPES- Promozione e Solidarietà 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Un ponte sull’Adriatico 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): E 14 – educazione e promozione culturale di minoranze linguistiche 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: La storia dell’uomo è caratterizzata da una costante mobilità di singoli, di gruppi, talvolta di interi popoli da una regione all’altra della Terra alla ricerca di migliori condizioni di vita, portando con sé tradizioni linguistiche, popolari, culturali ed 2 NZ02016 Regione Lazio

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI INSERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

SPES- Promozione e Solidarietà

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

Un ponte sull’Adriatico

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

E 14 – educazione e promozione culturale di minoranze linguistiche

6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:

La storia dell’uomo è caratterizzata da una costante mobilità di singoli, di gruppi, talvolta di interi popoli da una regione all’altra della Terra alla ricerca di migliori condizioni di vita, portando con sé tradizioni linguistiche, popolari, culturali ed artistiche.L’Italia è stata per diversi secoli terra di approdo per gli emigrati croati, i quali erano attratti dal nostro Paese non solo per le maggiori opportunità lavorative, ma anche per le basi culturali, popolari, artistiche e usanze molto simili.Interi gruppi di coloni croati, già dal XIII secolo, si insediarono nel territorio italiano, soprattutto in Molise, creando piccoli centri abitati, in alcuni dei quali si parla ancora oggi la lingua originaria (Acquaviva, Collecroce, San Felice del Molise, Montemitro).Anche oggi si rileva una presenza croata, nel nostro Paese non indifferente; infatti, secondo le più recenti stime del Ministero degli Interni Italiano, la presenza di cittadini croati sul territorio italiano ammonta a circa 60.000 unità. Questo dato tiene in considerazione sia i croati di immigrazione postbellica, dagli anni ’50 in poi, sia

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Regione Lazio

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quelli di immigrazione più recente, dal 1990 in poi (17.661 i permessi di soggiorno rilasciati).La distribuzione dei croati in Italia oggi, è concentrata in alcune grandi città e province; su tutte Trieste e Milano, nelle quali la minoranza si è trasferita per esigenze lavorative; nella Regione Lazio sono invece circa 5.000 i croati residenti, per lo più studenti, o lavoratori, per gran parte donne.Per garantire l’integrazione degli immigrati è necessario informarli sui loro diritti e doveri basandosi sulla normativa vigente, sia nazionale, D.Lgs.380/98, D.Lgs.113/99, L.106/02 e 189/02, che regionale L.68/75, 38/76, 8/92.Queste disposizioni trattano diversi argomenti: immigrazione, permessi di soggiorno asilo, cittadinanza, lavoro, istruzione, strutture di accoglienza.L’Italia e la Croazia, peraltro, sono in stretto collegamento, soprattutto nel settore commerciale, favorito dalla vicinanza geografica dei Paesi (la Croazia, tra i paesi dei Balcani, è l’unico importatore di prodotti alimentari italiani). Lo scorso anno, infatti, l’interscambio tra i due Paesi è aumentato del 40 %. L’Italia è riuscita ad intervenire nell’economia della Croazia creando quattro aree industriali e promuovendo attività bancarie.L’Associazione Italo-Croata ha per scopo lo svolgimento delle seguenti attività, rivolte per la gran parte a croati residenti in Italia: accoglienza, sostegno e accompagnamento, insediamento lavorativo, apprendimento della lingua, ricerca di alloggi, il tutto cercando di diffondere l’interculturalità.L’Associazione già da tempo opera in questo campo; nasce nel dicembre del 1993 con lo scopo di soddisfare i seguenti obiettivi:

favorire e promuovere i contatti a vari livelli con le Istituzioni e Associazioni italiane e croate in vista dello sviluppo dei rapporti socio-culturali tra i due popoli;

organizza la raccolta di aiuti per la Croazia e contribuisce, viste le conseguenze della guerra, alla sua ricostruzione;

promuove in Italia e in Croazia la conoscenza del reciproco patrimonio culturale, storico, naturale, artistico e religioso;

organizza corsi di lingua; patrocina incontri, mostre, convegni e rassegne; organizza viaggi per tali scopi;

provvede ad un centro di documentazione con archivio, biblioteche e sale di lettura;

mantiene i rapporti con le popolazioni di antico insediamento nel Molise e con quelle di recente immigrazione in Italia;

cura la pubblicazione e la diffusione di un Bollettino di informazione bilingue.

Tali attività sono state avviate progressivamente e si stanno realizzando con successo. In particolare la pubblicazione del Bollettino avviene con continuità dal 1993, con uscita bimestrale e una tiratura di 2000 copie distribuite presso le Istituzioni attente al fenomeno migratorio, le Università, gli Istituti socio-culturali, sia italiani che croati (ca. 1000 recapiti “istituzionali” nel 2005), oltre che alla comunità croata. Dal 2004 partecipano con successo alla realizzazione e diffusione del Bollettino i volontari del servizio civile.Il Bollettino ha una notevole risonanza producendo alcune interessanti conseguenze, tra cui la richiesta del comune di Termoli (CB) di avviare un gemellaggio con scuole croate. Per il tramite dell’Associazione, tre scuole della regione di Dubrovnik hanno già risposto con entusiasmo, e altre iniziative di gemellaggio stanno partendo tra l’Università di Termoli e quella di Zagabria.

(Allegato 1)

7) Obiettivi del progetto:

Obiettivi generali: Promozione dell’interculturalità Rafforzamento della convivenza pacifica tra croati e italiani Diffusione tra i croati residenti in Italia di informazioni e notizie di carattere

culturale, sociale e giuridico volte a favorire l’integrazione e la costruzione della casa comune europea.

Obiettivi specifici:1. realizzazione di 6 numeri del Bollettino, con cadenza bimestrale;2. ampliamento della diffusione del Bollettino.

Indicatori di risultato:1. stampa in 2000 copie di ciascuno dei 6 numeri del Bollettino che saranno

realizzati durante l’anno di durata del progetto.2. incremento di almeno il 20% del numero di recapiti istituzionali presso cui il

Bollettino è distribuito (dato 2005: ca. 1000).

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:

8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettiviIl piano di attuazione del progetto prevede un’articolazione delle attività in 4 fasi distinte, che si articoleranno su base bimestrale:

1. raccolta dei materiali necessari alla realizzazione del Bollettino;2. progetto grafico e preparazione per la stampa;3. stampa e distribuzione;4. promozione del Bollettino

Attività trasversale sarà quella di coordinamento e monitoraggio delle attività, affidata al Presidente dell’Associazione; attività propedeutica sarà quella della formazione dei volontari di servizio civile.L’articolazione temporale di tali attività è quale riportata nel diagramma di Gantt che segue.

Attività/mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12Raccolta materialiProgetto graficoStampa e distribuzionepromozioneCoordinamentoFormazione volontari s.c.

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione.In relazione alle fasi previste dal piano di attuazione, le attività previste sono le seguenti:

(Allegato 1)

1. Raccolta dei materiali necessari alla realizzazione del Bollettino; ricercare informazioni e notizie utili, con diversi metodi: internet, giornali

italiani, croati e internazionali, contatti diretti con informatori, interviste…; creare canali di comunicazione costante con Istituzioni ed Organismi di

ambedue i Paesi; scrivere gli articoli in italiano e in croato.Questa attività si svolge nel primo mese di ogni bimestre, anche se nel mese successivo viene mantenuta un’attenzione costante alle notizie più rilevanti tramite internet, quotidiani e canali di comunicazione.

2. Redazione articoli, progetto grafico e preparazione per la stampa; Preparazione e verifica articoli impaginazione e cura del Bollettino sia dal punto di vista grafico che

iconografico preparazione del Bollettino su CD per la tipografiaL’attività si svolge nelle prime due settimane del secondo mese di ogni bimestre.

3. stampa e distribuzione. Stampa presso tipografia e acquisizione delle copie stampate. Verifica della lista di recapiti esistente Identificazione di nuovi recapiti Distribuzione.L’attività si svolge nelle seconde due settimane del secondo mese di ogni bimestre.

4. Promozione Incontri presso l’Ambasciata e la sede dell’Associazione con cittadini croati Partecipazione presso l’Ambasciata alle iniziative culturali da questa promosse Partecipazione ad iniziative di carattere interculturale e/o relative all’area

adriatica, a Roma e in Italia.L’attività si svolge con continuità per tutto il corso dell’anno.

5. FormazioneL’attività di formazione si svolgerà nei primi 5 mesi dell’anno di durata del progetto contestualmente all’inserimento progressivo dei volontari nelle attività di progetto; circa i contenuti della formazione si rimanda al punto 41.

8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.Le risorse umane dell’Associazione sono in totale 12 e lavorano tutte a titolo gratuito; per la realizzazione di questa attività sono 4. In particolare:

1 giornalista professionista, Direttore del Bollettino. 1 Coordinatore e responsabile dell’impaginazione 2 volontari dell’Associazione.

8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. In relazione alle attività indicate al punto 8.2, il ruolo e le attività dei

volontari, guidati da un responsabile dell’Associazione, saranno come segue:

Raccolta dei materiali necessari alla realizzazione del Bollettino; Ricerca di informazioni e notizie utili; Partecipazione alla creazione di canali di comunicazione costante con Istituzioni

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ed Organismi di ambedue i Paesi; Scrittura di articoli in italiano.Redazione articoli, progetto grafico e preparazione per la stampa; Preparazione e verifica articoli Impaginazione e cura del Bollettino sia dal punto di vista grafico che

iconografico Preparazione del Bollettino su CD per la tipografiaI volontari saranno coinvolti gradualmente in funzione dell’avanzamento del processo formativoStampa e distribuzione. Controllo della stampa presso la tipografia e acquisizione delle copie stampate. Verifica della lista di recapiti esistente Identificazione di nuovi recapiti Distribuzione.Promozione Partecipazione ad incontri presso l’Ambasciata e la sede dell’Associazione con

cittadini croati Partecipazione presso l’Ambasciata alle iniziative culturali da questa promosse Partecipazione ad iniziative di carattere interculturale e/o relative all’area

adriatica, a Roma e in Italia.In questo modo i volontari del Servizio Civile saranno protagonisti dello sviluppo dell’intero percorso, dall’organizzazione alla strutturazione, fino alla diffusione del Bollettino informativo.

Nello svolgimento delle attività previste i volontari utilizzeranno a pieno la dotazione informatica messa a loro disposizione in ogni momento; saranno, quindi, chiamati all’utilizzo di posta elettronica, word ed altre funzioni specifiche del pacchetto Office.

Infine per meglio qualificare la presenza a contatto con i diversi stakeholders, i volontari in servizio civile saranno dotati di nozioni sufficienti a rispondere adeguatamente in caso di emergenze di primo soccorso (vedi formazione).

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

4

0

4

0

30

5

(Allegato 1)

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

disponibilità a missioni e trasferimenti (visto che le altre comunità croate in Italia si trovano oltre che a Roma in Molise, Trieste e Milano, si rendi necessario una visita per spiegare il progetto e chiedere la loro collaborazione nel

CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto:

N.Sede di

attuazione del progetto

Comune IndirizzoCod. ident. sede

N. vol. per sede

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Cognome e nome Data di nascita C.F.

1 Associazione Italo-Croata Roma Via di Salone, 74 19921 4 Luka Krilic 20/06/1961 KRLLKU61H20H501I

23456789101112131415161718

17) Altre figure impiegate nel Progetto:

N.Sede di

attuazione del progetto

Comune IndirizzoCod. ident. sede

N. vol. per sede

TUTOR RESP. LOCALI ENTE ACC.

Cognome e nome

Data di

nascita

C.F. Cognome e nome

Data di

nascita

C.F.

1

Associazione Italo-Croata Roma Via di Salone, 74 19921

4

Mantovani Chiara

Troia Irene

Malfa Federica

21/11/1975

04/08/1975

27/08/1978

MNTCHR75S61D773Z

TRORNI75M44H501E

MLFFRC78M67D810R

FonovicKsenija

01/03/1969

FNVKNJ69C41Z118X

23456789101112131415

161718

18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

L’Associazione di Promozione e Solidarietà – SPES, realizzando i compiti istituzionalmente attribuiti ai Centri di Servizio per il Volontariato, è impegnata nella promozione e diffusione del Servizio civile Nazionale, grazie anche alla sua articolazione territoriale di Sportelli territoriali diffusi in tutta la Regione. In particolare, nel 2006, SPES ha svolto attività di promozione del servizio civile, a titolo non oneroso, nell’ambito della campagna “Cittadini solidali” promossa dall’Assessorato alle Politiche sociali del Lazio e realizzata dalla CRESC Lazio (Conferenza regionale enti di servizio civile). A tal fine ha realizzato incontri, seminari ed eventi di informazione, sensibilizzazione e promozione, con la diffusione di circa 10.000 tra opuscoli, volantini e locandine, rivolti sia ai giovani – negli Istituti superiori, nelle Università e nei luoghi di aggregazione giovanili -che alle associazioni di volontariato e Terzo settore di tutto il territorio laziale.L’impegno di Spes in questo ambito precede e prosegue oltre l’anno previsto per la realizzazione della suddetta campagna.

La promozione dei progetti di Servizio civile Nazionale vedrà la pubblicazione della notizia sul sito www.volontariato.lazio.it con numerose pagine di approfondimento dei singoli progetti, nonché sui siti delle singole associazioni partner.

Inoltre ci sarà una assidua operazione di volantinaggio sia per quanto riguarda l’affissione di manifesti promozionali in punti cruciali di passaggio quali università, stazioni ferroviarie, stazioni di pullman e particolari luoghi di aggregazione giovanile come pub, bar, librerie; sia per quanto riguarda la distribuzione di volantini da parte di personale addetto.

Infine saranno pubblicate campagne promozionali sui principali quotidiani locali e nazionali, nelle pagine locali, e emittenti radiofoniche con esplicito riferimento ai progetti proposti dall’Ente.

Ore dedicate all’attività di sensibilizzazione:

Realizzazione apposite pagine su sito web: 6 ore

Realizzazione manifesti e volantini: 5 ore

Realizzazione manchette: 2 ore

Attacchinaggio manifesti promozionali: 6 ore

Volantinaggio: 16 ore

Totale: 35 ore

Un’importante opera di collegamento è comunque attribuita a tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto (operatori, volontari e partner) che avranno il compito di diffondere gli obiettivi del proprio progetto all’interno del proprio network sociale.

19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:

La metodologia di selezione applicata si avvale delle tecniche e delle competenze derivanti dal Know How di una grande società di consulenza direzionale, la Mercuri Urval, specializzata nella selezione delle risorse umane. L'attività di selezione adottata da Mercuri Urval è basata sull'utilizzo di metodologie articolate che includono strumenti di indagine scientificamente testati.Il processo di selezione si divide in due fasi:1) In aula plenariatutti i candidati vengono convocati in gruppi del numero massimo di 15 persone. La fase plenaria ha inizio con la compilazione di una scheda volta alla raccolta dei dati curriculari dei candidati. Si prosegue con le presentazioni di SPES, dell' eventuale associazione, sede di realizzazione e dei criteri di valutazione dei candidati di seguito illustrati. Sono presenti il Responsabile di SPES per il Servizio Civile o eventualmente il Responsabile locale di progetto e un Responsabile dell' associazione partner.L’esperto selezionatore realizza, dunque, un colloquio di gruppo su varie tematichein parte connesse con quelle attinenti il progetto e in parte relative a questioni di attualità. Tale colloquio serve a creare un clima disteso ed informale, che ha lo scopo di distogliere l'attenzione dalle finalità dell'incontro per dar modo ai candidati di far liberamente emergere aspetti più autentici delle loro caratteristiche personali, rilevabili sia dal selezionatore che dai responsabili presenti.

2) Colloquio personale.Il colloquio individuale viene di norma effettuato dal selezionatore attraverso specifiche metodologie; tuttavia per la tipologia di taluni progetti di servizio civile il responsabile dell'associazione può esprimere la volontà di essere presente in sede di colloquio individuale. In tale ambito il responsabile del progetto interviene nella dinamica del colloquio per tutto quanto attiene gli aspetti tecnici richiesti dalla tipologia di candidature che il progetto prevede.

Strumenti utilizzati la traccia utilizzata in sede di colloquio ricalca le voci proposte dall'UNSC nell'allegato 4 - con le modifiche di seguito illustrate. Le domande poste, così come il loro ordine, seguono una modalità prettamente colloquiale che varia di volta in volta. Alcune delle variabili presenti nell'allegato 4, vengono sondate attraverso domande che poco si discostano dalle voci stesse; se ne forniscono a tal proposito alcuni esempi:

Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario -Aderiresti ad altri progetti di servizio civile o è un'esperienza che faresti solo in questo caso?

Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto -Trovi che ci sia un'attinenza (riscontri continuità) tra il tuo curriculum e le scelte di studio e/o di professione che questa esperienza di servizio civile ti offre?

Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio - Hai già altri impegni di studio, lavoro o familiari? Quanto ed eventualmente quando questi ti rendono non disponibile a svolgere le attività previste?

Condivisione da parte del candidato degli obiettivi - Hai svolto prima d'ora attività assimilabili a quelle proposte dal progetto? Avevi intenzione di sperimentarti in attività simili a quelle del progetto, anche seguendo altre strade?

Per quanto, invece, riguarda le variabili Idoneità del candidato a svolgere le mansioni; Particolari doti e abilità umane;queste vengono sondate attraverso indicatori in parte dedotti dal lavoro in plenaria, in parte recuperati con il colloquio: capacità nel lavoro autonomo, comunicatività, tratti emotivi, flessibilità, sono alcuni tra i principali indicatori che vanno a costruire la valutazione relativa all'idoneità e alle particolari doti.

Variabili che si intendono misurare e relativi indicatori:La variabile principale che si intende misurare è il grado di adeguatezza del candidato rispetto alle attività previste dal progetto; gli indicatori considerati sono quelli dell' Idoneità del candidato e delle Particolari doti e abilità umane. Altra variabile considerata è quella della motivazione, valutata sulla base di indicatori quali quelli della Condivisione da parte del candidato degli obiettivi, dell’Interesse all’acquisizione di particolari abilità e professionalità e delle Motivazioni generali per la prestazione del servizio civile. La Disponibilità nei confronti delle condizioni richieste, può essere riferita solo in parte alle motivazioni; sarà, quindi, cura del selezionatore comprendere le ragioni insite in una ridotta disponibilità, che non dovrà penalizzare il candidato nel caso di impegni di studio, altre esperienze lavorative o altre ragioni valutate imprescindibili, per quanto riguarda l'area delle motivazioni. Eventuali condizioni di rigidità poste dal candidato saranno, comunque, incrociate con quelle previste dal progetto.

Indicazioni delle soglie minime di accesso previste dal sistema:Le soglie minime di accesso saranno eventualmente previste dai singoli progetti.

Metodologie e tecniche utilizzate:Nell'individuazione e definizione dei criteri cui rifarsi per ottenere una valutazione dei candidati si è messo a punto il presente sistema di selezione che consta delle variabili ricavabili dal curriculum (cfr. anche l'allegato 3), dal lavoro in plenaria e dal colloquio personale, secondo le modalità sopra descritte. Da entrambi questi momenti ne scaturisce la compilazione della seguente "scheda di valutazione" :

Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità

Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto: giudizio (max l0 punti):.............

Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto: giudizio (max l0 punti):.............

Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario: giudizio (max l0 punti):……………

Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto: giudizio (max l0 punti):…………….

Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio(es: pernottamento, missioni, trasferimenti, flessibilità oraria...):(specificare il tipo di condizione):...........................................................................................……………giudizio (max l0 punti):.........………….

Particolari doti e abilità umane possedute dal candidato e altri elementi di valutazione: giudizio (max l0 punti):.............

Valutazione finale:giudizio (max 60 punti):.............Il punteggio massimo è pari a 60 ed è il risultato della somma dei punteggi attribuita a ciascuna delle sei voci che la compongono. Accanto alla scheda di valutazione di cui sopra, saranno considerate le "precedenti esperienze" e "i titoli di studio, i titoli professionali, le esperienze aggiuntive non valutate in precedenza e le eventuali altre conoscenze" secondo il valore a tali variabili riconosciuto ed accordato dall'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, con la determinazione del Direttore Generale del 30 maggio 2002.Il punteggio massimo che un candidato può ottenere, pertanto, rimane pari a 110 punti.

20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

Si

21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto:

Il piano di monitoraggio interno è la raccolta di informazioni sui valori numerici raggiunti dagli indicatori scelti per misurare determinati aspetti del progetto: andamento del progetto in relazione ai risultati previsti e non; miglioramento delle conoscenze e delle capacità dei volontari. L'attività di monitoraggio è realizzata attraverso la raccolta e l’analisi dei documenti diretti e indiretti dei singoli progetti, questionari-tipo, archivi elettronici (database) prevedendo la possibilità di modifiche e aggiunte di indicazioni ed informazioni se richieste dai singoli progetti.

A. La valutazione periodica dei risultati del progetto è realizzata attraverso la selezione di alcuni aspetti, informazioni e dati raccolti attraverso l'attività sistematica del Monitoraggio.

Il monitoraggio ha per questo contesto di analisi funzioni di:a) Analisi non esclusivamente numerica dei bisogni incontrati e

soddisfattib) Rendere visibile e documentare le attività del progetto, le iniziative e

gli obiettivi attesi e raggiuntic) Reindirizzo periodico in caso di nuovi bisogni rilevati durante le

attività

d) Coinvolgimento della comunità territoriale nel modulare gli interventi ai bisogni e ai cambiamenti innescati dal progetto stesso

e) Mantenimento delle attività ad un livello di flessibilità sufficiente ad incontrare bisogni ed esigenze del territorio non emerse precedentemente.

Le possibili figure interessate (stakeholders) sono: i volontari, l'Operatore Locale di Progetto (Olp), Responsabile Locale di Progetto (Rlp), Tutor, Formatore, Progettista, Soggetti del territorio, Responsabile Monitoraggio e Valutazione (M&V). La scelta rispetto al monitoraggio è di approfondire l'analisi e le riflessioni sull'andamento del progetto di 2 dei molteplici stakeholders: Olp, in quanto figura più vicina ai volontari e interno al progetto; i volontari, soggetti e benefici ari delle attività del progetto.Rispetto ai soggetti suddetti l'attività di monitoraggio sarà per lo più realizzata col supporto del M&V, che fornirà questionari-tipo, archivi elettronici (database) e indicazioni, prevedendo la possibilità di modifiche e aggiunte di indicazioni ed informazioni se richieste dai singoli progetti, rispetto alle esigenze e richieste dei Volontari e/o Olp (cfr. allegati Questionari-Tipo allegati).

Sarà cura del M&V procedere ad una verifica periodica per la valutazione dell'andamento del progetto con:

1. I volontari attraverso a. colloquio individuale, b. colloquio di gruppo, c. rilevazione dei dati del questionario anonimo "Questionario di auto-valutazione del servizio civile nazionale”, predisposto dall’Ufficio del Servizio Civile Nazionale di Volontariato.

2. Gli Olp attraverso a. colloquio individuale, b. questionario tipo.

In questo caso si parla di Valutazione partecipata per il coinvolgimento di alcuni stakeholders nel processo valutativo al fine di ricevere maggiori informazioni.

FASI - Valutazione e monitoraggio iniziale- Valutazione intermedia (dopo 6 mesi dall'avvio).- Valutazione finale

- Valutazione e monitoraggio iniziale: la valutazione può avvenire solo al momento di avvio del progetto e non in fase di progettazione e stesura dello stesso, in quanto non previsto (in questo caso si tratterebbe di valutazione ex-ante).

In questa fase è presentata l'attività di M&V agli Olp e Volontari dei singoli progetti, le finalità, gli strumenti e ausili di monitoraggio periodico, vengono raccolte eventuali richieste di supporto o modifiche degli strumenti predisposti. Tutto questo al fine di:- calibrare le attività di M&V alle peculiari caratteristiche presenti in ogni

progetto e rispetto ai soggetti che vi partecipano(Olp e volontari),- sensibilizzare gli stakeholders rispetto al valore e utilità del M&V al fine di

rendere realmente congruente con le attività del progetto le stesse attività

periodiche previste per il monitoraggio.

- Valutazione intermedia (dopo 6 mesi dall'avvio).Consente di analizzare lo stato di implementazione del progetto e confrontare alcuni dati rilevanti con i dati raccolti durante la valutazione iniziale con funzione di reindirizzo, di analisi della congruenza tra gli obiettivi realizzati/raggiunti e i loro tempi di realizzazione, qualità e quantità delle risorse utilizzate, i costi attesi/sostenuti, la verifica degli strumenti di M&V e elaborazioni delle eventuali modifiche.

- Valutazione finaleSi esprime un giudizio complessivo sul progetto, l'impatto effettivo che ha avuto sui diversi stakeholders e il territorio di riferimento, l'eventuale scostamento dai risultati previsti e le possibili cause endogene e/o esterne, eventuali effetti non previsti (positivi e negativi), elementi di riproducibilità (possibili buone prassi da pubblicizzare e diffondere).

Pianificazione orientativa dei tempi di realizzazione del Monitoraggio e Valutazione

Fasi / Stato di attuazione progetto(mesi di attività)

I II III IV V VI VII VIII IX X XI XIIValutazione inizialeValutazione intermediaValutazione finaleMonitoraggio

22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

Si

23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Saranno privilegiati i volontari che abbiano concluso o stiano terminando studi specifici nel campo delle Comunicazioni (Laurea in Scienze delle comunicazioni, Sociologia, Scienze Politiche, Lingue, Lettere o master in giornalismo).

24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

Formazione specifica 4.200Bilancio competenze 400Pubblicizz. Progetto 400Spese trasferta 400

Totale 5.400

25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto:

L’Ente Upter Sport, Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council interverrà quale partner del progetto rispetto ai moduli della formazione specifica relativi alle nozioni di primo soccorso e rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce (BLSD).L’Ambasciata della Repubblica di Croazia collabora alle attività del progetto inerenti il bollettino bilingue ritenendolo uno strumento utile a contribuire allo sviluppo e consolidamento dei rapporti tra l’Italia e la Croazia.

26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

In relazione alle attività di cui al punto 8.2 le principali risorse tecniche e strumentali necessarie sono le seguenti:1. raccolta materiali: postazione informatica con collegamento internet ad alta

velocità, scanner, software specifico per l’elaborazione di foto (Adobe Photoshop)

2. progetto grafico: postazione informatica dotata di programmi di impaginazione grafica (Quark Xpress 6)

3. stampa e distribuzione: postazione informatica per la tenuta della banca dati recapiti, telefono, fax.

4. promozione: macchina fotografica digitale ad alta risoluzione (5 megapixel)

Per la formazione:1. Televisore e proiettore attrezzati per videoconferenza2. Aula informatica attrezzata

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Università degli Studi Roma Tre (Università avente sede nella Regione di attuazione del progetto): riconoscimento di crediti formativi universitari ai propri studenti impegnati in progetti di servizio civile presentati da SPES, come da accordo allegato (Prot. 30847del 14 settembre 2005 a firma del Responsabile Area Affari Generali –Ufficio Didattica);

Università degli Studi di Cassino (Università avente sede nella Regione di attuazione del progetto): riconoscimento di crediti formativi universitari ai propri studenti impegnati in progetti di servizio civile presentati da SPES, come da accordo allegato (Prot. 22878 dell’8 settembre 2005 a firma del Dirigente Area 3 – Servizi agli studenti – Ufficio Ordinamenti Didattici).

28) Eventuali tirocini riconosciuti :

Il Corso di Laurea in Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi “Roma Tre” riconosce il Servizio civile Nazionale quale tirocinio esterno, come da accordo stipulato in data 27/10/2006 ed allegato.

L’Università degli Studi “Roma Tre” riconosce Crediti Formativi Universitari (CFU) per le attività realizzate nel corso del Servizio civile Nazionale validi ai fini di tirocini formativi a cui il titolo di studio può dare accesso come indicato alla lettera f) dell’art.10, c.1 del DM 509/99, come deliberato dal Senato Accademico in data 22/09/2004 (Prot. 30847del 14 settembre 2005 a firma del Responsabile Area Affari Generali –Ufficio Didattica).

La Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma riconosce le attività realizzate nel corso del Servizio civile Nazionale validi ai fini di tirocini formativi come da convenzione allegata.

29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Il rilascio dell’attestato di partecipazione finale sarà riconosciuto e certificato dalla Federazione delle Comunità croate in Italia, come da accordo stipulato in data 20/10/2006( prot.120/06)ed accluso.I volontari acquisiranno profonde conoscenze circa le problematiche connesse all’immigrazione e alla convivenza fra culture e nazionalità diverse, esperienza sicuramente spendibile nel settore del sociale, della mediazione culturale e delle scienze politiche.I giovani acquisiranno, inoltre, un ricco bagaglio di conoscenze pratiche nell’ambito delle tecniche e delle strategie comunicative, valide per la costruzione dei profili professionali nell’ambito della comunicazione, dal pubblicista al grafico, all’impaginatore.L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisibili, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC di “Esecutore BLSD”.

La società Fusilla s.r.l riconosce ai fini curriculari l’esperienza realizzata dai volontari impegnati nei progetti di servizio civile come da accordo stipulato in data 30/10/2006 e qui accluso.

La Federazione delle Comunità Croate in Italia riconosce e certifica ai fini curriculari l’esperienza realizzata dai volontari impegnati nei progetti di servizio civile come da accordo stipulato in data 20/10/2006 e qui accluso.

Formazione generale dei volontari

30) Sede di realizzazione:

Sede centrale dell’Ente accreditato Spes: Via dei Mille, 6 – RomaVia Nazionale, 39 - Roma

31) Modalità di attuazione:

La formazione generale sarà effettuata in proprio da Spes, presso la propria sede, con formatori propri e formatori esperti.

32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

Si

33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Gli incontri saranno organizzati in moduli (cfr. la scansione di seguito riportata), e verranno progettati e realizzati secondo la logica non tanto di un “corso” volto a trasmettere soltanto nozioni teoriche, ma piuttosto di un vero e proprio “percorso” formativo nel quale i giovani in servizio civile saranno chiamati a mettersi in gioco in prima persona ed a collocare l’esperienza che stanno affrontando nel quadro più complessivo della loro esperienza di vita, in modo tale che essa possa rappresentare una effettiva occasione di crescita personale.

La formazione generale si svolgerà entro i 5 primi mesi di servizio, in modo da garantire ai giovani volontari un inizio preparato e consapevole.Ciascun incontro e ciascun modulo prevedono il ricorso a tecniche di animazione e metodologie attive, in modo tale che i formandi possano realmente divenire i primi protagonisti del processo di apprendimento.Quando i volontari avranno cominciato a prestare il proprio servizio, sarà possibile fare riferimento alla loro esperienza, che diventerà una delle fonti di apprendimento.

Infine, per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate:- è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che –a seconda degli obiettivi di ciascun modulo formativo- potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione;- il lavoro in piccoli gruppi per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e comunicative- il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e strumento di apprendimento in quanto luogo di “sospensione” della pratica per avviare un processo di ricerca sulle conoscenze e le competenze (sia “tecniche” che relazionali) che l’esperienza man mano condotta dai volontari ha consentito loro di accumulare affinché esse possano essere elaborate (ossia rese più consapevoli ed esplicite) proprio grazie al lavoro formativo;- infine si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi presentati dai formatori o dai partecipanti.

Per concludere, l’attenzione approfondita che verrà prestata ai singoli partecipanti ed al loro percorso di apprendimento sarà garantita dalla possibilità di effettuare colloqui periodici con i formatori.

In ogni caso è previsto l’utilizzo della lezione frontale per non meno del 50% del monte ore complessivo, con particolare riguardo ai moduli relativi alla difesa della Patria, alla difesa non armata e non violenta ed ai vincoli normativi del servizio civile nazionale. Per il tempo restante si prevede invece di ricorrere sia a dinamiche non formali (per un monte ore complessivo relativo a ciascun modulo non inferiore al 20%) sia all’uso della videoconferenza.In particolare, le dinamiche non formali saranno importanti nel primo, terzo e quinto modulo, mentre la videoconferenza sarà lo strumento adottato per trattare alcuni contenuti del secondo e del quinto modulo.

34) Contenuti della formazione:

Il sistema formativo che messo a punto prevede una progettazione ad hoc dei diversi moduli formativi, in modo tale da declinare quanto previsto dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale approvate il 04 aprile 2006 dal Direttore Generale dell’UNSC in funzione delle caratteristiche specifiche del presente progetto e dei volontari che vi prenderanno parte. Ad esempio, per quanto riguarda i volontari che saranno impegnati in questo progetto si porrà una attenzione particolare ai temi relativi a:- l’identità del gruppo in formazione: per favorire lo sviluppo di forme di

scambio e comunicazioni il più possibile agili fra i volontari impegnati nel progetto;

- la solidarietà e le forme di cittadinanza: si tratta di un tema che ha una attinenza particolare con gli obiettivi di questo progetto, che nasce appunto da un impegno di solidarietà dei volontari dell’associazione. Ciò rappresenta inoltre un interessante esempio di “cittadinanza attiva”;

- infine il lavoro per progetti, poiché ogni persona che verrà seguita sarà oggetto dell’elaborazione di un progetto di assistenza individualizzato ed elaborato tenendo conto del contesto familiare e della rete amicale sulla quale questa persona può (o non può) contare.

La formazione generale avrà inizio in concomitanza con l’avvio del servizio: sarà articolata secondo gli 11 moduli di 4 ore ciascuno, di seguito riportati, e si concluderà entro i primi 5 mesi di servizio

1. ACCOGLIENZA E CONOSCENZA DEI VOLONTARI□ L’identità del gruppo in formazione

2. OBIEZIONE DI COSCIENZA, SERVIZIO CIVILE, DIFESA DELLA PATRIA□ Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica,

affinità e differenze tra le due realtà□ Il dovere di difesa della Patria

□ La difesa civile non armata e nonviolenta□ La protezione civile

3. CITTADINANZA ATTIVA E VOLONTARIATO□ La solidarietà e le forme di cittadinanza□ Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato

4. I VINCOLI NORMATIVI AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE□ La normativa vigente e la Carta di impegno etico □ Diritti e doveri del volontario del servizio civile

5. IL LAVORO NELLE ORGANIZZAZIONI E PER PROGETTI□ Presentazione dell’Ente□ Il lavoro per progetti

La presentazione dell’Ente sarà realizzata attraverso la preparazione e realizzazione di alcune interviste da parte dei giovani in servizio civile a responsabili-volontari dell’associazione presso cui prestano servizio, che saranno successivamente analizzate e commentate in sede formativa. L’obiettivo non è esclusivamente quello di una presentazione dell’Ente, ma anche del contesto e del territorio in cui opera:

come è nata l’associazione: la sua storia e le finalità ed i valori che ne hanno ispirato la costituzionequanto è conosciuta e quale attenzione riceve la tematica di cui l’associazione si occupa? Quali sono le prospettive di diffusione e sensibilizzazione del contesto socio-culturale rispetto alla tematica della quale ci si occupa?il rapporto dell’associazione con il territorio di appartenenza e la rete delle associazioni di volontariato del Lazio che si occupano dello stesso ambito

35) Durata:

E’ previsto un totale di 44 ore organizzate in 11 incontri della durata di 4 ore l’uno.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

36) Sede di realizzazione:

Associazione Italo-Croata Via del Salone, 74 00131 RomaSpes – Via del Pigneto, 12 – RomaSpes – Via Nazionale, 6 – Roma

37) Modalità di attuazione:

a)In proprio presso l’ente con formatori dell’ente.c)Affidata ad altri soggetti terzi.

38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Luca Krilic, nato a Roma il 20/06/1961Mira Dujela, nata a Zadar (Croazia) il 18/09/1977Eugenio Fatigante, nato a Roma il 7/04/1965

Modulo di InformaticaFrancesco Carrà, nato a Roma il 25/12/1954Gabriella Urbani, nata a Roma l’11/08/1964

Nozioni di primo soccorso e corso BLSDCristian Vender, nato a Roma il 19.12.1973Del Savio Giovanni, nato a Roma il 21.07.1956Selvaggio Fabio, nato a Roma il 29.08.1968Calafato Lorella, nata a Roma il 04.04.1963

39) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Luca Krilic Laurea in Scienze politiche, indirizzo Politico Internazionale; presidente dell’Associazione Italo – Croata dal 1997; presidente della Federazione delle Comunità Croate in Italia negli anni 2201

– 2002.

Mira Dujela Laureanda presso la Facoltà di Sociologia, indirizzo Mass Media e

Comunicazione; socia volontaria dell’Associazione Italo – Croata dal 1993; collaboratrice del bollettino “Insieme” dell’Associazione Italo – Croata; attestato di informatica di base e progettazione in linguaggio HTML.

Eugenio Fatigante giornalista professionista direttore del Bollettino Insieme, curato dall’Associazione Italo Croata

Francesco Carrà 2006: Analista e sviluppo per diversi progetti (Banca Dati Associazioni di

Protezione Civile del Lazio, Sviluppo portale web per conto di ConfProfessioni, analisi e sviluppo sistema gestionale per il Fondo Interprofessionale Fondoprofessioni)

2006: Docente di informatica di base per conto dei Centri di Servizio per il

Volontariato del Lazio CESV-Spes; 2004-2005: Docente di Office, HTML, Javascript, per conto

dell’Associazione “Performare” in due corsi di 60 ore finanziati dalla Regione Lazio

2001-2002: Progetto “Libra” nel quadro del programma Integra della CE, con docenze di HTML, CSS, Vbscript, Javascript ed ASP, per un totale di 120 ore su incarico A.L.FOR.

Gabriella Urbani 1990: Laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Roma

“La Sapienza”; Maggio-Luglio 2006: Docente di alfabetizzazione informatica nell’ambito

del Programma Speciale “Informatizzazione 2005-2006” dei Centri di Servizio per il Volontariato CESV-SPES.

Ottobre 2004-Maggio 2005: Docente di Web Marketing nel Corso di Formazione Professionale “Progettista sistemi e processi aziendali”; progetto co-finanziato dall’Unione Europea, approvato dalla Regione Lazio;

Gennaio-Giugno 2003: Docente di metodologie didattiche di corsi pilota di autoformazione (“Matera e dintorni”, “Metodi di studio”, “La scuola creativa”), metodologia riconosciuta ambito UE;

Luglio 2002: Progettazione, stesura testi ed ideazione interfaccia grafica e di navigazione del corso interattivo di e-learning “Obiettivo: comunicare”;

Settembre 2001-Giugno 2002: Corso “Formazione per Formatori” e “Metodi di Gestione dell’aula” per personale MAFRAU Srl

Cristian Vender Laurea infiermeristica I livello presso l’Università di Tor Vergata Attestato di superamento corso di Advanced Life Support presso I.R.C. –

E.R.C Università Cattolica del Sacro Cuore Coordinamento e direzione dei corsi di BLSD – I.R.C. presso l’UPTER

SPORT Diploma di istruttore di base IRC Attestato di competenza Advanced esecutore ACLS

Del Savio Giovanni Attestato di infermiere generico conseguito presso l’ospedale Militare di

Roma “Celio” nell’anno 1981 Attestato di Abilitazione all’esercizio della Shiatsu–Terapia conseguito

nell’anno scolastico 1993/1994 presso la Scuola Italiana Shiatsu di Roma diretta da R. Palombini

corso di Formazione Professionale “Prevenzione antinfortunistica domiciliare e del tempo libero” organizzato dal Consorzio Telematica per il Sistema Riabilitativo presso il Dipartimento di Elettronica ed Automatica - Università di Ancona approvato dall’Amministrazione Provinciale di Ancona e finanziato dal Fondo Sociale Europeo 2001 Ob. 3 Asse C4 Misura a2, della durata di 100 ore

corso Basic Life Support – Defibrillation Istruttore certificato Italian Resuscitation Council presso il centro di formazione IRC EMT – Roma nei giorni 16 e 17 aprile 2003 e di averlo superato con votazione di 85/100

Selvaggio Fabio

Laurea Breve in Scienze Infermieristiche con la votazione di 70/70 e lode con una tesi su “La toracoscopia e le Implicazioni Infermieristiche” presso l’Università Tor Vergata - IDI

Master in Management Infermieristico per Funzioni di Coordinamento(con esperienze di Coordinamento affiancato presso il policlinico A.Gemelli) con votazione 108/110 con una tesi su“ La Continuità Assistenziale del Paziente Critico”

corso esecutore BLSD (Basic Life Support and Defibrillation)-Università Cattolica Sacro Cuore - Roma

corso esecutore PHTLS (Pre Hospital Trauma Life Support) della NAEMT tenutosi a Roma presso il Parco Scientifico S.Raffaele

Corso Istruttore BLSD con il centro di formazione EMT(Emergenza Medica nel Territorio) tenutosi a Roma presso il Parco Scientifico S.Raffaele

Corso esecutore ATLS (Advanced trauma Life Support) con l’American College of Surgeons tenutosi presso l’Università Catto lica Sacro Cuore - Roma

Calafato Lorella Diploma di maturità professionale per Analista Contabile conseguito

presso l’Ist. Prof. per il Commercio “Pietro della Valle”; Attestato per il Corso del Primo Soccorso ed Educazione Sanitaria

rilasciato dalla Croce Rossa Italiana –Volontario del Soccorso; Diploma di Infermiere Professionale rilasciato dalla Scuola per

infermieri Professionali di Frascati; Corso di Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e

provincia; Corso di Defibrillazione Precoce Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma

e provincia Corso di Pediatric Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di

Roma e provincia; Master di Primo Livello in “Infermieristica clinica nel paziente critico”

(biennale) rilasciato dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata con votazione finale 110/110.

Attestato di partecipazione al Corso di Rianimazione cardiopolmonare di Base e defibrillazione precoce secondo le linee guida dell’Italian Resuscitation Council svoltosi presso Upter-Sport.

Corso di Basic Life Support - Defibrillation Istruttore certificato Italian Resuscitation Council

40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Lezioni frontali con ausilio di tecnologie e applicazioni pratiche I primi incontri saranno dedicati alla presentazione dell’Associazione, dei suoi responsabili e di coloro che fungeranno da punti di riferimento per i volontari. Già in questi primi incontri si farà uso di tecniche di animazione e metodologie attive tramite le quali si intende promuovere il protagonismo dei volontari anche nel processo di apprendimento.

L’orientamento metodologico di fondo prevede l’utilizzo di una pluralità di tecniche, tutte caratterizzate dal riferimento comune al lavoro in gruppo il quale lavorerà, a seconda dei temi e delle situazioni, in relazione a

contributi teorici ossia a lezioni che potranno - a seconda degli obiettivi specifici dei vari moduli- assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione;

simulazioni con ausilio di tecnologie e applicazioni pratiche, role-playing e analisi di casi di lavoro presentati dai formatori o dai partecipanti, in particolare per i contenuti legati ai moduli (vedi sotto riquadro 41). Si tratta in questo caso di incontri nei quali sarà più facile valorizzare come fonte d’apprendimento l’esperienza che i partecipanti andranno via via maturando nei servizi in cui verranno impegnati.

Inoltre i partecipanti potranno effettuare colloqui periodici con i formatori, per approfondire con ognuno di essi aspetti più personali connessi vuoi all’evoluzione del gruppo di formazione vuoi a questioni e prospettive particolari attraverso le quali vengono guardati i temi affrontati negli incontri di gruppo.

Per quanto riguarda in particolare la formazione relativa al modulo informatico sarà utilizzato un vero e proprio LMS (Learning Management System) utilizzando la tecnologia open source.I vantaggi sono evidenti, e possono essere così riassunti:

1. un LMS offre da subito la possibilità agli utenti autorizzati di progettare e sviluppare percorsi didattici completi, in grado di poter essere fruiti dagli utenti esterni con accessi controllati. Quindi è possibile valutare in tempo reale l’efficacia dei progetti didattici, tramite i dati monitoraggio quantitativo (tempi e numero degli accessi) e qualitativo (es. punteggi dei test o pubblicazione di materiali);

2. un LMS basato su Learning Objects è in grado di gestire senza particolari configurazioni e/o adattamenti tutti i classici strumenti didattici e di comunicazione, come forum, chat, filmati, documenti ipertestuali, test didattici, etc.

3. il sistema resta comunque aperto e fruibile anche senza percorsi didattici obbligatori on line, ma si integra con strumenti di formazione elettronica (CD-ROM) da fruire localmente o con percorso di formazione d’aula e/o affiancamento. In tal caso l’LMS può gestire solo test e strumenti di comunicazione per il tutoraggio didattico.

41) Contenuti della formazione:

Gli incontri tra formatori e volontari verteranno su quattro moduli principali, a loro volta articolati in sottomoduli.

A. L’ingresso in servizio (4 ore) L’ingresso in Servizio civile dal punto di vista dei giovani volontari e dal

punto di vista dell’associazione; le aspettative dei giovani le aspettative dell’associazione la realtà incontrata analisi del progetto di impiego specifico dei giovani in servizio civile

A cura di Luka Krilic

B. Storia, cultura, legislazione e istituzioni croate (24 ore) ore così articolato: Cultura e storia della Croazia

Fenomeno migratorio dalla Croazia: significato, storia ed evoluzione Legislazione italiana, croata ed europea in materia di migrazione Istituzioni italiane e croate

A cura di Luka Krilic

C. Modulo informatico 20 ore Word Processor

L'ambiente di lavoro e la finestra di Word Processor Il menu La gestione delle immagini in un testo La formattazione di un documento Gli strumenti di word.

Internet e Posta elettronica Il concetto di rete I browser I motori di ricerca La posta elettronica Le chat e i newsgroup Il trasferimento dei file.

Alcune funzioni del pacchetto Office Power point Foglio excel

A cura di Mira Dujela

D. Il mestiere di giornalista (35 ore) così articolato: Il mestiere di giornalista: a) la costruzione della notizia: l’individuazione

delle 5 W, titolazione, lunghezza, corredo multimediale; b) la diffusione della notizia

Principali tecniche di impaginazione e grafica, in particolare sui programmi Photoshop, Corel Draw e Qaurk Xpress

Materiale illustrativo, immagine coordinata, grafica per le riviste giornalistiche

Comunicazione visiva: fotografia, grafica, impaginazione, campagne, eventi A cura di Eugenio Fatigante

E. L’organizzazione e la promozione (la distribuzione del Bollettino) (9 ore) così articolato:

La definizione di dati e criteri per la costruzione dei nuovi indirizzari Elementi principali per l’organizzazione dell’incontro promozionale

A cura di Mira Dujela

F. Esecutori BLSD (10 ore) Nozioni di Primo soccorso Rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce.

A cura di Cristian Vender, Giovanni Del Savio, Selvaggio Fabio, Calafato Lorella

42) Durata:

102 ore

Altri elementi della formazione

43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Sia per la formazione generale che per quella specifica è prevista la rilevazione dei seguenti dati quantitativi:

□ elenco dei volontari partecipanti□ n° ore di presenza per ciascuno dei partecipanti□ luogo di svolgimento e date e orari degli incontri previsti dai due percorsi

formativi (generale e specifico)□ registro dei volontari partecipanti al corso con firme di inizio e fine lezione,

segnalazione degli assenti e delle rispettive motivazioni, firme dei formatori presenti in aula;

□ nominativi degli esperti intervenuti corredati di curriculum□ indicazione delle tematiche trattate e delle metodologie utilizzate.

Per quanto riguarda invece il monitoraggio e la valutazione della qualità, finalizzati al miglioramento dei processi formativi in atto, il sistema prevede tre livelli di indagine (cfr. G. P. Quaglino, G. P. Carrozzi, Il processo di formazione, Franco Angeli 1998):1. le reazioni dei partecipanti2. l’apprendimento/cambiamento, che può essere registrato nell’ambito delle

conoscenze, della capacità, e della condotta3. il cambiamento dell’organizzazione (in particolare cultura e clima).

L’indagine di questi tre livelli verrà realizzata attraverso le seguenti modalità: breve questionario di ingresso, volto a rilevare la situazione di partenza di

ciascun formando e le aspettative che nutre sia rispetto al servizio sia in rapporto alla formazione generale e specifica. In particolare verranno indagate le seguenti aree tematiche:

perché ho scelto il servizio civile il servizio civile è… da questa esperienza mi aspetto nei prossimi dodici mesi ho capito che farò

discussione in gruppo di quanto emerso: con i giovani volontari partecipanti alla formazione e con gli OLP di riferimento

questionario di metà percorso volto a fare il punto su quanto acquisito da ciascun partecipante e sul grado di soddisfazione in relazione alle modalità di realizzazione della formazione;

bilancio finale, che sarà effettuato sia tramite questionario specifico, sia tramite focus group con i giovani volontari partecipanti alla formazione sia con questi ed i rispettivi OLP insieme.

CARATTERISTICHE PROGETTO IN RELAZIONE ALLA GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA AI 20 PUNTI AGGIUNTIVI

44) Valorizzazione dell’esperienza di volontariato:

L’Associazione Italo-Croata nasce nel dicembre del 1993; dal 1994 è iscritta nel Registro Regionale del Volontariato, così come prevede la Legge Regionale sul Volontariato n° 29/93 con lo scopo favorire e promuovere i contatti a vari livelli con le Istituzioni e Associazioni italiane e croate in vista dello sviluppo dei rapporti socio-culturali tra i due popoli. La sua attività e prevalentemente rivolta a croati residenti in Italia, riguarda sia l’informazione che la promozione di iniziative, come i corsi di lingua italiana, il tutto finalizzato all’interculturalità.Le attività dell’Associazione sono gestite da 12 volontari, come descritto al punto 8.3, con alcune figure specialistiche che collaborano nella realizzazione delle stesse secondo quanto descritto al punto 8.2 del formulario.

45) Valorizzazione del percorso formativo:Accordi con enti terziL’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisibili, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC (ai sensi dell’art. 1, c. 2 bis della Legge 3 aprile 2001, n. 120, e successive modifiche) di “Esecutore BLSD”, il cui valore legale è riconosciuto e disciplinato dall’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e successive modifiche.

Metacompetenze - Empowerment - FormazioneIl percorso formativo previsto per i volontari in servizio civile garantirà loro l’acquisizione di capacità relazionali per interagire e rapportarsi con gli utenti, adeguate tecniche di animazione sociale nonché esperienze di lavoro di gruppo, di equipe e di sostegno psicologico utilizzabili in aree professionali rivolte alla persona.I volontari apprenderanno, inoltre, conoscenze circa la programmazione e la progettazione imparando ad interagire con vari soggetti istituzionali.L’acquisizione delle suddette competenze avverrà nell’ottica di una strategia di rafforzamento di capacità e attitudini dei volontari che si esplicherà attraverso i moduli formativi specifici (cfr. voce 41) e la concreta partecipazione alle attività del progetto.Al fine di favorire lo sviluppo di metacompetenze, sono previsti un modulo di nozioni informatiche (Word Processor; Internet e Posta elettronica; alcune funzioni del pacchetto Office) e un modulo di Primo Soccorso e di esecutore BLSD (Nozioni di Primo soccorso, Rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce), riconosciuti e certificati da enti terzi come da accordi acclusi al progetto. All’interno del modulo di nozioni informatiche è prevista l’introduzione di metodologie formative innovative quali l’ e-learning (cfr. punto 40).

46) Eventuali collegamenti con il mondo del lavoro:Bilancio delle competenze

Attuatore: IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio.L’Istituto in questione svolge l’attività di bilancio di competenze in quanto accreditato

presso la Regione Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento. L’accreditamento è stato riconosciuto allo IAL con DGR n. 1510 del 21/11/2002 con codice di accreditamento 0071IL-6.

DescrizioneAll’interno del presente progetto è stato previsto un percorso di bilancio delle competenze, finalizzato alla definizione di un profilo individuale che consenta, coerentemente con il contesto e con le risorse individuate, una personalizzazione del percorso.A questo scopo verranno realizzati interventi strutturati di gruppo che aiutino il singolo beneficiario a definire con precisione le proprie capacità, competenze e aspirazioni professionali.Le sintesi di questi interventi verranno utilizzati per la personalizzazione dei successivi percorsi formativi.

Obiettivi dell’azione di bilancio delle competenzeL’obiettivo generale di quest’azione è quello di produrre un documento di sintesi che consenta ai docenti di personalizzare gli interventi in base alle specifiche caratteristiche dei destinatari.Per raggiungere l’obiettivo generale saranno perseguiti i seguenti obiettivi operativi: Condividere con i destinatari gli obiettivi del percorso di bilancio; Identificare competenze e potenzialità che il destinatario può investire nella

elaborazione/realizzazione di un progetto professionale; Identificare fabbisogni formativi individuali sia manifesti che latenti;

Struttura dell’interventoOgnuna delle azioni di bilancio si svolgerà nell’arco di mezza giornata e verrà rivolta a piccoli gruppi ( 6 persone circa) secondo la seguente articolazione:

Fase Preliminare Fase Investigativa Fase Conclusiva

Nel dettaglio ogni fase sarà così realizzata.Fase preliminare con:

Esposizione degli obiettivi e delle attività della valutazione delle competenze e sua funzione nell’ambito del progetto nel suo insieme;

Attivazione e motivazione dei destinatariFase investigativa con Questionario in plenaria al fine di:

Identificare i bisogni individuali; Ricostruire l’itinerario scolastico, professionale e personale; Individuare i contenuti delle attività e delle competenze utilizzate nella vita e

valutazione del grado di possesso; Individuare competenze specifiche utilizzate all’interno dell’impresa di

appartenenza Individuare gli interessi, i valori, le aspirazioni e i principali fattori di motivazione; Individuare informazioni sull’ambiente socio-professionale ed economico, per

poter prefigurare percorsi realistici di sviluppo e cambiamentoFase conclusiva con analisi individuale degli elementi raccolti e l’individuazione delle possibilità di evoluzione professionale.

Accordi per il riconoscimento delle competenze Fusilla srl, società attivamente impegnata nel campo della progettazione e realizzazione di nuovi strumenti tecnologici di comunicazione e nella formazione informatica professionale, riconosce ai fini curricolari il valore dell’esperienza realizzato dai volontari impegnati nei progetti di servizio civile di Spes- Associazione Promozione e Solidarietà.

Data

Il Progettista Il Responsabile legale dell’ente/Il Responsabile del Servizio civile nazionale