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ACCADEMIA DI BELLE ARTI di BRERAMILANO

Istituto di Alta Formazione Artistica

DIPARTIMENTO DI PROGETTAZIONE E ARTI APPLICATE

Anno accademico 2016-2017

CORSO TRIENNALE DI STUDI PER IL CONSEGUIMENTO DELDIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO

INARTI VISIVE E DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO

CORSO DI SCENOGRAFIAIndirizzo Teatro eVideo-Cinema

Docente Titolare: Prof. EMILIANO VISCARDI

PARTE GENERALE ISTITUZIONALE

Varie sono le metodologie utili alla formazione dello scenografo, tuttavia i principi didattici che le ispirano si possono riassumere in due orientamenti, complementari l’uno dell’altro.

Il primo “conoscitivo”, razionale, logistico, si basa sulla ricerca, attraverso lo studio descrittivo delle componenti di base della scenografia, per poi verificarle e quindi applicarle in via progettuale; il secondo, “visivo”, si basa sull’osservazione dell’immagine scenica nella sua totalità espressiva, per poi indagarne nel dettaglio e in profondità le componenti “anatomiche” del corpo scenico e le ragioni peculiari di tali forme sinestetiche. Metodologia quest’ultima, antica ed intuitiva, che offre maggiori possibilità e freschezza d’approccio.

Il corso considererà la complementarità delle due metodologie fondendole ed integrandole in varia misura, per giungere alla formazione dello scenografo come figura poliedrica, non solo capace di pensiero creativo – estetico, ma dotato di sicure competenze tecniche, applicative, cognitive e logistiche. Una figura dotata di abilità progettuali idonee all’allestimento teatrale, televisivo e cinematografico, ma anche utili alla realizzazione di mostre; musei ed altri tipi di presentazione visiva; garante dell’evento visivo ed estetico, della comunità e delle corrispondenze fra scena e oggetto, spazio ed attore, parola, gesto, movimento.

Non ci si propone il consueto iter didattico che procede dal “particolare” al “generale”, ma un percorso opposto, unitario, dal “generale” al “particolare”. Si osserverà così il “corpo totale e totalizzante” dell’ambito scenico, cogliendone le problematiche, le componenti plastiche e sonore, i

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rapporti spaziali e luministici fino ai più minuti dettagli tecnici. Ne dovrà emergere una visione della scena come “luogo della psiche”, produzione di conoscenza prima che espressione formale e tecnica.

Nella contemporaneità gli aspetti e le possibilità di utilizzo dell’invenzione scenica risultano notevolmente ampliati configurando lo scenografo con interessi e motivazioni diversi rispetto al passato. Tali potenzialità ci pervengono da tutto l’insegnamento del ventesimo secolo e sono assunte dal corso come modello per l’intera attività didattica.

Lo svolgimento del corso prevede due momenti: da una parte si studieranno gli elementi indispensabili, di carattere propedeutico, utili alla comprensione della struttura complessiva del corpo scenico, oltre alla sperimentazione di alcune tecniche grafiche, dall’altra si studieranno le possibili soluzioni sceniche attraverso varie tematiche e situazioni contestuali. L’obiettivo finale è il superamento dell’acquisizione formale dei dati cognitivo - oggettivi per giungere ad un’interpretazione spontanea ed emozionalmente significativa, pur se progettualmente e tecnicamente corretta, in un’espressione sintetica capace di comunicare l’assoluto essenziale.

La pratica costante e l’impegno nel disegno rimane, a mio avviso, l’unico modo per assimilare a fondo la disciplina, integrandola, nel contempo, con esperienze conoscitive parallele individuate fra i molti linguaggi visivi dell’era contemporanea.

Si promuoveranno, nei limiti del possibile, interventi di visiting-professor e uscite di studio, quali utili apportatori di esperienze professionali sui diversi piani filosofico, letterario, tecnico, dello spettacolo e non, indispensabili all’acquisizione di un ottimale bagaglio culturale e alla formazione professionale.

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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

PRIMO ANNO:

1. N. Sala/G.Cappellato Viaggio matematico nell’arte

e nell’architettura FrancoAngeli 2003

2. R. Arnheim Arte e percezione visiva Feltrinelli 1985

3. A. Marcolli Teoria del campo Santoni 1984

4. G. Richelli La rappresentazione prospetticae il progetto scenografico 1991

R. Lori Scenografia e Scenotecnica per il teatro Gremese 2007

5. B. Mello Trattato di scenotecnica Ed. Gorlich.

6. A Pagliano Il disegno dello spazio scenico prospettive illusorie ed effetti luminosi nella scenografia teatrale. Hoepli, 2002

7. G. Coppelli Manuale pratico di scenotecnica

Le macchine teatrali. Patron Ed. 2006

SECONDO ANNO:

1. A.A.V.V. Fare la televisione oggiTecniche produzione Ed. Lupetti, 1996

2. V. Del Prato Manuale di ScenografiaCinema, televisione, teatro NIS, 1990

3. Nigri-Carbone Cappellini e Licheri Ed. Kappa, 2001

4. Millerson Manuale di scenografia e scenotecnica per la TV Ed. Gremese,1989

5. A. Di SantantonioM. Beatrice Gallo Storia della Scenografia

Televisiva Vol. I RAI ERIBarman Publishing, London 2008

6. A. Cappelini

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G. LicheriL.Nigri Scenografia Televisiva

Progettare e costruire 2008 Ed. Kappa

7. M.G. CantorS.Pingree Soap Opera

Produzione, contenuti e pubblicoDi un genere televisivo ERI 1987

TERZO ANNO:

1. R. Nepoti L’illusione filmicaManuale di filmologia Ed. UTET, 2004

2. J. Magny Il punto di vistaDalla visione del regista allo sguardodello Spettatore Ed Lindau,2004

3. E. Siety L’inquadraturaAll’inizio del cinema Ed. Lindau, 2004

4. D. Maggioni Professione Film Maker Mondadori, 1997 5. V. Buccheri Il Film

Dalla sceneggiatura alla distribuzione Ed. Carocci 2003

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BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA

- J.Svoboda I segreti dello spazio teatrale UBU Libri 1997

- A.A.V.V. Teather Design 1/2 Mc. Grow

- Sabbatini Pratica di fabbricar scene e macchine nei teatri Ed. d’arte Bestetti, Roma

- Dablet La scena e l’immagine Einaudi, 1970

- Mancini L’evoluzione dello spazio scenico Ed. Dedalo, 1975

- A. Niccoll Lo spazio scenico Ed. Bulzoni, 1971

- P.Brook Il teatro e il suo spazio Ed.Feltrinelli,1962

- Artaud Il teatro e il suo doppio Einaudi, 1968

- G.Ballo La scenografia in “Arte moderna” Milano, 1986

- Esslin Il teatro dell’assurdo Ed. Abete 1968

- Gombrich Arte e illusione Torino, 1962

- Mancini Scenografia italiana Milano, 1966

- Fagiolo La scenografia Ed. Sansoni

- Prampolini Lineamenti di scenografia italiana Roma, 1950

- Metz Linguaggio e cinema Ed. Bompiani

- Mirabella Fare teatro Ed. Gremese,1982

- Pinelli Lo spazio dello spettacolo dal teatro umanisticoal teatro dell’opera Ed. Sansoni, 1973

- G. Canova Giancarlo BasiliSpazio e architettura nel cinema italiano Ed. Alexa, 2000

- L. Ferrari Come funziona una soap-operaMeccanismi e strutture della serialità Drammatica Ed. D. Audino, 2000

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- Dante Ferretti L’arte della scenografia Ed. Electa

Accademiadell’immagine 2004

- StoraroScrivere con la luce 1La luce Ed. Electa

Accademiadell’immagine 2003/4

- StoraroScrivere con la luce 2Il Colore Ed. Electa

Accademiadell’immagine 2003/4

- StoraroScrivere con la luce 3Gli Elementi Ed, Electa

Accademiadell’immagine 2003/4

- G. Ricchelli L’Orizzonte della scena nei teatriStoria e metodi del progetto scenicodai trattati del cinquecento ad Adolphe Appia Ed. Hoepli 2004

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CORSO TRIENNALE DISCENOGRAFIA

PRIMO LIVELLO

INDIRIZZO TEATRO e VIDEO-CINEMA

PROGRAMMAAnno accademico 2016 -2017

1° ANNO

Il primo anno prevede un corso propedeutico alla progettazione e un percorso facoltativo di preparazione complementare ulteriore. Si analizzeranno problematiche inerenti allo spazio scenico, al disegno ed alla metodologia progettuale, al fine di raggiungere le competenze necessarie per lo sviluppo di un progetto scenografico.

A) Laboratorio propedeutico di preparazione al progetto scenografico – teoria e progetto:

- Elementi di scenografia - teoria: Considerazioni sulla Scenografia. Studio dello spazio teatrale e delle sue terminologie. Lo spazio teatrale, tipologie scenografiche e dell’impianto scenico dipinto e volumetrico. ( due modi di fare teatro).

- Disegno scenografico – teoria: disegno iconografico degli stili, trasposizione grafica dell’interpretazione e della poetica scenica, tecniche dello schizzo esplicativo, tecniche pittoriche del bozzetto. (Tavole Tecniche e bozzetti)

- Metodologia progettuale: lettura del testo, ricerca materiale iconografico-storico-illustrativo, trasposizione grafica, schizzi iconografici, schemi ex-tempore, chiavi di lettura, approccio al progetto, influenza dei materiali .

- Lo Spazio Scenico “retificato”. Proiezioni ortogonali, assonometria, Prospettiva centrale (griglia prospettica ) per una misurazione biunivoca dello spazio.

- Studio dei moduli teatrali e loro composizione all’interno dello spazio scenico per una progettazione scenografica completa dall’ideazione al bozzetto.

B) Laboratorio di Progettazione scenografica:

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- Progettazione per teatro all’Italiana:Thomas Stearns Elliot, “ Assassinio nella cattedrale ”

- Progettazione per teatro greco “a vaso aperto”:Eschilo, “ L’ Orestea: Agamennone – Le Coefore – Le Eumenidi “;

Caratteristiche del progetto: - documentazione iconografica storico-stilistica dell’opera da progettare,- bozzetto scenografia a B/N, - costumi, - varianti al bozzetto- costruzione di un modellino di teatro con plastico di scena in scala 1:20 - fotografie al modello B/N con studio di illuminazione- storyboard della scenografia progettata. - pianta e sezioni in scala 1:50

C) Laboratorio propedeutico complementare:

- Esercitazioni propedeutiche alla modellistica teatrale,

- Disegno del costume – resa dei materiali e figurino,

- il Modellino Teatrale, progettazione e costruzione di un modellino di teatro sperimentale smontabile,

- Praticabili – Scivoli – Scale – Quinte. Proiezioni ortogonali, assonometria e modello in scala

- La Restituzione prospettica.

- La Forzatura prospettica nello spazio teatrale – progettazione e modellini.

- Il Cartiglio – progettazione e contenuti.

Le lezioni sono affiancate da verifiche a scadenza mensile .

2° ANNO

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A) Laboratorio propedeutico di preparazione al progetto scenografico – teoria e progetto:

- Elementi di scenografia d’opera - teoria: Considerazioni sulla Scenografia d’opera. Studio del teatro d’opera e delle sue terminologie. Il cambio scena, tipologie scenografiche;

- Elementi di scenografia per la danza - teoria: Considerazioni sulla Scenografia per la danza. Studio dello spazio teatrale per la danza. Il cambio scena, tipologie scenografiche;

- Disegno scenografico – teoria: trasposizione grafica dell’interpretazione e della poetica scenica, tecniche dello schizzo esplicativo, tecniche pittoriche del bozzetto. (Tavole Tecniche e bozzetti)

- Metodologia progettuale: lettura del testo, ricerca materiale iconografico-storico-illustrativo, trasposizione grafica, schizzi iconografici, schemi ex-tempore, chiavi di lettura, approccio al progetto, influenza dei materiali .

B) Laboratorio propedeutico alla progettazione e alla modellistica:

- Esercitazioni propedeutiche alla scenografia per il teatro d’opera – il modello teatrale fisso;

C) Laboratorio di Progettazione per il teatro d’opera:

- Sergej Prokof'ev, “ L’amore delle tre melarance ”,

progettazione scenografica in teatro d’opera;

- Progettazione scenografica per balletto: Pëtr Il'ič Čajkovskij, “Lo Schiaccianoci ”, libretto di Vladimir Petrovic Begičev.

Progettazione scenografica per la danza.

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Si richiedono:

Per la progettazione dell’opera lirica e del balletto:

- Documentazione, ricerca storica - iconografica,

- Studi e ideazioni preliminari,

- Bozzetti di scenografia pittorici a colori o in elaborato digitale ( larghezza ideale cm 30)

- Bozzetti di costume dei personaggi componenti l’opera con relativa documentazione

iconografica (quadri o fotografie) e campionatura del tessuto.

- Storyboard

- Tavole tecniche: (AutoCAD o a mano - su carta lucida e poi eliografato e piegato o in stampa

plotterata) pianta generale, prospetti, sezioni (rapp.1:50). Sviluppi degli elementi e delle

componenti della scena ( rapp.1:20). Dettagli e particolari (rapp.1:5\1:1)

- Attrezzeria

- Modellino plastico della scena in scala 1:20 o modello digitale 3D

- Simulazioni illuminotecniche, prove di luce sul plastico con documentazione fotografica o

simulazione digitale in movimento.

3° ANNO

A) Laboratorio propedeutico di preparazione al progetto scenografico – teoria e progetto:

- Elementi di scenografia Cinematografica - teoria: Considerazioni sulla Scenografia cinematografica. Studio deglo spazi cinematografici e delle sue terminologie. Il teatro di posa, tipologie scenografiche, materiali e tecnologie, lo story board, tecniche di ripresa e scenografia.

- Disegno scenografico – teoria: trasposizione grafica dell’interpretazione e della poetica scenica, tecniche dello schizzo esplicativo, tecniche pittoriche del bozzetto. (Tavole Tecniche e bozzetti)

- Metodologia progettuale: lettura del testo-sceneggiatura, ricerca materiale iconografico-storico-illustrativo, trasposizione grafica, schizzi iconografici, schemi ex-tempore, chiavi di lettura, approccio al progetto, influenza dei materiali .

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B) Laboratorio propedeutico alla progettazione e alla modellistica:

- Esercitazioni propedeutiche alla scenografia cinematografica – Scenografia in location e in teatro di posa.

C) Laboratorio di Progettazione:

Progettazione scenografica per il cinema:

- Harold Pinter “ Proust ”;Progettazione scenografica per produzione cinematografica in teatro di posa e in esterno;

Progettazione scenografica per il Teatro di prosa:

- William Shakespeare, “ La tempesta ”Progettazione scenografica in teatro di prosa.

Si richiedono:

per la progettazione cinematografica:

- Documentazione stilistica e di immagine;

- Concept,

- Profili dei personaggi principali, ( comprensivi di Casting)

- Story-board completo di una parte della sceneggiatura,

- piani di produzione: descrittivo degli elementi che compongono la scena, elencario figurato di

costume e d’attrezzeria ( grande e minuta relativa a scena e costume);

- bozzetto scenografico – n° 5 - a colori tra teatro di posa e location;

- Scelta di un set (concordato con il docente) per lo sviluppo delle relative

tavole tecniche: piante \ sezioni generali dei teatri di posa (rapp.1:50)

sviluppi esecutivi (rapp.1:20)

dettagli - particolari (rapp:1:5 – 1:1)

elementi di arredo a disegno (rapp:1:5)

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tavole con campionatura cromie

ricerche di materiali;

- modello del set e del teatro ( tridimensionale o digitale 3D);

- Simulazioni di illuminazione sul modello (fotografica o digitale)

- bozzetti di costume solo dei protagonisti con relativa documentazione iconografica (quadri o

fotografie) e campionatura del tessuto.

Per la progettazione teatrale:

- Documentazione, ricerca storica - iconografica,

- Studi e ideazioni preliminari,

- Bozzetti di scenografia pittorici a colori o in elaborato digitale,

- Bozzetti di costume dei personaggi componenti l’opera,

- Tavole tecniche: (nastro - su carta lucida e poi eliografato e piegato o in stampa plotterata) pianta

generale, prospetti, sezioni (rapp.1:50). Sviluppi degli elementi e delle componenti della scena

( rapp.1:20). Dettagli e particolari (rapp.1:5\1:1)

- Attrezzeria,

- Modellino plastico della scena in scala 1:20 o modello digitale 3D

- Simulazioni illuminotecniche, prove di luce sul plastico con documentazione fotografica o

simulazione digitale in movimento.

Ogni lavoro dovrà essere presentato con opportuna veste grafica elaborata in modo originale e personalizzato.

Ogni lavoro richiede la scelta e lo sviluppo mirato di tecniche pittoriche o digitali differenti a seconda delle finalità espressive da conseguire.

L’intero progetto dovrà presentare nel frontespizio di ogni tavola adeguato cartiglio .

 

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COLLABORAZIONE CON LA SCUOLA CIVICA DEL CINEMA DI MILANO

Il corso di progettazione scenografica ad indirizzo video-cinema collabora ormai da alcuni anni con la Scuola Civica del Cinema di Milano.Tale collaborazione è un’esperienza utile e importante per capire la complessità della produzione di un video o di un film.

L’allievo potrà in questo contesto, collaborare in qualità di scenografo – progettista e realizzatore - con tutte le altre maestranze che compongono la produzione video-cinema al fine di realizzare un cortometraggio a tema.

L’esperienza è consigliata agli allievi dal secondo anno.

VIAGGI DI STUDIO E USCITE

Anche quest’anno il corso di Scenografia prof. Emiliano Viscardi, propone agli studenti interessati un viaggio di studio nei luoghi e nelle città più significativi per il cinema e la televisione.

E’ un momento, questo, molto importante per la formazione dello studente, che ha un’occasione unica per ampliare le proprie conoscenze, per avere nuovi stimoli e per prendere contatto con le realtà professionali più significave del momento.

Il corso promuove e realizza viaggi di studio da più di dieci anni, portando in visita gli studenti in luoghi importanti nell’ambito dello spettacolo e della cultura in generale e offrendo occasioni uniche di workshop con noti professionisti dello spettacolo e visite a studios e strutture visitabili solo tramite la mediazione dell’Accademia di Brera.

Fra le mete visitate negli anni scorsi: Roma e CINECITTA’, gli USA con New York, Los Angeles e Las Vegas, HOLLYWOOD, il MAROCCO e OUARZAZATE, l’ INDIA e BOLLYWOOD.

Quest’anno si presenterà un progetto di viaggio-studio in INDIA, con un itineraio tra cinema bollywoodiano e cinema indipendente.

Un viaggio è anche conoscenza di nuovi luoghi, ampliamento di orizzonti mentali e culturali, momento di crescita e di sviluppo. E’ in questa ottica che il corso, consiglia la partecipazione ai viaggi di studio proposti intesi come investimento per il futuro dell’allievo.

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MODALITA’ D’ESAME

Per gli studenti del I°, II° anno, si prevedono esami di passaggio consistenti nella discussione collegiale degli elaborati grafici svolti durante l’anno e volta a verificare la conoscenza degli aspetti teorico-pratici inerenti la progettazione in esame secondo i contenuti estetico-storici e filosofici e secondo le problematiche tecniche di realizzazione; e in un colloquio nel quale verranno verificate: l’attività di ricerca e di studio svolta sui testi in bibliografia essenziale e dei testi indicati anno per anno dalla bibliografia consigliata, nonché sulle dispense fornite dal corso.

L’idoneità all’esame avverrà tramite verifica delle presenze ( 80% delle lezioni) e tramite verifiche degli elaborati periodiche durante l’anno accademico, prima della data dell’esame.

Se durante la discussione dell’esame dovessero emergere problematiche di tipo progettuale non risolte o inadeguate progettualmente dal punto di vista tecnico/formale, l’allievo non potrà superare positivamente l’esame e verrà rinviato alla sesssione successiva sino alla presentazione di un progetto formalmente corretto.

Continuità e coerenza nel lavoro, frequenza obbligatoria e puntualità alla verifica, sono elementi di primaria importanza per la valutazione finale e per l’acquisizione dei crediti e il conseguente accesso alla sessione d’esame.

Esame del terzo anno: discussione degli elaborati del corso, in sede di esame di Diploma, secondo le norme Ministeriali vigenti.

Al termine del corso, prima degli esami, verrà inviata agli studenti una notifica con indicazioni utili per sostenere correttamente l’esame di Scenografia.

RICERCA E DOCUMENTAZIONELa documentazione deve essere raccolta in DVD.E’ richiesta la raccolta di immagini in formato digitale ( fotografia digitale o scansione) in formato A4, risoluzione 300 pixel.

I File devono essere raccolti in cartelle e ordinati in sottocartelle seguendo le tematiche indicate sopra ( ad es.: Cartella Abbigliamento maschile – contiene le seguenti cartelle: Anni 1800 – 1810 / Anni 1810 – 1820 / Anni 1820 – 1830. Queste cartelle contengono le seguenti cartelle: Nobili / Militari / Popolani. Queste cartelle contengono le seguenti cartelle: abbigliamento intimo, abbigliamento da giorno, abb. da cerimonia, abb. da lavoro, teste e cappelli – acconciature, scarpe, oggetti compl. dell’abbigliamento gioielli ed accessori ect.

IMPAGINAZIONELe immagini che verranno in un secondo tempo selezionate perché idonee alle proprie linee progettuali dovranno essere impaginate su fogli formato A3.Il Foglio di impaginazione deve essere progettato con una grafica ricercata appositamente per il tema del progetto. ( Evitare scritte troppo evidenti e di rimando pubblicitario – guidare la lettura delle tavole secondo il criterio dei piani di importanza ( in primo piano si devono leggere le immagini, poi il tema della documentazione e a seguire via via tutto il resto).

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Impaginazione grafica a piacere ( si richiede grafica del foglio progettata “ad hoc”) su formato A3 ( evitare colori troppo vivaci ).

Copertina: La copertina deve portare i contenuti generali della documentazione ( Titolo - ad es.: C. Goldoni -“ Il Campiello”, Oggetto del lavoro -ad es.: Documentazione di.. , Accademia di Belle Arti di Brera – Milano, Corso di Scenografia – prof. Emiliano Viscardi, studente: …….., matr. n°…. , A.A. 2012 -13.

Tavole: Ogni tavola a seguire deve contenere: Contesto del lavoro ( ad es.: C. Goldoni -“ Il Campiello”), Oggetto del lavoro ( ad es.: Documentazione di…), Divione per:

o Capitoli generali ( es. Abbigliamento maschile 1800-1816),o Sottocapitoli o paragrafi ( ad es. : anno e luogo ),o Argomenti . ( ad es.: Nobili – popolani - intimo – gran sera . giorno – cappelli ect…),

Spazio ragionato per la distribuzione ordinata e logica delle immagini, Dicitura in basso a destra di ogni immagine,

recante: se da quadro – autore, titolo opera – anno – luogo di conservazione. se da museo o libro fotografico di costume – descrizione abito, anno, luogo di provienza – museo dove si trova.

Numerazione progressiva delle tavole.

Milano, Ottobre 2016

___________________________ Prof Emiliano Viscardi Docente titolare

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