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SCHEDA SINTETICA DEL PROGETTO

“Giovani e solidali! Educare alla pace e al volontariato” – ADP, AIFO, CEFA

Settore ed area di intervento del progetto: Educazione e promozione culturale – Educazione alla paceNumero dei volontari da impiegare nel progetto: 8

Sede Città Indirizzo N° volontari

Amici dei Popoli Bologna Via Lombardia 36 3

AIFO Bologna Via Borselli 4-6 2

CEFA Bologna Via Lame 118 3

Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30Giorni di servizio a settimana dei volontari: 5

Descrizione territoriale e settoriale

Il progetto si sviluppa nel territorio di Bologna e Provincia. Sulla base dei dati raccolti dal servizio statistico della Città Metropolitana di Bologna, al 31/12/2014, il numero totale della popolazione residente è di 1.004.637, dei quali 482.538 maschi e 522.099 femmine.

La tabella che segue presenta i dati della popolazione suddivisa per residenti nelle Unioni della Città Metropolitana di Bologna, per sesso. Le Unioni rappresentano le nuove unità territoriali locali della Città Metropolitana, previste dalla normativa che sostituisce la provincia e che a partire dal 1 gennaio 2015 è applicata nelle dieci maggiori città delle regioni a statuto ordinario (Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria).

Codice Unione

Unioni Maschi Femmine Totale Variazione% 2013-2014

TA Terre d’Acqua 40.563 42.134 82.697 0,2

RG Reno Galliera 35.649 37.246 72.895 0,4

TP Terre di Pianura 22.252 23.404 45.656 0,9

NC Circondario Imolese 64.667 68.466 133.133 0,2

VSI Valli Savena -Idice 37.411 39.718 77.129 0,4

AB Appennino Bolognese 22.596 22.627 45.223 -0,5

AR Alto Reno 5.405 5.803 11.208 -0,7

VRLS Valli del Reno, Lavino, Samoggia

53.501 57.379 110.880 0,2

n.a. Non associati (Bologna, Castenaso, Malbergo, Molinella)

200.494 225.322 452.816 0,5

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Fonte: anagrafi comunali, Città Metropolitana

Nella tabella che segue si riportano i dati (aggiornati al 2012) sulla distribuzione delle persone residenti sul territorio metropolitano suddivise per fasce di età (considerato da 5 a 29 anni).

Età (in anni)Residenti(Valore assoluto)

5-9 43950

10-14 41588

15-19 37936

20-24 39256

25-29 45839

ll territorio metropolitano di Bologna eredita dall’ente Provincia un’importante esperienza di “governance territoriale” delle politiche giovanili nata per dare attuazione alle indicazioni normative della Regione Emilia-Romagna (legge n.14, 28.07.2008), al quale sono stati chiamati a partecipare soggetti strategici e quanto più possibili rappresentativi delle diverse realtà coinvolte, tra i quali, oltre al personale esperto dei dipartimenti dell’Università di Bologna, operatori dei Comuni, delle Zone Socio Sanitarie e con altri operatori dell’Associazionismo e della Cooperazione che operano per le politiche giovanili sul territorio. Lo scopo è permettere agli enti territoriali e ai giovani di possedere una conoscenza strutturata e aggiornata delle azioni presenti sul territorio in tema di politiche giovanili, favorendo il coinvolgimento diretto e sempre meno mediato dei giovani nelle politiche che li riguardano.L’esperienza dei Tavoli di Zona per le politiche giovanili e dell’Osservatorio delle Politiche giovanile si è trasferita alla neonata Città metropolitana di Bologna che mantiene una particolare attenzione al tema dell’intercultura, nella convinzione che sia necessario mantenere un approccio adeguato alle nuove questioni poste in essere dall’immigrazione e dall’idea stessa di integrazione, valorizzando le differenze nella costruzione comune di nuovi orizzonti di valore e di nuove identità.Sotto l’aspetto operativo, questo comporta un impegno costante nel adoperarsi per promuovere e sostenere interventi e azioni che favoriscano la conoscenza ed il rispetto reciproco fra le culture e le comunità e che permettano di attenuare pregiudizi spesso fondati sulla falsa conoscenza dell’altro.

In tale direzione la Città metropolitana di Bologna ha dato continuità a molteplici iniziative che hanno caratterizzato le politiche interculturali e della pace. Di particolare interesse per l’ampio coinvolgimento dei diversi attori e portatori di interesse, sui temi dell’educazione interculturale e della pace, si segnala la proposta, ormai pluriennale, di attività realizzate da oltre 80 tra enti locali, organizzazioni e associazioni che formano il Tavolo Provinciale della Pace, racchiuse sotto il titolo Segnali di Pace(giunto nel 2014 alla X edizione), al quale hanno partecipato in molteplici edizioni anche AIFO, ADP e CEFA.

Ferma restando una tradizione consolidata di politiche attente ai giovani, alcuni dati evidenziano la forte carenza sul piano della ricerca in merito alla condizione e alle esigenze giovanili: di fatto, al di là delle situazioni di disagio protetto, non si hanno ancora sufficienti informazioni sui giovani e sulle difficoltà che permangono nella diffusione tra le fasce più giovani di attività formative per orientarne l’attenzione verso scelte di volontariato e cittadinanza attiva.Tra i pochi studi che sono stati realizzati in questo ambito, segnaliamo il censimento della rete degli spazi di incontro e intrattenimento per adolescenti e giovani tra i 13 e i 34 anni, realizzato all’interno dell’accordo di programma quadro “Giovani Evoluti e COnsapevoli (GECO)”, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Ministero della Gioventù. Si tratta di una delle poche ricerche dedicata agli Spazi di Aggregazione Giovanile (SAG) presenti in Emilia-Romagna, che coinvolgono ogni giorno circa 38.000 ragazzi (dati 2011). La ricerca ha censito 1478 SAG: si tratta di una variegata rete di polisportive e associazioni culturali -risultate le due tipologie di spazio più frequentate -, centri sociali, Informagiovani e oratori parrocchiali, in cui i giovani si ritrovano e svolgono attività.

A Bologna si concentrano più della metà dei 156 spazi di aggregazione censiti sull’intero territorio provinciale (9 sono a Imola): i centri giovanili tradizionali sono la maggioranza (21,8%), seguiti da associazioni culturali (21,2%) e

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polisportive (16%). Si tratta di luoghi di aggregazione consolidati (il 75% opera da oltre 5 anni). Gli spazi giovanili sono spesso gestiti dal privato o dal privato sociale con un’utenza giornaliera piuttosto elevata (fino a 30 ragazzi al giorno per il 55% degli spazi), prevalentemente maschile e concentrata nelle due fasce dei minori di 13 anni e degli over 23. Una ricerca ristretta a 15 centri giovanili dell’area metropolitana bolognese compiuta dall’Osservatorio Giovanile della provincia nel 2009, aveva chiaramente individuato che, mentre le attività pomeridiane sono maggiormente seguite da ragazzi fra gli 11 e i 16 anni, negli orari di apertura serali l’età media dei frequentatori si aggira attorno ai 23 anni. Tra le attività culturali-ricreative svolte nei SAG ben il 55% è legato alla musica.

La ricerca ha evidenziato, in particolare, l’esigenza di porre in essere percorsi laboratoriali idonei a promuovere il protagonismo giovanile, per coinvolgere in occasioni di crescita personale e in esperienze di confronto con gli altri anche quei giovani che troppo spesso non prendono parte ad attività educative proposte nei luoghi di aggregazione istituzionale e formale. Secondo questa ricerca, la formazione a laboratori idonei su tematiche di cittadinanza attiva potrebbe, inoltre, favorire la partecipazione sul piano culturale e sociale, la creazione di momenti e di canali attraverso cui esprimere i propri bisogni di aggregazione, di socializzazione e di rappresentanza, il sostegno alla capacità progettuale e creativa, nonché l’indispensabile azione di prevenzione del disagio giovanile e dell’esclusione sociale, spesso conseguenza della carenza di strumenti e di luoghi di reale partecipazione attiva. Tra le opportunità formative ritenute più importanti dagli operatori dei SAG, solo il 13,9% ha evidenziato la necessità di nuove metodologie educative, mentre l’8,1% degli oltre 1600 operatori intervistati ha evidenziato l’importanza di percorsi formativi e di sensibilizzazione multiculturali e di cittadinanza attiva, mentre il 14,3% ha individuato nelle opportunità formative legate alla conduzione e gestione del gruppo la principale esigenza. Quanto emerge anche da altri indicatori, sottolinea le esigenze di formazione e di nuove proposte metodologiche in un contesto territoriale in costante cambiamento, dove si registra anche una significativa presenza di una cittadini con nazionalità non italiana.

I dati statistici relativamente alla presenza dei cittadini stranieri sottolineano come l’area metropolitana, seppure in modo non omogeneo, abbia una consolidata presenza di residenti non italiani praticamente diffusa su tutto il territorio.

Codice Unione

Unioni Maschi Femmine Totale Variazione Assoluta 2013-2014

Variazione %2013-2014

%stranieri su residenti totali

TA Terre d’Acqua

4010 4554 8564 42 0,5 10,4

RG Reno Galliera

3034 3650 6684 199 3,1 9,2

TP Terre di Pianura

1732 2282 4014 156 4,0 8,8

NC Circondario Imolese

5864 7126 12990 219 1,7 9,8

VSI Valli Savena -Idice

2576 3474 6050 157 2,7 7,8

AB Appennino Bolognese

2223 2560 4783 - 195 - 3,9 10,6

AR Alto Reno 430 607 1037 11 1,1 9,3VRLS Valli del

Reno, Lavino, Samoggia

4755 5922 10677 234 2,2 9,6

n.a. Non associati (Bologna, Castenaso, Malbergo, Molinella)

28257 32831 61088 1697 2,9 14,3

Fonte: anagrafi comunali, Città Metropolitana

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I dati più recenti sulla frequenza scolastica complessiva per il territorio metropolitano per queste due istituzioni scolastiche registrano (per l’anno scolastico 2012-2013, dati dell’Osservatorio sulla scolarità della Provincia di Bologna) un totale di frequentanti per le Primarie pari a 43.197, le bambine sono il 48,2%, mentre il totale dei frequentanti di nazionalità non italiana sono 6.509 (pari al 15,1%), mentre le Secondarie di I grado sono frequentate da 25.829, di cui le ragazze sono il 48,5%, i frequentanti non italiani sono 4.080 (pari al 15,8%).

Una ricerca informale svolta nel 2013-2014 da 4 Ong del coordinamento regionale CoongER, attive con proposte di educazione alla cittadinanza mondialità nel territorio della Città metropolitana di Bologna (informazioni sulla base delle risposte degli insegnanti di 60 classi coinvolte nella ricerca per un totale di 1500 studenti) ha evidenziato che solo il 10% degli studenti delle istituzioni scolastiche Primarie e Secondarie di I grado coinvolte nel sondaggio hanno accesso alle attività laboratoriali sui temi della cittadinanza attiva, dell’educazione alla pace e dei diritti umani e a laboratori o altre attività collegate ad attività interculturali. La minore attenzione dedicata nei processi di formazione e di informazione ai temi della cittadinanza attiva tra le fasce scolastiche e giovanili, comportano una poco diffusa conoscenza del volontariato. L’assenza di statistiche su base locale sull’approccio al volontariato da parte delle fasce giovanili è una lacuna significativa.

La più recente indagine dell’ISTAT sulle persone che svolgono attività gratuita a beneficio di altri (dati 2013) a livello nazionale, su un totale di 659 persone intervistate tra i 14 e i 24 anni di età, il 10% dichiarano di avere svolto un’attività di volontariato. A livello nazionale viene registrata inoltre la maggiore tendenza a dedicarsi al volontariato tra le persone in possesso di una laurea o di un diploma di scuola superiore ( 22% e 15% degli intervistati). Gli studenti intervistati che svolgono attività di volontariato si attestano sul 12,9%.

Alla luce del contesto nel quale si intende operare il progetto si pone l’obiettivo di incidere sui seguenti indicatori:1. Aumentare la percentuale di studenti che hanno la possibilità di partecipare a laboratori scolastici inseriti nei

percorsi di apprendimento curricolari. Le rilevazioni statistiche sono in proposito molto limitate: il progetto si propone di avviare una ricerca sistematica sull’insieme delle attività svolte dalle scuole sui temi della cittadinanza attiva, dei diritti umani e della pace. Su un totale di 69.026 studenti iscritti nelle scuole primarie e secondarie di I grado della città Metropolitana di Bologna (dati a.s. 2012-2013), si intende coinvolgere in attività laboratoriali sui temi della cittadinanza attiva, dei diritti umani e della pace almeno 5.000 studenti che non hanno mai preso parte a percorsi su queste tematiche, portando la percentuale degli studenti che vi accedano dal 10% attuale a circa il 17%.

2. Si vuole promuovere una maggiore sensibilizzazione tra i giovani sui temi della cittadinanza attiva, con particolare attenzione ai temi della pace e diritti umani, organizzando eventi di sensibilizzazione in collaborazione con gli operatori pubblici dedicati alle politiche giovanili di almeno 3 delle 9 Unioni Comunali, coinvolgendo anche gli operatori degli Spazi di Aggregazione Giovanile del territorio Metropolitano. Si intende raggiungere complessivamente almeno 5000 persone (pari al 6,5% circa dei residenti sul territorio Metropolitano in età compresa tra i 15 e 24 anni, che risulta essere la fascia di età che frequenta più abitualmente gli spazi aggregati del territorio, formata da 77.192), organizzando almeno 6 eventi territoriali specifici.

3. In un contesto di grande cambiamento e con nuove esigenze di accoglienza di cittadini con culture non europee, l’esigenza di una maggiore sensibilità sui temi del volontariato e della cittadinanza attiva paiono evidenti. Si intende coinvolgere in un percorso di formazione e partecipazione sui temi del volontariato almeno 300 giovani di età compresa tra i 20 i 24 anni dell’area metropolitana di Bologna. La tendenza nazionale rilevata dall’Istat su un campione di intervistati tra i giovani di età compresa tra i 14 e i 24 anni a dedicarsi al volontariato si attesta al 10%, mentre il dato tra gli studenti appare leggermente superiore 12,9%. Attraverso tre percorsi di formazione proposti nell’ambito del territorio metropolitano si intendono raggiungere almeno 1000 persone di età comprese tra i 20 e 24 anni (2,5% su 39.256) e coinvolgere almeno 300 giovani in attività di volontariato (di cui almeno 30 di origine straniera)

AIFO, ADP e CEFA da anni sono impegnati nel territorio della città metropolitana di Bologna con diverse proposte di educazione alla pace, ai diritti umani e alla cittadinanza attiva rivolte al mondo giovanile, a quello della scuola e con attività di sensibilizzazione aperte anche a un pubblico più vasto.

AMICI DEI POPOLI ha attivato negli ultimi 5 anni diverse collaborazioni con gli enti del territorio (Comune di Bologna, Quartiere Savena, Quartiere Santo Stefano, Provincia di Bologna – dal 2015 Città Metropolitana, Centro di Aggregazione Giovanile del Quartiere Savena, Scuola di Pace del Quartiere Savena, Centro Missionario Diocesano),

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nella realizzazione di attività scolastiche ed extrascolastiche di educazione alla pace e informazione/formazione interculturale. Nel corso del 2014 sono stati realizzati:- in ambito scolastico: circa 30 laboratori e percorsi didattici rivolti alle scuole di ogni ordine e grado, con approfondimenti su intercultura, stereotipi e pregiudizi, geografia interculturale, sostenibilità ambientale, diritti umani e gemellaggi con scuole del Sud del mondo, per un totale di 750 studenti raggiunti nell'ambito del progetto “Fai la cosa giusta” del Comune di Bologna; coinvolgimento di circa 5 insegnanti delle scuole Farini e Pepoli di Bologna e Panzacchi di Ozzano (BO) nell'ambito di un progetto europeo sulla revisione e sperimentazione dei curricula scolastici in chiave globale.- eventi di sensibilizzazione rivolti ai giovani: realizzazione di circa 10 stand e banchetti di sensibilizzazione e informazione sulle attività dell'ong; partecipazione all'iniziativa “Accorciamo le distanze”, per la sensibilizzazione dei bambini e le famiglie sui diritti dell'infanzia, nell'ambito del Coordinamento provinciale sul Sostegno a distanza; realizzazione di uno stand al Meeting Missionario Diocesano; realizzazione di due iniziative (uno spettacolo teatrale e un cineforum) nell'ambito della rassegna provinciale “Segnali di Pace” in occasione del ventesimo anniversario del genocidio in Rwanda.- iniziative di promozione del volontariato rivolte ai giovani: un percorso di formazione alla Mondialità con la possibilità di fare esperienze di volontariato sul territorio (nell'ambito di campagne e iniziative) o in un Paese del Sud del mondo. Nel 2014 sono stati circa 30 i ragazzi impegnati nella formazione e/o in un'esperienza di scoperta del territorio e animazione locale in Rwanda, Perù e Italia (Foggia).

AIFO negli ultimi 5 anni ha avviato una forte collaborazione con i comuni che recentemente si sono costituiti nell’Unione Reno Galliera (Argelato, Bentivoglio, Castelmaggiore, Castello d’Argile, Galliera, Pieve di Cento, S. Giorgio di Piano, S. Pietro in Casale) con la quale ha sviluppato le seguenti attività nel 2014:- in ambito scolastico: si é svolto un corso formazione docenti, composto da due moduli formativi, sull’educazione alla Pace presso gli istituti comprensivi di S. Pietro in Casale e Pieve di Cento a cui hanno partecipato n. 25 insegnanti. Nelle scuole é stato avviato un percorso didattico di educazione alla pace e ai diritti umani nelle scuole. Nel 2014 sono stati coinvolte 15 classi degli istituti presenti nei comuni (primarie e secondarie di primo grado) con la presenza di una testimone della Palestina che ha illustrato agli studenti la situazione del suo paese facendo riflettere sulla violazione dei diritti umani presente ancora in tante parti del mondo. Si é organizzato un concorso scolastico annuale per le scuole sul diritto al cibo che ha visto la partecipazione di 60 scuole.- eventi di sensibilizzazione rivolti ai giovani: a) Organizzazione e partecipazione alla Marcia della Pace Perugia Assisi a cui hanno partecipato volontari Aifo, una delegazione di amministratori dell’Unione Reno Galliera, delegazioni dalle scuole del territorio, i Consigli Comunali dei Ragazzi (CCR) e volontari di associazioni di volontariato locali. b) Incontro pubblico con una delegazione di donne con disabilità provenienti dalla striscia di Gaza dal titolo: “Gaza-Italia: donne in viaggio oltre le barriere della disabilità” a S. Pietro in Casale. c) E’ stata allestita una mostra fotografica itinerante “Mozambico. La forza di un popolo” presso i comuni di Galliera, S. Pietro in Casale, Pieve di Cento che é stata visitata da 8 classi delle scuole secondarie di primo grado.- iniziative di promozione del volontariato rivolte ai giovani: sono stati organizzati due incontri formativi per un gruppo di giovani interessati al volontariato internazionale. Si é organizzato un campo di lavoro internazionale (India) per giovani e un campo di lavoro a Latina in collaborazione con l’associazione Libera.

CEFA Onlus opera nell’area metropolitana di Bologna per la promozione di una cultura del volontariato e della tutela della pace e dei diritti umani, attraverso progetti di educazione alla cittadinanza mondiale nelle scuole e attraverso laboratori, seminari di formazione e orientamento per studenti universitari e docenti, e promuovendo eventi e dibattiti pubblici sui temi della sicurezza alimentare, il diritto al cibo e lo sviluppo sostenibile, in collaborazione con i comuni dell’area ( tra cui Bologna, Casalecchio di Reno, San Lazzaro di Savena, Vallesamoggia, Zola Predosa). In particolare nel 2014 ha sviluppato le seguenti attività:- In ambito scolastico: un percorso di incontri sul tema “cooperazione internazionale e cittadinanza attiva”, per scuole primarie e secondarie di primo grado inserito nel Piano di Offerta territoriale del Comune di San Lazzaro, al quale hanno aderito 12 classi; un’attività laboratoriale sul tema della sicurezza alimentare e del diritto al cibo, in 12 classi (primarie, secondarie di I e II grado) di scuole dei comuni di Bologna, Vallesamoggia, Casalecchio di Reno. Ha inoltre collaborato all’organizzazione del concorso scolastico sul tema dell’acqua come risorsa, in collaborazione con il comune di GaggioMontano e la partecipazione delle scuole primarie e secondarie di I grado del comune; 4 incontri sulla situazione della donna nei paesi arabi, con testimonianza di giovani donne tunisine, in 2 scuole secondarie di II grado di Casalecchio e Bologna.- Eventi rivolti alla cittadinanza: nell’ambito del progetto “Apriti Sesamo. Nuove reti di cooperazione internazionale” ha organizzato l’evento “Tutti su per Terra” in collaborazione con la Cineteca di Bologna sui temi della sicurezza alimentare, dello spreco alimentare e dell’accesso alla terra, con una rassegna di film documentari accompagnati da

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dibattiti tenuti da esperti; ha organizzato la IV edizione della manifestazione “Tu dove sei?” in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione (16 ottobre), in collaborazione con il Comune di Bologna, per sensibilizzare la cittadinanza sul tema del diritto al cibo.- Iniziative rivolte ai giovani di promozione del volontariato: sono stati organizzati 4 incontri tenuti da giovani rientrati dal servizio civile internazionale e da campi di conoscenza nei paesi in via di sviluppo; è stato organizzato un campo di conoscenza in Guatemala.

Destinatari e Beneficiari

I Destinatari del progetto sono: - almeno 5.000 studenti, da coinvolgere in attività laboratoriali sui temi della cittadinanza attiva, dei diritti

umani e della pace, portando la percentuale degli studenti che accedano a percorsi formativi dal 10% al 17% circa.

- almeno 5000 persone (pari al 6,5% circa dei giovani residenti sul territorio Metropolitano in età compresa tra i 15 e 24 anni, che risulta essere la fascia di età che frequenta più abitualmente gli spazi aggregati del territorio, formata da 77.192), da sensibilizzare sui temi, della cittadinanza attiva, della pace e diritti umani tra i giovani;

- almeno 300 giovani (di cui almeno 30 di origine straniera) di età compresa tra i 20 i 24 anni dell’area metropolitana, da sensibilizzare sui temi del volontariato e della cittadinanza attiva;

- almeno 1000 persone di età compresa tra i 20 e 24 anni (2,5% su 39.256) attraverso tre percorsi di formazione proposti nell’ambito del territorio metropolitano da sensibilizzare sui temi del volontariato e della cittadinanza attiva.

I Beneficiari del progetto sono:- le famiglie degli studenti destinatari e dei giovani, italiani e stranieri, coinvolti nelle attività formative degli

spazi aggregati del territorio, circa 10.000 persone complessivamente; le amministrazioni e in generale le opinione pubblica nel suo complesso dei comuni dell’area metropolitana che saranno coinvolte attraverso gli eventi territoriali nelle attività di sensibilizzazioni sui temi del volontariato e della cittadinanza attiva.

Obiettivi del progettoGli obiettivi del presente progetti vengono elencati presentando specularmente la situazione di partenza e la situazione desiderata a completamento delle attività previste nelle sedi ADP, AIFO e CEFA.

SITUAZIONE DI PARTENZAOBIETTIVI SPECIFICI(Situazione di arrivo)

Indicatore 1Solo il 10% degli allievi e degli studenti delle scuole primarie e secondarie di I grado hanno accesso a percorsi didattici sui temi della cittadinanza attiva e della tutela dei diritti umani.

Obiettivo 1Aumentare la sensibilizzazione dei giovani sui temi della cittadinanza attiva, dell’educazione alla pace e dei diritti umani, raggiungendo 5000 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado realizzando attività di sensibilizzazione attraverso 90 laboratori didattici aumentando al 17% circa gli allievi e gli studenti delle primarie e secondarie di I grado della provincia di Bologna che hanno accesso a percorsi didattici su tali temi.

Indicatore 2L’85% degli operatori degli Spazi di Aggregazione Giovanile dell’area metropolitana di Bologna non considerano prioritario e non inseriscono i temi dell’educazione alla cittadinanza attiva e della multiculturalità tra le attività formative e aggregative svolte nei SAG, privilegiando le pratiche sportive e musicali.

Obiettivo 2Offrire occasioni di riflessione, stimolo sui temi della cittadinanza attiva, della pace e diritti umani a circa 5.000 persone e, in particolare i giovani tra i frequentatori degli Spazi di Aggregazione Giovanile dell’area metropolitana di Bologna, organizzando almeno 6 eventi di cui almeno 3 nelle Unioni di Comuni della Città Metropolitana, favorendo il diffondersi di una cultura di pace e di civile convivenza, soprattutto in contesti di diffusa presenza di cittadini di origine migrante.

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Indicatore 3Tra i giovani di età compresa tra i 14 e i 24 anni, circa il 90% non ha esperienze dirette di volontariato (il dato, resta negativo, pur riducendosi al 87%, tra i giovani studenti, con picchi diversi per gli studenti che hanno percorsi scolastici di II grado e universitari). Non esistono dati aggregati per quanto riguarda la partecipazione di giovani cittadini di origine straniera sulla loro partecipazione ad attività di volontariato e sulle loro reali opportunità di accesso.

Obiettivo 3Promuovere la conoscenza del mondo del volontariato, illustrando le possibilità di impegno in ambito sociale raggiungendo almeno 1000 persone di età comprese tra i 20 e 24 anni (2,5% su 39.256) e coinvolgendo almeno 300 giovani in attività di volontariato, di cui 30 di origine straniera, attraverso tre percorsi di formazione alla cittadinanza mondiale proposti nell’ambito del territorio metropolitano.

Attività previste e ruolo ed attività previste per i volontari Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi.Per la sede ADP

AZIONE 1: Sensibilizzazione degli studenti delle scuole Primarie e Secondarie di I Grado, nel territorio di Bologna, ai temi della cittadinanza attiva, dell’educazione alla pace e dei diritti umani, attraverso la realizzazione di almeno 30 laboratori didattici

Attività: 1. Mappatura delle attività di educazione alla pace e diritti umani svolte negli ultimi 3 anni nelle scuole

coinvolte, in collaborazione con il Comune di Bologna2. Analisi dei materiali didattici già esistenti3. Individuazione di obiettivi formativi e di nuove linee di approfondimento tematico nell’ambito del progetto

“Fai la Cosa Giusta!”4. Ricerca di nuovi materiali e strumenti didattici5. Preparazione e strutturazione dei laboratori e delle schede informative relative6. Strutturazione di verbali di valutazione e monitoraggio per insegnanti e studenti7. Aggiornamento della banca-dati di scuole e insegnanti del territorio 8. Divulgazione e promozione dei laboratori9. Attivazione dei contatti con insegnanti interessati e calendarizzazione10. Realizzazione dei laboratori nelle scuole11. Raccolta e archiviazione dei materiali e dei verbali di valutazione e monitoraggio12. Monitoraggio e valutazione delle attività con i partner e analisi dei punti di forza e di eventuali criticità

AZIONE 2: Sensibilizzazione dei giovani ai temi della cittadinanza attiva, dell’educazione alla pace e dei diritti umani attraverso la realizzazione di almeno 2 iniziative sul territorio della Città Metropolitana di Bologna

Attività:1. Ideazione di 2 iniziative territoriali in collaborazione con Scuola di Pace del Quartiere Savena, il Comune di

Bologna, la Città Metropolitana di Bologna sul tema della pace, dei diritti umani e dell’integrazione culturale dei cittadini migranti.

2. Ricerca ed analisi delle proposte già esistenti sul territorio bolognese per la definizione delle partnership3. Individuazione e condivisione degli obiettivi, delle tematiche e delle risorse necessarie4. Strutturazione delle 2 iniziative attraverso la ricerca di relatori, testimonianze, materiali5. Definizione sedi e calendarizzazione degli eventi6. Realizzazione materiale informativo e promozionale 7. Aggiornamento dei data-base dei contatti sul territorio relativi a realtà giovanili8. Divulgazione dell’iniziativa attraverso vari canali di comunicazione: volantini, comunicati stampa, sito web,

social network9. Realizzazione e partecipazione all’iniziativa10. Archiviazione materiali11. Monitoraggio e valutazione delle attività con i partner e analisi dei punti di forza e di eventuali criticità

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Azione 3.Formazione sui temi del volontariato, dell'educazione alla pace e dei diritti umani rivolta ai giovani del territorio attraverso la realizzazione di 1 Percorso di Formazione alla Mondialità e partecipazione al volontariato

Attività:1. Ricerca tra i giovani residenti nel Comune di Bologna sulle esigenze e motivazioni dei giovani interessati a

partecipare ad attività di volontariato, con attenzione ai giovani di origina straniera di seconda generazione2. Ricerca delle proposte già esistenti nel territorio comunale3. Preparazione di una newsletter e un profilo Facebook di progetto gestito dalle Ong partecipanti al progetto

per informare sulle diverse opportunità rivolte ai giovani del territorio di Bologna4. Redazione volantino promozionale e diffusione presso tutti i principali Spazi di Aggregazione Giovanile

dell’area Metropolitana5. Partecipazione con uno stand ad almeno 2 Feste del Volontariato o analoghe iniziative territoriali

promosse nei territorio6. Ricerca e collaborazione con almeno due nuovi enti attivi sul territorio interessati a fare svolgere attività di

volontariato ai giovani e costruzione di un gemellaggio tra realtà bolognesi e del Sud del mondo sui temi del progetto (diritti umani, pace, ….)

7. Divulgazione dell’iniziativa attraverso vari canali di comunicazione: newsletter, sito web, pagina FB, incontri informativi

8. Realizzazione di un percorso di formazione articolato in almeno 5 incontri in collaborazione con realtà giovanili e di volontariato, e avvio dei giovani alle esperienze di volontariato sul territorio.

9. Realizzazione di incontri pubblici e testimonianze dei giovani coinvolti nel percorso di volontariato presso le sedi individuate

10. Raccolta dati e divulgazione delle testimonianze attraverso la newsletter, la pagina FB e i siti delle realtà coinvolte (associazioni, enti locali, ong).

Per la sede AIFO

AZIONE 1: Sensibilizzazione degli studenti delle scuole Primarie e Secondarie di I Grado, nel territorio della Città Metropolitana di Bologna, ai temi della cittadinanza attiva, dell’educazione alla pace e dei diritti umani, attraverso la realizzazione di almeno 30 laboratori didatticiAttività:

1. Mappatura delle attività di educazione alla pace e diritti umani svolte negli ultimi 3 anni nelle scuole coinvolte2. Mappatura delle persone ed enti che a livello locale possono essere coinvolte nell’attività come relatori e

testimoni.3. Analisi dei materiali didattici già esistenti4. Individuazione di obiettivi formativi e di nuove linee di approfondimento tematico5. Ricerca di nuovi materiali e strumenti didattici6. Preparazione e strutturazione dei laboratori e delle schede informative relative7. Strutturazione di verbali di valutazione e monitoraggio per insegnanti e studenti8. Aggiornamento della banca-dati di scuole e insegnanti del territorio9. Divulgazione e promozione dei laboratori10. Attivazione dei contatti con insegnanti interessati e calendarizzazione11. Realizzazione dei laboratori nelle scuole12. Raccolta e archiviazione dei materiali e dei verbali di valutazione e monitoraggio13. Valutazione punti di forza e di eventuali criticità

AZIONE 2: Sensibilizzazione dei giovani ai temi della cittadinanza attiva, dell’educazione alla pace e dei diritti umani attraverso la realizzazione di almeno 2 iniziative sul territorio della Città Metropolitana di Bologna Attività:

1. Individuazione, in partnership con i comuni dell’Unione Reno Galliera, di  2 iniziative da svolgersi sul territorio sul tema della Pace, diritti umani e dei diritti delle persone con disabilità.

2. Raccolta di contatti con le realtà pubbliche e private del territorio per la definizione delle partnership3. Individuazione degli obiettivi e delle risorse necessarie

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4. Strutturazione delle almeno due iniziative pubbliche di rilievo sopra – comunale (manifestazione: Sport e disabilità e Festa finale del progetto Pace).

5. Ricerca di relatori, testimonianze, materiali6. Definizione sedi e calendarizzazione degli eventi7. Realizzazione materiale informativo e promozionale8. Aggiornamento dei data-base dei contatti sul territorio relativi a realtà giovanili, associazioni sportive e di

volontariato, cooperative sociali.9. Divulgazione delle iniziative attraverso vari canali di comunicazione: volantini, comunicati stampa, sito web,

social network10. Realizzazione e partecipazione alle iniziative11. Archiviazione materiali12. Valutazione con i partner dei punti di forza e di eventuali criticità e avvio di un nuovo tavolo di concertazione

per il proseguo delle attività.

AZIONE 3: Formazione sui temi del volontariato, dell'educazione alla pace e dei diritti umani rivolta ai giovani del territorio attraverso la realizzazione di almeno 1 percorso di formazione  e partecipazione al volontariato.Attività:

1. Ricerca tra i giovani residenti nei comuni dell’Unione Reno Galliera sulle esigenze e motivazioni dei giovani interessati a  partecipare ad attività di volontariato, con particolare attenzione ai giovani di origina straniera.

2. Ricerca delle proposte già esistenti nei territori dell’Unione o nei Comuni limitrofi.3. Preparazione di una newsletter e un profilo facebook dove informare sulle diverse opportunità rivolte ai

giovani dell’Unione Reno Galliera.4. Partecipazione, con uno stand alla Festa del Volontariato presso l’Unione Reno Galliera e alla Fiera del

Volontariato “Le mani in Pasta” organizzata da Volabo (Bologna)5. Ricerca di due nuovi enti interessati a far svolgere attività di volontariato ai giovani.6. Divulgazione dell’iniziativa attraverso vari canali di comunicazione: newsletter, sito web, pagina FB, incontri

informativi.7. Preparazione di un percorso formativo per i giovani interessati a svolgere attività di volontariato in progetti di

cooperazione internazionale e di lavoro in Italia.8. Realizzazione di un percorso di formazione articolato in almeno 5 incontri in collaborazione con realtà

giovanili dell’Unione Reno Galliera, e avvio dei giovani alle esperienze di volontariato sul territorio.9. Realizzazione di incontri pubblici e testimonianze dei giovani coinvolti nel percorso di volontariato presso le

sedi degli Spazi di Aggregazione giovanile dell’Unione Reno Galliera.10. Raccolta dati e divulgazione delle testimonianze attraverso la newsletter, la pagina FB e i siti delle realtà

coinvolte (associazioni, enti locali, ong).

Per la sede CEFA

AZIONE 1: Sensibilizzazione degli studenti delle scuole Primarie e Secondarie di I Grado, nel territorio della Città Metropolitana di Bologna, ai temi della cittadinanza attiva, dell’educazione alla pace e dei diritti umani, attraverso la realizzazione di almeno 30 laboratori didattici Attività:

1. Mappatura delle attività di educazione alla pace e diritti umani svolte negli ultimi 3 anni nelle scuole coinvolte2. Analisi dei materiali didattici già esistenti3. Individuazione di obiettivi formativi e di nuove linee di approfondimento tematico4. Ricerca di nuovi materiali e strumenti didattici5. Preparazione e strutturazione dei laboratori e delle schede informative relative6. Strutturazione di verbali di valutazione e monitoraggio per insegnanti e studenti7. Aggiornamento della banca-dati di scuole e insegnanti del territorio8. Divulgazione e promozione dei laboratori9. Attivazione dei contatti con insegnanti interessati e calendarizzazione10. Realizzazione dei laboratori nelle scuole11. Raccolta e archiviazione dei materiali e dei verbali di valutazione e monitoraggio12. Monitoraggio e valutazione delle attività con i partner e analisi dei punti di forza e di eventuali criticità

AZIONE 2: Sensibilizzazione dei giovani ai temi della cittadinanza attiva, dell’educazione alla pace e dei diritti umani attraverso la realizzazione di almeno 2 iniziative sul territorio della Città Metropolitana di Bologna

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Attività:1. Ideazione di 2 iniziative territoriali in collaborazione con l’Unione dei Comuni Valli del Reno, Lavino e

Samoggia e dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese ed i gestori degli Spazi di aggregazione giovanile delle Unione sul tema della pace, dei diritti umani e dell’integrazione culturale dei cittadini migranti.

2. Ricerca ed analisi delle proposte già esistenti nei territori dell’Unione per la definizione delle partnership3. Individuazione e condivisione degli obiettivi, delle tematiche e delle risorse necessarie4. Strutturazione delle 2 iniziative sovra-comunali dell’iniziativa attraverso la ricerca di relatori, testimonianze,

materiali5. Definizione sedi e calendarizzazione degli eventi6. Realizzazione materiale informativo e promozionale 7. Aggiornamento dei data-base dei contatti sul territorio relativi a realtà giovanili8. Divulgazione dell’iniziativa attraverso vari canali di comunicazione: volantini, comunicati stampa, sito web,

social network9. Realizzazione e partecipazione all’iniziativa10. Archiviazione materiali11. Monitoraggio e valutazione delle attività con i partner e analisi dei punti di forza e di eventuali criticità

Azione 3. Formazione sui temi del volontariato, dell'educazione alla pace e dei diritti umani rivolta ai giovani del territorio attraverso la realizzazione di almeno 1 percorso di formazione e partecipazione al volontariato. Attività:

1. Ricerca tra i giovani residenti nei comuni dell’Unione delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia e dell’Appennino Bolognese sulle esigenze e motivazioni dei giovani interessati a partecipare ad attività di volontariato, con attenzione ai giovani di origina straniera di seconda generazione

2. Ricerca delle proposte già esistenti nei territori delle Unione scelte 3. Preparazione di una newsletter e un profilo Facebook comune con le Ong partecipanti al progetto per

informare sulle diverse opportunità rivolte ai giovani dell’Unione delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia e dell’Appennino Bolognese

4. Redazione volantino promozionale e diffusione presso tutti i principali Spazi di Aggregazione Giovanile dell’area Metropolitana

5. Partecipazione con uno stand ad almeno 2 Feste del Volontariato o analoghe iniziative territoriali promosse nei territorio dell’Unione delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia e dell’Appennino Bolognese

6. Ricerca e collaborazione con almeno due nuovi enti attivi sul territorio interessati a fare svolgere attività di volontariato ai giovani e costruzione di un gemellaggio tra realtà bolognesi e del Sud del mondo sui temi del progetto (diritti umani, pace, ….)

7. Divulgazione dell’iniziativa attraverso vari canali di comunicazione: newsletter, sito web, pagina FB, incontri informativi

8. Realizzazione di un percorso di formazione articolato in almeno 5 incontri in collaborazione con realtà giovanili in collaborazione con l’Unione dei Comuni delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia e avvio dei giovani alle esperienze di volontariato sul territorio.

9. Realizzazione di incontri pubblici e testimonianze dei giovani coinvolti nel percorso di volontariato presso le sedi degli Spazi di Aggregazione giovanile delle Unioni comunali.

10. Raccolta dati e divulgazione delle testimonianze attraverso la newsletter, la pagina FB e i siti delle realtà coinvolte (associazioni, enti locali, ong).

Ruolo ed attività previste per i volontari Per la sede ADP

VOLONTARIO n. 1- Collaborazione nella mappatura delle attività interculturali svolte negli ultimi 3 anni nelle scuole coinvolte- Collaborazione all’aggiornamento del data-base dell'ONG relativo a scuole e insegnanti del territorio di

Bologna- Supporto nella ricerca di nuovi contatti con le scuole del territorio- Collaborazione nella ricerca, aggiornamento e preparazione di materiale didattico e di strumenti educativi da

utilizzare nei percorsi di educazione nelle scuole.- Sostegno nella strutturazione di verbali di valutazione e monitoraggio per insegnanti e studenti- Affiancamento nella gestione delle relazioni con il Comune di Bologna e gli altri enti locali per l'aggiornamento

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della proposta didattica- Sostegno nell’elaborazione, organizzazione e calendarizzazione dei laboratori nelle scuole.- Collaborazione nella promozione e divulgazione dei laboratori- Affiancamento nella realizzazione dei laboratori nelle scuole.- Supporto nella preparazione dei report finali di valutazione, nell’archiviazione del materiale relativo.

 VOLONTARIO n. 2- Collaborazione nella ricerca delle proposte già esistenti nel territorio di Bologna per i giovani nel campo del

volontariato- Collaborazione nella raccolta, revisione e aggiornamento dei materiali esistenti relativi al Percorso di

Formazione alla Mondialità.- Collaborazione nella ricerca di relatori, testimoni per l’organizzazione degli eventi.- Collaborazione nella ricerca di nuovi contatti con realtà pubbliche e private del territorio di Bologna per la

definizione di partnership.- Collaborazione nella ricerca di nuovi contatti per la definizione di partnership nel Sud del mondo- Affiancamento del coordinamento dei formatori e dei volontari- Affiancamento con il personale ADP nella realizzazione di due iniziative pubbliche- Supporto nella ricerca di nuovi enti interessati a far svolgere attività di volontariato ai giovani.- Supporto nella organizzazione dell’incontro con giovani che hanno concluso esperienze di volontariato.

VOLONTARIO n. 3- Collaborazione nella gestione della comunicazione istituzionale dell'ONG: sito, comunicati stampa,

newsletter mensile per la diffusione dei laboratori nelle scuole con studenti, delle iniziative sul territorio, del Percorso di Formazione alla Mondialità.

- Collaborazione nella gestione della comunicazione dell'ONG attraverso i social network: Facebook, Twitter, Instagram, Youtube per la diffusione dei laboratori nelle scuole con studenti, delle iniziative sul territorio, del Percorso di Formazione alla Mondialità.

- Collaborazione nella raccolta di materiale audiovisivo e fotografico delle attività del progetto ad integrazione del sito e dei social network.

- Supporto nell'organizzazione logistica e promozionale delle attività del progetto.- Collaborazione all’aggiornamento del data-base dell'ONG relativo a scuole e insegnanti del territorio di

Bologna- Collaborazione nella ricerca delle proposte già esistenti nel territorio di Bologna per i giovani nel campo del

volontariato- Affiancamento nella gestione e nel coordinamento di tutti gli attori coinvolti nelle iniziative sul territorio

(associazioni, enti istituzionali, partner, gruppi giovanili, scuole).- Supporto nella preparazione dei report finali di valutazione e statistiche inerenti la comunicazione, e

nell’archiviazione del materiale relativo.- Collaborazione nella mappatura delle attività interculturali svolte negli ultimi 3 anni nelle scuole coinvolte

Per la sede AIFO

VOLONTARIO 1- Collaborazione alla mappatura delle attività di educazione alla pace e diritti umani svolte negli ultimi 3 anni

nelle scuole coinvolte.- Mappatura delle persone ed enti che a livello locale possono essere coinvolte nell’attività come relatori e

testimoni.- Collaborazione all’analisi e ricerca dei materiali didattici.- Supporto nella realizzazione di nuovi materiali e strumenti didattici.- Supporto nella strutturazione dei laboratori e delle schede informative relative.- Aiuto nell’aggiornamento della banca-dati di scuole e insegnanti del territorio.- collaborazione nella attivazione dei contatti con insegnanti interessati e calendarizzazione dei laboratori.- Affiancamento con il personale Aifo nella realizzazione dei laboratori nelle scuole.- Affiancamento con il personale Aifo nella valutazione dei laboratori svolti.- Supporto nella raccolta e archiviazione dei materiali prodotti e dei verbali di valutazione e monitoraggio. 

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VOLONTARIO 2- Collaborazione nella ricerca delle proposte già esistenti nei territori dell’Unione Reno Galliera per i giovani nel

campo del volontariato.- Collaborazione nella ricerca di relatori, testimoni x l’organizzazione degli eventi.- collaborazione nella preparazione della newsletter e del profilo facebook dove informare sulle diverse

opportunità rivolte ai giovani dell’Unione Reno Galliera.- Collaborazione nella ricerca di nuovi contatti con realtà pubbliche e private  del territorio dell’Unione Reno

Galliera per la definizione di partnership.- Collaborazione alla divulgazione degli eventi, dei laboratori nelle scuole e del percorso formativo x i giovani

nei canali di comunicazione.- Affiancamento con il personale Aifo nella realizzazione di due iniziative pubbliche sovra-comunali

(manifestazione Sport e disabilità e Festa finale del progetto Pace) - Affiancamento al personale Aifo per l’organizzazione degli stand in occasione della Festa del Volontariato

presso L’Unione Reno Galliera e alla Festa del Volontariato “Le mani in pasta” organizzato da Volabo (Bologna)

- Supporto nella ricerca di due nuovi enti interessati a far svolgere attività di volontariato ai giovani.- Supporto alla realizzazione del percorso di formazione x giovani interessati a svolgere attività di volontariato

all’estero o in Italia.- Supporto nella organizzazione dell’incontro coi giovani al ritorno dalle esperienze di volontariato estero/Italia.- Aiuto nella divulgazione delle testimonianze attraverso la newsletter, la pagina FB e il sito web dell’Ong. 

Per la sede CEFA

VOLONTARIO 1- Collaborazione nella mappatura delle attività interculturali, di educazione alla pace e diritti umani svolte negli

ultimi 3 anni nelle scuole coinvolte- Collaborazione all’aggiornamento del data-base dell'ONG relativo a scuole e insegnanti del territorio di

Bologna- Supporto nella ricerca di nuovi contatti con le scuole del territorio- Collaborazione nella ricerca, aggiornamento e preparazione di materiale didattico e di strumenti educativi da

utilizzare nei laboratori previsti nelle scuole.- Sostegno nella strutturazione di verbali di valutazione e monitoraggio per insegnanti e studenti- Affiancamento nella gestione delle relazioni con il Comune di Bologna e gli altri enti locali per l'aggiornamento

della proposta didattica- Sostegno nell’elaborazione, organizzazione e calendarizzazione dei laboratori nelle scuole.- Collaborazione nella promozione e divulgazione dei laboratori- Affiancamento nella realizzazione dei laboratori nelle scuole- Supporto nella preparazione dei report finali di valutazione, nell’archiviazione del materiale relativo.

VOLONTARIO 2 e 3- Collaborazione nella ricerca delle proposte già esistenti rivolte ai giovani nel campo del volontariato in

particolare nei territori dell’Unione dei Comuni delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia e dell’Appennino Bolognese

- Collaborazione nella predisposizione di materiali per la promozione del volontariato e della cittadinanza attiva per i giovani del territorio

- Affiancamento nelle attività di orientamento al volontariato svolte sul territorio - Collaborazione nella ricerca di relatori, testimoni che possano mettere a disposizione le loro conoscenze e la

loro esperienza in occasione degli eventi sul territorio- Collaborazione nella preparazione di una specifica newsletter e di un profilo facebook dove informare sulle

diverse opportunità rivolte ai giovani nel settore del volontariato, in particolare per i giovani dell’Unione dei Comuni delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia e dell’Appennino Bolognese

- Affiancamento al personale CEFA nella realizzazione di due iniziative pubbliche sovra-comunali di promozione della cittadinanza attiva e del volontariato (manifestazioni Festa del Volontariato dell’Unione Comuni delle Valli del Reno, Lavino, Samoggia e Human RightsNights Festival, iniziativa a diffusione metropolitana) 

- Collaborazione nella attività di ricerca di nuovi contatti con realtà pubbliche e private  del territorio di Bologna per la definizione di proposte operative sul tema del volontariato su base locale.

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- Supporto alla realizzazione dei percorsi formativi per giovani interessati a svolgere attività di volontariato in Italia.

- Affiancamento nella realizzazione dei laboratori e delle attività formative nelle scuole.- Collaborazione nella gestione della comunicazione del CEFA: sito, social network, comunicati stampa,

newsletter mensile dell'ONG, per la diffusione dei laboratori nelle scuole con studenti, delle iniziative sul territorio, dei percorsi di formazione al volontariato

- Supporto nella preparazione dei report finali di valutazione e di elaborazione delle statistiche, nell’archiviazione del materiale relativo

- Collaborazione nella raccolta di materiale audiovisivo e fotografico delle attività del progetto ad integrazione del sito e dei social network.

Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:Durante lo svolgimento del servizio civile ai giovani volontari, in occasioni di determinate attività o fasi lavorative potrà essere chiesto:- flessibilità oraria;- disponibilità ad eventuali missioni in altre città nell’ambito delle attività previste e descritte nel presente progetto.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI DAI VOLONTARI DURANTE IL SERVIZIOConseguentemente a quanto esposto e precisato nei precedenti punti, i giovani coinvolti nel presente progetto, avranno l’opportunità sia di maturare ed acquisire specifiche competenze e di sviluppare particolari professionalità, a seconda della sede di attuazione del progetto e delle attività realizzate, sia di maturare una capacità di vivere la propria cittadinanza, nazionale ed internazionale, in termini attivi e solidali, con una crescita della consapevolezza dei problemi legati allo sviluppo dei sud del mondo. Di seguito gli ambiti nei quali si prevede una acquisizione di competenze e professionalità:

Accrescimento della consapevolezza della possibilità di esercitare in maniera efficace il proprio diritto di cittadinanza attiva da livello locale a quello internazionale;

Approfondimento delle conoscenze di politica internazionale e di cooperazione allo sviluppo interpretate alla luce di una cultura politica fondata sulla solidarietà;

Sviluppo di sensibilità per una efficace relazione interculturale; Acquisizione di competenze relative alla progettualità; Sviluppo di abilità di intervento sul territorio; Sviluppo e\o rafforzamento delle abilità relative al dialogo sociale; Sviluppo della capacità di analisi e di sintesi e di orientamento all’obiettivo; Sviluppo della capacità di problem solving; Sviluppo delle capacità di animazione e\o educazione; Accrescimento della capacità di lavoro in equipe; Comprensione delle dinamiche del lavoro associativo e di rete (centro – periferia e viceversa); Rafforzamento delle competenze nel proprio settore tecnico di formazione.

Si allega al presente progetto, la certificazione, del 01.07.2014 rilasciata dalla società La ELIDEA Studio di psicologi associati, P.I. 08978461005, che svolge la sua azione nel campo della Formazione Continua con la quale si riconosce e certifica l’acquisizione di competenze derivante dalla realizzazione del presente progetto. Inoltre, si allega al presente progetto, la certificazione, del 02.07.2014, rilasciata dalla FONDITALIA, Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione Continua nell’Industria e nelle Piccole e Medie Imprese, c.f. 97516290588, società che svolge la sua azione nel campo della Formazione, del Bilancio di Competenze e della Consulenza per Organizzazioni, con la quale si riconosce ed attesta l’acquisizione di competenze derivante dalla realizzazione del presente progetto. Verrà anche rilasciata, da parte FOCSIV, una certificazione delle competenze acquisite nella realizzazione delle specifiche attività previste dal presente progetto.

FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARILa formazione generale verrà erogata in proprio con formatori dell’Ente e con risorse esterne “esperte” dei diversi settori della formazione; sarà realizzata all’inizio dell’anno di servizio in un corso residenziale.La durata della formazione generale sarà nel suo complesso di ore 50 e sarà erogata entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto.Contenuti della formazione :

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Come esplicitato nel modello Formativo consegnato all’UNSC in fase di accreditamento e da questi verificato, in coerenza con quanto espresso nella determina del 19 luglio 2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” la formazione generale del presente progetto ha come obiettivi:

trasmettere conoscenze che contribuiscano a rafforzare la consapevolezza del proprio ruolo in seno ad un progetto di impiego di servizio civile volontario;

trasmettere il senso del valore civico e sociale di un’esperienza di servizio civile, approfondendone gli aspetti motivazionali e valoriali;

offrire strumenti di riflessione sui nessi esistenti tra impegno civico e sociale a livello nazionale e impegno civico e sociale a livello internazionale;

offrire strumenti per connettere l’esperienza del servizio civile con la difesa civile non armata e nonviolenta, con la promozione e la difesa dei diritti dell’uomo;

approfondire alcuni particolari caratteristiche e abilità che deve possedere un operatore delle ONG (es. capacità negoziale, capacità di relazionarsi in contesti interculturali, gestione dell’affettività, adattabilità);

offrire un’esperienza di vita comunitaria e di confronto con altri giovani in Servizio Civile Volontario.Al fine di raggiungere gli obiettivi sopraelencati verranno sviluppati i seguenti contenuti:

l’identità del gruppo in formazione; il servizio civile volontario: storia, valori e prospettive: dall’OdC al SCV evoluzione storica e differenze; il dovere di difesa della Patria, la difesa civile non armata e nonviolenta, la costruzione della pace; conoscenza dell’Ente, della sua identità e storia, della rete delle relazioni territoriali attivate; lavorare per progetti; il sistema servizio civile, la sua organizzazione, la relazione tra enti, giovani in servizio civile ed UNSC le motivazioni del volontario in servizio civile; diritti e doveri dei volontari in servizio civile, la normativa vigente e la carta di impegno etico. la gestione dei conflitti interpersonali; la gestione dell’affettività e delle relazioni nelle esperienze di

cooperazione internazionale; cittadinanza attiva: le forme di cittadinanza cittadini ed Istituzioni, Diritti e Doveri, la Carta Costituzionale; cittadini locali e globali: l’appartenenza alla diverse comunità locali, nazionali, europee ed internazionali; la rappresentanza dei volontari in servizio civile; la protezione civile: tutele e prevenzione dell’ambiente, della legalità. il territorio, lo sviluppo locale e il volontario in servizio civile; educazione allo sviluppo, sensibilizzazione e lobbying; ruolo e responsabilità della comunicazione; l’approccio interculturale; operare con una ONG in Italia e nei Paesi in via di Sviluppo; presentazione dei progetti di servizio civile.

FORMAZIONE SPECIFICA

La formazione specifica verrà erogata in proprio con formatori dell’Ente e con risorse esterne “esperte” dei diversi settori della formazione; sarà realizzata all’inizio dell’anno di servizio in un corso residenziale.La formazione specifica dei volontari in servizio civile avverrà in modo unitario, coinvolgendo i formatori delle tre sedi di realizzazione del progetto: una prima parte verrà effettuata sulla sede ADP, la seconda sulla sede AIFO e l’ultima nella sede CEFA. La durata della formazione specifica nel totale sarà di 75 ore e sarà erogata entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto.

Contenuti della formazione: Prima parte presso sede di ADP

MODULO DIDATTICO OREPresentazione del progetto 5 ore

Approfondimenti tematici 16 orePratiche e strumenti per coinvolgere i giovani al volontariato e alla cittadinanza attiva

8 ore

TOTALE 29 ore

Modulo 1 PRESENTAZIONE PROGETTO – 5 oreDocente: Margherita Trenti, Giovanni Guidi, Monica Tassoni

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- Informazioni di tipo logistico- Motivazioni, aspettative, obiettivi individuali e di gruppo.- Presentazione dell’Organismo: storia e stile, come e dove opera, il ruolo - e l’esperienza del volontario- Presentazione nel dettaglio delle attività in cui i volontari saranno impegnati - Presentazione del team di lavoro e del funzionamento della sede di un ONG..- Presentazione delle dinamiche del settore di intervento- Predisposizione piano di lavoro personale

Modulo 2 APPROFONDIMENTI TEMATICI – 16 orePrima fase (8 ore)Docenti: Margherita Trenti, Eleonora Motta- L’organizzazione della scuola italiana - Cenni sull’educazione alla Pace e ai diritti umani- Il monitoraggio, la valutazione e la misura dell'impatto nei programmi di Educazione ai Diritti Umani- La Convenzione sui diritti umani

Seconda fase (8 ore)Docenti: Margherita Trenti, Paola Mariani, Sara Laurenti- La Cooperazione Internazionale- I progetti nel sud del mondo- I progetti di Educazione allo sviluppo e alla cittadinanza mondiale in Italia- I progetti con le comunità di immigrati sul territorio- Il protocollo di accoglienza degli alunni stranieri del Comune di Bologna

Modulo 3Pratiche e strumenti per coinvolgere i giovani al volontariato e alla cittadinanza attiva - 8 oreDocente: Eleonora Motta, Federica Donà Come intercettare l’interesse dei giovani Quali metodologie per l’accoglienza e l’inclusione dei giovani nelle associazioni di volontariato Tecniche di animazione Le attività rivolte ai giovani promosse da ADP, CEFA, AIFO.

Seconda parte presso Sede AIFO MODULO DIDATTICO ORE

Tecniche e strumenti metodologici per la progettazione e realizzazione di percorsi in ambito scolastico

14 ore

La ricerca in ambito sociale: tecniche e buone prassi 12 oreTOTALE 26 ore

Modulo 4Tecniche e strumenti metodologici per la progettazione e realizzazione di percorsi in ambito scolastico - 14 oreDocenti: Margherita Trenti, Sara Laurenti, Monica Tassoni

Metodologie per la promozione degli eventi Le proposte didattiche di ADP, AIFO e CEFA sul territorio Gli strumenti a disposizione Il gioco come strumento di formazione I materiali reperibili in internet e nei centri di documentazione

Modulo 5La ricerca in ambito sociale: tecniche e buone prassi – 12 oreDocente: Federica Donà

Cenni su Metodologie di ricerca sociale. L’osservazione partecipante, intervista discorsiva e focus goup. L’uso del questionario e dell’intervista

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Come impostare un questionario Alcuni esempi di ricerche nel sociale già sviluppate Come svolgere un inchiesta e l’analisi dei dati.

Terza parte presso Sede CEFA MODULO DIDATTICO ORE

Strategie di comunicazione 16 oreFormazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di servizio civile

4 ore

TOTALE 20 ore

Modulo 6 Strategie di comunicazione – 16 oreDocente: Margherita Trenti, Sara Laurenti, Nicola Rabbi- Gli strumenti di comunicazione di ADP, AIFO e CEFA- Creazione e gestione di una newsletter- Produzione di articoli e news per siti e rivista- Funzionamento del sito web e dei social network (Facebook, Twitter, Instagram, Youtube)- Modalità di gestione delle informazioni- Come comunicare la cooperazione: lo storytelling- Come comunicare la cooperazione: foto e video digitali.- Come realizzare un volantino, depliant

Modulo 7 Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di servizio civile - 4 oreDocente: Francesca Focacci - presentazione degli eventuali rischi connessi alle attività in cui i volontari saranno impegnati- informazione sulle misure di sicurezza e le attività di protezione e prevenzione attuate nella sede di progetto.

Requisiti richiesti ai canditati

Si ritiene di dover suddividere tra generici, che tutti i candidati devono possedere, e specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare, preferibilmente i seguenti requisiti:

Requisiti generici:- Esperienza nel mondo del volontariato;- Conoscenza della FOCSIV o di uno degli Organismi soci e delle attività da questi promossi;- Competenze informatiche di base e di Internet

Requisiti specifici:Per la sede ADP - Preferibile buona conoscenza dell'inglese e/o di un'altra lingua (francese/spagnolo)- Preferibile esperienza in campo educativo

Per la sede AIFO - Preferibile buona conoscenza della lingua inglese e/o altra lingua (francese/spagnolo)- Preferibile esperienze in campo educativo

Per la sede CEFA - Preferibile buona conoscenza della lingua inglese e/o di altra lingua (francese/spagnolo)- Preferibile esperienze in campo educativo

Dove inviare la candidatura:

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tramite posta “raccomandata A/R”: la candidatura dovrà pervenire direttamente all’indirizzo sotto riportato. (Nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande)

ENTE CITTA’ INDIRIZZO TELEFONO SITO

ADP BolognaVia Lombardia 36 -

40139051.460381 www.amicideipopoli.it

AIFO BolognaVia Borselli 4-6

40135051.4393211 www.aifo.it

CEFA BolognaVia Lame 118,

40122051.520285 www.cefaonlus.it

tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a  [email protected] [email protected] [email protected]

e avendo cura di specificare nell'oggetto il titolo del progetto e l’ente (“Giovani e solidali! Educare alla pace e al volontariato” – ADP, AIFO, CEFA).

Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale), non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo

dialogo con gli Enti pubblici.