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Luisa Biaggi - Ufficio IRC Diocesi di Crema - Cl. Terza - UdA n. 3 - “La Creazione, dono d’amore di Dio” - Percorso Azzurro
Valenzaeducativa OA Percorsi di
ApprendimentoProposte operative Tempi Verifica delle
Competenze
L’alunno:- scopre e apprezza l’influenza della Bibbia nell’arte;- riconosce l’universalità dei sentimenti;- scopre che ogni cosa ed ogni elemento della natura ha una storia;- riflette sul fatto che, per i cristiani, Dio è origine e compimento di ogni elemento della natura e che all’origine di tutto c’è un progetto d’amore di Dio;- riconosce nel creato l’opera di Dio assumendo atteggiamenti di responsabilità e impegno per la dignità e il benessere di ogni essere umano;- comprende che la verità biblica non si oppone a quella scientifica.
Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti di creazione
Classe Terzaa) Raccontare la distruzione di
Gerusalemme ad opera del re babilonese Nabuccodonosor e spiegare i concetti di patria, deportazione ed esilio. Ricordare agli alunni il passaggio dalla tradizione orale a quella scritta. Leggere il Salmo 137, confrontarlo con il testo di Va’, pensiero e i versi in grassetto della poesia di Quasimodo, ascoltare il coro del Nabucco di Verdi.
b) Leggere insieme Genesi 1 e 2 evidenziando i passaggi e spiegando alcuni significati simbolici.(Cf testo della Bibbia a pag. 7-8-9).
c) Riprendere l’ipotesi scientifica del Big Bang (è nel programma di altre discipline) e confrontare la successione biblica (si tratta di una curiosità: gli autori della Bibbia non avevano le conoscenze scientifiche odierne…). Costruire insieme la mappa di sintesi.
Consiglio di non far trascrivere per intero l’UdA, ma di insistere molto sulla lettura diretta e la visione di alcune immagini del mondo dell’arte. Inoltre, per la preparazione personale dell’insegnante, sarebbe utile leggere qualche breve testo di interpretazione della Genesi, anche l’introduzione stessa nelle varie edizioni della Bibbia…
3°bim.
a) 4 h
b) 4 h
c) 2 h
d) 2 h
a)
L’insegnante osserva e valuta se l’alunno: sa ambientare storicamente il libro della Genesi;
riesce a distinguere i due racconti di creazione;
sa argomenta-re le domande e le risposte della Bibbia e della scienza.
UdA n. 3:LA CREAZIONE:
DONO D’AMORE DI DIO
(UdA Completa)
a) Introduzione al libro della Genesi- Il tempo dell’esilio babilonese: Il Salmo 137 Va’, pensiero Alle fronde dei salici
b) I racconti di Creazione:- Genesi 1: L a Creazione in 7 giorni- Genesi 2: La creazione dell’uomo
“plasmato con la polvere del suolo”
c) Le risposte della Scienza agli interrogativi dell’uomo:- L’origine dell’universo e della vita- Conclusioni: il punto di vista della
Bibbia e della scienza- Mappa riassuntiva- Il cosmo biblico
d) La verifica (Cf pag. 13)
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Luisa Biaggi - Ufficio IRC Diocesi di Crema - Cl. Terza - UdA n. 3 - “La Creazione, dono d’amore di Dio” - Percorso Azzurro
INTRODUZIONE AL LIBRO DELLA GENESI
Dopo secoli di tradizione orale, durante l’esilio babilonese (587-538 aC), quando gli
Ebrei erano prigionieri del re Nabuccodonosor, i sacerdoti ebrei si riunirono e decisero che
era giunto il momento di scrivere un racconto di “creazione”.
Fino ad allora, il Dio degli ebrei non era mai stato un Dio “creatore”, ma era il Dio
“liberatore” del libro dell’Esodo (il vero primo libro della Bibbia) , quel Dio che li aveva
liberati dalla schiavitù in Egitto e che li aveva guidati, con l’aiuto di Mosè, verso la Terra
Promessa.
Durante questo esilio in Mesopotamia, gli ebrei, da sempre monoteisti, erano però
affascinati dai racconti mitologici, dai templi, dalle statue e dalle cerimonie della religione
politeista dei babilonesi: c’era quindi, il rischio che qualcuno abbandonasse la religione
ebraica!
I sacerdoti, allora, ispirati da Dio, scelsero un testo poetico per il racconto della
creazione dell’universo in 7 giorni di Genesi 1 e un testo mitologico (più antico) per il
racconto di creazione dell’uomo, che troviamo in Genesi 2.
Finalmente, i racconti di creazione, insieme ad altri testi scritti nel periodo dei re e
dei profeti, cominciarono ad essere raccolti e ordinati, con grande rispetto per ciò che fino
ad allora era stato tramandato a voce e con grande fedeltà ai principi della religione
ebraica.
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Michelangelo, Cappella Sistina
DA RICORDARE… I racconti di creazione risalgono all’esilio babilonese e sono nel libro della Genesi
che troviamo per primo in tutte le Bibbie, ma il primo racconto della Bibbia è il libro
dell’Esodo che troviamo invece per secondo.
Il Dio Creatore e Liberatore è, per gli ebrei e per i cristiani, un unico Dio che ama e
guida il suo popolo.
Nei capitoli 1-11 c’è la storia delle origini.
Nei capitoli 12-50 c’è la storia dei Patriarchi, gli antenati del popolo ebreo.
La seconda parte del libro risponde alla prima: per salvare l’umanità colpevole Dio entra
nella storia degli uomini e il suo progetto d’amore viene accolto dal popolo ebreo, il
“popolo eletto”, con una fede che sarà messa a dura prova…
IL TEMPO DELL’ESILIO BABILONESE
Il canto degli ebrei esiliati
Sui fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo
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al ricordo di Sion.Ai salici di quella terraappendemmo le nostre cetre.Là ci chiedevano parole di cantocoloro che ci avevano deportati,canzoni di gioia, i nostri oppressori:“Cantateci i canti di Sion!”Come cantare i canti del Signorein terra straniera?
Salmo 137, 1-4
Va’ pensiero, sull’ali dorate;
va ti posa sui clivi e sui colli,
ove olezzano tepide e molli
l’aure dolci del suolo natal!
Del Giordano le rive saluta,
di Sionne le torri atterrate…
Oh mia patria sì bella e perduta,
oh membranza sì cara e fatal!
Arpa d’or dei fatidici vati,
perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto riaccendi,
ci favella del tempo che fu!
O simile di Solima ai fati
traggi un suono di crudo lamento
o
t’ispiri il Signore un concento
che ne infonda al patire virtù!dal “Nabucco” di Giuseppe Verdi
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Il Fiume Giordano
La grande opera lirica di Giuseppe
Verdi (1813-1901), il Nabucco, fu
presentata al teatro della Scala di
Milano nel 1842, quando l’Italia
settentrionale era sottoposta alla
dominazione austriaca. La vicenda
dell’opera, liberamente tratta dalla
Bibbia, racconta del re babilonese
Nabuccodonosor, della guerra contro
gli ebrei avvenuta nel 587 aC e
dell’esilio durato circa cinquant’anni.
Il famosissimo coro “Va’, pensiero”,
ispirato al Salmo 137, è il canto degli
ebrei costretti a vivere in schiavitù
lungo le rive del fiume Eufrate: essi
piangono la loro patria lontana ed
inviano il loro pensiero ad un altro
fiume, il Giordano, che bagna la terra
d’Israele.
E come potevamo noi cantarecon il piede straniero sopra il cuore,fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della
madre
che
andava
incontro
al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,anche le nostre cetre erano
appese,oscillavano lievi al triste vento. Salvatore
Quasimodo
La lirica scritta nel 1946 in endecasillabi
sciolti. Salvatore Quasimodo (1901-1968,
Nobel nel 1959) si ispira al Salmo 137
della Bibbia, riferito agli ebrei che si
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rifiutarono di cantare le loro lodi a Dio in terra
straniera.
E come…cantare : l’esordio riprende il verso
del Salmo 137 dove si dice: “Come cantare i
canti del Signore in terra straniera?”.
Con il piede…cuore: chiara allusione
all’occupazione nazista dell’Italia dal 1943 al
1945, costellata di brutali rappresaglie,
oppressiva fino a schiacciare le ragioni più
profonde dell’esistenza.
Fra i morti…di ghiaccio: le SS proibivano di
seppellire subito i morti delle loro
rappresaglie, affinché i cadaveri fossero di
monito alla popolazione.
Al lamento…dei fanciulli: tra le grida dei
bambini deportati, separati dai genitori e
avviati come agnelli innocenti ai campi di
concentramento.
All’urlo n ero della madre : disumano.
Che andava…telegrafo: che si trovava di
fronte il figlio partigiano crocifisso come
Gesù, appeso a un palo del telegrafo.
Alle fronde…erano appese…al triste
vento : anche questo passo richiama da
vicino il Salmo biblico: “Lungo i fiumi di
Babilonia sedevamo piangendo al ricordo
di Sion. Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre”.
I RACCONTI DI CREAZIONEGenesi 1: La creazione dell’universo e
dell’uomo in 7 giorni
La parola di Dio (“Dio
disse…”) riesce da sola, di
giorno in giorno, a creare
l’universo: come in un canto
o in una poesia, di volta in
volta, Dio aggiunge
qualcosa e ammira con
soddisfazione (“…e vide che
era cosa buona”) ciò che ha
creato, pregustando la creazione dell’uomo e della donna al
sesto giorno.
Infatti, Dio ha creato l’universo, perché l’uomo e la donna vi possano vivere
felici.
L’uomo e la donna non sono semplici creature come tutte le altre, ma sono stati creati a
“sua immagine e somiglianza”, desiderati con amore come veri e propri figli.
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Il settimo giorno Dio completa la creazione e si riposa per essere pronto a dar vita
ad ogni nuova settimana.
Questo racconto appartiene al genere letterario poetico-sapienziale.
Curiosità: gli autori scrissero che il sole e la luna, “le luci del firmamento”, vengono
create da Dio al quarto giorno, per sottolineare che sono semplici “lampade del cielo” e
non divinità da adorare, come avveniva in tutte le religioni politeiste.
Inoltre va ricordato che Genesi 1 è stato scritto dopo il racconto di Genesi 2, che è
più antico: Genesi 1 è stato messo per primo dai sacerdoti ebraici per motivi organizzativi.
Tintoretto, 1550, La creazione degli animali, Venezia
Genesi 2: La creazione dell’uomo “plasmato con la polvere del suolo”Il racconto della creazione dell’uomo
“plasmato con la polvere del suolo”, che troviamo in
Genesi 2, è il racconto di creazione più antico ed
appartiene al genere letterario mitologico. Genesi 2, 7: “Allora Dio plasmò l’uomo con polvere del
suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo
divenne un essere vivente”.
Genesi 2, 15: “il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel
giardino dell’Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”.
Genesi 2, 21-22: Allora il Signore Dio fece scendere un
torpore sull’uomo… gli tolse una delle costole… plasmò
con la costola… la donna e la condusse all’uomo”.
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“Dio plasmò”: Dio, con le sue mani, diede forma all’uomo; come un “vasaio” che lavora
l’argilla: questa immagine è presa dalla mitologia babilonese.
“Dio soffiò… un alito di vita”: Dio non crea un uomo “vuoto”, ma, con infinito amore, lo
riempie con il suo stesso respiro, rendendolo vivo e simile a Lui.
Curiosità: nella Bibbia in ebraico, Dio non toglie una “costola” all’uomo, ma la
parola “sela”, tradotta in modo impreciso, significa una “parte” o una “metà” dell’uomo
presa da Dio per plasmare la donna.
Genesi 1, 1-31; 2, 1-4a
1,1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. 3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre 5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno. 6 Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». 7 Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. 8 Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.9 Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo,
si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. 10 Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. 11 E Dio
disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: 12 la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. 13 E fu sera e fu mattina: terzo giorno.14 Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni 15 e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne: 16 Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. 17 Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra 18 e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. 19 E fu sera e fu mattina: quarto giorno.20 Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». 21 Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. 22 Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra». 23 E fu sera e fu mattina: quinto giorno.24 Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne: 25 Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era
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cosa buona. 26 E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».27 Dio creò l'uomo a sua immagine;a immagine di Dio lo creò;maschio e femmina li creò.28 Dio li benedisse e disse loro:«Siate fecondi e moltiplicatevi,riempite la terra;soggiogatela e dominatesui pesci del maree sugli uccelli del cieloe su ogni essere vivente,
che striscia sulla terra».29 Poi Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. 30 A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. 31 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. Bosch, Il Paradiso terrestre
Genesi 22,1 Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. 2 Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. 3 Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. 4 Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.
Genesi 2, 4b-25Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, 5 nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata - perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo 6 e faceva salire dalla terra l'acqua dei canali per irrigare tutto il suolo -; 7 allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente. 8 Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. 9 Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui
l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. 10 Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi. 11 Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre intorno a tutto il paese di Avìla, dove c'è l'oro 12 e l'oro di quella terra è fine; qui c'è anche la resina odorosa e la pietra d'ònice. 13 Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre intorno a tutto il paese d'Etiopia. 14 Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre ad oriente di Assur. Il quarto fiume è l'Eufrate.15 Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. 16 Il Signore Dio diede
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questo comando all'uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, 17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti».18 Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile». 19 Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. 20 Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del
cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. 21 Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22 Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. 23 Allora l'uomo disse: «Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta». 24 Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. 25 Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna.
Michelangelo, Cappella Sistina, Roma
LE RISPOSTE DELLA SCIENZA AGLI INTERROGATIVI
DELL’UOMO
L’origine dell’universo e della vita
La scienza afferma che, circa 15-18
miliardi
di anni
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fa, l’universo era composto da materia concentrata in uno spazio molto piccolo e
caldissimo.
Ci fu allora una grande esplosione, il BIG BANG, dal quale ebbero origine le galassie con
le stelle e i pianeti, tra cui la Terra.
La temperatura del nostro pianeta diminuì pian piano e, per effetto di abbondanti piogge, si
formarono gli oceani e i mari.
Le prime cellule viventi furono i vegetali, mentre le prime forme di vita animale comparvero
nell’acqua e subirono poi un lento processo di evoluzione.
Circa 4-5 milioni di anni fa, da un’evoluzione dei mammiferi, si svilupparono i primi
“ominidi” che camminavano eretti e avevano il “pollice opponibile”, erano perciò in grado
di usare le mani per difendersi, cibarsi e costruire armi e utensili.
CONCLUSIONI È interessante notare il fatto che gli autori di Genesi 1 avessero intuito le tappe
evolutive spiegate oggi dalla scienza. Infatti la successione dei giorni della creazione
procede da una progressiva organizzazione degli elementi del cosmo, dalla comparsa dei
vegetali al brulichio dei primi esseri animali nell’acqua, poi nell’aria ed infine sulla terra
ferma e per ultimi, nel sesto giorno, gli esseri umani. Gli autori della Bibbia, però, non
volevano spiegare scientificamente quando e come ebbero origine l’universo e la vita, ma
spiegare chi e perché ha voluto l’universo e l’uomo: il libro della Genesi insegna che Dio ha creato l’universo e l’uomo per amore.
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LE RISPOSTE DELLA FEDE E DELLA SCIENZA
LA BIBBIA e LA SCIENZA
rispondono alle domande
CHI QUANDO
e e
PERCHE’ COME
ha voluto si è formato
L’UNIVERSO
E
L’UOMO?
Dio ha creato Circa 18 miliardi di anni fa,
l’universo e in seguito ad una grande
l’uomo esplosione, il Big Bang,
per amore. e alle successive
evoluzioni.
Scienza e Bibbia non sono in contraddizione tra loro, ma spiegano le cose da punti di vista diversi
IL COSMO BIBLICO
VERIFICA DI RELIGIONE del...................................
UdA n. 3: “La Creazione: dono d’amore di Dio”
Classe Terza .................... di ………………………………………....
Cognome............................................. Nome ..................................
1. Quando furono scritti i racconti di Creazione del libro della Genesi?
2. A che cosa si ispirano il coro “Va’, pensiero” di Verdi e la poesia “Alle
fronde dei salici” di Quasimodo?
3. Che cosa racconta Genesi 1?
4. A quale genere letterario appartiene Genesi 1?
5. Il primo giorno “Dio disse: Ci sia la …”?
6. In quale giorno sono stati creati il sole e la luna e perché non sono la
“luce” del primo giorno?
7. In quale giorno sono stati creati l’uomo e la donna e come li crea Dio?
8. Che cosa racconta Genesi 2?
9. In che modo Dio dà la vita all’uomo?
10. Tra Genesi 1 e Genesi 2 qual è il racconto di Creazione più antico?
11. Sull’origine dell’universo, quali sono le domande e le risposte della
Bibbia e della Scienza?
12. La Bibbia e la Scienza sono in contrasto tra loro?