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ISTITUTO PARITARIO “Ven. A. Luzzago” - Brescia POF3 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA LICEO SCIENTIFICO Con sperimentazione quadriennale LICEO LINGUISTICO LICEO SCIENTIFICO opzione delle SCIENZE APPLICATE Progetto generale d’Istituto

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ISTITUTO PARITARIO

“Ven. A. Luzzago” - Brescia

POF3PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

LICEO SCIENTIFICO Con sperimentazione quadriennale

LICEO LINGUISTICO LICEO SCIENTIFICO opzione delle SCIENZE APPLICATE

Progetto generale d’Istituto

Triennio 2016/17 2018/19Redatto in data 14/01/2016 dal Collegio Docenti e condiviso con il Consiglio di Istituto in data 15/01/2016

Agg. 2018-19 approvato nel Collegio docenti del 24/10/18

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INDICE

INTRODUZIONE E RIFERIMENTI GENERALI

Sezione 1 - L’ISTITUTO l 1.1 La storia1.2 L’Identità1.3 La mission d’Istituto1.4 Caratterizzazione del contesto socioeconomico1.5 Il Comitato Scientifico1.6 L’utenza

Sezione 2 - L’ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO2.1 La sede2.2 L’ambiente e le dotazioni2.3 Come contattarci 2.4 Come raggiungerci2.5 Il Sito della scuola: www.luzzago.it

Sezione 3 - GLI INDIRIZZI3.1 Visione didattico-educativa3.2 Distribuzione oraria3.3 L’inglese per studiare3.4 LICEO SCIENTIFICO3.4 bis LICEO SCIENTIFICO – sperimentazione quadriennale3.5 LICEO LINGUISTICO3.6 LICEO SCIENTIFICO opzione delle SCIENZE APPLICATE3.7 Il Curricolo3.8 Organizzazione della didattica3.9 Alternanza scuola lavoro 3.10 Mobilità studentesca internazionale

Sezione 4 – PERSONALIZZAZIONE DELLA DIDATTICA PER IL SUCCESSO FORMATIVO

Sezione 5 - CONTINUITA’ ed ORIENTAMENTO5.1 L’accoglienza dei nuovi iscritti5.2 L’orientamento in uscita

Sezione 6 - AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Sezione 7 – LA VALUTAZIONE 7.1 La valutazione degli apprendimenti7.2 Il Sistema Nazionale di valutazione7.3 Autovalutazione del “Luzzago

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7.4 Le prove Invalsi 7.5 Altri indicatori

Sezione 8 – PIANO DI MIGLIORAMENTO

Sezione 9 - LA GOVERNANCE D’ISTITUTO9.1 Organi Collegiali9.2 Il Rettore 9.3 Il Preside 9.4 Il Consiglio di Presidenza9.5 Il corpo docente e gli incarichi nell’Istituto

Sezione 10 - SERVIZI AGLI STUDENTI E ALLE FAMIGLIE I SE10.1 Rapporti scuola famiglia 10.2 Ricevimento e colloqui 10.3 Area riservata del sito web 10.4 Servizio Acquisto Libri 10.5 Servizio Fotocopie 10.6 Segreteria e supporto alla didattica10.7 Borse di studio

Sezione 11 - LA FORMAZIONE

Sezione 12 - LA SICUREZZA A SCUOLA

Allegati:

Regolamento d’Istituto

Scheda di iscrizione

Patto educativo di corresponsabilità

Linee educative dell’Istituto (PEI)

Curricolo

Modello per la programmazione disciplinare annuale

Progetto Alternanza Scuola Lavoro

Modello di Raccolta dati Piano Annuale per l’Inclusività

Modello Piano didattico Personalizzato

Estratto del piano emergenza

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INTRODUZIONE E RIFERIMENTI GENERALI

La scuola.0

Viviamo anni di grandi trasformazioni. Imponenti cambiamenti in ambito sociale, economico, culturale che generano significativi contraccolpi su ciascuno di noi e ci sfidano con estremo vigore ad approfondire il senso di quanto viviamo attraverso il tentativo di comprendere in modo sempre più adeguato la realtà e quanto essa esprime.Questo percorso – che a volte ha l’aspetto della rincorsa – è tanto più accentuato quando lo si immagina proposto alle nuove generazioni, protagoniste di nuove ere.I “nativi digitali” – come la pubblicistica li ha da tempo caratterizzati – sono la generazione del “touch screen” e dell’”online” permanente. Sono i nati nell’epoca della grande comunicazione, dei viaggi a portata di mano che hanno ristretto le dimensioni del mondo. Ma sono anche i nati dopo l’11 settembre, sono quelli che hanno attraversato la “nuova grande depressione” della crisi economica che ha scosso l’occidente all’inizio del nuovo millennio… sono i figli di adulti che sembrano più smarriti di fronte a certezze che sembravano incrollabili e che invece oggi sono venute meno.

Queste grandi trasformazioni – questi Hard Times, come direbbe Dickens – ci consegnano giovani profondamente diversi nei modi e nelle forme ma che esprimono le stesse domande, gli stessi desideri dei giovani di tutte le generazioni.

Un sacerdote milanese, che ha dedicato la sua vita all’educazione, in occasione di un incontro con numerosi studenti universitari sintetizzava così la “mutazione genetica” delle nuove generazioni: “È come se i giovani di oggi fossero tutti stati investiti dalle radiazioni di Chernobyl: l’organismo, strutturalmente, è come prima, ma dinamicamente non è più lo stesso. (…)”1 e genera quali conseguenze inimmaginabili una debolezza di coscienza e una profonda fragilità affettiva. Dove la persona si può ritrovare? La persona ritrova se stessa imbattendosi in una presenza che sprigiona un’attrattiva.

Perché questa non sia la generazione sfortunata, compianta da Pasolini nella sua “La poesia della tradizione”2 noi, adulti, educatori e persone di scuola abbiamo il compito di guardare a

1 Giussani, L'io rinasce in un incontro – BUR, 2010

2 La poesia della tradizione - (Pier Paolo Pasolini 1971 - da Trasumanar e organizzar)“[…] Oh sfortunata generazione piangerai, ma di lacrime senza vita 

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queste domande antiche, leggerle nelle forme nuove con le quali vengono manifestate e intuirle quando restano inespresse, e accompagnare ciascuno ad addentrarsi nella Foresta oscura, alla scoperta della realtà e del senso delle cose. Se la complessità del quotidiano può apparire nella sua dimensione intricata ed inesplorata, generando insicurezza e timore, è la figura del maestro che – come Virgilio per Dante – facendosi compagnia all’allievo lo sa introdurre, rassicurandolo, alle “segrete cose”.3

Da questa grande mutazione non poteva rimanere esclusa la scuola. Attraverso diversi “aggiustamenti successivi” sta progressivamente trasformando il proprio compito ridefinendo la propria missione. Con la consapevolezza di non essere più l’unica agenzia che “trasmette il sapere” riposiziona il proprio ruolo, individuando il sapere di base necessario al percorso di crescita delle giovani generazioni, orientandosi a strutturare diversi metodi di apprendimento per ottimizzare la capacita di acquisire conoscenze e competenze in ambienti formali e informali, in contesti strutturati e destrutturati: in una parola insegnando ad imparare. Sul piano normativo la recente legge 107/2015 ha certamente contribuito a modificare impostazioni consolidate nel modo di agire del suo personale introducendo incombenze che possono rappresentare significative opportunità.Tra le novità introdotte è particolarmente interessante la sostituzione del Piano dell’Offerta Formativa – che ogni Istituto ha predisposto negli anni scorsi ai sensi dell’art. 3 del regolamento di cui al D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 - con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, introdotto con il comma 14 dell’art. 1 della citata legge 107/2015.Se nella sostanza rimane invariata la finalità – “ il piano triennale dell’offerta formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia” – la programmazione pluriennale rappresenta un’opportunità più esplicita di apertura della comunità scolastica al territorio con un maggior coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali in chiave programmatoria, di coordinamento e condivisione.La dimensione triennale del piano rende necessario mantenere due piani di lavoro tra loro intrecciati. L’uno è destinato ad illustrare l’offerta formativa a breve termine e, in un certo senso, alla fotografia dell’esistente. L’altro è orientato a disegnare lo scenario futuro, l’identità dell’istituto auspicata al termine del triennio di riferimento, i processi di miglioramento continuo che si intendono realizzare. Se il primo comunica alle famiglie e agli allievi lo status dell’istituto scolastico, i servizi attivi, le linee pedagogiche e formative che si è scelto di adottare, il secondo è il risultato di un atto creativo che, attraverso un processo di programmazione, verifica e revisione, proietta la scuola verso il futuro.

perché forse non saprai neanche riandare a ciò che non avendo avuto non hai neanche perduto […]”

3 “E poi che la sua mano a la mia puose, /con lieto volto, ond’io mi confortai, /mi mise dentro le segrete cose” (Inf. III, 19-21).

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La redazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituto Luzzago, cogliendo l’opportunità che le disposizioni normative hanno previsto, intende valorizzare l’operato dei suoi insegnanti e di tutto il personale che collabora all’opera educativa - da 70 anni al servizio dei giovani e delle loro famiglie della nostra comunità - coniugandola con gli stimoli e le opportunità che il confronto con la realtà del territorio può utilmente suggerire.

Nella stesura del presente piano sono stati principali e imprescindibili elementi di riferimento la legge 107/2015 che ha definito e introdotto il Piano Triennale dell’Offerta Formativa; il DPR 89/2010 del riordino dei Licei; la legge 62/2000 sulla parità scolastica e la legge 59/1999 con DPR collegato 275/1999 in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche.

Revisione 2018-19

Le novità normative e l’avvio della sperimentazione quadriennale hanno reso necessarie l’adozione di una revisione del POF triennale con parrticolare riferimento a:

- Modifica dell’articolazione del punteggio di maturità e conseguente variazione dell’attribuzione del credito scolastico, con adeguamento relativo agli anni precedenti;

- Aggiornamento offerta formativa con l’introduzione della sperimentazione quadriennale

- Definizione di alcune scelte didattiche ed organizzative riguardanti le classi prime

- Conseguente adeguamento scelte relative alle modalità valutative

- Definizione di alcune scelte didattiche ed organizzative riguardanti l’intero istituto

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Sezione 1 - L’ISTITUTO l

1.1 La storiaLa nascita"Vista la richiesta del nostro suddito diocesano Sacerdote don Adolfo Buratti, ed esaminati lo scopo e i programmi propostici che sono in funzione educativa e religiosa della nostra gioventù AUTORIZZIAMO il sopranominato Sacerdote ad aprire, con decorrenza dal primo giorno di questo anno scolastico 1° ottobre 1946 un convitto ecclesiastico da denominarsi “CONVITTO VENERABILE ALESSANDRO LUZZAGO” con sede in Brescia, Via Alessandro Monti, 22".

Con queste parole scritte il giorno 26 agosto 1946 il Vescovo di Brescia, Mons. Giacinto Tredici, dava ufficialmente inizio alla storia del nostro Liceo Luzzago e dell’annesso Convitto, accondiscendendo alla richiesta di don Adolfo Buratti che diviene così il primo Rettore dell’Istituto.

Con approvazione del Ministero dell’Istruzione don Buratti ottiene l’apertura delle scuole Medie e del Liceo Scientifico. In seguito l’offerta formativa si amplierà con L’istituto Tecnico Commerciale (Ragioneria).

Dalla Diocesi ai frati

Nel 1954 il Vescovo chiede alla Provincia dei Frati Minori di Lombardia di assumere la guida del Convitto e del Liceo.

I Frati accettano e affidano l’incarico di Rettore a P. Onorio Pontoglio.

Grazie alla sua caparbietà e agli innumerevoli e cospicui aiuti dei benefattori, nel 1960 si porta a compimento l’edificazione del “Franciscanum” un collegio con 140 camere adibite all’accoglienza degli studenti, il teatro da 350 posti, un auditorium, le aule per le Medie e la Ragioneria e altri ambienti comuni. In quegli anni, come valido aiuto di P. Onorio, che oltre alla carica di rettore svolge anche quella di professore di Filosofia e Storia, viene nominato P. Simpliciano Olgiati, docente di Italiano e Latino.

A metà degli anni ’70 sarà proprio P. Simpliciano a succedergli come Rettore. Apprezzato scrittore e poeta, si distingue subito nell’ambito cittadino come protagonista di numerose conferenze e significative pubblicazioni in ambito letterario e francescano; proprio in quegli anni lavora per la traduzione dal latino all’italiano di tutti gli scritti di S. Francesco e delle sue principali biografie. La sua innata passione per la musica e la formazione di un coro da lui diretto, lo videro più volte impegnato in rassegne musicali e concerti nelle Chiese della Città e della Provincia. Sono questi due frati - vere pietre miliari del nostro Istituto - che in collaborazione con altri religiosi altrettanto dediti all’attività educativa e con il prezioso qualificato e professionale contributo dei Presidi e di numerosi docenti, negli anni hanno creato la buona fama del nostro Istituto.

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Dai frati alla Fondazione

A distanza di sessant’anni i frati, per mancanza di vocazioni e la crescente carenza di fondi per mantenere sia il Franciscanum che la Scuola, hanno deciso di chiudere il Franciscanum e l’annesso convento di S. Gaetano. Hanno però mantenuto la Scuola, grazie al generoso contributo di alcuni ex studenti che hanno costituito una Fondazione che - insieme al Venerabile Luzzago - ricorda P. Simpliciano, nell’intento di continuarne l’opera educativa con uno stile francescano. Per garantire questo intento, nello Statuto della stessa Fondazione si precisa che il Rettore sarà sempre un frate francescano proposto dalla Provincia dei frati minori.

Dal 1 settembre 2014 la gestione della scuola è affidata alla Fondazione. Così il tradizionale Liceo Luzzago, che un tempo aveva solo l’indirizzo Scientifico e che nel frattempo ha ampliato la sua offerta formativa con l’aggiunta di due nuovi indirizzi, Linguistico (2010) e Liceo delle Scienze Applicate (2014), grazie alla Fondazione può guardare avanti con serenità e introdurre innovative scelte in campo formativo in risposta alle nuove esigenze del mondo contemporaneo.

La Fondazione Olgiati-Luzzago, che non persegue fini di lucro, nel solco della tradizione cristiana del Paese trasmessa dal Magistero della Chiesa Cattolica ed in particolare della sua Dottrina Sociale, secondo lo spirito e gli insegnamenti del Santo Francesco d’Assisi e l’Ordine dei Frati Minori, persegue lo scopo di promuovere:

a) la formazione culturale e professionale, in particolare dei giovani, secondo lo spirito dei Frati Minori, rivolta prevalentemente allo sviluppo della capacità di impresa e l'esercizio delle professioni, anche attraverso la gestione di corsi, istituti di educazione e di insegnamento per l’istruzione scolastica di ogni ordine e grado dei giovani;b) l’orientamento dei giovani ai percorsi formativi ed alle professioni;c) la presenza di opere nella società e la dignitosa presenza delle persone nel contesto sociale e nel mondo del lavoro;d) il sostegno e lo sviluppo di iniziative a valenza sociale ed educativa o tese a creare occupazione.

1.2 L’IdentitàL’Istituto “Ven. A. Luzzago”, in Brescia, è una scuola libera, paritaria aperta ad alunni di varia estrazione sociale, provenienti da Brescia città e provincia e dalle province limitrofe. Gestisce da sempre il Liceo Scientifico che, secondo le disposizioni della legge 62/2000, ha ottenuto il riconoscimento come scuola paritaria con D.M. 28.02.01. Dal 2010 ha avviato inoltre i corsi del Liceo Linguistico, riconosciuto come paritario con DDG – USR Lombardia n. 390 del 14/6/2010). Con ulteriore DDG dell’USR Lombardia (n. 1093 del 20 giugno 2014) è stato riconosciuto paritario il corso di Liceo Scientifico – opzione delle Scienze Applicate.

L’Istituto, nella sua denominazione, si ispira all’opera e all’esempio del Ven. Alessandro Luzzago, eminente personalità del laicato cattolico bresciano, sensibile alla diffusione della cultura fra il popolo e particolarmente dedito all’educazione delle giovani generazioni.

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E’ gestito dalla Fondazione Olgiati-Luzzago che ha assunto l’impegno di continuare l’opera educativa dei Frati Minori della Provincia Lombarda. E’ associato alla F.I.D.A.E. (Federazione degli Istituti Di Attività Educative) ed alla FOE (Federazione Opere Educative).

Per sua vocazione, ed in ragione del riconoscimento di scuola paritaria, svolge un servizio pubblico, in dialogo con la realtà culturale e sociale del territorio e con la Chiesa locale, attento ad offrire un tipo di formazione capace di aiutare i giovani ad assumere, con responsabilità e competenza, il proprio compito nella vita e nella società.

1.3 La mission d’Istituto

Il compito educativo – per il quale le famiglie ci chiamano ad essere partner – è assunto dal personale dell’Istituto con la convinzione che esso è tanto più efficace quanto più è l’esito di un lavoro condiviso dagli adulti della scuola e caratterizzato da indicazioni che segnalano in modo inequivocabile e risoluto gli obiettivi a cui tendere e – nello stesso tempo – accompagnano con pazienza la crescita di ciascuno dei nostri alunni.

Questo percorso di accompagnamento intende inoltre promuovere la consapevolezza che studente e docente condividono lo scopo dell’atto educativo: una consapevolezza che può consentire di affrontare e risolvere qualsiasi elemento di malinteso e ogni forma di equivoco eventualmente sorto nella attività quotidiana.

Le riflessioni sopra esposta hanno suggerito una sintesi della missione dell’Istituto così formulata:

Accompagnare la crescita culturale, spirituale e personale delle giovani generazioni attraverso la proposta di qualificati percorsi didattici e formativi, offrendo loro gli strumenti per conseguire gli obiettivi previsti in un ambiente accogliente e sereno.

1.4 Caratterizzazione del contesto socioeconomico

Per una comprensione dettagliata del contesto socioeconomico del territorio si rimanda alle pubblicazioni istituzionali curate dalla CCIAA di Brescia e disponibili anche online. (http://www.bs.camcom.it/files/Studi/Approfondimenti_tematici_2015/brescia-in-cifre2015.pdf)

Alcuni elementi di sintesi possono consentire di inquadrare il contesto nel quale opera l’Istituto Luzzago. Il sistema economico bresciano, pur con una forte sofferenza legata all’attuale crisi (debole mercato interno, difficoltà di accesso al credito, fiacca ripresa dell’occupazione) dimostra una buona capacità complessiva di tenuta, se confrontata con altre realtà territoriali

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italiane; La struttura economica provinciale, pur conservando importanti insediamenti industriali del manifatturiero, dell’automazione e dell’agroalimentare e contribuendo in modo quantitativamente e qualitativamente significativo alla quota di PIL generato in Italia dall’agricoltura, vede incrementare i caratteri di terziarizzazione; in tutti i settori, le imprese più strutturate e di maggiori dimensioni e quelle orientate all’export hanno reagito meglio alla crisi;

Si segnalano in particolare alcuni aspetti significativi del contesto socio economico: il settore dell’automotive, collegato in particolare alla ripresa del mercato dell’auto; il settore vitivinicolo – sulla scia di Expo2015 - anche come traino per il collegato comparto del turismo enogastronomico; l’eccellenza di prodotti tipici territorialmente connotati, punto di forza del comparto agroalimentare; un sistema di welfare considerato “efficiente” (secondo la classificazione proposta nel 2004 dall’Istituto di Ricerche Educative e Formative) che può contare su una qualificata offerta di servizi sanitari e una diffusa e strutturata rete di organizzazioni del privato sociale a gestire in modo efficace i servizi alla persona.

Una annotazione va spesa anche sulla crescita dell’offerta culturale in città ed in provincia. Un fenomeno che rilancia il nostro territorio in ambito nazionale ed internazionale sia per la ritrovata disponibilità e fruibilità di spazi archeologici e museali (per alcuni di essi è in programmazione la ripresa dei lavori di restauro), sia per la presenza di Istituzioni Accademiche (2 Università; 2 Accademie d’arte e il Conservatorio di Musica), sia per l’offerta culturale del Teatro Grande (recentemente costituito in Fondazione pubblico-privata); del Centro Teatrale Bresciano (riconosciuto dal MIBAC come Teatro di Rilevante Interesse Culturale); del festival pianistico Internazionale e di molti altri significativi appuntamenti.L’esito di queste considerazioni, coniugato con lo sviluppo del sistema dei trasporti che vede Brescia connessa a tre diverse direttrici autostradali (con 7 caselli di accesso nel raggio di 10 kilometri); che sarà stazione della linea di alta velocità ferroviaria Torino-Venezia; che si trova in posizione baricentrale tra importanti scali aeroportuali raggiungibili in circa un’ora (Malpensa, Linate, Orio al Serio, Verona) presenta un territorio attrattivo, che ha visto crescere nel 2015 il flusso di turisti in arrivo, che hanno coniugato l’apprezzamento per le bellezze naturali (Laghi, Montagna, Terme, Offerta sportiva di nicchia) con la già citata offerta culturale e la scoperta della ricchezza dell’enogastronomia locale.

1.5 Il Comitato ScientificoLa lettura e la comprensione del contesto socioeconomico e delle sue dinamiche evolutive è la principale fonte di orientamento dell’Istituto per l’elaborazione della sua proposta formativa.Per contribuire ad una miglior lettura che da un lato eviti alla scuola il rischio di autoreferenzialità e d’altro canto consenta di valorizzare le domande, i bisogni e le opportunità che il sistema sociale e produttivo di riferimento esprimono, l’Istituto si è dotato

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di un Comitato scientifico composto da qualificate personalità provenienti da ambiti accademici, del contesto professionale e produttivo, del volontariato e del terzo settore, in grado di apportare competenze qualificate nella definizione dell’offerta formativa.

1.6 L’utenzaL’Istituto Luzzago serve principalmente studenti del territorio provinciale, in prevalenza residenti in un raggio di 40 km dalla sede del Liceo. Eccezionalmente si iscrivono studenti provenienti dall’Alta Valle Camonica (che scelgono in questo caso di stabilirsi a Brescia per la durata del ciclo di studi), o studenti residenti fuori provincia, in condizione di raggiungere agevolmente la città.Negli ultimi anni i nostri studenti risultano essere residenti in città per circa il 55%. La quota restante proviene dalla provincia, con particolare riferimento ai comuni dell’hinterland (30%) e con presenze significative di studenti che provengono dalla Valletrompia, dalla Bassa bresciana, dal lago di Garda e dalla Franciacorta.

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Sezione 2 - L’ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO

2.1 La sedeL'Istituto Ven. A. Luzzago ha come sua sede storica il Palazzo PROVAGLIO di via A. Monti 14/a Brescia. Il palazzo venne fatto edificare dalla famiglia Provaglio nella seconda metà del Settecento dall’architetto Antonio Turbino in stile neoclassico. La famiglia lo ha abitato fino agli ultimi giorni del conflitto mondiale quando, nel bombardamento del 4 aprile del 1945, il palazzo venne distrutto per buona parte. Sono sopravvissuti lo scalone interno a doppia rampa, molto simile allo scalone di Villa Lechi a Montirone, e la Sala d’Ercole. Le statue che ornano la balaustra dello scalone provengono dalla Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Offlaga. Di pregio risultano gli stucchi settecenteschi della volta che racchiudono tre medaglioni affrescati con divinità dell’Olimpo. I sovrapporta sulle finestre al primo piano sono autentici e risalenti al ‘700, quelli sulle porte di ingresso alla Sala d’Ercole sono falsi eseguiti nel 1946.In seguito al bombardamento il palazzo fu venduto a Don Buratti che vi fondò un collegio maschile, aggiungendovi il portale del XV secolo di proprietà della chiesa di sant’Alessandro. Fallito il tentativo del collegio l’iniziativa venne assunta dagli attuali proprietari: i frati minori del vicino convento di San Gaetano che vi allestirono le aule per trasferirvi i corsi del Liceo Scientifico. La parte conservata del vecchio edificio, risistemata alla meglio, ha di recente svelato la preziosa volta della Sala di Ercole, l’unica sala affrescata visibile oggi, riscoperta e recuperata nel 2006.

La volta di questa sala è affrescata secondo la tecnica della quadratura che crea un’architettura scenografica cromaticamente vivace che fa da cornice alla scena figurativa centrale. Il basamento dell’architettura prospettica presenta decorazioni a monocromo con bassorilievi che riproducono elementi decorativi floreali e festoni. Al centro di ogni parete ci sono delle balaustre da cui si affacciano figure femminili abbigliate secondo la moda del ‘700 e altre figure maschili che rimandano al mondo classico. Interessanti risultano i particolari iconografici sul lato est del berretto frigio e della bandiera tricolore che si ricollegano al nastro bianco, rosso e verde presente nel medaglione centrale, elementi legati alla stagione rivoluzionaria della repubblica bresciana del 1797 durante l’età napoleonica; questi particolari unitamente ai caratteri stilistici dell’intera decorazione fanno ipotizzare una datazione dell’opera ai primi dell’ ‘800. Sul basamento si innalzano colonne di marmo colorato e pilastri ornati da lesene scanalate e motivi a candelabro di ordine corinzio. La struttura architettonica dipinta si conclude con un fregio a girali di acanto. Nei quattro angoli del fregio sono collocati tondi decorati che rappresentano alcune delle “fatiche” di Ercole: l’Idra di Lerna, Cerbero; il Centauro Folo, Ercole e gli Uccelli del lago Stinfalo. Al centro l’architettura si apre sul cielo con una specchiatura sagomata. Tra i personaggi si riconosce Ercole con l’attributo iconografico della clava e della veste ricavata dalla pelle di leone. Ai piedi appoggiato all’architettura il leone di Nemea abbattuto nella più famose delle imprese dell’eroe. In alto tra le nuvole si intravede un tempietto circolare da cui si affacciano gli dei dell’Olimpo. Fra di essi una figura femminile in piedi tiene in mano una corona d’alloro e la

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protende verso l’eroe, gesto che viene replicato sul lato ovest da una figura alata che glorifica Ercole.4

Dopo il recupero degli anni ’50 e la nuova destinazione a scopo scolastico il palazzo ha subito negli anni successivi interventi di adeguamento alla normativa in materia di sicurezza per offrire un ambiente di studio confortevole e sicuro ai suoi studenti.In tempi più recenti interventi di ristrutturazione comportante una razionalizzazione e ridistribuzione degli spazi hanno consentito di approntare nuove aule, di riorganizzare un piano dedicandolo ai laboratori, di predisporre un book-cafè destinato a divenire – oltre che punto di ristoro frequentato negli intervalli e nelle pause pranzo – un punto di incontro nel quale è facile incontrare studenti e docenti dell’Istituto.La copertura della terrazza al terzo piano ha consentito infine di completare il programma di messa in opera di spazi confortevoli, ampi e luminosi per le attività didattiche curricolari ed extracurricolari.

2.2 L’ambiente e le dotazioniNella sede sono dislocate le aule per la didattica dotate di collegamenti telematici che offrono ai docenti l’opportunità di utilizzare strumenti multimediali per la strutturazione della didattica.La sede è dotata di moderni laboratori per la sperimentazione scientifica – laboratorio di fisica laboratorio di chimica e biologia – e un laboratorio per le attività informatiche e per le attività linguistiche.La sala di Ercole, prestigioso salone settecentesco dalla volta affrescata, è la sala degli incontri istituzionali che ospita il collegio docenti e gli incontri con e famiglie.Fuori dalla sede storica di via Monti si svolgono esclusivamente le lezioni di Scienze motorie e sportive per le quali nel 2007 sono stati completati i lavori di costruzione della palestra allo scopo dedicata. La palestra, raggiungibile con un tragitto di 5 minuti a piedi, che gli studenti percorrono accompagnati dall’insegnante - di fatto ha coperto uno spazio all’aperto – sito in via Spalto San Marco 37M - già utilizzato per l’attività sportiva dagli alunni del Luzzago.

2.3 Come contattarci La segreteria dell’Istituto è operativa dalle ore 7,30 alle ore 18 pomeridiane ed è raggiungibile ai seguenti recapiti:tel: 030 3757998 fax: 030 292033 email: [email protected]

2.4 Come raggiungerciLa scuola si raggiunge facilmente da via Spalto San Marco, svoltando a destra in Via F. Crispi e di nuovo subito a destra si imbocca via A. Monti.

4 Cfr. F. Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Edizioni di storia bresciana, Brescia, 1974

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2.5 Il Sito della scuola: www.luzzago.itIl sito dell’Istituto, nella sezione generale a cui si accede dal menu in homepage selezionando LUZZAGO, illustra gli aspetti comuni ai tre indirizzi di studio, introducendo la storia dell’Istituto, presentando la Fondazione Olgiati-Luzzago, ente gestore dell’Istituto, raccontando la storia del Venerabile Alessandro Luzzago e del Palazzo che ospita la scuola.Dalla stessa sezioni si può accedere alle informazione relative all’offerta formativa, al Rettore, al Preside e a tutto il corpo docente della scuola.Vi si trovano inoltre indicazioni circa le strutture, i servizi, la segreteria, gli eventi che coinvolgono l’istituto ed una rassegna stampa che ne registra il resoconto dei media locali.Sempre dalla Homepage si può accedere ai tre diversi indirizzi, nei quali si ritrovano il piano di studi, il calendario scolastico e l’orario delle lezioni.Dal menù STUDENTI si accede alle informazioni relative alla gestione dell’attività didattica:vi si trovano indicazioni sull’iscrizione, sui libri di testo e sulle borse di studio.Sono inoltre presentate le attività didattiche extracurricolari, le attività di orientamento e le disposizioni relative all’esame di Stato. Vi sono raccolte le fotografie di classe, le indicazioni relative agli Open Day e il progetto di Alternanza Scuola Lavoro.Nel Menù dedicato alle FAMIGLIE si trovano le indicazioni dei ricevimenti dei professori e le informazioni relative alla Dote Scuola.Un ultima sezione è dedicata agli ex alunni.

L’Istituto dispone di un cortile interno dove è possibile sistemare biciclette o motorini personali.Per chi raggiunge la scuola con mezzi pubblici le fermate di riferimento sono Vittoria o Stazione per la line della metropolitana; Spalto San Marco o XXV Aprile per gli autobus urbani.Numerose linee di autobus extraurbani fermano a Largo Torrelunga (piazzale Arnaldo) o Via Spalto San Marco e Via XX Settembre, fermate dalle quali si raggiunge la scuola in meno di 5 minuti.

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Dal sito – con credenziali fornite al momento dell’iscrizione - si accede all’area riservata, nella quale è consultabile il registro elettronico dove studenti e famiglie trovano informazioni relative alla programmazione annuale delle diverse materie, alla frequenza scolastica, all’argomento delle lezioni e alla valutazione delle singole prove. Ogni famiglia accede inoltre al formato elettronico di tutte le verifiche scritte del proprio figlio; una volta corrette l’insegnante le consegna allo studente che ne prende visione e successivamente le deposita in segreteria. Il personale della segreteria provvede quindi a renderle disponibili nel fascicolo elettronico individuale.Si segnala infine che è in preparazione una versione degli elementi principali del sito in lingua straniera.

Sezione 3 - GLI INDIRIZZI 3.1 Visione didattico-educativaPur nella differenziazione delle proposte didattiche nell’Istituto si condivide la seguente impostazione educativa.

L’insegnante.Il compito dell’insegnante e l’impegno educativo sono collegati in modo sostanziale: comunque si insegni, si educa, in quanto si propone una visione della realtà. In questo senso, ogni nostro gesto è inevitabilmente educativo, perché esprime e testimonia una posizione di fronte alla vita, ossia un giudizio.Educare significa innanzitutto condurre a prendere coscienza della ricchezza della realtà secondo tutti i suoi fattori. Questo concetto di educazione è essenziale: non si tratta di addestrare alla cultura, ma di servirsi di essa per fare vera esperienza.Ciò implica un metodo d’insegnamento che interpella la persona, come soggetto ragionevole e libero, e punta a farne crescere la ragione e la libertà. Questo richiede una tensione critica, una passione per la realtà, che tocca sia la modalità dell’insegnamento-apprendimento, sia i suoi contenuti.La personaL’educazione come introduzione alla totalità del reale avviene attraverso un’attenzione alla singola persona in crescita, alla sua concretezza e unicità. Il processo educativo avviene secondo uno sviluppo che, nel rispetto dei tempi personali, valorizzi attitudini e capacità di ciascuno. Scopo dell’educazione è, infatti, che ogni ragazzo proceda nella realizzazione della sua persona, mettendo a frutto tutte le proprie doti e tutti i propri interessi.In questo processo è implicata la libertà di ciascuno, quindi è essenziale che la responsabilità del discente venga sollecitata e sostenuta, perché egli aderisca a ciò che la propria intelligenza indica come bene per la propria vita.Dimensione comunitaria del sapereC’è nell’educazione una dimensione comunitaria ineliminabile. La vita comunitaria è origine di conoscenza e di cultura, poiché in essa il sapere, che è incontro, dialogo, scoperta delle

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connessioni fra una cosa e un’altra, può ritrovarsi nella sua concretezza e nella sua tendenziale interezza.Il soggetto educante è rappresentato dall’unità culturale degli adulti (genitori e docenti). Questa si esprime nella corresponsabilità educativa in funzione della crescita integrale di ogni ragazzo. L’adulto educa se guida e sostiene la crescita con l’essere, il fare e il parlare. Egli, incarnando un’ipotesi esplicativa unitaria, offre un metodo per introdursi nella complessità del reale e indica, senza sostituirsi alla realtà come termine di paragone ultimo, i passi necessari per l’esperienza conoscitiva. Non è colui che “fa per” il ragazzo, ma colui che “fa con” il ragazzo, di cui provoca pazientemente, concretamente e tenacemente la libertà.

3.2 Distribuzione orariaOrario giornaliero generalePer tutte le classi dell’Istuituto le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì; l’orario delle lezioni è organizzato come sotto indicato.

08.00-08.54 Lezione 108.54-09.48 Lezione 209.48-09.58 Primo Intervallo09.58-10.52 Lezione 310.52-11.46 Lezione 411.46-11.56 Secondo Intervallo11.56-12.50 Lezione 512.50-13.45 Lezione 6

Articolazione ModulareNell’organizzazione del calendario settimanale delle lezioni si potrà, per alcune materie, distribuire l’orario in forma modulare, mantenendo invariato il monteore annuale.

3.3 L’inglese per studiare

Le Indicazioni Nazionali elaborate dal Ministero dell’Istruzione prevedono tra i risultati di apprendimento comuni a tutti i licei il conseguimento di un livello di padronanza di “strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento” e indicano per il quinto anno di corso nei diversi Licei (per il terso anno nei Licei Linguistici) l’obbligo di attivare l’insegnamento di una materia non linguistica in lingua straniera.Per concorrere a migliorare la qualità dell’apprendimento della lingua straniera e per rispondere a queste due sollecitazioni previste dalle Indicazioni Nazionali nel nostro Istituto si inizierà sin dalla classe prima ad utilizzare la lingua inglese per lo studio di alcune materie, caratterizzate nei quadri orari dalla presenza di una bandiera inglese. L’introduzione della

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lingua straniera come lingua veicolare avverrà con gradualità, in modo da salvaguardare un appropriato livello di approfondimento nello studio delle specifiche discipline.

3.4 LICEO SCIENTIFICOIl Liceo Scientifico Paritario “Ven. A. Luzzago”, con indirizzo tradizionale, è legalmente riconosciuto e sede d’esami dal 1951 (D.M. 23-7-51); inoltre, dall’anno scolastico 2000/2001 (D.M. 28-2-01), è Istituto Paritario. Conferisce, come titolo, il Diploma di superamento dell’Esame di Stato conclusivo degli Studi Superiori nell’indirizzo scientifico, con accesso a tutte le facoltà universitarie, italiane e straniere. Ha durata di cinque anni divisi in due bienni e un ultimo anno finale. È un corso di studi che introduce il giovane nel mondo della cultura scientifico-umanistica, in cui tutte le discipline nel loro armonico completarsi divengono formatrici dell’intelletto. Questo corso permette, in particolare, di approfondire argomenti di carattere scientifico e di acquisire una buona conoscenza linguistica.

A partire dall’a.s. 2010-11 il quadro normativo ha visto riformare l’assetto dei Licei. A partire dal 2018-19 è stata attivata la sperimentazione del Liceo Scientifico Quadriennale che assorbe la proposta del nostro Istituto per il Liceo Scientifico.Pertanto il quadro orario sotto riportato si riferisce alle classi quinquennali (dalla seconda alla quinta)

MATERIACLASSI

2a 3a 4a 5a

Religione 1 1 1 1Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4Lingua e cultura latina 3 3 3 3Lingua e cultura straniera 3 3 3 3Storia e Geografia 3 - - -Storia - 2 2 2Filosofia - 3 3 3Matematica(*) 5 4 4 4Fisica 2 3 3 3Scienze naturali(**) 2 3 3 3Disegno e storia dell'arte 2 2 2 2Scienze motorie e sportive 2 2 2 2Totale

27 30 30 30Lezioni/settimana

(*) Con elementi di Informatica al primo biennio(**) Biologia, Chimica, Scienze della Terra

Durante l’ultimo anno di corso è previsto l’insegnamento di una materia non linguistica in lingua straniera.

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Coniugando le novità introdotte dalla riforma dei Licei con l’autonomia affidata alle istituzioni scolastiche la nostra scuola ha adottato alcune ulteriori modifiche che rendono più efficace la didattica

Potenziamento dei laboratori scientifici.Per facilitare l’attività laboratoriale è previsto l’accesso al laboratorio di semiclassi.

3.4 bis LICEO SCIENTIFICO QUADRIENNALE(Sperimentazione ai sensi del DM 567/17 autorizzata con DM 89 del 02.02.18 e D.Dip. 103 del 02.02.18)

L’Istituto Luzzago, intendendo salvaguardare l’esperienza positiva della sua tradizione educativa e contemporaneamente guardando ai modelli scolastici europei con l’intento di innovare sia i contenuti e le metodologie didattiche, sia gli aspetti organizzativi, ha predisposto un progetto di sperimentazione di Liceo Scientifico Quadriennale, partecipando al bando del MIUR istituito ai sensi del DM 567/17 con Avviso 820 del 18 ottobre 2017.Il Progetto è stato valutato positivamente e la sperimentazione è stata autorizzata in data 2 febbraio 2018.Aspetti caratterizzanti il progetto sono: Centralità dello studente e del processo di apprendimento. Potenziamento di tutte le dimensioni di crescita dello studente e valorizzazione degli apprendimenti acquisiti anche in contesti esterni al «perimetro» scolastico.Personalizzazione del Curricolo. Il monte ore settimanale è costituito da una parte comune che assicura il raggiungimento degli standard previsti e da una quota oraria che favorisce una partecipazione più motivata e responsabile al percorso scolastico e l’espressione di capacità, attitudini ed interessi di ciascuno studente, anche in chiave orientativa.Metodo della ricerca scientifica. Caratterizzazione “scientifica” di tutte le discipline del percorso liceale; Impostazione laboratoriale della didattica; introduzione al metodo della ricerca applicata in tutti gli ambiti della propria esperienza, dentro e fuori la scuola.Asse storico. Revisione dei piani di studio delle discipline più profondamente connotate dalla storicità per procedere all’allineamento sincronico nei 4 anni del percorso liceale e valorizzarne le interazioni. Contemporaneità. Formare uomini e donne protagonisti del proprio tempo, produttori di conoscenza, utilizzatori consapevoli delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. L’educazione alla contemporaneità nelle sue dimensioni locale e globale sarà obiettivo delle attività proposte, focalizzate attorno a temi decisivi per il nostro tempo quali: lingua, linguaggi e comunicazione; cittadinanza attiva e consapevole; sostenibilità e sviluppo; risorse della scienza e della tecnologia.

La proposta quadriennale implica una riorganizzazione del monte ore che prevede: Monte ore comune+ monteore personalizzabile; Lezioni da inizio settembre a fine giugno, incluso il periodo dedicato al recupero di eventuali debiti formativi; Valutazione sommativa bimestrale per un più efficace monitoraggio degli apprendimenti ed un eventuale tempestivo recupero delle carenze; Alternanza scuola lavoro anche all’Estero.

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Articolazione oraria settimanale (*)

Quadro orario settimanale

I^ anno II^ anno III^ anno IV^ anno

Discipline comuni 26 26 28 28

Monteore personalizzato 6 6 6 6

Monteore settimanale 32 32 34 34

Quadro orario settimanale(*) del monteore comune

Lingua e letteratura Italiana 4 4 4 4Lingua e cultura latina 3 3 2 1Lingua e cultura straniera 1 3 3 3 3Storia dell'arteDisegno TecnicoMatematica (*) 5 5 4 5Fisica 2 2 3 3Scienze naturali (**) 2 2 3 3Storia e geografia 3 - - -Storia - 2 2 2Diritto ed economia - - 2 2Scienze motorie e sportive (***) 1 1 1 1Filosofia 1 2 2 2Religione Cattolica 1 1 1 1Monteore delle discipline comuni 26 26 28 28(*) con Elementi di Informatica (**) Biologia, Chimica, Scienze del la Terra

(***) più un'ora di Atti vità sportiva individuale

1 1 1 1

Discipline ComuniQuadro orario settimanale

I II III IV

Quadro orario settimanale(*) del monteore personalizzabile

Ogni studente potrà personalizzare il proprio percorso scolastico per 6 ore settimanali, guidato nella scelta dal docente-tutor, scegliendo almeno una attività per ciascuno degli ambiti indicati.

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I II III IV

Laboratorio espressivo (Teatro - Musica -Scrittura - Lettura) 2 2 2 2Certificazioni linguistiche 1 1 1 1Lingua e cultura straniera 2 3 3 3 3Laboratorio Disegno Tecnico 1 1 1 1Laboratorio di coding e Certificazione ECDL 2 2 1 1Laboratorio di matematica avanzata 1 1Laboratorio di metodologia della ricerca scientifica 1 1Seminari ed approfondimenti di scienze sperimentali 1 1Laboratorio di studio del territorio 2 1 1 1Laboratorio di studi internazionali 1 1Psicologia 1 1 1 1Seminari di filosofia 1 1 1Attività motorie e sportive 1 1 1 1

Monteore obbligatorio per ciascuno studente tra le opzioni proposte 6 6 6 6

Laboratori e Seminari di personalizzazione del curricoloQuadro orario settimanale

(*) si intende orario settimanale medio, in ragione di possibili articolazioni modulari

Lo studente potrà valorizzare attività svolte in modo autonomo anche al di fuori della scuola purché afferenti ad uno degli ambiti indicati nelle aree di personalizzazione del curricolo. Allo scopo la scuola predisporrà uno specifico progetto formativo da condividere con l'ente gestore dell'attività, lo studente e la sua famiglia.

Caratteristiche

Potenziamento dell’apprendimento linguisticoInsegnamento per piccoli gruppi

Approccio Content and Language Integrated Learnig in due materie dal terzo anno

Seconda lingua straniera e certificazioni linguistiche

Attività con Insegnante madrelingua

Proposta di stage e attività all’estero

Proficua e costante collaborazione col mondo universitario, imprenditoriale e istituzionalePer la definizione dell’offerta formativa

Per l’alternanza scuola-lavoro

Per l’orientamento post diploma

Orientamento e sostegno alla sceltaPercorso di orientamento e sostegno alla scelta attraverso prove di competenza di italiano, inglese e matematica, sul modello delle prove standardizzate ed un colloquio motivazionale con il supporto di esperti in ambito pedagogico e psicologico.

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3.5 LICEO LINGUISTICO

Il Liceo Linguistico Paritario dell’Istituto “Ven. A. Luzzago” conferisce, come titolo, il Diploma di superamento dell’Esame di Stato conclusivo degli Studi Superiori nell’indirizzo linguistico, con accesso a tutte le facoltà universitarie, italiane e straniere. Ha durata di cinque anni articolati in due bienni e un ultimo anno finale. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, devono essere in grado di comunicare in tre lingue in vari ambiti sociali e in situazioni professionali; di riconoscere gli elementi caratterizzanti le lingue studiate, i diversi generi testuali, i differenti linguaggi settoriali; di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro; di fruire in maniera critica di messaggi veicolati nelle varie lingue da fonti diverse; di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari; di riflettere in un’ottica comparativa sulla struttura, sull’uso e sulle variazioni dei sistemi linguistici studiati; di conoscere aspetti significativi delle culture straniere e riflettere su di esse in prospettiva interculturale e di confrontarsi in modo critico con il sapere e la cultura degli altri popoli, attraverso il contatto con civiltà, stili di vita diversi dai propri, anche tramite esperienze di studio nei paesi in cui si parlano le lingue studiate.

MATERIACLASSI

1a 2a 3a 4a 5a

Religione 1 1 1 1 1Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4Lingua e cultura latina 2 2 0 0 0Prima Lingua e cultura Straniera (inglese)* 4 4 3 3 3Seconda Lingua e cultura Straniera(Francese o Spagnolo)* 3 3 4 4 4Terza Lingua e cultura Straniera (Cinese, Russo o Tedesco)* 3 3 4 4 4Storia e Geografia 3 3 0 0 0Potenziamento per le certificazioni linguistiche 1 0 0 0 0Storia 0 0 2 2 2Filosofia 0 0 2 2 2Matematica** 3 3 2 2

2Fisica 2 2Scienze naturali*** 2 2 2 2Diritto ed Economia politica 2 2Storia dell’arte 2 2 2Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2Totale

28 27 30 30 30Lezioni/settimana

(*) Sono comprese 33 ore con madrelingua(**) Con elementi di Informatica al primo biennio(***) Biologia, Chimica, Scienze della Terra

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A partire dal terzo anno di corso è previsto l’insegnamento di una materia non linguistica in una lingua straniera. A partire dal quarto anno di corso è previsto l’insegnamento di una ulteriore materia non linguistica in una diversa lingua straniera.

Coniugando le novità introdotte dalla riforma dei Licei con l’autonomia affidata alle istituzioni scolastiche la nostra scuola ha adottato alcune ulteriori modifiche che rendono più efficace la didattica.

Nella classe prima è introdotta un’ora di potenziamento linguistico dedicata alla preparazione delle certificazioni linguistiche.

Potenziamento dell’Inglese. Per consentire una maggior interazione tra gli studenti e l’insegnante durante l’attività didattica l’Istituto ha disposto l’assegnazione di 2 docenti di inglese alle classi. Ciascun docente si occuperà così di un gruppo corrispondente ad una semiclasse.

Potenziamento dei laboratori scientifici.

Per facilitare l’attività laboratoriale è previsto l’accesso al laboratorio di semiclassi.

L’organizzazione delle attività di alcuni insegnamenti potrebbe essere articolata – anche temporaneamente – secondo una scansione modulare diversa da quella settimanale, facendo riferimento al monte ore annuo dedicato a ciascuna materia, e potrebbe comportare la ridefinizione dell’orario scolastico settimanale.

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3.6 LICEO SCIENTIFICO opzione delle SCIENZE APPLICATE

A partire dal 2014/15, nell’ambito della tradizionale vocazione scientifica dell’Istituto è stata introdotta l’opzione della scienze applicate, esplicitamente dedicata a studenti che intendono caratterizzare il proprio percorso attraverso uno studio specialistico delle materie scientifiche, il cui rafforzamento nell’ambito del quadro orario settimanale, insieme all’introduzione dell’informatica, rappresenta l’importante novità del piano di studi proposto.

L’articolazione delle discipline intende offrire agli studenti una preparazione culturale nella quale sapere umanistico e sapere scientifico siano armonicamente integrati e favoriscano la capacità di operare con spirito critico ed indipendenza di pensiero. Lo studio approfondito delle materie scientifiche promuove, oltre alle necessarie competenze specialistiche, la maturazione di abilità trasversali che consentano un approccio al complesso mondo scientifico tecnologico con la padronanza di strumenti quali la flessibilità e la capacità di adattamento. Il largo ricorso al laboratorio consentirà inoltre di incrementare la capacità di lavorare in gruppo e di applicare tecniche di problem solving. E’ proposto, a partire dal secondo biennio, un consolidamento dell’inglese e della matematica funzionale ad intensificare la fase esercitativa delle due materie.

MATERIACLASSI

1a 2a 3a 4a 5a

Religione 1 1 1 1 1Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 5Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3Storia e Geografia 3 3 - - -Storia - - 2 2 2Filosofia - - 2 2 2Matematica(*) 5 5 4 4 4Potenziamento Fisico Matematico 1 0 0 0 0Informatica 2 2 2 2 2Fisica 2 2 3 3 3Scienze naturali(**) 3 3 5 5 4Disegno e storia dell'arte 2 2 2 2 2Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2Totale

28 27 30 30 30Lezioni/settimana

* Biologia, chimica, scienze della Terra

Durante l’ultimo anno di corso è previsto l’insegnamento di una materia non linguistica in lingua straniera.

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Coniugando le novità introdotte dalla riforma dei Licei con l’autonomia affidata alle istituzioni scolastiche la nostra scuola ha adottato alcune ulteriori modifiche che rendono più efficace la didattica.

Potenziamento orario. E’ stato incrementato il monteore settimanale con 1 ora in più al in prima dedicata al potenziamento fisico-matematico per approfondimenti monografici e per favorire una più efficace fase esercitativa – in aula ed in laboratorio - con lo scopo di focalizzare meglio gli aspetti che caratterizzano l’acquisizione del metodo scientifico.

Potenziamento dei laboratori scientifici.Per facilitare l’attività laboratoriale è previsto l’accesso al laboratorio di semiclassi.

L’organizzazione delle attività di alcuni insegnamenti potrebbe essere articolata – anche temporaneamente – secondo una scansione modulare diversa da quella settimanale, facendo riferimento al monte ore annuo dedicato a ciascuna materia, e potrebbe comportare la ridefinizione dell’orario scolastico settimanale.

3.7 Il CurricoloIl curricolo è espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica e al tempo stesso esprime le scelte della comunità professionale docente e l’identità dell’istituto scolastico. È lo strumento che consente di rilevare il profilo del percorso di studi liceali che i docenti hanno elaborato secondo le Indicazioni nazionali.Per il corpo docente il curricolo si presta ad essere inoltre uno strumento didattico utile per lo sviluppo e l’organizzazione della ricerca e per l’innovazione educativa.Attraverso il percorso di apprendimento lo studente acquisisce sempre maggiore consapevolezza delle trasformazioni avvenute nel corso dei secoli a livello socioeconomico, ambientale e politico. Amplia le proprie conoscenze nei diversi campi del sapere, sviluppa capacità logico-argomentative, metodi di studio e ricerca, e più in generale di ragionamento e risoluzione di problemi. Perfeziona le proprie modalità comunicative e il linguaggio, che si arricchisce del lessico specifico delle diverse discipline, anche con il contributo delle nuove tecnologie. Riscontra continuità e cambiamenti riguardo la modalità di intendere, descrivere e spiegare un certo fenomeno, e altresì riguardo gli oggetti di indagine di ciascun settore disciplinare, sperimentando punti di vista diversi e affrontando nuove formulazioni teoriche e modalità risolutive di problemi teorici ed applicati anche con approccio laboratoriale.

Nel curricolo si trovano declinati nelle scelte didattiche dell’Istituto i nuclei fondanti e i contenuti imprescindibili di ciascuna disciplina contenuti nelle Indicazioni Nazionali, nelle quali il legislatore ha individuato un patrimonio culturale comune condiviso. Il contenuto del curricolo riguarda l’esplicitazione delle competenze relative alle materie di studio poste in relazione ad argomenti del programma di studio di cui si tratteggiano i contenuti irrinunciabili e l’eventuale indicazione di approfondimenti da compiersi per classi parallele, fermi restando i criteri costitutivi delle Indicazioni nazionali che riguardano, tra l’altro, l’unitarietà della conoscenza da realizzarsi tramite il dialogo fra le diverse discipline di studio e il rifiuto del nozionismo.

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Completato il percorso di elaborazione, il curricolo sarà allegato integrante del POF3.

3.8 Organizzazione della didatticaPer le classi 2-3-4 e 5 l’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri di durata presso ché equivalente. Il primo quadrimestre termina verso la fine del mese di gennaio. Ciò consente di riprendere il lavoro – dopo la pausa Natalizia – con l’intento di mettere a frutto eventuali attività di recupero proposte dalla scuola e il successivo lavoro individuale chiudendo il quadrimestre il più vicino possibile agli obiettivi previsti.Per le classi prime si procede ad una valutazione bismetrale, con lo scopo di monitorare più intensamente l’avanzamento degli apprendimenti.

1^ bimestre 3/9 9/11 2^ bimestre 12/11 18/01/193^ bimestre 21/01 22/3 4^ bimestre 25/3 7/6

Attività di recuperoIn conformità a quanto stabilito dalla normativa vigente (D.M. 42/’07 e OM 92/’07) per gli studenti che in sede di scrutinio intermedio, o anche a seguito di verifiche periodiche, presentano insufficienze in una o più disciplina, il Consiglio di Classe attiva adeguate iniziative di recupero e successive prove tese ad accertare il successivo raggiungimento degli obiettivi previsti. Tali attività verranno segnalate alle famiglie che potranno anche scegliere modalità diverse per provvedere al recupero. In tal caso ne daranno comunicazione alla scuola, ferma restando la necessità di sostenere le prove di verifica previste.Riguardo al sostegno degli alunni con difficoltà durante l’anno scolastico, sono state stabilite tre diverse tipologie, da attivare secondo la discrezione dei singoli insegnanti, tenuto conto del numero degli alunni e della gravità delle lacune: sportello didattico; recupero “in itinere”; corsi di recupero/sostegno.

Sportello didatticoDurante le ore extracurricolari, stabiliti tempi e modi in base alle disponibilità dell’insegnante, questi resta a disposizione di tutti quegli studenti che siano intenzionati a ricevere chiarimenti e delucidazioni presentandone richiesta.

Recupero “in itinere”Durante le ore curricolari l’insegnante potrà sospendere il regolare avanzamento del programma per rispondere a richieste di chiarimento da parte degli alunni, attivare verifiche di recupero, assegnare lavori di sostegno individualizzati. Potrà inoltre assegnare adeguate indicazioni per favorire lo studio individuale e autonomi degli allievi.

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Corsi di recupero/sostegnoL’insegnante che registrerà specifiche necessità di ore aggiuntive – sentito il consiglio di classe – darà comunicazione alle famiglie interessate circa la convocazione degli studenti coinvolti nelle attività di recupero.Le famiglie, presa visione della comunicazione, avviseranno la scuola nel caso di eventuali impegni ostativi.

Interventi successivi allo scrutinio finaleIn caso di sospensione del giudizio finale, all’albo dell’Istituto viene riportata la indicazione “sospensione del giudizio”.La scuola organizza secondo modalità e calendari tempestivamente comunicati alle famiglie interessate, le prescritte attività di recupero e le successive prove di verifica. La frequenza a tali corsi è obbligatoria, salvo diversa scelta da parte della famiglia, che altrettanto tempestivamente comunicherà alla scuola l’eventuale opzione per l’organizzazione autonoma delle attività di recupero. Resta in ogni caso inderogabile la necessità di partecipare alle prove di verifica previste.

Valorizzazione delle eccellenzeCon la Legge 11 gennaio 2007 n.1 viene introdotta nel sistema scolastico l’idea di eccellenza legata all’esito dell’esame di Stato conclusivo del ciclo di studi medi superiori.Il nostro Istituto, consapevole dell’importanze della valorizzazione delle doti personali di ciascuno dei suoi studenti, è fortemente impegnato ad offrire opportunità e stimoli per approfondimenti e potenziamenti dei percorsi formativi, per mettere in grado chi può e chi vuole di raggiungere risultati di ampia soddisfazione.Alcune iniziative di potenziamento:-Sviluppo e approfondimento monografico di argomenti disciplinari- Certificazioni Linguistiche- Certificazioni informatiche- Progetto Lauree scientifiche- Mostra scientifica- Progetto FAI, Giornate di Primavera- Progetto “quotidiano in classe”- Corso di Super Reading- Progetto “Civicamente”- Progetto “FORMAZIONE ALL’AUTOIMPRENDITORIALITÀ GREEN”- Partecipazione a gare e concorsi quali, tra gli altri: Olimpiadi di Fisica; Romanae disputationes; Colloqui Fiorentini; Olimpiadi di Cultura religiosa;

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Gli esiti di questo impegno sono ampiamente documentati dagli eccellenti risultati conseguiti in questi anni da alcuni dei nostri studenti.

Il lavoro didattico della nostra compagine di insegnanti è però consapevolmente radicato nella convinzione che doti personali, contesto socioeconomico di riferimento, motivazioni e condizioni psicofisiche di ciascuno, concorrono in modo significativo a definire l’ambito dei traguardi che ogni studente, attraverso un proprio percorso di eccellenza, può ragionevolmente conseguire. Pertanto lo sforzo dei nostri docenti è quello di offrire a ciascuno studente opportunità, occasioni e strumenti adeguati per affrontare serenamente e con responsabilità il proprio compito scolastico, maturando consapevolezza personale e didattica, acquisendo competenze e abilità secondo tempi, modalità e caratteristiche personali, coerentemente rispetto agli obiettivi previsti.

3.9 Alternanza scuola lavoro

L'alternanza scuola lavoro è una metodologia di apprendimento già in uso negli istituti tecnici e professionali ed estesa anche ai Licei dalla Legge 107/2015.E’ uno strumento che offre a tutti gli studenti della scuola secondaria di secondo grado l'opportunità di apprendere mediante esperienze didattiche in ambienti lavorativi privati, pubblici e del terzo settore, per avvicinare tutti gli studenti alla cultura dell’impresa e del lavoro.Il Progetto di Alternanza scuola lavoro del Liceo Luzzago – che completato verrà allegato al POF3, prevede a sua volta una articolazione triennale, con un monte ore minimo di 200 ore nell’arco dei tre anni conclusivi del percorso liceale.Nel nostro Istituto è attiva una commissione mista (docenti-esperti esterni) che avvierà la programmazione di percorsi dedicati agli specifici indirizzi di studio.Nella visione del nostro Istituto l’alternanza scuola lavoro rappresenta una strategia efficace per l’orientamento, la motivazione, l’approfondimento di alcuni contenuti e la scoperta di altri, un organico collegamento con il mondo del lavoro e la società civile. Inoltre per la scuola è un’opportunità per contribuire a definire il suo ruolo nel contesto sociale in rapido cambiamento, attraverso l’approfondimento delle peculiarità degli indirizzi, curvandoli rispetto alle vocazioni e alle esigenze di crescita del territorio. Proprio nel rapporto con il territorio, nel quale le famiglie degli studenti e degli ex studenti occupano un posto privilegiato, si sviluppa una collaborazione efficace e di reciproca utilità.Sinteticamente possiamo indicare le linee essenziali pel progetto allegato:OBIETTIVI - Conoscere sé e l’altro attraverso la concretezza dell’esperienza lavorativa; - sapersi inserire e rapportare alle diverse situazioni in maniera adeguata e propositiva; - sapersi relazionare col gruppo, con gli insegnanti, con gli esperti, con i tutor aziendali; - acquisire competenze spendibili anche nel mercato di lavoro.

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DESTINATARI - Studenti del secondo biennio e dei quinto anno.

FASI DI REALIZZAZIONE - Fase di progettazione delle unità di apprendimento in alternanza, che sostituiscono quelle curricolari, con definizione di sede, settore, competenze disciplinari e trasversali, conoscenze e durata; confronto di opportunità e fattibilità negli ambiti lavorativi coinvolti. - Fase dei contatti: ricerca e individuazione di diversi e prioritari interlocutori operanti sul territorio. - Fase di formazione delle studenti impegnati nel progetto con particolare riferimento alla Sicurezza sul lavoro- Fase di sensibilizzazione, finalizzata alla condivisione del progetto fra docenti, famiglie e aziende - Fase di orientamento in aula a cura di docenti ed esperti del settore - Fase di monitoraggio - Fase d’inserimento attivo di studenti - Fase conclusiva di verifica, valutazione, monitoraggio e di certificazione dell’esperienza annuale/triennale.

3.10 Mobilità studentesca internazionale

Il Ministero della Pubblica Istruzione riconosce il periodo di studi all'estero sulla base di precise normative. Con il Decreto Legislativo Aprile 1994, Art. 192 n. 297 e successive modificazioni e con circolari chiarificatrici agli studenti di corsi di studio italiani è consentito trascorrere un periodo di studi del proprio curricolo scolastico in strutture scolastiche straniere, seguendo alcune semplici indicazioni.

La nostra scuola è organizzata per illustrare a studenti e famiglie l’iter per intraprendere questa esperienza nel modo più semplice ed efficace, favorendo eventualmente la conoscenza delle organizzazioni che propongono tali opportunità e suggerendo alcuni criteri perché studente e famiglia possano scegliere in modo consapevole rispettando alcune semplici indicazioni:

1. intero anno in una scuola straniera

Per le materie comuni ai due ordinamenti – o facilmente assimilabili - lo studente conserva come valutazione “italiana” quella conseguita all’estero, opportunamente rapportata al nostro sistema di valutazione;

A carico dello studente resta inoltre la verifica delle corrispondenza dei contenuti sviluppati nelle materie comuni previste nei due diverse ordinamenti;

Per le materie del piano di studi italiano non seguite all’estero saranno concordati tempi e modi di accertamento di competenze collegate ad obiettivi minimi.

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2. Frazione di anno in una scuola straniera

Sarà acquisita la valutazione parziale conseguita all’estero che concorrerà alla valutazione conclusiva;

Saranno concordati tempi e modi di recupero delle competenze minime previste per il periodo di assenza

Durante la permanenza all’estero saranno mantenuti i contatti tra lo studente e la scuola attraverso adeguati strumenti di comunicazione.

La nota Miur prot. 3355 del 28/03/2017 punto 7 chiarisce che il Consiglio di Classe può riconoscere le competenze acquisite nell’esperienze di studio all’estero come competenze assimilabili a quelle maturate nel percorso di alternanza scuola lavoro e pertanto ne può equiparare il monteore relativo a quello riconosciuto ai compagni che ne hanno sostenuto l’attività.

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Sezione 4 – PERSONALIZZAZIONE DELLA DIDATTICA PER IL SUCCESSO FORMATIVO

“L’espressione “personalizzazione” rappresenta una delle parole più ricorrenti e dense di significato della riforma che le scuole italiane si apprestano a mettere in atto.”5 Questa esigenze trova il suo vertice più acuto quando si osservano le difficoltà che alcuni studenti incontrano nell’affrontare gli studi liceali.L’Istituto Luzzago ha perciò strutturato un percorso per supportare tali alunni con interventi volti a consolidare le conoscenze e le capacità di base, a sostenere l’apprendimento delle materie nel metodo e nei contenuti e, se necessario, a recuperare carenze e lacune. Le iniziative di sostegno e recupero sono numerose e attivate in diversi momenti dell’anno. Il Consiglio di Classe valuta caso per caso quale sia la modalità più adeguata di intervento. Nei mesi estivi si svolgono corsi individualizzati di recupero per tutti coloro che hanno concluso l’anno con debito in qualche materia.

Inclusione scolasticaNel quadro dell’impegno verso la personalizzazione della proposta educativa e in ottemperanza alle indicazioni ministeriali i Licei Scientifico, Linguistico e delle Scienze Applicate Luzzago elaborano il Piano annuale per l’Inclusione (PAI) che di seguito sintetizziamo. 1) Per ciascun alunno che presenti difficoltà di apprendimento certificate, viene redatto nel corso del primo trimestre un PDP (Piano Didattico Personalizzato) che la scuola sottoscrive con la famiglia. Previsto dalla normativa specifica per gli alunni con DSA (Nota MIUR 5744 del 28 maggio 2009 e il DPR 122 del 22 giugno del 2009), esso è uno strumento di tutela per l’alunno e la famiglia. Esso consente di personalizzare l’insegnamento, rendere flessibile l’intervento didattico con tempi adeguati ai tempi degli alunni DSA, conoscere e utilizzare strumenti dispensativi e compensativi, modificare la metodologia di insegnamento e apprendimento. Il 27 dicembre 2012 è stata firmata l’unità Direttiva recante “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“ che delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. La Direttiva estende il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. In base alla normativa, sarà compito dei Consigli di Classe indicare in quali casi sia opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed

5 Giorgio Chiosso, Seminario “Perché mi bocci? La sfida dell’insegnamento individualizzato” – Bologna, febbraio

2010

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eventualmente di misure compensative o dispensative. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. Sono da considerare BES gli alunni con certificazione ASL o di specialisti privati, anche se non rientranti nell’art. 3 della legge 104/92. Il Consigli di Classe o il team incaricato può elaborare un PDP anche per alunni in attesa di certificazione DSA o di diagnosi ASL, qualora risulti iniziato un percorso diagnostico. 2) Gli studenti in situazione di fragilità psicofisica, sensoriale o motoria, la cui condizione è certificata ai sensi della legge 104/1992 presentano alla scuola una diagnosi funzionale corredata dal profilo dinamico funzionale redatto dallo specialista di riferimento.Per tali studenti la scuola elabora un PEI (Piano Educativo Individualizzato) che, a partire dall’analisi della situazione di partenza, individua degli obiettivi di miglioramento a breve, medio e lungo termine. Inoltre, il gruppo di lavoro Handicap, in collaborazione con il Consiglio di Classe ed in accordo con la famiglia, stabilisce quale modello di PEI adottare: un PEI equipollente (con i medesimi obiettivi della classe, che quindi consenti di accedere all’esame di Stato per il coneguimento del Diploma al termine del percorso di Studi) oppure un PEI semplificato (con obiettivi ridotti rispetto a quelli previsti dalle indicazioni nazionali ministeriali, ma che permette di conseguire un Certificato di Frequenza al termine del percoso di studi). Il GLH ed il consiglio di classe incontrano periodicamente famiglia ed operatori socio-sanitari per monitorare il percorso dell’allievo. Agli studenti con handicap, sulla base del profilo Dinamico Funzionale, è garantita la presenza dell’insegnante di sostegno e/o dell’assistente all’autonomia e alla comunicazione per un congruo numero di ore.3) Nelle modalità per l’inclusione del piano dell’offerta formativa trovano esplicitazione: • Impegno programmatico per l’inclusione che deve comprendere le modalità per: - Rilevazione ad analisi del bisogno; - Modalità di gestione dell’insegnamento curricolare; - Organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici; - Relazioni tra docenti, alunni e famiglie. • Utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; • Impegno a cercare di prevenire le difficoltà che ogni alunno può incontrare nel proprio percorso scolastico, raccogliendo tutte le informazioni necessarie e instaurando rapporti di collaborazione con le famiglie; • Pianificazione da parte del collegio docenti e dei cdc di progetti per il recupero, sia nel corso delle lezioni curricolari sia eventualmente extracurricularmente; • Promozione, ove occorra, di attività di formazione del personale docente e progetti in collaborazione con enti locali.

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione): rilevazione dei BES presenti nella Fondazione; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello d’inclusività della scuola; elaborazione di

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una proposta PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli alunni BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. Commissione BES: raccolta e documentazione dell’intervento didattico - educativi; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; formulazione di proposte di lavoro per il GLI; elaborazione delle linee guida PAI dei BES; raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai BES. Consigli di classe: individuazione dei casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; progettazione e condivisione dei progetti personalizzati. Collegio dei Docenti: delibera del PAI.

Riferimenti normativi 1977/Legge n. 517 In Italia si è stabilito il principio dell’inclusione per tutti gli alunni disabili. 1992/Legge n. 104 in materia di disabilità La legge 104 del 1992 fissa i principi per una buona qualità dell’integrazione scolastica e diviene il punto di riferimento normativo. La legge individua la Diagnosi Funzionale (DF), il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) come strumenti necessari alla effettiva integrazione degli alunni con disabilità. 1994/DPR 24 febbraio Il DPR del 24 febbraio 1994 precisa che tali documenti, redatti in collaborazione con il SSN e coi famigliari degli alunni, hanno lo scopo di individuare le potenzialità funzionali dell’alunno con disabilità e sulla base di queste costruire adeguati percorsi di autonomia, di socializzazione e di apprendimento. 1999/DPR 275 art.4 Il DPR stabilisce che “nell’esercizio dell’autonomia didattica le istituzioni scolastiche (…) possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l’altro: l’attivazione di percorsi didattici individualizzati. 2008/Accordo Stato Regioni L’articolo 2 dell’accordo Stato Regioni descrive finalità e modalità di effettuazione della diagnosi funzionale, introducendo un’altra novità, l’abolizione del profilo dinamico funzionale ed il suo assorbimento nella diagnosi funzionale, in quanto la DF viene redatta, per l’individuazione delle professionalità e le risorse necessarie, anche con la presenza di un esperto in didattica speciale, nominato dall’Ufficio scolastico provinciale (probabilmente insegnante specializzato) e la famiglia, sulla base dei criteri bio-psico-dinamici di ICF dell’OMS. 2010/Legge n. 170 Nel 2010 la legge 170 stabilisce l’obbligo di redigere un Piano Didattico Personalizzato per gli alunni che presentano una diagnosi clinica di disturbo specifico (DSA). 2013/C.m. n. 8 del 6 marzo Con la direttiva MIUR del 27/12/2012 e la Circolare Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013, il diritto ad un Piano Personalizzato viene estero a tutti gli alunni che presentano bisogni che

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possono incidere sul rendimento scolastico. Tale Circolare Ministeriale prevede che il Gruppo di lavoro per l’inclusione di ciascuna istituzione scolastica elabori una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico.

In riferimento agli studenti-atleti di alto livello la scuola aderisce alla sperimentazione prevista dal DM 279/18, per la definizione di specifici Piani Formativi Personalizzati per gli studenti che rientrano nei requisiti indicati.

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Sezione 5 - CONTINUITA’ ed ORIENTAMENTO

5.1 L’accoglienza dei nuovi iscritti

Il Progetto “Accoglienza” nasce dall'esigenza di facilitare l'integrazione degli studenti all'interno di una realtà scolastica diversa da quella della Scuola Secondaria di I grado , per rafforzare le relazioni interpersonali, essenziali per la costruzione del gruppo classe e la formazione di un nuovo senso di appartenenza.

Gli studenti iscritti al 1° anno sono invitati a partecipare agli incontri di introduzione all’attività didattica nei due giorni che precedono l’inizio ufficiale delle lezioni. Prende così l’avvio un percorso di accoglienza dei nuovi alunni delle classi prime, che comprende la presentazione delle strutture, delle regole e delle attività della scuola.

Il Progetto viene elaborato e gestito da uno specifico gruppo di lavoro, formato anche da insegnanti delle classi prime. Le attività di accoglienza si sviluppano in momenti di animazione che tendono a : sollecitare l'attenzione verso le ragioni e le emozioni dell'altro (esperienze ed aspettative); creare un buon rapporto con i compagni; abituarsi a discutere ed a prendere decisioni insieme.

Gli studenti acquisiscono, inoltre, informazioni sulla nuova organizzazione scolastica (strutture, orari, attività curricolari ed extracurricolari, figure di riferimento e loro funzioni, etc. ), esplorano l' Istituto e svolgono attività finalizzate all’acquisizione di un proficuo metodo di studio.

Ad essi inoltre è dedicata una giornata programmata per favorire la socializzazione e la condivisione di obiettivi relazionali.

Gli studenti possono contare nel corso dell’anno scolastico sulla disponibilità del coordinatore scolastico per affrontare le eventuali necessità derivanti dalla nuova organizzazione scolastica, dalla necessità di strutturare i metodi di studio delle diverse discipline e di impostare il proprio ritmo di apprendimento.

Rettore e Preside sono altresì disponibili per supportare studenti e famiglie nell’affrontare eventuali aspetti connessi al miglioramento dell’efficacia dell’inserimento nel nuovo contesto scolastico.

5.2 L’orientamento in uscita

Finalità dell’orientamento in uscita è quello di coinvolgere gli studenti degli ultimi due anni di liceo in attività che li aiutino a riflettere sul proprio percorso formativo e a operare per tempo e in maniera consapevole la scelta sul proseguimento degli studi.

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Il percorso di orientamento sarà esplicitamente connesso al progetto di Alternanza scuola lavoro messo in atto dall’Istituto.La scuola programma un percorso che si sviluppa lungo tre direttrici principali: • sul tema della vocazione personale e della scelta professionale in genere con l’intento di sviluppare la consapevolezza delle capacità, delle attitudini, degli interessi personali e delle competenze acquisite nel percorso formativo. In questo ambito rientrano incontri e testimonianze di professionisti, imprenditori, dirigenti d’azienda, molti dei quali sono stati alunni del nostro Liceo;• sui diversi indirizzi universitari. In questo ambito rientrano gli incontri con la partecipazione di docenti e studenti delle università lombarde; la proposta delle opportunità di sperimentazione didattica in laboratori universitari di atenei lombardi; la proposta di attività di preparazione ai test di ammissione alle facoltà sanitarie; eventuali percorsi di auto-orientamento attraverso questionari disponibili on-line;• sui profili professionali, con professionisti impegnati nei settori di maggior interesse anche attraverso la partecipazione a progetti di organizzazioni di impresa e visite aziendali.

Oltre a questo è particolarmente curata l’informazione su eventi, incontri e fiere organizzate dai diversi atenei in territorio regionale e la guida alla ricerca delle informazioni sulle opportunità della formazione post-diploma attraverso le risorse della rete.

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Sezione 6 - AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Le attività formative extra-curricolari proposte dall’Istituto, al di fuori della dinamica strettamente scolastica, si propongono come finalità di base il richiamo alla acquisizione di contenuti culturali ampi e liberi, innestati sulle attitudini, sulle scelte e sugli interessi autonomi degli studenti, che diverrebbero protagonisti non solo del sapere, ma del saper-fare, da se stessi costruito, fruito e, quindi, anche apprezzato. Eventuali progetti non contemplati nel presente P.O.F. potranno essere presentati dal Collegio docenti. Nell’attuazione di dette attività integrative verranno precisate le classi di studenti cui sono rivolte, il coordinatore che ne segue l’iter e il numero di incontri.

CertificazioniSaranno attivati percorsi di preparazione agli esami per la certificazione del livello di conoscenza della lingua inglese (certificazioni Cambridge, IELTS) e dell’informatica (ECDL).

TeatroA tutte le classi del Liceo sarà offerta la possibilità di partecipare alla visione di alcune opere teatrali, secondo il programma che sarà reso noto all’inizio dell’anno scolastico dall’insegnante referente, che verrà individuato in sede di Collegio Docenti, nella piena convinzione che tale iniziativa costituisce un importante momento di apprendimento e di accrescimento culturale.

Laboratorio TeatraleAgli studenti sarà inoltre offerta la possibilità di seguire un laboratorio di teatro che dalla iniziale attività di training li condurrà a lavorare e mettere in scena un testo. Sarà inoltre valutata la partecipazione a manifestazioni e concorsi teatrali con altre scuole della provincia.

Laboratorio MusicaleLa musica come fattore aggregante per i ragazzi e occasione per mettersi alla prova, per collaborare e a mettere a disposizione le proprie attitudini e/o competenze in ambito musicale per il raggiungimento di un fine comune. Il Laboratorio – con frequenza settimanale - si svilupperà in 4 ambito: il ritmo; l’armonia; suonare insieme; tecnologie musicali e gestione palco.

Super ReadingSarà proposto un corso di SUPER Reading in collaborazione con lo IULM - Università di Lingue e Scienze della Comunicazione di Milano. Il Super reading - largamente diffuso in Gran Bretagna - fornisce tecniche per acquisire e memorizzare una grande quantità di informazioni in un tempo limitato.

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E’ un ottimo strumento per migliorare le capacità di lettura di studenti con certificazioni di dislessia.E’ uno strumento efficace per potenziare le abilità dei cosiddetti “normolettori”.

Educazione alla cittadinanza e alla legalitàE’ un progetto che punta a far maturare competenze di cittadinanza responsabile attraverso un avvicinamento dei giovani alle istituzioni, destinato agli studenti delle classi 4e perché – diventando maggiorenni – possano maturare la consapevolezza di una responsabilità sociale oltre che personale. Ogni anno i docenti individuano un percorso specifico per le classi interessate anche in concomitanza di scadenze ed eventi di particolare rilievo (Elezioni europee, EXPO, ricorrenze particolari…). Gli studenti seguono alcuni incontri di introduzione ed alcune testimonianze significative e si cimentano con la realizzazione di un prodotto che esprima la loro interpretazione del tema affrontato.

Olimpiadi di cultura religiosaSarà proposta anche quest’anno la selezione interna e la partecipazione alla fase finale delle olimpiadi di cultura religiosa organizzate a Mosca o in altra città russa da un Liceo Ortodosso.

Olimpiadi di Fisica

Le Olimpiadi Italiane della Fisica sono competizioni a carattere individuale, riservate agli studenti delle Scuole Secondarie Superiori italiane, e connesse con le Olimpiadi Internazionali della Fisica.

Sono un’occasione per sviluppare un interesse allo studio della fisica: vi possono partecipare quelli che vogliono capire meglio cos'è; quelli che vogliono avere una scusa per saperne di più; quelli che vogliono trovarsi con altri che vogliono le stesse cose. Guidati dagli insegnanti si “alleneranno” a risolvere esercizi e quesiti della fisica e dopo la selezioni interna parteciperanno a gare provinciali e…

Le Giornate di Primavera del FAISotto la guida di alcuni docenti agli studenti dell’Istituto sono proposte le attività di studio ed approfondimento previste ogni anno dal FAI (Fondo Italiano per l’Ambiente). Attraverso queste attività si approfondisce la conoscenza di luoghi, funzioni, usanze e particolarità di alcune aree o di alcuni monumenti della città. Nella giornata di primavera organizzata dal fai inoltre gli studenti guideranno i visitatori attraverso i percorsi stabiliti comunicando loro l’oggetto degli approfondimenti.

Mostra ScientificaDa circa 15 anni allestiamo e presentiamo una mostra a tema scientifico con risvolti interdisciplinari con gli studenti del triennio impegnati come ciceroni. L’attività consente di approfondire tematiche scientifiche; sviluppare un interesse operativo per la cultura scientifica; coniugare le ricerche e le scoperte scientifiche con la fede cristiana;

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dare la possibilità a studenti delle classi triennio di relazionarsi con gruppi classe in visita alla mostra.

Colloqui FiorentiniGli studenti partecipanti, guidati dall’insegnante, devono presentare una tesina sul tema indicato, realizzata in gruppi di lavoro e nelle giornate dei “colloqui”, a fine febbraio 2016, frequenteranno a Firenze il convegno, confrontandosi con oltre 1200 studenti provenienti da diverse scuole italiane.

Romanae DisputationesGli studenti, nelle categorie Junior (III e IV anno) e Senior (V anno), affiancati da un Docente Referente, redigono un elaborato scritto o un elaborato multimediale (video/cortometraggio) sul tema: UNICUIQUE SUUM - Radici, condizioni ed espressioni della giustizia. I team iscritti convengono a Roma per una due giorni di Lezioni accademiche, Laboratorio di filosofia e musica, Seminari di discussione Age Contra, visite Romana Itinera nel mese di marzo 2016.

Attività SportiveNel corso dell’anno vengono proposte iniziative di avviamento e consolidamento di sport diversi, da quelli più tradizionali ad altri meno conosciuti e praticati.

Viaggi di IstruzioneConsapevole che il percorso educativo e didattico necessita di una varietà di strumenti ed opportunità, la scuola propone occasioni di approfondimento e di vita condivisa sviluppando percorsi di potenziamento didattico con particolare riferimento alla programmazione prevista, di conoscenza dei contesti sociali e culturali di paesi stranieri nei quali si parlano le lingue studiate e di miglioramento degli aspetti relazionali.

Studio Estivo all’estero

L’Istituto organizza, durante le vacanze estive, viaggi/studio presso prestigiosi e qualificati centri di studio della lingua straniera come l’Emerald Cultural Institute a Dublino e New York o l’Università di Salamanca. Propone inoltre alcune esperienze significative realizzate da qualificate e conosciute agenzie.

Studio guidatoSu richiesta di alcune famiglie la scuola attiva una iniziativa di studio guidato. Un gruppo di tutor (esperti in ambiti disciplinari diversi) affiancherà gli studenti nella organizzazione e pianificazione del proprio impegno pomeridiano, li assisterà per la regolare gestione dei compiti assegnati, si raccorderà con i docenti per orientare opportunamente il

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proprio intervento e verificarne l’efficacia, lavorando per impostare o per affinare i metodi di studio delle diverse materie.

VolontariatoE’ una proposta che mira a coinvolgere gli studenti interessati in esperienze di aiuto a persone che per ragioni diverse vivono condizioni di fragilità.

Sezione 7 – LA VALUTAZIONE

L’attività di valutazione, connaturata alla funzione tipica dell’attività scolastica, si esplicita nell’Istituto secondo due diverse direttrici:- la valutazione degli apprendimenti- la valutazione dell’efficacia dell’azione didattica.Se per il primo aspetto è cura dei docenti, in forma personale o collegiale, formulare la valutazione riferita alla singola prova o al periodo quadrimestrale di osservazione, nel secondo caso si tratta di un processo mediante il quale è sottoposta a valutazione l’intero l’efficacia del percorso educativo e didattico.

7.1 Valutazione degli apprendimentiObiettivi trasversali Il Collegio dei Docenti ha individuato i seguenti obiettivi didattici trasversali comuni a tutte le discipline:1. esprimersi con un linguaggio chiaro e corretto, utilizzando una terminologia appropriata;2. saper prendere appunti in maniera corretta, organizzando schematicamente le informazioni;3. operare scelte analitiche e sintetiche dei contenuti verbali e testuali tramite l’astrazione;4. selezionare i registri linguistici scegliendo quello adeguato al contesto;5. selezionare parole – chiave, concetti – chiave, nuclei tematici;6. individuare le cause e distinguerle dagli effetti;7. compiere astrazioni dal particolare al generale;8. trarre conclusioni, date determinate ipotesi;9. apprendere in modo autonomo tramite l’acquisizione di un metodo di studio finalizzato alla rielaborazione personale e critica dei contenuti;10. mettere in relazione i principali contenuti di discipline differenziate.

N.B.: i precedenti obiettivi cognitivi si intendono rapportati alla classe frequentata dagli allievi e nel graduale cammino del quinquennio.

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Criteri di attribuzione dei votiIl Collegio dei Docenti ha altresì stabilito nella sua programmazione i criteri generali di valutazione e la corrispondenza fra voti e preparazione, che viene qui sintetizzata.La valutazione di conoscenze, competenze e capacità si esprime con i seguenti voti:

VOTO PRESTAZIONI

1/3

Ha conoscenze molto lacunose E` incapace di formulare, anche nella fase iniziale, una risposta ad una domanda semplice Non sa impostare , anche nella fase iniziale, problemi o esercizi semplici

4/5

Conosce i contenuti e le procedure in modo parziale e superficiale, Si esprime con un lessico non appropriato Compie analisi parziali e sintesi imprecise Applica le minime conoscenze pur con errori

6

Conosce gli elementi essenziali in modo globale ma non approfondito E` capace di applicare le conoscenze acquisite Coglie il significato e analizza correttamente semplici informazioni Usa un linguaggio semplice e complessivamente corretto Sa impostare correttamente la maggior parte dei problemi o esercizi

7/8

Possiede conoscenze complete Usa un linguaggio corretto e appropriato e si esprime in modo fluido e articolato Sa collegare con sicurezza i contenuti di una stessa disciplina Rielabora in modo sintetico i contenuti acquisiti Sa risolvere problemi complessi pur con qualche imperfezione

9/10

Possiede conoscenze complete e approfondite Si esprime in modo fluido, articolato e organico, con padronanza terminologica e ricchezza lessicale Sa effettuare collegamenti interdisciplinari Rielabora in modo personale i contenuti acquisiti Sa risolvere problemi complessi

Nell’ambito della stessa fascia l’insegnante attribuirà il voto corrispondente in relazione alla maggiore o minore padronanza delle competenze indicate e in base a valutazioni di tipo educativo. Data infatti l’importanza attribuita dal nostro Istituto alla singola persona, al di là della generica identità che tutti condividono in quanto studenti di uno specifico corso, il Collegio dei Docenti ha ritenuto fondamentale che, nella strutturazione dei singoli voti,

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venissero prese in considerazione anche variabili non direttamente legate al profitto nelle varie discipline, ma a fattori quali l’impegno personale, l’applicazione, il miglioramento o peggioramento nel corso dell’anno scolastico, ecc… E’ compito del coordinatore di classe consegnare la griglia ed illustrarla agli studenti ad inizio di anno scolastico, presentandola come criterio comune a tutte le discipline, declinato poi secondo varie modalità nelle griglie di valutazione adottate dai docenti delle singole materie.

Comunicazione dei votiPer una maggiore “trasparenza” valutativa, i voti conseguiti dall’alunno gli vengono sempre e con adeguata tempestività comunicati dopo la prova orale e tramite un giudizio oggettivo scritto, brevemente motivato, dopo la correzione della prova scritta. Ciò nella consapevolezza che qualunque migliore conoscenza ottenuta nel rapporto interpersonale, come nel caso specifico della relazione fra insegnante ed allievo, realizza la base per un rapporto più efficace e quindi un potenziamento dell’azione didattico – educativa.Le valutazioni nelle diverse matrie compariranno nella pagella come voto unico.

Numero di prove Il Collegio Docenti riconosce la necessità di differenziare le prove valutative secondo diverse tipologie e modalità, in funzione delle competenze che si intendono sollecitare e gli obiettivi da sottoporre a verifica.Si farà ricorso alternativamente a brevi domande riferite a contenuti di lezioni appena concluse o presentati nella lezione precedente; a trattazioni più articolate in forma scritta o orale, esposizioni e presentazioni - anche con supporti multimediali - degli argomenti studiati; schematizzazioni e sintesi di testi assegnati; prove scritte articolate e orientate a risolvere problemi o esercizi più complessi e comunque modalità che saranno di volta in volta presentate nella loro struttura in previsione della prova di verifica.Per ottenere un “congruo” numero di elementi di valutazione il Collegio Docenti indica i seguenti criteri.

Classi 2-3-4-5- Raccolta di almeno 5 valutazioni differenziate per quadrimestre per le materie che

prevedono un sistematico ricorso alle prove scritte (Italiano, Latino, Matematica e Inglese allo scientifico; Italiano, Lingua straniera 1-2-3 al linguistico);

- Raccolta di almeno tre valutazioni per quadrimestre per le altre materie.

Classi 1Anche in ragione della distribuzione modulare di alcune materie appare più opportuno rapportare il numero di prove alla consistenza del monteore nel periodo di osservazione. Pertanto si indica:

- Raccolta di almeno 4 valutazioni per bimestre per le materie che prevedono da4 a 6 ore settimanali)

- Raccolta di almeno 2 valutazioni bimestrali per le materie che prevedono tre ore settimanali o meno.

Criteri per lo svolgimento degli scrutini finali

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Considerate le linee programmatiche del Progetto Educativo d’Istituto, si sottolinea il fatto che lo scrutinio finale è un momento in cui il Consiglio di Classe è chiamato a valorizzare il percorso didattico-formativo dell’alunno compiuto nell’arco dell’intero anno scolastico. Nella consapevolezza che esistono tempi e modalità diversi di maturazione per raggiungere gli obiettivi minimi per accedere alla classe successiva, l’eventuale non promozione è intesa non come momento punitivo, ma come ulteriore occasione data all’alunno per portare a compimento il cammino cui la Scuola lo chiama. (Cfr. Ordinanza Ministeriale 14.4.’99 n°128, integrata dall’O.M. 20.4.’99 n° 126).

Attribuzione del voto di comportamentoLa valutazione del comportamento intende dare conto dell’atteggiamento dello studente nei confronti dell’istituzione scolastica. Pertanto esplicita in modo sintetico il livello di raggiungimento degli obiettivi educativi promossi dall’Istituto. In modo specifico per l’attribuzione di tale voto si terranno in considerazione principalmente i seguenti aspetti:- Cura e decoro della propria persona- Comportamento rispettoso verso i compagni e gli adulti- Rispetto del regolamento dell’istituto- Atteggiamento collaborativo e leale con compagni e adulti- Partecipazione attiva - Frequenza regolare alle lezioni

Giudizi e criteri di promozione Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione dello studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore previsto per le attività programmate – salvo gravi e documentati motivi. Il giudizio di promozione alla classe successiva viene formulato collegialmente dal Consiglio di Classe e vuole tenere in considerazione tutti quei fattori che hanno concorso al cammino culturale e formativo dell’alunno, in particolare:- il raggiungimento degli obiettivi minimi nelle singole discipline;- il conseguimento degli obiettivi didattici trasversali;- il raggiungimento degli obiettivi educativi promossi dall’Istituto;- la regolare frequenza alle lezioni;- l’impegno manifestato nello svolgimento del lavoro assegnato;- i progressi registrati nel corso dell’anno scolastico.Verrà formulato un giudizio di non promozione qualora non sussistano le condizioni minime perché un alunno possa frequentare con profitto e adeguata maturità la classe successiva, in particolare quando sussista un:- giudizio di insufficienza, anche non grave, in un numero considerevole di discipline;- giudizio gravemente insufficiente, anche in un numero ristretto di discipline, tale da

compromettere la possibilità di frequentare con profitto la classe successiva;- giudizio di netta insufficienza in una o più discipline nelle quali permangano debiti

formativi pregressi non recuperati tali da compromettere la possibilità di frequentare con profitto la classe successiva;

- giudizio di grave insufficienza, anche in una sola disciplina, qualora sia dovuto ad un persistente ed evidente rifiuto della materia;

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- giudizio di non grave insufficienza in una o più materie, a fronte però di una frequenza scolastica eccessivamente discontinua e frammentaria, tale da non permettere una valutazione completa e organica nelle varie discipline;

- giudizio di significativa insufficienza in una o più materie, aggravato dall’assenza di una condotta collaborativa e costruttiva ai fini di colmare le lacune evidenziatesi nel corso dell’anno scolastico.

Ammissione all’Esame di Stato

L’ammissione all’Esame di Stato conclusivo del ciclo di Studi Liceali è regolamentato dal DL 62 del 13 aprile 2017, parzialmente modificato, per l’anno scolastico 2018-19, dalla Legge 108 del 21 settembre 2018.E' ammesso all'esame di Stato, la studentessa o lo studente in possesso dei seguenti requisiti: a) frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fermo restando quanto previsto dall'articolo 14, comma 7, del decreto del Presidente della Repubblica del 22 giugno 2009, n. 122; b) votazione non inferiore ai sei decimi in ciascuna materia. Nel caso di votazione inferiore a sei decimi in una materia, il consiglio di classe puo' deliberare, con adeguata motivazione, l'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo.

Sospensione del giudizioPer gli studenti che in sede di giudizio finale presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, per le quali il Consiglio di Classe prevede la possibilità di raggiungimento dei relativi obiettivi entro l’inizio del successivo anno scolastico, si rinvia la formulazione del giudizio e si provvede a predisporre le attività di recupero.

Interventi successivi allo scrutinio finaleIn caso di sospensione del giudizio finale, all’albo dell’Istituto viene riportata la indicazione “sospensione del giudizio”.La scuola organizza secondo modalità e calendari tempestivamente comunicati alle famiglie interessate, le prescritte attività di recupero e le successive prove di verifica. La frequenza a tali corsi è obbligatoria, salvo diversa scelta da parte della famiglia, che altrettanto tempestivamente comunicherà alla scuola l’eventuale opzione per l’organizzazione autonoma delle attività di recupero. Resta in ogni caso inderogabile la necessità di partecipare alle prove di verifica previste. Le prove saranno organizzate nei giorni conclusivi del mese di agosto per le classi 2-3-4-5. Saranno invece previste a fine giugno per gli studenti delle classi prime.

Assegnazione dei voti Condizione necessaria – salvo gravi e documentati motivi - per la valutazione positiva per ciascuna materia è la frequenza di almeno tre quarti del totale delle ore effettivamente svolte per quella materia. In sede di scrutinio finale si procede all’assegnazione dei voti: ciascun docente propone al Consiglio di Classe il voto relativo alla propria materia, volto a valutare il rendimento effettivo e complessivo dell’alunno nel processo di insegnamento – apprendimento nel corso dell’anno scolastico, tenendo conto delle valutazioni acquisite,

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delle osservazioni sistematiche e dei progressi compiuti dall’alunno rispetto alla situazione iniziale. Detta proposta di voto viene valutata e quindi deliberata collegialmente. (Questa parte l’abbiamo modificata in questo modo nel Collegio di settembre)

Credito scolastico e crediti formativiIn sede di scrutinio finale si procede all’assegnazione dei voti e si calcola il credito scolastico di ciascun allievo. Il concetto di credito scolastico è stato introdotto per riconoscere il valore dei risultati del triennio attraverso la valutazione dell’andamento complessivo della carriera scolastica di ogni alunno. Si tratta di un patrimonio di punti che ogni studente costruisce ed accumula durante gli ultimi tre anni di corso e che contribuisce sino a poco meno della metà (fino a 40 punti su 100) a determinare il punteggio finale dell’Esame di Stato.Il credito scolastico finale sarà costituito dalla somma dei punti che in ciascuno degli ultimi tre anni di corso saranno stati assegnati dal Consiglio di Classe durante gli scrutini, in base alla media dei voti finali conseguiti da ciascun allievo.

Ai sensi dell'articolo 15, comma 2), del DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 l’allegato A indica l’attribuzione del Credito scolastico a partire dall’anno scolastico 2018-19:

Media dei voti Credito Scolastico (punti)Classe III Classe IV Classe V

M<6 - - 7 o 8

M=6 7 o 8 8 o 9 9 o 10

6<M7 8 o 9 9 o 10 10 o 11

7<M8 9 o 10 10 o 11 11 o 12

8<M9 10 o 11 11 o 12 13 o 14

9<M10 11 o 12 12 o 13 14 o 15

In considerazione del fatto che gli studenti che sosterranno l’Esame nel corso del 2018-19 – hanno maturati crediti secondo una diversa corrispondenza – lo stesso allegato A prevede la seguente modalità di conversione:

Somma crediti conseguiti nelle classi III e IV

NUOVO Credito Scolastico (punti) attribuito per le classi II e IV frequentate

6 15

7 168 179 18

10 1911 20

12 2113 22

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14 2315 2416 25

In conformità alla Direttiva ministeriale e alle delibere del Collegio dei Docenti, il punteggio assegnato al credito scolastico esprime: la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunto da ciascun alunno nell’anno scolastico in corso, con riguardo al profitto (media dei voti risultanti dalle valutazioni finali delle singole discipline) e tenendo in considerazione anche l’assiduità della frequenza scolastica; l’interesse e l’impegno profuso nella partecipazione attiva al dialogo educativo sia disciplinare che relativo alle attività formative proposte all’interno dell’Istituto; l’assidua partecipazione alle attività complementari ed integrative di approfondimento e di completamento curricolare approvate dal Consiglio di Classe; eventuali crediti formativi (si veda la voce specifica più avanti). E’ inoltre prevista la possibilità di integrare di un punto (all’interno di ogni fascia) il credito scolastico per gli alunni con 10 in condotta e per gli alunni che hanno partecipato alle lezioni di Religione Cattolica con particolare impegno, attenzione e interesse.

Il Consiglio di Classe può deliberare l'aumento di un punto rispetto al credito scolastico base nei seguenti casi:a) valori alti nella media, vicini all'estremo superiore dell'intervallo;b) buona frequenza, interesse e impegno nel dialogo educativo;c) partecipazione ad attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola;d) eventuali crediti formativi;e) 10 in condotta e/o buona partecipazione all’IRC.Il punteggio non può in nessun caso superare quello massimo previsto dalla fascia.

Da ricordare che: il credito non viene attribuito quando l’alunno non è promosso alla classe successiva; in caso di abbreviazione del corso di studi per merito, il credito è attribuito dal Consiglio di Classe per l’anno non frequentato sulla base della media dei voti dell’ultimo anno frequentato; limitatamente alla classe V, fermo restando il massimo dei 40 punti attribuibili, il Consiglio di Classe in sede di scrutinio finale può motivatamente integrare il punteggio complessivo conseguito dall'alunno in considerazione dell'impegno particolare e del merito scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio presentatesi durante gli anni precedenti in relazione a situazioni familiari o personali dell'alunno stesso che abbiano determinato un minor rendimento.Al termine dello scrutinio, ogni alunno potrà conoscere il punteggio relativo al proprio credito scolastico, che sarà reso pubblico dalla scuola affisso all’albo d’Istituto.

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Crediti formativiIn conformità alle Direttive Ministeriali (art.12, comma 1: “…si definisce credito formativo ogni qualificata esperienza dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’Esame di Stato”) e alle delibere del Collegio dei Docenti, si valutano possibili CREDITI FORMATIVI quelle attività svolte dai singoli allievi in qualità di ampliamento delle competenze curricolari quali acquisizioni di nuove competenze che riguardino sia la formazione della persona e della sua cultura, sia la formazione specifica inerente all’indirizzo di studi scelto (scientifico), sia la crescita umana dell’allievo, in accordo con il Progetto educativo d’Istituto.Lo studente che intendesse farsi riconoscere un credito formativo deve presentare domanda scritta al Coordinatore di classe. Ogni attività, pur se autocertificata, deve poter essere comprovata con dichiarazione scritta e qualificazione dell’esperienza da parte dell’Ente, Associazione o altro che ne abbia il patrocinio.

7.2 La valutazione dell’Istituto - Il Sistema Nazionale di valutazione

Il Sistema Nazionale di Valutazione è stato introdotto attraverso il DPR 28 marzo 2013, n. 80 - Regolamento sul sistema nazionale di valutazione, che appunto ne regolamenta le modalità operative, per sviluppare quale obiettivo prioritario la diffusione in modo capillare su tutto il territorio nazionale, di una cultura della valutazione finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa, con particolare attenzione agli esiti educativi e formativi degli studenti.Con successiva Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 il Ministero ha trasmesso alle Istituzioni scolastiche le Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 e attraverso la Nota prot.n. 1738 del 2 marzo 2015 sono stati resi noti gli “Orientamenti per l’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione (Rav)”.

Alla luce di quanto stabilito il processo di valutazione risulta articolato in 4 fasi:1. Autovalutazione. Le istituzioni scolastiche (statali e paritarie) sono chiamate a promuovere un’attività di analisi e di valutazione interna partendo da una serie di indicatori e di dati comparati, forniti dal MIUR. Tutte le scuole, per la definizione del Rapporto di autovalutazione, adottano una struttura comune di riferimento attraverso un format on line presente nel portale della valutazione.2. Valutazione esterna. Nel corso dall’anno scolastico 2015/16 è prevista l’attivazione della fase di valutazione esterna attraverso le visite alle scuole da parte dei nuclei di

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valutazione esterna.Saranno coinvolte il 10% delle scuole fra statali e paritarie, secondo quanto previsto dalla Direttiva 11/2014.3. Azioni di miglioramento. Dall’anno scolastico 2015/16, in coerenza con quanto previsto nel RAV, tutte le scuole pianificano e avviano le azioni di miglioramento, avvalendosi eventualmente del supporto dell’INDIRE o di altri soggetti pubblici e privati (università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali).4. Rendicontazione sociale. Dall’anno scolastico 2016/17, le scuole promuovono, in chiave dinamica, anche a seguito della pubblicazione di un primo rapporto di rendicontazione, iniziative informative pubbliche ai fini della rendicontazione sociale.

7.3 Autovalutazione del “Luzzago”

In ottemperanza alle indicazioni normative e per evidenziare le aree di miglioramento l’Istituto Luzzago ha predisposto - nel corso del 2015 – l’autovalutazione della scuola riferendola, come disposto, al servizio erogato fino all’anno scolastico 2013-14 che coincide con l’ultima annualità della gestione dei Frati Minori.

Una apposita commissione ha coordinato il percorso di verifica degli aspetti strutturali, organizzativi, educativi e didattici che costituiscono la proposta formativa della scuola, ne hanno messo in evidenza punti di forza e di debolezza e ne hanno sintetizzato il giudizio con una votazione riassuntiva assegnando un punteggio indicatore della situazione della scuola rispetto allo specifico parametro considerazione riferito ad una scala di valori compresi tra 1 a 7.6

Pur nella precarietà della interpretazione dei dati in senso statistico – viste le dimensioni del nostro istituto, non paragonabili a quelle dei licei statali, una pur piccola variazione assoluta genera significativi spostamenti percentuali – si possono raccogliere alcune sommarie indicazioni.I punteggi assegnati fanno risaltare una condizione di generale accettabilità per la quasi totalità dei parametri, con alcune punte significativamente positive, come ad esempio i risultati relativi agli esiti universitari, che pongono i nostri diplomati al di sopra della media riferita agli studenti di Brescia, della Lombardia e dell’Italia per crediti conseguiti nel primo anno di corso universitario in quasi tutti i percorsi di studio.

6 Dove il punteggio 1 corrisponde ad una situazione molto critica; 3 a una situazione con qualche criticità; 5 ad una situazione positiva e 7 ad una eccellente, con gradazioni intermedie per i valori pari.

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Alcuni punteggi indicano invece quegli aspetti che la scuola ritiene di dover migliorare con assoluta priorità.In particolare si evidenziano un numero significativo di studenti che concludono l’anno scolastico con il giudizio sospeso e risultati delle prove nazionali standardizzate (Invalsi: prove di Italiano e Matematica somministrate annualmente agli studenti delle classi seconde) non troppo lusinghieri.

7.4 Le prove Invalsi

Con lo scopo di fornire alle scuole occasione di confronto e verifica circa l’esito della propria azione formativa l’ Invalsi - Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione – predispone annualmente prove di Italiano e di Matematica che nel mese di maggio vengono somministrate contemporaneamente a tutte le scuole del sistema nazionale dell’Istruzione e che per la scuola secondaria di secondo grado coinvolgono gli studenti delle classi seconde. Le prove sono poi corrette dalle rispettive scuole, con l’ausilio di griglie di correzione fornite dall’Invalsi. I dati relativi sono trasmessi all’Invalsi che li elabora e li compara con gli esiti di scuole simili appartenenti a simili ambienti socio culturali e li restituisce alle scuole perché li possano interpretare utilizzandoli per il miglioramento dell’efficacia del proprio impegno educativo.I dati Invalsi restituiti alla scuola indicano – in forma aggregata - una situazione con risposte esatte inferiori alla media nazionale in Italiano e maggiori in Matematica.

L’esame delle diverse tavole e dei numerosi grafici connessi alla restituzione è un utile strumento per i docenti dei Consigli di Classe interessati per una valutazione mirata relativa

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alle singole sezioni in cui la prova è strutturata e suggerisce opportuni interventi per il miglioramento dell’efficacia dell’azione didattica.

7.5 Altri indicatori.

In modo ricorsivo compaiono periodicamente alcune “pagelle” assegnate alle scuole e predisposte con la finalità dichiarata di orientare studenti e famiglie nelle scelte formative.E’ il caso di Eduscopio, che comunica gli esiti delle proprie ricerche generalmente nel mese di dicembre di ogni anno, basando i punteggi sulla elaborazione degli esiti riportati dai diplomati nei percorsi universitari.Fatto salvo l’impulso al miglioramento che deriva da ogni fase di valutazione, è da registrare la criticità della pretesa di valutare l’efficacia di una azione formativa, educativa e didattica di una istituzione scolastica sulla base di un solo – pur importante - indicatore.E’ inoltre utile segnalare che la base dei dati di riferimento – nel caso riferito all’Istituto Luzzago - non risulta coincidere con le risultanze agli atti della segreteria e nei fatti i risultati esposti risultano in conflitto con gli esiti dell’indagine condotta dal Ministero e che riconosce al nostro Liceo esiti soddisfacenti nella preparazione all’Università (vedi tabella pag. 43).

Sezione 8 – PIANO DI MIGLIORAMENTOGli esiti del processo di autovalutazione, e la determinazione a mettere a disposizione di studenti e famiglie una proposta formativa di qualità, hanno consentito di individuare alcune aree critiche sulle quali l’Istituto intende intervenire in modo risoluto. Mentre è in fase di redazione il piano di miglioramento della scuola sono state comunque individuate alcune priorità che sollecitano l’attuazione delle seguenti azioni:

Priorità Azioni1. Diminuire il numero degli studenti con giudizio sospeso

Ampliare le iniziative di personalizzazione della didattica anche attraverso forme di recupero personalizzato e “preventivo”

2. Migliorare i risultati delle prove standardizzate

Analizzare le aree di particolare criticità ed irrobustire corrispondentemente l’azione didattica;Allenare gli studenti alle verifiche strutturate secondo la modalità del test

3. Formalizzare l’elaborazione del Curricolo di Istituto

Attivazione dei dipartimenti disciplinari e della programmazione per aree;Definizione della proposta didattica disciplinare dell’Istituto nel quadro generale dell’unitarietà del sapere

4. Migliorare l’ambiente di apprendimento Assegnare due docenti di lingua inglese a ciascuna classe per erogare le lezioni a sottogruppi composti da semiclasse;

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Favorire la partecipazione alle attività di laboratorio scientifico di gruppi meno numerosi

5. Migliorare la comunicazione della Mission verso l'esterno

Predisporre una adeguata campagna di comunicazione;Favorire la visita alla scuola e l’incontro con i protagonisti (studenti, docenti e famiglie) per apprezzarne la sua dimensione strutturale, organizzativa e didattica

6. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Aumentare la qualità e la quantità di proposta formativa per il corpo docente, in linea contemperando le esigenze peculiari delle singole discipline e gli aspetti educativi e didattici trasversali e promuovendo specifiche opportunità di miglioramento personale

7. Migliorare la partecipazione e la condivisione da parte dei genitori della proposta educativa della scuola

Favorire una maggior coinvolgimento dei rappresentanti di classe nella operatività dell’Istituto;Promuovere specifiche opportunità formative, in ambiti diversi, dedicate ai genitori

Sezione 9 - LA GOVERNANCE D’ISTITUTO

9.1 Organi CollegialiIn questi ultimi anni è maturata una sempre maggiore consapevolezza dell’importanza della sintonia fra l’opera educativa della scuola e quella della famiglia. Per questo motivo, oltre alle occasioni di rapporto costituite dai colloqui individuali con i docenti, sono stati individuate altre opportunità di incontro e dialogo.

Assemblee di Classe con i Genitori Le assemblee di classe, sono di norma convocate a settembre per la presentazione dei Consigli di Classe e dei percorsi di lavoro annuale delle diverse materie e per l’elezione dei rappresentanti nei Consigli di Classe. Altri incontri di classe possono essere richiesti per problematiche particolari.

Consigli di ClasseI Consigli di classe si riuniscono indicativamente ogni mese secondo un calendario predefinito all’inizio dell’anno. Ne fanno parte oltre al Preside tutti i docenti della classe.Alcune riunioni prevedono anche la partecipazione di due rappresentanti dei genitori e di due rappresentanti degli studenti con lo scopo di condividere il processo di monitoraggio costante dell'azione educativa e didattica e promuovere il miglioramento tra le relazioni delle diverse componenti scolastiche.

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Con la presenza della sola componente docente si provvede alle fasi valutative previste nell’anno scolastico.

Consiglio di Istituto Il Consiglio di Istituto - unitario per i tre Licei dell’Istituto - è composto dal Rettore, dal Preside, da 6 rappresentanti dei docenti, da un rappresentante del personale non docente, da tre rappresentanti dei genitori (dei quali uno lo presiede) e da tre rappresentanti degli studenti dei tre Licei. Esso è aperto, inoltre, alla partecipazione di chiunque (studenti, genitori, docenti, non docenti) desideri portare, anche sporadicamente, un suo contributo significativo ad un particolare argomento o a una particolare iniziativa all’ordine del giorno. Il compito del Consiglio di Istituto è quello di costruire un luogo: - di comunicazione del calendario scolastico e di tutte le attività previste nell’intero anno e/o nel periodo immediatamente successivo alla data del Consiglio stesso; - di consapevolezza degli assetti organizzativi e gestionali della scuola; - di consapevolezza e condivisione dell’offerta formativa dell’Istituto;- di ideazione e organizzazione di attività e iniziative svolte da e per gli alunni della Scuola; - di ideazione e organizzazione di attività e iniziative svolte da e per i genitori degli alunni; - di valutazione e confronto sui vari aspetti della vita della Scuola, in relazione al comune scopo educativo.

Organismi rappresentativi studenteschi La figura e il ruolo dei rappresentanti di classe degli studenti sono importanti sia per il buon funzionamento della scuola, sia per un’educazione alla corresponsabilità e al dialogo tra studenti ed insegnanti. Vengono individuati ogni anno scolastico, in ogni classe, entro il 30 ottobre. Ogni classe provvede ad indicare almeno due rappresentanti valorizzando le relazioni lo scopo di amicizia, di collaborazione e di confronto. Due studenti inoltre vengono scelti con cadenza biennale per far parte della Consulta provinciale degli studenti, nella quale, in collaborazione con due rappresentanti di ogni scuola superiore statale e paritaria della provincia, promuoverà iniziative formative, culturali, sociali e sportive a beneficio della popolazione scolastica provinciale.

Assemblea di classe studenti Agli alunni è consentito riunirsi in assemblea di classe, previa autorizzazione del Dirigente scolastico, con frequenza mensile. Le richieste di autorizzazione dovranno essere presentate per iscritto dai rappresentanti di classe, utilizzando l’apposito modulo disponibile in Segreteria, almeno tre giorni prima della data prevista per la riunione. Nella domanda dovranno essere indicati: Ordine del Giorno, ora di attuazione e firma di assenso dell’insegnante interessato. Durante l’assemblea il docente in orario sarà responsabile della disciplina degli allievi come durante le normali ore di lezione. I rappresentanti di classe

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presiederanno l’assemblea e redigeranno un verbale che dovrà essere consegnato al Preside, o al suo delegato, al termine della riunione. La consegna del verbale della riunione precedente è condizione indispensabile per l’autorizzazione di una ulteriore assemblea.

9.2 Il Rettore - P. Luigi Cavagna ofm Entrato nell’Ordine dei Frati Minori nel 1991, ha emesso la professione religiosa nel 1994. Dopo aver frequentato l’Istituto Teologico San Bernardino di Verona ha conseguito il Bacellierato in Sacra Teologia nel 2001; è stato ordinato sacerdote nel 2003. Ha iniziato il proprio ministero lavorando nel mondo della scuola presso il Liceo Scientifico “Ven. A. Luzzago” di Brescia, dapprima come Docente IRC e successivamente in qualità di Vice Preside. Dal 2004 al 2012 ha svolto l’attività pastorale di Assistente Regionale dell’Ordine Francescano Secolare (Terziari Francescani) e, dal 2006 al 2012, è stato nominato dalla CEI Cappellano dell’Università Cattolica di Milano e Assistente Nazionale dell’Associazione Necchi che si pone come tramite istituzionale fra l’Università e il pubblico dei suoi laureati e diplomati. Nel novembre 2012 la CEI lo ha nominato Assistente Ecclesiastico Generale ad interim dell’Università Cattolica, incarico che ha portato a termine nell’aprile 2013. Dal settembre 2013 è Rettore dell’Istituto Luzzago. Oltre a svolgere il normale ministero sacerdotale, cura in particolare la formazione nell’ambito della pastorale familiare, accompagnando giovani coppie al matrimonio e organizzando corsi di approfondimento della spiritualità della coppia per famiglie e operatori pastorali.

9.3 Il Preside – Prof. Giacomo FerrariLaureato in Matematica all’Università Cattolica del Sacro Cuore nel 1983 si è da subito dedicato al mondo della scuola insegnando per oltre 15 anni in istituti statali. Nel frattempo ha portato sviluppato numerose collaborazioni con l’Università Cattolica del Sacro Cuore , occupandosi di didattica, e con il Ministero dell’Istruzione in qualità di formatore per docenti di scuola primaria e secondaria. Nel 1997 ha promosso, attraverso un ente di formazione professionale percorsi di qualificazione per giovani interessati ad entrare rapidamente nel mondo del lavoro. In questo contesto ha maturato un'approfondita esperienza relativa al rapporto tra formazione e mondo del lavoro, maturando competenze organizzative e di gestione necessarie alla realizzazione di efficaci proposte formative. Dal 2003 dirige l’Istituto Ven. A. Luzzago occupandosi della definizione e dell’organizzazione dell’offerta formativa, coordinando l’attività dei docenti. Con il suo contributo è stato avviato il potenziamento linguistico del Liceo Scientifico, confluito nel 2010 nell’offerta formativa del Liceo Linguistico. Per rispondere alle richieste di studenti e famiglie nel 2014 ha promosso la proposta formativa del Liceo Scientifico opzione Scienze applicate. Il suo impegno è soprattutto dedicato alla crescita didattica e umana degli studenti per la quale interagisce frequentemente con alunni, famiglie e professori.

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Incontra famiglie e studenti dal momento della richiesta di iscrizione e in tutti i momenti più significativi del percorso scolastico. Cura le iniziative di orientamento per accompagnare, insieme ai docenti, gli studenti della scuola nella scelta del percorso post diploma. Si occupa inoltre delle relazioni con organismi ed istituzioni che favoriscono lo sviluppo del processo di internazionalizzazione dell’esperienza scolastica.Normalmente riceve su appuntamento ogni giorno tra le 8,30 e le 18 ma è possibile concordare appuntamenti anche in orari diversi. tel 030.3757998 Il suo indirizzo email è il seguente [email protected]

9.4 Il Consiglio di Presidenza

All’inizio di ogni anno scolastico la direzione individua alcuni docenti allo scopo di Essi hanno il compito di collaborare direttamente allo studio e alla organizzazione funzionale dell’Istituto, delineando con la direzione l’orientamento delle scelte educative.Il Consiglio di presidenza è convocato settimanalmente in forma permanente e nelle sue riunioni monitora l’andamento complessivo dell’attività educativa e didattica.Oltre al Preside e al Rettore vi partecipano i collaboratori Laura Rasi (per la segreteria); Andrea Pasinetti (per la comunicazione); e i seguenti insegnanti:

prof.ssa Alessandra Corna Pellegrini ItalianoStoria dell'arte

prof. Luigi Rondina Storia e Filosofia

prof.ssa Emanuela Sagonti MatematicaFisica

prof. Matteo Asti Italiano

prof.ssa Carla Segala Scienze Motorie e Sportive

Prof. Andrea Rossini Religione

9.5 Il corpo docente

I docenti dell’Istituto rappresentano un mix di diversi profili professionali: a fianco di insegnanti con una significativa esperienza di insegnamento sono stati inseriti docenti di recente abilitazione. L’assegnazione alle classi tiene conto di diversi fattori che possono essere sintetizzata dall’esigenza di contemperare la necessaria continuità rappresentati dai docenti più esperti con le sollecitazioni innovative derivanti dalla presenza di insegnanti di più recente abilitazione.

prof. Matteo AstiItalianoLatinoStoria e Geografia

3A-4A3A-4A1A

Coordinatore 4A

prof. Andrea Boarelli ItalianoStoria e Geografia

3B-4B-5L2AB

Coordinatore 4B

prof. Pietro Bongiolatti StoriaFilosofia

3A-3B-3L-4L1A-3A-3B-3L-4L

Coordinatore 3L

prof.ssa Francesca Cassinari Inglese 1L-2L-3L-4L

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prof.ssa AlessandraCorna Pellegrini

ItalianoStoria dell'arte

3L-4L-5B3L-4L-5L

Coordinatore 4L

prof.ssa Aurora Fabregat SpagnoloDiritto ed Econ.

1L4L-5L

prof. Mathias Grosso InformaticaCorso B1A

prof.ssa Cristina Gussago Scienze 3A-4A-1B-2B-5B-2L-3L

prof. ssa Elena Jarrar MatematicaFisica

2L-3L3A-3B-4A-4B

prof.ssa Isabella Lissignoli Spagnolo 2L-3L-4L-5L

prof.ssa Huizong Lu Cinese Corso L

prof.ssa Valentina Lucchese Disegno e Storia dell’Arte

Corso A Corso B

prof.ssa Francesca Maffinelli Russo Corso L

prof.ssa Chiara Martinetti Inglese 4A-5B-1B-3A-4B-4L Coordinatore 3A

prof. Francesco Mognetti MatematicaFisica

1L-3A-3B-4B1A-1B

Coordinatore 1L-1B

prof.ssa Michela Montanari MatematicaFisica

1A-1B-2AB3A-3B

Coordinatore 1A

prof.ssa Virginie Morin Diritto ed Economia

4L

prof.ssa Giulia Niccoli Scienze 1A-2A-5A-3B-4B-1L-5L

prof.ssa Carla PlattoItalianoLatinoStoria e Geografia

1A-2AB1A-2A2L

Coordinatore 2A-2B

prof.ssa Giulia Rizzini Tedesco 1L-2L-3L-4L

prof. Luigi Rondina Storia e Filosofia 4A-4B-5A-5B-5L Coordinatore 5B

prof. Andrea Rossini Religione Tutte le classi Referente per l’Alternanza Scuola Lavoro

prof.ssa Emanuela Sagonti MatematicaFisica

4A-4B-5A-5B-5L2AB-4L

VicepresideCoordinatore 5A

prof.ssa Elisabetta Saleri Inglese 1A-2A-1L-3L-5L Coordinatore 5L

prof.ssa Martina Sangiorgi Inglese 3B-4A-4B-5A-2L Coordinatore 3B

prof.ssa Carla Segala Scienze Motorie e Sportive

Tutte le classi

prof.ssa Flavia Treccani Francese 1L-2L-3L-4L

prof.ssa Cinzia Zanardelli ItalianoLatino

1L-2L-5A1L-2L-5A

Coordinatore 2L

Collaboratrici Madrelingua

prof. ssa Nina D’Apolito Tedesco 1L-2L-3L-4L

prof. Aurora Fabregat Spagnolo 1L-2L-3L-4L-5L

prof.ssa Huizong Lu Cinese 1L-2L-3L-4L-5L

prof.ssa Virginie Morin Francese 1L-2L-3L-4L

prof.ssa Alina Stakiv Russo 1L-2L-3L-4L-5L

prof.ssa Bonnie Templin Inglese 1L-2L-3L-4L-5L

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Sezione 10 - SERVIZI AGLI STUDENTI E ALLE FAMIGLIE I SE

10.1 Rapporti scuola famigliaAll’inizio di ogni anno scolastico verranno affissi all’Albo d’Istituto (e anche sul sito internet www.luzzago.it): Informazioni relative agli Organi Collegiali; Elenco del personale docente e non docente; Addetto alla sicurezza e al soccorso; Calendario scolastico Orari delle lezioni; orario di ricevimento del Rettore, del Preside e dei docenti; Elenchi dei libri di testo in adozione; Regolamenti interni; Avvisi per gli studenti, per i genitori e i docenti; Bandi di concorso; Borse di studio; Dote scuola Locandine di manifestazioni culturali, etc.

10.2 Ricevimento e colloquiAll’inizio di ogni anno scolastico verranno comunicati alle famiglie (ma sono reperibili anche sul sito internet www.luzzago.it): gli orari settimanali di ricevimento dei singoli docenti; le date dei due colloqui generali.Si ricorda, inoltre, che per l’attuazione delle finalità culturali e formative, è necessaria l’assunzione responsabile del comune impegno educativo scuola-famiglia. Pertanto si invita ad una assidua partecipazione alla vita della Scuola, specialmente nei momenti qualificanti la programmazione didattico-educativa, e ai momenti d’incontro proposti dall’Istituto.

10.3 Area riservata del sito webAttraverso il sito – con credenziali individuali – sia accede all’area riservata dove si trovano le informazioni relative alla frequenza e alla valutazione: sia la valutazione delle singole prove che quella infraquadrimestrale, quadrimestrale e di fine anno.

10.4 Servizio Acquisto LibriPer le famiglie interessate la scuola raccoglie –al momento dell’iscrizione alla classe successiva – la prenotazione per l’acquisto dei testi scolastici per l’anno successivo e li consegna alle famiglie nei primi giorni del mese di settembre.

10.5 Servizio FotocopieÈ disponibile per gli alunni, solo durante gli intervalli, un servizio di fotocopie attraverso l’acquisto di schede pre-pagate.

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Si ricorda, inoltre, che per tutte le fotocopie ad uso didattico (compiti in classe, schema lezioni, appunti degli insegnanti, etc.) potrà essere richiesto un contributo spese.

10.6 Segreteria e supporto alla didatticaIl lavoro didattico educativo è supportato da 4 collaboratori non docenti con le seguenti mansioni:

Nicoletta Lombardi – Michele VaccaroSi occupano della Segreteria Didattica Riferimenti: via Monti, 14 – tel. 030 3757998 – fax 030 [email protected] orario: lunedì-sabato dalle 8.00 alle 13.00

Laura Rasi

Si occupa della Segreteria Amministrativa via Monti, 14 – tel. 030 3757998 – fax 030 [email protected] orario: lunedì-venerdì dalle 8.00 alle 13.00Salvatore Gentile In qualità di collaboratore scolastico si occupa di tutte le necessità di supporto al lavoro didattico.

10.7 Borse di studio

Grazie a donazioni specificatamente indirizzate, sono istituite alcune borse di studio per gli studenti regolarmente iscritti all’Istituto “Ven. A. Luzzago” in possesso di specifici requisiti di reddito e di merito.Attraverso il sito dell’Istituto sono periodicamente pubblicizzati il Bando, il regolamento e una bozza di domanda di partecipazione.

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Sezione 11 - LA FORMAZIONE

La formazione in servizio e l’autoaggiornamento rappresentano elementi costitutivi della dimensione culturale e della crescita professionale degli insegnanti e dei collaboratori scolastici.Esprimono l’orientamento della scuola a predisporre le condizioni per un’offerta di qualità ai propri studenti ed alle loro famiglie e nello stesso tempo la cura per i propri insegnanti, con la consapevolezza che la formazione e l’aggiornamento possono essere occasioni di stimolo, di approfondimento critico, di confronto e di comparazione costruttiva per lo sviluppo e la messa a fuoco di nuove opportunità per l’esercizio della propria professione e per la crescita della propria persona. Per il raggiungimento di questo scopo la scuola programma periodicamente corsi di formazione obbligatoria riguardanti la sicurezza sui luoghi di lavoro al fine di consentire a tutto il personale, collaboratore a qualunque titolo, di conseguire la formazione di base e specifica adeguata. I docenti neoassunti verranno accolti nell’istituto da un tutor e seguito in un percorso di formazione dalla Comunità professionale e dal Preside e dal Rettore, con i quale i si confronterà sugli aspetti e sui momenti più critici del percorso professionale.

Ogni insegnante partecipa alle proposte di formazione unitaria del Collegio dei docenti e aderisce ad almeno un’altra proposta ogni anno scolastico, liberamente, tra quelle presentate dalla scuola e dal territorio.

Nel corso degli ultimi anni il Collegio docenti ha lavorato specificamente sul tema della relazione con l’adolescente, sulla gestione del gruppo e sui disturbi specifici dell’apprendimento. Una specifica azione formativa ha accompagnato inoltre l’introduzione del registro elettronico.Altri interventi formativi sono stati destinati a sottogruppi di docenti nell’ambito dell’utilizzo degli strumenti multimediali e relativi all’educazione all’uso dei social media con specifiche finalità didattiche.La scuola inoltre favorisce e incentiva la partecipazione dei docenti a corsi di formazione per la preparazione delle certificazioni linguistiche.Per la programmazione delle attività formative il Preside rileva le esigenze espresse nell’ambito del Collegio docenti o nelle riunioni di dipartimento e programma proposte di formazione mirate, facendo ricorso a competenze professionali interne o avvalendosi dipersone esperte nei settori di interesse. Favorisce inoltre la diffusione di pratichedidattiche innovative, promuovendo la collaborazione tra i docenti e la condivisione di unaprogettualità basata sullo sviluppo delle competenze e l'integrazione delle nuove tecnologie.

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I docenti sono invitati ad aderire alle proposte formative predisposte per le scuole paritarie dall’Ufficio Scolastico Regionale.Con l’avvio della Sperimantazione Quadriennale la scuola si è impegnata a partecipare a specifiche iniziative di formazione. Nell’ambito della costituenda rete di scuole lombarde che sperimentano corsi quadriennali sono incorso di definizione e di realizzazione interventi formativi rivolti ai docenti coinvolti.

Sezione 12 - LA SICUREZZA A SCUOLA

Il D. Lgs 81/2008, che ha aggiornato il precedente D.Lgs. 626/94, recepisce varie direttive dell’U.E. volte al miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro, razionalizza e riorganizza le leggi precedenti introducendo una normativa organica e aggiornata, ma soprattutto prescrive metodi e strumenti gestionali nuovi per garantire la sicurezza dei lavoratori negli ambienti di lavoro privati e pubblici. Accogliendone le indicazioni e attuandone le prescrizioni l’Istituto Luzzago ha adottato le misure necessarie a promuovere la cultura della sicurezza, con particolare riguardo alla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Gli strumenti gestionali più importanti previsti dal D.Lgs. 81/2008 sono:

la redazione di un documento sulla sicurezza, elaborato dal datore di lavoro (che contiene la valutazione dei rischi e le relative misure di prevenzione e protezione); la verifica della corrispondenza alle indicazioni normative di strutture e presìdi antiinfortunistici e antiincendio; l’istituzione di organismi permanenti, con funzioni specifiche in materia di sicurezza; l’attuazione di prove di evacuazione, funzionali a familiarizzare con le procedure cui attenersi in caso di emergenza; la Formazione di insegnanti e studenti sui temi della sicurezza; la partecipazione dei lavoratori, attraverso il loro rappresentante per la sicurezza (RLS), alla gestione di tutte le fasi del processo.

Individua inoltre figure con ruoli specifici:

- gli addetti alla gestione dell’emergenza;- gli addetti all’antiincendio- gli addetti al primo soccorso

Per la nostra scuola, in ottemperanza alle direttive del D.Lgs. 81 sono stati predisposti il documento di Valutazione dei rischi nell’ambiente di lavoro e il Piano di emergenza

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(procedure di prevenzione incendi, gestione emergenza ed evacuazione dell’edificio) e sono previste ed attuate almeno due prove di evacuazione per anno.

In allegato è riportata una sintesi del Piano di Emergenza allegato al Piano di Valutazione Rischi predisposto per l’Istituto Luzzago.

Allegati:

Regolamento d’Istituto

Scheda di iscrizione

Patto educativo di corresponsabilità

Linee educative dell’Istituto

Curricolo

Modello per la programmazione disciplinare annuale

Progetto Alternanza Scuola Lavoro

Modello di Raccolta dati Piano Annuale per l’Inclusività

Modello Piano didattico Personalizzato

Modello di Piano Formativo Personalizzato

Estratto del piano emergenza

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