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ALLA RICERCA DI NEMO – Il Nostro Papà NON CI LASCIA MAI SOLI! CAMPO PARROCCHIALE – BASILICA S. MARIA ASSUNTA CARIGNANO – GENOVA 1

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ALLA RICERCA DI NEMO – Il Nostro Papà NON CI LASCIA MAI SOLI!

CAMPO PARROCCHIALE – BASILICA S. MARIA ASSUNTA CARIGNANO – GENOVA

5 – 11 LUGLIO 2015

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ALLA RICERCA DI NEMO – Il Nostro Papà NON CI LASCIA MAI SOLI! - CAMPO PARROCCHIALE – BASILICA S. MARIA ASSUNTA - CARIGNANO – GENOVA – Dal 5 al 11 LUGLIO 2015

PERSONAGGI Marlin: È un pesce pagliaccio ed è padre di Nemo. Dopo avere perso la moglie e gli altri figli a causa dell'attacco di un barracuda è diventato iperprotettivo

verso Nemo, talmente protettivo che non gli permette neanche di divertirsi, almeno finché suo figlio viene catturato da due subacquei e a lui tocca affrontare l'oceano per cercarlo.

Nemo: È il protagonista del film. È un piccolo pesce pagliaccio, l'unico figlio rimasto di Marlin e Coral, curioso e pieno di vita. Durante un incidente Nemo viene catturato, suo padre lo cerca per tutto l'oceano e alla fine riesce a ricongiungersi con luiì.

Dory: È una pesciolina chirurgo simpatica, gentile e amante dei giochi. Si ritroverà coinvolta nell'avventura di Marlin e nel corso del film farà progressi con l'amnesia di cui soffre, motivo per cui non ricorda assolutamente niente di ciò che è successo anche poco prima. Alla fine del film viene riportata a casa da Bruto, Randa e Fiocco.

Bruto: È un grande squalo bianco, leader di un trio di squali che vogliono diventare buoni e non mangiare più pesci, motivo per cui inizialmente appare gentile e amichevole. Tuttavia, dopo avere sentito odore di sangue, si dimenticherà tutto e cercherà di mangiare Marlin e Dory, ma alla fine del film tornerà ad essere uno squalo buono.

Randa e Fiocco: Sono uno squalo martello e uno squalo Mako che, insieme a Bruto, sono degli squali che vogliono diventare vegetariani. Maestro Ray: E un Myliobatis aquila o chiamata aquila di mare, è maestro di scuola di Nemo. È molto apprezzato dai suoi alunni e li porta spesso a fare

delle gite per esplorare il mondo marino. Perla, Varenne e Pulce: sono rispettivamente un polpo dumbo, un cavalluccio marino e un pesce farfalla del tipo Forcipiger flavissimus, compagni di

scuola e amici di Nemo. Branchia: È un anziano idolo moresco, leader dei pesci dell'acquario e l'unico tra essi, oltre a Nemo, a venire dall'oceano e non da un negozio di pesci

tropicali. Nel corso del film si affezionerà molto al nuovo arrivato, perché, come lui, ha una pinna atrofica (però Branchia se l'è rovinata cadendo sugli strumenti del dentista mentre cercava di saltare fuori dall'acquario).

Bloblò: È un pesce chirurgo giallo fissato con le bolle. Diva: È una stella marina che sta sempre attaccata al vetro e tiene continuamente d'occhio il dentista. Bombo: È un pesce istrice ed è il più grosso pesce dell'acquario. Quando è spaventato o arrabbiato si gonfia come un pallone, e i suoi amici devono

sgonfiarlo per evitare incidenti. Jacques: È un gambero pulitore che parla con un accento francese. Gluglù: È un gramma loreto con la fobia dei germi. Deb: È una pesciolina damigella un po' matta, in quanto è convinta che il suo riflesso sul vetro dell'acquario sia sua sorella gemella Flo. Philip Sherman: È un dentista, proprietario dell'acquario in cui Nemo finisce. Nonostante sia l'inconsapevole "carceriere" dei suoi pesci ed uno degli

oppositori del film, come essere umano non è cattivo: cattura Nemo perché pensava che si fosse smarrito sulla barriera corallina e sarebbe morto, caccia via Amilcare per proteggere i pesci (in realtà il pellicano voleva prendere Nemo per ridarlo al padre).

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Darla: È l'antagonista principale del film, la nipotina del dentista, ragazzina nota perché quando riceve in regalo un pesce riesce sempre ad annientarlo in tempi molto rapidi.

Amilcare: È un pellicano bruno molto amico dei pesci dell'acquario. Scorza: è la tartaruga che conduce Marli e Dori sulla COA verso Sidney. Giuggiola: è una medusa che stringe amicizia con Dori.

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ALLA RICERCA DI NEMO – Il Nostro Papà NON CI LASCIA MAI SOLI! - CAMPO PARROCCHIALE – BASILICA S. MARIA ASSUNTA - CARIGNANO – GENOVA – Dal 5 al 11 LUGLIO 2015

DOMENICA 5 LUGLIO

La vita: un “salto nel blu”PROGRAMMA DELLA GIORNATA – ANIMATORE RESPONSABILE:

Chiara&Marco

APPUNTAMENTO H 10, 10.30 PER LA S. MESSA DI INIZIO CAMPO IN BASILICA.

H 11.30: PARTENZA CON IL PULMAN DA P.ZZA CARIGNANO.A metà del viaggio ci fermiamo per il pranzo al sacco.

H 15.30: arrivo a Sant’Anna. Sistemazione nelle camere.

H 16: inizio attività:

SCENETTA: NEMO ED IL SUO PRIMO GIORNO DI SCUOLA Personaggi: MARLIN, NEMO, I COMPAGNI E IL MAESTRO DI SCUOLA.Marlin è un pesce pagliaccio che sta per diventare papà: sua moglie Coral ha deposto tante uova, e i due stanno aspettando che si schiudano, sulla Grande

Barriera Corallina, nell'Oceano Pacifico. All'improvviso un barracuda affamato li attacca e divora Coral e le uova; Marlin tenta di fermarlo ma viene colpito e sviene nella sua anemone. Marlin, rimasto vedovo e disperato, scopre però che un solo uovo si è salvato; decide quindi di chiamare quell'unico figlio rimastogli Nemo, come era desiderio di sua moglie, e si promette di non fargli succedere mai assolutamente nulla. Nemo nasce, cresce e nuota, e Marlin riversa su di lui tutte le premure possibili, terrorizzato che si possa far male e che gli possa capitare qualunque cosa anche di poco conto. Tra l'altro Nemo è nato con una pinna atrofica, e questo rende ancora più ansioso il padre. Il primo giorno di scuola di Nemo riempie il padre di grandi preoccupazioni poiché il maestro Ray, un'enorme aquila di mare, ha intenzione di portare Nemo i suoi compagni di classe a fare un salto nel blu ed esplorare l'oceano aperto. Arrabbiato per la sfuriata del troppo premuroso padre, Nemo, come gesto di ribellione, entra da solo in mare aperto per toccare con la pinna un motoscafo fermo in superficie, ma mentre sta tornando indietro viene catturato con un retino da un subacqueo, che poi sale sul motoscafo insieme ad un altro subacqueo e si allontana. Marlin, disperato, tenta l'inseguimento, ma il motoscafo è troppo veloce e le eliche creano un vortice di bolle che impedisce al pesce di avvicinarsi.

Papa Francesco: La vita è sempre un dare ed è costoso prendersi cura della vita. Oh quanto costa! Costa lacrime. Ma come è bella la cura per la vita, permettere che la vita cresca, dare la vita come Gesù, e dare in abbondanza, per non permettere che anche uno solo di questi più piccoli vada perso.

SPIEGAZIONE REGOLE, SERVIZI, DIVISIONE NELLE SQUADRE:1. PESCI DA LENZA UUH AH AH2. MARLIN E I PESCI PAGLIACCIO3. DORI E I BALENESI

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4. RUGHE, LE TARTARUGHE

SUBITO GIOCHI IN GIARDINO:

1 – La rete e i pesciolini: Gli animatori - la rete - stanno uno di fronte all'altro, mano nella mano e con le braccia allungate. I bambini - i pesciolini - devono passare sotto le braccia degli animatori. Prima di iniziare il gioco gli animatori decidono un numero (da non far sentire ai bambini) e, mentre i pesciolini attraversano, la rete conta ad alta voce. Quando si arriva al numero stabilito, la rete abbassa le braccia. Chi rimane intrappolato fa la rete con gli animatori!

2 – Il pescatore: Il pescatore si mette al centro del campo a gambe e braccia aperte, si può muovere solo lungo la linea centrale corta del campo. Al via del capogioco, tutti i pesci devono attraversare il fiume da un capo all'altro senza farsi toccare dal pescatore. Chi è pescato diventa il secondo pescatore, prende per mano il primo e insieme cercano di pescare i pesci rimasti. Si continua così fino a che tutti sono diventati pescatori meno uno.

3 – GRANDE GIOCO: ATTENTI AI MOTOSCHIFI: Si gioca tutti contro tutti: una squadra contro le altre. Ogni squadra forma un motoschifo: 3 ragazzi si prendono per mano e formano un cerchio e all’interno del cerchio si posiziona un ragazzo con in mano una pallina. Ogni motoschifo avrà, nel cerchio, un ragazzo in più: e’ PAUL SHERMAN, il dentista che appena rapito Nemo e che sta navigando per tornare a casa. Al via, i motoschifi devono muoversi per il campo. I giocatori in cerchio devono sempre tenersi per mano, pena l’eliminazione dalla manche dell’intero motoschifo. Il giocatore al centro del cerchio, muovendosi coi propri compagni, deve cercare di colpire i piloti (ovvero i PAUL SHERMAN) sugli altri motoschifi. Se li manca, le palline rimaste a terra dopo i lanci possono essere raccolte (non più di una) solo dai PAUL SHERMAN, che, come abbiamo detto, devono muoversi sempre all’interno del cerchio.

Se riesce a colpire un PAUL SHERMAN (pilota) avversario, il motoschifo del mitragliatore avversario colpito è eliminato dalla manche. Se colpisce invece un ragazzo di quelli in cerchio (colpo valido dalla vita in su e non di rimbalzo), il ragazzo colpito esce dal gioco, per quella manche, ma il suo motoschifo continua a giocare (restringendosi) finchè: 1 – il suo pilota non viene colpito, oppure 2 – rimane un solo ragazzo di quelli che erano in cerchio.

Il motoschifo che rimane in gioco è vincitore e porta alla sua squadra 10 punti.

H 19.15: APPARECCHIO TAVOLA_CI PREPARIAMO PER LA CENA.Alla Sera: - IN CERCHIO: BUNS:

1. Nella vecchia fattori: Famiglie di animali: Ogni giocatore riceve un biglietto con scritto un animale: gruppi di 3-4 formano una famiglia di animali (esempio: gallo, gallina, pulcino; cane, cagna, cagnolino; gatto, gatta e gattino...). Si inizia a girare liberamente per lo spazio di gioco (magari con un musica di sottofondo... tipo 'La vecchia fattoria') fino a quando l'animatore decide che le famiglie si riuniscano. Allora ciascun giocatore farà il verso del proprio animale, fino a che si ritroveranno tutti i componenti della famiglia. Si può eliminare o dare penitenza all'ultima famiglia riunitasi. Divertente se si mettono animali strani (pesci, oppure la famiglia della rana, con il girino nei figli!) Vince chi... si ricongiunge per primo, o perde chi arriva ultimo!

2. CAMALULU3. LE SARACINESCHE CON I BUNS

- PREGHIERA DI INIZIO CAMPOSegno di croce. Canto del campo.

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LETTURA DEL VANGELO: Il figlio prodigo – I parte: Luca 15, 11 – 16: Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane di loro disse al padre: "Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". Ed egli divise fra loro i beni. 13 Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, messa insieme ogni cosa, partì per un paese lontano e vi sperperò i suoi beni, vivendo dissolutamente. 14 Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una gran carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15 Allora si mise con uno degli abitanti di quel paese, il quale lo mandò nei suoi campi a pascolare i maiali. 16 Ed egli avrebbe voluto sfamarsi con i baccelli che i maiali mangiavano, ma nessuno gliene dava.

PREGHIERA tutti insieme:

Signore, eccoci qui davanti a te.

Oggi comincia per noi un'esperienza nuova.

Non sappiamo cosa ci riserverà.

Insieme ai nostri zaini e borse, portiamo con noi la nostra storia personale,

i nostri sogni, la voglia di stare insieme e di fare nuove amicizie.

Vogliamo soprattutto conoscerti, Signore,

perché mai come in questo tempo della nostra vita sei così misterioso...

Solo se ti conosciamo possiamo sceglierti come riferimento forte

capace di aiutarci a trovare la strada giusta per noi.

Facci sperimentare che tu, in tanti modi, sei accanto a noi e parli

alla nostra vita.

La tua parola entri dentro di noi e ci insegni a dire un "grande sì",

così come hanno fatto tutte quelle persone che hanno scelto di seguirti donando la loro vita a te.

Signore, benedici queste giornate,

i nostri animatori, la vita di ciascuno di noi.

Rendici testimoni di fraternità e di amicizia,

col coraggio di dire a quanti incontreremo che tu sei il bene,

la gioia, il perdono, l'amore che non abbandona mai. Amen.

Materiale utile per la giornata: palline morbide gomma piuma, COSTUMI PER I PERSONAGGI, LA MASCHERA DI P.SHERMAN, CARTELLONE DEI SERVIZI E CARTELLONE DEI PUNTEGGI.

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ALLA RICERCA DI NEMO – Il Nostro Papà NON CI LASCIA MAI SOLI! - CAMPO PARROCCHIALE – BASILICA S.

MARIA ASSUNTA - CARIGNANO – GENOVA – Dal 5 al 11 LUGLIO 2015

LUNEDì 6 LUGLIO

UN AMORE CHE CERCA - Marlin alla

ricerca di NemoPROGRAMMA DELLA GIORNATA – ANIMATORE

RESPONSABILE: Giulia&Federico

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Sveglia grandi h 7.40 - PREGHIERASveglia bimbi h 8.40: Ginnastica, vestirsi, colazione.Servizi: lavapiatti, sparecchia e pulizia salone, camere divisi in 3 gruppi.Preghiera h 10: Segno di croce, Canto del campo.

LETTURA DEL VANGELO: Luca 15, 1 – 10.1 Tutti i pubblicani e i peccatori si avvicinavano a lui per ascoltarlo. 2 Ma i farisei e gli scribi mormoravano, dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: 4 «Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova?

5 E trovatala, tutto allegro se la mette sulle spalle; 6 e giunto a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta". 7 Vi dico che, allo stesso modo, ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento. 8 «Oppure, qual è la donna che se ha dieci dramme e ne perde una, non accende un lume e non spazza la casa e non cerca con cura finché non la ritrova? 9 Quando l'ha trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta". 10 Così, vi dico, v'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede»..

Papa Francesco: Dio non si stanca mai di perdonarci. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono e soprattutto di perdonare!

Lettura della frase film e di Papa Francesco: Spiegazione con simbolo e impegno. (mezz’oretta al massimo.)

Il simbolo: UNA TORCIA – strumento per carcare nel buioL’impegno: Perdonare le offese ricevute…10 minuti di gioco libero e poi:

Scenetta: MARLIN PARTE ALLA RICERCA DI NEMO

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PERSONAGGI: Marlin e DoriNARRATORE: Dal motoschifo è caduta una maschera da sub, sulla quale è scritto qualcosa in un linguaggio incomprensibile a Marlin. Mentre Marlin cerca di analizzarla, arriva un pesce chirurgo femmina di nome Dori. Dori cerca di decifrare le scritte sulla maschera: “P. Sherman, 42 Wallaby way, Sidney”. È l’indirizzo del dentista che ha rapito Nemo, ma nessuno dei due ha la minima idea di dove sia Sidney.

H 11: Giochi di squadra: giochi di abilità _ OSTACOLI DA SUPERARE (meduse, pescatrice, crepacci)

1. MEDUSE: c'è un pericoloso crepaccio, e sottolineano che bisogna attraversarlo sul fondo e non in superficie. Marlin, ignaro del consiglio, si impunta a voler passare in superficie; i due avvistano immediatamente la corrente, ma poi, come avvertito implicitamente dai pesci, si ritrovano in mezzo a un gigantesco banco di meduse;

2. PERCORSO AD OSTACOLI: Vedi e ricorda… E NON FARE COME DORI!Ambientazione MARINA: Vedere e ricordare non è difficile, ma diventa più complicato quando hai un educatore con la scopa che ti rincorre... provare per credere!Materiale necessario:- cartellone - ritagli di giornale - colla - scopaI ragazzi vengono divisi in due squadre. Partono a staffetta, superando un percorso a ostacoli e raggiungendo un cartellone con sopra delle foto (o dei ritagli di riviste che contengano immagini del mare: BARCHE, PESCI, PESCATORI…) che devono ricordare e portare idealmente nella propria squadra. La difficoltà è data dall'educatore spazzino, che con una scopa obbliga i ragazzi a dare solo un'occhiata veloce, per non essere colpiti dalla sua ramazza. Vince la squadra che

ricorda più particolari alla fine del percorso (che deve essere fatto da tutti i componenti).

3. NEL PROFONDO BLU E’ TUTTO BUIO!Ogni squadra è composta da cinque persone. Quattro rappresentano i suggeritori e uno è il giocatore, che verrà bendato. Ogni suggeritore può dire solo il suo nome (che corrisponde ad avanti, indietro, a destra, a sinistra). Vince chi... il giocatore che, guidato dai compagni-suggeritori termina per primo un percorso a ostacoli preparato precedentemente.

Pranzo h 13La squadra adibita apparecchiaFinito di mangiare si sparecchia e si lavano i piatti.Tempo libero/ nannaSi riprende!

4. GRANDE Gioco: (tutti insieme) A CACCIA DELLA FRASE: “P. Sherman, 42 Wallaby way, Sidney”.Nel giardino sono posizionati i 6 personaggi della fantasia magica, riconoscibili da opportuni particolari: 1) Mago Merlino (cappello blu con stelle gialle) 2) Magica Sabrina (bacchetta magica) 3) Harry Potter (occhiali e abito nero) 4) Peter Pan (cappelletto verde con penna rossa) 5) Fata Morgana (boccette per pozioni e abito azzurro) 6) Mary Poppins (ombrello magico)

Regole:Ogni squadra riceve all'inizio del gioco una scheda con un indizio che rimanda al primo personaggio a cui deve far visita: 1) È stato per tanti anni al servizio di Re Artù. 2) Il suo gatto chiacchierone si chiama Salem. 3) Frequenta una scuola di magia.

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4) Il suo nemico ha un uncino al posto della mano. 5) Con le sue pozioni magiche può guarire le persone. 6) Per viaggiare non usa macchine, treni, navi e aerei. La squadra cerca nel giardino il personaggio indicato dalla scheda.

Ogni personaggio sottopone la squadra ad una prova: 1) Mago Merlino sta svolgendo un cruciverba e chiede di essere aiutato a risolverlo;

2) Sabrina sta preparando un gioco da sottoporre alle zie; per controllare la bontà del gioco chiede di provarlo con i bambini; ne sceglie uno che deve far capire ai compagni tre parole, senza mai pronunciare quelle in parentesi: a. CALIMERO (pulcino, nero, piccolo) b. PIAZZA (fontana, alberi, giardino) c. DIARIO (compiti, scuola, giorni)

3) Harry ha smarrito la sua preziosa Pietra Filosofale; la squadra deve riuscire a trovarla nelle aiuole vicine sapendo che sopra vi è disegnato un fulmine rosso.

4) Peter Pan è appena tornato da una festa dove ha scoperto un nuovo gioco divertentissimo e vuole che ogni squadra lo provi. Ha tre carte: un re, un cavaliere e una donna. Ad ogni manche, Peter fa vedere il Re, poi mischia velocemente le carte e chiede quale sia la carta del Re. La squadra ottiene la firma dopo cinque scelte esatte.

5) Morgana sta preparando una nuova pozione magica. Ha tre boccette con liquidi di colori diversi: rosso, blu e giallo. Vuole ottenere una boccetta di arancione e una di verde. Chiede aiuto alle squadre per ottenere le combinazioni giuste. (ROSSO+GIALLO=ARANCIONE e GIALLO+BLU=VERDE)

6) Mary Poppins ha una madre troppo sbadata; questa volta si è dimenticata la formula magica per poter volare e ha chiesto a Mary di inviargliela per posta. Mary però non si fida dei postini che potrebbero impadronirsene, perciò ha pensato di tagliare la formula in sei parti

che ha poi mischiato; però ha paura che così nemmeno la madre sarà capace di decifrarla. Perciò propone alla squadra le sei stringhe che devono essere ricomposte nell’ordine giusto per formare la formula 'super-cali-fragili-stiche-spirali-doso'.

H 17/17.3O: ATTIVITA’ di CATECHIESI: Il PADRE CI CHIAMA AD ESSERE SUOI FIGLI!

Per i gruppi ELEMENTARI E MEDIE: Attività sul TEMA DEL PECCATO E DEL RITORNO AL PADRE_LA CONFESSIONE.Il Sacramento della Penitenza deve essere affrontato in modo positivo. E’ un incontro con Gesù che ci porta il perdono del Padre. E’ una festa che deve dare gioia, serenità, sicurezza.

ANALISI della guarigione del paralitico (Lc 5,17-25):17Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. 18Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui. 19Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza.20Veduta la loro fede, disse: "Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi". 21Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: "Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?". 22Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: "Cosa andate ragionando nei vostri cuori? 23Che cosa è più facile dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Àlzati e cammina? 24Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico - esclamò rivolto al paralitico - àlzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua". 25Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio. 26Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: "Oggi abbiamo visto cose prodigiose".Per la RIFLESSIONE: Ricerca i verbi (le parole) che fanno capire il

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desiderio del paralitico e dei suoi amici di arrivare a Gesù.Che cosa vide Gesù in queste persone?Che cosa vuol dire avere fede?Cosa pensavano gli scribi nel loro cuore? Scegli, tra questi sentimenti, quelli che ti sembrano più adatti ad esprimere il loro stato d’animo verso Gesù: SIMPATIADIFFIDENZA-FIDUCIA-TIMORE-ODIO-SPERANZAPerché a Gesù era possibile leggere nel cuore delle persone?Gesù dice al paralitico - con autorità - delle frasi che fanno capire che lui è Dio: quali?Perché Gesù, prima di dire al paralitico di camminare, gli dice: “Ti perdono i peccati?”

SCHEDA OPERATIVA: SIGNORE, Ti chiedo perdono del male che ho fatto:•E del bene che non ho voluto fare:•Prometto di diventare più buono e di essere:•Per godere sempre della tua amicizia.

E cruciverba:

Per il gruppo dei PICCOLI: Attività sulla preghiera del PADRE NOSTRO – PUZZLE CON SPIEGAZIONE DELLA PREGHIERA:

Sera: MAXI – TOMBOLATA con ricchi premi!

PREGHIERA DELLA SERA: TI CHIEDO PERDONO GESU’ perché…In silenzio, chiedo perdono per una cattiva azione fatta nella giornata…

Tutti insieme: Signore Gesù, donami il Tuo Santo Spirito,che è Spirito di amore e di perdono,perché mi sostenga e mi guidi in questapreghiera di perdono e mi dia la forza diperdonare tutti, come Tu hai perdonato.Signore Gesù Cristo, oggi ti chiedo dipoter perdonare tutte le persone della mia vita. So che tu me ne darai la forza.Ti ringrazio perché mi ami e desideri la mia felicità. AMEN.

Materiale: maschera DA SUB, torcia, cartellone, ritagli di giornale, colla, scopa, - 3 lenzuoli, 1 mazza e dello spago per creare la stanza segreta ad un angolo del campo-base, Abiti per i personaggi, Postazioni dei personaggi, 6 schede con gli indizi, che saranno poi firmate dal relativo personaggio (6 per ogni squadra), Cruciverba per Mago Merlino (6 copie del CRUCIVERBA SUL NATALE:

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Gioco del Tabù per Magica Sabrina, la Pietra Filosofale per Harry Potter, da nascondere in un’aiuola, 3 carte (Re, Cavaliere, Donna) per Peter Pan, 3 boccette con acqua colorata (rosso, blu e giallo) e diversi bicchieri per Fata Morgana, 6 fogli con le parole super-cali-fragili-stiche-spirali-doso per Mary Poppins, Mappa delle chiavi nascoste nel giardino; puzzle e cruciverba e scheda delle domande per l’attività di catechesi, Una benda per ogni squadra; TOMBOLA, caramelle. Una benda per ogni squadra.

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MARIA ASSUNTA - CARIGNANO – GENOVA – Dal 5 al 11 LUGLIO 2015

MARTEDì 7 LUGLIOMarlin & Dori – INSIEME senza

arrendersi MAI PROGRAMMA DELLA GIORNATA – ANIMATORE

RESPONSABILE: Federica&Matteo

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Sveglia grandi h 7.40 - PREGHIERASveglia bimbi h 8.40: Ginnastica, vestirsi, colazione.Servizi: lavapiatti, sparecchia e pulizia salone, camere divisi in 3 gruppi.

Preghiera h 10: Segno di croce, Canto del campo.

LETTURA DEL VANGELO: LUCA 24, 13 - 33

13 Due di loro se ne andavano in quello stesso giorno a un villaggio di nome Emmaus, distante da Gerusalemme sessanta stadi; 14 e parlavano tra di loro di tutte le cose che erano accadute. 15 Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù stesso si avvicinò e cominciò a camminare con loro. 16 Ma i loro occhi erano impediti a tal punto che non lo riconoscevano. 17 Egli domandò loro: «Di che discorrete fra di voi lungo il cammino?» Ed essi si fermarono tutti tristi. 18 Uno dei due, che si chiamava Cleopa, gli rispose: «Tu solo, tra i forestieri, stando in Gerusalemme, non hai saputo le cose che vi sono accadute in questi giorni?» 19 Egli disse loro: «Quali?» Essi gli risposero: «Il fatto di Gesù Nazareno, che era un profeta potente in opere e in parole davanti a Dio e a tutto il popolo; 20 come i capi dei sacerdoti e i nostri magistrati lo hanno fatto condannare a morte e lo hanno crocifisso. 21 Noi speravamo che fosse lui che avrebbe liberato Israele; invece, con tutto ciò, ecco il terzo giorno da quando sono accadute queste cose. 22 È vero che certe donne tra di noi ci hanno fatto stupire; andate la mattina di buon'ora al sepolcro, 23 non hanno trovato il suo corpo, e sono ritornate dicendo di aver avuto anche una visione di angeli, i quali dicono che egli è vivo. 24 Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato tutto come avevano detto le donne; ma lui non lo hanno visto». 25 Allora Gesù disse loro: «O insensati e lenti di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno dette! 26 Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria?» 27 E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano. 28 Quando si furono avvicinati al villaggio dove andavano, egli fece come se

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volesse proseguire. 29 Essi lo trattennero, dicendo: «Rimani con noi, perché si fa sera e il giorno sta per finire». Ed egli entrò per rimanere con loro. 30 Quando fu a tavola con loro prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro. 31 Allora i loro occhi furono aperti e lo riconobbero; ma egli scomparve alla loro vista. 32 Ed essi dissero l'uno all'altro: «Non sentivamo forse ardere il cuore dentro di noi mentr'egli ci parlava per la via e ci spiegava le Scritture?» 33 E, alzatisi in quello stesso momento, tornarono a Gerusalemme e trovarono riuniti gli undici e quelli che erano con loro, 34 i quali dicevano: “Il Signore è veramente risorto!”.

Papa Francesco: La nostra non è una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma nasce dall'aver incontrato una Persona: Gesù, che è in mezzo a noi; nasce dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili, anche quando il cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembrano insormontabili, e ce ne sono tanti!“

Lettura della frase film e di Papa Francesco: Spiegazione con simbolo e impegno. (mezz’oretta al massimo.)

Il simbolo: PROFUMO – la sua frangraza ci fa piacer, ma non la possiamo sentire sempre, altrimenti si dissolve il contenuto.

L’impegno: Vincere i momenti nei quali penso di non potercela fare!

10 minuti di gioco libero e poi:

Scenetta: MARLIN E LE PERDITE DI MEMORIA DI DORI

PERSONAGGI: Marlin e Dori

Marlin vorrebbe di andare a Sidney da solo, Dori gli farebbe solo perdere del tempo. “Vuoi dire che…che non ti sono simpatica?” singhiozza lei, delusa… Marlin e alla fine cede e si fa accompagnare da Dori:

Dory: Oh, scusi, non l'avevo vista! Signore? Sì... si sente bene?Marlin: È sparita... sparita... non c'è più... è sparita...Dory: Sù, sù, va tutto bene!Marlin: No, no... l'hanno portato via, io devo trovare quella barca!Dory: Una barca? Io l'ho vista una barca!Marlin: L'hai vista?Dory: Ah-ah. È passata di qui un attimo fa.Marlin: Era bianca?Dory: Ciao, sono Dory.Marlin: Dove, dove??Dory: Oh... oh! È andata... di là. È andata da quella parte. Seguimi!Marlin: Grazie, grazie. Mille volte grazie!Dory: Figurati![Mentre stanno nuotando, Dory inizia ad accelerare il passo]Dory: Vuoi piantarla?!Marlin: Cosa?Dory: Sto nuotando! L'oceano non è abbastanza grande per te?Marlin: Eh?!?Dory: Hai qualche problema, amico? Eh? Eh? Allora? Allora? Allora? Ce l'hai con me? Sì, sì, oh adesso si che ho paura!Marlin: Aspetta un minuto!Dory: Piantala di seguirmi, capito?Marlin: Ma di cosa stai parlando? Mi facevi vedere dove è andata la barca!Dory: Una barca? Hey, io l'ho vista una barca! È passata di qui un attimo fa! È andata... di là! È andata da quella parte! Seguimi!Marlin: Aspetta un momento! Aspetta un momento! Cosa stai

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facendo? Me l'hai già detto da che parte è andata la barca!Dory: Già detto? Oh no...Marlin: E se questo vuole essere una specie di scherzo, non è divertente! E io me ne intendo... Sono un pesce pagliaccio!Dory: No, non lo è. Lo so che non è divertente... mi dispiace tanto! ma io... soffro di perdita di memoria a breve termine.Marlin: Perdita di memoria a breve termine? Non ci posso credere!Dory: No, è vero! Dimentico le cose all'istante, tutti così in famiglia! Be', insomma... almeno credo che tutti... mmmh. Che fine hanno fatto? Posso aiutarla?

H 11: GRANDE GIOCO DI MADAGASCAR: L’oratorio si è trasformato in un famosissimo zoo che ha l’onore di avere animali da tutto il mondo: specie in via d’estinzione, pezzi unici e di una bellezza insuperabili… (ANIMATORI un po’ agghindati da: ZEBRA – CANGURO – PANDA – ELEFANTE - LEONE.).Nello zoo gli animali sono in gabbia (Si presentano all’arrivo dei bambini, legati tra loro, ognuno con un nastro color differente…). Il loro più grande desiderio è di fuggire e saranno le squadre ad aiutarli a scappare.

Gioco squadre con 5 Prove, ognuna gestita da 1-2 educatori, in base al numero di partecipantiInizio: vengono presentati gli animali (tristi tristi, legati). Per assegnare l’animale alla squadra: Le squadre devono rispondere ad un indovinello. La squadra rispondendo giusto, va, slega il suo animale assegnato. D’ora in poi se lo porta per le stanze per le varie prove.A questo punto le squadre hanno il compito di riportare l’animale nel loro luogo di origine, ma prima di arrivarci devono visitare i paesi degli altri animali. Ogni squadra avrà il suo itinerario in giro per il mondo, accompagnata dal suo animale protetto, che avrà il compito di spiegare e far eseguire il gioco.

1) TANZANIA: ZEBRA A STRISCE - Materiale. Cartellone con scritte e strisce nere con indizi, da scoprire uno per volta.Ad una parete è attaccato un cartellone bianco con applicate su strisce di cartoncino nero, fermate con del biadesivo; nascosti sotto ci sono degli indizi per arrivare ad indovinare la parola chiave (es: sottile – pomodoro – mozzarella – forno…: PIZZA).La squadra deve scommettere prima in quanti indizi indovinerà la parola (es se 8 indizi può al max indicarne 4). Quindi si scopre un indizio per volta, togliendo 10 punti per ogni indizio in più. Meno indizi =più punti. Frasi calibrate in base all’età.Es: A)- sudore - granello – tuareg – tende – sete – caldo – scorpione – oasi= DESERTOB) - tempesta – coppie – barca – galleggiare – colomba – ulivo – diluvio- liocorni= ARCA DI NOE’C) Creta – Ulisse – naufrago – traghetto – Peter Pan – Sardegna – pedonale – Sicilia= ISOLAD) chiodi - parabole – 33 – Maria – croce - = GESU’

2) KENIA: IL LEONE HA FAME - Materiale. 5 secchi uguali in altezza e capacità – palline spugna5 secchi disposti a petali di fiore. Ogni secchio è un cibo (minestrone, funghi, bastoncini Findus, budino) quello al centro è l’appetitoso cosciotto della gazzella. La squadra, posta ad una certa distanza, deve centrare quello al centro con palline di spugna, cercando di evitare gli altri. Il cosciotto è infatti il cibo preferito dal leone. 10 punti tolti ogni canestro sbagliato.

3) CINA: A SCUOLA DI …LUMACHESE DI MARE:Materiale: fogli con frasi da far leggere.Avete mai sentito parlare LA LLINGUA DELLE LUMACHE DI MARE? Noo? Ma da dove venite? Sarà la nuova lingua che sostituirà l’inglese!! Visto che siete un po’ gnucchi, vi darò qualche ripetizione. Ora vi faccio leggere qualche frase in Lumachese di mare: è molto

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semplice, c’è una sola legge di grammatica, ogni volta che vedete una R, dovete sostituirla con una L, come fanno i cinesi!Es: -Ieri sera ho visto un grosso ramarro marrone, arrotolato su una trottola colorata di rosso, verde e azzurro.- Il 3 settembre 1333, un ricco re di Ravenna, decise di arrampicarsi sopra un ramo ricoperto di spine.- Per pranzo vorrei una un risotto ricoperto di parmigiano reggiano- Mi è sembrato di vere un gatto che rincorreva un ratto, mentre andavo a Suzzara in treno.Per i bambini di prima si può far dire un proverbio o uno scioglilingua: - Tre tigri contro tre tigri…

4) INDIA: CHE COMODE BACCHETTE! (ELEFANTE) Materiale: palloncini- bastoniSiamo in un grande ristorante indiano. Il cameriere ha nel vassoio delle uova da servire al tavolo…e con che cosa le può mettere nel piatto? Con i piedi? Noooo! Con la forchetta? Nooo! Con le bacchette? Siii…come i loro vicini di casa cinesi!La squadra viene divisa a coppie. Insieme i due dovranno cercare di portare un pallone (l’uovo) da un’estremità all’altra del percorso. Se l’uovo cade, ricominciano da capo. Si segna nel tempo dato, quante uova riescono a portare.

VINCE la squadra che ha ottenuto più punteggio e avrà raggiunto l’obiettivo di liberare il suo animale.

Pranzo h 12.30La squadra adibita apparecchiaFinito di mangiare si sparecchia e si lavano i piatti.Tempo libero/ nanna

Si riprende!Buns + tutti insieme si fanno i giochi rimasti dalla mattinata;

ATTIVITA’ di CATECHIESI:

Per il gruppo dei PICCOLI sul tema della RESURREZIONE:

La storia del bruco Giovanni

C’era una volta un gelso centenario, pieno di rughe e di saggezza, che ospitava una colonia di piccoli bruchi. Erano bruchi onesti, laboriosi e di poche pretese. Mangiavano, dormivano, e, salvo qualche piccola capatina al bar del penultimo ramo a destra, non facevano chiasso. La vita scorreva monotona, ma serena e tranquilla. Faceva eccezione il periodo delle elezioni, durante i quali i bruchi si scaldavano un po’ per le insanabili divergenze tra la destra, la sinistra ed il centro. I bruchi della destra sostenevano che si comincia a mangiare la foglia dalla destra, i bruchi di sinistra sostengono il contrario, e quelli del centro iniziano a mangiare dove capita. Alle foglie naturalmente nessuno chiedeva mai il parere. Tutti trovavano naturale che fossero li per essere rosicchiate. Il buon vecchio gelso nutriva tutti e passava il tempo sonnecchiando, cullato dal rumore delle instancabili mandibole dei suoi ospiti. Bruco Giovanni era tra tutti il più curioso, quello che con maggiore frequenza si fermava a parlare con il venerando e saggio gelso.“Sei veramente fortunato vecchio mio” diceva Giovanni al gelso “te ne stai tranquillo in ogni caso, sai che dopo l’estate verrà l’autunno, poi l’inverno, poi tutto ricomincerà. Per noi la vita è così breve. Un lampo, un rapido schioccare di mandibole e tutto è finito.”

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Il gelso rideva e rideva, tossicchiando un po’: “Giovanni , Giovanni, ti ho spiegato mille volte che non finirà così! Non morirai. Diventerai una creatura stupenda, invidiata da tutti, ammirata…”Giovanni agitava il testone e brontolava: “non la smetti mai di prendermi in giro. Lo so bene che noi bruchi siamo detestati da tutti. Facciamo ribrezzo. Nessun poeta ci ha mai dedicato una poesia. Tutto quello dobbiamo fare quaggiù è mangiare e ingrassare, e basta”“ma Giovanni” chiese una volta il gelso “tu non sogni mai?” il bruco arrossi: “Qualche volta”, rispose timidamente. “E che cosa sogni?”. “gli angeli”, disse, “creature che volano, in un mondo stupendo” “e nel sogno tu sei uno di quelli?”. “……….Si”, mormorò con un fil di voce il bruco Giovanni, arrossendo di nuovo.Ancora una volta, il gelso scoppio a ridere. “Giovanni, voi bruchi siete le uniche creature i cui sogni si avverano e non ci credete!”.Qualche volta, il bruco Giovanni ne parlava con gli amici. “chi ti mette queste idee in testa?” brontolava Pierbruco. “il tempo vola, non c’è niente dopo! Niente di niente”. “ma il gelso dice che ci trasformeremo in bellissimi esseri alati…” “stupidaggini. Inventano di tutto per farci stare buoni”, rispondeva l’amico.Giovanni scrollava la testa e rincominciava a mangiare. “Presto tutto finirà…sgrunch”…. Non c’è niente dopo….. sgrunch…… i sogni resteranno sempre sogni. Non diventeranno mai realtà. Sono illusioni”, bofonchiava, lavorando di mandibole.Ben presto i tiepidi raggi del sole autunnale cominciarono ad illuminare tanti piccoli bozzoli bianchi tondeggianti sparsi qua e là sulle foglie del vecchio gelso. Un mattino, anche Giovanni , spostandosi con estrema lentezza, come in preda ad un invincibile torpore, si rivolse al gelso.“Sono venuto a salutarti. è la fine. Guarda sono l’ultimo. Ci sono solo più tombe in giro. E devo costruirmi la mia”.“Ho già cominciato a godermi il silenzio. Potrò far ricrescere un po’ di foglie. Mi avete praticamente spogliato! Arrivederci, Giovanni” sorrise il gelso.

“E’ un addio, amico. Un vero addio. I sogni non si avverano mai, resteranno sempre e solo sogni”.Lentamente, Giovanni cominciò a farsi i bozzolo.“Oh”, ribatte il gelso “vedrai”. E cominciò a cullare i bianchi bozzoli appesi ai suoi rami.A primavera, una bellissima farfalla dalle ali rosse e gialle volava leggera intorno al gelso.“Ehi, gelso, cosa fai di bello?” non sei felice Per questo sole di primavera?”.“Hai visto, Giovanni che avevo ragione io?” sorrise il vecchio albero. “O ti sei dimenticato di come eri poco tempo fa?”.

Per capire e ricordare: Abbiamo sentito una bella favola, poi subito dopo il racconto del Vangelo che racconta la Resurrezione di Gesù, Una favola e un storia vera, perché? Che cosa hanno in comune?La favola è un racconto di fantasia ma ci fa capire molte realtà:Ci sono uomini come i bruchi, uomini che non credono a nulla, anche quando persone sagge come il gelso gli raccontano la verità, ridacchiano, o rimangono in dubbio.Il gelso diceva al bruco che la vita non si ferma nel bozzolo, nella tomba ma che la vita si trasforma, ma lui non ci sperava e quando confidava agli altri bruchi questa “ bella notizia”Loro ridevano, lo prendevano in giro.Anche gli uomini si comportano così, Finche si racconta di Gesù che è il Figlio di Dio, che ci vuole bene, che ha fatto molte cose va bene credono, non hanno dubbi, non ridono di queste cose anzi,Quando si racconta che Gesù è Risorto, mille domande, mille dubbi, San Paolo anche lui aveva cercato di parlare della Resurrezione di Gesù, ma gli studiosi di quel tempo che si erano radunati in un luogo chiamato Areopago, si erano messi a ridacchiare e uno ad uno se ne erano andati.

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Ma è poi così difficile da capire da credere?Che senso avrebbe la nostra vita se fossimo nati per mangiare e… poi morire?Anche il bruco della favola si fa questa domanda, Ma il saggio gelso gli dice che dopo questa vita ce ne sarà un’altra.Dopo questa vita per noi ci sarà una vita ancora più bella, ci ritroveremo con Gesù e la nostra vita sarà trasformata.Proprio come avviene per il Bruco che si credeva che la sua vita si fermasse nel bozzolo, nella tomba come lui lo chiama, invece si ritrova a vivere una vita da farfalla bellissima e libera.Gesù è Risorto ecco la “Buona notizia” La sua vita non si è fermata nella tomba, simile al bozzolo del bruco, ma si è trasformata, Lui è vivo per sempre.Come sia stato possibile tutto questo? Nessuno lo sa spiegare, ritornano in mente le parole dell’Angelo: a Dio tutto è possibile. Gesù dopo la Risurrezione rimane se stesso, è sempre Lui. Gli Apostoli che lo amano lo riconoscono, Lui gli appare, parla con loro.Il Gelso che tanto amava il bruco anche quando gli vola intorno da farfalla lo chiama Giovanni, lo riconosce. In fondo Giovanni si è trasformato ma è sempre lo stesso Giovanni di prima. E’ vivo e vegeto, non ci sono dubbi: lui non sembra Giovanni è Giovanni, lo stesso Giovanni di prima.Gesù a noi chiede di credere in Lui, se io lo amo lo riconosco, non sto a pensare troppo come era dopo la Resurrezione, credo che Lui è vivo ed è in mezzo a noi.

DA COLORARE:

Per i gruppi ELEMENTARI E MEDIE:

LETTURA: Dal Vangelo di Giovanni, 20,1-9

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

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Giochi del pomeriggio: giochi di collaborazione sul tema “l’importanza di avere qualcuno al nostro fianco che ci aiuta ad affrontare situazioni difficili”. Le tappe saranno:

1. Corsa legata: due persone corrono con le gambe le gambe interne alla copia legate;2. Visual game al buio: uno dei due ragazzi disegna bendato e l’altro cerca di indovinare;3. I commessi siamesi (riuscire a fare un pacco regalo con una mano legata dietro alla schiena)4. I due giocatori della coppia (entrambi bendati) si devono imboccare a vicenda5. ROVERINO A DUE, MA UNO è BENDATO: Il compagno bendato deve tirare dei cerchi, il compagno non bendato deve cercare di infilarli (con un bastone o con le braccia)6. Disegnare una figura sulla schiena del compagno;7. Pronunciare una determinata frase con l’acqua in bocca e il compagno deve cercare di comprenderla8. arlecchino e pantalone;9. il moscone cieco

Sera: FILM – Red & Toby

PREGHIERA DELLA SERA

LETTURA: Eravamo chiusi in casa per paura che ci arrestassero. Eravamo delusi. Avevamo sognato un mondo nuovo, libero e invece era finito tutto su quella croce. Mi chiedevo "Che senso hanno avuto questi anni insieme a Gesù? Credevo fosse il progetto della mia vita ma ormai posso solo tornare a Cafarnao e riprendere il mio vecchio lavoro. Altro che pescatore di uomini.... sono un pescatore del nulla...." Ricordo benissimo che stavo pensando queste cose e la porta si è spalancata: Maria di Magdala agitata ci annunciava "Hanno portato via il Signore!" Questo voleva dire una sola cosa: ci stavano cercando e avremmo fatto la stessa fine. Chissà se aveva visto giusto: magari non aveva guardato bene... poteva essere lì vicino. C'era una sola cosa da fare: andare a vedere. Siamo corsi in due. Era tutto vero. Il Signore non c'era più. Poi improvvisamente il cuore si è aperto e la mente ha capito la grandezza di quello che era accaduto: IL SIGNORE CHE ERA MORTO, ORA E’ TORNATO IN VITA!

GRAZIE, SIGNORE, PERCHé…

MATERIALI NECESSARI: UN PROFUMO, Cartellone con scritte e strisce nere con indizi X LA ZEBRA, 5 secchi uguali in altezza e capacità – palline spugna, fogli con frasi da far leggere x la lingua lumachese, palloncini- bastoncini/bacchette cinesi, disegni da colorare e cruciverba, dvd RED E TOBY x la sera, PROIETTORE, Roverino, 1 giornale, un campanello (da prendere in chiesa).

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ALLA RICERCA DI NEMO – Il Nostro Papà NON CI LASCIA MAI SOLI! - CAMPO PARROCCHIALE – BASILICA S.

MARIA ASSUNTA - CARIGNANO – GENOVA – Dal 5 al 11 LUGLIO 2015

MERCOLEDì 8 LUGLIOIL PESCE è “AMICO”, NON CIBO – Cambiare me stesso per entrare

in comunione con gli altriPROGRAMMA DELLA GIORNATA – ANIMATORE

RESPONSABILE: Federica&Alessia

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Sveglia grandi h 7.40 - PREGHIERASveglia bimbi h 8.40: Ginnastica, vestirsi, colazione.Servizi: lavapiatti, sparecchia e pulizia salone, camere divisi in 3 gruppi.

Preghiera h 10: Segno di croce, Canto del campo.

LETTURA DEL VANGELO: Lc 8,4-15: Or come si riuniva una gran

folla e la gente di ogni città accorreva a lui, egli disse in parabola:«Il seminatore uscì a seminare la sua semenza; e, mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada: fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono. Un'altra cadde sulla roccia: appena fu germogliato seccò, perché non aveva umidità. Un'altra cadde in mezzo alle spine: le spine, crescendo insieme con esso, lo soffocarono. Un'altra parte cadde in un buon terreno: quando fu germogliato, produsse il cento per uno». Dicendo queste cose, esclamava: «Chi ha orecchi per udire oda!»I suoi discepoli gli domandarono che cosa volesse dire questa parabola. Ed egli disse: «A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri se ne parla in parabole, affinché vedendo non vedano, e udendo non comprendano.Or questo è il significato della parabola: il seme è la parola di Dio. Quelli lungo la strada sono coloro che ascoltano, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati. Quelli sulla roccia sono coloro i quali, quando ascoltano la parola, la ricevono con gioia; ma costoro non hanno radice, credono per un certo tempo ma, quando viene la prova, si tirano indietro. Quello che è caduto tra le spine sono coloro che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità. E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza

Spiegazione della PARABOLA – Per camminare verso la salvezza non basta soltanto ascoltare la Parola, ma anche accoglierla, farla penetrare nella propria vita che ne deve uscire modificata. E’ Gesù, come il seminatore, che comunica la Parola di Dio, anzi è Lui stesso la Parola. Il seme sulla strada è la Parola ascoltata chiudendo il cuore. Un cuore chiuso, ostinato e indurito impedisce di far fruttare la parola.

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Poi ci sono quelli, ci dice il Signore, che” l’hanno accolta con gioia” e “hanno creduto”, ma questo non basta, non si può aderire con fede alla parola in maniera entusiastica, ma non profonda... Se la fede non è radicata nel cuore, nel tempo della prova l’entusiasmo sfuma, non c’è più la gioia. Se la fede non è radicata nel cuore, non può dare frutti duraturi.Allo stesso livello arrivano anche quelli della terza categoria. Sono in cammino verso la salvezza, ma, durante il cammino, la ricchezza e i piaceri della vita soffocano il seme. “Non hanno portato a compimento o a maturazione”. Hanno iniziato un cammino di sequela, ma non c’è una reale, costante conversione perché i piaceri del mondo li distolgono dalla strada della salvezza.Gli ultimi sono quelli che, come Maria, conservano gelosamente e custodiscono la Parola. Con perseveranza aderiscono alla parola e formano un tutt’uno con essa. La parola diventa vita loro ed è così che producono quel frutto che li rende destinatari della salvezza.

Papa Francesco: Noi, donne e uomini di Chiesa, siamo in mezzo a una storia d'amore. Ognuno di noi è un anello in questa catena d'amore. E se non capiamo questo, non capiamo nulla di cosa sia la Chiesa. È una storia d'amore.“

Lettura della frase film e di Papa Francesco: Spiegazione con simbolo e impegno. (mezz’oretta al massimo.)

Il simbolo: COLLANA DI PERLINE – si tengono tutte insieme;

L’impegno: MIGLIORARCI PER ENTRARE IN AMICIZIA E COMUNIONE CON GLI ALTRI ci rende davvero felici, ma richiede

fatica, lavoro, impegno.

10 minuti di gioco libero e poi:

Scenetta: IL GRUPPO DEGLI SQUALI PERSONAGGI: BRUTO, FIOCCO E RANDA e MARLIN E DORI. Ad un certo punto Marlin e Dori incontrano Bruto, uno squalo enorme. “Vi piacerebbe venire ad una festa?” chiede a Marlin e Dori. Naturalmente, non si può dire di no ad un sorriso come quello…e a denti così grandi! Poco dopo Bruto presenta i pesciolini ad altri suoi amici, Fiocco e Randa. Vivono nel relitto di un sottomarino. Ma gli squali non sono pericolosi, perché stanno cercando di diventare vegetariani.“Sono tre giorni che non mangio pesce!”“Bravo, Fiocco!”“Sono cinque giorni che non magio pesce…”“Bravo, Randa!”E Bruto: “Io… sono 2 giorni… eeee… ho faaaaaaaaame!!!! Vedo pesciolini ovunque…. Pesci?! Pesci?! Voi siete pesci!! Stasera mangio pesce! NO, Io sono squalo buono, non un automa divoratore di pesci. Se voglio cambiare questa immagine di me, devo prima cambiare me stesso. I pesci sono amici, non cibo! Sarò uno squalo vegetariano! Solo alghe di mare da oggi in poi!!!! IL PESCE E’ AMICO E NON CIBO! IL PESCE E’ AMICO E NON CIBO! ”

H 11: giochi

1 - GIOCO: SQUALI E NAUFRAGHI : Vengono stesi per terra un po' di fogli di carta da giornale, anche attaccati tra loro con un po' di scotch, a simboleggiare una zattera. Sopra vi si mettono seduti uno o due naufraghi, bendati e con in mano una mazza di carta. Se i giocatori sono molti, si può

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giocare con due naufraghi che possono stare schiena contro schiena, se sono pochi ne basta uno. Al via gli altri giocatori (gli squali), che sono intorno alla zattera e non sono bendati, in silenzio devono cercare di strappare i fogli di giornale che rappresentano la zattera senza farsi colpire dai naufraghi e dalle loro mazze. Se vengono colpiti, sono eliminati, se no possono continuare a mangiare la scialuppa fino a che sotto il sedere del naufrago (che non può alzarsi) non sarà rimasto che un pezzettino di giornale. Ovviamente, tanto più la scialuppa si fa piccola perché mangiata via via dagli squali, tanto più sarà richiesta scaltrezza, agilità e furbizia per riuscire nell'impresa. Vince chi... il naufrago se riesce a eliminare tutti gli squali oppure gli squali superstiti se riescono a mangiare quasi tutta la zattera.

2 - LA PASTINA DI NONNA PINA: Ogni squadra riceve un sacchetto di plastica contenente quattro tipi diversi di pastina (anellini, farfalline, tondini..). Al via, tutta la squadra dovrà aprire il sacchetto e iniziare a dividere la pastina nei quattro tipi.

3 – IL LANCIO DELLA MASCHERA : Lancio e presa di palla: formare due file, una di fronte all'altra e lanciarsi il pallone fino a farlo arrivare alla fine con continui passaggi coinvolgendo tutti e correndo lateralmente.

4 – LA STAFFETTA DEL FARO: I giocatori si dispongono in fila indiana sempre divisi in squadre. La barca è costituita da due giocatori che tengono tutte e due le mani, tipo portantina La barca parte, fa il il giro intorno al faro senza toccarlo e torna indietro (oltre la linea bianca del molo – il faro è un animatore, che gira su se stesso con le braccia aperte). Vince la squadra che arriva prima con minor penalità (ovvero senza essere stata toccata dall’animatore). É penalità urtare il faro o staccare le mani. materiale: nastro biancorosso.

Pranzo h 12.30/13: La squadra adibita apparecchia

Finito di mangiare si sparecchia e si lavano i piatti.

Tempo libero/ nanna.Si riprende!

Buns + ATTIVITA’ di CATECHIESI: Per i gruppi ELEMENTARI E MEDIE: GUERRA E PACE – LA SCELTA DEL BENE CONTRO IL MALE;Partiamo dal discorso del Papa ai bambini presso LA FABBRICA DELLA PACE:

"Prendo spunto proprio dall'espressione 'Fabbrica della pace'. Il termine 'fabbrica' ci dice che la pace è qualcosa che bisogna fare, bisogna costruire con saggezza e tenacia. Ma per costruire un mondo di pace, occorre incominciare dal nostro 'mondo', cioè dagli ambienti in cui viviamo ogni giorno: la famiglia, la scuola, il cortile, la palestra, l'oratorio.... Ed è importante lavorare insieme alle persone che vivono accanto a noi: gli amici, i compagni di scuola, i genitori e gli educatori.Ogni vostra azione, ogni vostro gesto nei confronti del prossimo può costruire pace. Ad esempio, se vi capita di litigare con un compagno, fare subito pace; o chiedere scusa ai genitori e agli amici, quando si è mancato in qualcosa. Il vero costruttore di pace è uno che fa il primo passo verso l'altro: questa non è debolezza, ma forza, la forza della pace. Un'altra cosa molto bella della vostra 'Fabbrica' è che non ha frontiere: di fronte a persone che provengono da Paesi ed etnie differenti, che hanno altre tradizioni e religioni, il vostro atteggiamento è quello della conoscenza e del dialogo, per l'accoglienza di tutti nel rispetto delle leggi dello Stato". Avete capito che per costruire un mondo di pace è indispensabile interessarsi alle necessità dei più poveri, dei più sofferenti e abbandonati, anche quelli lontani. Penso a tanti vostri coetanei che solo per il fatto di essere cristiani sono stati cacciati via dalle loro

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case, dai loro Paesi, e qualcuno è stato ucciso perché teneva in mano la Bibbia!", ha sottolineato Bergoglio.

Domande e risposte al Papa:- "Come si fa la pace?”: “La pace non è un prodotto industriale: la pace è un prodotto artigianale. Si costruisce ogni giorno con il nostro lavoro, con la nostra vita, con il nostro amore, con la nostra vicinanza, con il nostro volerci bene. Quello che toglie la pace è il non volerci bene. Quello toglie la pace! Quello che toglie la pace è la gelosia, le invidie, l’avarizia, il togliere le cose degli altri: quello toglie la pace”. - “Perché tante persone potenti non vogliono la pace? “Perché vivono dalle guerre! L’industria delle armi: questo è grave! I potenti, alcuni potenti, guadagnano nella vita con la fabbrica delle armi. E’ l’industria della morte! E guadagnano: Si guadagna di più con la guerra che con la pace! Si guadagnano i soldi, ma si perdono le vite, si perde la cultura, si perde l’educazione, si perdono tante cose. E’ per questo che non la vogliono. Un anziano prete che io ho conosciuto anni fa diceva questo: il diavolo entra per i portafogli. Per la cupidigia. E per questo non vogliono la pace!”.- “Dio perdona tutto! Capito? Siamo noi a non saper perdonare. Siamo noi a non trovare strade di perdono. E il perdono cosa significa? Sei caduto? Alzati! Io ti aiuterò ad alzarti, a reinserirti nella società. Sempre c’è il perdono e noi dobbiamo imparare a perdonare ma così: aiutando a reinserire chi ha sbagliato”.- “Ma secondo te, Papa, un giorno saremo tutti uguali?” “Tutti abbiamo gli stessi diritti! Quando non si vede questo, quella società o questo mondo è ingiusto. Non è con giustizia. E dove non c’è al giustizia, non può esserci la pace. Capito? Lo diciamo, questo piacerebbe… vediamo se siete bravi: mi piacerebbe ripeterlo insieme più di una volta… State attenti è così: 'Dove non c’è la giustizia, non c’è la pace!’SEGUE: CARTELLONE : FABBRICA DELLA PACE VS. FABBRICA DELLA GUERRA_RITAGLI DI GIORNALE.

Per il gruppo dei PICCOLI: SCHEDA sulla parabola del seminatore

da commentare e colorare;

LA_PARABOLA_DEL_SEMINATORE_scheda di MERCOLEDI_CATECHESI PICCOLI.doc

POMERIGGIO DEDICATO ANCHE ALLA PREPARAZIONE DELLE SCENETTE per l’arrivo di DON MARIO E NICOLO’;

Sera: SCENETTE a gruppi

PREGHIERA DELLA SERA: “L’anfora imperfetta”Lettura: Ogni giorno, un contadino portava l’acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell’asino, che gli trotterellava accanto.Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio perdeva acqua.L’altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia.L’anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che l’anfora nuova non perdeva occasione per dimostrare la sua perfezione :<<Non perdo neanche una stilla d’acqua, io!>>. Un mattino, la vecchia anfore si confidò con il padrone :<<Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio sono sempre mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite>>.Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all’anfore screpolata e le disse :<<Guarda il bordo della strada>>.<<E’ bellissimo, pieno di fiori!>>.<<Solo grazie a te>>, disse il padrone. <<Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni giorno>>.

Un momento di riflessione guidato da DON MARIO.

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MATERIALI NECESSARI: RITAGLI DI GIORNALE, cartelloni, fogli di carta da giornale per la zattera, bende, COLLANA DI PERLINE, scheda catechesi piccoli, giornali che abbiano scende i pace e scene di guerra.

ALLA RICERCA DI NEMO – Il Nostro Papà NON CI LASCIA MAI SOLI! - CAMPO PARROCCHIALE – BASILICA S.

MARIA ASSUNTA - CARIGNANO – GENOVA – Dal 5 al 11 LUGLIO 2015

GIOVEDì 9 LUGLIOSULLA

C.O.A. – SEGUI LA CORRENTE GIUSTA!

PROGRAMMA DELLA GIORNATA – ANIMATORE RESPONSABILE: Nicolò&Alessio

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Sveglia grandi h 7.15 - PREGHIERASveglia bimbi h 7.45: Ginnastica, vestirsi, colazione.PARTENZA PER LA GITA H 9.

LETTURA DELLA STORIA DI SAN PAOLO

SULLE ORME DI SAN PAOLO – I PARTE:

At. 22,3-16: In quei giorni, Paolo disse al popolo: «Io sono un Giudeo, nato a Tarso in Cilìcia, ma educato in questa città, formato alla scuola di Gamalièle nell'osservanza scrupolosa della Legge dei padri, pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi. Io perseguitai a morte questa Via, incatenando e mettendo in carcere uomini e donne, come può darmi testimonianza anche il sommo sacerdote e tutto il collegio degli anziani. Da loro avevo anche ricevuto lettere per i fratelli e mi recai a Damasco per condurre prigionieri a Gerusalemme anche quelli che stanno là, perché fossero puniti. Mentre ero in viaggio e mi stavo avvicinando a Damasco, verso mezzogiorno, all'improvviso una grande luce dal cielo sfolgorò attorno a me; caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?".

Papa Francesco: Non si possono, infatti, costruire ponti tra gli uomini, dimenticando Dio. Ma vale anche il contrario: non si possono vivere legami veri con Dio, ignorando gli altri.

Lettura della frase film e di Papa Francesco: Spiegazione con simbolo e impegno. (mezz’oretta al massimo.)

Il simbolo: una barchetta fatta di carta, che naviga sulle onde della vita, cercando la rotta: la nostra rotta è la Parola del Singore.

L’impegno: Prima tappa alla statuetta dell’apparizione: preghiera, spiegazione ‘’angelo custode’’ e tema della Responsabilità, canto del campo.

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Scenetta: LE TARTARUGHEPERSONAGGI: SCORZA, MARLI, DORI Nel frattempo si avvicina a loro un gruppo di pesci luna, e Dori chiede loro in quale direzione si trovi Sidney. “Dove seguire la Corrente Orientale Australiana”, spiegano ai due. Marlin, entusiasta, parte subito alla ricerca della corrente e delle tartarughe di mare: loro seguono la C.O.A. per arrivare sino a SIDNEY!Marlin chiede aiuto alla prima tartaruga che vede:“Signor Tartaruga...”“No, bello, Signor Tartaruga sa di vecchio, chiamami Scorza. Seguici, bello, è arriverai a Sidney in un baleno!!!”.

ARRIVO e Pranzo h 12.30/13 AL SACCO.

Si riprende!

ATTIVITA’ di CATECHIESI - SULLE ORME DI SAN PAOLO – II PARTE

Io risposi: "Chi sei, o Signore?". Mi disse: "Io sono Gesù il Nazareno, che tu perséguiti". Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava. Io dissi allora: "Che devo fare, Signore?". E il Signore mi disse: "Àlzati e prosegui verso Damasco; là ti verrà detto tutto quello che è stabilito che tu faccia". E poiché non ci vedevo più, a causa del fulgore di quella luce, guidato per mano dai miei compagni giunsi a Damasco.

Per i gruppi ELEMENTARI E MEDIE: LA FIGURA DI SAN PAOLO da persecutore ad apostolo delle genti – Le Lettere – La chiesa delle origini.

Attività: CRUCIVERBA

1 – Sulla Chiesa delle origini: Le prime comunità cristiane:

2 – La Chiesa nasce con la discesa dello Spirito Santo: La Pentecoste

Per il gruppo dei PICCOLI: SULLE ORME DI SAN PAOLO – I 24

VIAGGI DELLA PREDICAZIONE – DISEGNI DA COLORARE E COMMENTARE

1 – I VIAGGI

2 - 3 -

4 -

GIOCO: con le pinne…si può fare!

1- I giocatori sono disposti in cerchio. Tutti tolgono una o entrambe le scarpe - pinne e la lasciano al centro del cerchio, dove si accumulano tutte le scarpe dei partecipanti. Ci si siede, sempre rimanendo in cerchio. Viene DATA AD UN GIOCATORE LA MASCHERA DI P.SHERMAN che passa di mano in mano in senso orario. Quando la maschera sarà passata di mano in mano per un po’, un animatore griderà SIDNEY!. A quel punto, il giocatore che avrà in mano la maschera, la dovrà posare sul terreno ove era seduto e dovrà correre al centro del cerchio, trovare la sua scarpa, infilarla, allacciarla e ritornare al suo posto. Nel frattempo la maschera passerà di mano in mano il più velocemente possibile, fino ad arrivare al giocatore seduto prima di quello che sta cercando la scarpa: se il giocatore riesce a ritornare al proprio posto prima la maschera abbia compiuto un giro completo, la squadra prende 5 punti.

2 – IL LANCIO DELLA PINNA – il lancio della scarpa da sdraiati tutti insieme. Vince chi la manda più lontano!

RITORNO A CASA_LAVAGGIO E CENA!

PREGHIERA DELLA SERA: SULLE ORME DI SAN PAOLO – III PARTE: Un certo Ananìa, devoto osservante della Legge e stimato da tutti i Giudei là residenti, venne da me, mi si accostò e disse: "Saulo, fratello, torna a vedere!". E in quell'istante lo vidi. Egli soggiunse: "Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca, perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. E ora, perché aspetti? Àlzati, fatti battezzare e purificare dai tuoi peccati, invocando il suo nome"».

PER LA RIFLESSIONE: LE CHIAMATE DEL SIGNORE – I SACRAMENTI, LA PREGHIERA: COME E QUANDO GESù CI CHIAMA?Sera: VISIONE DEL FILM – ALLA RICERCA DI NEMO.MATERIALI : DISEGNI, PENNARELLI, MASCHERA, TELONI, PRANZO AL SACCO, BARCHETTA DI CARTA.

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ALLA RICERCA DI NEMO – Il Nostro Papà NON CI LASCIA MAI SOLI! - CAMPO PARROCCHIALE – BASILICA S.

MARIA ASSUNTA - CARIGNANO – GENOVA – Dal 5 al 11 LUGLIO 2015

VENERDì 10 LUGLIO“EHI, PESCE DA LENZA’!” –

L’ACQUARIO TI CAMBIA DENTRO PROGRAMMA DELLA GIORNATA – ANIMATORE

RESPONSABILE: Filippo&Giulia

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Sveglia grandi h 7.40 - PREGHIERASveglia bimbi h 8.40: Ginnastica, vestirsi, colazione.Servizi: lavapiatti, sparecchia e pulizia salone, camere divisi in 3 gruppi.

Preghiera h 10: Segno di croce, Canto del campo.

TEMA: Nemo trova nuovi amici e racconta la sua storia.

Condividere le fatiche e le gioie, vivere la dimensione comunitaria, camminare insieme, inseriti in un progetto più grande, il popolo di Dio.

LETTURA DEL VANGELO: Lc. 10, 25 – 37: Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». 26Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». 27Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». 28E Gesù: «Hai risposto bene; fà questo e vivrai». 29Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». 30 Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. 32Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. 33Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. 34Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. 35Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. 36Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». 37 Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Và e anche tu fà lo stesso».

Papa Francesco: Il Signore opera un cambiamento in colui che gli è fedele, gli fa alzare lo sguardo da sé stesso. Questa è la

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missione, questa è la testimonianza.

Lettura della frase film e di Papa Francesco: Spiegazione con simbolo e impegno. (mezz’oretta al massimo.)

Il simbolo: PUZZLE (un pezzo ad ogni bambino: lo comporremo poi nella preghiera della sera);

L’impegno: L’INCONTRO CON IL DIVERSO – Nel gruppo le diversità si compongono come un PUZZLE.

10 minuti di gioco libero e poi:

PERSONAGGI:

Branchia: È un anziano idolo moresco, leader dei pesci dell'acquario e l'unico tra essi, oltre a Nemo, a venire dall'oceano e non da un negozio di pesci tropicali. Nel corso del film si affezionerà molto al nuovo arrivato, perché, come lui, ha una pinna atrofica (però Branchia se l'è rovinata cadendo sugli strumenti del dentista mentre cercava di saltare fuori dall'acquario).

Bloblò: È un pesce chirurgo giallo fissato con le bolle. Diva: È una stella marina che sta sempre attaccata al vetro e

tiene continuamente d'occhio il dentista. Bombo: È un pesce istrice ed è il più grosso pesce

dell'acquario. Quando è spaventato o arrabbiato si gonfia come un pallone, e i suoi amici devono sgonfiarlo per evitare incidenti.

Jacques: È un gambero pulitore che parla con un accento francese.

Gluglù: È un gramma loreto con la fobia dei germi. Deb: È una pesciolina damigella un po' matta, in quanto è

convinta che il suo riflesso sul vetro dell'acquario sia sua sorella gemella Flo.

Scenetta: NELL’ACQUARIO_I nuovi amici spiegano a Nemo che Darla, la sua futura padroncina, è dispettosa, e tratta davvero male i pesci che le vengono regalati.

Così, Nemo si spaventa ancora di più: “Devo tornare subito dal mio papà!” singhiozza, nuotando senza neppure guardare dove va, tanto che finisce nel tubo del filtro che serve a pulire l’acqua.

In quel momento, Branchia si avvicina al piccolo, ma non intende aiutarlo: “Sei entrato lì dentro da solo e devi uscirne con le tue forze”, gli dice. “Ma ho una pinna atrofica”, protesta Nemo.

Allora Branchia gli mostra che anche lui ha una pinna rovinata e ribatte: “Non è mai stato un problema. Lo vedi quel filtro? Tu sei l'unico in grado di entrare e uscire da lì. Ciò che dovrai fare per noi è portare un sassolino lì dentro e bloccare quelle pale. A quel punto l'acquario comincerà a sporcarsi nel giro di pochi minuti, dopodiché il dentista sarà costretto a pulirlo e per farlo ci tirerà fuori dall'acquario e metterà ognuno di noi in un sacchetto di plastica. Noi rotoliamo lungo il ripiano, giù dalla finestra, scivoliamo sulla tenda, fra i cespugli, oltre la strada... e ci tuffiamo nel porto! È perfetto! Chi sta con me?”

E quando a Nemo arriva la notizia che suo padre lo sta cercando, trova il coraggio per tentare di nuovo di bloccare le pale del filtro con il sassolino.

H 10.30: giochi d’acqua_ Ogni squadra deve affrontare una serie di prove per guadagnare i pesci.Le prove sono sei. Tre prove hanno tre livelli di difficoltà diversi: starà alla squadra scegliere in che modo giocare. Livello più difficile = punteggio del pesce più alto.Tre prove non hanno livelli di difficoltà (si vince sempre lo stesso pesce, con lo stesso punteggio), possono essere ripetute più volte dalla stessa squadra (ma non in successione) e devono essere concluse entro un limite di tempo.

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+ DOCCIA!Pranzo h 12.30/13.La squadra adibita apparecchiaFinito di mangiare si sparecchia e si lavano i piatti.Tempo libero/ nannaSi riprende!Buns + ATTIVITA’ di CATECHIESI:

Per il gruppo Elem&Medie: RITORNIAMO SULLE PARABOLE DEL PERDONO: Parabola Figlio prodigo iniziata il primo giorno:

Gesù ci racconta questa parabola perchè vuole presentarci il Padre, vuole farci capire che Dio non è come ce lo immaginiamo. Allora ci presenta Un Padre che è il racconto del cuore di Dio: lascia andare il figlio anche se sa che si farà male, un figlio che gli augura la morte. Un padre che ama la libertà dei figli, la provoca, la attende, la festeggia, la patisce. Un padre che corre incontro al figlio, perché ha fretta di capovolgere il dolore in abbracci, di riempire il vuoto del cuore. Per lui perdere un figlio è una perdita infinita. Non ha figli da buttare, Dio. Un padre che non rinfaccia, ma abbraccia; non sa che farsene delle scuse, le nostre ridicole scuse, perché il suo sguardo non vede il peccato del figlio, vede il suo ragazzo rovinato dalla fame. Ma non si accontenta di sfamarlo, vuole una festa con il meglio che c'è in casa, vuole reintegrarlo in tutta la sua dignità e autorità di prima: mettetegli l'anello al dito! E non ci sono rimproveri, rimorsi, rimpianti. Un Padre che infine esce a pregare il figlio maggiore, alle prese con l'infelicità che deriva da un cuore non sincero, un cuore di servo e non di figlio, e tenta di spiegare e farsi capire, e alla fine non si sa se ci sia riuscito. Un padre che non è giusto, è di più: amore, esclusivamente amore.Allora Dio è così? Così eccessivo, così tanto, così esagerato? Sì, il Dio in cui cre-diamo è così. Immensa rivelazione per cui Gesù darà la sua vita.

Il FIGLIO MINORE

Quali sentimenti prova all'inizio del racconto? Perchè decide di andarsene da casa? Cosa lo fa "rientrare in sè"? Perchè decide di tornare a casa? Come si sarà sentito avvolto nell'abbraccio del Padre? Sarà cambiato il suo modo di vivere con il Padre?

IL PADRE

Quali sentimenti prova all'inizio del racconto? Quali sentimenti prova mentre il figlio minore è lontano da

lui? Quali sentimenti prova mentre lo vede arrivare? Perchè decide di perdonarlo? Quali sentimenti prova nei confronti del figlio maggiore? Quali sono le priorità? Il patrimonio, i suoi averi, i suoi figli..?

IL FIGLIO MAGGIORE

Quali saranno stati i suoi sentimenti alla notizia della partenza del fratello?

Quali sono i suoi sentimenti al ritorno del fratello? Quali sono i suoi sentimenti nei confronti del padre?

DISCUTIAMO INSIEME!

Quale personaggio agisce "rettamente"? Quale personaggio ti rappresenta maggiormente?

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È sempre facile perdonare? Quando non lo è? Come ci sentiamo quando siamo noi a ricevere il perdono? Qual'è la cosa più importante quando chiediamo perdono?

Quando ci accostiamo a una parabola dobbiamo ricordarci sempre che siamo, in situazioni diverse, tutti i personaggi.

Ci comportiamo come il fratello minore quando ci allontaniamo dalle persone che ci vogliono bene, quando pecchiamo. Ma anche quando con umiltà torniamo a chiedere perdono.

Ci comportiamo come il Padre, quando accogliamo le persone che ci stanno intorno, anche se ci hanno fatto del male, e le perdoniamo.

Ci comportiamo come il figlio maggiore quando pensiamo di fare la cosa giusta, ma in realtà siamo ciechi, e non vediamo che la vera gioia è vivere con il padre!

Cruciverba finale:

Per il gruppo dei PICCOLI: DA COLORARE: IL PERDONO è….

POMERIGGIO:3 - Gioco delle differenze. Le squadre giocano a coppie.Le squadre A, B e C hanno a disposizione 15 secondi di tempo per osservare attentamente i componenti della squadra D.Al termine, la squadra D si ritira per cambiare 10 cose (es. magliette, pettinature, ecc.).Le altre squadre avranno a disposizione 30 secondi per osservare di nuovo la squadra D e cercare le 10 differenze che segneranno su un foglio. Al termine dei 30 secondi la squadra D si ritira, mentre le altre possono continuare a segnare sul foglio finché non avranno terminato.Assegnazione del punteggio: + 1 punto per ogni annotazione esatta+ 2 punti se l'annotazione è precisa (es. la maglietta di Tizio ora ce l'ha Caio)

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- 1 punto per ogni errore.

Poi: FACCIAMO I BAGAGLI!

Sera: PREMIAZIONE! Segue…

PREGHIERA DELLA SERA: RINGRAZIAMENTO: “Il negozio di Dio”

Lettura: Sulla via principale della città c’era un negozio originale. Un’insegna luminosa diceva: “DONI DI DIO”. Un bambino entrò e vide un angelo dietro il banco. Sugli scaffali c’erano grandi contenitori di tutti i colori. “Che cosa si vende?” Chiese incuriosito. “Ogni Ben di Dio! Vedi, il contenitore giallo è pieno di sincerità, quello verde è pieno di speranza, in quello rosso c’è l’amore, in quello azzurro la fede, l’arancione contiene il perdono, il bianco la pace, il violetto il sacrificio, l’indaco la salvezza.” “E quanto costa la merce?” “Sono doni di Dio e i doni non costano niente!” “Che bello! Allora dammi dieci quintali di fede, una tonnellata d’amore, un quintale di speranza, un barattolo di perdono e tutto il negozio di pace.” L’angelo si mise a servire il bambino, in un attimo confezionò un pacchetto piccolo piccolo come il suo cuore. “Eccoti servito!” disse l’angelo porgendo il pacchettino. “Ma come? Così poco?” “Certo, nella bottega di Dio non si vendono i frutti maturi, ma i piccoli semi da coltivare. Vai nel mondo e fai germogliare i doni che Dio ti ha dato.”

PREGHIERA: Mi metto nelle tue mani

Mi metto nelle tue mani Signore, interamente.Tu mi hai creato per te.Non voglio più pensare a me,ma solo seguirti.Che cosa vuoi che io faccia?Permettimi di fare la strada con te,di accompagnarti sempre,

nella gioia e nel dolore.Consegno a Te desideri, piaceri,debolezze, progetti, pensieri che mi trattengonolontano da Te e mi ripiegano continuamente su di me.Fa’ di me ciò che vuoi.Signore, a che serve la mia vita se non per donarla?Voglio impegnare la mia vita, Signore, sulla Tua parola,voglio mettere in gioco la mia vita sul Tuo Amore.Gli altri pensano ai risparmi,Tu mi hai detto di dare;gli altri si sistemano,Tu mi hai detto di camminare e di essere prontoalle gioie e alle sofferenze, alle vittorie e alle sconfitte;di non riporre fiducia in me, ma in Te.E infine di rischiare la mia vitacontando sul Tuo Amore. Così sia, Signore Gesù! MATERIALI NECESSARI: materiale per i giochi d’acqua, puzzle (1 pezzo per ogni bimbo), disegni e cruciverba, premi e pergamene, vestiti e accessori per il gioco delle differenze.

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ALLA RICERCA DI NEMO – Il Nostro Papà NON CI LASCIA MAI SOLI! - CAMPO PARROCCHIALE – BASILICA S.

MARIA ASSUNTA - CARIGNANO – GENOVA – Dal 5 al 11 LUGLIO 2015

SABATO 11 LUGLIO – LA FAMIGLIA SI RICOMPONE!

PROGRAMMA DELLA GIORNATA – ANIMATORE RESPONSABILE: Chiara&Marco

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Sveglia grandi h 7.40 - PREGHIERASveglia bimbi h 8.40: Ginnastica, vestirsi, colazione.

A COLAZIONE… Scenetta: NEL PORTO DI SIDNEY:

Marlin e Dori hanno cercato la barca che ha portato via Nemo per tutta la notte, e la mattina:Dory… se non era per te io non sarei mai arrivato fin qui….perciò grazie…Ehi aspetta un minuto! Ma dai aspetta! Dove vai?È finita Dory siamo arrivati tardi….Nemo non c'è più….e io me ne torno a casa…

No! No no puoi… Fermati! Non te ne andare ti prego! Nessuno finora è rimasto cosi a lungo con me… e se tu te ne vai… Se tu te ne vai… Con te io mi ricordo le cose è vero! Sta a sentire… P. Sherman, quarantadue… eh… quaranta… due… Ah! Me lo ricordo lo giuro! È qui, lo so perché… perché quando ti vedo, lo sento… e quando… quando ti vedo… mi sento a casa. Ti prego… non voglio perdere tutto questo… non voglio dimenticare…Mi dispiace Dory… ma io si….

E sono così stanchi che non si accorgono che un gabbiano li cattura e li tiene nel becco, per mangiarseli a colazione!I due amici, però, si agitano e si muovono finchè l’animale è costretto a lasciarli andare su una passerella di legno nel porto. “No! Devo trovare Nemo!” grida Marlin, trovandosi di colpo all’asciutto. Amilcare sente tutto e risponde: “Fidatevi di me! Saltate nel mio becco”. E prima che i gabbiani decidano di fare uno spuntino si alza in volo, deciso a portare Dori e Marlin fino all’acquario.Finalmente MARLIN E NEMO SI RITROVANO!

In Cappella per la preghiera del mattino:

Tema della giornata: La speranza, sapersi fidare di Dio, gettarsi tra le sue braccia. In cielo abbiamo un papà che vuole la nostra felicità… guardate gli uccelli del cielo e i fiori dei campi…

LETTURA DEL VANGELO: Lc. 15, 17 – 29: II PARTE:

Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18 Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: 'Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: 19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi'". 20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre. Ma

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mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". 22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; 23 portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato". E si misero a fare gran festa. 25 Or il figlio maggiore si trovava nei campi, e mentre tornava, come fu vicino a casa, udì la musica e le danze. 26 Chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa succedesse. 27 Quello gli disse: "È tornato tuo fratello e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché lo ha riavuto sano e salvo". 28 Egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare. 29 Ma egli rispose al padre: "Ecco, da tanti anni ti servo e non ho mai trasgredito un tuo comando; a me però non hai mai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici; 30 ma quando è venuto questo tuo figlio che ha sperperato i tuoi beni con le prostitute, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato". 31 Il padre gli disse: "Figliolo, tu sei sempre con me e ogni cosa mia è tua; 32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato".H 9.30: finita la scenetta e la preghiera TERMINIAMO DI FARE LO ZAINO + PROVE DELLE SCENETTE PER I GENITORI (le stesse del Mercoledì).

H 11.30: ARRIVO GENITORI (consegna cibarie a Anna e Giovanni) – ACCOGLIENZA CON PICCOLO SPETTACOLO:

H 13.15: PRANZO E SERVIZI

H 15: S. MESSA, all’aperto (se possibile):

Antifona d'Ingresso: Nella giustizia contemplerò il tuo volto,

al mio risveglio

mi sazierò della tua presenza.

Colletta

O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità, perché possano tornare sulla retta via, concedi a tutti coloro che si professano cristiani di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore...

Prima Lettura - Am 7, 12-15 - Dal libro del profeta Amos

In quei giorni, Amasìa, [sacerdote di Betel,] disse ad Amos: «Vattene, veggente, ritìrati nella terra di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno».

Amos rispose ad Amasìa e disse:

«Non ero profeta né figlio di profeta;

ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro.

Il Signore mi prese,

mi chiamò mentre seguivo il gregge.

Il Signore mi disse:

Va', profetizza al mio popolo Israele».

Salmo Responsoriale - Sal.84

RIT: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:

egli annuncia la pace

per il suo popolo, per i suoi fedeli.

Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,

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perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s'incontreranno,

giustizia e pace si baceranno.

Verità germoglierà dalla terra

e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene

e la nostra terra darà il suo frutto;

giustizia camminerà davanti a lui:

i suoi passi tracceranno il cammino.

Seconda Lettura - Ef 1, 3-14 - Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,

che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.

In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo

per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,

predestinandoci a essere per lui figli adottivi

mediante Gesù Cristo,

secondo il disegno d'amore della sua volontà,

a lode dello splendore della sua grazia,

di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.

In lui, mediante il suo sangue,

abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,

secondo la ricchezza della sua grazia.

Egli l'ha riversata in abbondanza su di noi

con ogni sapienza e intelligenza,

facendoci conoscere il mistero della sua volontà,

secondo la benevolenza che in lui si era proposto

per il governo della pienezza dei tempi:

ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose,

quelle nei cieli e quelle sulla terra.

In lui siamo stati fatti anche eredi,

predestinati - secondo il progetto di colui

che tutto opera secondo la sua volontà –

a essere lode della sua gloria,

noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.

In lui anche voi,

dopo avere ascoltato la parola della verità,

il Vangelo della vostra salvezza,

e avere in esso creduto,

avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,

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il quale è caparra della nostra eredità,

in attesa della completa redenzione

di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria.

Canto al Vangelo - Alleluia, Alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo

illumini gli occhi del nostro cuore

per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.

Alleluia.

Vangelo: Mc 6, 7-13 - Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient'altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.

E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».

Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Preghiera dei Fedeli: Con la fiducia filiale che lo Spirito di Cristo suscita nei nostri cuori, innalziamo la comune preghiera a Dio Padre misericordioso.

R. Ascolta, o Padre, la nostra supplica. PREGHIERE SPONTANEE.

Sulle Offerte: Guarda, Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera, e trasformali in cibo spirituale per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione: Il passero trova la casa, la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. Beato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi.

Dopo la Comunione: Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fà che per la comunione a questi santi misteri si affermi sempre più nella nostra vita l'opera della redenzione. Per Cristo nostro Signore.

Materiale necessario: regali, fogli Messa x tutti.

CONSEGNA DEL REGALO RELIGIOSO + 1 gadeget DA PARTE DEL DON: 1 rosario missionario + 1 piccola torcia

E POI.. SI PARTEEEEEEEEEEEEEEEE!

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