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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE INDIRIZZO: CLASSE 5° SEZ. A.S. 2017/18 Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Alfonsina CORVINO pag. 1

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

INDIRIZZO:

CLASSE 5° SEZ.

A.S. 2017/18

Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Alfonsina CORVINO

pag. 1

SOMMARIO

Sommario pag.

Profilo dell'istituto e collegamenti con il territorio pag.

Profilo professionale pag.

Composizione del Consiglio di classe pag.

Profilo della classe pag.

Presentazione della classe pag.

Obiettivi generali dell’indirizzo di studi pag.

Obiettivi disciplinari raggiunti in termini di conoscenze, capacità, competenze

pag.

Contenuti pag.

Metodi pag.

Mezzi e strumenti pag.

Tempi pag.

Tipi di prove oggetto di valutazione pag.

Verifica pag.

Valutazione Pag.

Criteri per l’attribuzione del credito scolastico pag.

Attività trasversali ed integrative pag.

Simulazioni delle prove d’esame pag.

Consiglio di Classe Pag

Allegati

ALLEGATO A Programmi svolti

ALLEGATO B Prove di simulazione e griglie di valutazione

ALLEGATO C Relazione sull’attività dell ‘A.S.-L.

ALLEGATO D (riservato) Relazione alunni diversamente abili

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PROFILO DELL'ISTITUTO E COLLEGAMENTI CON IL TERRITORIO

COLLOCAZIONE DELL’ISTITUTO SUL TERRITORIO

SITUAZIONE SOCIO-AMBIENTALE

IPIA “A. Righi

L’IPIA “Augusto Righi” è situata in Santa Maria Capua Vetere, città della Campania in provincia di Caserta.

La città, d’antiche origini romane di cui ancora si osservano i resti, si sviluppa su un territorio pianeggiante a 36 m.s.m. e conta una popolazione di circa 34.000 abitanti, impegnati in attività economiche a carattere composito, basate oltre che sull’agricoltura e sui commerci, su numerose industrie che operano nel settore meccanico, elettronico, elettrotecnico, del tabacco, della concia e dei laterizi. La città, che ha un aspetto in gran parte moderno con vie larghe ed animate, sorge sul sito dell’antica Capua e della città romana conserva imponenti vestigia.

Il bacino d’utenza dell’Istituto si colloca, per lo più, nell’ambito territoriale dei Comuni di: S. Prisco, Casapulla, Casagiove, Capua, Curti, Marcianise, Macerata C., Portico di Caserta, Castel di Sasso, Formicola, S. Angelo in Formis, S. Maria La Fossa, Grazzanise, Cancello Arnone, Bellona, Vitulazio, Pastorano, Camigliano. L’Istituto è costituito da una sede centrale, sita in Via A. Righi e da una succursale, sita in Viale Kennedy presso l’ex Caserma M. Fiore, che ospita il settore Elettrico.

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ITCG “Nervi

L’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di S. Maria C.V. nasce come sede staccata dell’Istituto Tecnico Commerciale “Terra di Lavoro” nel 1961 ed ottiene l’autonomia come Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Leonardo da Vinci” di S. Maria C.V. il primo aprile del 1965.

Nell’anno scolastico 1995/96 ottiene l’autonomia come Istituto Tecnico per Geometri e prende il nome di “Pier Luigi Nervi” operando su due plessi e utilizzando l’attuale edificio a partire dall’a.s. 1999/2000.

Dall’1 settembre 2011 l’ISISS “Righi”, in seguito a delibera della Giunta Provinciale di Caserta, ha accorpato l’ex ITG “Pier Luigi Nervi” assumendo la denominazione di ISISS “Righi-Nervi”.

Dall’1 settembre 2015 l’ISISS “Righi-Nervi, in seguito a delibera della Giunta Provinciale di Caserta, ha accorpato anche il Liceo Artistico di S. Maria C.V.

LICEO ARTISTICO

La sede di S. Maria C.V. rappresenta l’unica sede di Liceo Artistico del territorio (sono presenti l’Istituto d’arte a Marcianise, a S. Leucio e a Cascano di Sessa Aurunca) ed ha un bacino di utenza che si estende dalla città di S. Maria C.V. ai paesi limitrofi come Macerata, Portico, Curti, S. Prisco, Casapulla, S. Tammaro, spingendosi fino a S. Maria La Fossa, Vitulazio, Pietramelara.

L’ambiente socio-culturale di provenienza degli alunni è alquanto eterogeneo e diversi sono anche gli extracomunitari che rappresentano una fonte di arricchimento reciproco, occasione di scambio e di approfondimento della diversità etnica e socio – culturale della scolaresca. In effetti, il Liceo Artistico rappresenta una risorsa e uno spazio formativo importante sul territorio, dove sono presenti reperti storici e monumenti di altissimo valore come l’Anfiteatro, il Mitreo e il Museo di Arte Antica: la scuola svolge, perciò, un ruolo determinante nel territorio e per il territorio e nel far sì che gli alunni prendano coscienza di sé e siano consapevoli delle scelte future da effettuare in relazione a quanto la propria realtà può offrire loro.

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GLI INDIRIZZI

NUOVO ORDINAMENTO IPIA

MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA SERVIZI SOCIO-SANITARI: articolazione ODONTOTECNICO E OTTICO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI

NUOVO ORDINAMENTO ITI

GRAFICA E COMUNICAZIONE (Sede staccata ex ITG “Nervi”) COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO (Sede staccata ex ITG “Nervi”) CHIMICA, BIOTECNOLOGIE E MATERIALI

ORDINAMENTO LICEO ARTISTICO ARTE FIGURATIVE SCENOGRAFIA ARCHITETTURA DESIGN (SEDE CARCERARIA)

Giova ricordare che accanto al corso di studi, come attività parallela, sono previste attività in alternanza Scuola - Lavoro. Tale area, individuata in collaborazione con il sistema di formazione professionale regionale, si propone di formare operatori in possesso di competenze specifiche, adatti a soddisfare le esigenze del mercato settoriale del lavoro.Formazione professionale, orientamento al lavoro, stage formativi rappresentano gli strumenti operativi che consentono agli allievi della scuola di arricchire il proprio bagaglio culturale, valorizzando l’applicazione delle tecniche apprese durante il percorso di studi in contesti operativi reali. L’integrazione del percorso educativo con le realtà economiche dà agli alunni la possibilità di operare nel contesto sociale con abilità e con professionalità e di sviluppare contatti e rapporti che, molto spesso, rappresentano delle concrete opportunità di inserimento nel mondo del lavoro.

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PROFILO PROFESSIONALE

L’area professionalizzante: ALTERNANZA SCUOLA-MONDO DEL LAVORO

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Assume particolare importanza nella progettazione formativa degli Istituti professionali la scelta metodologica dell’alternanza scuola lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio.

L’alternanza scuola-lavoro, ai sensi dell’art. 1 del D. Lgs. n. 77 del 15 aprile 2005, costituisce una modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, diretta ad assicurare ai giovani l’acquisizione di competenze di base e di competenze spendibili nel mercato del lavoro, attraverso un apprendimento flessibile ed equivalente sotto il profilo culturale ed educativo che colleghi in maniera sistematica la formazione in aula con l’esperienza pratica. Si tratta, quindi, di una metodologia didattica innovativa dei percorsi di istruzione e formazione destinati agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età. La rilevanza della strategia dell’alternanza si riscontra nell’esigenza di garantire una coerenza permanente tra i processi formativi e i processi produttivi, sviluppare una cultura dell’imprenditorialità e correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. All’istituto dell’alternanza sono riconducibili tutti quei percorsi formativi coerenti - che non configurano un rapporto di lavoro - nei quali si integrano reciprocamente attività formative in ambito formale (aula, laboratori ...) ed esperienze di lavoro svolte in impresa, favorendo l’orientamento dei giovani per potenziarne le vocazioni personali e gli stili di apprendimento individuali e valorizzando l’esperienza lavorativa come strumento di sviluppo personale, sociale e professionale dei giovani. I nuovi ordinamenti del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione considerano l’alternanza come uno strumento molto utile per raggiungere questi obiettivi. Alla realizzazione di un percorso di alternanza scuola lavoro concorrono diversi attori; fondamentale è il raccordo con il territorio, a sostegno dello sviluppo delle filiere produttive del territorio e dell’occupazione dei giovani. L'alternanza scuola lavoro rappresenta il luogo privilegiato attraverso il quale favorire l’organizzazione di reti tra istituzioni scolastiche e formative, imprese, altri soggetti del mondo del lavoro e delle professione, cosa che accade nei Poli Tecnici Professionali i quali, appunto, costituiscono strumenti organizzativi di condivisione delle risorse pubbliche e private disponibili, idonei a favorire lo sviluppo e la diffusione della cultura tecnica e scientifica e l’apprendimento in contesti applicativi nonché l’acquisizione delle competenze richieste dalle filiere produttive del territorio, competenze che migliorano significativamente le possibilità di una rapida occupazione dei giovani

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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Cognome e nome Materia

Il Dirigente ScolasticoALFONSINA CORVINO

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PROFILO DELLA CLASSE

ALUNNI

Totale alunni Maschi Femmine

n. n. n.

PROVENIENZA SCOLASTICA DEGLI ALUNNI

Dalla stessa classe Da classi o istituti diversi

n. n.

COMMISSARI INTERNI ESAME DI STATO

In data il Consiglio di Classe, preso atto della Legge n°1 dell’11 gennaio 2007 recante le disposizioni in materia di Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio, della C.M. n.5 del 17 gennaio 2007 (nota esplicativa degli aspetti connessi alla legge 11/1/2007 n°1) e del D.M. n.36 del 28/01/ 2016 “Individuazione delle materie oggetto della seconda prova scritta negli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio ordinari e sperimentali di istruzione secondaria di secondo grado – Anno scolastico 2015/2016”, valutati con attenzione la situazione ed il percorso formativo della classe, all’unanimità ha designato i componenti la commissione per gli Esami di Stato:

Docente Disciplina

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Composizione e storia

Profilo relazionale

Percorso formativo

Situazione iniziale

Situazione finale

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OBIETTIVI GENERALI DELL’INDIRIZZO DI STUDI

Gli obiettivi generali conseguiti dalla classe nel suo complesso sono stati realizzati in sintonia con quelli previsti dalla programmazione iniziale, e raggiunti dagli alunni in maniera diversificata. Per la valutazione complessiva di ciascun alunno si rimanda alle relative schede personali.……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..................................................

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OBIETTIVI SPECIFICI

Area umanistica:…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….......

Lingua straniera (Inglese):……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...................................................

Area logico – matematica:

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...................................................

Area scientifica - tecnologica:

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...................................................

Area d’indirizzo:

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...................................................

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OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’

I docenti in linea di massima, in base agli obiettivi prefissati in sede di programmazione, in virtù delle capacità possedute, dell’impegno profuso e della partecipazione degli alunni all’attività didattica, si rileva quanto segue:

Un gruppo di alunni è in possesso di una formazione culturale ben organizzata:

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Un altro gruppo ha: …………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………....

Qualche discente che, nel corso del triennio, ha evidenziato preferenze disciplinari, ha conseguito una preparazione più o meno approfondita, a seconda delle discipline.

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CONTENUTI DISCIPLINARI IN SINTESI

La scelta dei contenuti è stata operata in modo da favorire il raggiungimento degli obiettivi ed un apprendimento metodologicamente consapevole, operativo e critico.Gli obiettivi prefissati hanno costituito sempre il punto di riferimento per il controllo del processo d’insegnamento-apprendimento.La validità dell’azione educativa è stata, infatti, funzionale al conseguimento degli obiettivi, la cui conoscenza ha permesso anche agli alunni di individuare chiaramente i traguardi da raggiungere.

Di seguito si indicano gli argomenti disciplinari maggiormente approfonditi:

ITALIANO

STORIA

MATEMATICA

INDICARE TUTTE LE DISCIPLINE

…………………………………………

N.B.: La descrizione dettagliata di tutti i contenuti disciplinari è desumibile dai programmi svolti, allegati al presente document

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METODI

Per interagire con gli studenti si è fatto ricorso a metodologie finalizzate al conseguimento degli obiettivi, ed in grado di suscitare interesse e tenere desta l’attenzione .Si è cercato di presentare le proposte didattico-educativo con chiarezza e rigore, trattando i diversi argomenti con gradualità, procedendo dai concetti più semplici a quelli più complessi, per facilitare la comprensione delle discipline in tutte le loro problematiche, alternando i momenti informativi a quelli di dibattito aperto.I docenti hanno costantemente posto in essere tutte le opportune strategie per coinvolgere attivamente ogni singolo alunno, soprattutto chi si è mostrato tendenzialmente meno attivo e partecipativo.Per i contenuti sono state fornite non solo le nozioni essenziali, i chiarimenti esemplificativi, ma anche chiavi di lettura interpretative pluridisciplinari.Le verifiche, effettuate nel corso dell’intero anno scolastico, hanno consentito ai docenti di accertare il livello di apprendimento, ed eventualmente intervenire per chiarire eventuali dubbi, colmare eventuali lacune ed apportare correttivi al metodo di spiegazione seguito.

Materia Lezione frontale

Discussioni guidate

Lezioni interattive

Lavori di gruppo

Letture ed attività di approfondimento

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MEZZI E STRUMENTI

MateriaTe

sti

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Doc

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Labo

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Aud

iovi

sivi

Pale

stra

TEMPI

La distribuzione delle ore effettuate nell’arco dell’anno scolastico si evince dai piani di lavoro dei singoli docenti.

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TIPI DI PROVE OGGETTO DI VALUTAZIONE

scritto scritto Scrittoorale

scritto scritto scritto Scrittoorale

orale orale scritto

MA

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VERIFICA

Tipi di verifiche:Tenuto conto anche delle indicazioni ministeriali, che suggeriscono l’utilizzo di prove strutturate, il docente, in relazione ai propri obiettivi didattici, ha utilizzato tipologie e numero di verifiche tra le seguenti prove:

a. Prove oggettive strutturate o semi-strutturate

b. Tipologia B;

c. Prove scritte di tipo tradizionale;

d. Questionari;

e. Prove scritte guidate: analisi di un testo-articolo di giornale – saggio breve -tema di

carattere storico o generale (secondo le tipologie dell’Esame di Stato)

f. Prove di comprensione e rielaborazione di testi in lingua;

g. Simulazione della terza prova d’esame;

h. Prove orali guidate o aperte.

Nel 1° e nel 2° periodo dell’anno scolastico sono state svolte di norma due/tre prove scritte

e due prove orali, scelte tra le diverse tipologie sopra proposte.

Per ogni tipo di prova il docente ha indicato chiaramente:

le condizioni in cui essa deve svolgersi (tempi e strumenti utilizzabili durante la

prova)

i criteri per la valutazione della prestazione

Nella valutazione delle prove, sia scritte che orali, il Consiglio di Classe ha tenuto conto

della distinzione in conoscenze, competenze e abilità.

Attività di recupero in itinere IL Consiglio di Classe ha organizzato, dopo la fine del 1° quadrimestre delle attività di

recupero in itinere, in modo da consentire agli alunni con maggiore difficoltà di recuperare

le abilità e le conoscenze di base. Gli interventi di recupero hanno seguito la metodologia

dello studio assistito ed hanno coinvolto tutte le discipline.

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VALUTAZIONE

Valutazione degli obiettivi La valutazione è un momento molto importante del processo educativo. Essa si fonda su criteri che permettono agli insegnanti di constatare quali siano i progressi nell’apprendimento, nelle competenze pratiche e nella crescita globale dell’allievo come persona e di verificare l’efficacia del loro insegnamento.I criteri di valutazione adottati dal Collegio Docenti dell’Istituto sono così espressi:

VOTO GIUDIZIO

1 – 2 - 3

Rifiuto di sottoporsi alla verifica e totale disimpegno nello studio;

assenza quasi totale delle conoscenze dei contenuti e disimpegno nello studio; gravi lacune ed errori nella loro presentazione; nessun conseguimento delle abilità richieste.

4

Conoscenza molto lacunosa, superficiale e frammentaria dei contenuti con numerosi gravi errori; scarso impegno nello studio; grave difficoltà nell'applicazione delle conoscenze; esposizione lacunosa, frammentaria e linguisticamente impropria.

5

Conoscenza lacunosa ed incompleta con errori non particolarmente gravi e con difficoltà ad analizzare i dati e i concetti; presenza di limitate abilità utilizzate in compiti semplici, con errori ed imperfezioni esposizione imprecisa.

6Conoscenza non approfondita degli argomenti fondamentali, con lievi errori nell'analisi dei concetti; esecuzione corretta solo di compiti semplici; esposizione semplice ma corretta;

sufficiente impegno nello studio.

7

Conoscenza essenziale dei contenuti con sufficiente capacità di analisi e di collegamento;

capacità di affrontare problemi mediamente complessi senza errori, ma solo con imprecisioni; esposizione linguisticamente corretta; capacità di pianificare un discorso e di argomentare in modo semplice; adeguata partecipazione al dialogo educativo.

8

Conoscenza approfondita dei contenuti;

soddisfacente capacità di analisi concettuale e di collegamento dei contenuti;

capacità di affrontare correttamente anche i problemi complessi; esposizione chiara e corretta, capacità di organizzare e argomentare un discorso; buona partecipazione al dialogo educativo e interesse verso le discipline.

9 - 10

Conoscenze sicure ed approfondite e capacità di fondare criticamente le proprie affermazioni;

capacità di applicare autonomamente e con sicurezza le conoscenze in situazioni nuove;

esposizione sicura e appropriata e padronanza dei linguaggi specifici;

capacità di affrontare problemi complessi, trovando le soluzioni ottimali;

capacità di collegare e utilizzare conoscenze pluridisciplinari anche in modo creativo;

ottima partecipazione al dialogo educativo e rilevante interesse per le varie discipline di studio.

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CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

In base a quanto indicato nel D.M. n° 42 del 22/05/2007, integrato dal D.M. n° 99 del 16/12/2009, il credito scolastico viene attribuito dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale agli alunni delle classi III, IV e V nell’ambito delle bande di oscillazione previste dal Ministero individuate dalla Media dei voti di ammissione compreso il voto di condotta.Il Collegio dei docenti ha stabilito i seguenti criteri per l’attribuzione del punteggio minimo o massimo della banda di oscillazione di appartenenza:il raggiungimento di 20 giorni di assenza escluderà l’alunno dal raggiungimento del massimo della banda relativa alla media riportata, se le assenze si accompagnano ad almeno due dei seguenti criteri di esclusione :1. voto di condotta < 8 2. media aritmetica < 0,51 3. l’ alunno non presenta attestati di partecipazione ad attività complementari e/o crediti formativi esterni.

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ATTIVITA’ TRASVERSALI ED INTEGRATIVE

La partecipazione degli allievi alle attività extracurricolari e alle altre iniziative organizzate nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto è stata sostenuta e favorita dal Consiglio di Classe, perché considerata occasione importante per il pieno sviluppo della personalità degli allievi, per la valorizzazione delle loro potenzialità e per la scoperta di specifiche vocazioni. Sono state, pertanto, individuate dal Consiglio e svolte dagli alunni le seguenti attività extracurricolari:

CONVEGNI

PROGETTI

PERCORSI DI ORIENTAMENTO

ESPERIENZE DI SCUOLA – LAVORO

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SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME

Su delibera del Consiglio di classe, sono state effettuate due simulazioni della terza prova scritta degli Esami di Stato. Tali prove, elaborate secondo la tipologia B e C, sono composte ognuna da 30 quesiti strutturati. Ogni prova ha coinvolto cinque discipline, per ognuna delle quali sono stati somministrati sei quesiti. La prima prova simulata è stata effettuata il 07/04/2016 (tipologia combinata B+C);le materie coinvolte sono state: Storia, Inglese, Gnatologia, Scienze Motorie, Diritto.La seconda prova simulata è stata effettuata il giorno 11 Maggio 2016;le materie interessate sono state: Storia, Inglese, Gnatologia, Scienze Motorie, Diritto.Sulla base delle prove effettuate e in considerazione delle materie coinvolte nelle altre prove scritte tenendo anche conto delle indicazioni formulate dal Ministero, il Consiglio ritiene di proporre come maggiormente idonee alla costituzione della terza prova le seguenti discipline: Storia, Inglese, Gnatologia, Scienze Motorie, Diritto e come tipologia: B+C perché permette di accertare la conoscenza e i livelli di competenza raggiunti dal candidato e la sua capacità di sintesi.I modelli delle prove di simulazione effettuate sono allegati al presente documento.

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INSERIRE GLI ALLEGATI

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IL CONSIGLIO DI CLASSE

COGNOME E NOME

MATERIA FIRMA

Santa Maria C.V., lì

Il segretario del Consiglio di Classe

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