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GITA “B&D FIAB TORINO” DEL 28 LUGLIO 2018 Il percorso da “via Michelin”:

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GITA “B&D FIAB TORINO” DEL 28 LUGLIO 2018

Il percorso da “via Michelin”:

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SPUNTI D’INTERESSE LUNGO IL PERCORSO

SUSA (punto di partenza in bici della gita) – 500 mt

Al centro della valle di Susa, dove si unisce la Valle Cenischia, tra i comuni di Mompantero, Giaglione, Gravere e Meana sorge a 503 m. s.l.m. adagiata tra i monti, e protetta dalla mite comba naturale del fondo valle, la millenaria cittadina di Susa.Con le frazioni di: Castelpietra, Coldimosso, San Giuliano, Traduerivi e le borgate di Braide, Cordera, Crotte, Foresto, Garelli, Polveriera, Pradonio, San Giacomo, e San Giuliano, la città occupa più di 11 Km quadrati popolati da circa 6500 abitanti.

Susa è al centro di un enorme patrimonio di arte, cultura e storia celtica, sia romana che medievale.Divenuta città Romana ebbe il suo splendore con il culmine dell'Impero Romano.    Susa, millenaria sentinella delle Alpi per la sua posizione geografica; in prima origine fu città Celtica, infatti Susa in Celto significa "Città forte" o "Casa della Vittoria". Nel 500 A.C. quando città come Aosta e Torino non erano ancora state fondate, in Susa esisteva già una realtà Celtica ben gestita dai sacerdoti druidi.

MONCENISIO – ex Ferrera Cenisio (a 18 km da Susa) – 1.460 mt

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.Moncenisio (Monsnis in piemontese, Moueini in francoprovenzale) è un comune italiano di 30 abitanti della Val Cenischia, collaterale della Valle di Susa nella città metropolitana di Torino (Piemonte), sviluppatosi lungo la Via Francigena nei pressi del Colle del Moncenisio.

È il comune meno popoloso d'Italia, avendo raggiunto un numero di abitanti inferiore a Morterone. Fino a prima della Seconda Guerra Mondiale il comune aveva il nome di Ferrera Cenisio (Frere Cenisio in francoprovenzale); il nome venne cambiato in polemica con la Francia nel 1940, quando la sede municipale venne spostata al colle dal podestà fascista dell'epoca.

Le prime testimonianze sono legate alla storia del valico del Moncenisio che divenne nel XVI secolo una via di primaria importanza per i rapporti commerciali fra Italia e Francia, conosciuto oggi con il nome di Via Francigena, della quale si conservano lunghi tratti dell'antica mulattiera. Il percorso dei viandanti prevedeva lo smontaggio delle carrozze a Novalesa in modo da proseguire il cammino per la ripida mulattiera che, attraverso Ferrera, portava al valico e di qui si poteva poi scendere verso Lanslebourg-Mont-Cenis, al di là delle Alpi.

Il paese si sviluppa prevalentemente lungo il corso del torrente Cenischia e nei pressi si trovano due piccoli laghi alpini naturali.

È sede dell'Ecomuseo delle Terre al Confine, dedicato ai mestieri della montagna (la lavorazione del latte, la fienagione, l'attività di guide): nell'edificio dell'Ecomuseo ha sede la Biblioteca Comunale che aderisce al Sistema Bibliotecario del Pinerolese. Sono attive l'associazione Pro-Loco, l'Associazione Culturale "Lou Faroulhien" e la Société Ethnobotanique Alpine, di rilevanza internazionale e l'Associazione San Giors per la difesa del territorio e della cultura locale.

NOVALESA (a 6 km da Moncenisio) – 800 mt

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Con la sua tipica architettura alpina, Novalesa è un borgo di strada costruito attorno alla Via Maestra, parte della strada antica di Francia che dal Medioevo (con la fondazione dell'Abbazia di Novalesa da parte dei Franchi nel 726) al XIX secolo conduceva al Colle del Moncenisio. Il passaggio della strada internazionale faceva del paese di Novalesa e delle sue locande un posto tappa fondamentale ai piedi del valico, decretandone la fortuna economica e lasciando in loco pregevoli opere d'arte alpina.

Di particolare interesse:

Abbazia di Novalesa

Fra i prati di fronte all'abitato spicca l'Abbazia della Novalesa, risalente al 726 d.C.. Fondata dai Franchi ai piedi del Colle del Moncenisio a servizio della Via Francigena, è stata parzialmente restaurata e ospita, oltre alla pregevole cappella affrescata di S. Eldrado (XI secolo, con un doppio ciclo su Eldrado e su San Nicola di Bari, uno dei primi esempi in Europa occidentale), nota a livello internazionale, un museo archeologico e un museo di restauro del libro.

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Museo etnografico

Il piccolo Museo etnografico locale è situato lungo la Via Maestra anticamente percorsa dai pellegrini della Via Francigena e dai mercanti. Conserva al suo interno oggetti e ambienti tipici della civiltà rurale che ha contraddistinto il borgo sino a tutto il XX secolo.