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COMUNE DI ATZARA (Provincia di NUORO)

[email protected] Vittorio Emanuele n° 37 - 08030 ATZARA (NU) -

Telefono 078465205 - Fax 078465380C.F. 00162890917

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE TRIENNIO 2017/2019

Comune di Atzara Documento unico di programmazione 2017-2018-2019

mailto:[email protected]

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Premessa

La programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento.Il processo di programmazione, che si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie, tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell’Ente, e che richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni ente, si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni del Comune.Attraverso l’attività di programmazione, le amministrazioni concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117, 3° comma, e 119, 2° comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità.Sulla base di queste premesse, la nuova formulazione dell’articolo 170 del Testo unico degli enti locali, introdotta dal d.lgs. n° 126 del 2014 e del Principio contabile applicato della programmazione, Allegato n. 4/1 del d.lgs. n. 118 del /2011, modificano il precedente sistema di documenti di bilancio e introducono due elementi rilevanti ai fini della presente analisi:a) l’unificazione a livello di pubblica amministrazione dei vari documenti costituenti la programmazione e il bilancio;b) la previsione di un unico documento di programmazione strategica, per il quale, pur non prevedendo uno schema obbligatorio, si individua il contenuto minimo obbligatorio con cui presentare le linee strategiche e operative dell’attività di governo di ogni amministrazione pubblica.Il nuovo documento, che sostituisce il Piano generale di sviluppo e la Relazione Previsionale e programmatica, è il Documento Unico di Programmazione (DUP) e si inserisce all’interno del processo di pianificazione, programmazione e controllo che vede il suo incipit nel Documento di indirizzi di cui all’articolo 46 del Testo unico degli enti locali e nella Relazione di inizio mandato prevista dall’articolo 4 bis del d.lgs. n° 149 del 2011, che si conclude con un altro documento obbligatorio quale la Relazione di fine mandato, ai sensi del D.M. del 26 aprile 2013.All’interno di questo perimetro il DUP costituisce il documento di collegamento e di aggiornamento, scorrevole di anno in anno, che tiene conto di tutti gli elementi non prevedibili nel momento in cui l’amministrazione si è insediata.Le brevi indicazioni che precedono sono propedeutiche alla comprensione nelle novità contabili che anche il nostro Ente si trova ad affrontare dal 2016. Dopo un periodo di sperimentazione, avviatosi quattro anni fa, dal 2015 tutti gli enti sono obbligati ad abbandonare il precedente sistema contabile introdotto dal d.lgs. n° 77 del 1995, riconfermato dal d.lgs. n° 267 del 2000, e ad applicare i nuovi principi contabili previsti dal d.lgs. n° 118 del 2011.In particolare il nuovo sistema dei documenti di bilancio si compone come segue:

il Documento unico di programmazione; lo schema di bilancio che, riferendosi a un arco della programmazione almeno triennale,

comprende le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi ed è redatto secondo gli schemi previsti dall’allegato 9 al d.lgs. n° 118 del 2011, comprensivo dei relativi riepiloghi e allegati indicati dall’articolo 11 del medesimo decreto legislativo.

la nota integrativa al bilancio finanziario di previsione.Altra rilevante novità è costituita dallo “sfasamento” dei termini di approvazione dei documenti: nelle vigenti previsioni di legge, infatti, il DUP deve essere approvato dal Consiglio comunale di ciascun ente entro il 31 luglio dell’anno precedente a quello a cui la programmazione si riferisce, mentre lo schema di


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bilancio finanziario annuale deve essere approvato dalla Giunta e sottoposto all’attenzione del Consiglio nel corso della cosiddetta “sessione di bilancio“ entro il 15 novembre. In quella sede potrà essere proposta una modifica del DUP al fine di adeguarne i contenuti a eventuali modifiche di contesto che nel corso dei mesi potrebbero essersi verificati.Solo per il triennio della programmazione finanziaria 2016-2018, il termine del 31 luglio è stato prorogato al 31 ottobre con Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 7 luglio 2015.


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Valenza e contenuti del Documento Unico di Programmazione

Il Documento Unico di Programmazione (DUP) rappresenta lo strumento che funge da guida strategica e operativa degli enti locali e, nell’intenzione del legislatore, consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative.Da questo punto di vista il DUP rappresenta, in ossequio al principio del coordinamento e della coerenza dei documenti di bilancio, il punto di partenza fondamentale di tutti gli altri documenti di programmazione.Questa sezione si propone di definire il quadro strategico di riferimento all’interno del quale si inserisce l’azione di governo del Comune.Questa attività deve essere necessariamente svolta prendendo in considerazione:a) lo scenario nazionale e internazionale per i riflessi che esso ha, sul Documento di Economia e Finanza con la legge di Stabilità sul comparto degli enti locali e quindi anche sul nostro ente;b) lo scenario regionale al fine di analizzare i riflessi della programmazione regionale sul Comune;c) lo scenario locale, recepito come analisi del contesto sociale, economico e finanziario dell’Ente.la parte del documento che segue evidenzia:

le scelte basilari rappresentano il programma dell’Amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo;

le politiche di mandato che l’Ente intende attuare per la realizzazione delle proprie che finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali;

gli indirizzi generali di programmazione, sempre riferiti al periodo di mandato.Il DUP semplificato comprende inoltre, relativamente all'arco temporale di riferimento del bilancio di previsione:

gli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo amministrazione pubblica; l’analisi della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti; la programmazione dei lavori pubblici; la programmazione del fabbisogno di personale; la programmazione delle alienazioni e della valorizzazione dei beni patrimoniali.


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Lo scenario economico internazionale italiano e regionale

Si riportano di seguito le linee principali di pianificazione internazionale, nazionale e regionale elaborate dalla Banca d’Italia.L’esito del referendum del mese di giugno 2016 nella Gran Bretagna non ha avuto, fino ad ora, delle ripercussioni di rilievo sulle condizioni dei mercati finanziari internazionali.L’economia mondiale continua, ciò nonostante, a crescere a un ritmo moderato. Le prospettive sono leggermente migliorate nelle economie degli Stati emergenti, ma restano incerte nei principali paesi avanzati.La crescita attesa del commercio internazionale è stata ancora una volta rivista al ribasso. I rischi derivano dalle tensioni di natura geopolitica, alimentate dai conflitti nel Medio Oriente, dalla minaccia del terrorismo e dai timori che gli sviluppi politici, in molti paesi avanzati, possano indurre a considerare forme di chiusura nazionale. Nell’area dell’Euro l’espansione non ha fino ad ora risentito, in misura significativa, dell’incertezza dell’economia globale. Nella primavera trascorsa, ciò nonostante, l’attività economica ha rallentato e, in prospettiva, potrebbe riflettere l’indebolimento della domanda mondiale. L’inflazione al consumo dovrebbe risalire a breve, a seguito del progressivo esaurirsi dell’effetto del calo dei prezzi dei beni energetici registrato alla fine dello scorso anno. L’andamento di fondo non mostra, però segnali di aumento duraturo, rispecchiando anche il permanere di margini rilevanti di capacità produttiva inutilizzata, e resta fonte di preoccupazione.Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha confermato che il considerevole grado di sostegno monetario sarà mantenuto; se necessario, è pronto a intervenire ulteriormente con tutti gli strumenti a sua disposizione. Il Consiglio ha anche incaricato lo staff dell’Eurosistema di valutare le diverse opzioni tecniche per assicurare che l’attuazione del programma di acquisto di attività non incontri ostacoli.In Italia, dopo un andamento stazionario, nel secondo trimestre del 2016, che ha riflesso un calo della domanda nazionale, il prodotto e tornato a crescere lievemente nel terzo e quarto trimestre. Nel corso dell’estate gli indicatori congiunturali (in particolare la produzione industriale e i sondaggi presso le imprese) si sono collocati su livelli coerenti con una contenuta espansione dell’attività economica. Malgrado la flessione dell’ultimo periodo, il clima di fiducia delle famiglie si attesta su valori ancora elevati. Dal primo trimestre del 2015 gli investimenti si sono riavviati, ma la dinamica è rimasta modesta per tutto il 2016 rispetto sia agli altri paesi dell’area, sia a quanto rilevato in passato all’uscita da episodi recessivi.Secondo l’evidenza statistica gli investimenti non sono più frenati dalle condizioni di accesso al credito, tornate a essere accomodanti, ma risentono soprattutto delle prospettive della domanda ancora deboli. Sulla base di nostre analisi un ritorno ai ritmi di investimento osservati prima della crisi globale, oltre a rafforzare la ripresa ciclica, innalzerebbe la crescita potenziale in Italia di oltre mezzo punto percentuale.Le esportazioni italiane sono aumentate nel secondo trimestre 2016: il buon andamento ha interessato tutti i settori, in particolare la manifattura tradizionale, la metallurgia, la meccanica e l’alimentare.Tuttavia dall’estate sono emersi segnali di indebolimento, legati alle prospettive dell’economia globale e comuni all’intera area della moneta unica.L’occupazione è salita a ritmi superiori a quelli del prodotto, riflettendo anche gli effetti delle misure adottate dal Governo in tema di decontribuzione e di riforma del mercato del lavoro. Nel secondo trimestre 2016 l’occupazione è risultata più alta dell’1,8 per cento rispetto a quella di un anno prima; il tasso di disoccupazione è sceso all’11,5 per cento (dal picco del 12,8 registrato alla fine del 2014) e la disoccupazione giovanile è ulteriormente diminuita. Prosegue la crescita dell’occupazione a tempo indeterminato, seppure a ritmi inferiori rispetto all’anno scorso, in connessione con il ridimensionamento degli sgravi contributivi.


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L’inflazione al consumo, negativa da febbraio, è risalita, in base ai dati preliminari, su valori appena positivi in settembre. Si prevede un modesto recupero tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. L’inflazione di fondo resta però molto bassa, principalmente in connessione con gli ampi margini di capacità produttiva inutilizzata; è diminuita la crescita delle retribuzioni contrattuali, risentendo del mancato rinnovo dei contratti scaduti.Le condizioni del credito bancario sono difficili: il costo dei prestiti alle imprese si colloca su livelli storicamente molto bassi.Dai sondaggi emergono condizioni di finanziamento in miglioramento, seppure ancora differenziate a seconda della dimensione delle aziende. Sono in crescita le erogazioni alle famiglie, mentre il credito alle imprese risente della domanda ancora debole. La dinamica dei prestiti è più sostenuta per le società operanti nel settore dei servizi e per quelle di maggiore dimensione.Il miglioramento delle prospettive dell’economia si sta gradualmente riflettendo sulla qualità del credito delle banche italiane, ancora caratterizzate da una consistenza molto elevata di esposizioni deteriorate ereditate dalla lunga recessione. Le quotazioni azionarie delle banche sono diminuite nel corso dell’anno, presumibilmente per un ridimensionamento delle aspettative di mercato sulla loro redditività, ma al tempo stesso si sono decisamente ridotti i premi per il loro rischio di default, dopo il massimo toccato in febbraio.Nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016, presentata il 27 settembre scorso, il Governo ha rivisto al ribasso le stime di crescita del prodotto dell’Italia per il 2017 in linea con le recenti informazioni congiunturali e con l’indebolimento del contesto internazionale. Nel quadro a legislazione vigente il PIL aumenterebbe dello 0,6 nel 2017. Con la Nota di aggiornamento il Governo conferma l’orientamento della politica di bilancio programmato in aprile per il prossimo triennio. Per il 2017 è ribadita l’intenzione di annullare gli inasprimenti dell’IVA previsti dalle clausole di salvaguardia e di compensarne solo in parte gli effetti mediante interventi di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, nonché di revisione della spesa. La Nota, inoltre, elenca altre misure espansive quali investimenti pubblici in infrastrutture e incentivi fiscali agli investimenti delle imprese. Il rapporto tra il debito e il PIL inizierebbe a diminuire (di 0,3 punti percentuali, al 132,5 per cento).

Scenario macroeconomico in Italia(variazioni percentuali sull’anno precedente, salvo diversa indicazione)

VOCI 2015 2016 2017 2018PIL 0,6 1 1,1 1,2

Consumi delle famiglie 0,9 1,5 1,4 1,1Consumi collettivi 0,7 0,2 0,5 0,4

Investimenti fissi lordi 0,6 2,9 2,7 2,3Esportazioni totali 4,1 2,3 4,2 4,1Importazioni totali 5,8 4,1 4,8 3,8

Tasso di disoccupazione 11,9 11,4 11,1 10,8Saldo del conto corrente della bilancia

dei pagamenti2,2 2,0 1,5 1,7

Fonte: elaborazioni su dati Banca d’Italia e Istat. – Bollettino economico Banca d’Italia – giugno 2016

Gli indicatori, relativi al primo semestre del 2016, confermano la debolezza dell’economia globale al punto che le principali organizzazioni internazionali hanno rivisto al ribasso le previsioni sulla dinamica del commercio mondiale.A tutto ciò, si deve aggiungere che l’esito del referendum del 23 giugno 2016 che, ha visto la prevalenza dei voti favorevoli all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea ha contribuito ad aumentare la volatilità dei


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mercati finanziari internazionali e, benché le sue conseguenze siano di difficile valutazione, ha accresciuto i rischi sulle prospettive di crescita globali.Nelle economie avanzate, i dati relativi al primo trimestre 2016, hanno evidenziato un andamento debole dell’economia e del commercio internazionale ma, con significative differenze tra le aree. Negli Stati Uniti, il primo trimestre 2016, si era concluso con un rallentamento dell’economia dell’1,1% in ragione d’anno, ciò per effetto della decelerazione di consumi e della contrazione degli investimenti produttivi mentre i dati relativi al secondo trimestre suggeriscono un’accelerazione della crescita. L’indicatore PMI segnala un’espansione del settore manifatturiero dopo una prolungata fase di stagnazione; i consumi sono cresciuti nei mesi primaverili a ritmi sostenuti e l’occupazione ha accelerato in giugno.In Giappone l’indicatore PMI suggerisce invece un progressivo indebolimento del settore manifatturiero che, ha risentito del terremoto verificatosi lo scorso aprile e del calo degli ordini dall’estero a cui si è aggiunto un calo nella spesa delle famiglie.Anche nei paesi emergenti il quadro congiunturale rimane debole.In Cina le misure di stimolo adottate dal governo e dalla Banca centrale hanno contrastato il rallentamento dell’attività economica. Nel primo trimestre la crescita del PIL è stata pari al 6,7%, sostenuta dagli investimenti pubblici e dal comparto immobiliare stimolato da un’abbondante offerta di credito. Nel secondo trimestre è proseguita la crescita delle vendite al dettaglio, mentre l’attività manifatturiera e gli investimenti privati hanno rallentato.In India, dopo un primo trimestre in cui la crescita è stata elevata (8%), l’attività economica ha leggermente decelerato. Nei mesi invernali la recessione è proseguita in Brasile (-5,4%) mentre si è attenuata in Russia (-1,2%) grazie all’aumento della produzione di petrolio. Secondo le ultime previsioni dell’OCSE, pubblicate all’inizio di giugno, prime del referendum nel Regno Unito, la crescita del PIL globale nel 2016 si manterrà sui livelli dello scorso anno (3%). La revisione al ribasso per alcuni dei paesi avanzati risente del rallentamento osservato nel primo trimestre.Nel primo trimestre del 2016 il PIL dell’area dell’euro ha accelerato (0,6% sul periodo precedente), riportandosi al di sopra del livello registrato prima dell’avvio della crisi finanziaria. La domanda interna si conferma il principale motore della ripresa. Al rafforzamento delle spesa delle famiglie si è associato l’ulteriore rialzo degli investimenti.L’interscambio con l’estero ha invece frenato la crescita per il terzo trimestre consecutivo, il modesto incremento delle esportazioni ha riflesso la sola espansione delle vendite di beni nei paesi dell’area, a fronte di un calo di quelle verso il resto del mondo, le importazioni sono cresciute in misura marcata, stimolate dal rialzo della domanda interna.All’inizio del 2016 il PIL ha accelerato in tutti i maggiori paesi dell’area. E’ aumentato dello 0,7 % in Germania, dello 0,6% in Francia e dello 0,3% in Italia. L’economia tedesca, cresciuta al tasso più elevato dell’ultimo biennio, è stato sostenuta in particolare dalla spesa per gli investimenti. L’economia francese ha tratto impulso sia dal recupero dei consumi delle famiglie sia dall’ulteriore accelerazione degli investimenti al netto delle costruzioni.


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SCENARIO ECONOMICO REGIONALE (*)L'andamento generale dell’economia regionale nel 2015 ha visto rafforzarsi, come confermato dal rapporto della Banca d'Italia 2016, dei segnali di ripresa già manifestatisi l'anno precedente. Per l’anno in corso ci si aspetta una lieve crescita del PIL, mentre le difficoltà dell'export sono attutite da un rafforzamento della domanda interna, in particolare nell'agroalimentare, comparto in cui secondo le indagini dell'istituto si è registrato un incremento degli ordini, sono cresciute la produzione e gli investimenti produttivi. L'attività del comparto delle costruzioni, dopo un sensibile calo pluriennale, si è stabilizzata grazie a investimenti pubblici che hanno compensato la flessione di quelli privati in ambito residenziale. Il commercio ha beneficiato di una lieve crescita dei consumi, favoriti dall'espansione del turismo, con flussi di passeggeri in aumento nei porti e aeroporti regionali. Tale quadro moderatamente positivo è confermato nell’isola dalla crescita dei livelli occupazionali, e sopratutto dalla domanda di lavoro verso forme contrattuali più stabili. Più in dettaglio nell’esame delle diverse fonti, le stime di Prometeia indicano per il 2015 una modesta ripresa del PIL regionale, che in base alle più recenti stime dell'Istat sul PIL nazionale (la cui crescita è stata rivista al ribasso dallo 0,8 allo 0,7) è suscettibile di rettifiche lievemente peggiorative. Nel 2014 era proseguito nell'isola il trend negativo, con un calo del PIL stimato al -0,44%, in linea con il trend nazionale: tale ultimo dato peraltro, al contrario di quello del 2015, sarà probabilmente rivalutato poiché l’Istat ha recentemente rivisto il valore nazionale da -0,3 a +0,1. Per il 2016 le previsioni Prometeia indicano una crescita del PIL regionale pari a 0,3: la più bassa, insieme alla Calabria, fra le regioni italiane (+0,8 la crescita del Paese nelle previsioni del FMI). Nel campo del lavoro, il tasso di disoccupazione regionale (Istat), dopo alcuni anni di peggioramento, nel consuntivo 2015 è migliorato, scendendo al 17,4 rispetto al 18,6 del 2014, in linea con i trend nazionale ove il dato passa da 12,7 a 11,9, e del Mezzogiorno (da 20,7 a 19,4). La disparità di genere, che nel 2013 in Sardegna era a favore delle femmine (16,9% di disoccupate contro il 17,9% dei maschi) in controtendenza con il dato nazionale, negli anni seguenti è tornata a favore dei maschi (18,2% femmine, 16,7% maschi nel 2015). Il tasso di occupazione nel 2015 è salito al 50,1 % della Forza Lavoro, riportandosi su valori simili al 2012, a metà strada fra l'Italia nel complesso (56,3%) e il Mezzogiorno (42,5%). Il divario di genere del tasso di occupazione permane stabilmente elevato a favore dei maschi (57,8 rispetto al 42,5 delle femmine), così come nell'Italia nel complesso. La crescita dell'occupazione in Sardegna va ascritta anche al settore primario, atipicamente elevata (19,7%) rispetto al Mezzogiorno e all'Italia (3,8%), mentre ugualmente atipico è il crollo del settore industriale sardo (-11,2% nel 2015 rispetto allo -0,3 nazionale). Il settore dei servizi, con un incremento occupazionale complessivo del 5,2% (superiore al dato nazionale dell'1,1%), fornisce nell'isola il maggiore contributo alla crescita del lavoro, nonostante il calo dei comparti del commercio, alberghiero e ristorazione. Anche l'occupazione giovanile (occupati di 15-29 anni in % sulla popolazione nella corrispondente classe di età, media annua) è cresciuta nel 2015, con il 23,6% di giovani occupati rispetto al 22,7% dell'anno precedente, pur lontano dal valore massimo raggiunto un decennio prima (35,8% di giovani occupati nel 2004). E' tuttavia bassa, e secondo l'ultimo dato disponibile in peggioramento, la capacità dell'economia sarda di assorbire nel mercato del lavoro i giovani laureati entro 3 anni dalla laurea: nel 2014 gli occupati 20-34enni non più in istruzione/formazione con un titolo di studio terziario conseguito da 1 a 3 anni prima erano infatti solo 3.746 in tutta l'isola, pari al 43,42% del totale occupati + inoccupati della categoria, mentre l'anno precedente gli occupati erano 5.503, pari al 53,64% del totale (Istat). Per contro, i giovani di 15-29 anni non occupati né inseriti in percorsi di istruzione e formazione (NEET) per la prima volta dal 2010 sono diminuiti, passando dagli 85.000 del 2014 ai 77.000 del 2015. Il dato sulla imprenditorialità giovanile (titolari di imprese individuali con meno di trent'anni iscritti nei registri delle Camere di Commercio) esprime preoccupanti segnali di un declino sia demografico che economico, nel senso di una difficoltà crescente all’avvio o subentro nella titolarità di impresa: i giovani imprenditori operanti nell'isola erano 9.170 nel 2000, mentre nel 2015 si sono ridotti a 5.507 (-39,95%), con un trend di decrescita pressochè costante nel quindicennio. Ciò in presenza di una sostanziale tenuta


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del numero di imprenditori nel complesso, pari a 100.852 unità nel 2015 (-5,57% rispetto a quindici anni prima): pertanto, il numero di imprenditori nell’isola non cresce e, nel contempo, si diventa imprenditori in età più avanzata. Il sistema economico regionale si caratterizza per un peso dei distretti industriali nettamente inferiore alla media nazionale, misurato in termini di unità locali e di occupazione: vi afferiscono il 4,2% degli stabilimenti e il 3,8% degli addetti, a fronte rispettivamente del 24,4% e del 24,5 a livello nazionale. Nel manifatturiero circa il 9% degli addetti regionali è impiegato nei distretti. In Sardegna, in base ai dati del Censimento del 2011, l’Istat ha individuato 39 sistemi locali del lavoro (SLL), ossia aree territoriali definite sulla base dei flussi degli spostamenti giornalieri casa-lavoro. Tra questi, quattro sono stati identificati come distretti industriali (ovvero aree a vocazione manifatturiera con una quota elevata di occupazione in piccole e medie imprese e in cui è possibile individuare un comparto di specializzazione prevalente), mentre i restanti SLL sono classificati come sistemi locali del lavoro non manifatturieri. Rispetto al censimento del 2001, al distretto industriale di Tempio Pausania se ne sono aggiunti tre nuovi: il distretto di Macomer e quelli di Thiesi e Fonni. In questi ultimi due prevale l’attività agroalimentare, comparto che ha manifestato una maggiore robustezza e vivacità negli ultimi anni entro il contesto economico sardo, testimoniata da performance aziendali migliori rispetto alla media del settore manifatturiero. L'export regionale in valore su base trimestrale (Istat) ha mostrato una forte ripresa nel secondo trimestre 2016, dopo il calo del trimestre precedente. Nel saldo annuale 2015 le esportazioni sono in crescita (+3,2%), dopo il forte calo dei due anni precedenti, ma detratta la componente della raffinazione petrolifera, che ha un peso pari all’80%, risultano in calo. Le esportazioni di prodotti alimentari tuttavia registrano nell'isola un trend di costante incremento (+2,32% nel 2014 a prezzi correnti). Anche le esportazioni di prodotti dell'agricoltura, caccia, silvicoltura, pesca e piscicoltura hanno ripreso a crescere con forza dal 2013, sino all'exploit del +30,44 nel 2015. Infine, l'export totale dell'industria manifatturiera è tornato a crescere nel 2015 (+3,45%), pur rappresentando ancora solo il 75% circa del valore più alto raggiunto nel 2012 (prezzi correnti). Per le importazioni, anch’esse fortemente influenzate dalla componente petrolifera (greggio), nel 2015 è proseguito in maniera ancora più marcato il calo (-18,2%) iniziato nel 2013. Nei trasporti, il traffico aereo ha registrato un costante incremento di sbarchi: su Alghero-Fertilia +6,4% nel 2014 nei servizi di linea, con una modesta diminuzione del traffico su charter; su Olbia +14,9 nei servizi di linea, incremento dimezzato dal crollo dei charter. Su Cagliari-Elmas infine, che sostiene un traffico all'incirca pari a quello della somma degli altri due scali, dopo il calo registrato nel 2012 è proseguito nel 2014 il lieve recupero (+ 0,96%), rafforzato da un incremento anche del traffico su charter. La portualità marittima nel 2014 vede Olbia, principale scalo dell'isola, stabile per traffico passeggeri dopo il crollo del 2012, così come Golfo Aranci, mentre a Porto Torres è ripreso il precedente trend di decremento dei flussi. Il traffico portuale delle merci, in peso, ha ripreso il trend di crescita su Cagliari (con il Porto Canale), dopo la diminuzione del 2013, giungendo ai record di 33.000 tonnellate nel 2014 (Istat) e oltre 40.000 nel 2015 (Autorità portuale). Forte calo invece a Porto Foxi (Sarroch), passato da 13.293 Ton a 11.237 (2014, Istat). In crescita i porti di Oristano e Porto Torres, quest'ultimo tuttavia reduce da un dimezzamento del traffico negli ultimi 5 anni. Portovesme non ha purtroppo registrato alcun traffico nel 2014, dopo il crollo dell'anno precedente. Nel turismo, l'isola ha registrato nel 2015 un incremento del flusso in arrivo, pari al 9,1%, e un analogo incremento delle presenze (Istat). Gli incrementi hanno coinvolto sia il settore alberghiero che quello extralberghiero, il quale assorbe il 25,23% degli arrivi e il 26,31% delle presenze totali. La dinamica positiva conferma una ripresa avviata già nel 2014, dopo il forte calo registratosi a partire dal 2011, pur senza raggiungere ancora il complessivo di presenze del 2010. L'emergenza sociale relativa all'economia delle famiglie è testimoniata da un dato Istat: le "persone a rischio di povertà o esclusione sociale" (ovvero con reddito inferiore al 60 % del reddito mediano, e/o in condizioni di grave deprivazione materiale, e/o appartenenti a famiglie in cui gli adulti hanno lavorato per meno del 20 % del loro potenziale nell'anno precedente) sono in Sardegna ben 628.265, pari al 37,7% della


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popolazione dell'isola. Il dato si riferisce al 2014 ed era in forte peggioramento rispetto all'anno precedente (+17,76% di persone a rischio di povertà ed esclusione). Tra i dati che meritano evidenza può essere citata infine l'efficienza delle amministrazioni pubbliche nell'evitare ritardi di esecuzione delle opere pubbliche. Il dato, elaborato dall'Istat anche secondo le richieste dell'Accordo di Partenariato 2014-2020, quale indicatore della capacità amministrativa e tecnica delle pubbliche amministrazioni nei programmi di investimento pubblico, si riferisce per ora a un'unica annualità (2013): solo le pubbliche amministrazioni di due territori italiani sono in grado di completare la maggior parte delle opere pubbliche nei tempi di riferimento, ovvero quelle delle Provincie Autonome di Bolzano (43,2% di ritardi) e Trento (49,4% di ritardi). In Sardegna come altrove le OOPP sono prevalentemente in ritardo (65,1%), ma lievemente meno rispetto alla media nazionale, che vede il 65,5% di opere con tempi di attuazione superiori ai valori di riferimento. I dati più negativi appartengono alle Marche (78% di ritardi), alla Campania (71,6%) e al Friuli V.G. (70,5%).(*) Tratto integralmente dal “Documento di Economia e Finanza Regionale 2017” della Regione Sardegna.


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Valutazione della situazione socio economica del territorio

Dopo aver analizzato le principali variabili macroeconomiche e le disposizioni normative di maggior impatto sulla gestione degli enti locali, in questo paragrafo si analizzano le principali variabili socio economiche che riguardano il territorio comunale.Un’analisi approfondita della composizione della popolazione e delle tendenze demografiche, la conoscenza del territorio comunale e delle sue strutture e una valutazione della rete socio economica sono fondamentali al fine di costruire una strategia e di programmare azioni da parte dell’Amministrazione o di stimolare azioni da parte degli enti pubblici superiori e delle altre realtà presenti nel territorio.

Analisi del territorio e delle struttureLa conoscenza del territorio comunale e delle sue strutture costituisce attività prodromica per la costruzione di qualsiasi strategia.A tal fine nella tabella che segue vengono riportati i principali dati riguardanti il territorio e le sue infrastrutture, presi a base della programmazione.io e SUPERFICIE Kmq. 36RISORSE IDRICHE Laghi n° 0

Fiumi e Torrenti n° 0STRADE Statali km. 4,00

Provinciali km. 9,00Comunali km.27,65Vicinali km. 63,00Autostrade km. 0,00

Per l’analisi degli strumenti urbanistici si rinvia al paragrafo relativo alla programmazione operativa.

Analisi demograficaL’analisi demografica costituisce certamente uno degli approfondimenti di maggior interesse per un amministratore pubblico: infatti, tutta l’attività amministrativa posta in essere dall’Ente è diretta a soddisfare le esigenze e gli interessi della propria popolazione da molti vista come “cliente/utente” del Comune.La conoscenza pertanto dei principali indici costituisce motivo di interesse perché permette di orientare le politiche pubbliche.Popolazione legale al censimento ( 2010 ) n° 1.210Popolazione residente al 31 dicembre 2016 Totale Popolazione n° 1.132

di cui:maschi n° 580femmine n° 552nuclei familiari n° 517comunità/convivenze n° 2

Popolazione all’1 gennaio 2016 Totale Popolazione n° 1.154Nati nell'anno n° 5Deceduti nell'anno n° 17saldo naturale n° -12Immigrati nell'anno n° 6Emigrati nell'anno n° 16saldo migratorio n° -10

Popolazione al 31 dicembre 2016 Totale Popolazione n° 1.132di cui:In età prescolare (0/6 anni) n° 37In età scuola obbligo (7/14 anni) n° 56In forza lavoro 1ª occupazione (15/29 anni) n° 168In età adulta (30/65 anni) n° 549


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In età senile (oltre 65 anni) n° 322Tasso di natalità ultimo quinquennio: Anno Tasso2010= 0,25%2011= 0,66%2012= 0,50%2013= 0,25%2014= 0,67%2015= 0,442016=0,44Tasso di mortalità ultimo quinquennio:2010= 1,39%2011= 1,15%2012= 1,67%2013= 1,09%2014= 0,93%2015= 1,502016= 1,50

Popolazione massima insediabile come da strumento urbanistico vigente

abitanti n° 1.784 entro il 31 dicembre 2030

Livello di istruzione della popolazione residente:Laureati 10%Diplomati Scuola superiore 35%Licenza media Inferiore 28%

In età prescolare 0/6 anni 2010 = 392011 = 382012 = 382013 = 442014 = 442015 = 372016= 37

In età scuola obbligo (7/14 anni) 2010 = 602011 = 602012 = 642013 = 622014 = 622015 = 562016= 56

In forza lavoro 1ª occupazione (15/29 anni) 192 181 187 183 02010 = 602011 = 602012 = 642013 = 622014 = 622015 = 562016= 56

In età adulta (30/65 anni) 597 586 581 576 02010 = 602011 = 602012 = 642013 = 622014 = 622015 = 562016= 56

In età senile (oltre 65 anni) 328 327 328 320 02010 = 602011 = 602012 = 642013 = 622014 = 62


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2015 = 562016= 56

La composizione della popolazione del Comune è caratterizzata da una percentuale alta di ultra sessantacinquenni. Da ciò deriva che una gran parte dei redditi familiari sono rappresentati da reddito da pensione; il che comporta per il Comune una caratterizzazione delle spese di natura sociale e per la casa di riposo.La condizione socio economica degli abitanti di Atzara può essere considerata nella media di quella caratterizzante i piccoli comuni del centro della Sardegna. Si tratta di un’economia improntata, prevalentemente, alla valorizzazione del patrimonio culturale e storico della comunità, all’accoglienza turistica e all’indotto da esse generato, con particolare riferimento alle attività agricole e alla vendita dei prodotti artigianali e alimentari tipici locali.2 2013 2014 2015Occupazione ed economia insediataA integrazione dell’analisi demografica vuole essere presentata anche una brevissima analisi del contesto socio economico, riassumibile nei dati che seguono.L'economia prevalente presente sul territorio di Atzara è legata allo sfruttamento delle risorse dell’agricoltura e della pastorizia e della piccola impresa artigiana. Risultano ancora carenti le strutture ricettive capaci di accogliere il flusso turistico legato alle bellezza naturali artistiche e storiche.

Imprese del settore industriale, artigianale, turistico, agricolo e silvicolotipologia addetti Eventuali note

Quattro Imprese edili 9due officine auto 3due officine meccaniche 4una falegnameria 2due Parrucchiere 2due termoidraulici 2un laboratorio di marmi e graniti 1una Rivendita di Pane 3Una sartoria 1una azienda agrituristica 4

Esercizi commercialitipologia addetti Eventuali note

due alimentari 2Due Rivendite di carni 2Una Rivendite di frutta e verdura 1Tre Bar 6Tre Ferramenta 3Una Pizzeria 3una Rivendita di giornali e riviste 1una Rivendita mobili e arredi 1Una Rivendita di Fiori e Piante 1Due Ambulanti 2

Tali esercizi commerciali danno lavoro a circa cinquanta persone.Dall’analisi delle dichiarazioni dei redditi risulta che le principali fonti di ricchezza per il paese sono rappresentate dai redditi da pensioni e da lavoro dipendente.L'economia locale è legata, a una tradizione rurale e a tutt'oggi l'attività agricola riveste buona importanza.Tra le risorse principali dell'agricoltura troviamo la coltivazione della vite. La viticoltura e ha grandi progressi.


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Alcune aziende agricole hanno sviluppato la loro attività prevedendo la vendita del prodotto imbottigliato. Nel corso degli anni si è assistito a una progressiva riduzione del numero delle attività commerciali parallelamente allo sviluppo, anche nella nostra zona, di centri commerciali. Questo settore di piccole dimensioni dovrà orientarsi verso la commercializzazione dei prodotti del territorio. Si tenterà di individuare nuove formule di commercializzazione dei prodotti.

I vincoli di finanza pubblica


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La legge n° 164 del 12 agosto 2016 rubricato “Modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali” ha modificato le disposizioni per l’attuazione del principio di pareggio di bilancio ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione.La sopraccitata legge 164/2016 è intervenuta sui vincoli di finanza pubblica con l’obiettivo dichiarato di rendere coerente la disciplina di tali vincoli con il quadro di regole contabili correlato all’armonizzazione dei bilanci di cui al d.lgs. n° 118 del 2011.In particolare, il testo novellato impone l’obbligo del solo saldo non negativo di competenza tra entrate e spese finali, sia a preventivo che a rendiconto.A tal fine le entrate finali sono quelle riferibili ai titoli 1, 2, 3, 4 e 5 e le spese finali quelle ascrivibili ai titoli 1, 2 e 3 dello schema di bilancio ex d.lgs. 118/2011.Con riferimento alla rilevanza del fondo pluriennale vincolato (FPV) di entrata e di spesa ai fini del raggiungimento del saldo, l’articolo 9 garantisce l’inclusione strutturale del FPV, al netto delle quote finanziate da debito, a partire dal 2020. Per il triennio 2017/2019 la norma demanda alla prossima legge di bilancio la quantificazione dell’ammontare del FPV rilevante, su base triennale, compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica.Rispetto alla formulazione iniziale del disegno di legge, la determinazione del FPV rilevante è opportunamente disposta non più su base annuale, bensì triennale, riducendo in tal modo – una volta definite le quote 2017/2019 – i margini di incertezza operativa in ordine all’effettiva quantificazione del saldo che ciascun Ente è chiamato a conseguire.L’esercizio 2017,così come gli esercizi precedenti, è caratterizzato dalle rilevanti difficoltà per gli Enti locali di predisporre il Bilancio di previsione, dovuto alle incertezze collegate all’entità dei trasferimenti da enti superiori e al gettito dei tributi locali.Qualora le determinazioni future in materia dovessero stabilire che le previsioni delle entrate risultano sovrastimate, Il Comune di Atzara dovrà adottare le opportune variazioni di bilancio.Pur di fronte a queste incertezze, la predisposizione del bilancio di previsione è stata resa uniforme ai principi previsti dall’Ordinamento finanziario e contabile al fine di soddisfare le esigenze informative dei portatori d’interesse.

La programmazione.


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In particolare, l’attività programmatoria è stata imperniata sul contemperamento tra il principio della prudenza e il principio della veridicità. Si evidenziano di seguito documenti del sistema di bilancio, adottati o da adottare da questa amministrazione, in ragione della loro valenza informativa sulla rendicontabilità dell'operato nel corso del mandato:

le linee programmatiche di mandato di cui all’articolo 46, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n° 267, che costituiscono la base dell'intero processo di programmazione;

la relazione di inizio mandato di cui all’articolo 4 bis, del decreto legislativo n° 149 del 2011, volta a verificare l'assetto finanziario e patrimoniale dell'Ente all'inizio del mandato;

la relazione di fine mandato di cui all’articolo 4 bis del Decreto Legislativo n. 149 del 2011, da adottare prima del termine del mandato elettorale, nella quale si darà compiuta evidenza delle attività svolte nel corso del mandato, con riferimento agli indirizzi strategici ed alle missioni, soffermandosi in particolare:

1. sul sistema ed esiti dei controlli interni, rispetto dei saldi di finanza pubblica programmati,

2. sulla quantificazione della misura dell'indebitamento, convergenza verso i fabbisogni standard, situazione finanziaria e patrimoniale dell’ente anche con riferimento alla gestione degli organismi controllati (articolo 2359 del codice civile);

le linee programmatiche di mandatoDi seguito uno stralcio degli aspetti salienti delle linee programmatiche di mandato suddivise in cinque parti:

a) BUONA AMMINISTRAZIONEb) UN COMUNE AMICOc) AMBIENTE, ENERGIA E FUTURO,d) ATTIVITA’ PRODUTTIVEe) AMMINISTRAZIONE CONDIVISA

La buona amministrazione: “Difendere i diritti e tutelare i servizi”La buona amministrazione gestirà le risorse pubbliche con saggezza e in modo bilanciato, mirando a tutelare i servizi e garantendo, a tutti, il diritto di poterne usufruire La buona prassi amministrativa non può prescindere da un uso oculato delle disponibilità finanziarie, ma è anche strettamente collegata all’entusiasmo e alla capacità di chi, chiamato ad amministrare la comunità, deve mettere in campo idee e progetti in grado di intercettare nuove risorse.Amministrare per il bene comune significa, soprattutto, lottare per i diritti collettivi, garantire i servizi essenziali per il cittadino e interpretare le nuove esigenze della società. In questo modo si potranno offrire nuove opportunità, in grado di rispondere alle legittime necessità di tutta la cittadinanza.………… Bisognerà poi mettere in gioco tutte le energie umane e professionali della nostra comunità, per individuare e intercettare bandi e finanziamenti che possano incrementare il bilancio comunale, e che permettano di investire nei settori cruciali: lavoro, istruzione, servizi sociali, cultura, sport, viticoltura, edilizia, artigianato, commercio, strade rurali, decoro urbano. Un’idea concreta: “Il piano energetico ambientale comunale”Abbiamo individuato, come priorità amministrativa, la capacità di gestire al meglio le risorse comunali e di puntare a interventi che possano ridurre la spesa pubblica e liberare risorse da destinare a tutte le fasce della popolazione, a partire da quelle più deboli. Il primo passo sarà quello di costruire il nuovo Piano energetico ambientale comunale (PEAC) indispensabile per potersi avvalere di risorse regionali, nazionali ed europee. Con il PEAC si realizzeranno una serie di interventi mirati al risparmio energetico e alla produzione stessa di energia, attraverso l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili. …Un Comune amico al servizio dei cittadini


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La crisi economica ha purtroppo colpito anche la nostra comunità e il nostro territorio. Molte famiglie hanno perso o visto diminuire il proprio reddito e il proprio potere d’acquisto. I tagli ai servizi, hanno poi ridotto la qualità della vita delle persone. In questa situazione, … [bisogna] intervenire con servizi pubblici adeguati che siano di supporto alle famiglie e ai lavoratori. Per prima cosa si dovrà difendere l’esistente... La nostra proposta vuole difendere le categorie più deboli della popolazione. Pensiamo sia giusto costruire una società a misura di bambino, per rendere l’infanzia una fase della vita serena. I bambini felici di oggi saranno gli adulti seri e responsabili di domani. …… opereremo per garantire il diritto alla scuola pubblica e all’istruzione di qualità, …… offrire spazi pubblici accoglienti, puliti e fruibili. Un occhio di riguardo sarà dato agli anziani, garantendo loro servizi a domicilio e potenziando l’offerta ricettiva della Comunità Alloggio.Per le fasce più giovani della popolazione riteniamo di intervenire promuovendo percorsi di mobilità, da individuare attraverso la progettazione europea. Tuttavia, l’obiettivo principale, sarà quello di favorire la creatività giovanile e attivare strumenti che permettano ai giovani di autogestire la propria progettualità.Intendiamo poi sostenere e valorizzare politiche per le pari opportunità, capaci di garantire la massima partecipazione di tutte le categorie sociali alla gestione della cosa pubblica. ….. riteniamo di sostenere e promuovere l’attività sportiva, garantendo un supporto pubblico alla progettazione delle associazioni del settore. Per quanto riguarda le attività produttive, prevediamo misure concrete per sostenere i settori agropastolare, artigianale, vitivinicolo e commerciale, garantendo, nel contempo, il supporto pratico a coloro che intendono avviare nuove attività imprenditoriali.Intendiamo sostenere le attività delle associazioni locali, e favorire processi di progettazione condivisa, nell’interesse della collettività. Un’attenzione particolare sarà dedicata a dialogare e a collaborare costantemente con la Parrocchia, coinvolgendo i rappresentanti dell’Istituzione religiosa nelle scelte più importanti che riguardano la cittadinanza.Per una tutela dell’ambiente e dei beni identitari.L’ambiente è al centro della proposta amministrativa perché riteniamo che, la tutela e la salvaguardia delle nostre risorse ambientali, sia garanzia per una qualità della vita ottimale e garanzia di sviluppo economico e turistico. Pertanto, saranno sostenute le associazioni locali che si occupano di difesa dell’ambiente, anche attraverso il finanziamento dei progetti di tutela e valorizzazione ambientale.In quest’ottica rientra anche la salvaguardia e la valorizzazione dei nostri monumenti identitari, un patrimonio indispensabile per tutta la comunità.Per questo, come primo impegno amministrativo, intendiamo attivarci per restituire alla cittadinanza la fruibilità della Chiesa Parrocchiale, un patrimonio per tutti noi e in particolare per le generazioni future.Gli anziani come risorsa. Le politiche attive per gli anzianiGli anziani come risorsa e come bene comune è un obiettivo fondamentale del nostro progetto.Per questo intendiamo operare per tutelare i servizi ad essi dedicati …. che devono puntare a garantire la migliore qualità della vita possibile a livello domiciliare.Puntiamo a valorizzare al meglio il servizio offerto dalla Comunità Alloggio, favorendo la migliore gestione possibile della struttura, che dovrà essere messa nella condizione di operare a pieno regime e soddisfare così le numerose richieste di chi, da tempo, attende di poter usufruire del servizio. Ciò permetterà di assicurare un’adeguata assistenza ma anche di tutelare e garantire i posti di lavoro. …


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E’ necessario porre in essere politiche attive per la terza età, …… finalizzate alla massima realizzazione delle potenzialità fisiche, mentali, sociali ed economiche, per fare si che le persone possano condurre vite socialmente ed economicamente attive. ... ci proponiamo di valorizzare i talenti della terza età, per rendere gli anziani protagonisti di un percorso che sappia favorire il loro dinamismo e la loro vivacità, e che stimoli percorsi di socializzazione utili alla crescita armoniosa di tutta la comunità.La famiglia è un bene comune, un patrimonio collettivo indispensabile per armonizzare la società. Per questo riteniamo prioritario garantire alle famiglie un forte sostegno pubblico, attraverso l’erogazione di servizi sociali e socializzanti, utili a valorizzare le potenzialità di tutto il nucleo familiare. In particolar modo, saranno offerti servizi gratuiti e a basso costo per favorire l’integrazione, il supporto alla genitorialità, per meglio affrontare le problematiche inerenti l’infanzia e l’adolescenza…Le pari opportunità. Per una società dell’uguaglianza…… rilanciare le politiche per le pari opportunità. … il concetto di pari opportunità non deve valorizzare in modo esclusivo l’universo femminile, ma può dare forza a tutte le specificità umane, sociali e culturali che animano il nostro paese e il territorio. Per questo si punterà a elaborare il Bilancio di genere, a sostenere la Consulta per le pari opportunità e si darà attuazione ai principi della “Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale”. …I giovani come garanzia di un futuro miglioreIn una società che cambia e si sviluppa rapidamente, le reali esigenze del mondo giovanile possono essere comprese solo attraverso la predisposizione di meccanismi efficaci, che mettano i nostri ragazzi nella condizione di poter esprimere e manifestare le proprie esigenze. … ci proponiamo di favorire percorsi autogestiti di formazione delle idee e di progettazione giovanile. Il nostro obiettivo principale sarà mettere i giovani nella condizione di operare autonomamente, per costruire progetti in linea con le proprie esigenze e aspirazioni.La cultura e la tradizione come bene comune, il futuro parte da quiGli aspetti culturali, legati alla tradizione, sono valori imprescindibili della nostra società. Partire da ciò che siamo, dalla nostra memoria, dalla nostra storia, da “sa limba” è il primo passo per costruire le basi del nostro futuro. Fondamentale, in un processo di crescita e sviluppo della comunità, sarà riuscire a coniugare la tradizione e la necessaria innovazione, che deve portarci a condividere nuove esperienze e nuove prospettive, in campo letterario, artistico, musicale. C’è da progettare e programmare un nuovo percorso culturale, per valorizzare le strutture e le iniziative già esistenti, ma soprattutto per crearne delle nuove. Un percorso che deve essere stimolato dalla condivisione delle idee e delle proposte, di coloro che, a vario titolo, vogliono contribuire allo sviluppo culturale di tutta la comunità. Questo perché siamo convinti che, con la cultura, la società può crescere sotto il punto di vista personale, sociale, economico e turistico.Le attività produttive. Sostenere una rete di solidarietàLa crisi che stiamo attraversando ha evidentemente penalizzato le nostre imprese, che più di tutte risentono degli effetti di un’economia che stenta a ripartire.... L’Ente pubblico non può certo ambire alla presunzione di avere ricette che possano far uscire dalla crisi la comunità, ma ha il dovere di mettere in campo idee e strategie per salvaguardare l’esistente. Noi vogliamo ripartire dalla valorizzazione del Centro Commerciale Naturale, inteso come rete di solidarietà economica e sociale, che avrà gli strumenti per progettare autonomamente strategie di sviluppo per i vari comparti produttivi. L’idea è quella di sostenere una rete di solidarietà tra le imprese locali, anche attraverso il potenziamento dell’Assessorato alle Attività Produttive e la costituzione di apposite commissioni comunali aperte alla partecipazione delle imprese interessate alla progettazione comunitaria. Inoltre, saranno attivati meccanismi di marketing, capaci di sostenere la promozione delle nostre produzioni tipiche.


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Un sostegno agli operatori agricoli e agli allevatoriAtzara è un paese che trae dall’agricoltura risorse utili per la vita quotidiana. La passione per la campagna è patrimonio collettivo, noi intendiamo valorizzare questa passione con interventi mirati a rendere più fruibile il nostro territorio. Sarà prestata molta attenzione alla manutenzione delle strade rurali, facendo in modo, sin dal prossimo bilancio, nel corso degli anni, di incrementare le risorse da destinare a tale scopo. Vogliamo che le nostre terre siano facilmente raggiungibili, sia per coloro che quotidianamente si dedicano alle attività agro-pastorali sia per coloro che intendono la campagna come piacere personale. Un altro sostegno per il comparto, che siamo sicuri di poter garantire, è quello di fornire delle postazioni pubbliche che possano permettere l’approvvigionamento idrico nei periodi di maggiore siccità. Per noi questa è una priorità, un impegno concreto, a basso costo, che garantirà un sostegno reale agli operatori del settore.Il vino di Atzara, uno stimolo per un progetto territoriale.La produzione vitivinicola rappresenta un elemento fondamentale della nostra economia. Il vino è, quindi, un patrimonio economico ma anche un fattore sociale e culturale, che bisogna promuovere e valorizzare con progetti concreti. Per fare ciò occorre investire risorse umane ed economiche nelle principali manifestazioni di promozione, come la Sagra del Vino e Cortes Apertas, sostenendo l’attività svolta dalle associazioni e dai cittadini. Sarà poi necessario ristabilire il rapporto di collaborazione con l’Associazione Nazionale Città del Vino, per poter usufruire di servizi innovativi e di supporto promozionale. Con questo spirito sarà indispensabile operare in stretta comunione con i Comuni del territorio a vocazione vitivinicola, per individuare strategie congiunte e interventi mirati ad una più efficace valorizzazione del marchio Mandrolisai doc. La progettazione sul comparto non può prescindere da momenti di informazione e di formazione sulle pratiche vitivinicole. In questo contesto sarà importante promuovere convegni e seminari in grado di informare i viticoltori su tutte le tematiche del settore. Un altro percorso da seguire, riguarda la messa in essere di strategie capaci di favorire l’interesse delle giovani generazioni alla produzione vitivinicola. Ciò stimolerà le attività connesse, in un circuito virtuoso capace di sfruttare al meglio tutte le potenzialità della filiera. In questo modo si potranno sperimentare attività innovative nei settori della distillazione, dell’uva da tavola, dello sfruttamento dei residui delle potature, della cosmesi e dell’offerta di prodotti alimentari correlati.L’unità del territorio per essere più fortiIl periodo di crisi che gli Enti locali stanno attraversando, non può essere motivo di scoraggiamento e rassegnazione. Sono diverse le strategie che si possono mettere in campo per contrastare questo fenomeno. Su tutte, riteniamo che sia indispensabile lavorare per l’unità del territorio del Gennargentu-Mandrolisai, favorire il dialogo tra le nostre comunità territoriali, attivarsi per porre le basi di un futuro di responsabile collaborazione e rispetto reciproco.I nostri piccoli centri rurali, da soli, non hanno peso ma con l’unità avremo più forza per combattere le sfide che ci attendono: difendere la sanità pubblica, i trasporti, la scuola, i servizi alle famiglie, ma anche per promuovere le produzioni tipiche. A questo proposito, ci attiveremo per stimolare le altre amministrazioni a condividere percorsi di promozione comuni. L’idea è realizzare una grande iniziativa itinerante, con cadenza annuale, una vetrina importante, capace di mettere in risalto tutta la produzione del Gennargentu- Mandrolisai, un territorio unico in Sardegna, che ha bisogno solo di essere maggiormente valorizzato.Condivisione e partecipazione. Anche tu potrai partecipare e decidere!La nostra proposta amministrativa parte dall’impegno di un gruppo di donne e uomini che hanno deciso di mettersi in prima linea per garantire una amministrazione alla nostra Comunità, in un momento particolarmente complicato. Lo facciamo con gioia. Siamo tuttavia coscienti del fatto che c’è molto lavoro


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da fare e che è necessario il contributo di tutti. Per questo, struttureremo l’azione consiliare in modo tale che, chiunque voglia offrire il proprio contributo possa farlo.Ciò garantirà così la massima partecipazione dei cittadini al governo della cosa pubblica. Per ogni settore, servizi sociali, culturali, agricoltura e allevamento, commercio, turismo, sport, saranno create delle apposite commissioni aperte ai cittadini, alle organizzazioni laiche e religiose, alle associazioni esistenti e a quelle che si vorranno creare. In tal modo, il Consiglio comunale e la Giunta potranno recepire le istanze concrete dei cittadini.


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Gli obiettivi della programmazione triennale

Nei paragrafi che seguono si descrivono le modalità attraverso le quali le linee programmatiche che l'Amministrazione ha tracciato per il prossimo triennio possono tradursi in obiettivi di medio e di breve termine da conseguire.In questa parte introduttiva ci preme riproporre le principali linee guida su cui questa amministrazione intende muoversi anche per il prossimo triennio, al fine di ottenere miglioramenti in termini di efficacia dell'azione svolta ed economicità della stessa.

Le linee guida della programmazione dell'EnteSi tratta di indicazioni connesse al processo di miglioramento organizzativo e del sistema di comunicazione interno all'ente. In particolare, le linee direttrici a cui la struttura dovrà indirizzarsi sono:1) ulteriore definizione, anche alla luce delle nuove competenze in corso di trasferimento, di aree di intervento di adeguata ampiezza di controllo che, in relazione alle principali funzioni e attività svolte dall'Ente, consentano il consolidamento organizzativo intorno a precisate aree di responsabilità, evitando le possibili duplicazioni di attività o procedure di controllo ripetitive;2) la scelta motivata di perseguire un aumento della produttività e della capacità di coordinamento del lavoro tra settori che incida su tutte le fasi del processo di programmazione - gestione e controllo;3) l’eliminazione di diseconomie gestionali che derivano dall'esistenza di più centri di responsabilità nei quali la gestione delle risorse umane e strumentali non risulti ottimizzata.Obiettivi dell'Amministrazione per il prossimo triennio sono di proseguire nel processo di trasformazione in atto, mediante un'azione finalizzata a:a) introdurre e sperimentare alcuni elementi di innovazione organizzativa;b) favorire nei responsabili dei servizi la conoscenza e l'approccio alla gestione delle risorse finanziarie ed economico - patrimoniali, mediante la piena valorizzazione della nuova struttura di bilancio, per facilitare la diffusione ed il consolidamento dei nuovi principi di programmazione, gestione e controllo;c) sviluppare politiche del personale e programmi di gestione delle risorse umane coerenti con le trasformazioni in atto. In particolare, gli interventi organizzativi saranno finalizzati ad adeguare le strutture per affrontare le mutate esigenze di funzionamento dell'Ente rispetto alle impostazioni del passato;d) rendere operativa la responsabilità sui risultati della gestione nella conduzione del personale e nell'organizzazione del lavoro, attivando contestualmente gli strumenti che rendano concreta la funzione di indirizzo e di controllo degli organi di Governo;e) introdurre il controllo economico interno di gestione al fine di esercitare una reale verifica funzionale della spesa nei singoli settori d'intervento;f) introdurre la valutazione dei fatti amministrativi e dei processi per assicurare che l'azione amministrativa non sia rivolta soltanto a un controllo burocratico aziendale dei risultati;g) favorire e richiedere alle strutture dell'ente nuove forme di comunicazione interna con gli amministratori che consentano di esplicitare le principali linee di controllo interno.Ai fini del consolidamento delle procedure di controllo interno sulla gestione, gli obiettivi programmatici che si intendono perseguire sono i seguenti:- potenziare il controllo e l’adeguamento delle procedure amministrative al fine di favorire una maggiore snellezza e flessibilità. Il Piano esecutivo di gestione deve costituire, a tal proposito, un fondamentale strumento per misurare l'azione amministrativa in termini di procedure in tutti i settori nei quali si esprime l'attività dell'ente;- maggiore incisività del controllo sugli equilibri finanziari di bilancio e sullo stato di realizzazione dei programmi dal punto di vista finanziario: funzione obbligatoria che il servizio finanziario dovrà esprimere compiutamente ai sensi del decreto legislativo n° 267 del 2000;- ulteriore adeguamento delle attività relative al controllo di gestione rivolto alla maggiore razionalizzazione del complessivo operare dell'Ente in termini di efficienza, efficacia ed economicità.


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Nei successivi esercizi del triennio saranno altresì posti ulteriori obiettivi da raggiungere, quali:- potenziamento dei sistemi informativi dell'Ente, con miglioramento delle informazioni fornite e completamento delle stesse;- individuazione di ulteriori modalità di comunicazione con l'esterno;- individuazione e miglioramento nella rete interna dell’Ente dei provvedimenti deliberativi e delle determinazioni connesse con la gestione delle risorse di bilancio.Contestualmente al processo di razionalizzazione sopra evidenziato non può essere sottovalutata un'oculata politica della spesa.Relativamente a essa, i principali indirizzi che sono alla base delle stime previsionali costituisconodirettiva imprescindibile, per quanto di competenza, per ciascun responsabile nella gestione dellerisorse assegnategli e risultano così individuati:

Spesa del personaleLe risorse umane costituiscono il fattore strategico dell'Ente locale. Pertanto le regole dell'organizzazione e della gestione del personale contenute nell'azione di riforma sono quelle di razionalizzare e contenere il costo del lavoro e raggiungere livelli di efficienza ed affidabilità migliorando le regole di organizzazione e di funzionamento.L’ente intende sfruttare pienamente tutti i margini di manovra per realizzare autonome politiche del personale utilizzando i propri strumenti normativi e quelli della contrattazione decentrata: autonoma determinazione delle dotazioni organiche, delle modalità di accesso, manovra sugli incentivi economici, interventi formativi.Nell'ambito di tali obiettivi si è elaborata la previsione di spesa relativa al personale con riferimento all'articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449 che richiede la programmazione triennale del fabbisogno di personale.La spesa per il personale, come risulta dall'allegato analitico al bilancio di previsione, è stata ottenuta tenendo in considerazione:- il riferimento alla spesa per l’anno precedente e i connessi limiti di legge;- l'aumento della spesa di personale per nuove assunzioni;- le diminuzioni di spesa per le cessazioni.La stessa è in linea con le disposizioni di legge e in particolare con i nuovi limiti introdotti.

Spese di manutenzioneLe spese di manutenzione ordinaria degli immobili e degli impianti sono state iscritte in bilancio tenendo conto degli andamenti storici rilevati negli anni precedenti e dei fabbisogni previsti, soprattutto in riferimento agli edifici scolastici e patrimoniali e agli impianti annessi agli stessi.Sarà necessario nel corso dell'anno 2017 provvedere a un analitico controllo dei vari centri di costo per "manutenzioni", impiegando allo scopo le risorse tecniche a disposizione.

Spese per utenze e serviziNell'ambito delle politiche di spesa tendenti alla razionalizzazione degli interventi correnti si dovràoperare:1) mediante la verifica dei consumi di energia elettrica e delle potenze installate;2) mediante la contrattazione con i soggetti erogatori dei servizi delle migliori condizioni per garantire il servizio telefonico a tariffe agevolate, con riferimento alla telefonia di sistema e ai telefoni cellulari;3) con la definizione dei contratti in essere per le utenze a rete eventualmente mediante l’utilizzo di società specializzate.

Spese per assicurazioniCon riferimento all'evoluzione in materia di assicurazioni si opererà, nell'anno 2017, al fine di proseguire nella realizzazione dei seguenti principali obiettivi:- attuare una puntuale ricognizione di tutti i rischi assicurati;- verificare l'adeguatezza delle polizze assicurative in essere con particolare riguardo ai massimali;- operare un adeguato confronto di mercato per ottenere le migliori condizioni sui premi assicurativi.


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Cancelleria, stampati e varieNell'ambito dei processi di semplificazione e snellimento dell'azione amministrativa, l'Ente porrà particolare attenzione agli stampati che utilizza e alla omogeneizzazione e uniformità degli stessi in termini di uso da parte di tutti i settori.Sarà curata anche l'applicazione dell'immagine coordinata dell’Ente in modo da migliorare la qualità della comunicazione con l'esterno, la trasparenza dei documenti inviati e la comunicazione con i soggetti che vengono in contatto con l'Ente.Si tenderà comunque a una loro riduzione attraverso la digitalizzazione dei processi amministrativi.

Formazione del personaleLa formazione del personale, la sua riqualificazione e il suo aggiornamento costituiscono strumentiindispensabili per una efficiente gestione della "macchina amministrativa pubblica". Questa amministrazione intende avviare, nel rispetto delle competenze, un'attività di formazione soprattutto nei campi di intervento a maggior valore aggiunto nel rispetto degli accordi sindacali.A riguardo il bilancio prevede, nel rispetto delle disposizioni previste dal vigente CCNL, adeguate disponibilità finanziarie.

Prestazioni diverse di servizioAdeguata attenzione dovrà essere posta anche alle spese ricollegabili a prestazioni di servizio cercando di porre in essere una politica di spesa che, nel rispetto del mantenimento o miglioramento degli standard qualitativi del 2017, possa comportare risparmio di risorse utili per il conseguimento di ulteriori obiettivi.

TrasferimentiL'intervento di spesa riguarda contributi ad Enti, Associazioni e diversi per il raggiungimento dellefinalità istituzionali proprie.Tale stanziamento sarà utilizzato dall'ente nell'ottica di favorire la progettualità da parte degli Enti e delle Associazioni sovvenzionate e non il finanziamento indistinto di oneri gestionali a carico degli Enti medesimi.

Obiettivi degli organismi gestionali e partecipati dell'ente.Con riferimento agli obiettivi gestionali degli enti e organismi direttamente partecipati, si sottolinea la crescente importanza di definire un modello di "governance esterna" diretta a "mettere in rete", in un progetto strategico comune, i soggetti partecipati dall’ente locale, così come previsto dalla vigente normativa e dagli obblighi in materia di Bilancio consolidato e di Gruppo Pubblico Locale.La legge attribuisce all’Ente la facoltà di gestire i servizi pubblici locali anche per mezzo di società private, direttamente costituite o partecipate, e indica così un modulo alternativo di gestione rispetto alla classica azienda speciale. La forma societaria adottata, al pari del possibile fine lucrativo che di per sé non è in contrapposizione conil perseguimento di uno scopo pubblico, non ha alcun peso per conferire o meno al soggetto operante la natura pubblica. Le modalità di gestione dei servizi sono quindi lasciati alla libera scelta della pubblica amministrazione seppure nel rispetto di taluni vincoli dettati dall’esigenza di non operare una distorsione nella concorrenza di mercato. L’acquisizione o il mantenimento di una partecipazione, d’altro canto, vincola l’Ente per un periodo non breve. Per questa ragione, le valutazioni poste in sede di stesura del bilancio devono interessare anche le partecipazioni. In questo ambito, va posta particolare attenzione all’eventuale presenza di ulteriori fabbisogni di risorse che possono avere origine dalla condizione economica o patrimoniale degli eventuali rapporti giuridici consolidati.Il quadro riporta le principali partecipazioni possedute dall’Ente, individuando la quantità ed il valore delle singole quote nominali, accostato infine queste ultime al corrispondente valore complessivo della partecipazione. Le due colonne finali individuano, rispettivamente, il capitale sociale dell’azienda e la quota


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percentuale di capitale di proprietà dell’ente. Quest’ultima informazione contribuisce a precisare la capacità dell’ente di influire nelle scelte di programmazione dell’azienda partecipata.A tal fine l’Ente ha adottato la delibera della Giunta comunale di individuazione del gruppo economico locale e del perimetro di consolidamento del bilancio.Convenzioni con altri enti.Il testo unico sull'ordinamento degli enti locali prevede che i comuni, al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati, possano stipulare tra loro apposite convenzioni. Le convenzioni devono stabilire il fine, la durata, le forme di consultazione degli enti contraenti, i loro rapporti finanziari ed i reciproci obblighi e garanzie. Oltre a questi accordi volontari, solo per la gestione a tempo determinato di uno specifico servizio o per la realizzazione di un'opera, lo Stato e la Regione, limitatamente allo svolgimento delle materie di propria competenza, possono prevedere forme di convenzione obbligatoria fra enti locali, previa statuizione di un disciplinare-tipo. Le convenzioni, sia quelle volontarie che le obbligatorie, possono prevedere anche la costituzione di uffici comuni, che operano con personale distaccato dagli enti partecipanti, ai quali affidare l'esercizio delle funzioni pubbliche in luogo degli enti partecipanti all'accordo, ovvero, la delega di funzioni da parte degli enti partecipanti all'accordo a favore di uno di essi, che pertanto verrà ad operare in luogo e per conto degli enti deleganti.Il successivo prospetto riporta l'elenco delle principali convenzioni sottoscritte dall'Ente mettendo in evidenza il numero degli enti che, a vario titolo e con diversi ruoli, vi partecipano.La situazione, come riportata nel prospetto e sulla base delle informazioni al momento disponibili, non richiede alcun intervento correttivo con carattere d’urgenza. I possibili provvedimenti migliorativi e/o correttivi, frutto di nuove ed ulteriori valutazioni d’insieme, saranno ponderati ed eventualmente adottati solo in seguito al normale svolgimento dell’attività di monitoraggio e controllo sulla gestione.

I recenti interventi normativi emanati sul fronte delle partecipazioni in società commerciali ed enti detenuti dalle amministrazioni pubbliche, sono volti alla loro razionalizzazione e a evitare alterazioni o distorsioni della concorrenza e del mercato così come indicato dalle direttive comunitarie in materia. Il Comune, oltre ad aver ottemperato a tutti gli obblighi di comunicazione e certificazione riguardanti le partecipazioni, monitora costantemente l’opportunità di mantenere le stesse in base al dettato normativo di riferimento.

consuntivo annuale Programmazione pluriennale2015 2016 2017 2018 2019

consorzi 1 1 1 1 1Organismi privati 0 1 1 1 1Società per azioni 1 1 1 1 1

totale 2 3 3 3 3

PRINCIPALI PARTECIPAZIONIPOSSEDUTE DALL'ENTE

Azioni possedute

Valore nominale

Valore totalepartecipazione

Cap. socialepartecipata

Quota %dell'Ente

ABBANOA SPA 23.799 1,00 23.799,00 256.275.415,00 0,1G.A.L. Distretto Rurale BMGS 3.000,00 2,71

totale 26.799,00

PRINCIPALI CONVENZIONI STIPULATE CON ALTRI ENTI DEL SETTORE PUBBLICO Numero Enti


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convenzionatiATO SARDEGNA 343COMUNITA MONTANA GENNARGENTU MANDROLISAI 13CONVENSIONE SEGRETERIA COMUNALE ATZARA- ALLAI - ARDAULI E NUGHEDU 4

Il governo del territorio: la pianificazione urbanistica. (Coerenza delle previsioni con gli strumenti urbanistici).L'intera attività programmatoria illustrata nel presente documento trova presupposto e riscontro negli strumenti urbanistici operativi a livello comunale quali:

il Piano Regolatore Generale; Programma di fabbricazione; Piano edilizia economica e popolare; Piano degli insediamenti produttivi.

Si evidenzia che le previsioni poste a base della programmazione di attività cui questo documento afferisce sono coerenti con le previsioni degli strumenti urbanistici vigenti così come delineati nei prospetti sopra esposti (articolo 170, comma 7, del d.lgs. n° 267 del 2000).

Parametri utilizzati per programmare i flussi finanziari ed economici dell’Ente


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Interessante è l’apprezzamento dello "stato di salute" dell’Ente, così come desumibile dall’analisi dei parametri di deficitarietà.L'articolo 228 del d.lgs. n° 267/2000, al comma 5 e seguenti, prevede che "al Conto del bilancio sono annesse la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale ...".Si tratta di una disposizione che assume una valenza informativa di particolare rilevanza, finalizzata a evidenziare eventuali difficoltà tali da delineare condizioni di pre-dissesto finanziario e, pertanto, da monitorare costantemente. Tali parametri obiettivo di riferimento sono fissati con apposito Decreto del Ministero dell'Interno.

tipologia 2014 2015 2016Risultato contabile di gestione rispetto entrate correnti

Rispettato Rispettato Rispettato

Residui entrate proprie rispetto entrate proprie Rispettato Rispettato RispettatoResidui attivi entrate proprie rispetto entrateproprie


Residui complessivi spese correnti rispetto spese correnti

Non Rispettato Non Rispettato Non Rispettato

Procedimenti di esecuzione forzata rispettospese correnti


Spese personale rispetto entrate correnti Rispettato Rispettato RispettatoDebiti di finanziamento non assistiti rispettoentrate correnti


Debiti fuori bilancio rispetto entrate correnti Rispettato Rispettato RispettatoAnticipazioni tesoreria non rimborsate rispettoentrate correnti


Con riferimento alle condizioni interne, l’analisi strategica richiede, quantomeno, l’approfondimento di specifici profili nonché la definizione dei principali contenuti che la programmazione strategica ed i relativi indirizzi generali, con riferimento al periodo di mandato, devono avere.

Organizzazione e modalità di gestione dei servizi


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Così come prescritto dal punto 8.1 del Principio contabile n. 1, l’analisi strategica dell’ente deve necessariamente prendere le mosse dall’analisi della situazione di fatto, partendo proprio dalle strutture fisiche e dai servizi erogati dall’ente. In particolare, partendo dall’analisi delle strutture esistenti, vengono di seguito brevemente analizzate le modalità di gestione dei servizi pubblici locali.Sono quindi definiti gli indirizzi generali ed il ruolo degli organismi ed enti strumentali e delle società controllate e partecipate, con riferimento anche alla loro situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire e alle procedure di controllo di competenza dell’ente.Le strutture dell'Ente.Le tabelle che seguono propongono le principali informazioni riguardanti le infrastrutture della nostra comunità, nell'attuale consistenza, distinguendo tra immobili, strutture scolastiche, impianti a rete, aree pubbliche ed attrezzature offerte alla fruizione della collettività.

Immobili numeroCasa Comunale 1Cimitero 1Nuova struttura Scuola Elementare 1Scuola Media Inferiore 1Scuola Materna 1Comunità Alloggio per anziani 1Palestra 1Strutture sportive polivalenti 1Casa Museo d'arte moderna 1Museo del Vino 1Locali ex Mattatoio 1Domo Amiga 1

bili Numero mqI servizi erogatiAl fine di procedere ad una corretta valutazione delle attività programmate con riferimento ai principali servizi offerti ai cittadini/utenti, per i quali questa amministrazione ha ritenuto di intervenire, nella tabella che segue si riepilogano, per le principali tipologie di servizio, i dati relativi alle erogazioni effettuate nel corso degli ultimi anni e quelli che ci si propone di erogare nel prossimo triennio, distinguendo in base alla modalità di gestione nonché tra quelli in gestione diretta e quelli esternalizzati a soggetti esterni o appartenenti al Gruppo Pubblico Locale.Di seguito i principali servizi gestiti dal Comune:

servizio del trasporto scolastico . Dall’esercizio 2017 il servizio sarà gestito dal Comune di Atzara, quale Ente capogruppo, anche a favore del Comune di Ortueri. E’ prevista una spesa di trentamila euro, che saranno interamente rimborsati, a consuntivo dalla Regione Sardegna;

servizio mensa scolastica . Come gli anni precedenti il servizio sarà gestito dal Comune tramite affidamento esterno. Il costo del servizio è stimato in ventisettemila euro;

gestione degli impianti sportivi . La gestione è diretta. Il Comune, per gli eventi eccezionali, si avvale di soggetti esterni;

servizio di assistenza domiciliare . I servizi sono gestiti dal Comune tramite soggetti esterni; museo comunale . Il servizio è gestito tramite affidamento a cooperativa; servizio di illuminazione pubblica è gestito tramite affidamento esterno; il servizio di igiene urbana è dato in gestione associata alla Comunità montana Gennargentu

Mandrolisai; servizio delle reti idriche è governato dall’autorità d’ambito e affidato alla società in house Abbanoa

spa del quale il Comune di Atzara fa parte del capitale sociale.

Le funzioni esercitate su delega


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Il Comune di Atzara svolge una serie di funzioni e servizi delegati dalla Regione Sardegna sulla base del D.P.R. n° 348 del 1979:

della Legge regionale ex n° 25 del 1993, istitutiva del Fondo unico, e successive modificazioni e integrazioni,

della legge regionale ex n° 31 del 1984, della legge regionale ex n° 36 sullo sport, della legge regionale ex n° 4 del 1988 - e successive modificazioni e integrazioni, della legge regionale n. 9 del 12 giugno 2006

sulle Funzioni di Polizia Amministrativa, sui Servizi Socio–Assistenziali, sul Diritto allo Studio, sugli interventi per la divulgazione e l’incentivazione della Pratica Sportiva, sullo Sviluppo economico e attività produttive, Territorio ambiente e infrastrutture, servizi alla persona e alla comunità, turismo. La valutazione in ordine alle funzioni delegate e alle risorse attribuite è negativa in quanto non esiste la congruità tra funzioni trasferite e le risorse attribuite.

Gli strumenti della programmazione negoziata. Particolare attenzione, ai fini attuativi delle scelte programmatiche effettuate dall'amministrazione, deve essere rivolta agli strumenti di programmazione negoziata.Allo stato attuale il Comune di Atzara non ha in essere:

Patti territoriali (rivolti all'attuazione di un programma d'interventi caratterizzato da specifici obiettivi di promozione dello sviluppo locale),

Contratti d'area (rivolti alla realizzazione di azioni finalizzate ad accelerare lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro in territori circoscritti, nell'ambito delle aree di crisi indicate dal Presidente del Consiglio dei Ministri).

Risorse, impieghi e sostenibilità economica-finanziaria


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Nel contesto strutturale e legislativo proposto, si inserisce la situazione finanziaria dell’Ente. L’analisi strategica, richiede, infatti anche un approfondimento sulla situazione finanziaria del nostro ente così come determinatasi dalle gestioni degli ultimi anni.A tal fine sono presentati, a seguire, i principali parametri economico finanziari utilizzati per identificare l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici e misurare il grado di salute dell’ente.Qualsiasi programmazione finanziaria deve necessariamente partire da una valutazione dei risultati delle gestioni precedenti. A tal fine nella tabella che segue si riportano per ciascuno degli ultimi tre esercizi:- le risultanze finali della gestione complessiva dell’ente;- il saldo finale di cassa, il totale dei residui attivi e passivi;- l’indicazione riguardo l’utilizzo o meno dell’anticipazione di cassa.D

2013 2014 2015Risultato di Amministrazione 10.288,94 66.346,69 1.561.188,86di cui Fondo cassa al 31 dicembre 2.768.265,58 2.999.342,72Utilizzo anticipazioni di cassa 0,00 0,00 0,002013 2014 2015

Le EntrateL'attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che per quella d'investimento, ha costituito, per il passato ed ancor più costituirà per il futuro, il primo momento dell'attività di programmazione del Comune.In questa parte si evidenzia l’andamento storico e prospettico delle entrate nel periodo 2013/2020.

2014 2015 2016 2017 2018 2019

Avanzo applicato 0,00 0,00 163.748,59 30.000,00 0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato 0,00 2.677.580,09 649.353,40 83.890,00 0,00 0,00TITOLO 1 (10000): Entrate

correnti di natura tributaria, contributiva e

perequativa

426.000,98 434.123,47 399.520,05 367.006,44 367.006,44 367.006,44

TITOLO 2 (20000): Trasferimenti correnti 820.848,41 1.364.781,26 1.275.109,29 1.219.128,23 1.203.419,13 1.195.128,23

TITOLO 3 (30000): Entrate extratributarie 222.314,81 337.358,00 329.320,00 185.320,00 185.320,00 185.320,00

TITOLO 4 (40000): Entrate in conto capitale 232.139,06 2.340.719,24 3.977.451,97 1.753.519,23 2.335.000,00 3.485.911,34

TITOLO 5 (50000): Entrate da riduzione di attività

finanziarie0,00 5.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 6 (60000): Accensione prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 7 (70000): Anticipazioni da istituto

tesoriere/cassiere0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 9 (90000): Entrate per conto terzi e partite di

giro160.161,55 970.000,00 980.000,00 980.000,00 980.000,00 980.000,00

TOTALE 1.861.464,81 8.129.562,06 7.774.503,30 4.618.863,90 5.070.745,57 6.213.366,01

Al fine di meglio affrontare la programmazione delle spese e nel rispetto delle prescrizioni del Principio contabile n° 1, nei paragrafi che seguono si presentano specifici approfondimenti con riferimento al gettito previsto delle principali entrate tributarie e a quelle derivanti da servizi pubblici.

Le entrate tributarie


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L’intervento legislativo continuo e spesso poco organico portato avanti dai governi in questi ultimi anni, non ha agevolato la costruzione del bilancio né, tantomeno, ha definito delle basi dati consolidate su cui poter costruire le politiche di bilancio future. Ciò precisato, si riporta nel prospetto che segue l’andamento storico dell’ultimo triennio dei principali tributi.Per ciascuna delle entrate sopra riportate si evidenziano i seguenti dati di maggiore interesse:

descrizione entrate tributarie

Andamento storico 2017 Scostamento

programmazione2014 2015 2016 2018 2019

Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati

196.697,55 205.500,00 205.700,00 205.700,00 0,00% 205.700,00 205.700,00

Tipologia 103: Tributi devoluti e regolati alle autonomie speciali

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00 0,00

Tipologia 104: compartecipazioni di tributi

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00 0,00

Tipologia 301: Fondi perequativi da Amministrazioni Centrali

229.303,43 228.623,47 161.306,44 161.306,44 0,00/% 161.306,44 161.306,44

Tipologia 302: Fondi perequativi dalla Regione

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00/% 0,00 0,00

Totale TITOLO 1 (10000): Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

426.000,98 434.123,47 367.006,44 367.006,44 0,00% 367.006,44 367.006,44

Le Entrate da trasferimentiAndamento storico

2017Scostamento

programmazione2014 2015 2016 2018 2019

Tipologia 101: Trasferimenti correnti da Amm. Pubbliche

820.848,41 1.364.781,26 1.364.781,26 1.219.128,23 0,00% 1.203.419,13 1.197.128,23

Tipologia 102: Trasferimenti correnti da Famiglie

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00 0,00

Tipologia 103: Trasferimenti correnti da Imprese

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00 0,00

Tipologia 104: Trasferimenti correnti da Istituzioni Sociali Private

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00 0,00

Tipologia 105: Trasferimenti correnti dall'Unione europea e dal Resto del Mondo

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00 0,00

Totale TITOLO 2 Trasferimenti correnti 820.848,41 1.364.781,26 1.364.781,2

6 1.219.128,23 0,00% 1.203.419,13 1.195.128,23

ti

Le entrate extratributarie


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Le entrate da serviziCon riferimento alle entrate derivanti dalla erogazione dei servizi da parte del nostro ente, la seguente tabella ben evidenzia l'andamento relativo all'ultimo triennio e le previsioni stimate con riferimento al 2016/2018.

descrizione entrate da servizi

Andamento storico2017

programmazione2014 2015 2016 2018 2019

Casa di riposo per anziani 96.186,01 144.929,53 1.968,00 0,00 0,00 0,00Mense scolastiche 18.000,00 18.853,84 15.000,00 10.000,00 10.000,00 10.000,00Musei e pinacoteche 344,00 3.000,00 1.685,00 3.000,00 3.000,00 3.000,00

La gestione del patrimonio


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Con riferimento alle entrate extratributarie, nel Comune di Atzara, allo stato attuale riveste un ruolo non primario; si rende comunque necessario, per gli anni a venire prestare una maggiore attenzione.Il Testo unico degli enti locali definisce il patrimonio come il complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di pertinenza di ciascun ente.Attraverso la rappresentazione contabile del patrimonio è determinata la consistenza netta della dotazione patrimoniale.Il conto del patrimonio approvato con l’ultimo rendiconto sintetizza la situazione al 31 dicembre, come esposta nella seguente tabella.

Attivo 2015 importi Passivo 2015 importiImmobilizzazioni immateriali 0,00 Patrimonio netto 3.787.376,20Immobilizzazioni materiali 8.473.899,01 Conferimenti 6.461.623,89Immobilizzazioni finanziarie 0,00 Debiti 1.785.413,62Rimanenze 18.160,55 Ratei e risconti passivi 0,00Crediti 541.155,73Attività finanziarie non immobilizzate 0,00Disponibilità liquide 2.999.342,72Ratei e risconti attivi 1.855,70

Totale 12.034.413,71 Totale 12.034.413,71

5 Passivo 2015Con riferimento al patrimonio immobiliare si precisa che il programma per la valorizzazione del patrimonio Immobiliare non prevede la presenza di beni disponibile di beni immobili di proprietà comunale, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali e di cui non si prevede un ulteriore uso per la logistica comunale, In questa parte ci preme segnalare che i proventi dei beni dell'ente iscritti a patrimonio sono suscettibili di incremento.

Il finanziamento di investimenti con indebitamento.


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Per il finanziamento degli investimenti, l’Ente non prevede di ricorrere all’indebitamento.La tabella che segue riporta l’andamento storico riferito agli ultimi tre esercizi e quello prospettico per i prossimi tre esercizi delle tipologie di entrata riferibili al titolo 6 “Accensione prestiti” ed al titolo 7 “Anticipazioni da istituto tesoriere”.

descrizione entrate da servizi Andamento storico 2017 scostamento

programmazione2014 2015 2016 2018 2019

titolo 6 Accensione prestitiTipologia 100: Emissione di titoli obbligazionari

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 200: Accensione prestiti a breve termine

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 300: Accensione mutui e altri finanziamenti amedio lungo termine

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 400: Altre forme di indebitamento

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

titolo 7 Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere.

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 100: Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale investimenti con indebitamento

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

ti /2016 2017 2018Il ricorso all'indebitamento, oltre che a valutazioni di convenienza economica, è subordinato al rispetto di alcuni vincoli legislativi. Spazi per l’assunzione di mutui si apriranno con la cessazione del processo di ammortamento di tre mutui che avverrà nel corso del triennio.Si ricorda, in particolare, la previsione dell’articolo 204 del TUEL in materia di limiti al ricorso all'indebitamento.Si rinvia alla nota integrativa a corredo del bilancio di previsione per maggiori approfondimenti.

I trasferimenti e le altre entrate in conto capitaleAltre risorse destinate al finanziamento degli investimenti sono riferibili a trasferimenti in conto capitale iscritti nel titolo 4 delle entrate, di cui alla seguente tabella:

tipologia Andamento storico 2017 scostam

programmazione2014 2015 2016 2018 2019

Tipologia 100: Tributi c/capitale

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 0,00

Tipologia 200: Contributi agli investimenti

213.000,00 2.126.719,24 3.462.451,97 1.653.519,23 2.325.000,00 3.475.911,34

Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale

0,00 50.000,00 330.000,00 30.000,00 0,00 0,00

Tipologia 400: Entrate da alienazione di beni materiali e immat.

19.139,06 160.000,00 60.000,00 0,00 0,00

Tipologia 500: Altre entrate in c/c

4.000,0 0,00 25.000,00 10.000,00 10.000,00 10.000,00

Totale TITOLO 4 Entrate in c/c

232.139,06 2.340.719,24 3.977.451,97 1.753.519,23 2.335.000,00 3.485.911,34

La Spesa


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Le risorse raccolte e brevemente riepilogate nei paragrafi precedenti sono finalizzate al soddisfacimento dei bisogni della collettività. La tabella che segue riporta l’articolazione della spesa per titoli con riferimento al periodo 2014/2015 (dati definitivi) e 2017/2019 (dati previsionali).Il nuovo sistema contabile, nel ridisegnare la struttura della parte spesa del bilancio, ha modificato la precedente articolazione, per cui si è proceduto ad una riclassificazione delle vecchie voci di bilancio.

2014 2015 2016 2017 2018 2019Titolo 1 - Spese correnti 1.370.480,29 2.982.804,92 2.207.389,99 1.709.356,60 1.685.073,13 1.694.278,26Titolo 2 - Spese in conto capitale 232.139,06 4.094.306,04 4.512.617,19 1.867.409,23 2.340.000,00 3.495.911,34

Titolo 3 Spese per incremento di attività finanziarie

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Titolo 4 Rimborso prestiti 77.947,88 82.451,10 66.296,12 62.098,07 65.672,44 43.176,41Titolo 5 Chiusura anticipazioni ricevute dal tesoriere

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Titolo 7 spese per conto terzi e partite di giro 160.161,55 970.000,00 980.000,00 980.000,00 980.000,00 980.000,00

TOTALE TITOLI 1.840.728,78 8.129.562,06 7.766.303,30 4.618.863,90 5.070.745,57 6.213.366,01

2015 2016 2017 2018 2019 2020La spesa per missioniLa spesa complessiva, precedentemente presentata secondo una classificazione viene ora riproposta in un’ottica funzionale, rappresentando il totale di spesa per missione.Le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni pubbliche territoriali, utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali a esse destinate, e sono definite in relazione al riparto di competenze di cui agli articoli 117 e 118 del Titolo V della Costituzione, tenendo conto anche di quelle individuate per il bilancio dello Stato.Denomin

2014 2015 2016 2017 2018 2019MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione

422.463,15 1.011.683,05 778.386,98 407.058,53 411.412,48 411.412,48

MISSIONE 02 - Giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00MISSIONE 03 - Ordine pubblico e sicurezza 36.953,85 45.615,22 41.473,31 40.577,86 40.577,86 40.577,86

MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio 79.735,42 1.122.329,10 888.230,29 261.490,00 267.600,00 117.600,00

MISSIONE 05 - Tutela evalorizzazione dei beni e attività culturali

106.181,73 378.568,66 211.747,07 108.045,36 108.045,36 108.045,36

MISSIONE 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero

70.585,33 348.120,67 70.000,00 182.000,00 42.000,00 22.000,00

MISSIONE 07 - Turismo 20.881,59 33.167,45 27.250,00 52.355,00 52.355,00 52.355,00MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa

1.104,94 184.308,86 342.569,93 115.600,00 245.600,00 384.511,34

MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

211.762,26 1.442.820,20 1.103.870,20 173.466.87 132.900.00 132.900,00

MISSIONE 10 - Trasporti e 110.432,37 386.585,57 249.146,10 187.700,00 1.272.200,00 866.200,00


35

diritto alla mobilitàMISSIONE 11 - Soccorso civile 0,00 2.000,00 3.320,00 2.952,90 2.952,90 2.952,90

MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

540.032,21 1.729.776,90 1.120.186,45 703.215,75 1.260.112,08 2.283.476,77

MISSIONE 13 - Tutela della salute 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

MISSIONE 14 - Sviluppo economico competitività 2.486,50 384.400,00 390.353,60 6.100,00 6.100,00 706.100,00

15 - Politiche per il lavoroe la formazione professionale

0,00 0,00 1.301.000,00 1.278.952,36 1.000,00 1.000,00

MISSIONE 16 - Agricoltura, politicheagroalimentari e pesca

0,00 0,00 0,00 15.000,00 23.000,00 23.000,00

MISSIONE 17 - Energia ediversificazione delle fonti energetiche

0,00 0,00 0,00 0,00 120.000,00 0,00

MISSIONE 18 - Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

MISSIONE 19 - Relazioniinternazionali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

MISSIONE 20 - Fondi eaccantonamenti 0,00 7.735,28 177.579,53 22.598,68 22.811,33 24.545,16

MISSIONE 50 - Debito pubblico 77.947,88 82.451,10 89.389,84 81.750,59 82.078,56 56.689,14

MISSIONE 60 – Anticipazioni finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

MISSIONE 99 - Servizi per conto terzi 160.161,55 970.000,00 980.000,00 980.000,00 980.000,00 980.000,00

TOTALE MISSIONI 1.840.728,78 8.129.562,06 7.774.503,30 4.618.863,90

5.070.745,57 6.213.366,01

azione 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

La spesa correntePassando all'analisi della spesa per natura, la spesa corrente costituisce quella parte della spesa finalizzata ad assicurare i servizi e all’acquisizione di beni di consumo.La tabella seguente evidenzia l’andamento storico e quello prospettico, ordinato secondo la nuova classificazione funzionale per Missione.

2014 2015 2016 2017 2018 2019MISSIONE 01 - Servizi istituzionali,generali e di gestione

400.463,15 616.167,73 406.948,51 407.058,53 411.412,48 411.412,48

MISSIONE 03 - Ordine pubblico e sicurezza 36.953,85 45.615,22 22.877,52 40.577,86 40.577,86 40.577,86

MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio 74.735,42 161.650,65 76.317,44 117.600,00 117.600,00 117.600,00


105.181,73 295.668,92 123.968,36 108.045,36 108.045,36 108.045,36


20.585,33 26.351,99 11.967,10 22.000,00 22.000,00 22.000,00


36

MISSIONE 07 - Turismo 20.881,59 33.167,45 24.381,59 52.355,00 52.355,00 52.355,00MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa

1.104,94 9.100,00 536,91 5.600,00 5.600,00 5.600,00

MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

121.762,26 154.255,26 121.728,91 132.900,00 132.900,00 132.900,00

MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità 65.432,37 68.356,47 50.087,23 58.700,00 62.200,00 62.200,00

MISSIONE 11 - Soccorso civile 0,00 2.000,00 170,80 2.952,90 2.952,90 2.952,90


520.893,15 1.553.335,95 414.409,62 697.215,75 660.112,08 663.476,77

MISSIONE 14 - Sviluppo economico competitività 2.486,50 9.400,00 7.606,94 6.100,00 6.100,00 6.100,00

15 - Politiche per il lavoroe la formazione professionale

0,00 0,00 821,41 1.000,00 1.000,00 1.000,00

MISSIONE 16- Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca

0,00 0,00 0,00 15.000,00 23.000,00 23.000,00

MISSIONE 20 - Fondi eaccantonamenti 0,00 7.735,28 506,94 22.598,98 22.811,33 24.545,16

MISSIONE 50 - Debito pubblico 77.947,88 82.451,10 23.093,72 19.652,52 16.406,12 13.512,73

TOTALE MISSIONI 1.370.480,29 2.982.804,92 1.285.423,00 1.709.356,60 1.685.073,13 1.694.278,26azione 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020Si precisa che gli stanziamenti previsti nella spesa corrente sono in grado di garantire l’espletamento della gestione delle funzioni fondamentali ed assicurare un adeguato livello di qualità dei servizi resi.

La spesa in conto capitaleLe spese in conto capitale ricomprendono gli oneri necessari per l'acquisizione di beni a fecondità ripetuta, indispensabili per l'esercizio delle funzioni di competenza dell'Ente, diretti a incrementarne il patrimonio. Rientrano in questa classificazione le opere pubbliche.

2014 2015 2016 2017 2018 2019MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione

22.000,00 395.515,32 1.578,80 0,00 0,00 0,00

MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio 5.000,00 960.678,45 338.686,83 143.890,00 150.000,00 0,00


1.000,00 82.899,74 52.247,07 0,00 0,00 0,00


50.000,00 321.768,68 50.000,00 0,00 20.000,00 0,00

MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa

0,00 175.208,86 259.869,93 110.000,00 240.000,00 378.911,34

MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del

90.000,00 1.288.564,94 538.580,24 40.566,87 0,00 0,00


37

territorio e dell'ambienteMISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità 45.000,00 318.229,10 174.146,10 129.000,00 1.210.000,00 797.000,00


19.139,06 176.440,95 71.816,83 6.000,00 600.000,00 1.620.000,00

MISSIONE 14 - Sviluppo economico competitività 0,00 375.000,00 128.253,60 0,00 0,00 700.000,00

MISSIONE 15 Politiche per il lavoro e la formazione professionale

0,00 0,00 0,00 1.277.952,36 0,00 0,00

MISSIONE 17 Energia e diversificazione delle fonti energetiche

0,00 0,00 0,00 120.000,00 0,00

TOTALE MISSIONI 232.139,06 4.094.306,04 1.615.179,40 1.867.409,23 2.340.000,00 3.495.911,34

2013 2014 2015 2016 2017 2018


38

I nuovi lavori pubblici previstiContestualmente alle opere in corso, l’amministrazione intende avviare ulteriori opere finalizzate ad assicurare il conseguimento degli obiettivi strategici delineati.A tal fine, il prospetto che segue riporta i lavori e i progetti previsti con indicazione del fabbisogno in termini di spesa di investimento e dei riflessi per quanto riguarda la spesa corrente per ciascuno degli anni dell'arco temporale di riferimento del DUP.

Anno 2017Principali lavori pubblici programmati Fonte di finanziamento Importo iniziale avanzamento

Messa in sicurezza Vi Oristano Fondi propri 123.000,00 In programmazione

Messa in sicurezza impianto sportivo Fondi propri e applicazione avanzo 140.000,00 In programmazione

Piano straordinario per l’occupazione Fondi propri 80.000,00 In programmazioneInterventi centro di formazione professionale Isola Finanziamento regionale 1.277.952,36 In programmazione

Interventi su reticolo idrografico Finanziamento statale 5.566,87 In programmazioneo 2016/2018Fonte difinanziamento Importo totale Durata in anni


Adeguamento e messa in sicurezza strade Fondi propri 810.000,00 Da programmareManutenzione straordinaria scuola media Finanziamento regionale 150.000,00 Da programmareManutenzione straordinaria impianto di pubblica illuminazione Finanziamento regionale 400.000,00 Da programmare

Attivazione centrale termica Finanziamento regionale 120.000,00 Da programmareInterventi di recupero architettonico Finanziamento regionale 130.000,00 Da programmarePiano straordinario per l’occupazione Fondi propri 80.000,00 Da programmareInterventi centro polivalente Finanziamento regionale 600.000,00 Da programmare

o 2016/2018Durata in anni


Adeguamento e messa in sicurezza strade Fondi propri 400.000,00 Da programmareManutenzione straordinaria impianto di pubblica illuminazione Finanziamento regionale 247.000,00 Da programmare

Attivazione centrale termica Finanziamento regionale 120.000,00 Da programmarePiano straordinario per l’occupazione Fondi propri 80.000,00 Da programmareInterventi centro polivalente Finanziamento regionale 500.000,00 Da programmareRealizzazione rete gas metano Finanziamento regionale 700.000,00 Da programmareRecupero siti archeologici Finanziamento regionale 1.120.000,00 Da programmareInterventi di arredo urbano Finanziamento regionale 150.000,00 Da programmareo 2016/2018


39

Gli equilibri di bilancio

Di seguito si procede alla presentazione del bilancio articolando il suo contenuto in sezioni verificando, all'interno di ciascuna di esse, se sussiste l'equilibrio tra le "fonti" e gli "impieghi" in grado di assicurare al Comune di Atzara il perdurare delle situazioni di equilibrio monetario e finanziario, indispensabili per una corretta gestione.A tal fine si suddivide il bilancio in quattro principali partizioni, ciascuna delle quali evidenzia un particolare aspetto della gestione, cercando di approfondire l'equilibrio di ciascuno di essi. In particolare, tratteremo nell'ordine:a) Bilancio corrente, che evidenzia le entrate e le spese finalizzate ad assicurare l'ordinaria gestione dell'ente, comprendendo anche le spese occasionali che non generano effetti sugli esercizi successivi;b) Bilancio investimenti, che descrive le somme destinate alla realizzazione di infrastrutture o all'acquisizione di beni mobili che trovano utilizzo per più esercizi e che incrementano o decrementano il patrimonio dell'ente;c) Bilancio movimento fondi, che presenta quelle poste compensative di entrata e di spesa che hanno riflessi solo sugli aspetti finanziari della gestione e non su quelli economici;d) Bilancio di terzi, che sintetizza posizioni anch'esse compensative di entrata e di spesa estranee al patrimonio dell'Ente.Gli equilibri parziali 2016 2017 2018 2019 2020

Equilibri parziali 2017 2018 2019Risultato del Bilancio corrente(Entrate correnti - Spese correnti)

0,00 +5.000,00 +10.000,00

Risultato del Bilancio investimenti(Entrate investimenti - Spese investimenti)

0,00 -5.000,00 -10.000,00

Risultato del Bilancio movimenti di fondi(Entrate movimenti di fondi – Spese movimenti di fondi)

0,00 0,00 0,00

Risultato del Bilancio di terzi (partite di giro)(Entrate di terzi partite di giro - Spese di terzi partite di giro)

0,00 0,00 0,00

Saldo complessivo (Entrate - Spese) 0,00 0,00 0,00

Gli equilibri di bilancio di cassaAltro aspetto di particolare rilevanza ai fini della valutazione della gestione, è quello connesso all'analisi degli equilibri di cassa, inteso come rappresentazione delle entrate e delle spese in riferimento alle effettive movimentazioni di numerario, così come desumibili dalle previsioni relative all'esercizio 2017.ENTRATE CASS

Entrate Cassa Competenza spese Cassa CompetenzaFondo di cassa presunto all'iniziodell'esercizio

3.175.049,32

Utilizzo avanzo presunto diamministrazione

30.000,00Disavanzo di amministrazione

Fondo pluriennale vincolato 83.890,00

Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa- di cui fondo

457.867,78 367.006,44 Titolo 1 - Spese correnti

2.260.637,02 1.709.356,60


40

pluriennale vincolatoTitolo 2 - Trasferimenti correnti 1.269.063,52 1.219.128,23 Titolo 2 - Spese in

conto capitale 1.683.147,07 1.867.409,23

Titolo 3 - Entrate extratributarie 203.551,47 185.320,00

Titolo 4 - Entrate in conto capitale- di cui fondo pluriennale vincolato

1.825.315,28 1.753.519,23

Titolo 5 - Entrate da riduzione di attivitàfinanziarie

0,00 0,00Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie

0,00 0,00

Totale entrate finali 3.755.798,05 3.638.863,90 Totale spese finali 3.943.784,09 3.396.765,83Titolo 6 - Accensione di prestiti 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di

prestiti 62.098,07 62.098,07

Titolo 7 - Anticipazioni da istituto tesoriere 0,00 0,00

Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni daistituto tesoriere

0,00 0,00

Titolo 9 - Entrate per conto di terzi e partitedi giro

983.815,34 980.000,00Titolo 7 - Spese per conto terzi epartite di giro

981.295,01 980.000,00

Totale Titoli 4.739.613,39 4.618.863,90 Totale Titoli 4.987.177,17 4.618.863,90Fondo di cassa presunto alla finedell'esercizio

2.932.485,54

A2016


41

Risorse umane del Comune

La dotazione organica è configurata, dal vigente ordinamento, come elemento strutturale correlato all’assetto organizzativo dell’Ente per il quale è previsto un blocco parziale delle assunzioni (turn over), a fronte dell’obbligo di adottare un'adeguata programmazione, diretta a conseguire obiettivi di efficienza ed economicità della gestione.Tali scelte programmatiche sono state recepite nel presente documento, prendendo come riferimento la composizione del personale in servizio al 31 dicembre 2016.La dotazione organica del Comune di Atzara è stata deliberata dalla Giunta comunale, con atto n° 106, del 16 dicembre 2016.Organi

Cat. Posizione economica Previsti in pianta

organica In servizio Percentuale di copertura

Area Amministrativa

contabile

D Istruttore direttivo amministrativo contabile 1 0 0,00

C Istruttore amministrativo 2 2 100C Istruttore di vigilanza 1 0 0

Area TecnicaD Istruttore direttivo tecnico 1 1 100C Istruttore Tecnico 1 0 0B Esecutore 1 1 100

Area socio culturale D Istruttore direttivo

socioculturale 1 1 100

Totale 8 5 62,50

Dalla tabella precedente si evince una percentuale di copertura pari al 60,50 per cento della dotazione organica.Il ruolo del responsabile del Servizio finanziario è attualmente coperto da un dipendente pubblico a scavalco.I cinque dipendenti, attualmente, sono affiancati da due lavoratori interinali (per il Servizio finanziario e per la Polizia locale). Si spera, nel corso dell’esercizio 2017, di attivare e concludere la procedura per l’assunzione delle due figure ricoperte con il personale con contratto interinale.Lo staff del personale a tempo indeterminato è completato dalla figura del Segretario Generale, in convenzione con altri tre Comuni.Preliminare all’assunzione del personale è obbligatoria l’adozione della delibera:

di approvazione del bilancio di previsione dell’esercizio corrente; di rispetto del vincolo di pareggio di bilancio dell’esercizio precedente; di programmazione della spesa del personale per il triennio 2017/2019; di adozione del piano delle azioni positive per il triennio 2017/2019.

La spesa del personale.La spesa del personale nel bilancio previsionale 2017 ammonta a euro 280.905,15; gli oneri accessori sono pari a euro 75.065,89; l’imposta IRAP ammonta a euro 23.876,94.Dall’allegato alle spese del personale si rileva quanto segue:

settore importoSegreteria Generale 69.650,56Servizio Finanziario 40.424,48Ufficio Tecnico 36.876,95Ufficio demografico 27.668,95Altri servizi generali 26.999,67Polizia locale 27.299,89


42

Servizi sociali 28.611,42Servizi cimiteriali 23.373,26

Il limite alla spesa del personale previsto per legge e il valore previsionale del triennio è rappresentato nella seguente tabella:

tipologia Media triennio 2011/2013

Valore2017

Valore2018

Valore 2019

Spese intervento 01 357.260,40 280.905,15 280.905,15 280.905,15Spese intervento 03 75.065,89 75.065,89 75.065,89Irap intervento 07 25.084,40 23.876,89 23.876,89 23.876,89trasferimenti 0,00 0,00 0,00Totale A 382.344,80 379.847,79 379.847,79 379.847,79Componenti escluse totale B 5.358,98 67.509,10 67.519,10 67.519,10Componenti assoggettate al limite di spesa (A-B) (ex Art. 1, co. 557, l. n. 296/2006)

376.985,82 312.338,88 312.338,88 312.338,88

La previsione della spesa del personale per il triennio 2017-2018-2019 è improntata al rispetto del limite della spesa di cui all’articolo 1, comma 557, della legge di stabilità 2007 (legge 296/2006).


43

Analisi e valutazione dei mezzi finanziari

L'ente locale, per sua natura, è caratterizzato dall'esigenza di massimizzare la soddisfazione degli utenti-cittadini attraverso l'erogazione di servizi che trovano la copertura finanziaria in una antecedente attività di acquisizione delle risorse.L'attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che per quella d'investimento, ha costituito, pertanto, il primo momento dell'attività di programmazione del Comune di Atzara.Da questa attività e dall'ammontare delle risorse che sono state preventivate, distinte a loro volta per natura e caratteristiche, sono, infatti, conseguite le successive previsioni di spesa.Per questa ragione la programmazione operativa del DUP si sviluppa partendo dalle entrate e cercando di evidenziare le modalità con cui le stesse finanziano la spesa al fine di perseguire gli obiettivi definiti.In particolare, nei paragrafi che seguono analizzeremo le entrate dapprima nel loro complesso e, successivamente, si procederà cioè dalla lettura delle aggregazioni di massimo livello (titoli) e cercando di evidenziare, per ciascun titolo:

la valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi e i relativi vincoli;

gli indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi; gli indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti.

Valutazione generale e indirizzi relativi alle entratePer facilitare la lettura e l'apprezzamento dei mezzi finanziari in ragione delle rispettive fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi, prima di passare all'analisi per titoli, analizzeremo, per ciascuna voce di entrata distinta per natura (fonte di provenienza), il trend fatto registrare nell'ultimo triennio nonché l'andamento prospettico previsto per il futuro triennio 2017/2019, evidenziando anche l'eventuale scostamento fatto registrare tra il dato 2016 e la previsione 2017.Per maggiore chiarezza espositiva, le entrate saranno raggruppate distinguendo:

le entrate correnti dalle altre entrate che, ai sensi delle vigenti previsioni di legge, contribuiscono al raggiungimento degli equilibri di parte corrente ed alla copertura delle spese correnti e per rimborso prestiti;

le restanti entrate in conto capitale, distinte anch'esse per natura / fonte di provenienza.Tali informazioni sono riassunte nella tabella che segue.Quadro riassuntivo delle entrate Trend storico Program.Quadro riassuntivo

delle entrateAndamento storico 2017 programmazione

2014 2015 2016 2018 2019Entrate Tributarie (Titolo 1) 426.000,98 434.123,47 399.520,05 367.006,44 367.006,44 367.006,44

Entrate per Trasferimenti correnti (Titolo 2)

820.848,41 1.364.781,26 1.275.109,29 1.219.128,23 1.203.419,13 1.195.128,23

Entrate extratributarie (Titolo 3)

222.314,81 337.358,00 329.320,00 185.320,00 185.320,00 185.320,00

TOTALE ENTRATE CORRENTI 1.469.164,20 2.136.262,73 2.003.949,34 1.771.454,67 1.755.745,57 1.747.454,67

Proventi oneri di urbanizzazione per spesa corrente

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Avanzo applicato spese correnti 0,00 0,00 163.748,59 0,00 0,00 0,00

Fondo pluriennale 0,00 928.993,29 24.516,21 0,00 0,00 0,00


44

vincolato per spese correntiEntrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale entrate per spese correnti e rimborso di prestiti

1.469.164,20 3.065.256,02 2.192.214,14 1.771454,67 1.755.745,57 1.747.454,67

Alienazioni di beni e trasferimenti di capitale

372.139,06 477.067,80 2.617.451,97 1.753.519,23 2.335.000,00 3.485.911,34

Proventi oneri urbanizzazione per spese investimenti

0,00 0,00 0,00 10.000,00 10.000,00 10.000,00

Mutui e prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Avanzo applicato spese investimento 0,00 0,00 0,00 30.000,00 0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale

0,00 713.369,69 624.837,19 83.890,00 0,00 0,00

Totale entrate in conto capitale 372.139,06 1.190.437,49 3.242.289,16 1.877.409,23 2.345.000,00 3.495.911,34


45

Entrate tributarie Nella sezione precedente del presente documento abbiamo analizzato le entrate tributarie distinte per tributo; nella presente sezione procediamo alla valutazione delle stesse distinguendole per tipologia, secondo la rinnovata classificazione delle entrate, secondo quanto esposto nella tabella che segue:

tipologie Andamento storico2017

scostamen

to

programmazione2014 2015 2016 2018 2019

Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati

196.697,55 205.500,00 205.700,00 205.700,000 205.700,00 205.700,00

Tipologia 103: Tributi devoluti e regolati alle autonomie speciali

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 104: Compartecipazioni di tributi

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 301: Fondi perequativi da Amministrazioni Centrali

229.303,43 228.623,47 161.306,44 161.306,44 0,00 161.306,44 161.306,44

Tipologia 302: Fondi perequativi dalla Regione

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale TITOLO 1: Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

426.000,98 434.123,47 367.006,44 367.006,44 367.006,44 367.006,44

Per una valutazione sui vari tributi e sul relativo gettito si rinvia a quanto riportato nella nota integrativa.

Entrate da trasferimenti correnti Le entrate da trasferimenti correnti, anch'esse analizzate per categoria, misurano la contribuzione da parte dello Stato, della regione, di organismi dell'Unione europea e di altri enti del settore pubblico allargato finalizzata sia ad assicurare l'ordinaria gestione dell'ente che ad erogare i servizi di propria competenza.L'andamento di tali entrate, distinguendo il trend storico dallo sviluppo prospettico, è riassumibile nella seguente tabella:

tipologie Andamento storico 2017 scosta programmazione2014 2015 2016 2018 2019

Tipologia 101: Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche

820.848,41 1.364.781,26 1.219.128,23 1.203.419,13 1.195.128,23

Tipologia 102: Trasferimenti correnti da Famiglie

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 103: Trasferimenti correnti da Imprese

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 104: Trasferimenti correnti da Istituzioni Sociali Private

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 105: 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00


46

Trasferimenti correnti dall'Unione europea e dal Resto del MondoTotale TITOLO 2 Trasferimenti correnti 820.848,41 1.364.781,26 1.219.128,23 1.203.419,13 1.195.128,23

2013 2014 2015 2016 2015/2016 2017 2018Per un approfondimento su tali voci si rinvia a quanto riportato nella nota integrativa.

Entrate extratributarie Le Entrate extratributarie contribuiscono, insieme alle entrate dei primi 2 titoli, a determinare l'ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento della spesa corrente.Per approfondirne il significato e il contenuto delle stesse, nella tabella che segue procederemo alla ulteriore scomposizione nelle varie tipologie, tenendo conto anche della maggiore importanza assunta da questa voce di bilancio, negli ultimi anni, nel panorama finanziario degli enti locali.

tipologie Andamento storico 2017 Scostam

programmazione2014 2015 2016 2018 2019

Tipologia 100: Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni

132.230,65 214.000,00 68.000,00 68.000,00 68.000,00

Tipologia 200: Proventi derivanti dall'attività dicontrollo e repressione delle irregolarità e degli illeciti

0,00 0,00 2.000,00 2.000,00 2.000,00

Tipologia 300: Interessi attivi

411,26 6.000,00 2.000,00 2.000,00 2.000,00

Tipologia 400: Altre entrate da redditi da capitale

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 500: Rimborsi e altre entrate correnti

89.672,90 117.358,00 113.320,00 113.320,00 113.320,00

Totale TITOLO 3 Entrate extratributarie

222.314,81 337.358,00 329.320,00 185.320,00 185.320,00 185.320,00

2016 2015/2016 2017 2018Per un ulteriore approfondimento sugli aspetti di dettaglio delle voci in esame, si rinvia a quanto riportato nella nota integrativa.


47

Entrate in c/capitale Le entrate del titolo 4 contribuiscono, insieme a quelle del titolo 6, al finanziamento delle spese d'investimento, ovvero all'acquisizione di quei beni a fecondità ripetuta, utilizzati per più esercizi, nei processi produttivi o erogativi dell'ente locale. Nella tabella seguente vengono riassunti gli andamenti dei valori distinti per tipologie.Anntipologie Andamento storico 2017 programmazione

2014 2015 2016 2018 2019Tipologia 100: Tributi in conto capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 200: Contributi agli investimenti

213.000,00 2.126.719,24 3.467.451,97 1.653.519,23 2.325.000,00 3.475.911,34

Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale

0,00 50.000,00 330.000,00 30.000,00 0,00 0,00

Tipologia 400: Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali

19.139,06 160.000,00 160.000,00 60.000,00 0,00 0.00

Tipologia 500: Altre entrate in conto capitale

0,00 4.000,00 20.000,00 10.000,00 10.000,00 10.000,00

Totale TITOLO 4 Entrate in conto capitale

232.139,06 2.340.719,24 3.977.451,97 1.753.519,23 2.335.000,00 3.485.911,34

2015 2016 2015/2016 2017 2018Per un approfondimento su tali voci si rinvia a quanto riportato nella nota integrativa.

Entrate da riduzione di attività finanziarie Le entrate ricomprese nel titolo 5, così meglio evidenziato nell'articolazione in tipologie, riportano le previsioni relative ad alienazioni di attività finanziarie oltre che operazioni di credito che non costituiscono fonti di finanziamento per l'ente. L'andamento di tali valori è riassunto nella seguente tabella.

tipologie Andamento storico 2017 programmazione2014 2015 2016 2018 2019

Tipologia 100: Alienazione di attività finanziarie

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 200: Riscossione crediti di breve termine

0,00 5.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 300: Riscossione crediti di medio-lungo termine

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 400: Altre entrate per riduzione di attività finanziarie

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale TITOLO 5 Entrate da riduzione di attività finanziarie

0,00 5.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00

2014 2015 2016 2015/2016 2017 2018Per un approfondimento su tali voci si rinvia a quanto riportato nella nota integrativa.


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Entrate da accensione di prestiti Le entrate del titolo 6 sono caratterizzate dalla nascita di un rapporto debitorio nei confronti di un soggetto finanziatore (banca, Cassa DD.PP., sottoscrittori di obbligazioni) e, per disposizione legislativa, a eccezione di alcuni casi appositamente previsti dalla legge, sono vincolate, nel loro utilizzo, alla realizzazione degli investimenti. Le voci in esame trovano evidenza nella tabella che segue.2


Tipologia 100: Emissione di titoli obbligazionari

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 200: Accensione prestiti a breve termine

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 300: Accensione mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Tipologia 400: Altre forme di indebitamento

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale TITOLO 6 Accensione prestiti

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Entrate da anticipazione di cassa Le entrate del titolo 7 riportano le previsioni di una particolare fonte di finanziamento a breve costituita dalle anticipazioni da istituto tesoriere. L'andamento storico e prospettico di tali voci è rappresentatonella tabella successiva.


Tipologia 100: Anticipazioni da istitutotesoriere

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale TITOLO 7 Anticipazioni da tesoriere

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

L’Ente non prevede di attivare anticipazioni di tesoreria nel corso dell’anno.Per ulteriori approfondimenti si rinvia a quanto descritto nell'apposita sezione della nota integrativa.


49

Analisi e valutazione degli impegni di spesa La parte entrata, in precedenza esaminata, evidenzia come l'ente locale, nel rispetto dei vincoli che disciplinano la materia, acquisisca risorse ordinarie e straordinarie da destinare al finanziamento della gestione corrente, degli investimenti e al rimborso dei prestiti.In questa parte si analizzano le spese in maniera analoga a quanto visto per le entrate, evidenziando come le varie entrate siano state destinate dall'Amministrazione al conseguimento degli obiettivi programmatici posti a base del presente documento.La visione d'insiemeLe risultanze contabili, aggregate per titoli di entrata e di spesa, sono sintetizzate nella tabella sottostante, che espone gli effetti dell'intera attività programmata in termini di valori.

Entrate2017 2018 2019

Avanzo d'amministrazione 30.000,00 0,00 0,00Fondo pluriennale vincolato 83.890,00 0,00 0,00Totale TITOLO 1 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

367.006,44 367.006,44 367.006,44

Totale TITOLO 2 Trasferimenti correnti 1.219.128,23 1.203.419,13 1.195.128,23Totale TITOLO 3 Entrate extratributarie 185.320,00 185.320,00 185.320,00TITOLO 4 (40000): Entrate in conto capitale 1.753.519,23 2.335.000,00 3.485.911,34Totale TITOLO 5 Entrate da riduzione di attività finanziarie

0,00 0,00 0,00

Totale TITOLO 6 Accensione prestiti 0,00 0,00 0,00Totale TITOLO 7 Anticipazioni da istituto tesoriere

0,00 0,00 0,00

Totale TITOLO 9 Entrate per conto terzi e partite di giro

980.000,00 980.000,00 980.000,00

TOTALE Entrate 4.618.863,90 5.070.745,57 6.213.366,01

Spese2017 2018 2019

Disavanzo d' amministrazione 0,00 0,00 0,00Totale Titolo 1 - Spese correnti 1.709.356,60 1.685.073,13 1.694.278,26

Totale Titolo 2 - Spese in conto capitale 1.867.409,23 2.340.000 3.485.911,34Totale Titolo 3 - Spese per incremento di

attività finanziarie0,00 0,00 0,00

Totale Titolo 4 - Rimborso prestiti 62.098,07 65.672,44 43.176,41Totale Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni

ricevute da istituto tesoriere0,00 0,00 0,00

Totale Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro

980.000,00 980.000,00 980.000,00

TOTALE Spese 4.618.863,90 5.070.745,57 6.213.366,01Tale rappresentazione, seppur interessante in termini di visione d'insieme della gestione, non è in grado di evidenziare gli effetti dell'utilizzo delle risorse funzionali al conseguimento degli indirizzi che l'Amministrazione ha posto. Per tale attività è necessario procedere all'analisi della spesa articolata per missioni, programmi ed obiettivi.


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Le programmazioni settoriali

Il programma triennale del fabbisogno del personale Ai sensi dell’articolo 91 del Testo unico degli enti locali, gli organi di vertice delle amministrazioni locali sono tenuti alla programmazione triennale del fabbisogno di personale, obbligo non modificato dalla riforma contabile dell’armonizzazione. L’articolo 3, comma 5-bis, del decreto legge n° 90 del 2014, convertito ha introdotto il comma 557-quater all’articolo 1 della legge n° 296 del 2006, che dispone che: “A decorrere dall'anno 2014 gli enti assicurano, nell'ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale, il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente alla data di entrata in vigore della presente disposizione”.La tabella che segue pone in evidenza, accanto all’andamento del 2016, le assunzioni previste tramite il piano triennale del fabbisogno del personale approvato con la delibera della Giunta comunale n° 8 del 10 febbraio 2017

2016 2017 2018 2019Personale cessato 1 1 0 0

Personale nuove assunzioni 0 3 0 0- di cui categoria A 0 0 0 0- di cui categoria B 0 0 0 0- di cui categoria C 0 2 0 0- di cui categoria D 0 1 0 0

saldo -1 +2 0 0

La situazione della dotazione organica del Comune è ai minimi termini. Le assunzioni previste nel 2017, porranno soluzione, almeno in parte, a tale situazione

Il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni L'articolo 58 del decreto legge del 25 giugno 2008, n° 112, così come convertito dalla Legge 6 agosto 2008, n° 133, stabilisce che per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, gli enti locali, con delibera dell'organo di governo, individuano, redigendo apposito elenco sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione.Con deliberazione n° 11 del 16 febbraio 2017 il Comune di Atzara dichiara di non possedere beni immobili suscettibili di alienazione.

Il programma triennale dei lavori pubblici Ai sensi della vigente normativa disciplinante la programmazione delle opere pubbliche, la realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali.I lavori da realizzare nel primo anno del triennio, inoltre, sono compresi nell’elenco annuale che costituisce il documento di previsione per gli investimenti in lavori pubblici ed il loro finanziamento.In relazione alle disponibilità finanziarie previste nei documenti di programmazione economica, è stato costruito il "Quadro delle risorse disponibili", riportato nello schema della scheda 1 del citato D.M., nel quale sono indicati, secondo le diverse provenienze, le somme complessivamente destinate all'attuazione del programma.


51

In tale sede, è necessario dare evidenza delle fonti di finanziamento destinate alla realizzazione deilavori previsti per il triennio 2016/2018. A tal fine è stata predisposta la tabella che segue.Fonti d

Fonti di finanziamento del programma triennale

2017 2018 2019 totale

Altre entrate 343.000,00 170.052,65 170.052,65 683.105,30Destinazione vincolata 1.283.519,23 2.119.947,35 3.146.947,35 6.550.413,93TOTALE Entrate Specifiche 1.626.519,23 2.290.000,00 3.317.000,00 7.233.519,23i finanziamento del Programma


52

Programmi e obiettivi operativiIl DUP, nelle intenzioni del legislatore, costituisce il documento di maggiore importanza nella definizione degli indirizzi, dal quale si evincono le scelte strategiche e programmatiche operate dall'amministrazione.Gli obiettivi gestionali, infatti, non costituiscono che una ulteriore definizione dell'attività programmatica definita già nelle missioni e nei programmi del DUP.Nella prima parte del documento abbiamo analizzato le missioni che compongono la spesa e individuato gli obiettivi strategici ad esse riferibili.Nella presente sezione, invece approfondiremo l'analisi delle missioni e dei programmi correlati, analizzandone le finalità, gli obiettivi annuali e pluriennali e le risorse umane finanziarie e strumentali assegnate per conseguirli.Ciascuna missione, in ragione delle esigenze di gestione connesse tanto alle scelte di indirizzo quanto ai vincoli (normativi, tecnici o strutturali), riveste, all’interno del contesto di programmazione, una propria importanza e vede a esso associati determinati macroaggregati di spesa, che ne misurano l’impatto, sia sulla struttura organizzativa dell’Ente, sia sulle entrate che lo finanziano.L'attenzione dell'amministrazione verso una missione piuttosto che un'altra può essere misurata, inizialmente, dalla quantità di risorse assegnate. Si tratta di una prima valutazione che deve, di volta in volta, trovare conferma anche tenendo conto della natura della stessa.Ciascuna missione è articolata in programmi che ne evidenziano in modo ancor più analitico le principali attività.Volendo analizzare le scelte di programmazione operate nel nostro ente, avremo:Denominazione Programmi

Denominazione N° dei programm

i

Risorse assegnate

Spese previste

MISSIONE 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione 5 544.584,87 544.584,87MISSIONE 02 - Giustizia 0 0,00 0,00MISSIONE 03 - Ordine pubblico e sicurezza 1 45.709,06 45.709,06MISSIONE 04 - Istruzione e diritto allo studio 1 261.490,00 261.490,00MISSIONE 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 1 108.045,36 108.045,36MISSIONE 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero 1 182.000,00 182.000,00MISSIONE 07 - Turismo 1 62.431,90 62.431,90MISSIONE 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa 1 115.600,00 115.600,00MISSIONE 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

1 173.466,87 173.466,87

MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità 1 187.700,00 187.700,00MISSIONE 11 - Soccorso civile 1 2.952,90 2.952,90MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 6 703.215,75 703.215,75MISSIONE 13 - Tutela della salute 0 0,00 0,00MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività 1 6.100,00 6.100,00MISSIONE 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale

0 1.278.952,36 1.278.952,36

MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 1 15.000,00 15.000,00MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche 1 0,00 0,00MISSIONE 18 - Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali

0 0,00 0,00

MISSIONE 19 - Relazioni internazionali 0 0,00 0,00MISSIONE 20 - Fondi e accantonamenti 2 22.598,68 22.598,68MISSIONE 50 - Debito pubblico 1 81.750,59 81.750,59MISSIONE 60 - Anticipazioni finanziarie 0MISSIONE 99 - Servizi per conto terzi 1 980.000,00 980.000,00

Totale programmi 27 4.618.863,90 4.618.863,90o


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Missioni e programmi

MISSIONE 1 – Servizi istituzionali, generali e di gestione

Programma 1 Organi istituzionali segretariatoResponsabile: Responsabile Servizio finanziario

RISORSE ASSEGNATEDenominazione Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019MISSIONE 01 – Programma 1 32.852,00 34.752,00 34.752,00

Descrizione del programma e motivazione delle scelte. Le attività del Servizio si concretizzano nel coordinamento e nell’assistenza amministrativa agli Organi Istituzionali, nella concessione di contributi di natura economica per finalità rientranti nelle competenze dell’Ente, nell’attività di informazione rivolta ai cittadini.Nello specifico il Servizio assicurerà il corretto svolgimento delle funzioni correlate con il ruolo istituzionale del Sindaco, della Giunta e del Consiglio attraverso una costante attività di impulso, assistenza e collaborazione.Obiettivi. Si provvederà consolidare le attività di comunicazione istituzionale e di servizio, per rendere sempre più chiaro e trasparente l’operato dell’Ente, a effettuare la revisione e a implementare la divulgazione di dati e contenuti attraverso il sito Internet istituzionale, adempiendo in modo puntuale ed esaustivo alle disposizioni delle di cui al d.lgs. n° 33 del 2013.Alla luce degli indirizzi e degli obiettivi di mandato, il Segretariato Generale svolgerà i propri compiti nel rispetto della normativa vigente, assicurando, in particolare, la corretta attuazione degli adempimenti previsti dalla Legge n. 190/2012, delle misure indicate nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione.Si provvederà, inoltre, alla gestione delle procedure connesse all’esercizio del controllo di regolarità amministrativa e, in particolare, alla verifica della legittimità, della correttezza e della regolarità degli atti nonché, in fase di monitoraggio successivo, della conformità degli stessi alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti.Si garantirà l’efficace gestione del flusso deliberativo con precipuo riguardo alla redazione degli atti ed alla pubblicazione degli stessi, assicurando trasparenza e visibilità documentale anche attraverso il perfezionamento delle modalità di inserimento e di consultazione dei dati nel sito internet.


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Programma 2 Organi istituzionali, Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditoratoResponsabile: Responsabile Servizio finanziario

RISORSE ASSEGNATEDenominazione Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019

MISSIONE 01 – Programma 2 72.187,54 73.187,54 73.187,54

Descrizione del programma e motivazione delle scelteNella programmazione 2017 – 2019 l’attività della Ragioneria Generale afferente, prevede le attività di supporto agli organi dell’ente per l’espletamento dell'attività di programmazione, indirizzo e controllo realizzate attraverso la predisposizione di atti e con la predisposizione dei pareri.Il servizio economico finanziario ha il compito di garantire la tenuta della contabilità comunale e delle relative scritture contabili finanziarie, economiche e patrimoniali. Esso provvede alla redazione del bilancio e delle relative variazione e del conto consuntivo e garantisce le verifiche sugli equilibri di bilancio. Cura i rapporti con il Tesoriere, con il Revisore dei Conti e con tutti gli organi di controllo a cui devono essere trasmesse le informazioni relative alla gestione contabile.Le attività principali della ragioneria riguardano:- la programmazione economico-finanziaria (bilancio annuali e pluriennali, piani risorse e obiettivi);- i processi di formazione e gestione del bilancio tramite le variazioni del medesimo e l’utilizzo del fondo di riserva;- la contabilità finanziaria nelle fasi degli accertamenti, impegni, riscossioni, liquidazioni e pagamenti, la contabilità fiscale e l’IRAP;- il controllo interno della gestione contabile e degli investimenti;- i rapporti con il Tesoriere comunale, la Banca d’Italia, la Tesoreria provinciale dello Stato, il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Economia e la Corte dei Conti;- i rapporti con il Revisore Unico dei Conti;- l’approvvigionamento ed il controllo delle risorse finanziarie (anticipazioni, mutui e altri prestiti);- la gestione del servizio Economato.Le principali finalità da conseguire da parte della ragioneria, oltre a garantire le attività routinarie- il raggiungimento degli obiettivi di politica economico-finanziaria coordinando, in collaborazione con gli altri settori, i flussi finanziari di tutte le strutture dell’Ente;- l’espletamento, relativamente alle proprie competenze, dei controlli previsti dal d.l. 174 del 2014;ObiettiviGarantire l’efficiente gestione delle procedure di approvvigionamento di beni e servizi per il funzionamento dell’Ente attraverso il servizio economato.Garantire la regolarità amministrativa e contabile e la tempestività delle procedure di entrata e di spesa con salvaguardia degli equilibri del bilancio finanziario nel rispetto della regolarità contabile dell’azione amministrativa.Gestire il processo di pianificazione e di rendicontazione economico – finanziario, attraverso le stime e le valutazioni finanziarie sui dati di entrata e di spesa e mediante la definizione dei documenti di legge.Esercitare un’azione di controllo sulla gestione delle società partecipate nell’applicazione delle disposizioni normative.1. Programmazione opere pubblicheIl piano triennale delle opere pubbliche non prevede specifiche opere nell’ambito del programmanel triennio di riferimento.PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è rappresentato dal Responsabile del Servizio.PatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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Programma 3 – Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscaliResponsabile: Responsabile del Servizio finanziario



Descrizione del programma e motivazione delle scelteI tributi locali, caratterizzati, negli ultimi anni, da un forte processo di innovazione, sono una fonte importante del finanziamento del bilancio del Comune.Le scelte organizzative devono essere improntate all’accurata programmazione e a un attento controllo delle proprie entrate.Nello svolgimento della propria attività gli uffici debbono tenere, nei confronti del cittadino un rapporto improntato al rispetto dei principi contenuti nello statuto del contribuente.ObiettiviAttività di riscossione delle entrate per assicurare la copertura e la continuità dei servizi comunali, la flessibilità delle competenze e una sempre maggiore assistenza a favore dei cittadini.Supportare l’Amministrazione nelle decisioni in tema di imposizione tributaria locale.PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è il seguente:Il Responsabile del Servizio finanziarioUn Istruttore amministrativoPatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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Programma 4 – Servizio demograficoResponsabile: Responsabile Servizio finanziario


Descrizione del programma e motivazione delle scelteIl programma riguarda tutta l'area delle funzioni delegate dallo Stato ai Comuni, comprendente gli adempimenti anagrafici , di stato civile, elettorali, di leva:- procedimenti relativi alle consultazioni popolari;-procedimenti connessi alla gestione degli elenchi dei giudici popolari;- procedimenti di stato civile, anagrafe della popolazione residente e all'anagrafe degli italiani all'estero;-procedimenti relativi al rilascio delle carte d'identità e ai passaggi di proprietà degli autoveicoli;- procedimenti relativi alla trasmissione dei passaporti alla Questura.- funzione statistica , adempiendo alle richieste provenienti dall'Istat.Le funzioni esercitate dai servizi demografici sono quelle delegate dallo Stato;la loro attività è strettamente legata alle direttive provenienti dal Ministero dell'Interno e all'adeguamento alle novità normative negli specifici rami di attività.obiettiviIn questo ambito lo sforzo dell'Amministrazione è di organizzare in modo ottimale il servizio reso, attraverso un'informatizzazione delle procedure e il conseguente migliore utilizzo del personale al fine di ottenere un'ottimizzazione dell'efficienza dell'attività gestionale e di conseguenza una maggiore corrispondenza alle esigenze dell'utenza.istruzione di pratiche relative al commercio, compresa la gestione del front office di competenza.Il personale dipendente impiegato nel programma è il seguente:Il Responsabile del Servizio finanziarioUn Istruttore amministrativoPatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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Programma 5 – Ufficio tecnicoResponsabile: Responsabile servizio tecnico



Descrizione del programma e motivazione delle scelteIl programma ha per oggetto a realizzazione delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio comunale (beni mobili e immobili), di acquisizione dei beni e dei servizi necessari al funzionamento dei servizi comunali gestiti dall’area tecnica (manutenzioni, patrimonio, opere pubbliche) e alla realizzazione delle opere pubbliche previste nel piano triennale di programmazione, oltre alle opere programmate di importo inferiore ai 100.000 euro.ObiettiviGestione delle pratiche e delle attività connesse con lavori pubblici, manutenzioni patrimonio e affidamento dei relativi incarichi di progettazione esterni e interni nel rispetto dei principi di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa.Assicurare la realizzazione di nuove opere in relazione alle risorse economiche disponibili e attivare nuovi interventi previsti, nel rispetto dei vincoli del pareggio di bilancio. Programmazione opere pubblicheIl piano triennale delle opere pubbliche non prevede specifiche opere nell’ambito del programma nel triennio di riferimento. Si prevedono stanziamenti per affidamento incarichi tecnici, come segue:PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è costituito dal Responsabile del Servizio PatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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MISSIONE 3 – Ordine e sicurezza

Programma 1 – Polizia locale e amministrativaResponsabile: Responsabile: Responsabile servizio tecnico

Spese per la realizzazione del programmaRISORSE ASSEGNATE

Denominazione Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019MISSIONE 03 – Programma 1 40.577,86 40.577,86 40.577,86

Descrizione del programma e motivazione delle scelteL'ordinamento dello stato attribuisce agli enti locali, proprio in virtù del grado di autonomia riconosciuta, l'esercizio della funzione amministrativa di polizia locale.Le funzioni di polizia commerciale attuate dall'Ente si esplicano nel controllo delle attività di natura commerciale svolte nel territorio comunale che deve esprimersi, anche in un regime di libero mercato, senza produrre alcun danno ai consumatori.L'Ente attua il controllo sulla regolarità delle autorizzazioni amministrative di abilitazione al commercio, sulla pubblicità dei prezzi, sul rispetto degli orari di vendita.Nell'ambito delle proprie specifiche competenze, esercita una vigilanza sull'attività urbanistica ed edilizia nel territorio comunale.ObiettiviGarantire il controllo del territorio dando priorità a tutti gli interventi in materia di sicurezza stradale.Gestire le procedure sanzionatorie e la riscossione dei relativi proventi.Controllare il corretto esercizio delle attività commercialiPersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è costituito da una unità a tempo parziale.PatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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MISSIONE 4 – Istruzione e diritto allo studioProgramma 1 – Istruzione prescolastica scuola primaria e secondaria di primo grado, Servizi ausiliari all’istruzione Diritto allo studioResponsabile funzionario servizi sociali Spese per la realizzazione del programma:



Descrizione del programma e motivazione delle scelteL’Amministrazione, nell’ambito dei rapporti con le istituzioni scolastiche pubbliche del territorio, è competente allo svolgimento delle attività relative all’attività didattica per gli utenti in attività prescolastica e scolastica.Il programma include le spese e le attività relative alle scuole dell’infanzia presenti sul territorio.Nella scuola primaria e nella secondaria di primo grado, il Comune non si limita a esercitare le attribuzioni conferitegli per legge, ma sostiene la frequenza degli studenti residenti con ulteriori interventi in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Statale del territorio. Ciò attraverso iniziative varie ed erogazione di contributi per il diritto allo studio.Sono incluse, inoltre, attività varie relative all’istruzione, in particolare il servizio mensa e il servizio di trasporto scolastico.Sono inserite, ancora, tutte quelle attività quali la erogazione di contributi economici, l’acquisto dei libri di testo volte a garantire il diritto allo studio per tutti i cittadini del Comune.ObiettiviSostegno alla frequenza dei bambini residenti alle scuole dell’infanzia, scuola primaria e secondaria diprimo grado, scuola superiore; gestione e manutenzione degli edifici scolastici interessati.Gestione dei servizi di assistenza scolastica finalizzati alla frequenza generalizzata dei bambini residenti, gestione attività formativa extrascolastica, mensa scolastica, trasporto scolastico, assistenza scolastica, orientamento scolastico e doposcuola.Rimozione di tutti gli ostacoli alla piena fruizione del diritto allo studio. Acquisto degli arredi necessari allo svolgimento dell’attività didattica.Programmazione opere pubblicheIl piano triennale delle opere pubbliche prevede le seguenti opere nell’ambito del programma neltriennio di riferimento:PersonaleIl personale dedicato a questo programma è rappresentato da un istruttore direttivo sociale.PatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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MISSIONE 5 – Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturaliProgramma 1 – Attività culturali e interventi diversi nel settore culturaleResponsabile funzionario servizi sociali Spese per la realizzazione del programma



Descrizione del programma e motivazione delle scelteIl programma comprende il funzionamento e la gestione delle strutture museali e della pinacoteca comunale; la realizzazione dei programmi culturali e spettacoli estivi a beneficio della popolazione e dei turisti, la concessione di contributi, nonché patrocini su iniziative di Associazioni locali che operano nel campo della cultura con funzione di sussidiarietà rispetto ai compiti e alle competenze dell’Amministrazione.ObiettiviPromozione dell’attività culturale attraverso la gestione dei servizi offerti dalla Pinacoteca, dal Museo e dal sistema bibliotecario.Promozione dell’attività culturale attraverso l’organizzazione di spettacoli ed eventi culturali.Promozione dell’attività culturale attraverso il patrocinio e il sostegno finanziario ad Associazioni di cui venga riconosciuta la sussidiarietà rispetto alla funzione pubblica.PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è rappresentato da un funzionario sociale:PatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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MISSIONE 6 – Politiche giovanili, sport e tempo liberoProgramma 1 – Sport e tempo liberoResponsabile funzionario servizi sociali Spese per la realizzazione del programma



Descrizione del programma e motivazione delle scelteL’impegno dell’Amministrazione Comunale è quello di promuovere le attività motorie e sportive nel territorio comunale mediante interventi e programmi diretti ad una pianificazione dell’utilizzo delle strutture e degli spazi disponibili per una loro gestione in forma ottimale.Si continuerà a favorire l’organizzazione di manifestazioni sportive, in collaborazione e sostenendo le attività svolte da gruppi e associazioni operanti nel territorio comunale.ObiettiviLa promozione degli eventi sportivi, la gestione degli impianti comunali, la gestione di collaborazioni, di patrocini e di contributi a sostegno di eventi che promuovono lo sport.Programmazione opere pubblicheIl piano triennale delle opere pubbliche prevede la realizzazione dei seguenti interventi:PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è rappresentato da un istruttore direttivo sociale.PatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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MISSIONE 7 – TurismoProgramma 1 – TurismoResponsabile funzionario ufficio tecnicoSpese per la realizzazione del programma



Descrizione del programma e motivazione delle scelteL’impegno dell’Amministrazione Comunale è quello di promuovere le attività legate allo sviluppo del territorio in chiave economica attraverso il finanziamento di manifestazioni quale Cortes Apertas, la Sagra del vino e le altre manifestazioni anche per il tramite delle associazioni locali.Nel programma sono previste, inoltre le attività legate all’adesione alle associazioni e ai consorzi turistici.Si prevede ancora il finanziamento delle attività delle associazioni locale per interventi nel settore specifico del turismo.ObiettiviLa promozione del territorio in chiave economica, turistica e sociale.Programmazione opere pubblicheIl piano triennale delle opere pubbliche prevede la realizzazione dei seguenti interventi:PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è rappresentato da un istruttore direttivo sociale.PatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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MISSIONE 8 – Assetto del territorio ed edilizia abitativaProgramma 1 – Urbanistica e assetto del territorioResponsabile: Funzionario Ufficio tecnicoSpese per la realizzazione del programma



Descrizione del programma e motivazione delle scelteIl programma ha per oggetto la pianificazione del governo del territorio e la gestione dell’edilizia residenziale, sia pubblica, sia privata.L'Ufficio, inoltre, deve garantire tutti gli adempimenti di legge in materia di pianificazione del territorio, operando in conformità con quanto previsto dall'ordinamento urbanistico e tutela del territorio.L'attività istituzionale si esplica anche con l'assistenza tecnica agli organi comunali in materia urbanistica e paesaggistica.ObiettiviSviluppare la pianificazione territoriale generale. Indirizzare il settore edilizio all’incentivazione del risparmio energetico e della promozione di una miglior qualità della vita. Nel settore dell’edilizia privata ci si propone di migliorare i tempi delle procedure.PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è rappresentato dal responsabile del servizio.PatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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MISSIONE 9 – Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambienteProgramma 1 – RifiutiResponsabile: Funzionario Ufficio tecnicoSpese per la realizzazione del programma



Descrizione del programma e motivazione delle scelteGestione delle attività per lo svolgimento del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti nell’ottica della riduzione dei rifiuti prodotti e della valorizzazione della raccolta differenziata.ObiettiviFornire un servizio sempre più capillare e attento alla raccolta dei rifiuti in collaborazione con la cittadinanza.PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è costituito dal Responsabile del ServizioPatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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MISSIONE 10 – Trasporti e diritto alla mobilitàProgramma 1 – Viabilità e infrastrutture stradaliResponsabile: Funzionario Ufficio tecnicoSpese per la realizzazione del programma


MISSIONE 10 – Programma 1 187.700,00 1.272.200,00 866.200,00

Descrizione del programma e motivazione delle scelteIl presente programma si caratterizza per le attività di gestione e manutenzione del patrimonio viario, attraverso interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzazione di opere pubbliche, oltre che per l’attività di pubblica illuminazione.b) ObiettiviManutenzione ordinaria e straordinaria delle strade e delle piazze e dell’annessa illuminazione pubblica.PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è costituito dal Responsabile del ServizioPatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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MISSIONE 11 – Soccorso civileProgramma 1 – Sistema di protezione civileResponsabile: Funzionario Ufficio tecnicoSpese per la realizzazione del programma



Descrizione del programma e motivazione delle scelteRientrano in questo programma tutte le attività necessarie per far fronte a eventi straordinari che possono comportare rischi per la comunità.In questo programma rientra la gestione dei rapporti con le locali associazioni che collaborano con l’Amministrazione nello svolgimento di importanti attività preventive e di soccorso.ObiettiviGarantire un efficiente ed efficace servizio di pronto intervento in caso di calamità naturale.1. Programmazione opere pubblicheIl piano triennale delle opere pubbliche non prevede specifiche opere nell’ambito del programma nel triennio di riferimento.PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è costituito dal Responsabile del ServizioPatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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MISSIONE 12 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglieProgramma 1 – Interventi per l’infanzia, asili nido scuole primaria e secondariaResponsabile: Funzionario Ufficio socialeSpese per la realizzazione del programma



Descrizione del programma e motivazione delle scelteI servizi socio educativi per la prima infanzia, costituiscono un sistema di opportunità educative per favorire, in collaborazione con le famiglie, l'armonico sviluppo psico – fisico, affettivo e sociale dei bambini in tenera età.Questi servizi concorrono alla realizzazione di politiche di pari opportunità fra donne e uomini in relazione all'inserimento nel mercato del lavoro, alla conciliazione dei tempi di vita dei genitori nonché alla diffusione della cultura e dei diritti dell’infanzia.ObiettiviSostenere il sistema dei servizi alla prima infanzia quale luogo di benessere dei bambini e strumento di cura, promozione, sviluppo personale e sociale e di prevenzione delle disuguaglianze.Fornire sostegno ai genitori. Rimuovere le crescenti difficoltà di conciliazione dei tempi di vita e lavoro nelle famiglie.PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è costituito dal Responsabile del ServizioPatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.

Programma 2 – Interventi per la disabilitàResponsabile: Funzionario Ufficio socialeSpese per la realizzazione del programma


Descrizione del programma e motivazione delle scelteAll’interno dei servizi socio-assistenziali acquisiscono particolare rilevanza i servizi a favore dei disabili, anche in collaborazione con associazioni di volontariato locali.ObiettiviAttivare interventi di sostegno nella cura ai disabili. Sostenere le associazioni di volontariato.PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è costituito dal Responsabile del ServizioPatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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Programma 3 – Interventi per gli anzianiResponsabile: Funzionario politiche socialiSpese per la realizzazione del programma

RISORSE ASSEGNATEDenominazione Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019MISSIONE 12– Programma 3 86.000,00 86.000,00 86.000,00

Descrizione del programma e motivazione delle scelteAll’interno di questo programma sono contenute le attività svolte a favore degli anziani.In particolare si tratta i favorire la gestione del Centro anzianiObiettiviAssicurare il corretto funzionamento della struttura e la massima partecipazione degli anziani.

1. Programmazione opere pubblicheIl piano triennale delle opere pubbliche non prevede specifiche opere nell’ambito del programmanel triennio di riferimento.PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è costituito dal Responsabile del Servizio PatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.

Programma 4 – Interventi per soggetti a rischio di esclusione socialeResponsabile: funzionario servizi socialiSpese per la realizzazione del programma


MISSIONE 12 – Programma 4 403.864,10 1.002.364,10 2.022.364,10

Descrizione del programma e motivazione delle scelteAll’interno di questo programma sono inserite le attività mirate a favorire le attività di integrazione dei soggetti a rischio di esclusione sociale. A questo scopo in questo programma sono inserite le spese relative alla gestione delle strutture finalizzate ai servizi alla persona.ObiettiviFavorire l’integrazione di tutti i soggetti a rischio esclusione sociale..PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è costituito dal Responsabile del ServizioPatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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Programma 5 – Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e socialiResponsabile: funzionario servizi socialiSpese per la realizzazione del programma


Descrizione del programma e motivazione delle scelteIl programma include tutte le rimanenti attività in campo sociale sia gestite direttamente dall’Ente, che in collaborazione con altri soggetti. Tra queste ricordiamo:- gestione contributi per agevolazioni conto affitti;- gestione contributi nel settore sociale.ObiettiviProgrammazione ed attuazione delle attività dei servizi sociosanitari attraverso la gestione delle risorse umane e strumentali dell’ente e le forme di collaborazione con gli enti esterni coinvolti.PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è costituito dal Responsabile del ServizioPatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.

Programma 6 – Servizio necroscopico e cimiterialeResponsabile: funzionario Ufficio TecnicoSpese per la realizzazione del programma


Descrizione del programma e motivazione delle scelteFinalità di questo programma:la gestione degli orari di apertura al pubblico, la manutenzione e la pulizia del cimitero comunale;la gestione delle attività connesse ai servizi cimiteriali.obiettivoManutenzione straordinaria cimiteri comunaliPersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è costituito dal Responsabile del Servizio e da un operaioPatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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MISSIONE 14 – Sviluppo economico e competitivitàProgramma 1 – Industria PMI e artigianatoResponsabile: funzionario Ufficio TecnicoSpese per la realizzazione del programma


Descrizione del programma e motivazione delle scelteFinalità di questo programma è la promozione dello sviluppo economico locale con particolare riferimento alla piccole e media impresa e alle attività artigianali.ObiettiviPromuovere le attività e i servizi a favore degli operatori economici del territorio.Contribuire alla programmazione dell’intervento di ampliamento della zona PIP.PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è costituito dal Responsabile del ServizioPatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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MISSIONE 16 – Agricoltura, politiche agroalimentari e pescaProgramma 1 – Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentareResponsabile: funzionario Ufficio TecnicoSpese per la realizzazione del programma

RISORSE ASSEGNATEDenominazione Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019MISSIONE16 – Programma 1 15.000,00 23.000,00 23.000,00

Descrizione del programma e motivazione delle scelteIl programma comprende le attività di sostegno e sviluppo del settore agricolo e della pastorizia, attraverso lo svolgimento delle funzioni assegnate dalla legge e la gestione dei rapporti con le associazioni di promozione, oltre che attraverso l’organizzazione di eventi e la partecipazione alla realizzazione di eventi legate al tessuto produttivo locale.ObiettiviPromuovere le attività e i servizi per lo sviluppo e la promozione dell’agricoltura e dei suoi prodotti tipici locali. A questo scopo il Comune partecipa attivamente ai progetti di sviluppo regionale della filiera corta e alla promozione dei prodotti tipici locali attraverso Cortes Apertas e altre manifestazioni.1. Programmazione opere pubblicheIl piano triennale delle opere pubbliche non prevede specifiche opere nell’ambito del programma nel triennio di riferimento.PersonaleIl personale dipendente impiegato nel programma è costituito dal Responsabile del ServizioPatrimonioI beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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MISSIONE 20 – Fondi e accantonamentiProgramma 1 – Fondo di riserva fondo crediti di dubbia esigibilitàResponsabile: funzionario Servizio finanziarioSpese per la realizzazione del programma


Descrizione del programma e motivazione delle scelte: Gli enti locali iscrivono nel proprio bilancio di previsione un fondo di riserva non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2 per cento del totale delle spese correnti inizialmente previste in bilancio.Il fondo di riserva è stato iscritto in bilancio secondo i seguenti importi:anno 2017 € 8.579,93.anno 2018 € 8.792,58.anno 2019 € 10.579,93.iObiettivi: Gestione fondo di riserva nel rispetto della disciplina di cui all’articolo 166 del d.lgs. n° 267/2000Personale: Responsabile del Servizio finanziario.Patrimonio: I beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.

Programma 2 – Fondo crediti dubbia esigibilitàResponsabile: funzionario Servizio finanziarioSpese per la realizzazione del programma


Descrizione del programma e motivazione delle scelte. Gli enti locali, in applicazione di quanto previsto dai principi contabili del bilancio armonizzato, iscrivono nel proprio bilancio di previsione un fondo crediti di dubbia esigibilità, con conseguente vincolo di una quota dell’avanzo di amministrazione, per i crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell’esercizio.Il servizio finanziario ha quindi provveduto alla stima di tale importo in maniera conforme a quanto stabilito dal Principio contabile applicato alla contabilità finanziaria.Il fondo crediti di dubbia esigibilità è iscritto nel bilancio secondo i seguenti importi;anno 2017 per l’importo di € 12.518,75.anno 2017 per l’importo di € 12.518,75.anno 2017 per l’importo di € 12.518,75. Obiettivi. Gestione del fondo crediti di dubbia esigibilità come indicato nei principi contabili della programmazione del bilancio e della contabilità finanziaria per la copertura dei crediti secondo la media fra gli accertamenti e gli incassi dell’ultimo quinquennio, sia in fase di predisposizione del bilancio che in fase di rendicontazione.Personale. Responsabile del Servizio finanziarioPatrimonio. I beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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MISSIONE 50 – Debito pubblicoProgramma 1 – Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionariResponsabile: funzionario Servizio finanziarioSpese per la realizzazione del programma


Descrizione del programma e motivazione delle scelte. La spesa per rimborso prestiti (quota capitale dei prestiti contratti dall’Ente) è imputata al bilancio dell’esercizio in cui viene a scadenza la obbligazione giuridica passiva corrispondente alla rata di ammortamento annuale.Tali impegni sono imputati negli esercizi del bilancio sulla base del piano di ammortamento, e per gli esercizi non gestiti si predispone l’impegno automatico, sempre sulla base del piano di ammortamento.L’Ente, nel corso degli anni ha ridotto la quota di debito residuo dei mutui ancora in corso di ammortamento a seguito della loro naturale scadenza. Un’altra riduzione è prevista alla fine degli anni 2018 e 2019.Obiettivi. Attuare la corretta gestione del debito.Personale. Il personale dipendente impiegato nel programma è quello presente nel Servizio finanziarioPatrimonio. I beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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MISSIONE 99 – Servizi per conto terzi

Programma 1 – Servizi per conto terzi – partite di giroResponsabile: funzionario Servizio finanziarioSpese per la realizzazione del programma

RISORSE ASSEGNATEDenominazione Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019MISSIONE 99– Programma 1 980.000,00 980.000,00 980.000,00

Descrizione del programma e motivazione delle scelte. Gestione delle entrate e delle spese relative ai servizi per conto terzi e alle partite di giro, secondo il principio contabile n° 7 applicato alla contabilità finanziaria. Sono ricomprese in questa fattispecie le transazioni poste in essere per conto di altri soggetti in assenza di qualsiasi discrezionalità e autonomia decisionale da parte dell’Ente.La necessità di garantire e verificare l’equivalenza tra gli accertamenti e gli impegni riguardanti le partite di giro o le operazioni per conto terzi, attraverso l’accertamento di entrate cui deve corrispondere l’impegno di spese correlate richiede che, in deroga al principio generale n° 16 della competenza finanziaria, le obbligazioni giuridicamente perfezionate, sia attive sia passive, che danno luogo a entrate e spese riguardanti le partite di giro e le operazioni per conto terzi, sono registrate e imputate all’esercizio nel quale l’obbligazione è perfezionata e non all’esercizio in cui l’obbligazione è esigibile. Obiettivi. Gestione delle partite di giro e dei servizi per conto terzi con particolare attenzione alle indicazioni fornite dalle Sezioni regionali della Corte dei Conti in merito all’utilizzo assolutamente limitato alle fattispecie previste.Personale: Non è previsto personale specificamente dedicato a questo programma.Patrimonio. I beni mobili sono assegnati al responsabile del programma in base allo specifico allegato che sarà previsto nella delibera di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.


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