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CAI S.Donà e TrevisoScuole Alpinismo e Scialpinismo
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La Neve
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• L’organizzazione mondiale della meteorologia ha stabilito 10 formeprincipali, tra le più comuni:
La Neve
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Il manto nevoso• Il manto nevoso è costituito da
strati ognuno concaratteristiche omogenee. Leproprietà meccaniche delmanto derivano dallecaratteristiche dei vari strati edalle interazioni fra uno stratoe l’altro
La Neve
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I MetamorfismiI processi di trasformazione dei cristalli al suolo,detti metamorfismi, sono:
• metamorfismo da gradiente debole (isotermia) (formazione dineve granulosa)
• metamorfismo da fusione e rigelo (formazione di neveprimaverile)
• metamorfismo da gradiente elevato (formazione di cristalliangolari)
• trasformazione meccanica (formazione di neve ventata)
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I Metamorfismi
Che cosa è il gradiente?Il gradiente di temperatura nel manto nevoso è dato dal rapportotra una differenza di temperatura in due punti (posti sulla stessaverticale) e la loro distanza
•medio (gradiente compreso tra 0,06-0,19°C/cm)
•debole (gradiente < 0,05°C/ cm)
•elevato (gradiente > 0,2°C/cm)
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I Metamorfismi
Metamorfismo dagradiente debole(isotermia)
Trasforma i cristalli di nevefresca in neve vecchiagranulosa, provocandol’assestamento e ilconsolidamento dello stratonevoso
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I Metamorfismi
• A seguito di un processo fisico i cristalli di neve frescasi trasformano in grani arrotondati di ghiaccio(simbolo ●), con un diametro medio di 0,2 – 0,4 mm
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I Metamorfismi
Metamorfismo dagradiente elevato
Si ha la formazione di nuovicristalli che vengonochiamati “cristalli a calice” o“angolari”I cristalli, con le loro formepiramidali cave o sfaccettatespigolose, sono senzacoesione tra loro e moltofragili
I cristalli assumono forma a calice (simbolo U) con diametri tra 0,5 e 1 mm
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I Metamorfismi
• Anche la vecchia neve granulosa può essere trasformata in cristalliangolari
• Il metamorfismo costruttivo si sviluppa in particolare: su pendiiesposti ai quadranti nord, con temperature ambientali basse, conpoca neve, in presenza di arbusti
• Attenzione quindi agli inverni freddi e con scarse precipitazioni che,come confermano le statistiche, non sono meno pericolosi degli altri
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I Metamorfismi
Metamorfismo da fusionee rigelo
In primavera (in determinatecondizioni anche in inverno)il riscaldamento produce unfilm d’acqua sulla superficie
Acqua libera
•neve umida: l’acqua èpresente in modesteproporzioni•neve bagnata: Quandoinizia a scorrere verso ilbasso del manto
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I Metamorfismi• L’acqua riempie le cavità tra i
singoli cristalli formando la“coesione per capillarità”
• Se la temperatura ritorna sotto lo0°C l’acqua di fusione gelacementando tra loro i cristalli dineve (coesione per rigelo),formando croste di neve gelata
• Quando l’acqua di fusione diventaabbondante, i legami tra i cristallisono rapidamente distrutti e ilmanto nevoso diventa scivoloso,causando valanghe a debolecoesione
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I Metamorfismi
Trasformazione meccanica
•Il vento modifica la nevedurante e dopo laprecipitazione. I continui urtispezzano le ramificazioniriducendo la neve ad unapolvere di cristalli di ghiaccio
•Le proprietà della neveventata sono diverse da quelledella neve fresca: non èplastica, presenta semprecoesione per feltratura(formazione di lastroni) ed haun comportamento fragile.
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I Metamorfismi
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Fattori che influenzano il manto nevoso
Temperatura
Scambio di calore suolo-neve
La neve è un ottimo materialeisolante e trattiene buonaparte del calore della terramantenendo una temperaturadi circa 0°C alla base delmanto nevoso.
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Fattori che influenzano il manto nevoso
Temperatura
Scambi di calore neve-atmosfera
•si ha un continuo scambio termicotra neve e aria, il manto nevosoacquisisce calore se la temperaturadell’aria è superiore e cede calorese la temperatura dell’aria è inferiore•la distribuzione della temperaturaall’interno del manto nevoso puòassumere un andamentodiversissimo tra suolo e superficie
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Fattori che influenzano il manto nevoso
TemperaturaIrraggiamento direttoè dato dall’azione dei raggi del sole,Il riscaldamento che ne risultainfluenza solo la porzionesuperficiale del manto
Irraggiamento indirettoè dato dall’azione sul manto nevosodelle radiazioni provenienti dallaterra o dalle nuvole, Il riscaldamentoche ne risulta interessa il manto intutto il suo spessore (effetto serra)
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Fattori che influenzano il manto nevoso
Vento
•effetti meccanici sui cristalli•maggiore scambio termico aria-neve
1. vento freddo:sottrae calore e può generare croste ghiacciate
2. vento caldo e umido:apporta calore e può causare un riscaldamento intensoe repentino del manto
3. vento caldo e secco (föhn):veloce diminuzione dello spessore del manto nevoso perfusione
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Fattori che influenzano il manto nevoso
Altri eventi atmosferici1. Pioggia:
riduzione dello spessore dovuta all’aumento di pesodegli strati superficiali carichi d’acqua (diminuzione della coesione)
2. Nebbia:avendo una temperatura piùelevata di quella dellasuperficie della neve,condensa o brina sullasuperficie del manto equindi lo riscalda
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Fattori che influenzano il manto nevoso
PressioneE data dal peso della neve deglistrati superiori su quelli sottostantiHa l’effetto di addensare la neve eha un ruolo importantenell’accelerare il metamorfismo dagradiente debole.
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Tabella esemplificativa delle trasformazioni
Nonostantel’assestamento, riduzionedella resistenza e delladeformabilità del mantonevoso e formazione dilastroni di neve asciutta
Grande resistenza finche laneve è gelata, con forteriscaldamento possibilità dilastroni umidi
Diminuzione dellaresistenza, formazione diuna struttura che nonsopporta carichi elevatiper la scorrevolezza deicristalli
Assestamento econsolidamento delmanto nevoso: tipodi neve nonfavorevole aldistacco di valanghe
Formazionedi valanghe
Neve fresca feltrata eneve trasportata dalvento.
NEGATIVO
Neve primaverile e di nevaio.
POSITIVO
Cristalli angolosi, poi acalice (brina diprofondità) negli strativicino al suolo.NEGATIVO
Dapprima strutturafeltrata, poi granuliarrotondati isolati(neve vecchia agrana fine).POSITIVO
Risultato
Rottura dei rami deicristalli di neve fresca;scuotimento e incastrodei frantumi;deformazione
Il ripetuto disgelo e rigeloaccresce i granuli di ghiaccio,tutte le forme di cristalli sipossono trasformaredirettamente in granuli grossi; èla sola trasformazione chepossono subire i cristalli di brina
Migrazione di vaporeacqueo nel manto nevosodai punti più caldi (suolo)verso quelli più freddi;accrescimento dei cristalliper sublimazione
Sublimazione(accelerata datemperature miti)che semplifica eriduce la superficiedei cristalli
Effetto
Trasporto della neve ecompressione del mantonevoso da parte delvento durante e dopo lanevicata
Riscaldamento a 0°C conformazione di acqua di fusione
Gradiente di temperaturanel manto nevoso
Instabilità deicristalli di nevefrescaCausa
Trasformazionemeccanica
Trasformazione difusione
Trasformazionecostruttiva (o di
gradiente)
Trasformazionedistruttiva (o di
isotermia)
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L’aria presente nella neve attenua i suoni e le vibrazioni ed inoltreprotegge dal freddo, all’interno la temperatura è prossima a 0°C
Proprietà fisiche emeccaniche della neve
Isolamento acustico e termico
Sono i segnali trasmessi dall' A.R.VA., che permettono ad unapparecchio ricevente di localizzare la posizione del travolto
Propagazione di onde elettromagnetiche
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si intende la quantitàdi ghiaccio, acqua,vapore acqueo e ariapresenti in un metrocubo di neveinfluisce in particolaresulla resistenza dellaneve
Densità
Proprietà fisiche e meccaniche della neve
300-500Grani da fusione e rigelo
150-350Grani di brina di profondità (fortegradiente)
200-400Grani sfaccettati (medio gradiente)
200-450Grani fini e arrotondati (debolegradiente)
100Neve fresca
Circa 30Neve fresca molto leggera
DENSITÀ(Kg/m3)
TIPO DI NEVE
CAI S.Donà e TrevisoScuole Alpinismo e Scialpinismo