WebDiocesi...il quot id an oe ctl . I lg i orn ae,ch p t una pagina con le notizie della nostra...

8
ANNO XXX N° 35 - 20 Ottobre 2013 1.00 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO Da qualche anno la festa del santo Patrono della città di S.Benedetto del Tronto è stata ripristinata al 13 ottobre, data in cui, secondo la tradizione, fu martirizzato il soldato Be- nedetto di stanza a Cupra Ma- rittima. Per i cristiani si tratta del dies natalis per il Paradiso. Per tale data sono stati orga- nizzati momenti di festa sia religiosi sia civili con grande affluenza di cittadini. Per quanto riguarda l’ambito re- ligioso i momenti forti sono consistiti nella S.Cresima del sabato 12 impartita dal nostro Vescovo a 15 giovani della parrocchia di S.Bene- detto Martire e la S.Messa del giorno 13 seguita da una breve processione con i figuranti venuti dalla vicina Cupra Marittima, che hanno portato a spalle il simulacro del Santo presso il Belvedere dal quale impartire la benedizione a tutta la città. Va ricordato che da immemorabile tempo esiste una liturgia specifica per il giorno 13 a testimonianza di una venerazione antichissima che fu “il pezzo forte” in una causa dibattuta innanzi alla Sacra Congregazione dei Riti, tra il 1708 ed il 1714, ri- guardante l’antico culto per il Martire. Il giorno 12, in una chiesa stracolma, pervasa da una evidente commozione, l’abate-parroco Mons. Romualdo Scarponi ha presentato i candidati a ricevere il sacramento della Cresima al Vescovo, il quale, nell’omelia ha esortato i giovani ad una coerenza di vita dopo aver ricevuto il dono dello Spirito Santo. Il Presule ha esordito ricordando come una volta con questo Sacramento, si diceva, si diventava “soldati di Cristo” a dimostrazione di una scelta che richiede coerenza nei pensieri e nei comportamenti per tutta la vita. Alla S. Messa del giorno 13 in una Chiesa che non è riuscita a contenere i fedeli che desideravano parteciparvi, alla presenza delle Autorità civili e militari, Mons. Gervasio Gestori, prima della ce- rimonia della riconsegna della chiave della città al Santo Patrono da parte del Sindaco, ha pro- nunciato il consueto “Messaggio alla Città” con apprezzamenti ed esortazioni rivolte ai cittadini e alle Autorità. Dopo aver riconosciuto che “la nostra storia è molto diversa da quella di tante altre città delle Marche”: perché queste hanno un passato ricco di eventi, di cultura, di arte, ha così prose- guito: “ Noi possiamo avere soprattutto un futuro, che va pen- sato realisticamente alla grande e co- struito con il con- tributo di tutti. La nostra giovane città può già vantare tante cose: il clima ideale per una vita sana, un lungomare affa- scinante per turisti e villeggianti, una tradizione di apprezzati lavoratori del mare, ed altro ancora. Negli ultimi decenni si è dotata di tanti istituti scolastici anche di livello universitario ed è diventata sede vescovile, con una sua catte- drale. Ma questo non basta per qualificare una città, se manca una vasta presa di coscienza e se non si colgono le conseguenze, che ne derivano, specialmente a livello di pensiero, di relazioni, di stili di vita”. Ha insistito sul fatto che “un territorio domanda persone che abbiano uno sguardo po- sitivo e luminoso sul presente e sappiano corag- giosamente prospettare il domani. Occorrono persone, che non siano schiacciate sull’attualità, che non si fermino alla dimensione materiale della vita e che non ricerchino soprattutto l’effi- mero”. Discorso appassionato quello del nostro Vescovo che non ha dimenticato i tanti problemi che la crisi, che stiamo attraversando, ha accentuato. Guardando al bene comune ha esortato a superare “visioni ristrette e particolaristiche, per sentirsi un popolo vivo e non un insieme di individui in- differenti e contrapposti”. Ha insistito molto su questi comportamenti, invitando tutti a spendersi per il bene della nostra città. “Tutti noi, nella di- versità delle responsabilità, siamo chiamati a dare il nostro contributo per rendere grande la nostra città. Diciamo no alla cultura del disinteresse e dell’individualismo, estirpiamo la cultura dello scarto e dello sperpero, collaboriamo per com- battere con una speranza vera le malattie della depressione e della disperazione. Le sole lamentele sono comode, ma inconcludenti e non costruiscono. Tocca a noi dare anche un futuro ai giovani. E quindi, in positivo, come soggetti di questa città costruiamo la cultura del darci da fare nonostante le difficoltà, diffondiamo la mentalità della collaborazione e della sobrietà, prestiamo at- tenzione agli ultimi con l’umil- tà di servirli, viviamo i doveri accanto ai diritti. La città ci appartiene, è nostra., di cia- scuno”. Ha concluso invo- cando il Santo Patrono perché ci assista dall’alto per vivere meglio il nostro presente. Pietro Pompei Mons. Gervasio Gestori: il “messaggio alla città” nella festa del Santo Patrono Un’appassionata esortazione per il bene comune rivolta alle Autorità e a tutti i cittadini. “Celebriamo in te le grandi opere di Dio” Atto di affidamento alla Beata Vergine Maria di Fatima Al termine della Santa Messa celebrata il 13 ottobre 2013 sul sagrato della Basilica Vaticana per la “Giornata Mariana” in occasione dell’Anno della fede, monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, ha rivolto al Papa un indirizzo di saluto. Quindi Papa Francesco ha compiuto l’Atto di Affidamento alla Beata Vergine Maria di Fatima, recitando la preghiera che riportiamo di seguito. “Beata Maria Vergine di Fatima, con rinnovata gratitudine per la tua presenza materna uniamo la nostra voce a quella di tutte le generazioni che ti dicono beata. Celebriamo in te le grandi opere di Dio, che mai si stanca di chinarsi con misericordia sull’umanità, afflitta dal male e ferita dal peccato, per guarirla e per salvarla. Accogli con benevolenza di Madre l’atto di affidamento che oggi facciamo con fiducia, dinanzi a questa tua immagine a noi tanto cara. Siamo certi che ognuno di noi è prezioso ai tuoi occhi e che nulla ti è estraneo di tutto ciò che abita nei nostri cuori. Ci lasciamo raggiungere dal tuo dolcissimo sguardo e riceviamo la consolante carezza del tuo sorriso. Custodisci la nostra vita fra le tue braccia: benedici e rafforza ogni desiderio di bene; ravviva e alimenta la fede; sostieni e illumina la speranza; suscita e anima la carità; guida tutti noi nel cammino della santità. Insegnaci il tuo stesso amore di predilezione per i piccoli e i poveri, per gli esclusi e i sofferenti, per i peccatori e gli smarriti di cuore: raduna tutti sotto la tua protezione e tutti consegna al tuo diletto Figlio, il Signore nostro Gesù. Amen”. AVVISO Domenica 27 Ottobre in Diocesi si celebra la giornata dell’AVVENIRE: il quotidiano dei cattolici. Il giornale, che riporta una pagina con le notizie della nostra diocesi, viene distribuito gratuitamente nelle chiese. Siete pregati di prenderlo e portarlo a casa. Abbonamento annuo ordinario 30,00 - sostenitore 50,00 - Taxe parcue - Tassa riscossa Ufficio di AP - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 commerciale business Ascoli Piceno graphic desig stampa: linea grafica srl - 0735 702910 n: Paolo Buracchini Papa Francesco Sabato 26 Ottobre 2013 ore 7,00 - Partenza in pullman da parcheggio stadio Riviera delle Palme S. Benedetto del Tronto ore 12,00 - Raduno delle famiglie a Piazza del Popolo - pranzo al sacco - animazione ore 14,30 - Pellegrinaggio delle famiglie verso Piazza S. Pietro ore 17,00 - Incontro di preghiera e professione di fede con il Santo Padre ore 23,30 circa - Rientro a S. Benedetto Diocesi di S. Benedetto del Tronto - Ripatransone - Montalto Marche Da Montemonaco a Roma Parrocchia e Famiglia: laboratorio di Fede Dio ocesi di S. Be en Mon ntalto Marche e S. B on nta 02910

Transcript of WebDiocesi...il quot id an oe ctl . I lg i orn ae,ch p t una pagina con le notizie della nostra...

Page 1: WebDiocesi...il quot id an oe ctl . I lg i orn ae,ch p t una pagina con le notizie della nostra diocesi, viene distribuito gratuitamente nelle chiese. Siete pregati di prenderlo e

ANNO XXX N° 35 - 20 Ottobre 2013 € 1.00

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO

Da qualche anno la festa delsanto Patrono della città diS.Benedetto del Tronto è stataripristinata al 13 ottobre, datain cui, secondo la tradizione,fu martirizzato il soldato Be-nedetto di stanza a Cupra Ma-rittima. Per i cristiani si trattadel dies natalis per il Paradiso.Per tale data sono stati orga-nizzati momenti di festa siareligiosi sia civili con grandeaffluenza di cittadini. Perquanto riguarda l’ambito re-ligioso i momenti forti sonoconsistiti nella S.Cresima delsabato 12 impartita dal nostroVescovo a 15 giovani della parrocchia di S.Bene-detto Martire e la S.Messa del giorno 13 seguitada una breve processione con i figuranti venutidalla vicina Cupra Marittima, che hanno portatoa spalle il simulacro del Santo presso il Belvederedal quale impartire la benedizione a tutta la città.Va ricordato che da immemorabile tempo esisteuna liturgia specifica per il giorno 13 a testimonianzadi una venerazione antichissima che fu “il pezzoforte” in una causa dibattuta innanzi alla SacraCongregazione dei Riti, tra il 1708 ed il 1714, ri-guardante l’antico culto per il Martire.Il giorno 12, in una chiesa stracolma, pervasa dauna evidente commozione, l’abate-parroco Mons.Romualdo Scarponi ha presentato i candidati aricevere il sacramento della Cresima al Vescovo,il quale, nell’omelia ha esortato i giovani ad unacoerenza di vita dopo aver ricevuto il dono delloSpirito Santo. Il Presule ha esordito ricordandocome una volta con questo Sacramento, si diceva,si diventava “soldati di Cristo” a dimostrazionedi una scelta che richiede coerenza nei pensieri enei comportamenti per tutta la vita.Alla S. Messa del giorno 13 in una Chiesa chenon è riuscita a contenere i fedeli che desideravanoparteciparvi, alla presenza delle Autorità civili emilitari, Mons. Gervasio Gestori, prima della ce-rimonia della riconsegna della chiave della cittàal Santo Patrono da parte del Sindaco, ha pro-nunciato il consueto “Messaggio alla Città” conapprezzamenti ed esortazioni rivolte ai cittadini ealle Autorità. Dopo aver riconosciuto che “la

nostra storia è molto diversa da quella di tante

altre città delle Marche”: perché queste hanno

un passato ricco dieventi, di cultura, diarte, ha così prose-guito: “Noi possiamo

avere soprattutto un

futuro, che va pen-

sato realisticamente

alla grande e co-

struito con il con-

tributo di tutti. La

nostra giovane città

può già vantare tante

cose: il clima ideale

per una vita sana,

un lungomare affa-

scinante per turisti

e villeggianti, una

tradizione di apprezzati lavoratori del mare, ed

altro ancora. Negli ultimi decenni si è dotata di

tanti istituti scolastici anche di livello universitario

ed è diventata sede vescovile, con una sua catte-

drale. Ma questo non basta per qualificare una

città, se manca una vasta presa di coscienza e se

non si colgono le conseguenze, che ne derivano,

specialmente a livello di pensiero, di relazioni, di

stili di vita”. Ha insistito sul fatto che “un territorio

domanda persone che abbiano uno sguardo po-

sitivo e luminoso sul presente e sappiano corag-

giosamente prospettare il domani. Occorrono

persone, che non siano schiacciate sull’attualità,

che non si fermino alla dimensione materiale

della vita e che non ricerchino soprattutto l’effi-

mero”. Discorso appassionato quello del nostroVescovo che non ha dimenticato i tanti problemiche la crisi, che stiamo attraversando, ha accentuato.Guardando al bene comune ha esortato a superare“visioni ristrette e particolaristiche, per sentirsi

un popolo vivo e non un insieme di individui in-

differenti e contrapposti”. Ha insistito molto suquesti comportamenti, invitando tutti a spendersiper il bene della nostra città. “Tutti noi, nella di-

versità delle responsabilità, siamo chiamati a

dare il nostro contributo per rendere grande la

nostra città. Diciamo no alla cultura del disinteresse

e dell’individualismo, estirpiamo la cultura dello

scarto e dello sperpero, collaboriamo per com-

battere con una speranza vera le malattie della

depressione e della disperazione. Le sole lamentele

sono comode, ma inconcludenti e non costruiscono.

Tocca a noi dare anche un futuro ai giovani.

E quindi, in positivo, come soggetti di questa

città costruiamo la cultura

del darci da fare nonostante

le difficoltà, diffondiamo la

mentalità della collaborazione

e della sobrietà, prestiamo at-

tenzione agli ultimi con l’umil-

tà di servirli, viviamo i doveri

accanto ai diritti. La città ci

appartiene, è nostra., di cia-

scuno”. Ha concluso invo-cando il Santo Patrono perchéci assista dall’alto per viveremeglio il nostro presente.

Pietro Pompei

Mons. Gervasio Gestori:il “messaggio alla città” nella festa del Santo PatronoUn’appassionata esortazione per il bene comunerivolta alle Autorità e a tutti i cittadini.

“Celebriamo in te le grandi opere di Dio” Atto di affidamento alla Beata Vergine Maria di Fatima

Al termine della Santa Messa celebrata il 13 ottobre 2013 sul sagrato della Basilica Vaticana perla “Giornata Mariana” in occasione dell’Anno della fede, monsignor Rino Fisichella, presidentedel Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, ha rivolto al Papa unindirizzo di saluto. Quindi Papa Francesco ha compiuto l’Atto di Affidamento alla Beata VergineMaria di Fatima, recitando la preghiera che riportiamo di seguito.“Beata Maria Vergine di Fatima,

con rinnovata gratitudine per la tua presenza materna

uniamo la nostra voce a quella di tutte le generazioni

che ti dicono beata. Celebriamo in te le grandi opere di Dio,

che mai si stanca di chinarsi con misericordia sull’umanità,

afflitta dal male e ferita dal peccato, per guarirla e per

salvarla. Accogli con benevolenza di Madre

l’atto di affidamento che oggi facciamo con fiducia,

dinanzi a questa tua immagine a noi tanto cara.

Siamo certi che ognuno di noi è prezioso ai tuoi occhi

e che nulla ti è estraneo di tutto ciò che abita nei nostri

cuori. Ci lasciamo raggiungere dal tuo dolcissimo sguardo

e riceviamo la consolante carezza del tuo sorriso.

Custodisci la nostra vita fra le tue braccia:

benedici e rafforza ogni desiderio di bene;

ravviva e alimenta la fede; sostieni e illumina la speranza;

suscita e anima la carità; guida tutti noi nel cammino della

santità. Insegnaci il tuo stesso amore di predilezione

per i piccoli e i poveri, per gli esclusi e i sofferenti,

per i peccatori e gli smarriti di cuore: raduna tutti sotto la

tua protezione e tutti consegna al tuo diletto Figlio,

il Signore nostro Gesù. Amen”.

AVVISODomenica 27 Ottobre

in Diocesi si celebra

la giornata dell’AVVENIRE:

il quotidiano dei cattolici.

Il giornale, che riporta

una pagina con le notizie

della nostra diocesi,

viene distribuito

gratuitamente nelle chiese.

Siete pregati di prenderlo

e portarlo a casa.

Abbonamento annuo ordinario € 30,00 - sostenitore € 50,00 - Taxe parcue - Tassa riscossa Ufficio di AP - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 commerciale business Ascoli Piceno

grap

hic

desig

stam

pa: lin

ea g

rafica

srl

- 07

35 7

0291

0n: P

aolo

Bur

acch

ini

Papa Francesco

Sabato 26 Ottobre 2013ore 7,00 - Partenza in pullman

da parcheggio stadio Riviera delle PalmeS. Benedetto del Tronto

ore 12,00 - Raduno delle famigliea Piazza del Popolo

- pranzo al sacco - animazione

ore 14,30 - Pellegrinaggio delle famiglieverso Piazza S. Pietro

ore 17,00 - Incontro di preghiera e professione di fede

con il Santo Padre

ore 23,30 circa - Rientro a S. Benedetto

Diocesi di S. Benedetto del Tronto - Ripatransone - Montalto Marche

Da Montemonaco a RomaParrocchia e Famiglia:

laboratorio di Fede

Dio

ocesi di S. Benedetto del

en

Mon

ntalto Marche

e

S. Benedetto del

on

nta

02

910

Page 2: WebDiocesi...il quot id an oe ctl . I lg i orn ae,ch p t una pagina con le notizie della nostra diocesi, viene distribuito gratuitamente nelle chiese. Siete pregati di prenderlo e

Anno XXX

20 Ottobre 2013

2PAG

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE

OTTOBRE 2013

Di seguito riportiamo le intenzioni per il mese di ottobre affidate dal Papa all’apostolato della preghiera:

Generale: “Perché quanti si sentono schiacciati dal peso della vita, sino a desiderarne la fine, possano avvertire la vicinanza dell’amore di Dio”.

Missionaria: “Perché la celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale rendatutti i cristiani coscienti di essere non solo destinatari,

ma anche annunciatori della Parola di Dio

Papa Francesco proroga la nomina

di mons. Crociata a segretario generale della Cei

Papa Francesco ha prorogato la nomina dimons. Mariano Crociata a segretario generaledella Conferenza Episcopale Italiana. Il Ponte-fice lo ha comunicato al presidente della Cei ilcard. Angelo Bagnasco. “Accolgo con gratitu-dine la scelta di Papa Francesco – commentamons. Crociata – assicurando, insieme all’im-pegno di continuare questo servizio con spiritodi profonda appartenenza ecclesiale”, la sua“piena disponibilità”.

Giovedì 3 ottobre pomeriggio è iniziata ufficial-mente la Missione popolare nella parrocchia diSan Basso a Cupra Marittima, animata dai PadriPassionisti. È durata fino a domenica 13 ottobreseguendo un programma fitto di impegni a con-tatto con la comunità dei fedeli con incontri inparrocchia, presso le associazioni, nelle scuole enelle famiglie portando a tutti un saluto e la Pa-rola che salva. Alle ore 18.00 con l’accoglienzafestosa di un nutrito gruppo di giovani e anziani,guidati dal parroco don Luigino Scarponi, haaspettato i padri passionisti fuori della chiesa diSan Basso, all’inizio di via Roma, e li ha accom-pagnati in chiesa in festoso corteo cantando e pre-gando: dando lode al Signore per questo eventodi grazia. A seguire è stata celebrata una SantaMessa presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Ger-vasio Gestori durante la quale è stato consegnatosolennemente il mandato missionario ai cinquepadri passionisti e ai due religiosi che guidati daP. Aurelio D’Intino sono stati il motore di questainiziativa pastorale. Nell’omelia il vescovo hasottolineato l’importanza della missione come oc-casione di avvicinamento e di contattato con tutti,ma soprattutto con le persone più lontane o indif-ferenti, con gli anziani e gli ammalati e con le per-sone afflitte da problemi esistenziali. Haevidenziato l’importanza della preghiera e del-l’educazione alla preghiera dei bambini dando ri-salto al fatto che una generazione che non siprende cura dei piccoli e degli anziani rischia di

perdere la speranza del futuro e la memoria delpassato.Durante la celebrazione, dopo la Liturgia dellaParola, è stato istituito accolito Luciano Capo-rossi, candidato al diaconato permanente, quasi asottolineare il significato speciale della missionee il desiderio di rinnovamento e di grazia parti-colare per questa comunità ecclesiale. Al terminedella celebrazione il vescovo ha annunciato al-l’assemblea dei fedeli la prossima ordinazionepresbiterale di don Giuseppe Giudici, primo sa-cerdote cuprense dopo oltre cinquant’anni, fissataper sabato 7 dicembre in cattedrale con altri duegiovani preti novelli, don Roberto Traini e donMatteo Calvaresi. La celebrazione è stata seguitada una folta assemblea che ha partecipato con at-tenzione e raccoglimento durante il rito e che hasottolineato con applausi i momenti di gioia e digiubilo per la comunità. A conclusione dellamessa, dopo i saluti ed i ringraziamenti, la festa ècontinuata sul sagrato in momento di convivialitàgustando un gradevole aperitivo.Nella speranza che dopo il rinnovamento della“Chiesa di pietra” si realizzi il rinnovamentoanche della “Chiesa di pietre vive” abbiamo in-vocato lo Spirito Santo perché scenda sulla co-munità cuprense una pioggia di grazie vivificantiche conduca ad una vera conversione dei cuori.Dopo quest’inizio promettente la Missione haproseguito nel migliore dei modi.

INIZIO DELLA MISSIONE POPOLARE

A CUPRA MARITTIMABenvenuti! Voi che venite nel nome del Signore

Il Vescovo: Don Giuseppe Giudici ordinato prete nella Vigilia dell’Immacolata

PROGRAMMA

Page 3: WebDiocesi...il quot id an oe ctl . I lg i orn ae,ch p t una pagina con le notizie della nostra diocesi, viene distribuito gratuitamente nelle chiese. Siete pregati di prenderlo e

Parola del SignoreXXIX Domenica Ordinaria C

Dal VANGELO secondo LUCA

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una

parabola sulla necessità di pregare sempre,

senza stancarsi: “C’era in una città un giu-

dice, che non temeva Dio e non aveva ri-

guardo per nessuno. In quella città c’era

anche una vedova, che andava da lui e gli di-

ceva: Fammi giustizia contro il mio avversa-

rio. Per un certo tempo egli non volle; ma poi

disse tra sè: Anche se non temo Dio e non ho

rispetto di nessuno, poiché que-

sta vedova è così molesta le farò

giustizia, perché non venga

continuamente a importu-

narmi”. E il Signore soggiunse:

“Avete udito ciò che dice il giu-

dice disonesto. E Dio non farà

giustizia ai suoi eletti che gri-

dano giorno e notte verso di lui,

e li farà a lungo aspettare? Vi

dico che farà loro giustizia

prontamente. Ma il Figlio

dell’uomo, quando verrà, tro-

verà la fede sulla terra?”.

dAl vAngelo di lUCA 18,1-8

Il messaggio che l’evangelistaLuca vuole sottolineare, riportandoquesta parabola raccontata da Gesù, é l’importanzae l’efficacia della preghiera. Molto importanti lefrasi che Gesù stesso dice a commento della para-bola :” Dio non farà giustizia ai suoi eletti ? ; vidico che farà loro giustizia prontamente”. Da queste parole ricaviamo la certezza che il Si-gnore ascolta le nostre preghiere, ma non dob-biamo perderci d’animo se l’attesa dovesseprolungarsi perché il “PRoNTAMENTE” ri-guarda i tempi di Dio e non i nostri, quindi è certoche il Signore ci esaudirà, ma il quando, rimanenei tempi di Dio, avendo la consapevolezza che ilSignore agisce sempre per il nostro meglio. Il no-stro meglio riguarda l’altra parola molto impor-tante: FARà LoRo GIuSTIzIA. E’ ovvio che larichiesta, la preghiera deve riguardare qualcosa di“giusto” , Gesù non fa riferimento a qualsiasi ri-chiesta, ma a qualcosa di cui abbiamo il diritto (oil dovere) di chiedere e quindi ottenere quella giu-stizia di cui parla. Tenendo sempre presente ancheun altro aspetto fondamentale, le parole che ac-compagnano anche la preghiera di Gesù: Sia fattala tua volontà, non la mia. Guardiamo in proposito

il comportamento della vedova: la sua perseve-ranza e la sua insistenza fanno sì che il “giudice”sia in un certo senso costretto a cedere alle sue ri-chieste. La vedova non si è scoraggiata per iltempo che ha dovuto insistere, né per le volte cheha dovuto ripetere la sua richiesta, ma ha conti-nuato imperterrita nella sua azione finché non èstata esaudita. Ella VoLEVA avere giustizia, e nonsi è mai scoraggiata.

Questo è di grande esem-pio per noi che siamosempre portati a credereall’importanza delle nostreazioni e sempre meno aquella della preghiera.La liturgia di questa do-menica sia nella prima let-tura che nel Vangelo vuoledarci l’indicazione di se-guire l’esempio di questavedova e di Mosé (nellaprima lettura) che credetalmente alla efficaciadella preghiera da lasciareil comando dell’esercitodurante il combattimentoper potersi occupare della

preghiera, e di pregare proprio per il popolo e perla sua salvezza. Giustamente viene sottolineatonell’ultimo versetto che il fondamento della pre-ghiera è la fede, perché senza di essa non c’è pre-ghiera, infatti potremmo scrivere l’equazione:più si crede - più si prega, più si prega – più sicrede; perché la fede è fondamento della pre-ghiera, e la preghiera è l’alimento della fede.Chiediamo al Signore un cuore sempre prontoalla preghiera, perché Egli certamente non delu-derà le nostre preghiere, ma ci ricolmerà di gra-zie su grazie, secondo la sua promessa.

Riccardo

PILLOLE DI SAGGEZZA:

NoSTRo SIGNoRE PRoMETTE DI ESAu-DIRE TuTTE LE NoSTRE

RICHIESTE, RISERVANDoSI uN’uNICA CoSA: QuELLo DI

CAMBIARE L’oGGETTo DELLA NoSTRA RICHIESTA IN uNo MIGLIoRE, PER DARCI PIu’ DI QuANTo CHIEDIAMo.

(Charles de Foucauld)

3Anno XXX

20 Ottobre 2013 PAG

Anno della Fede2012 2013

Gesù esce dal Cenacolo e va verso il monte degli Ulivi130. PREANNUNCIO DEL RINNEGAMENTO DI PIETRO

Leggiamo Mt 26,30-35. E’ il brano dei pre-annunci: preannuncia lo scandalo che gli Apo-stoli riceveranno; la loro dispersione; ilrinnegamento di Pietro; la loro fuga e la riunionecol Risorto in Galilea. In seguito, man mano chesi realizzano, Matteo racconta questi eventi cre-ando la sensazione di ripetizione.

1. Preannuncia Lo scandalo che i discepoli

subiranno. “Dopo aver cantato l’inno, uscirono

verso il monte degli Ulivi. 31Allora Gesù disse

loro: ‘Questa notte per tutti voi sarò motivo di

scandalo. Sta scritto infatti: ‘Percuoterò il pa-

store e saranno disperse le pecore del gregge’”(Mt 26,30-31).

L’inno rimanda al gruppetto di Salmi dell’-Hallel (Sal 113-118) la recita dei quali terminavacon la cena pasquale. Dal Cenacolo, che sorgevasulla collina occidentale di Gerusalemme, Gesùe i suoi si avviano verso la valle del Cedron peruna strada della quale riman-gono dei tratti ben visibili egrosse pietre squadrate chefacevano da gradini – stradache ho percorso tante e tantevolte studiando a Gerusa-lemme! – per poi risalire lavalle e giungere al luogo at-tuale del Getsemani sullependici occidentali delmonte degli Ulivi. Il tutto sipotrebbe percorrere in 10minuti, o poco più. Forse du-rante quel percorso, fatto lentamente, Gesù pre-annuncia l’inizio della sua passione, che si avràcon la sua cattura imminente. Ebbene, un talefatto susciterà negli Apostoli un grande smarri-mento, in quanto essi si aspettavano da Gesùpiuttosto un trionfo (20,21). Scandalo, un in-ciampo, e li farà cadere tutti. Gesù confermaquanto dice applicando a sé un testo misteriosodel profeta Zaccaria che parla di un personaggioche viene colpito e che i suoi seguaci si disper-dono (Zc 13,7). Le pecore, di conseguenza,sono i discepoli.

2. Preannuncia la dispersione e riunione

dei discepoli. A questo punto, anche per attutireil fatto della cattura, Gesù preannuncia ancheche riunirà i suoi discepoli Galilea. “Ma, dopo

che sarò risorto, vi precederò in Galilea’” (Mt26,32)). Il preannuncio è importante in quantoassicura che il discepolato dei Dodici nonmuore; ma che risorge, e con una vitalità deltutto rinnovata, intorno a Gesù risorto. Matteoci tiene a sottolineare questo raduno, che equi-vale a una nuova nascita, e lo richiama ancora.Così, l’angelo che aveva annunciato alle donnela risurrezione di Gesù comanda ad esse: “Pre-sto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto daimorti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo ve-drete”. Ecco, io ve l’ho detto” (28,7). Mentre

stanno tornando a casa Gesù stesso appare adesse e dice loro: “Non temete; andate ad annun-ciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mivedranno” (28.10). Ciò avverrà. E’ in Galileache Matteo ambienta il compito che il Risortodà agli Apostoli di fare suoi discepoli tutti i po-poli (28,19-20).

3. Preannuncia il rinnegamento di Pietro.

“Pietro gli disse: ‘Se tutti si scandalizzeranno di

te, io non mi scandalizzerò mai’. 34Gli disse

Gesù: ‘In verità io ti dico: questa notte, prima

che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte’.35Pietro gli rispose: ‘Anche se dovessi morire

con te, io non ti rinnegherò’. Lo stesso dissero

tutti i discepoli” (Mt 26,39-35). Nel Vangelo diMatteo Pietro ha un ruolo eccezionale; ma, no-nostante ciò, l’evangelista non lo idealizza. Lopresenta con i suoi difetti, di smoderata fiduciain sé stesso: “non mi scandalizzerò mai” e “io

non ti rinnegherò”;di superiorità versogli altri: fiducianella sua personacome, nel nostrocaso e, peggio an-cora, di sentirsi aldi sopra degli altri:“se tutti si scanda-

lizzeranno di te iono. Da parte suaCristo deve scen-dere al concreto:

“questa notte, prima che il gallo canti, tu mi rin-

negherai tre volte”. Purtroppo, Pietro trascinacon sé anche gli altri: “Lo stesso dissero tutti i

discepoli”. Conclusione. “Quindi, chi crede di stare in

piedi, guardi di non cadere” (1Cor 10,12); chi ècaduto si renda ben conto che c’è “una virtudeamica” che lo “trarrà” in alto (Manzoni, Il Na-

tale, cf vv. 13-14). Nota. I successivi tre grandi cicli della Pas-

sione. Per facilitare la lettura di quanto segue in-dichiamo i seguenti grandi cicli narrativi.

1. La passione interiore (26,36-56). Questoprimo ciclo comprende la preghiera di Gesù nelGetsemani, il tradimento di Giuda, la fuga degliApostoli.

2. Il processo religioso e il processo civile,il tutto in 26,57-27,31. Ha come inserzioni se-condarie il rinnegamento di Pietro (26,69-73 ela morte di Giuda (27,3-10); e le due fasi delprocesso, sulla derisione di Gesù, sia in casa diCaifa (26,67-68), sia nel pretorio di Pilato(27,27-31).

3. La passione cruenta. Gesù muore incroce e viene deposto nel sepolcro (26,32-66).

“Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo, per-ché con la tua santa croce hai redento il mondo!”

[email protected]

La maternità non è semplicemente un dato biologico, ma comporta una ricchezza di implicazioni sia per ladonna stessa, per il suo modo di essere, sia per le sue relazioni, per il modo di porsi rispetto alla vita umanae alla vita in genere”. Lo ha detto il Papa aggiungendo che la maternità non va ridotta neppure solo a “unruolo sociale”, e che “chiamando la donna alla maternità, Dio le ha affidato in una maniera del tutto specialel’essere umano”. Papa Bergoglio lo ha detto nella udienza ai partecipanti a un seminario sui 25 anni dellaMulieris dignitatem. Il Papa si è soffermato in particolare sul punto della Lettera apo-stolica dedicata nel 1988 da Giovanni Paolo II alla figura della donna, in cui si parladello “speciale affidamento dell’essere umano alla donna”, e si è chiesto cosa ciò signi-fichi. “Mi pare evidente - ha osservato - che il mio predecessore si riferisca alla maternità.Tante cose - ha aggiunto - possono cambiare e sono cambiate nell’evoluzione culturalee sociale, ma rimane il fatto che è la donna che concepisce, porta in grembo e partoriscei figli degli uomini. E questo non è semplicemente un dato biologico, ma comporta unaricchezza di implicazioni sia per la donna stessa, per il suo modo di essere, sia per lesue relazioni, per il modo di porsi rispetto alla vita umana e alla vita in genere. Chia-mando la donna alla maternità, Dio le ha affidato in una maniera del tutto speciale l’es-sere umano”. Papa Francesco ha quindi segnalato “due pericoli sempre presenti, due

LA VITA DELLA CHIESA

Papa Francesco: nella Chiesa valorizzare il ruolo della donnaestremi opposti che mortificano la donna e la sua vocazione”: “Ridurre la maternità ad un ruolo sociale, a uncompito, anche se nobile, ma che di fatto mette in disparte la donna con le sue potenzialità, non la valorizzapienamente nella costruzione della comunità. Questo sia in ambito civile, sia in ambito ecclesiale”. L’altropericolo, “come reazione a questo, in senso opposto”: “promuovere una specie di emancipazione che, peroccupare gli spazi sottratti dal maschile, abbandona il femminile con i tratti preziosi che lo caratterizza. Equi - ha rimarcato - vorrei sottolineare come la donna abbia una sensibilità particolare per le “cose di Dio”,

soprattutto nell’aiutarci a comprendere la misericordia, la tenerezza e l’amore che Dioha per noi”. “Soffro, dico la verità, quando vedo nella Chiesa che il ruolo di servizio,che tutti dobbiamo avere per le donne scivola verso un ruolo di servitù e non di servizio”,ha confidato Papa Francesco nel suo discorso - in larga parte a braccio . “A me - ha ag-giunto - piace pensare che la Chiesa non è ‘il Chiesa’: è donna e madre, questo è bello”.Francesco ha anche rivelato di aver voluto inserire oggi questo discorso commemorativoincontrando il Pontificio Consiglio per i laici “contro il regolamento perché non era pre-visto questo incontro”. ( Avvenire)

Page 4: WebDiocesi...il quot id an oe ctl . I lg i orn ae,ch p t una pagina con le notizie della nostra diocesi, viene distribuito gratuitamente nelle chiese. Siete pregati di prenderlo e

Giuseppe Verdi: arcitaliano o rozzo provin-ciale? Ai posteri l’ardua sentenza. Solo che iposteri siamo noi che oggi, 10 ottobre 2013,celebriamo i duecento anni dalla sua nascita,avvenuta in uno sperduto paesino della Valpa-dana, in quello che era, allora, il piccolo Du-cato di Parma e Piacenza, dopo avere celebratotredici anni fa i cent’anni dalla sua morte av-venuta, nel Regno d’Italia definitivamente co-stituito, in quella che molti considerano la“capitale morale” delnostro Paese. Ma lasentenza è già statadata dalla storia, men-tre a noi spetta sola-mente una riflessionesulla vita di un uomoche con la sua musicaha portato alto il nomed’Italia nel mondo in-tero, senza mai dimen-ticare le sue radicicontadine, la sua terra,a cui era prepotente-mente attaccato. Lasua vita lo ha portatoad essere il cantoredell’Italia: delle sue opere il Cigno di Bussetonon si serve mai per fare esplicita propagandarisorgimentale; in esse invece è magnificatasempre l’italianità della sua cultura, del suopensiero, del suo far musica. La sua è un’ita-lianità che emerge come respiro che non fa ru-more, ma che pervade la vita. Per questo èstata riconosciuta dagli italiani che canticchia-vano per le strade il suo “Va’ pensiero”, comedalle autorità austriache che vedevano in quelcanto, in quella musica, un pericolo per il lorodominio. Ma lo stesso Verdi che respirava ita-liano non dimenticò mai il legame con la suapiccola patria, le sue radici familiari nella ci-

viltà contadina; volle possedere una grandeazienda agricola a Sant’Agata, a due passi daRoncole di Busseto dove era nato, a cui dedicògrande impegno, non inferiore a quello pro-fuso nella creazione delle grandi opere. Nellamia città, Cremona, le cronache ricordano lasua venuta da Sant’Agata, su un calesse da luipersonalmente guidato, ogni settimana per ilmercato, dove trattava compravendite per lesue aziende e le stalle. Come la sua presenza

a due passi dalDuomo, in via Solfe-rino e nelle osterie,dove, mentre si be-veva qualche bic-chiere di buon vino esi assaggiava un sa-poroso piatto ditrippa, si parlava divacche, ma non dimusica.Ecco, a mio parere ilVerdi “arcitaliano”: ilgrande musicista cheporta il nome dellapatria nel mondo in-tero, che ama l’Italia

e desidera la sua unità nazionale senza fareguerre, ma anzitutto cultura e musica, ma che,allo stesso tempo non dimentica la piccola pa-tria, il paesetto in cui è nato, impegnandosi afarlo vivere e trovando in esso la sostanza dirapporti umani diretti e immediati. Che usa lamente per comporre musiche eterne e univer-sali e, subito dopo, impegna le mani nel sag-giare la salute del grano dei suoi campi e ilcolore del latte delle sue stalle. Contribuendocosì a ricordare che la patria è una e indivisi-bile, ma fatta dai mille colori e dalle infinitebellezze e ricchezze di ogni territorio, di ognipaese e di ogni città.

4 Anno XXX

20 Ottobre 2013PAG

A.I.D.O. Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule Organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS)

MEDAGLIA D’ORO AL MERITO DELLA SANITÀ PUBBLICA D.P.R. 15/01/1986 ISCRITTA AL REGISTRO REGIONALE DEL VOLONTARIATO DELLA REGIONE LOMBARDIA AL N. 1153 DECRETO N. 54092 DEL 01/03/1994

S � � � � � � � ���������������

������"���#$���������%�& '�(� �)! *� ��#��,,""�,������� � ��)-*�����!����,$��#�������� -*&)����!����)�)�*�& �*)��!���"

marche

Prot.n.23/2013 9 Ottobre 2013

Gent.mi

Consiglieri Regionali

Collegio dei Revisori dei Conti

Regionali

Collegio dei Probiviri Regionali

Loro indirizzi email

In occasione del 40º dell’AIDO Marche e della Sezione provinciale di Ancona, abbiamo pensato di

organizzare un convegno dal titolo “Il dono: valore universale per la vita ed oltre la vita” che si terrà giovedi

17 ottobre 2013 alle ore 16.30 ad Ancona presso la ex Sala Consiliare del Comune di Ancona (g.c.) sita in

Piazza XXIV Maggio.

Per celebrare la ricorrenza, si è ritenuto importante creare un significativo momento di confronto sul

tema della donazione nei suoi risvolti non solo sociali e scientifici ma anche umani e religiosi.

Obiettivo del convegno, infatti, è quello della promozione del valore universale della donazione degli

organi presso tutte le comunità del territorio, comprese le comunità immigrate; le religioni influiscono in

maniera importante nelle scelte di fondo delle persone, per cui ci è sembrato importante confrontarsi anche su

questo specifico tema con i rappresentanti delle fedi a cui principalmente appartengono gli abitanti della zona,

italiani e non.

Interverranno in qualità di prestigiosi relatori su queste tematiche l’Arcivescovo di Ancona-Osimo,

Mons. Edoardo Menichelli, la Sig.ra. Noura Dachan, rappresentante della Comunità Islamica delle Marche, il

Prof. Luciano Caro, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Ferrara, coordinerà i lavori il Dott. Giovanni

Maria Frascà, Direttore della S.O.D. Nefrologia-Dialisi e Trapianto di rene dell’Azienda Ospedaliero-

Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona.

Siete invitati a partecipare ed a diffondere l’invito ai vostri rispettivi Consigli Direttivi, Collegi Dei

Revisori dei Conti e Collegio Probiviri.

Al termine del convegno abbiamo pensato di organizzare un momento conviviale ad Ancona presso il

Ristorante Il Passetto (Via Panoramica) al costo di euro 20,00 a persona.

Per motivi organizzativi le adesioni dovranno pervenire entro e non oltre lunedi 14 ottobre 2013

mediante comunicazione email alla Sezione Provinciale di Ancona [email protected] .

Nella speranza di incontrarvi e di festeggiare tutti insieme questo importante traguardo, vi salutiamo

cordialmente.

Il Presidente Il Presidente

AIDO Sezione Provinciale di Ancona AIDO Marche

Roberto Ciarimboli Lucia Marinangeli

200 ANNI FA LA NASCITA

Verdi, l’arcitaliano musicista e contadinoUn uomo che con la sua musica ha portato alto il nome d’Italia nel mondo intero, senza

mai dimenticare le sue radici, la sua terra, a cui era prepotentemente attaccatovincenzo Rini

Proprietà: “confraternita SS.mo Sacramento e cristo Morto”Via Forte - S. Benedetto del Tr. (AP) REGISTRAZIONE TRIB. DI AScOLI PIcENO N. 211 del 24/5/1984

DIR. RESPONSABILE: Pietro Pompei [email protected] REDAZIONE E AMM.NE 63074 S. Benedetto Tr. (AP) Via Forte, 16 - Tel. 0735 581855 (int. 2-5)

e-mail: [email protected] C.C.P. n. 11886637, intestato a L’ANCORA - Causale abbonamento

Impaginazione e stampa: Linea Grafica Srl - Tel. 0735 702910 - centobuchi (AP) - E-mail: [email protected] Il sito della Diocesi www.diocesisbt.it

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO

[email protected]

Facebook: Ancora On Line

SAN BENEDETTO DELTRONTO – “Il fenomenodell’usura e territorio”, in-contro organizzato dallaFondazione AntiusuraMons. Francesco Traini,si è tenuto Mercoledì 9Ottobre presso  la SalaPolivalente della caritasDiocesana di S. Bene-detto del Tronto.La conferenza si inse-risce nel ciclo di in-contri previsti per i fe-steggiamenti del SantoPatrono della città, esi è ispirata al ricordo di una personalitàche in essa ha lasciato il segno, quella diMons. Traini a cui la fondazione è intitolata.“Don Francesco”, racconta Mons. RomualdoScarponi in apertura della conferenza, “trovòuna città in pezzi e una popolazione poverae bisognosa. La prima cosa che fece fupensare a un aiuto concreto ed attuarlo pre-parando la minestra nell’oratorio, contribuendoall’apertura di un asilo, di una scuola e di unforno. Quello che era più importante per luiera stare vicino alla gente.” Quando Mons.Traini morì, nel 96, fu proprio Don Romualdoa pensare che la sua memoria sarebbestata meglio onorata dando un aiuto concretoalle vittime di quella che era ormai unanuova forma di povertà: la realtà dell’usura.così nacque la fondazione, che ancora oggiè in funzione grazie ai suoi volontari, estre-mamente preparati e competenti e forniscea chi è nel bisogno tutto l’aiuto possibile.“Ogni povertà va trattata in modo differente”ha spiegato il relatore Don Antonio Salone,membro della consulta Nazionale Antiusura

“così come per ogni malattia è necessariauna sua cura. L’opera degli enti come laFondazione si inserisce infatti in un particolarecontesto, si rivolge a una fascia precisa:non tutti quelli che si rivolgono a noi sono‘bancabili’, non tutti cioè dispongono dei re-quisiti necessari per accedere ai fondi. Manon si può operare in altro modo, e credoche pur dovendo sottostare a condizionipiuttosto rigide, stiamo riuscendo a faremolto per chi è nel bisogno”. L’Avvocato Pa-trizia Logiacco ha affrontato gli aspetti giuridicidel fenomeno dell’usura, ricordando che leradici dell’usura affondano nella storia – in-serendo nel suo intervento la recitazione dibrani tratti dalla commedia di Dante, ecitando anche San Giacomo della Marce,istitutore dei Monti di Pietà, che dice: “l’usuraè sangue succhiato ai poveri”. Il Dottor Angelo Lombardozzi è poi intervenutosul tema dell’ operatività delle Fondazioniterritoriali antiusura.

(Da l’Ancora online) Simone Caffarini

Nobel per la letteratura

assegnato alla scrittrice canadese Alice Munro

Il premio Noble 2013 per la letteratura è stato assegnatoalla scrittrice canadese Alice Munro, “maestra del rac-conto breve contemporaneo”. La Munro è nota anchein italia per le sue numerose raccolte di Racconti, tracui “Chi ti credi di essere“, “Segreti svelati“, “in fuga“.“Sapevo di essere fra i candidati - ha detto la scrittricecanadese appena saputo del riconoscimento - ma nonavrei mai pensato di vincere”. Munro si è detta “terri-bilmente sorpresa” della “meravigliosa” notizia dell’as-segnazione del Premio Nobel per la Letteratura. Munro,intervistata dalla televisione pubblica canadese Cbc, haspiegato di essere stata svegliata dalla figlia con la no-tizia della vittoria: “Qui siamo nel bel mezzo della nottee mi ero naturalmente dimenticata del tutto” della questione. Quanto al Nobel, Munro ha sempre considerato la possibilità di una vittoria “uno di quei sogninel cassetto che potrebbero divenire realtà, ma che probabilmente non lo saranno mai”.

Contro l’usura: conferenza con la Fondazione Mons. Francesco Traini

Page 5: WebDiocesi...il quot id an oe ctl . I lg i orn ae,ch p t una pagina con le notizie della nostra diocesi, viene distribuito gratuitamente nelle chiese. Siete pregati di prenderlo e

5Anno XXX

20 Ottobre 2013 PAG

Città del Vaticano, 10 ottobre 2013 (VIS). Que-sta mattina, presso la Sala Stampa della SantaSede, l’Arcivescovo Vincenzo Paglia, Presi-dente del Pontificio Consiglio per la Famiglia,è intervento alla Conferenza Stampa di presen-tazione della XII Assemblea Plenaria del Pon-tificio Consiglio per la Famiglia, (Roma, 23-25ottobre) e del pellegrinaggio della Famiglia alsepolcro dell’Apostolo Pietro nell’Anno dellaFede, sul tema: “Famiglia, vivi la gioia dellafede” (26-27 ottobre). Nel corso della Confe-renza Stampa è stato anche presentato un vo-lume in spagnolo e in italiano, che contiene 35testi del Cardinale Jorge Mario Bergoglio, PapaFrancesco, sui temi della Famiglia e della Vita,(1999-2013). Alla Conferenza Stampa sono in-tervenuti il Vescovo Jean Laffitte, Segretario delPontificio Consiglio per la Famiglia, il Monsi-gnor Simón Vázquez Carlos, Sotto-Segretarioed il Padre Gianfranco Grieco, O.F.M.Conv.,Capo Ufficio nel medesimo Pontificio Consi-glio. L’Arcivescovo Paglia ha sottolineato cheil recente annuncio della III Assemblea Gene-rale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi (5-19

ottobre 2014) proietta una nuova luce suglieventi che il Pontificio Consiglio celebrerà allafine di ottobre. “Vogliamo promuovere unagrande festa della Famiglia attorno a Papa Fran-cesco. Roma vuole e deve diventare la ‘capi-tale’ della Famiglia italiana e mondiale. EssereFamiglia è bello. Fare Famiglia è bello: questovogliamo gridare al mondo pensando soprat-tutto alle famiglie in difficoltà. (...) Se non èbene che l’uomo sia solo, non è altrettanto beneche la Famiglia sia sola. La famiglia deve tor-nare al centro della cultura, della politica, del-l’economia, della finanza, della vita dei popolie delle nazioni. La Famiglia deve essere semprepiù al centro delle attenzioni e dellepreoccupazioni della Chiesa del dopoConcilio. Papa Francesco, con la ce-lebrazione del prossimo Sinodo,vuole ricordarci questa urgenzaprima che sia troppo tardi. Tutte lediocesi del mondo sono invitate aporsi sulla sua lunghezza d’onda perriflettere, ripensare e donare unnuovo slancio alla pastorale fami-liare”. Il Vescovo Laffitte ha illu-strato il calendario dell’AssembleaPlenaria precisando che le giornatedel 23 e 25 ottobre, saranno dedicateal lavoro del Comitato di Presidenza,dei membri e dei consultori. Il 23 ot-tobre si esamineranno le attività delConsiglio e il programma di azione, la giornatadel 25 sarà dedicata ai diritti della famiglia inchiave interreligiosa, nella prospettiva ebraicae nella prospettiva dell’islam. Nella giornata del24 sarà organizzato un convegno, aperto al pub-blico, sulla Carta dei Diritti della Famiglia, dicui ricorre il trentesimo anniversario. I temiscelti mirano ad offrire una luce interdiscipli-

nare sul tema dei Diritti della Famiglia: fonda-menti teologici della Carta; concezione del ma-trimonio naturale; ruolo dello Stato nelriconoscimento del matrimonio come istitu-zione; l’attualità pertinente della Carta dei Di-ritti della Famiglia, che dimostra il suo legamecon la cultura e la società contemporanee. LaCarta dei Diritti della Famiglia sarà, poi, messaa confronto con la legislazione internazionale esi tratterà dei diritti della donna. L’ultima rela-zione sarà dedicata alla distinzione tra le coppieaggregative e le coppie generative. Il Papa ri-ceverà in udienza i partecipanti all’AssembleaPlenaria del Pontificio Consiglio per la Fami-glia il 25 ottobre e nel pomeriggio dello stessogiorno è in programma la presentazione l’VIIIIncontro Mondiale delle Famiglie che si terrà aPhiladelphia (Stati Uniti d’America), dal 22 al27 settembre 2015 Monsignor Vázquez ha resonoti alcuni dati sulle giornate del 26 e 27 otto-bre, giorni nei quali si prevede l’arrivo di150.000 famiglie. Nel pomeriggio di sabato ilPapa incontrerà, per la prima volta, in PiazzaSan Pietro, le famiglie provenienti da 70 paesidei cinque continenti e la domenica, dopo la ce-lebrazione eucaristica, il Pontefice benediràtutte le famiglie del mondo. “Intorno al Papa,il sabato pomeriggio ci saranno centinaia di an-ziani e bambini, una novità rispetto ad altri in-contri di famiglie. Con questa scelta si è volutodare visibilità all’articolazione generazionaleche caratterizza e arricchisce il vissuto di ognifamiglia e insieme dare rilievo a due soggettiparticolarmente deboli e meritevoli di maggioreattenzione”. Infine Padre Grieco ha presentatoil volume con i 35 testi del Cardinale JorgeMario Bergoglio - Papa Francesco, sulla fami-glia, sottolineando che il Pontefice ha posto for-temente in luce il rapporto famiglia-bambini eanziani. Con l’aiuto dell’Instituto de Matrimo-nio y Familia de la Universidad Católica Argen-tina di Buenos Aires, il Pontificio Consiglio perla Famiglia ha curato il volume con i “temi diieri che ritornano anche oggi nella predicazionequotidiana evangelica e francescana di PapaFrancesco: la cultura del dialogo e dell’incon-tro; il prendersi cura dell’altro; la scuola come

luogo di cordiale accoglienza e così via”. Visono inoltre testi su famiglia e solidarietà so-ciale; dignità e lavoro” e “non mancano le ri-sposte a temi scottanti: eutanasia e aborto;divorzio e matrimonio tra persone dello stessosesso”.

Siate i soldati di Cristo, come il nostro San Be-nedetto Martire, siate anche voi soldati innamo-rati del Signore. Queste sono alcune delleparole che il nostro Vescovo ha detto ai ragazzidella parrocchia di San Benedetto Martire chesabato 12 ottobre hanno ricevuto il sacramentodella Cresima. Dopo più di un anno di prepara-zione è stato commovente, soprattutto per il no-stro parroco don Romualdo, vedere questiragazzi confermare la loro appartenenza a Cri-sto come figli di Dio ricevuta con il battesimo.Ai 15 giovani sentiamo di augurare che pos-sano gustare la libertà di cui ha parlato il Ve-scovo: una libertà piena di valori, di impegno,di gusto per la vita e non una libertà vuota fattadi effimere e false felicità. Sua Eccellenza haportato l’esempio della bestia buona e di quellacattiva che convivono in ognuno di noi, esor-tando a far emergere la belva buona in ogniscelta. È stato bello vedere come i cresimandihanno animato la celebrazione attraverso la pre-sentazione, letta da Alice e Alessandro, del loroimpegno dinanzi alla comunità parrocchiale, diprestare servizio in particolare all’oratorio; al-

trettanto ascoltare la lettura delle preghiere deifedeli fatta da Emanuele, Filippo, Luca, Pietro,Aurora, Fabiola e Valentina; vedere la presen-tazione dei doni all’altare portati da Giulia,Agnese, Ottavia, Maria Pia; e infine il segnodella pace che Sara e Leonardo hanno datoprima al Vescovo e poi alla comunità. Graditaanche la collaborazione dei padrini, delle ma-drine e dei genitori. Un grazie è rivolto al nostroparroco don Romualdo che con la sua paternavicinanza ha accompagnato questi ragazzi nelcorso della loro preparazione, a don Gianni Ca-priotti che li ha guidati oltre che nel catechismoanche nell’animazione dell’oratorio e ai cate-chisti che hanno collaborato. Ai nostri cari ra-gazzi desidero augurare che la luce dello SpiritoSanto possa illuminare la loro vita e difenderlidalle verità ingannevoli del mondo, indicandoloro, volta per volta, la strada da seguire affin-ché non perdano la vera LUCE, l’unica che lirende liberi. Genitori, padrini, sacerdoti e cate-chisti saranno sempre a loro disposizione perconsigliarli lungo il cammino della loro vita.

Cristiana Marconi

PRESENTAZIONE GIORNATE DELLA FAMIGLIA

E DEL VOLUME CONTENENTE 35 TESTI

DEL CARDINALE BERGOGLIO - PAPA FRANCESCO

SUI TEMI DELLA FAMIGLIA E DELLA VITA

Parrocchia di S. Benedetto MartireAccompagnati dal canto della corale

15 giovani si sono presentati al Vescovo per ricevere il sacramento della Cresima

Dal Sacro Cuore di Gesù a Martinsicuro… buone notizie

Sabato 5 ottobre scorso abbiamo ri-cominciato insieme a camminare,aprendo l’ anno pastorale della Par-rocchia Sacro Cuore di Gesù a Mar-tinsicuro. Tutto ha avuto inizio conla celebrazione della Santa Messa acui è seguita una animazione concanti e giochi tenutasi presso il sa-lone parrocchiale alla presenza dioltre un centinaio di persone, parroc-chiani di tutte le età. Durante la SantaMessa celebrata dal Parroco Don Pa-trizio ed animata dall’abilissimocoro di giovani voci, gli educatoridell’Azione Cattolica, i catechisti e i capi scout hanno confermato la propria disponibilità a col-laborare con don Patrizio a testimoniare la bellezza del messaggio evangelico tra i bambini e i ra-gazzi della Parrocchia, consapevoli certamente dei propri limiti ma soprattutto sicuri dello sguardocarico di misericordia che Dio ha per ognuno di noi. La partecipazione e la letizia sono state di-laganti e ciò è stato testimoniato dalle numerosissime presenze sia in Chiesa durante la celebra-zione eucaristica, in cui non c’era un solo posto libero, che presso il salone parrocchiale, dove leelevate aspettative dei partecipanti alla festa di inizio dell’anno pastorale non sono state disattese-nonostante il cattivo tempo -, ma confermate dalla evidente vivacità e fraternità del clima generale.Inoltre i genitori dei bambini e dei ragazzi aderenti allo scoutismo e all’Azione Cattolica hannoreso più dolce la festa con l’offerta di cibi deliziosi e bevande di ogni tipo. Subito dopo l’anima-zione c’è stata la proiezione dei filmati autoprodotti dagli scout e dagli educatori dell’azione cat-tolica; il primo di sintesi delle attività svolte dagli scout durante l’anno pastorale appena conclusoed il secondo relativo al campo scuola dell’Azione Cattolica tenutosi dal 21 al 28 luglio scorsi aCastelsantagelo sul Nera (MC). Vista l’emozione generale è stato evidente come educatori, cate-chisti e capi scout sentissero il bisogno di ritrovarsi dopo la breve pausa estiva e di riprendere lemolteplici attività che vengono svolte nel nome del Signore, in risposta alla missione che ciascunosente nel proprio cuore di essere come ci ricorda Papa Francesco “ memoria” di Dio, che non hamai smesso di andare oltre sorprendendoci. S. Majeli

Page 6: WebDiocesi...il quot id an oe ctl . I lg i orn ae,ch p t una pagina con le notizie della nostra diocesi, viene distribuito gratuitamente nelle chiese. Siete pregati di prenderlo e

come di consueto, il Liceo classico di Montalto Marche organizza la SS. Messa di inizioanno scolastico, celebrata da Sua Eccellenza il Vescovo Gervasio Gestori, presso il Mo-nastero. Gli alunni del Liceo caratterizzano questo evento inaugurale in un momento nonsolo spirituale, ma anche di socializzazione e didattico. Ѐ infatti usanza che la celebra-zione avvenga in greco e latino, le letture vengono tradotte dagli stessi alunni e nonmanca la preziosa collaborazione e supervisione dei docenti del Liceo. Ѐ un giorno diallegria e collaborazione perché ognuno contribuisce con i propri doni: alunni musicisti,alunni che si esibiscono in una corale, alunni lettori e così via. Al termine della celebra-zione ci si ritrova tutti a scuola, dove il clima festoso trova espressione anche in una ab-bondante e golosa colazione. Da due anni però Sua Eccellenza viene coinvolto dairagazzi per una breve lezione che viene svolta presso l’Aula Magna dell’Istituto. Loscorso anno scolastico, gli alunni hanno organizzato l’incontro incentrandolo sulla per-sona del Vescovo, ponendoglidomande sulla sua esperienza sivita studentesca prima e sacer-dotale poi. con sincerità e simpa-tia, Mons. Gestori si è primacalato nei panni del giovane stu-dente per poi però trasformarsi inun maestro di vita, affrontando iperché della sua scelta perso-nale e vocazionale. Anchequest’anno, il Vescovo, si è resodisponibile all’incontro, confron-tandosi però su un tema incen-trato sui giovani e sulla necessità,spesso disattesa dalla società edalle diverse agenzie sociali, diessere ascoltati, di essere aiutati ad orientarsi a ciò che è bene per il singolo e per lacollettività. In questo senso, gli studenti hanno voluto sottolineare come i messaggi di-scordanti di una società confusa e frettolosa contribuiscano al loro disorientamento, ealla sfiducia nel futuro. Nel cogliere tale esigenza, Mons. Gestori ha condiviso il pensieroche la società oggi, così orientata verso tecnologie sempre più rapide e avanzate e adavere i giovani come oggetti di consumo e non come soggetti, non aiuti alla riflessionee alla coerenza, ma ha anche incentrato la risposta sulla “responsabilità individuale”,sull’essere consapevoli che ognuno, nel proprio piccolo e in ogni ambito, e quindi anchenella scuola, agendo con discernimento tra ciò che è urgente e importante nella vita, conresponsabilità e libertà, può contribuire al formarsi una società volta al bene comune.Ma è dall’approccio che si ha con la scuola che occorre partire, vera “palestra della vita”,dove si impara anche condivisione, supporto e coesistenza. In questo anche lo studenteche mette cuore e passione nei suoi studi esercita quella “ginnastica della mente” utileal confronto con le difficoltà della vita. Ma il richiamo finale che Sua Eccellenza fa è quellodella fede, perché “mettere fede nella vita” significa alimentare la speranza e fiducia.

Prof.ssa Luisa Del Balzi

6 Anno XXX

20 Ottobre 2013PAG

Da Montalto Marche

A scuola con un prof. di Eccellenza

All’alba di venerdì 6 settembre 2013, noi ragazzidel Gruppo Giov(v)ani della ParrocchiaMadonna di Fatima, ci siamo ritrovati per partirealla volta di Piedilama di Arquata del Tronto peril nostro Campo Scuola Estivo. Il campo sarebbedurato 3 giorni e ci siamo caricati di qualsiasibagaglio ma soprattutto di cibo, dolci (grazie aRenata, Rosanna, Laura e Gessica) e dell’im-mancabile squisita lasagna della nostra mamma– chioccia Giovanna! Il viaggio non è andatoproprio liscio perché l’auto del nostro amicoRemigio si è fermata e aveva deciso di non ri-partire (addio mitica AX!)!Questo ha ritardato un pochino la nostra tabelladi marcia ma dopo esser arrivati tutti ci siamodivisi in quattrogruppi (“Beer –Banti”, “NewGeneration”,“Gli Strozza-preti”, “I PensoPositivo”) perassegnare iturni di pulizia,cucina epreparazionedelle preghieregiornaliere. Giacché er-avamo tutti riuniti i nostrieducatori ci hanno presen-tato il programma delle at-tività, dei giochi ed il temadel campo che sarebbe stato“La Superbia” (avendo trat-tato i 7 vizi capitali durantei nostri incontri settimanalinell’ultimo anno). Sin dasubito ci hanno proposto 2giochi: il primo era quellodell’amico invisibile (ognuno di noi, dopo averestratto il nome di un ragazzo del campo, diven-tava il suo amico invisibile, impegnandosi a“vegliare” su di lui in modo anonimo per iseguenti 3 giorni) e il secondo consisteva nellarappresentazione a gruppi di un vizio capitaletramite una scenetta, canzone, poesia, disegno oqualsiasi forma d’arte.La sera ci siamo riuniti nel nostro luogo dipreghiera, dove Giovanna ci ha letto la letterache Massimo e Alexandra, non avendo potutopartecipare, ci hanno scritto e dove ognuno dinoi con in mano una candela poteva fare unapreghiera esternando i pensieri del suo cuore.Soprattutto in questo momento particolare, alleluci delle candele, abbiamo sentito vicino a noiil nostro amico Luca, la cui assenza non è pas-sata inosservata durante tutto il campo.Ring! Ring! Era la sveglia del mattino seguenteche ci esortava a lasciare il letto per affrontare lascalata del Monte Vettore! A darci man forte si èunito a noi anche Emidio Grisostomi insieme asua figlia Sara, e in meno di tre ore avevamo

Parrocchia Madonna di Fatima

GIOV(V)ANI ALL’ARREMBAGGIODi Michela Ceccarelli & Martina Tommasi

conquistato la vetta! Dopo la discesa, nonostantela stanchezza, una rapida visita a Castelluccionon potevamo non farla!Il mattino seguente abbiamo finito di trattare iltema della Superbia capendo che il superbo èuna persona innamorata della proprio superio-rità, che pretende sempre un riconoscimento.Questo vizio si differenzia dall’amore per sestessi e dall’autostima, che infatti non sono con-siderati peccati perché amare e stimare se stessinon impedisce di amare anche gli altri. La su-perbia, invece, è una malattia che ci impediscedi vedere chi abbiamo di fronte come qualcunodi ammirabile e ci fa chiudere in noi stessi. Dopoqueste riflessioni, abbiamo fatto un momento di

“deserto”: unapossibilità perguardare dentro dinoi e fare conside-razioni sul campoe sul gruppo.Il pomeriggio ètrascorso veloce-mente tra la rap-presentazione dei

vizi capitali e la Santa Messa che il nostro DonLuis ha celebrato nella chiesetta di Piedilama.Questo campo oltre a permetterci di stare in-sieme, è stato un’occasione per fermarci a riflet-tere... Quest’anno purtroppo un brutto evento ciha toccato da vicino: dover salutare in nostroamico Luca ci ha spinto a riflettere sul valoredella vita. Alla nostra età crediamo di essere im-mortali... Pensiamo che la morte non possaportarci via e che abbiamo da vivere ancoramolti anni. Quel terribile giorno ci ha aperto gliocchi facendoci capire che non è così, che ognigiorno dovremmo dare il meglio di noi, cercandodi non cadere nella trappola dei vizi. Infatti lavita é come un fiume che nasce da una sorgentein cima alla montagna e scorre fino ad arrivare asprofondare in una cascata. Si può solo parteci-pare, si nuota senza poter realmente controllareil flusso dell’acqua e non si può andare control’intrinseca natura che ci appartiene. La vita éanche un dono, e come tale noi dovremmo im-parare ad apprezzarlo, rispettarlo e amarlo senzadimenticare che nascere e morire sono da sem-

pre eventi naturali. Sono glieventi senza i quali la vita, cosìcome la conosciamo, non es-isterebbe. Sono eventi logici,ovvi, normali ma non più visticome naturali e che ogni volta cistravolgono in maniera negatival’esistenza.Ringraziamenti particolari ai no-stri educatori, i nostri punti –luce: Loris e Giovanna, Valen-tino e Renata, Maestra Laura, Fe-derico e Francesca, Padre Luis ea tutti coloro che hanno contri-buito a rendere questo campomemorabile.

Il Vescovo diocesano, mons. Gervasio Gestori, domenica 6 ottobre ha inauguratol’inizio ufficiale dell’attività del gruppo scout Monteprandone 1presso la Parrocchia “Regina Pacis”.

Il prossimo 20 ottobre si terrà una giornata di preghiera organizzata dal movimento “Con La Gioia Nel Cuore”L’incontro inizierà alle ore 18.30 con la Santa Messa presso la chiesa cattedrale“Madonna della Marina” per poi proseguire, alle ore 20.45, nella chiesa della “Ma-donna della Speranza” sulla Valtesino di Grottammare con la recita del Santo Ro-sario e l’Adorazione Eucaristica. La Santa Messa e la preghiera serale sarannoanimate da Melinda Dumitrescu una giovanissima musicista di origine rumena che,dopo essere stata a Medjugorje, ha rinunciato alla sua carriera già avviata per en-trare a far parte della comunità dei Figli del Divino Amore di Madre Rosaria dellacarità. Al termine dell’incontro Melinda racconterà il suo incontro con Gesù avvenuto aMedjugorje dove la sua vita è cambiata…..proprio come quella di tante altre per-sone.

Di M. C. Costanzo

Page 7: WebDiocesi...il quot id an oe ctl . I lg i orn ae,ch p t una pagina con le notizie della nostra diocesi, viene distribuito gratuitamente nelle chiese. Siete pregati di prenderlo e

Nel comune di Ripatransone la zona situata sulla sponda del fiume Tesino è stata ripulita dairifiuti ivi abbandonati, dagli alunni volontari delle classi terze della scuola secondaria di primogrado (ex scuola media) che avevano aderito all’iniziativa “Puliamo il Mondo”, insieme congli insegnanti e con i volontari della sezione di Legambiente di San Benedetto del Tronto, co-ordinata dal presidente Sisto Bruni e da due guardie zoofile. In merito, il consigliere comunaledi Ripatransone delegato all’ambiente, il giovane Alessandro Ricci, ha dichiarato: “Questa èla più grande iniziativa di volontariato ambientale, organizzata da Legambiente con la colla-borazione di ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) e patrocinata da vari ministerie dall’UPI (Unione Province Italiane)”. Il sindaco prof. Remo Bruni ha aggiunto: “L’iniziativa“Puliamo il mondo” mira a sensibilizzare la cittadinanza sul problema dell’abbandono dei ri-

fiuti. Colgo l’occasioneper ringraziare gli alunniche hanno saputo viverequesto momento, i do-centi, la dirigente scola-stica Dott.ssa LauraD’Ignazi e la Picenam-biente che ha provvedutoallo smaltimento dei ri-fiuti raccolti”.

Consiglio comunale: edilizia scolastica e nuovi regolamenti

A Ripatransone, di recente si è riunito il consigliocomunale presieduto dal presidente Dott.ssa Diana DeAngelis, che aperta la seduta, ha invitato il sindacoProf. Remo Bruni a fare le consuete comunicazioni.Subito dopo dagli assessori dei vari settori è stata datarisposta alle numerose interrogazioni presentate daiconsiglieri di minoranza Barbara Bassetti e GiuseppeDe Renzis. Letti ed approvati i verbali della sedutaprecedente, il consiglio comunale ha deliberato di ap-provare: - l’atto di collaudo tecnico-amministrativodel 1° stralcio (sezione scuola materna), e del secondo

stralcio (sezione di asilo nido di infanzia) dei lavori di realizzazione di un nuovo polo scolasticonella zona di espansione residenziale “La Vigna”; - la modifica al regolamento comunale dell’asilonido d’infanzia, in relazione ai casi di esenzione dal pagamento della retta scolastica;- il nuovoregolamento-tipo per i gruppi comunali di volontariato di protezione civile; - l’aggiornamento delcatasto delle aree percorse dal fuoco ai sensi della legge N. 353 del 21 Novembre 2003: “Leggequadro in materia di incendi boschivi”.

A Ripatransone, le parrocchie dei Santi Gre-gorio Magno e Niccolò e dei Santi Benigno eMichele Arcangelo, hanno programmato di-verse funzioni religiose per celebrare la solen-nità di tutti i Santi e commemorare i defunti,funzioni che si terranno in varie chiese dellaCittà e del territorio. L’avvio di questo ciclo èstato programmato per le ore 17.30 di giovedì

31 Ottobre 2013, con lacelebrazione della santamessa in Duomo. Venerdì

1 Novembre, festa diOgnissanti, nella chiesa co-munale di Santa Croce, an-nessa al civico cimitero, cisarà la possibilità di con-fessarsi ininterrottamente edi ascoltare la santa messaalle ore: 7.30, 8.30, 9.30, 10.30, 11, 16. Sabato

2 Novembre, commemorazione dei defunti,l’orario delle messe è il seguente: ore 7.15, nellachiesa di San Pastore (Istituto delle Suore Tere-

siane); ore 8 ed ore 9 (celebrata dal vescovo dio-cesano Mons. Gervasio Gestori), nella chiesa diSanta Croce, dove un’altra sarà celebrata alleore 16; l’ultima celebrazione eucaristica di sa-bato 2 Novembre ci sarà in Duomo alle ore17.30. Nella programmazione di questi riti nonsono state dimenticate le chiese rurali, con il ro-sario recitato alle ore 21 e la messa celebrata

alle ore 21.30, secondoil seguente calendario:martedì 5 Novembre,nella chiesa di San Mi-chele (omonima Con-trada); mercoledì 6

Novembre, chiesa diSan Giuseppe; venerdì

8 Novembre, chiesa diSanta Maria della Pe-

trella. Inoltre per le ore 21.15 di giovedì 7 No-

vembre è stata programmata un’ora diadorazione eucaristica nella chiesa di Sant’An-gelo.

Da Ripatransone a cura di A.g. - i.A.

7Anno XXX

20 Ottobre 2013 PAG

CORROPOLI – Sabato 12 ottobre, dalle ore 16,presso la Sala Conferenze del Val Vibrata Col-lege di Corropoli, si è svolta la cerimonia diconsegna di diplomi e borse di studio per glialunni del Liceo “G.D’Annunzio”. Dopo il sa-luto del Preside del Liceo,Professor Lino Befacchia,sono intervenuti tra gli altriil sindaco di CorropoliUmberto D’Annuntiis,S.E. Monsignor MicheleSeccia, Vescovo di Te-ramo, il Presidente dellaFondazione ProfessorGen. Federico Sepe, Aldo Mattioli Presidentedella Banca Picena Truentina, il Colonnello Ser-gio Stefanini in rappresentanza dell’AeronauticaMilitare e il Presidente uscente del Consigliod’Istituto Sofia Binni. La Banca Picena Truen-tina, al di là del particolare momento congiun-turale, continua a credere nel progetto educativodel Val Vibrata College ed a sostenere, come ac-cade sin dal primo anno, la struttura attraversoazioni concrete come, nello specifico, l’eroga-zione delle borse di studio. La Banca PicenaTruentina, insieme al Comune di Corropoli, èinfatti l’ente che ha istituito la Fondazione che

gestisce l’attività della scuola, un liceo che nelcorso degli anni ha fatto registrare un conside-revole sviluppo e che, giunto al suo ottavo annodi corso, conta circa 260 studenti ripartiti me-

diamente in undici classi dalprimo al quinto anno. Siamo

particolarmente felici – ha di-chiarato il Presidente dellaBanca Picena Truentina Aldo

Mattioli – di partecipare alla

premiazione di così tanti ra-

gazzi; la nostra Banca è at-

tenta ai giovani ed il nostro

sostegno attraverso le borse di

studio ne è una tangibile ri-

prova: questi giovani, ne sono certo, sapranno

con le solide basi avute al Val Vibrata College

costruirsi un futuro radioso e pieno di soddisfa-

zioni. La premiazione prevede, nell’ordine, laconsegna Premio Bontà in memoria di DonFranco Marcone, a seguire la consegna dei Di-plomi e dei Crest, quella delle Borse di Studioerogate dalla Banca Picena Truentina, la conse-gna Attestati e Brevetti di Volo, Attestati com-petenze linguistiche ed informatiche ed infine laconsegna simbolica degli Scudetti.

Ufficio stampa Logos

Diplomi e borse di studio,

cerimonia al Val Vibrata CollegeLa Banca Picena Truentina vicina, da sempre, al Liceo Scientifico

“G. D’Annunzio” nel supportare le annuali borse di studio.

Scuola ed ecologia

Solennità di tutti i Santi ed Ottavario per la commemorazione dei defunti

Mostra Camioniste PolaccheContinua con successo la Mostra Camioniste Polacche inaugurata sabato 5 ottobre presso la Sala Consiliare del Comunedi San Benedetto del Tronto (Viale De Gasperi) su iniziativa del Consolato Polacco Marche nella persona del ConsoleOnorario di Polonia Cristina Gorajski Visconti e sostenuta dall’Ass.Cult.”Bice Piacentini” (Presidente Alfiera Carmi-nucci Fava) e da tutte le altre Associazioni Regionali presenti nel manifesto. La Mostra vuole onorare il coraggio,l’umanità, la solidarietà, lo spirito di fratellanza tra i popoli che animarono le DONNE SOLDATO AUSILIARE del2° CORPO d’ARMATA del Gen. WLADYSLAW ANDERS durante la seconda guerra mondiale. Interessanti manifestia colori testimoniano l’impresa di queste giovani che hanno contribuito silenziosamente alla liberazione del loro e delnostro Paese dal nazismo con le sue brutture e dalla terribile guerra .La Mostra è costituita da 22 pannelli a colori che ri-propongono volti solari di giovani soldatesse che ci riportano agli anni ‘40 del secolo scorso. All’ inaugurazione, pre-senti Autorità Polacche, un reduce della seconda guerra mondiale di origine polacca ma residente a San Benedetto delTronto dalla fine del conflitto, certo Wladyslaw Walczyk, che ha dato una commovente testimonianza del passaggiodell’esercito polacco nelle Marche e, in particolare, a San Benedetto del Tronto con dettagli inediti sulle imprese delleausiliare soldatesse. La Mostra è aperta tutti i giorni, in Sala Consiliare, dalle ore 8 alle 19, fino asabato 19 ottobre quando traslocherà per Bologna. Alfiera Carminucci

UTES: 25° ANNO

ACCADEMICOL’UTES, Univer-sità della TerzaEtà e del TempoLibero di S.Bene-detto del Tronto,ha riaperto i bat-tenti per il 25°

anno accade-mico.Un annoricco di eventi eproposteI valenti docentidi molteplicicorsi istituiti:materie cultu-rali, scientifi-che,artist icomotorie e ri-creative, lingue straniere, riprenderanno a svolgere regolarmente le le-zioni dal 21 ottobre pv nella sede di Viale DeGasperi 139 e tutti gli iscritti potranno, conl’impegno e l’interesse di sempre affollare lenostre aule. In particolare per le lingue stra-niere siamo orgogliosi di aver istituito corsidi LINGUA CINESE, ARABO E RUSSO

mentre per le attività motorie sono ancoraaperte le iscrizioni per ZUMBA, PILATES

ed ACQUAGYM.

Un invito caloroso è rivolto anche a coloroche, per vari motivi, ancora non si fossero av-vicinati all’UTES per documentarsi sullevarie attività visitando il nostro sitowww.utessbt.it

Per ogni altra informazione rivolgersi alla se-greteria dell’UTES nella sede di Viale de Ga-speri 139 aperta dal lunedì al venerdì dalle9.00 alle 10.30 e dalle 15.30 alle 18.30.info0735781465Con l’auspicio di vedere sempre più nume-rosa “la grande famiglia dell’UTES” vi aspet-tiamo numerosi.S.Benedetto del Tronto,11/10/2013

IL PRESIDENTE, LEDA PASSAMONTI

Al ministro della Giustizia

Anna Maria Cancellieri

il premio Gentile da Fabriano

Il giorno dopo il secondo tragico naufragio diun barcone di migranti nel canale di Sicilia, ilministro della Giustizia Anna Maria Cancellieriha ricevuto il premio Gentile da Fabriano e loha dedicato “ai tanti che sognano di arrivare inItalia e che purtroppo non sempre ci riescono.Se il Paese è coeso - ha aggiunto - possiamofarcela a risollevarci, come ci siamo riusciti neldifficile periodo del terrorismo.

Page 8: WebDiocesi...il quot id an oe ctl . I lg i orn ae,ch p t una pagina con le notizie della nostra diocesi, viene distribuito gratuitamente nelle chiese. Siete pregati di prenderlo e

8 Anno XXX

20 Ottobre 2013PAG

VIAGGI E TURISMO - NOLEGGIO BUS

S. Benedetto del Tronto Tel. 0735 594456

Cupra Marittima Tel. 0735 777636

www.pertur.it

30 anni di esperienzaorganizzando viaggi per le Parrocchie

AGENZIA GENERALE DI S. BENEDETTO DEL TRONTO

Agente Generale Cinzia AmabiliVia F. crispi, 107 - Tel. e Fax 0735 582101

Il libro racchiude gli esiti dei primi due anni di lavoro dellaScuola di pensiero e di ricerca sullo sport, promossa dall’ufficionazionale per la Pastorale del Turismo, Tempo libero e Sportdella Conferenza Episcopale Italiana in collaborazione con laSezione Chiesa e Sport del Pontificio Consiglio per i Laici e ilPontificio Consiglio della Cultura. La Scuola di Pensiero: Uno sport per l’uomo aperto all’Assoluto,

costituisce un investimento in cultura e ricerca per riaffermare erivitalizzare il valore educativo dello sport e contribuire alla for-mazione di una nuova generazione di dirigenti sportivi, di alle-natori e di educatori.L’idea, avvincente e provvidenziale, capace di risvegliare le co-scienze di quella vasta popolazione di giovani sportivi che sentenel proprio intimo il bisogno di andare oltre la pratica sportiva,arriva dalla Chiesa. La ricetta è: educazione e cultura. E poiché la cultura non è semplicemente sapere ma conoscere,prendere coscienza e consapevolezza, lo sport diventa valore edu-cativo e culturale quando è capace di rivelare l’uomo a se stessoed avvicinarlo a comprendere il valore religioso della sua vita.Risulta evidente nei vari contributi al testo una necessaria spinta

d e l l ’ u o m overso la tra-scendenza, perla sua innatatendenza astaccarsi dallamaterialità inun anelitoverso l’Asso-luto. Tra gliautori dei testi,

“teorici” e “pratici“ del-l’esperienza educativadell’attività sportiva, figu-rano il curatore Edio Co-stantini, l’attuale Direttoredell’uff. Naz. Pastorale deltempo libero, turismo esport della Cei Mons. MarioLusek , il responsabile delServizio Nazionale per ilProgetto Culturale della CeiVittorio Sozzi, Paola Bi-gnardi, già presidentedell’Azione Cattolica Ita-liana, il vescovo di FidenzaMons. Carlo Mazza già re-sponsabile della Pastoraledel tempo libero, turismo esport della Cei, p. DavidMurray già Cappellanodell’università del Foro Ita-

lico di Roma, Sergio Belardinelli ordinario di sociologia dei pro-cessi culturali dell’università di Bologna, Angela Teja storicadello sport e docente di ed. fisica) Tra le altre questioni condensate nel testo e affrontate nei nume-rosi incontri della Scuola - che nei primi due anni si è svoltapresso il Centro S. Lorenzo a Roma, sempre di giovedì e in oreserali, in modo da avere alla fine un momento conviviale comune- compare la necessità di “salvare tutto lo sport” dalla derivache sembra travolgerlo, attraverso l’individuazione non solo diun nuovo metodo ma anche di nuovi contenuti. Dagli incontriromani è così scaturita l’immagine di uno sport che è esperienzatrasversale della nostra società e del tempo, ma che è anche ingrado di ricostruire l’humanum intero alla lucedell‘esperienza cristiana e del Vangelo.Fondamentale nel dibattito della Scuola, e ora car-dine del contenuto del libro, è l’importanza della ri-flessione sulla dimensione unitaria della persona,costituita di corpo, anima e spirito, con funzionicomplementari, che permette allo sport di calarsi inun modello educativo definito. Tra gli altri contenutirisalta la ricerca di trascendenza, elemento di novitàper una società laica e materialista quale è la nostra,che però si mostra utile strumento chiave per indi-viduare vie d’uscita al difficile momento di degradoculturale che stiamo vivendo. Il senso pieno dellosport è infatti quello di essere al servizio della per-sona nella sua interezza: corpo, anima e spirito. Losportivo ha bisogno dunque non solo di educazionema di spiritualità e valori trascendenti. Questi ultimisono un valore aggiunto per lo sport e ciò vienespiegato con semplicità e chiarezza nel libro attra-

verso gli interventi in particolare di M. Carlo Mazza e p. DavidMurray.“Uno sport per l’uomo aperto all’Assoluto” è nato sulla sciadegli orientamenti pastorali della CEI per il decennio 2010-2020e degli appelli di Giovanni Paolo II quando, in occasione delGiubileo degli sportivi nell’ottobre 2000, egli mise in guardiaverso le ambiguità dello sport. Perché non tutto lo sport è edu-cativo e non tutto lo sport ha un ruolo positivo nella vita dellepersone. Il famoso discorso di Giovanni Paolo II, spesso citato,lo ha reso evidente: “Accanto a uno sport che aiuta la persona,

ve n’è un altro che la danneggia. Accanto a uno sport che esalta

il corpo, ce n’è un altro che lo mortifica e lo tradisce”. Si puòdire che molte delle riflessioni fatte nella Scuola, ora riportatenel libro, ruotano intorno a questo principio: non sempre lo sportè educativo. Bisogna dunque decidere “in che squadra giocare”, come direbbeoggi papa Francesco, se con Cristo o contro di Lui. Con le mira-bili intuizioni del nuovo papa coincidono alcune riflessioni di“Uno sport per l’uomo aperto all’Assoluto”, per altro presentianche negli ultimi discorsi agli sportivi di papa Benedetto XVI,in particolare la necessità di considerare lo sport un bene educa-tivo, un bene culturale, sociale e spirituale. Infatti, tutto lo sport, da quello amatoriale fino a quello dilettan-tistico e professionistico, è spinto da un desiderio, da una urgenzache qualcosa accada, che lo rinnovi, che ne risvegli l’intenzio-nalità educativa, che vinca quel torpore che lo paralizza, non insenso fisico, bensì metafisico; non in apparenza, ma in profon-dità. Ciò che le persone, soprattutto i giovani, chiedono oggi allo sportè di dare innanzitutto senso alla loro vita. C’è bisogno di societàsportive che siano luoghi educativi, di incontro e di amicizia, lecui attività sportive, culturali ed associative si offrano come au-tentiche esperienza di vita.

Uno sport per l’uomo aperto all’AssolutoEditrice AVE

Scheda riepilogativa autori e curatoriAutori: edio Costantini

Prefatori: Mariano Crociata, Mario lusek

Monteprandone: Da Osaka nella terra di San Giacomo.

La ricercatrice Yoko Kimura attratta dai codici della civica libreria del Santo