. Il modo «monastico» di possedere i beni Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo...

12
. Il modo «monastico» di possedere i beni Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo ai Corinzi) Il rigorismo ascetico degli eremiti e dei monaci vuole controllare il desiderio delle cose e comincia a chiedersi al di là dell’ «avere» il senso economico e sociale del desiderio delle cose Astenersi dalle cose ha un valore se questa astinenza è motivata dalla «charitas», cioè dall’amore per gli altri rappresentati come una comunità omogenea e solidale

Transcript of . Il modo «monastico» di possedere i beni Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo...

Page 1: . Il modo «monastico» di possedere i beni Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo ai Corinzi) Il rigorismo ascetico degli eremiti e dei.

.• Il modo «monastico» di possedere i beni

• Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo ai Corinzi)

• Il rigorismo ascetico degli eremiti e dei monaci vuole controllare il desiderio delle cose e comincia a chiedersi al di là dell’ «avere» il senso economico e sociale del desiderio delle cose

• Astenersi dalle cose ha un valore se questa astinenza è motivata dalla «charitas», cioè dall’amore per gli altri rappresentati come una comunità omogenea e solidale

Page 2: . Il modo «monastico» di possedere i beni Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo ai Corinzi) Il rigorismo ascetico degli eremiti e dei.

.Non toccare le cose che si vorrebbero avere è un esercizio mentale che serve a consolidare l’avere e il toccare rispetto al modo d’intenderli della città. Nello spazio del monastero gli oggetti non servono solo all’alimentazione, alla sopravvivenza e allo scambio, ma servono a «rendere possibile la perfezione cristiana»Ciò che si trova all’interno del monastero è di tutti e insieme di nessuno, ognuno possiede tutto e non ha niente.

Fra VI e X secolo il monastero contiene la realizzazione di una disciplina del desiderio opposta all’avidità di Giuda, prototipo dell’incapacità di valutare le vere ricchezze: si prende 30 denari e abbandona la illimitata ricchezza costituita da Cristo.« AVERE diviene per i cristiani occidentali che onorano i monaci e li prendono a modello una sperimentazione della propria capacità di entrare in contatto con le cose senza esserne affascinati, ma dominandole» (Todeschini)

Page 3: . Il modo «monastico» di possedere i beni Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo ai Corinzi) Il rigorismo ascetico degli eremiti e dei.

.• 1050-1140 (riforma della chiesa)

• Crescono i beni scambiati fra i laici. • Cresce la consapevolezza di modi distorti di scambiare i beni

ecclesiastici.

• C’è nella chiesa di ritiene che tutti i beni potessero essere oggetto di appropriazione, e chi ritiene i possessi delle chiese e il potere ecclesiastico come realtà qualitativamente differente da quella dei laici.

• Vi sono dunque due modi di scambiare i beni: quello legittimo dei mercanti, quando scambiano i beni in possesso dei laici…..

Page 4: . Il modo «monastico» di possedere i beni Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo ai Corinzi) Il rigorismo ascetico degli eremiti e dei.

.• …. e quello illegittimo dei Simoniaci, che commerciano i beni

(o le cariche) della Chiesa.• Gli ecclesiastici in quanto seguaci di Cristo non sono

interamente di questo mondo.• La povertà è un carattere sostanziale di Cristo in quanto

divinità. Facendosi uomo, Cristo si impoverisce e si spoglia del suo potere. La Chiesa, che si differenzia dai laici, deve / dovrebbe fare lo stesso.

• Nel momento nel quale i chierici vengono rivendicando la propria «differenza» dai laici, anche il loro «modo di possedere» i beni dovrebbe differenziarsi da quello dei laici.

Page 5: . Il modo «monastico» di possedere i beni Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo ai Corinzi) Il rigorismo ascetico degli eremiti e dei.

.• L’uomo che si dedica a Dio, il sacerdote, deve raggiungere il massimo della

religiosità e dell’identificazione a Cristo che può essere rappresentato da un uso totale e però totalmente disinteressato dei beni del mondo.

• Il problema della povertà e il problema dell’uso «povero» dei beni diventa cruciale nel secolo XII

• Dapprima è all’interno del mondo dei «devoti», dei cristiani più impegnati

• Ma col successo del francescanesimo in tutta Europa, si diffonde anche nelle città una valutazione delle cose legata al concetto di povertà: la gerarchia delle cose necessarie alla vita e delle cose superflue porta con sé un continuo esercizio di valutazione (su questo torneremo)

Page 6: . Il modo «monastico» di possedere i beni Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo ai Corinzi) Il rigorismo ascetico degli eremiti e dei.

.• I chierici e le chiese, comunque, «possiedono» beni.• RESTITUIRE - INDENNIZZARE• Il concilio Lateranense III stabilisce che il patrimonio

ecclesiastico non può essere disperso né dagli ecclesiastici, né dai laici. Nessuno se ne deve appropriare, nessuno lo deve dilapidare.

• Le violazioni dell’inalienabilità danno luogo a complesse forme di restituzione e di risarcimento.

• Si pone dunque il problema della della restituzione e dell’indennizzo (giusto risarcimento). Implica una valutazione.

• Chi valuta? I garanti del sacro.

Page 7: . Il modo «monastico» di possedere i beni Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo ai Corinzi) Il rigorismo ascetico degli eremiti e dei.

.• La cappella degli Scrovegni in Padova è una forma di

restituzione da parte dei banchieri Scrovegni di quella parte della loro ricchezza ipotizzabile come usuraria. Anche il patrimonio più grettamente e peccaminosamente accumulato può essere riammesso nel circolo patrimoniale della comunità (cittadina) ed essere restituito a una circolazione virtuosa attraverso il controllo dei garanti del sacro.

Page 8: . Il modo «monastico» di possedere i beni Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo ai Corinzi) Il rigorismo ascetico degli eremiti e dei.

.• Donare – obbligare• Anche nella società monetizzata il domo resta parte

integrante della logica economica, perché si lega al doppio dovere, dei ricchi di elargire e dei poveri di essere grati.

Page 9: . Il modo «monastico» di possedere i beni Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo ai Corinzi) Il rigorismo ascetico degli eremiti e dei.

.• La riflessione economica medievale non è astratta, ma

«dentro» la ecclesiologia

Page 10: . Il modo «monastico» di possedere i beni Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo ai Corinzi) Il rigorismo ascetico degli eremiti e dei.

Scritti di Francesco d’Assisi

• Regole ed esortazioni– Scritti chedelineano la forma di vita che Francesco aveva scelto per se

ed i suoi seguaci attraverso il Vangelo• Regole [non bollata, bollata, vita negli eremi]• Testamento [Piccolo testamento (di Siena), Grande testamento]• Ammonizioni [dialoghi trascritti degli incontri tra i frati (capitoli)]

• Lettere – Scritte da Francesco occasionalmente e a diverse persone, ci servono

per conoscere bene lo stile dei suoi rapporti e i contenuti della sua predicazione

• Laudi e preghiere – Ci permettono di penetrare nell’anima di Francesco poiché in queste

lui parla con Dio[…Lodi di Dio Altissimo, Il Cantico di Frate sole, parafrasi del Padre Nostro…]

Page 11: . Il modo «monastico» di possedere i beni Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo ai Corinzi) Il rigorismo ascetico degli eremiti e dei.

Biografie di Francesco d’AssisiPresentano la figura di Francesco attraverso le parole e gli scritti di storici del tempo e non

• Lettera di Frate Elia [primo documento sulle stimmate di S.Francesco]• Vita prima di Tommaso da Celano [prima parte rielaborazione di scritti vari su Francesco]• Lettera di Greccio• Vita seconda di Tommaso da Celano [seconda parte rielaborazione di scritti vari su

Francesco]• Leggenda Maggiore di San Bonaventura [un’altra biografi di Francesco]• Leggenda dei Tre Compagni [biografia più importante perché elaborata dai frati

Rufino,Leone ed Angelo]• Leggenda Perugina• I Fioretti di san Francesco [esempi di vita e miracoli tramandati oralmente e raccontati]• Sacrum Commercium [opera allegorica su Francesco]• Canto XI del Paradiso [Dante parla di Francesco]

n.b. [nel linguaggio medievale LEGGENDA=Libro da leggere da tramandare perché esemplare]

Fonti Francescane

Page 12: . Il modo «monastico» di possedere i beni Cristiani «nihil habentes et omnia possidentes» (Paolo ai Corinzi) Il rigorismo ascetico degli eremiti e dei.

Cronache e altre testimonianze

• Testimonianze contemporanee a san Francesco• Testimonianze successive alla morte e canonizzazione di san

Francesco

Scritti e fonti biografiche di Chiara d’Assisi• Scritti• Leggenda di Santa Chiara• Documenti papali

Fonti Francescane