FINO ANNI 90: disciplina di bilancio per tutte le imprese scarna e poco efficace. Poche norme del...
-
Upload
callisto-venturi -
Category
Documents
-
view
212 -
download
0
Transcript of FINO ANNI 90: disciplina di bilancio per tutte le imprese scarna e poco efficace. Poche norme del...
FINO ANNI 90: disciplina di bilancio per tutte le imprese scarna e poco efficace. Poche norme del Codice civile indicanti solo generici principi e una indicazione sintetica voci di natura patrimoniale ed economica.
BANCHE: nel 1975 un D.M. aveva fissato norme più dettagliate solo per il C/E, e solo per le banche e non per gli intermediari fin. non bancari (disciplina ancora scarsa)
INIZIO ANNI 90: la disciplina di bilancio di tutte le imprese (e delle banche in particolare) subisce una svolta a seguito dell’emanazione di due provvedimenti
204/03/2011
D. Lgs n. 127 del 1991Innova il Codice civile relativamente alla disciplina generale di bilancio di esercizio.
D. Lgs n. 87 del 1992Definisce una speciale disciplina per il bilancio delle banche e degli interm. finanziari non bancari.
Le banche e gli altri interm. devono fare riferimento solo a questo decreto per ottemperare agli obblighi contabili.
Contiene una regolamentazione di bilancio profonda e articolata con norme che incidono:
a) sui principi generali di redazione del bilancio,
b) sulla struttura e sulla forma del bilancio,
c) sulle modalità di contabilizzazione delle operazioni,
d) sui criteri di valutazione delle attività a fine esercizio. 304/03/2011
D. Lgs 87/1992 – Principi generaliGENERALE PRINCIPIO DI REDAZIONE: il bilancio
deve offrire una rappresentazione chiara, veritiera e corretta della situazione economica, patrimoniale e finanziaria (true and fair view)
MODELLO DI BILANCIO che rappresenti all’esterno le condizioni di equilibrio patrimoniale, i profili di redditività e i rischi in essere.
idea moderna:il bilancio non solo come strumento di semplice
misurazione dei risultati aziendali, utile solo agli amministratori e azionisti
404/03/2011
ma anche come strumento di comunicazione all'esterno della realtà aziendale a disposizione di tutti i portatori di interessi (azionisti, amministratori, depositanti, imprese affidate, autorità di vigilanza)
OBIETTIVO DELLA COMPARABILITÀ TRA BILANCI:
L'omogeneità nei criteri di rappresentazione contabile dei fatti di gestione consente:
COMPARAZIONI VERTICALI: confronti tra gli assetti di bilancio di una stessa banca in anni diversi
COMPARAZIONI ORIZZONTALI: confronti tra di diverse banche nello stesso anno
504/03/2011
Il decreto stabilisce:1. STRUTTURA OBBLIGATORIA DEL BILANCIO
BANCARIO documenti che lo compongono:• stato patrimoniale• conto economico• nota integrativa• relazione degli amministratori sulla gestione
2. FORMA: modo con cui i valori sono presentati
3. CONTENUTI: modo con cui occorre rappresentare contabilmente i fatti aziendali
6
Il Bilancio IAS prevede altri documenti:
- Il “conto delle variazioni del patrimonio netto”
- Il “Rendiconto finanziario”
04/03/2011
STATO PATRIMONIALEINSIEME DELLE ATTIVITÀ, DELLE PASSIVITÀ E DEI CONTI
DI PATRIMONIO NETTO DELLA BANCA, VALORIZZATI ED ESPRESSI ALLA DATA DI CHIUSURA DELL' ESERCIZIO
Fotografia degli investimenti e dei finanziamenti in essere a una certa data
Le voci contabili (“conti del bilancio”) sono presentate a sezioni contrapposte, separando i conti dell'attivo dai conti del passivo e del patrimonio.
Lo schema di SP è obbligatorio; esso prevede una serie di voci, codificate con numeri arabi
7
Importante strumento di omogeneizzazione, nei contenuti e nella
terminologia, funzionale all’obiettivo della comparabilità dei bilanci
04/03/2011
SCHEMA SP distinzione "per natura" delle diverse vociattivo: disponibilità liquide, titoli, crediti,
partecipazioni, immobilizzazioni
passivo/netto: debiti, fondi patrimoniali, capitale
per le voci di maggiore importanza è prevista una maggiore articolazione fondata sulla natura dell'operazione o sulla controparte con cui quest’ultima è stata effettuata.
ESEMPITITOLI DEL PORTAFOGLIO DI PROPRIETÀ: titoli del
Tesoro, obbligazioni, azioni.CREDITI: crediti verso banche, verso clientelaDEBITI: debiti verso banche, debiti verso clientela,
debiti rappresentati da titoli 804/03/2011
Esempio di bilancio bancario: SPATTIVO Milioni di
euro% sul totale
1020304050607080
90100
110
120130
140
Cassa e disponibilitàTitoli del tesoroCrediti verso bancheCrediti verso clientelaObbligazioniAzioniPartecipazioniPartecipazioni in imprese del gruppoImmobilizzazioni immaterialiImmobilizzazioni materialiCapitale sottoscritto non versatoAzioni proprieAltre attività
Ratei e risconti attivi
70016.50046.600
129.70019.000
2001.0001.800
5003.000
-
-12.000
11.500
0,36,8
19,253,5
7,90,10,40,7
0,21,2
-
-
5,0
4,7
Totale dell’ ATTIVO 242.500 100,0904/03/2011
PASSIVO Milioni di euro
% sul totale
102030405060708090100
110120130140150160170
Debiti verso bancheDebiti verso clientelaDebiti rappresentati da titoliFondi di terzi in amministrazioneAltre passivitàRatei e risconti passiviTrattamento di fine rapporto di lavoroFondi rischi e oneri (per imposte, altri)Fondi rischi su creditiFondi per rischi bancari generaliPassività subordinateCapitaleSovraprezzi di emissioneRiserve (legale, statutarie, altre)Riserve di rivalutazioneUtili (perdite) portati a nuovoUtile (perdita) dell’esercizio
56.50071.00075.000
-13.00012.000
1.000700100
-3.5008.000
-1000
--
700
23,329,330,9
-5,44,90,40,30,1
-1,43,3
-0,4
0,3
Totale del PASSIVO 242.500 100,01004/03/2011
CONTO ECONOMICO
Schema obbligatorio
Accoglie i componenti negativi e positivi di reddito di competenza che determinano per somma algebrica il risultato positivo o negativo prodotto nel periodo.
Forma innovativa di tipo progressivo:
i componenti di reddito sono in successione, a prescindere dal segno degli stessi, ma avvicinati l’uno all’altro sulla base della natura.
1104/03/2011
UTILE (O PERDITA) DELLE ATTIVITÀ ORDINARIE
Non tiene conto dei componenti di reddito estranei alla gestione caratteristica della banca, derivanti da operazioni straordinarie per la loro natura e/o per il fatto di essersi verificate in via eccezionale. Le operazioni di tipo ordinario sono quelle che si manifestano con una certa sistematicità
Anche nel CE alcune voci sono articolate ulteriormente interessi attivi interessi passivi
spese amministrative
12
su crediti/debiti e quelli sui titoli posseduti o emessi
costi per il personale e altre spese amministrative (dotazioni informatiche, promozione e pubblicità, gestione dotazioni logistiche, ecc)04/03/2011
Milioni di
euro
% sul totale
10a20b30c20a20b20c
30405060
7080a
80b90
100
Interessi attivi su crediti v/clientiInteressi attivi su titoliInteressi attivi su crediti v/bancheInteressi passivi su debiti v/clientiInteressi passivi su titoli emessiInteressi passivi su debiti v/bancheDividendiCommissioni attiveCommissioni passiveProfitti (perdite) da operazioni finanziarieAltri proventi di gestioneSpese amministrative per il personaleAltre spese amministrativeRettifiche di valore su immobilizzazioniAccantonamenti per rischi e oneri
13.2003.6004.000
(4.000)(7.000)
(4.500)100
1.000(100)
500300
(2.500)(1.200)
(400)
(300)
1200,0327,3363,6
-363,6-636,4
-409,19,1
90,9-9,1
45,527,3
-227,3-109,1
-36,4
-27,3
1304/03/2011
Milioni di euro
% sul totale
110120130140
150
160
170
180
190200
210
220
230
Altri oneri di gestioneRettifiche di valore su creditiRiprese di valore su creditiAccantonamenti ai fondi rischi su creditiRettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarieRiprese di valore su immobilizzazioni finanziarieUTILE DELLE ATTIVITA’ ORDINARIEProventi straordinariOneri straordinariUTILE STRAORDINARIOVariazioni del fondo rischi bancari generaliImposte sul reddito
UTILE DELL’ ESERCIZIO
-(1.500)
-(100)
-
-
1.100
400(300)
100
-
(500)
700
--136,4
--9,1
-
-
100,00
36,4
-27,39,1
-
-45,5
63,61404/03/2011
NOTA INTEGRATIVA
TRA LE NOVITÀ INTRODOTTE DAL DECRETO 87 VI È L'OBBLIGO DI REDAZIONE DELLA NOTA INTEGRATIVA.
Documento di tipo quantitativo: presenta valori monetari e non monetari Elaborato sulla base di uno schema obbligatorio Parte integrante del bilancio d'esercizio Documento di tipo analitico:
esplosione nel dettaglio delle voci previste per lo SP e CE (documenti di sintesi);
integra le informazioni dei documenti di sintesi con altre informazioni significative sulle condizioni di gestione e sugli assetti aziendali.
1504/03/2011
EsempiCASO DEI TITOLI POSSEDUTIIn sede di NI il portafoglio titoli è articolato in:
titoli immobilizzati, destinati a essere detenuti fino alla naturale scadenza
titoli non immobilizzati (detti anche "della negoziazione"), destinati a frequenti transazioni sul mercato secondario
ALL'INTERNO DI OGNUNA DELLE DUE CATEGORIE CITATE
titoli a reddito fisso (titoli di Stato, quotati e no, e altri titoli a reddito fisso, quotati e no)
titoli a reddito variabile (titoli azionari e le quote di fondi comuni di investimento quotati e non quotati)
1604/03/2011
CASO DELLE COMMISSIONI ATTIVE obbligatoriamente divise in:
commissioni incassate per garanzie rilasciate
commissioni incassate per servizi di incasso e pagamento
commissioni incassate per servizi di gestione, intermediazione e consulenza
commissioni incassate per esercizio di esattorie e ricevitorie
ULTERIORI INFORMAZIONI
crediti in sofferenza numero dei dipendenti
1704/03/2011
RELAZIONE SULLA GESTIONEDecreto 87 definisce la relazione un semplice corredo al bilancio (il bilancio IAS, invece, parte integrante)
Contribuisce alla trasmissione all'esterno di informazioni sullo svolgimento dell'attività della banca
Documento di tipo qualitativo (deputato a descrivere, non a misurare)
Contenuti decisi liberamente dalla banca
Segnala i fatti più significativi che hanno caratterizzato l'esercizio e che possono riguardare
- direttamente la banca (redditività, operazioni sul capitale, strategie)
- lo scenario circostante (trend del ciclo economico interno e internazionale, andamento dei tassi d'interesse e delle borse valori, provvedimenti adottati dalle autorità monetarie)
1804/03/2011
VALUTAZIONI DI FINE ESERCIZIONel bilancio bancario le voci di maggiore rilievo sono
rappresentate: crediti verso la clientela titoli di proprietà (azionari e a reddito fisso) partecipazioni (soprattutto nel caso delle banche di maggiore
dimensione).
CRITERI DI CONTABILIZZAZIONE
CREDITI contabilizzati al momento della effettiva erogazione (e non nel momento in cui i relativi fondi sono impegnati dalla banca) al VALORE NOMINALE
TITOLI contabilizzati nel momento in cui l'acquisto viene regolato (e non quando esso è solo stipulato) al VALORE DI COSTO (Disciplina IAS criterio di contabilizzazione: data stipula contratto di compravendita)
PARTECIPAZIONI contabilizzate nel momento in cui la banca ne acquisisce la piena titolarità al VALORE DI COSTO
1904/03/2011
CRITERI DI VALUTAZIONEALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO LA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ POSSEDUTE PREVEDE UN PROCEDIMENTO DI STIMA
CREDITI criterio del presumibile VALORE DI REALIZZAZIONE
Il decreto 87 impone di svalutare i singoli crediti per i quali vi sia una previsione di possibile perdita, totale o parziale ("dubbio esito")
procedimento analitico procedimento forfettario (per categorie omogenee di crediti)
2004/03/2011
TITOLI DI PROPRIETA'- Titoli di Stato- Obbligazioni- Azioni
DUE SEZIONI:
portafoglio immobilizzato: titoli destinati a essere mantenuti in portafoglio fino alla scadenza, sebbene in caso di necessità la banca possa anche cederli sul mercato secondario.
portafoglio di negoziazione: titoli destinati a frequenti negoziazioni in acquisto e in vendita
2104/03/2011
PORTAFOGLIO IMMOBILIZZATOsvalutato se le condizioni di solvibilità
dell'emittente o del paese di residenza di quest'ultimo si siano deteriorate in modo duraturo
Criterio applicato in via analitica (cioè titolo per titolo)
PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE:titoli non quotati obbligo di tenere conto della situazione di solvibilità dell'emittente e di svalutare
titoli quotati valutati secondo due possibili criteri alternativi e costanti (la banca deve scegliere uno dei due criteri e mantenerlo)
2204/03/2011
Segue…1. criterio del "minore tra costo e mercato"valutazione del titolo al suo valore di costo o al
valore di mercato (media dei prezzi dell'ultimo mese) se inferiore
possibili svalutazioni esclude la possibilità di rivalutazioni
2. criterio del "valore di mercato"valutazione sulla base dei prezzi medi di mercato
dell'ultimo mese non tenendo conto del prezzo di costo
possibilità di forti oscillazioni del valore dei titoli
2304/03/2011
PARTECIPAZIONIpartecipazione: pacchetto azionario pari almeno al
10% del capitale di un'altra società (al di sotto di tale soglia, le azioni possedute vengono iscritte in bilancio alla voce "azioni" e valutate secondo quanto previsto per i titoli)
DUE COMPARTI: partecipazioni in senso stretto: valutate al costo
di acquisizione, eventualmente svalutate a fine esercizio
partecipazioni rilevanti (superiori al 20% del capitale della partecipata) criterio di valutazione detto del PATRIMONIO NETTO (tenere conto anno dopo anno del valore del patrimonio contabile della partecipata adeguando proporzionalmente in bilancio, in aumento o in diminuzione, il valore della partecipazione) 2404/03/2011
RIFLESSI CONTABILI DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE
La disciplina sul bilancio bancario ex decreto 87 non prevede la possibilità di iscrivere al passivo dello SP fondi rettificativi del valore dei beni iscritti nell'attivo.
CONSEGUENZE Le attività in essere a fine esercizio sono iscritte nello SP per il loro valore netto
Le eventuali svalutazioni transitano dal conto economico, assumendo specifiche denominazioni
2504/03/2011
ESEMPI1) credito per 1.000 europossibilità di perdita pari a 100 eurocriterio del presumibile valore di realizzazioneattivo di SP: credito per 900 euroCE: "rettifica su crediti" per 100 euro.
2) titoli della negoziazione
a) prezzo di acquisto del titolo = 100 eurob) valore di mercato del titolo alla chiusura dell'esercizio (media
dei prezzi di mercato nell'ultimo mese) = 105 euro
Criterio del valore di mercato- in C/E: profitti da operazioni finanziarie = 5 euro- in S/P: valore di iscrizione alla chiusura dell'esercizio =105 euro
Criterio del minore tra il prezzo di costo e il valore di mercato
- in C/E: nessuna rettifica- in S/P: valore di 100 2604/03/2011
3) titoli della negoziazione
a) Prezzo di acquisto del titolo = 100 eurob) Valore di mercato del titolo alla chiusura
dell'esercizio (media dei prezzi di mercato nell'ultimo mese) = 96 euro
IN ENTRAMBI I CRITERI
- in C/E: perdita per operazioni finanziarie per 4 euro
- in S/P: valore di 96 euro.
27
Segue…
04/03/2011
Segue…La voce del conto economico "profitti (perdite) da
operazioni finanziarie" è pari alla somma algebrica di:valutazioni di fine esercizio sui titoli della negoziazione (saldo netto delle rivalutazioni e delle svalutazioni)guadagni e perdite in conto capitale
Per un'indicazione precisa del concorso individuale di tali componenti alla voce occorre fare riferimento alla NI dove la voce è dettagliata e segnala separatamente rivalutazioni svalutazioni guadagni realizzati perdite subite
2804/03/2011
L'utilizzo del metodo di valutazione al mercato può avere enorme impatto sul C/E
ESEMPIOPortafoglio titoli complessivo pari a 35.700 milioni- 50% del portafoglio rappresentato da titoli della negoziazione - 50% di tale comparto formato da titoli quotaticirca 9.000 milioni di euro di titoli è potenzialmente soggetto a oscillazioni
se sui mercati si verifica una limitata oscillazione media dell'1 % nei prezzi dei titoli nel CE ci sarà incidenza per 90 milioni (pari all'1% di 9.000 milioni)importo pari al 13% circa dell'utile di esercizio pari a 700 milioni
2904/03/2011
FONDI DEL PASSIVO
- NON HANNO NATURA RETTIFICATIVA
- HANNO NATURA DI PATRIMONIO O NATURA DI DEBITO
fondi aventi natura di debito:accantonamenti effettuati a fronte di impegni definiti per natura e importo (fondi imposte e tasse, fondo TFR)
fondi aventi natura patrimoniale:accantonamenti a fronte di rischi tipici della gestione bancaria (fondi rischi su crediti). Fanno parte dei mezzi propri della banca
3004/03/2011
FONDO RISCHI BANCARI GENERALI
accantonamento a fronte dei rischi che complessivamente caratterizzano la gestione
nel C/E è prevista voce relativa alle sue variazioni
nella prassi impropriamente utilizzato come strumento di stabilizzazione per gli utili distribuibili (in anni di redditività elevata la banca accantona in esso parte degli utili, in anni di minore redditività la banca attinge da esso per mantenere stabili i dividendi)
3104/03/2011
OPERAZIONI FUORI BILANCIOQUATTRO TIPOLOGIE FONDAMENTALI:
crediti di firmacontratti derivatialcune forme di raccolta indirettatransazioni su titoli stipulate ma non eseguite
Tali operazioni sono presenti in bilancio:
nel CE attraverso i componenti di reddito a esse collegati
nella NI nelle diverse sezioni informative previste
sotto la linea dello SP
3204/03/2011
CREDITI DI FIRMA (fidejussione, avallo e accettazione)
- CE alla voce commissioni attive - sotto la linea dello SP (in particolare dopo il totale
dell'attivo) alla voce "garanzie rilasciate" - NI: la banca deve segnalare il valore dei crediti di
firma di tipo commerciale, di tipo finanziario e il valore delle attività eventualmente costituite in garanzia
CONTRATTI DERIVATI (opzioni, futures e swap) - CE: profitti/perdite da operazioni finanziarie
- il valore dei contratti derivati in essere alla chiusura dell'esercizio deve essere segnalato solo in sede di NI
3304/03/2011
gestioni individuali di patrimoni, titoli della clientela posti nei dossier a custodia e amministrazione
- CE: commissioni attive incassate dalla banca per il servizio prestato
- NI: alla chiusura dell'esercizio il valore delle attività di terzi deve essere indicato separatamente per quelle in gestione o in custodia/amministrazione
3404/03/2011
COMPRAVENDITA STIPULATA MA NON ESEGUITA DI TITOLI O DI VALUTE
obbligo di iscrizione in bilancio al momento del relativo regolamento (consegna delle attività oggetto di transazione, pagamento del prezzo)
tra il momento della stipula e il regolamento alimentano la voce "impegni" sotto la linea di stato patrimoniale
dettaglio in NI sia per tipo di transazione (in acquisto o in vendita) sia per tipo di attività negoziata (titoli, valute).
3504/03/2011
Valutazione TITOLI e CREDITI - IAS 39
IAS 39 con riferimento alle attività
finanziarie disciplina gli aspetti della:
- Contabilizzazione (recognition)- Classificazione (classification)- Valutazione (measurement)
36
Titoli di proprietà della bancaIAS 39 impone di suddividere il portafoglio titoli di proprietà in 3 possibili categorie, individuando per ciascuno di essi un determinato procedimento di valutazione04/03/2011
Classificazione Titoli di proprietàDipende poco dalle caratteristiche tecniche dei titoli,
quanto piuttosto dalle finalità perseguite con la loro acquisizione
Titoli held for trading (HFT) titoli acquisiti con intento di negoziazione di breve periodo per ottenere profitti dalle fluttuazioni di prezzo sul mercato (simili ai titoli della negoziazione)
Titoli held to maturity (HTM) titoli acquisiti con intento di tenerli in portafoglio fino a scadenza. Presentano caratteristiche tecniche quali la scadenza e pagamenti fissi.
Titoli available for sale (AFS) titoli che la banca ha acquisito con l’intento di tenerle per lungo tempo, ma che potrebbero essere ceduti in ogni momento (categoria nuova)
3704/03/2011
Criteri di valutazione Titoli di proprietà
a) Criterio detto del “fair value” impone di valutare un titolo al suo valore di mercato. Se il titolo è quotato, la banca utilizzerà il prezzo di mercato dell’ultimo giorno prima della chiusura dell’esercizio. Se il titolo non è quotato sarà utilizzato il prezzo medio di mercato di un campione di titoli quotati simili per caratteristiche, o il suo valore attuale netto.
b) Criterio detto del “costo ammortizzato” impone di valutare un titolo sulla base del suo prezzo di acquisto, eventualmente rettificato in diminuzione se l’emittente manifesta un incremento del proprio rischio di credito.
3804/03/2011
Valutazione Titoli di proprietàa. Titoli categoria HFT devono essere valutati
al fair value e i risultati del procedimento di valutazione (sia positivi sia negativi) imputati al CE.
b. Titoli categoria HTM devono essere valutati al costo ammortizzato e i risultati del procedimento di valutazione incidono la voce “Rettifiche di valore” del CE.
c. Titoli categoria AFS devono essere valutati al fair value, ma i risultati del procedimento di valutazione imputati a una riserva di carattere patrimoniale, denominata riserva “fair value”.
3904/03/2011