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IPAB Ente Legati Carta Meloni Proposta Commissario Straordinario

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IPAB Ente Legati Carta Meloni Proposta Commissario Straordinario

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Bozza di lavoro da mettere a punto su

proposta secondo atto di transazione consegnato in via informale al segretario

comunale per presa visione.

Premesso

- Che su proposta dell’Amministrazione Comunale, l'IPAB Ente legati Carta

Meloni manifestò il suo interesse al bando POR, Misura 5.2. Azione 5.2. in

scadenza al 19.06.2006;

- Che In esecuzione dell'impegno assunto, nell'agosto del 2006, l'Ente oncesse

al Comune la disponibilità dell'immobile denominato “residenza San Francesco”

ed area interna con annesso cortile e loggiato, perchè “venisse ristrutturato e

reso idoneo” per la realizzazione della struttura sanitaria oggetto del

menzionato bando POR.

- Che Nell'occasione il Sindaco del Comune di Santulussurgiu ed il Commissario

Straordinario dell'Ente, si impegnavano a “regolamentare con successivo atto,

in modo stabile e con apposito contatto, la disponibilità della porzione degli

stabili concessi”.

- Che ad oggi tale atto non è stato sottoscritto, ed anzi, l'Amministrazione

Comunale, ottenuto il finanziamento, approvato il progetto, bandito ed

assegnato l'appalto, ha prima demolito l'intero edificio, perchè considerato non

ristrutturabile, e poi, dato corso alla costruzione di altra struttura,

completamente nuova.

- Che Tali lavori, nell’aprile 2008, sono stati sospesi ad iniziativa

dell’amministrazione comunale in accoglimento di un’istanza avanzata da un

comitato di cittadini che, nella superficie in questione, chiedevano venisse

valutata la possibilità di realizzare una piazza.

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- Che Il commissario straordinario, interpellato dall’amministrazione sulla

possibilità di consentire il trasferimento dell’erigenda struttura sanitaria in altra

area di proprietà dell’Ente, ha evidenziato un profondo dissenso di principio allo

sperpero di risorse pubbliche in considerazione dei quattrini già spesi sul primo

sito e di quelli che si dovrebbero spendere per portare il nuovo sito alle

condizioni di quello attuale (oltre centomila euro che, a suo giudizio,

troverebbero miglior impiego se utilizzati per rendere più funzionale e decorosa

la fruizione di tutta l’area circostante la chiesa migliorandone gli accessi e la

stessa connessione al corpo principale del fabbricato del collegio oggi

deturpato da sottoscala inagibili e da vie di fuga fuori norma) ;

che il Commissario Straordinario ha rilevato come a fronte della richiesta

presentata da pochi cittadini, l’amministrazione comunale non abbia ritenuto

opportuno consultare l’intera comunità prima di accogliere tale petizione;

che l’eventuale concessione dell’assenso sarebbe subordinata comunque alla

formulazione di una qualche ipotesi di intesa con l’organo di vigilanza

(assessorato alla sanità) che verrebbe chiamato ad esprimere un suo

qualificato parere in merito alla fattibilità di uno spostamento dell’opera in altra

sede nel rispetto delle previsioni del bando e delle disposizioni europee sui

finanziamenti POR;

che la demolizione dell’immobile “Residenza San Francesco” comporta, ad

oggi, un danno patrimoniale all’Ente di cui il Commissario è legale responsabile

e che questo fatto potrebbe essere oggetto di lamentele ed esposti da parte di

cittadini in disaccordo;

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- che, fermo restando il diritto di proprietà, sia l’area che comprendeva

l’edificio demolito che la porzione dell’immobile principale cui esso era

collegato dovrebbero essere bonificate e rese idonee all’utilizzo richiesto a

spese dell’amministrazione comunale non essendo ammissibile che la

realizzazione di un’opera di dubbia ragionevolezza, sostenuta da una esigua

minoranza di cittadini ed assunta unilateralmente dall’amministrazione

comunale, vada in buona sostanza ad aggravare la già precaria situazione

finanziaria dell’Ente.

- che l’Ente Carta Meloni, non è solamente concessionario dell’area ma partner

dell’intera operazione, assieme ad altri soggetti la cui opinione andrebbe

sentita, in merito alla decisione di traslare l’opera in altra sede, finora

unilaterlmente assunta dal solo comune di Santulussurgiu;

- Che il Commissario Straordinario non è, al momento, in grado di esprimere

alcuna concreta valutazione di fattibilità sulle modalità di cessione di

un’eventuale altra area di proprietà per il perseguimento delle stesse finalità

esposte nella precedente convenzione;

- che, in ogni caso, per un semplice principio di ragionevolezza, a giudizio del

commissario, sarebbe opportuno fare una riflessione complessiva e congiunta

sulla sistemazione urbanistica dell’intero complesso di proprietà dell’Ente e non

avallare differenti e scollegati interventi di rattoppo da imporre, tempo per

tempo;

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- Che, a parere del Commissario Straordinario, la risoluzione dei problemi

predetti non può essere scollegata da quello del rifacimento della copertura

della chiesa di don Bosco, di proprietà dell’ente, già finanziato dalla regione,

adiacente all’area da bonificare ed eventualmente destinare a piazza, per il

quale è già stato predisposto ed approvato, a cura dell’Amministrazione

comunale, il progetto di rifacimento ed assegnato l’appalto per l’esecuzione dei

lavori, senza consultare preventivamente la proprietà e senza dare risposta

alcuna ai solleciti e alle richieste di chiarimento in materia più volte presentati

dalla IPAB;

che si è potuto dare, in estremis, esecuzione a detti lavori solo a seguito della

stipula di una apposita convenzione a sanatoria delle carenze pregresse

stipulata tra comune ed IPAB in data 02/07/2010 onde evitare la stessa perdita

dei finanziamenti ;

- che la stessa società di progettazione cui l’amministrazione comunale aveva

affidato la predisposizione del progetto Fuentes, incaricata successivamente di

esprimere un parere di fattibilità sullo spostamento in altra area e

sull’ammontare dei costi complessivi dell’operazione sconsigliava l’adozione di

tale provvedimento con precise argomentazioni di carattere tecnico-legale,

finanziario ed urbanistico.

Tutto ciò premesso,

per le ragioni sopra esposte ed argomentate si stipula il successivo

Atto di transazione

ART. 1

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l’Amministrazione Comunale di Santulussurgiu si impegna a riprendere i

lavori per la realizzazione della struttura sanitaria nell’area inizialmente ad

essi destinata.

L’IPAB ente legati Carta Meloni si impegna ad impiegare nella sistemazione

della chiesa tutte le risorse che deriveranno dalla transazione sulla

questione del terreno di Pilieri ed a ricercare nuovi finanziamenti aggiuntivi;

ART. 2

l’Amministrazione Comunale di Santulussurgiu, con l’intento di rendere più

agevole il processo di trasformazione della IPAB Ente Legati Carta Meloni in

Fondazione di Partecipazione Carta Meloni ONLUS, già condiviso e sostenuto

con delibera Giunta Comunale n. 76 del 22 luglio 2008,si impegna a

nominare una apposita commissione che lavori di concerto col Commissario

Straordinario al fine di mettere a punto proposte risolutive per tutte le

questioni aperte nel rapporto tra Ente ed Amministrazione e che possono

essere causa di possibili futuri contenziosi e per la predisposizione e

definitiva messa a punto del nuovo statuto, del campo di attività da

privilegiare e dei meccanismi di nomina del nuovo consiglio di

amministrazione.

A dimostrazione della volontà di voler avviare una nuova fase di confronto

costruttivo si impegna ad acquistare quella porzione di terreno, di superfice

da determinare, in Località “ Su Murischeddu”, insistente sulla proprietà

dell’Ente, distinta in catasto al foglio 62, mappale 249, di

complessive ha 1 are 86 ca 95, che il comune ha utilizzato per costruirvi

un muro di sostegno per il sovrastante campo sportivo comunale, con la

conseguenza che l'affittuario, ritenendosi fortemente danneggiato, si è

rifiutato per oltre due anni di pagare il canone di affitto;

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l’IPAB Carta Meloni, in considerazione della funzione di pubblica utilità cui è

attualmente destinata, dichiara la propria disponibilità a venderla, con atto

pubblico da registrare a cura dell’acquirente, al prezzo simbolico di un euro

( 1 €) con l’intesa che l’amministrazione comunale provvederà, a proprie

spese al frazionamento, allo scorporo della porzione interessata dalla

restante proprietà dell’Ente ed alla regolarizzazione catastale del tutto;

ART. 3

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l’Amministrazione Comunale di Santulussurgiu accetta di acquistare quella

porzione di terreno, in misura da determinare, sita in Località

“Zagadennaghe”, insistente sulle proprietà dell’ente, distinte in catasto

al foglio 74 mappale 70 di complessive ha 7 are 02 ca 89 e mappale

71 di complessive ha 00 are 09 ca 36 adiacente per un lato alla strada

provinciale Santulussurgiu- Paulilatino e per un altro lato alla strada

comunale che unisce la provinciale per Abbasanta a quella per Paulilatino,

sulla quale codesto Comune ha realizzato un serbatoio per

approvvigionamento acqua, un abbeveratoio ed una costruzione con recinto

per la custodia provvisoria e per le operazioni di carico e scarico del

bestiame;

l’IPAB Carta Meloni , in considerazione della funzione di pubblica utilità cui è

attualmente destinata, dichiara la propria disponibilità a venderla per la somma

simbolica di un euro (1 €); le spese per il frazionamento, e lo scorporo dalla

restante proprietà dell’Ente e la regolarizzazione catastale del tutto saranno a

carico dell’Amministrazione comunale.

ART. 4

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l’Amministrazione Comunale di Santulussurgiu si impegna ad acquistare una

porzione di terreno di 400 metri quadri, completamente recintato, in località

Santu Miale, di proprietà dell’Ente Carta Meloni, sito all’interno del mappale

n. 54, foglio n. 89 di complessive ha.1 are 67 ca 31 in cui nell’anno 1998

è stato realizzato, a cura della XIV’ comunità Montana del Montiferru, un

vascone per uso antincendio, ed un’altra area circostante, insistente sullo

stesso mappale, di superfice più ampia, dove è stato realizzato un

abbeveratoio delle dimensioni esterne di metri lineari 4,00x0.80x0,50 di

altezza, che rimane tuttora a disposizione degli allevatori della zona ed un

accesso carrabile, prima inesistente, a proprietà di terzi ed a strada comunale;

l’IPAB Carta Meloni dichiara la propria disponibilità a vendere dette aree, in

considerazione della funzione di pubblica utilità cui sono attualmente destinate,

con atto pubblico da registrare a cura dell’acquirente, al prezzo simbolico di un

euro ( 1 €) con l’intesa che l’amministrazione comunale provvederà, a proprie

spese al frazionamento, allo scorporo della porzione interessata dalla restante

proprietà dell’Ente ed alla regolarizzazione catastale del tutto .

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L’area da cedere è quella al centro dell’immagine, dove è visibile la struttura

quadrata del vascone ed il percorso carrabile, delimitata dal triangolo costituito dai

muri a secco e dalla zona verde che individua il percorso delle acque reflue del

deposito.