Luna - 55mag2019.pdf · 2019. 5. 16. · Luna Periodico dell'associazione "la Luna". Sede in Via...

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Luna Luna Periodico dell'associazione "la Luna". Sede in Via Palazzo Pierotti, 4/a - 41046 Palagano (MO) - Italy. Autorizzazione tribunale di Modena numero 1414 del 13/11/1997 l a Periodico indipendente di Palagano e dintorni nuova nuova Maggio 2019 Anno XXII Numero 55 Boccassuolo, 5 maggio 2019 62 centimetri di neve Terza pagina Fatti e misfatti Comune Scuola Volontariato Speciale Liceo di Palagano Il dubbio Alto voltaggio Associazione la LUNA Lettere al direttore Val Dragone Scrivi alla LUNA Riflessioni

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  • LunaLunaPeriodico dell'associazione "la Luna". Sede in Via Palazzo Pierotti, 4/a - 41046 Palagano (MO) - Italy. Autorizzazione tribunale di Modena numero 1414 del 13/11/1997

    laPer iod ico ind ipendente d i Pa lagano e d in torn i

    nuovanuovaMaggio 2019 • Anno XXII • Numero 55

    Boccassuolo, 5 maggio 201962 centimetri di neve

    Terza pagina • Fatti e misfatti • Comune • Scuola • Volontariato • Speciale Liceo di Palagano •Il dubbio • Alto voltaggio • Associazione la LUNA • Lettere al direttore • Val Dragone •

    Scrivi alla LUNA • Riflessioni

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    Fatti & Misfatti

    Scuola

    Volontariato

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    Il dubbio

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    la LUNA

    Lettereal direttore

    Val Dragone

    Lettere

    Ultima

    Liceo di Palagano. Missione (quasi) fallita

    Notizie da Palagano e dintorni18 marzo 1944 • Un originale progetto artistico • Niente sarà dimenticato. E

    nessuno. • Ciao "zio" • Diverse adolescenze • "Miss Italia" Modena Fiera

    2019 • Spazio offerto all'Amministrazione comunale di Palagano

    Scuola primariaIlproblema della plastica. Il futuro di noi bambini è in pericolo.

    Liceo di PalaganoProgetto "cittadinando". Diventare cittadini studiando. "A mafia nun si

    sconfigge cu u silenziu" • Lettera a Giuseppe Puglisi • Padova 2019 •

    Lettera a Rita Atria

    Associazione S.C.I.L.L.A.Polisportiva BoccassuoloLa Salgada

    Liceo di Palagano

    Yemen, una tragedia nascosta

    I Collectin' Sparks, parte seconda.L'atterraggio in Nessun Dove

    Sezione CINEMAPlease refresh page to see this content

    Rinnovo sottoscrizione 2019

    Ma anche NO

    Via Crucis vivente di Frassinoro

    Scrivi alla LUNA

    Riflessioni

    Som

    mario

    Redazione: Davide Bettuzzi, Francesco Dignatici, Daniele Fratti, Martina Galvani, Milena Linari, Gabriele Monti.

    Hanno collaborato: Nico Bettuzzi, Fabio Braglia, Giovanni Braglia, Rosemary Casolari, Alessio Iezzi, Laura Lami, Roberto Tincami,studenti del Liceo Formiggini sede di Palagano e della scuola primaria di Monchio.

    Chiuso in redazione il 08/05/2019 - Stampato in proprio - Tiratura: 350 copie

    la Luna nuovaAttualità, cultura, tradizioni, solidarietà. Periodico indipendente di Palagano e dintorni

    Direttore responsabile: Andrea FrattiAssociazione La Luna. Via Palazzo Pierotti, 4/a - 41046 Palagano (MO). Tel.: 0536/961621 - Fax: 0536/970576

    www.luna-nuova.it - e-mail: [email protected]. 55 - Anno XXII - Maggio 2019. Fondato come "la Luna nel Pozzo" (13 numeri dal 1993 al 1996)

    Aut. Tribunale di Modena num. 1414 del 13/11/1997

    la Luna nuova viene inviata a tutti i soci e sostenitori dell'Associazione la Luna.La quota associativa minima annuale è di 2O Euro e può essere versata direttamente ai soci autorizzati:

    Nadia Marasti: ditta Edilart Marasti - Via XXIII Dicembre, 35 - Palagano Tel. 0536 961521Ricchi Bruno: assicurazioni - Via XXIII Dicembre 8 - Tel. 0536 961266

    IL CONTO CORRENTE BANCARIO NON È PIÙ ATTIVOInfo: [email protected] - www.luna-nuova.it

  • TTTTTerererererzzzzzaaaaapapapapapaggggg inainainainainaLICEO DI PALAGANO

    MISSIONE(QUASI)FALLITA

    STUDENTISTUDENTISTUDENTISTUDENTISTUDENTIISCRITTIISCRITTIISCRITTIISCRITTIISCRITTI

    ALL'ANNOALL'ANNOALL'ANNOALL'ANNOALL'ANNOSCOLASTICOSCOLASTICOSCOLASTICOSCOLASTICOSCOLASTICO

    2019-20202019-20202019-20202019-20202019-2020

    5 da Palagano 3 da Lama Mocogno

    1 da Montefiorino 1 da Pavullo

    Dal 7 al 31 gennaio i ragazzi di terza media e

    i loro genitori hanno dovuto affrontare la

    complessa scelta della scuola secondaria di

    secondo grado. Una decisione molto

    importante per la crescita e la formazione dei

    ragazzi.

    La presenza a Palagano di una sede

    distaccata del liceo Formiggini di Sassuolo ad

    indirizzo economico-sociale (unica scuola

    secondaria nel nostro territorio montano) ci

    ha sempre fatto pensare ad una grande e

    qualificata opportunità per i ragazzi e le

    famiglie.

    Il nostro giornale da sempre ha sostenuto

    con convinzione la presenza di questa scuola,

    ora statale, così faticosamente ottenuta,

    tanto che in gennaio abbiamo pubblicato on

    line, con diffusione cartacea ai ragazzi dellaterza media dei comuni montani, un numero

    speciale sull'argomento, promettendo la

    pubblicazione stampata in occasione del

    successivo numero de la LUNA nuova.

    Manteniamo la promessa a pagina 23.

    La prima classe del liceo ci sarà, ma,

    evidentemente, la scelta che ha fatto la

    maggioranza dei ragazzi e delle famiglie va in

    un'altra direzione. Non vogliamo e non

    sappiamo commentare. Resta incredulità e la

    sensazione del fallimento di un progetto

    educativo, forse non compreso.

  • 4 la LUNA nuova - Maggio 2019

    NNNNNotizie otizie otizie otizie otizie ddddda a a a a PPPPPalagalagalagalagalagaaaaano e no e no e no e no e dddddiiiiinnnnntornitornitornitornitorni

    Roberto Tincani

    Anche quest’anno in occasione dellecelebrazioni del 18 marzo, i nostri pa-esi sono stati teatro di episodi pregnan-ti e pieni di significato; a partire dallacoinvolgente Via Crucis, che ormai tra-dizionalmente ogni anno dà il via allecelebrazioni con un momento moltoforte. A Costrignano, grazie alla colla-borazione di molti parrocchiani, si è

    vissuta una celebrazione “forte”, salen-do di notte dalla Cooperativa fino allachiesa, alla luce delle fiaccole. Il ricor-do delle vittime si è così potentemen-te mescolato alla commemorazionereligiosa della Passio Christi.Il sabato mattina ha segnato un cul-mine, convogliando un gran numero dipersone, associazioni, studenti a Su-sano, per la celebrazione del terminedei lavori alla Buca.

    Ci sono promesse che non si posso-no mantenere, altre che si prova adonorare senza riuscirci.La Buca di Susano appartiene di buondiritto a quelle promesse che non sen-za difficoltà si riescono a realizzare.In questi anni, coinvolgendo un maredi soggetti, grazie all’instancabile azio-ne del sindaco Braglia, il primo pezzodel complicato puzzle della Buca èandato a posto.

    75 ANNI FA LA STRAGE NAZIFASCISTA A SAVONIERO,SUSANO, COSTRIGNANO E MONCHIO

    18 MARZO 194418 MARZO 1944

    Con la collaborazione preziosa ed indispensabile del gruppo System Cera-miche e del suo titolare Franco Stefani, che ha preso a cuore le sorti dellaBuca, Andrea Casoni e il disegnatore Marino Neri hanno progettato unapavimentazione che servirà a decorare il piazzale davanti alla Buca e cheunirà la struttura attuale al futuro centro didattico che sorgerà davanti al-l’edificio, spostato a Sud.Una delle immagini disegnate da Marino Neri e realizzate da Andrea Casoniè tutt’ora esposta davanti all’edificio principale. Alla fine 8 lastre da 1,60 per 3,20 metri ognuna, segneranno il piazzaleesterno con i disegni evocati dai fatti del 18 marzo 1944. Sarà una soluzione estremamente originale che renderà laBuca un luogo unico anche da un punto di vista architettonico ed estetico.Marino Neri è un fumettista modenese che ha alle spalle anni di produzioni grafiche e tre Graphic novel (romanzi afumetti) tradotti in diverse lingue (www.marinoneri.com).Andrea Casoni, palaganese di origine, da anni si impegna in realizzazioni artistiche di alto livello, con la sua capacitàdi far convergere sulle iniziative che progetta le migliori risorse artistiche, produttive e stilistiche della provincia e nonsolo.

    UN ORIGINALE PROGETTO ARTISTICO

    Marino Neri

  • 5la LUNA nuova - Maggio 2019

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    Alla presenza delle autorità dell’amba-sciata tedesca e dei funzionari delMinistero dei Beni Culturali, possiamodire che la Buca è tornata in piedi.Riempirla di vita sarà il prossimo im-pegnativo passo.Il modello ce lo hanno consegnato iragazzi della scuola primaria di Mon-chio: hanno ricevuto una fiaccola daalcuni superstiti della strage e conquesta hanno acceso nuove luci neglispazi restituiti alla comunità.Ci sono stati tanti ospiti graditissimi,nuovi e vecchi amici di Palagano: il neoprocuratore Generale d’Italia Marco DePaolis, la Soprintendenza di Bolognatramite il dott. Bonassisa, il generaleSperotto e il colonnello Ghiretti, coman-dante delle Forze Operative Nord edella regione Emilia Romagna , il se-natore Matteo Richetti, la consiglieraregionale Luciana Serri, il prefettoPaba. Tra i tanti preme forse ricordareMarina Orlandi, vedova del professorMarco Biagi, ucciso dalle Brigate Ros-se il 19 marzo 2002. Proprio la singo-lare coincidenza di date e la percezio-ne di una violenza cieca che colpiscesenza porsi nessuna domanda sulleconseguenze, ha fatto conoscere aMarina Orlandi, bolognese, la vicen-da della strage.Grazie al lavoro di Umberto Bernardi,figlio di un’orfana del 18 marzo, e al-l’ausilio indispensabile di Paola Reg-giani Gelmini revisore uno e direttorel’altra della Fondazione Marco Biagi,Marina si è battuta perché i due mo-menti celebrativi, pur così distanti traloro, per modalità e tempi, fossero unitialmeno in una con-divisione di intentinel nome della pacee della concordia.Fallita la possibilitàche il Presidentedella Repubblica Mattarella presen-ziasse a Susano, dati i brevi tempi dipermanenza a Modena, tutti si sonoadoperati perché il Presidente almenoricevesse in forma privata i familiari dellevittime presso la fondazione Biagi,cosa puntualmente avvenuta propriolunedì 18 marzo.Nuovi amici vengono dunque su que-sti monti dopo tanti anni in cui siamo

    Modena, 18 marzo 2019.Il Presidente della Repubblica Sergio

    Mattarella incontra i parenti delle vittimedella strage nazifascista di Savoniero,

    Susano, Costrignano e Monchio.

    stati lasciati pressoché soli,ma come sempre i momentipiù importanti per le nostrecomunità sono quelli che riu-sciamo a crearci da soli, coin-volgendo le persone, allargan-do i momenti condivisivi echiedendo ed accettando daognuno ciò che può dare. Èquesto, secondo me, il sensoprofondo di una celebrazioneche, riguardando fatti avvenuti75 anni fa, sarebbe altrimentisolo il suono vuoto di un bron-zo che risuona.Un momento ancor più impor-tante è stato quello che do-menica 17 ha visto a Monchiouna moltitudine di personeinaugurare un nuovo spaziodedicato al ricordo di quei fat-ti. Sotto alla "Piazza" è stato infatti

    recuperato il pra-to dove furono fal-ciate circa 70 per-sone di Monchio,Susano e Costri-gnano.

    Ii volontari, guidati dal gruppo Alpini diPalagano, hanno estirpato, potato, se-minato, sistemato un luogo che è sta-to ribattezzato “Il campo della NeveRossa”, perché tale apparve ai super-stiti che la sera del 18 rientrarono aMonchio a piedi, provenienti dal seque-stro in Savoniero e videro, appunto,una specie di campo bianco ricopertoda fiori rossi…

    Le insegnanti della scuola elementarenon hanno solo animato la celebrazio-ne e guidato i ragazzi, ma hanno tro-vato risorse e professionalità per rea-lizzare un “albero della vita” in metalloche affianchi con i simboli umani quel-la quercia che svetta lì a fianco e lecui radici bevvero allora il sangue deinostri compaesani.Sono sempre di più quindi i luoghi chedovrebbero farci ricordare quei giorni.Solo a Monchio, oltre al parco SantaGiulia, il Parco dei caduti, il monumen-to in piazza, il Cristo della Fratellanzae la fontana del Parco (che ha urgentebisogno di un intervento conservativo)ci dovrebbero far fermare a riflettere,

    Possiamo dire che la Bucaè tornata in piedi. Riempirla

    di vita sarà il prossimoimpegnativo passo.

  • 6 la LUNA nuova - Maggio 2019

    Il risultato della tre giorni a Palagano è stato entusiasmante, di seguito unestratto dell’articolo pubblicato sul loro giornale e che ci hanno inviato.

    Nel 1944, i soldati della divisione di élite della Wehrmacht “Hermann Going”compirono un massacro in Appennino, lontano dal fronte. Il 18 marzo ucciserosenza pietà nei villaggi di Monchio, Savoniero, Costrignano e Susano 136 per-sone: bambini, donne, uomini. Uno degli autori era Alfred Lühmann. Lui è statocondannato a vita in un processo a 3 istanze in Italia. Nell'ultimo Anno (2018) èmorto a Ohrensen vicino a Harsefeld - irragionevole e incorreggibile. Ben cura-to in Germania e mai molestato dalla magistratura tedesca. […] Venerdì matti-na abbiamo visitato il piccolo ma impressionante museo della Resistenza diMontefiorino. In quali condizioni e disagi le donne e gli uomini resistettero comee quando poterono alla Wermacht! Freddo, fame, cattivo equipaggiamento... tisenti ancora rabbrividire quando esci dalle mura oscure e di nuovo entri nellaluce del sole. […]Abbiamo preso parte poi alla Via Crucis della parrocchia di Costrignano. Lestazioni del percorso servivano anche alla lettura dei nomi delle vittime deimassacri. Siamo andati con le candele alla fine della lunga fila di persone e

    anche solo per qualche istante.Quei monumenti sono stati affidati allanostra cura, ma soprattutto al nostrobuonsenso, alla nostra capacità di ri-cordare, di riflettere e di “sentire” le

    sofferenze altrui come nostre, alloracome ora. A Palagano, come in ognialtra parte del mondo.Ognuno porti a casa quel che vuole daogni 18 marzo: quelle celebrazioni

    sono come messaggi in una bottiglia,o meglio, attaccati ai palloncini cheogni anno liberiamo nei cieli della no-stra valle, messaggi dal passato per ilpresente, ma soprattutto per il futuro.

    NNNNNotizie otizie otizie otizie otizie ddddda a a a a PPPPPalagalagalagalagalagaaaaano e no e no e no e no e dddddiiiiinnnnntornitornitornitornitorni

    NENTE SARÀ DIMENTICATO.E NESSUNO.

    Roberto Tincani

    Ogni anno abbiamo la sorpresa di avere nuovi amici chescoprono o si interessano ai tragici fatti del 18 marzo.Qualche anno fa, Michael Quelle, un distinto signore deidintorni di Amburgo, era in visita formativa a Reggio Emi-lia. Appartenendo ad una storica associazione che sibatte contro il neo nazismo in Germania e venuto a co-noscenza del processo relativo alle stragi della divisioneGoering, si procurò presso l’Istoreco una copia della sen-tenza di primo grado.Scoprì così che uno degli autori, Alfred Luhman, ex capo-rale con funzioni di comando, abitava a pochi chilometri dacasa sua, senza che nessuno in zona sapesse nulla deisuoi trascorsi di criminale di guerra. Iniziò così un percor-so che portò Armando Tincani, orfano della strage, a tene-re tre conferenze nel Nord della Germania nel 2014 e adarrivare fino alla soglia della casa di Luhman, con un’inizia-tiva finanziata e sostenuta dalla Fondazione Rosa Luxem-burg (rosalux.de). Quest’anno, quattro membri della stes-

    sa fondazione hanno restituito la visita: Uta Kretzler, Mi-chael Quelle, Silvia Steffens e Oliver Kogge.Chiedendo rispettosamente prima di poter partecipare,hanno aderito a tutte le iniziative della tre giorni di que-st’anno, lasciando un mazzo di fiori sia alla Buca di Susa-no che al Campo della Neve Rossa: garofani e fiori bianchicon la scritta in tedesco : “Niente sarà dimenticato. E nes-suno”, frase che ben si accorda al nostro desiderio che levittime e i loro nomi siano sempre al centro delle celebra-zioni.

  • 7la LUNA nuova - Maggio 2019

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    L'11 febbraio è improvvisamente deceduto Ezio Cappelletti, per tutti il"maestro Ezio", lo "zio". Impossibile non conoscerlo a Montefiorino. Im-possibile non sapere che gran parte della sua vita è stata legata allaBanda musicale, impossibile non tributargli grandi meriti, soprattutto peravere trasmesso la passione per la musica a tanti giovani, ma anche peravere contribuito a risollevare le sorti della banda nei momenti più cupi.Generoso ed entusiasta, era il primo a fare sul serio quando si trattava disuonare e sfilare, ma anche a ridere e stare allo scherzo. Era lo "zio" ditutti e nella storia della banda di Mon-tefiorino in pochi hanno saputo fare ladifferenza come lui.A Palagano lo abbiamo conosciuto inoccasione del “Concerto di Natale”,quando le bande musicali dei due Co-muni hanno suonato assieme offren-do un concerto di qualità, a cui noneravamo abituati, e che ci auguriamosia l'inizio di un cammino comune dicollaborazione, condivisione e unione

    tra tutti noi abitanti della montagna. Ora la bacchetta è passata nelle mani dellaclarinettista Elena Grisanti, alla quale auguriamo buon lavoro e grandi soddisfa-zioni. (db)

    CIAO "ZIO"

    abbiamo continuato a vedere visi commoventi e in lutto.Anche ora, quando scrivo, vengono di nuovo le lacrime.Questi momenti scuotono e fanno persino tremare. Saba-to mattina è stato inaugurato un piccolo edificio chiamato"la Buca" per servire al ricordo soprattutto delle donne sof-ferenti. Varie istituzioni italiane hanno dato il loro contribu-to oltre a molte risorse della Repubblica Federale di Ger-mania. Ad ogni modo, alla fine tutto è alle volte questionedi euro, ma per una volta sono per uno scopo davvero im-portante. Numerosi funzionari erano lì, molti parenti e mol-ti, molti scolari che hanno contribuito in particolare allacelebrazione. Dopo che abbiamo lasciato i fiori dell’asso-ciazione, la gente ci ha ringraziato e di nuovo è stato unmomento straziante. […]Successivamente abbiamo assistito alla commemorazio-ne delle persone, dei giovani e dei bambini della scuolaelementare nel villaggio di Monchio, sul "Campo della neverossa" (Dem Feld des roten Schnees), dove gli uomini delpaese erano stati assassinati. I bambini avevano dipintoimmagini e letto i testi su come desideravano che il mondofosse, cantando la canzone per il 18 marzo. È stato realiz-zato un meraviglioso “Albero della Vita”, in metallo dove glialunni hanno appeso una piccola fiamma per ricordare ognu-na delle vittime. Tutti hanno contribuito in misura diversa:alpini e reduci che hanno pulito e attrezzato il campo, ge-nitori e insegnanti che hanno procurato materiali e disponi-bilità. È sembrato che l’intero paese e i villaggi vicini sifossero mobilitati. È stato tutto molto molto bello.

    Più tardi abbiamo rincontrato Armando che ci ha descrittoquel giorno proprio a casa sua: 75 anni fa faceva freddo,c’era neve. Armando ci mostra la collina su cui il soldatotedesco della Wehrmacht ha sparato a suo padre e suozio, eppure i suoi occhi saggi e i suoi modi premurosi cimostrano benvenuto e amicizia. […]Forse non tutti possono aver apprezzato la presenza ditedeschi su quei luoghi, ma quello spirito di benvenuto edamicizia era lo stesso che ha animato i nostri intenti.Come in molti altri momenti del nostro viaggio, anche lìsiamo rimasti colpiti e cercheremo di tornare di nuovo quiper conoscere meglio tutte queste persone interessanti.E inoltre, abbiamo scoperto quanto un pranzo domenicalein Italia possa durare a lungo, con scambi, risate, dibattitipolitici e molto vino!La conclusione per noi è che la lotta contro il fascismo e ilpopulismo di destra non ha limiti. Senza dimenticare il pas-sato, non solo ricordando, ma imparando dalla storia e dalleazioni, questo è il credo che abbiamo ascolato a Palaga-no ed è anche il nostro...Come sulla fascia delle nostre ghirlande di fiori diciamo“Niente sarà dimenticato. E nessuno” (Nichts ist verges-sen und niemand).“È un bene che abbiamo fatto questo viaggio, rappresen-tando i molti che in Germania non dimenticano e i moltiche non sono stati dimenticati, ma che portano avanti unacomunione di intenti internazionale per la lotta contro laviolazione dei diritti, sempre. È importante.

  • 8 la LUNA nuova - Maggio 2019

    NNNNNotizie otizie otizie otizie otizie ddddda a a a a PPPPPalagalagalagalagalagaaaaano e no e no e no e no e dddddiiiiinnnnntornitornitornitornitorni

    Laura Lami

    Sabato 23 febbraio 2019, presso il Te-atro comunale di Palagano, si è tenu-to un incontro aperto alla comunità erivolto alle famiglie, agli insegnanti eagli educatori, promosso dal "Tavoloadolescenza", attivo sul territorio mon-tano, finalizzato ad introdurre ai fattoridi rischio e di protezione in adolescen-za e ad illustrare il lavoro di promozio-ne del benessere, prevenzione e inter-vento nelle situazioni di rischio.L’evento, fortemen-te voluto dal sinda-co Fabio Braglia,si inserisce nel-l’ambito di un per-corso più ampioorientato ad ampliare le possibilità didialogo e confronto su alcune temati-che connesse alla crescita e alle com-petenze di sviluppo che ragazzi e adultisi trovano ad affrontare insieme.Nel corso della mattinata sono inter-venuti i referenti dei diversi settori eservizi che operano in sinergia e che

    hanno presentato le pecu-liarità del loro ruolo e lemodalità di accesso per gliutenti: Silvia Bertoncelli(Servizio Politiche per laFamiglia Infanzia e Adole-scenza – Unione dei Co-muni del Distretto Cerami-co), Giorgia Pifferi (Psico-loga Servizio dipendenzepatologiche Azienda USLSassuolo), Cristina Bertoli (PsicologaSpazio Giovani Azienda USL Sassuo-

    lo), Natalia Tomei(Psicologa CentroA d o l e s c e n z aAzienda USL Sas-suolo), PatriziaMontanari (Servizio

    Politiche per la Famiglia Infanzia e Ado-lescenza –Settore Politiche Sociali –Sassuolo), Giorgia Silvestri (Educati-va di Strada), Nicola Puccinelli (Capi-tano della Compagnia di Pavullo n/F),Laura Gaspari (Servizio Sociale terri-toriale), Cristina Giannini e Alessan-dra Galvani (rispettivamente Referen-

    te e Vicepreside dell’Istituto Compren-sivo Kennedy), la scrivente Laura Lami(Referente del Liceo Formiggini sededistaccata di Palagano, anche in rap-presentanza della Dirigente Scolasti-ca Rita Turrini).La panoramica della molteplicità deglistrumenti a disposizione dell’interacollettività è risultata chiara ed esau-stiva ed è stata in grado di stimolarein ciascuno dei presenti una sugge-stione personale, raccogliendo l’invitoespresso in tal senso dalla dott.ssaPifferi.Anzitutto, riprendendo le parole usateda Silvia Bertoncelli nel suo intervento

    PERCORSI DI CRESCITATRA SCUOLE,FAMIGLIEE TERRITORIO

    DIVERSEADOLESCENZE

    Decisivo risulta il contributodelle famiglie, chiamate a

    condividere il patto.

  • 9la LUNA nuova - Maggio 2019

    NNNNNotizie otizie otizie otizie otizie ddddda a a a a PPPPPalagalagalagalagalagaaaaano e no e no e no e no e dddddiiiiinnnnntornitornitornitornitorni

    di apertura, è stata un’importante oc-casione per iniziare ad “incrociare glisguardi” da parte di tutti i soggetti avario titolo coinvolti nella "comunitàeducante", nella con-sapevolezza che, ogni-qualvolta si ravvisino gliestremi di una poten-ziale situazione di ri-schio, l’importante ècominciare ad aprireuna porta (scuola, Ser-vizio Sociale Territoria-le, Spazio Giovani, Centro Adolescen-za, Carabinieri); potrebbe non esserequella più idonea al caso di specie,ma attraverso essa è possibile essereindirizzati verso il servizio che megliopuò farsi carico del problema emerso,essendo tutti gli operatori in rete tra diloro.Un secondo spunto di riflessione è sta-to suggerito dalla “complessità positi-va” dell’adolescenza, che rappresental’interlocutore quotidiano per chi, comeme, ha la fortuna di svolgere la funzio-ne docente: la nostra posizione, a mioparere privilegiata, ci consente di en-trare in contatto con i bisogni e le istan-ze in continua evoluzione dei ragazzie di apprezzarne con stupore le capa-cità creative e la curiosità innata, sol-lecitandoci al tempo stesso a rimodu-

    lare i canali comunicativi e le metodo-logie didattiche. Decisivo a tal fine ri-sulta il contributo delle famiglie, chia-mate a condividere il patto educativo

    di correspon-sabilità con lascuola nel ri-spetto recipro-co dei rispettiviruoli, come ef-f icacementesottolineato daCristina Gianni-

    ni.Il riconoscimento condiviso delle diver-se sfumature dell’adolescenza di oggiha infine lasciato emergere un’ulterio-re consapevolezza: la necessità di la-vorare congiuntamente per l’acquisizio-ne delle life skills da parte dei ragaz-zi, affinché imparino ad as-sumere de-cisioni e a risolvere i problemi della vitaquotidiana, a gestire i conflitti, ad af-frontare gli imprevisti reagendo positi-vamente alle frustrazioni e all’ansia.L’intero percorso scolastico ed in par-ticolare il profilo educativo, culturale eprofessionale del liceo mirano a farmaturare e consolidare le competen-ze critiche ed argomentative per co-gliere la complessità e la specificitàdei processi formativi e per consentirescelte consapevoli e non imposte dal-

    la pressione sociale del gruppo o daqualsiasi forma di dipendenza, al finedi proseguire nella realizzazione deipropri obiettivi senza cedere alla tra-sgressione delle norme o a comporta-menti devianti.L’itinerario tematico delineato durantel’incontro si intreccia con altre azioniche si stanno sviluppando sul territo-rio montano. La finalità di implemen-tare competenze e risorse non solostrettamente didattiche ma di vita e diporre in essere strumenti di prevenzio-ne e contrasto della dispersione sco-lastica è stata realizzata attraversol’attivazione del Progetto provinciale"Diritto al Futuro" (tre gruppi educativipomeridiani presso Palagano, Monte-fiorino e Frassinoro frequentanti lascuola secondaria di primo grado e ilbiennio della succursale del Formiggi-ni a Palagano) ideato da un gruppo dilavoro composto da referenti delle scuo-le, del terzo settore, dei servizi istru-zione, sociale e politiche giovanili, inun’ottica di promozione del benesse-re.Sono previsti altresì laboratori di ap-profondimento dedicati a insegnanti efamiglie sul tema della promozione delbenessere e della prevenzione in ado-lescenza, per tenere aperto il canalecomunicativo di dialogo.

    Ogniqualvolta si ravvisinogli estremi di una potenziale

    situazione di rischiol’importante è cominciare

    ad aprire una porta

    "MISS ITALIA "MODENA FIERA2019

    Gaia Ferrari, 19 anni, di Susano, è "Miss Fiera diModena 2019".L'evento, tappa di "Miss Italia", è avvenuto la seradel primo maggio in occasione della Fiera di Mode-na.Gaia si è aggiudicata il primo posto confrontandosicon altre 31 ragazze. Seconda classificata MartinaMarti Zanasi di Vignola e al terzo posto Cristina Fio-rello di Castelmaggiore (CR).

  • 10 la LUNA nuova - Maggio 2019

    SPAZIO OFFERTOALL'AMMINISTRAZIONECOMUNALEDI PALAGANO

    Fabio BragliaSindaco di Palagano

    NNNNNotizie otizie otizie otizie otizie ddddda a a a a PPPPPalagalagalagalagalagaaaaano e no e no e no e no e dddddiiiiinnnnntornitornitornitornitorni

    • BILANCIOPrimo risultato fra tutti è l'approvazione di un bilancio diprevisione in cui siamo riusciti ad inserire investimenti im-portanti su tutte le scuole, su strade e piazze, servizi so-ciali e personale. Abbiamo anche approvato il consuntivo2018 che ha portato un grande risultato frutto del lavorominuzioso di diversi anni che ci ha permesso non solo dicolmare i buchi del passato e tutti gli strascichi che sierano portati dietro ma anche di creare uno strumento snelloe ben articolato che ci permette oggi di non ricorrere più adanticipazione di cassa e di diminuire i tempi di pagamentoverso fornitori e liberare risorse sulla parte investimenti.

    • "LA BUCA" DI SUSANOQuest'anno abbiamo chiuso ed inaugurato il primo stralciodella Buca di Susano, ricostruita e rinnovata con risorsedella Repubblica Federale di Germania pari a 250.000 eurosul Fondo della Memoria gestito dall'ufficio cultura dell’Am-basciata Federale di Germania a Roma e da un contributo

    del Ministero dei beni culturali per 100.000 euro gestiti dal-l'ufficio regionale del Mibac e dalla Soprintendenza ai beniculturali.Il Comune di Palagano ha gestito e coordinato il reperi-mento risorse, la progettazione preliminare e poi esecutivae la gestione dei lavori in stretto contatto con Roma, manon ha speso un euro di risorse proprie.

    • METANIZZAZIONEA luglio chiuderemo i lavori del metanodotto di Monchio,vicenda molto travagliata perché si è dovuto aspettare larealizzazione del ponte, poi il progettista che seguiva i la-vori è venuto a mancare, la ditta esecutiva ha avuto deiproblemi e, per non farci mancare nulla, il fiume ha eson-dato portando via sul territorio di Montefiorino, dove ci dob-biamo collegare, parte della riva adiacente la strada.Ora sul nostro lato abbiamo eseguito assieme alla Regio-ne interventi di difesa spondale che ci permettono di ripar-tire con l'ultimo tratto aspettando, speriamo poco, che ilcomune di Montefiorino ci autorizzi a scavare per potercicollegare. Questo è il primo tratto che potrà collegare tuttala parte bassa di Monchio e la zona artigianale.Abbiamo predisposto in gara provinciale la realizzazionedel resto del metanodotto per tutto il centro abitato di Mon-chio e quello per il centro abitato di Costrignano. Chi siaggiudicherà la gara provinciale dovrà, nei primi anni, rea-lizzare l'infrastruttura in queste due aree.

    Cara redazione de la LUNA nuova,rispondo alle vostre richieste sperando di potervi dare dati ed informazioni

    esaustive che possano evidenziare come nonostante questi periodi cosìincerti il nostro Comune stia portando a casa risultati importanti.

  • 11la LUNA nuova - Maggio 2019

    NNNNNotizie otizie otizie otizie otizie ddddda a a a a PPPPPalagalagalagalagalagaaaaano e no e no e no e no e dddddiiiiinnnnntornitornitornitornitorni

    • DUE DOMANDEOra veniamo alle vostre domande.1. Lavori e posa della fibra ottica che si stanno facen-do in questo periodo. Si può sapere qualcosa sullosviluppo e progetti della rete internet da noi?La gara ministeriale per la realizzazione della banda ultralarga è stata vinta da Open Fiber che poi ha appaltato ilavori di posa e collegamento su tutti i territori. Per quantoriguarda il nostro territorio dobbiamo ringraziare la regioneEmilia Romagna che su nostre ripetute richieste ha volutodare precedenza ai territori montani ed ai nostri Comuniper realizzare l’infrastruttura, indispensabile per renderecompetitive anche le nostre piccole medie imprese e peraccorciare le distanze tra chi vive e lavora in montagna ri-spetto alla pianura ed i servizi che può offrire. I lavori da noisono cominciati un anno e mezzo fa dove si è posata l’arte-ria principale ed a marzo di quest’anno sono partiti i lavoriper arrivare su tutto il territorio comunale. La rete verrà di-stribuita con lavori di escavazioni per la parte interrata e dipalificazione o utilizzo di pali esistenti per la parte aerea.Tutto il territorio verrà coperto ed entro la fine dell'anno,probabilmente anche qualche mese prima, saremo colle-gati. Spesso ho ricevuto domande da cittadini su come mainon è stato scavato dappertutto, domanda legittima, adognuno di loro ho risposto che il progetto prevede l'interra-mento solo dove non è possibile andare per via aerea (quin-di centri abitati e strade principali). Vi allego il documentodi Open Fiber che specifica gli interventi previsti nel nostroComune, di cui la maggior parte già eseguiti, con le relativelunghezze e descrizione delle tipologie di interventi, mate-riali suddivisi per vie e tipologie sperando di fare cosa gradi-ta (il documento è pubblicato su www.luna-nuova.it nellasezione "Luna-nuova - Documenti".

    2. Abbiamo avuto alcune “segnalazioni” (ma, in real-tà, la questione è evidente e sotto gli occhi di tutti)riguardo a cani che girano per il paese senza padro-ne, guinzaglio o museruola. L’ultima, di alcuni giornifa, un Pitbull libero nella zona del parco comunale. Aquesto si aggiunge l’abitudine di persone che par-cheggiano le auto dove non si deve (spesso quando apoca distanza si può parcheggiare regolarmente).Questi argomenti suggeriscono una riflessione e chia-rimenti riguardo alla questione della presenza e atti-vità della polizia municipale nel nostro Comune (ol-tre che allo scarso senso civico di alcuni cittadini...).Puoi dirci qualcosa al riguardo?Rispondo a questa domanda sperando di non urtare nes-suna sensibilità nè verso gli animali, nè verso gli uomini(sempre se esiste ancora qualcuno che ne abbia, ironica-mente parlando... ma non troppo). Partendo dal presuppo-sto che se alla base ci fosse il rispetto degli altri non avrem-mo bisogno spesso di porci certe domande e nemmeno diinvestire risorse per pulire, riparare danni e meravigliarsitanto. È stata organizzata una giornata ecologica di puli-zia generale a livello intercomunale capitanata dall'asso-

    ciazione la Voce di Polinago con la collaborazione dei Co-muni, ed il nostro è stato quello con la più scarsa parteci-pazione. Sicuramente quella domenica c’erano altre ini-ziative concomitanti e molte persone avevano altri impegnima ciò non toglie che chi non ha potuto fare qualcosa quelgiorno non lo potesse fare dopo… Spesso si ha come l'im-pressione che si dia per scontato che tocchi sempre adaltri fare le cose e questi altri coincidano sempre con l'am-ministrazione pubblica o le associazioni di volontariato.L'amministrazione pubblica eroga i servizi e mette a dispo-sizione le infrastrutture ma chi ne usufruisce dovrebbe farlofacendo finta di essere a casa propria, dove se ci si sporcapoi bisogna pulirci e dove se si rompe qualcosa bisognaarrangiarsi ad aggiustarla o pagare qualcuno per farlo, per-ché nessuno da fuori verrà nè a pulire nè ad aggiustare.Tornando a noi, chi lascia liberi i propri cani senza occu-parsene, come chi li porta al parco o in giro senza poiraccogliere i loro escrementi che rimangono dove giocanoi bambini, oltre che ad essere esempio di maleducazionee mancanza di rispetto, compie reati sanzionabili. Cosìcome chi, per evitare di fare un metro a piedi, per paura diavere un crampo improvviso o di non avere sott'occhio lapropria autovettura, la parcheggia in mezzo alla strada onei posti più improbabili creando disguidi al traffico ed allepersone. La soluzione? Vi dovrei rispondere che bisogne-rebbe rimandare quelle persone a scuola per crescere,maturare un po' ed imparare il rispetto. Posso però infor-marvi che abbiamo previsto diverse azioni per cercare dimigliorare la situazione. Abbiamo approvato una conven-zione con il canile intercomunale di Formigine, dove assie-me agli altri 7 Comuni dell’Unione verranno portati i canirandagi. Questa convenzione prevede anche l'accalappia-mento dei cani randagi segnalati nonché il recupero deicani e gatti feriti e morti. Questo regolamenta anche lesituazioni in cui i cani ritrovati abbiano un padrone, riscon-trato tramite lettura microchip, che dovrà poi sostenere tut-te le spese del caso. I cittadini dovranno fare segnalazionealle autorità che poi attiveranno il servizio. Ieri si è svoltal’ultima prova per il concorso della polizia municipale cheprevede l'assunzione di due agenti destinati ai nostri treComuni, più una mobilità che si esaurirà alla metà di mag-gio per il passaggio di un altro agente. Tre persone cheavranno sede operativa (stazione di polizia municipale Pa-lagano ) e che organizzeranno i servizi nei tre Comuni (Pa-lagano, Montefiorino e Frassinoro) contiamo siano operati-vi già per l'estate. Questo, assieme alle stazioni Carabinie-ri, al sistema di videosorveglianza che verrà anche poten-ziato, contiamo serva per dare maggiore sicurezza ai citta-dini e serva anche a renderli più consapevoli. Concludosolo dicendo che l'intervento più importante che possiamofare è quello di fare ognuno di noi il proprio pezzettino,collaborando con le istituzioni ed interagendo con chi co-nosciamo e vediamo che si sta comportando in modo sba-gliato. Se ci fosse la consapevolezza generale che la co-munità intera condanna certi comportamenti credo verreb-bero fatti con meno leggerezza.

  • 12 la LUNA nuova - Maggio 2019

    Scuola primaria

    Alessandro, Anwar, Erika,Francesco, Gabriele,

    Janvir e Nicola

    La plastica rovina l'oceano, l'ambientee compromette la nostra salute.La classe 4/5 di Monchio ha iniziatoun percorso per approfondire il proble-ma dell'inquinamento causato dallaplastica.A scuola abbiamo visto filmati, docu-mentari e analizzato articoli da quoti-diani, riviste specializzate in salute eperiodici d'informazione. Ora vogliamocondividerlo con voi per farvi capire l'ur-genza di risolvere questo problema econvincervi che soprattutto i piccoligesti possono fare la differenza.Lo sapevate che il primo popolo a por-si il problema sulla raccolta dei rifiutifurono i Romani? Nonostante sianopassati secoli, anzi millenni, siamo ar-rivati a questo pun-to! Dopo molto tem-po di incuria, di nonriciclo o di riciclo inmaniera scorretta,la plastica è diventato un problema glo-bale. È infatti compromesso l'equilibrionaturale dell'intero Pianeta.

    Molti animali muoiono a causa dellemicroplastiche, cioè frammenti picco-lissimi di plastica che, come ben sa-pete, non è degradabile.Lo sapevate che in Norvegia è statatrovata una balena spiaggiata con 30sacchetti nello stomaco? E che nel-l'Oceano Pacifico ci sono i PlasticVortex (agglomerati di rifiuti plastici chericoprono l'oceano pari a 4 volte la su-perficie della Francia) e il Great Paci-fic Garbage Patch, un'isola ricopertadalla plastica, sulla quale ci sono uc-celli a rischio di estinzione a causadell'ingestione di rifiuti plastici?! Le mi-croplastiche vengono ingerite daglianimali marini, e non solo, e questosta succedendo anche nei fiumi e neimari italiani.Il fiume più vicino a noi, il Secchia, èuno dei più inquinati in Italia e il lago diComo è il più inquinato del nostro Pa-

    ese a causa dellemicroplastiche.Le ricerche del-l'Istituto Superioredi Sanità (ISS),

    hanno rivelato che la plastica è anchedentro di noi e provoca danni alla salu-te, in particolar modo a quella dei più

    giovani, perché causa danni a livelloendocrino (cioè delle ghiandole), ormo-nale e neurologico. Tutto ciò è attribu-ibile all'ingestione di alimenti già con-taminati (es. pesci con microplastiche)e all'utilizzo di plastiche monouso (bic-chieri, piatti...).Occorre più informazione per sensibi-lizzare le famiglie e ognuno di noi sideve fare portavoce.Molte sono le iniziative per sensibiliz-zare l'opinione pubblica anche a livellomondiale, noi ne abbiamo viste alcu-ne: alcuni birrifici artigianali della Flo-rida producono un imballaggio natura-le che a contatto con l'acqua diventacibo per pesci o si dissolve nell'am-biente. A Viareggio durante il carneva-le, Greenpeace, ha fatto sfilare un carroallegorico a forma di balena morente acausa della plastica ingerita, comerealmente sta accadendo in diverseparti del mondo!Un'altra iniziativa che abbiamo analiz-zato è quella della Coop, l'unica cate-na di casa nostra ad aver aderito allacampagna dell'Unione Europea per lariduzione della plastica vergine. Infattinel 2022, con otto anni di anticipo sul-la scaletta U.E., tutti i prodotti Coop

    IL PROBLEMA DELLA PLASTICA

    Ognuno di noi deve esserecustode della terra.

    IL FUTURO DI NOI BAMBINI È IN PERICOLO!

  • 13la LUNA nuova - Maggio 2019

    Scuola primaria

    avranno imballaggi riciclabili e compostabili. Un uomoha inventato piatti, bicchieri e vassoi realizzati conbuccia di ananas per le mense; ad Amsterdam han-no aperto il primo supermercato Plastic Free. In Sici-lia c'è la prima scuola italiana che ha abbandonatol'uso della plastica, eliminando i bicchieri di plasticae sostituendoli con quelli di carta, ha mandato unacircolare alle famiglie invitandole a non usare botti-gliette, piatti e bicchieri di plastica e gli studenti han-no ricevuto una borraccia in alluminio omaggiata dauna ditta locale e stanno portando avanti un progettoambientale.Vi abbiamo riportato questi esempi per dimostrarviche i piccoli gesti fanno la differenza!Anche noi, qui a Monchio, stiamo mettendo in attodelle nostre iniziative: stiamo creando dei cestini peri rifiuti con bottiglie di plastica, con il prezioso aiutodei nostri compagni più piccoli, li distribuiremo agliesercenti del nostro paese, li metteremo al parco ene doneremo uno anche al comune di Palagano.Stiamo ideando dei volantini di sensibilizzazione chedistribuiremo in tutto il nostro comune e i nostri com-pagni di 1a,2a e 3a stanno scrivendo una lettera chesarà inviata a tutte le famiglie residenti nel nostrocomune.Ognuno di noi deve essere custode della terra.Diamoci da fare tutti assieme, quindi anche voi diffe-renziate, informatevi e informate gli altri, acquistateprodotti senza plastica!Grazie per l'attenzione.

    Un ringraziamento particolare anche alla redazionedi questo giornale che ci ha concesso questo spa-zio.

    The Great Pacific Garbage Patch (Pacific trash vortex)

    Enorme accumulo di spazzatura galleggiante (composto so-prattutto da plastica) situato nell'Oceano Pacifico, approssi-mativamente fra il 135º e il 155º meridiano Ovest e fra il 35º eil 42º parallelo Nord. La sua estensione non è nota con preci-sione: le stime vanno da 700.000 km² fino a più di 10 milioni dikm² (cioè da un'area più grande della Penisola Iberica a un'areapiù estesa della superficie degli Stati Uniti), ovvero tra lo 0,41%e il 5,6% dell'Oceano Pacifico. Nonostante le valutazioni otte-nute indipendentemente dall'Algalita Marine Research Foun-dation e dalla Marina degli Stati Uniti stimino l'ammontarecomplessivo della sola plastica dell'area in un totale di 3 mi-lioni di tonnellate, nell'area potrebbero essere contenuti fino a100 milioni di tonnellate di detriti. L'accumulo si è formato apartire dagli anni '80, a causa dell'azione della corrente ocea-nica chiamata Vortice subtropicale del Nord Pacifico (NorthPacific Subtropical Gyre), dotata di un particolare movimentoa spirale in senso orario, che permette ai rifiuti galleggianti diaggregarsi fra di loro, formando un'enorme "nube" di spazza-tura presente nei primi strati della superficie oceanica. Unachiazza di detriti galleggianti simile, con densità comparabili,è presente anche nell'Oceano Atlantico (è chiamata NorthAtlantic garbage patch).Molti animali come tartarughe e uccelli muoiono a causa del-l'inquinamento da plastica, soprattutto a causa della sua in-gestione che può provocare occlusioni o perforamento dell'ap-parato digestivo. Gli effetti per l’ambiente non sono stati anco-ra studiati in maniera approfondita e appaiono di difficile valu-tazione data l’estensione del fenomeno e le scale temporaliassociate, ma sono probabilmente importanti. Si pensa so-prattutto alle alte concentrazioni di PCB (policlorovifenili), moltotossici e probabilmente cancerogeni, che possono entrare nellacatena alimentare, visto che i filamenti plastici sono scambia-ti per cibo da pesci, da molluschi, crostacei e uccelli e laconcentrazione degli inquinanti organici presenti in questi fram-menti entra ad ogni anello della catena alimentare, fino adarrivare sulle nostre tavole.

  • 14 la LUNA nuova - Maggio 2019

    Liceo di Palagano

    Leonardo Casini,Gaia Sassatelli, Elisa Tosi

    Il progetto "Cittadinando", che ha vi-sto come protagonistealcune classi del liceoA.F. Formiggini diSassuolo e della suc-cursale di Palagano,ha compreso varietappe, costituite dailuoghi che sono stati

    teatro di stragi mafiose. Il viaggiod'istruzione ha avuto inizio il 23 otto-bre, con la partenza in treno, ma il pri-mo incontro ha avuto luogo il giorno

    seguente a Pa-lermo al centroPadre Nostro,nel quale, i ra-gazzi hanno visi-tato il museo de-dicato al beatoPadre Pino Pu-

    glisi e allestito nella sua abitazione.La seconda visita è stata in via d'Ame-lio e successivamente all'Albero Fal-cone in via Notarbartolo.La terza visita si è svolta al Memorial"No-Mafia" nel cuore di Palermo.Il secondo giorno la scolaresca si èrecata a Capaci dove ha incontrato ilvolontario dell'associazione "Addiopiz-zo" Dario Riccobono e Antonio Vas-sallo, il fotografo che, immediatamen-te dopo l'esplosione che ha ucciso

    PROGETTO CITTADINANDODIVENTARE CITTADINI STUDIANDO

    “A mafia nunsi sconfigge

    cu u silenziu”

    23-28 OTTOBRE 2018QUATTRO GIORNI

    ALL'INSEGNADELLA LEGALITÀ

    La mafia è ancora forte magrazie alle lotte contro di

    essa sta lentamenteallentando la presa sulla

    popolazione localee nazionale.

    Capaci. Torretta "No-mafia"

  • 15la LUNA nuova - Maggio 2019

    Liceo di Palagano

    Falcone, si è recato sul posto per documenta-re l'accaduto. L'ultimo incontro è avvenuto nella"Casa Memoria" dedicata a Peppino e FeliciaImpastato, a Cinisi.Il giorno 26 ottobre è stata visitata la CaritasDiocesana di Agrigento, dove i fondatori di "Mon-doaltro" hanno esposto la loro attività di acco-glienza e integrazione per offrire aiuto e oppor-tunità ai migranti.Il 27 ottobre, l'ultimo giorno dedicato a visite eincontri, le classi hanno trascorso un paio d'orea Partanna (Trapani). Qui i ragazzi hanno com-memorato Rita Atria, facendo visita alla sua tom-ba e svolgendo un incontro con rappresentantidell'Associazione Antimafie che prende il nomedella vittima. Nel pomeriggio gli alunni si sonorecati a Pizzolungo, frazione del comune diErice, dove il giornalista e membro dell'Asso-ciazione Libera, Rino Giacalone, ha condivisola sua testimonianza riguardo la strage avvenu-ta in quel luogo.Da questa esperienza i ragazzi hanno appresoche la mafia è ancora forte, ma grazie alle lottecontro di essa, sta lentamente allentando lapresa sulla popolazione locale e nazionale.

    Durante la permanenza in Sicilia, i ragazzi hanno avuto l’occasionedi visitare la stupenda città e Valle di Agrigento, dichiarata “patrimo-nio mondiale dell’umanità” dove hanno potuto ammirare le rovine deitempli che si sono conservate fino ai nostri giorni.Il Parco, ampio circa 1300 ettari, conserva uno straordinario patri-monio monumentale e paesaggistico che comprende i resti dell’an-tica città di Akragas e il territorio ad essa circostante fino al mare.Akragas fu una delle più importanti colonie greche della Sicilia, estesacirca 450 ettari, fondata intorno all 582 a.C. da coloni provenientidalla vicina Gela e da Rodi.La valle è situata su un altopiano naturalmente protetto a nord dallaRupe Atenea e dal Colle di Girgenti e a Sud dalla lunga Collina deiTempli, delimitato ai lati dai fiumi Akragas e Hypsas, confluenti asud in un unico corso alla cui foce si trovava l’antico porto.Il tempio della Concordia è un tempio greco dell'antica città di Akra-gas sito nella Valle dei Templi di Agrigento.Tuttora non si sa a chi fosse dedicato, ma il nome di "Tempio dellaConcordia" è documentato da uno dei primi storici siciliani. Insiemeal Partenone, è considerato il tempio dorico meglio conservato almondo. Davanti al Tempio della Concordia è possibile ammirare lastatua, realizzata dallo scultore polacco Igor Mitoraj, che rappre-senta la caduta di Icaro dopo che aveva disobbedito al padre Deda-lo, volando troppo vicino al sole, e bruciando così le sue ali di cera,la cui assenza lo portò a precipitare nel Mediterraneo.

    Il tempio di Eracle, tempio dorico esastilo, conserva ancora ottocolonne.

  • 16 la LUNA nuova - Maggio 2019

    Palagano,22 novembre 2018

    Caro Giuseppe Puglisi,noi siamo una piccola scuola superio-re della provincia di Modena che hapartecipato al progetto “Cittadinando”.Quest’ultimo consiste nel farci diven-tare cittadini più consapevoli e più de-diti alla legalità. Il nostro obiettivo di-venta possibile attraverso varie uscite,incontri e tramite l’ascolto di testimo-nianze. Da circa due anni visitiamoterritori in cui il tema della legalità èmolto sentito. Le regioni in cui ci sia-

    mo recati sono state principalmentela Campania e la Sicilia, luoghi chetutt’oggi cercano di sconfiggere le or-ganizzazioni mafiose locali.Il 24 ottobre 2018 il nostro gruppo, com-posto da più di novanta ragazzi e ra-gazze, ha raggiunto la destinazione intreno.In questi pochi giorni siamo stati aPalermo, Mondello, Capaci, Cinisi,Agrigento, Segesta, Partanna, Pizzo-lungo e altri meravigliosi luoghi sicilia-ni. Alla sera abbiamo alloggiato primanel Convento di Baida vicino a Paler-mo, mentre l’ultima notte siamo stati

    all’Hotel San Paolo Palace nel centrodi Palermo, dove finalmente le portatehanno interrotto la nostra dieta a basedi melanzane.Il primo giorno ci siamo recati nel quar-tiere Brancaccio, presso il centro “Pa-dre Puglisi”, nel quale abitavi. Siamostati accolti molto calorosamente dal-la vivace Suor Giacinta, proprio con lostesso entusiasmo e amore con cuiaiutavi i giovani del tuo quartiere; quiabbiamo potuto vedere la tua casa. Poiabbiamo visitato i Luoghi della Memo-ria: "Albero Falcone" e Via D’Amelio,in seguito abbiamo visitato il Memorial“No Mafia”.Il giorno successivo ci siamo recatipresso Capaci al casolare “NO MA-FIA”, dove si erano appostati Bruscae i suoi complici per portare a terminel’attentato contro Falcone; in questoluogo abbiamo potuto ascoltare la te-stimonianza del fotografo Antonio Vas-sallo; poi siamo scesi fino al giardinodella memoria e successivamente sia-mo andati a Cinisi a visitare “Casamemoria Felicia e Peppino Impasta-

    Don Pino Puglisi, all'anagrafe Giuseppe Pugli-si, è stato un presbitero, educatore e attivista ita-liano, ucciso da Cosa nostra il giorno del suo 56ºcompleanno a motivo del suo costante impegnoevangelico e sociale.Il 25 maggio 2013, sul prato del Foro Italico diPalermo, davanti ad una folla di circa centomilafedeli, è stato proclamato beato.È stato il primo martire della Chiesa ucciso dallamafia.

    Palermo. Centro Padre nostro deticato a don Pino Puglisi

    Oltre novanta ragazzi in viaggio di istruzione per diventarecittadini più consapevoli e più dediti alla legalità

    LETTERA A

    GIUSEPPE PUGLISILETTERA A

    GIUSEPPE PUGLISI

    Liceo di Palagano

  • 17la LUNA nuova - Maggio 2019

    PADOVA 2019La partecipazione dei ragazzi del Liceo di Palagano insieme a quellidella sede centrale del Formiggini alla XXIV Giornata della memoriae dell'impegno per le vittime innocenti delle mafie tenutasi il 21marzo 2019 a Padova.È stata un'occasione importante per la condivisione dei valori disolidarietà e di corresponsabilità e per testimoniare in 50.000 lapropria vicinanza ai famigliari di cittadini, magistrati, giornalisti, ap-partenenti alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacali-sti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano dellemafie solo perché, con rigore, hanno compiuto il loro dovere.

    to”. Dopo di che abbiamo visitato il Palazzo deiNormanni.Il giorno 26 ottobre siamo andati alla Caritas diAgrigento, dove i responsabili ci hanno espostoil loro impegno nell’aiutare gli immigrati; mentrenel pomeriggio alla Valle dei Templi.Il giorno seguente abbiamo visitato Segesta, epoi il Cimitero a Partanna per omaggio a RitaAtria. L’ultima destinazione è stata Pizzolungo,per commemorare la strage e ascoltare testi-monianze di rappresentanti di Libera Trapani.La cosa che ci ha colpito maggiormente è sicu-ramente stata la tua storia.Tu che hai seguito in particolar modo i giovani eti sei interessato alle problematiche sociali deiquartieri più emarginati della città, riuscendo ariconciliare le famiglie con la forza del perdono.Agli studenti e ai giovani del Centro diocesanohai dedicato con passione lunghi anni, realiz-zando, attraverso una serie di "campi scuola",un percorso formativo esemplare dal punto divista pedagogico e cristiano.La tua attenzione si è rivolta al recupero degliadolescenti già reclutati dalla criminalità mafio-sa, riaffermando nel quartiere una cultura dellalegalità illuminata dalla fede.La tua vita e la tua morte sono state e continue-ranno ad essere testimonianze fondamentali percombattere la mafia.

    Giulia PillironeIlaria SalvatoriSimone Teggi

    (3 pes Liceo Formigginisede associata di Palagano)

    Antonio Vassallo,il fotografgo che

    per primo hadocumentato la

    strage di Capaci

    Liceo di Palagano

  • 18 la LUNA nuova - Maggio 2019

    Cara Rita,da diciassettenni scriviamo proprio ate perché ti sentiamo vicina, capacedi comprendere i nostri pensieri e allostesso modo noi proviamo ad immagi-nare i tuoi, nel momento in cui tu pren-desti la decisione più drastica che sipotesse assumere. Abbiamo visitatola tua terra, la Sicilia, quella terra chesentivi così tua, ma da cui fosti co-stretta a fuggire, un luogo lontano dal-l’Emilia-Romagna, regione da cui pro-veniamo. Tutto ciò è stato il completa-mento di un progetto molto più lungo,che avevamo iniziato già due anni fa,ed è stato proprio grazie ad esso chesiamo venuti a conoscenza della tuastoria.La tua complicata vita ci ha subitocolpito e, forse per merito della vici-nanza d’età, età a cui si sono fermati ituoi pensieri e sentimenti, siamo riu-sciti ad interiorizzare il tuo senso am-bivalente di attaccamento e separazio-ne da tutto ciò a cui eri legata dallanascita. Il progetto che abbiamo ap-pena citato si chiama “Cittadinando –diventare cittadini studiando” ed è sta-to promosso dalla nostra scuola, il Li-ceo Formìggini di Sassuolo; abbiamoaderito per la prima volta nel 2016,quando frequentavamo la classe se-conda dell’indirizzo economico-socia-le. Tutto iniziò tramite la presentazio-ne delle storie dei personaggi che de-dicarono la loro vita - spesso purtrop-po perdendola - a combattere il feno-meno della mafia, chi schierandosi inprima linea e chi dalle retrovie; comin-ciò qui la nostra presa di coscienzasugli eventi della storia recente delnostro Paese, spesso non conosciutidai ragazzi e dalle persone più in ge-nerale. Attraverso la lettura di docu-

    menti, la visione di film e la partecipa-zione ad incontri con testimoni siamopotuti uscire da quella “nube” di igno-ranza e di omertà che sembra ancoracircondare molte persone per quantoriguarda temi come “Cosa nostra” etutte le altre organizzazioni criminaliitaliane. Proprio così ti abbiamo cono-sciuta e, a maggio 2017, ci siamo re-cati per la prima volta in Sicilia, perpartecipare al corteo contro le mafieche si svolge ogni anno il 23 maggio aPalermo. Proprio nel 2017 cadeva ilventicinquesimo anniversario dalla mor-te del giudice Giovanni Falcone e lestrade di Palermo erano gremite dipersone scese in strada per comme-morare le vittime di mafia e lanciareun messaggio di volontà di riscatto edi cambiamento; quando arrivammo invia Notarbartolo, sotto l’albero dedica-to al magistrato, era quasi impossibi-le vedere la fine di quel fiume di gentee fu per tutti noi un’esperienza moltoforte. Il successivo anno scolastico, adottobre 2017, ci siamo recati in Cam-pania, portando a termine un percorsodedicato ad Angelo Vassallo, il defun-to sindaco di Pollica, impegnato nella“purificazione” del suo Paese da abu-si ambientali e morali, cercando di va-lorizzarlo per la sua vera bellezza, pertroppo tempo offuscata.Sempre in Campania abbiamo attra-versato le terre di don Peppe Diana, ilquale si dedicò con grande forza allaguerra contro la camorra, lasciando unimportante segno nella società cam-pana quando venne assassinato.Quest’anno abbiamo intrapreso un

    Liceo di Palagano

    Palermo, "Albero Borselino"

    viaggio d’istruzione, nei quattro giornicompresi tra il 24 e il 27 ottobre, con-clusivo dell’esperienza che abbiamoaffrontato su quanto concerne te e latua storia; ciò ha comportato un incon-tro nella sede della nostra scuola conNadia Furnari, esponente dell’Associa-zione Antimafie Rita Atria – a te dedi-cata - ed anche la partecipazione aduno spettacolo che si è tenuto il 19ottobre al teatro di Fiorano, diretto einterpretato da Stefania Mulè intitolato“In viaggio con Rita Atria e StefaniaNoce”.Martedì 23 ottobre ha avuto inizio l’iti-nerario vero e proprio che ci ha con-dotto, tramite un tragitto di più di sedi-ci ore di treno, a Palermo, la primatappa prevista dal nostro percorso,nella mattina del 24 ottobre. Ci siamorecati a Brancaccio, presso il centro“Padre Nostro” dedicato a Padre PinoPuglisi, dove siamo stati accolti daSuor Giacinta, la quale, con la suacontagiosa espansività, ci ha reso par-tecipi di un discorso molto ampio sul-l’esistenza dell’uomo. Successivamen-te abbiamo visitato l’abitazione delparroco beatificato, nella quale ci sonostati illustrati in breve il suo impegnonei confronti dei ragazzi della zona edi suoi ultimi tristi attimi.In seguito ci siamo spostati presso viad’Amelio (luogo dell’assassinio del giu-dice Borsellino e della sua scorta) epoi presso via Notarbartolo, sotto l’al-bero Falcone (per il ricordo del giudiceGiovanni e della sua scorta).Infine siamo giunti presso il “No Mafia”memorial, un museo in costruzione,

    LETTERA A

    RITAATRIA

  • 19la LUNA nuova - Maggio 2019

    dove ci hanno illustrato il progetto e cihanno mostrato le stanze che saran-no un domani allestite per la mostra.La mattina di giovedì 25 ottobre è sta-ta dedicata invece all’arte: abbiamovisitato il Palazzo dei Normanni, as-sieme alla Cappella Palatina al suointerno e successivamente anche ilDuomo di Palermo. In seguito ci sia-mo recati presso la torretta di “NoMafia” a Capaci, costruita nel luogo incui si appostarono gli assassini ma-fiosi di Falcone, per potere avere unavisione completa sulla strada di Capa-ci, luogo dell’esplosione; abbiamo par-tecipato ad un incontro con Dario Ric-cobono (socio volontario di Addiopiz-zo) ed Antonio Vassallo, il primo foto-grafo ad essere accorso sul luogo del-la strage del giudice Falcone e ad averscattato immagini con la sua fotoca-mera: ci ha poi raccontato di come irullini su cui erano impresse le foto-grafie a caldo di quel giorno gli furonoritirati da due uomini che si definironoall’epoca “poliziotti” e non furono maipiù ritrovati; ancora oggi ci si chiedese quei rullini siano ancora integri op-pure distrutti, ma la cosa certa è checontengano reperti inediti e sicuramen-te “scomodi” per gli attentatori di allo-ra. È stato un incontro molto toccan-te, poiché tramite la testimonianza diVassallo ci è sembrato quasi di poterrivivere ciò che ci stava raccontando,ci sembrava di vederlo tramite i nostristessi occhi, sotto il sole caldo in cimaa quella collinetta da cui si potevanoscorgere la strada ed il mare.Più tardi abbiamo continuato lungo lavia per giungere a Cinisi, presso la casamemoria Peppino e Felicia Impastatoed abbiamo anche percorso i famosi“cento passi” che separavano casaImpastato da casa Badalamenti, orabene confiscato alla mafia, dove ab-biamo conosciuto un collaboratore diPeppino dell’epoca.Venerdì 26 ottobre ci siamo spostatiad Agrigento presso la Caritas dioce-sana dove abbiamo partecipato ad unincontro sull’immigrazione ed emigra-zione a cura della fondazione Mondo-altro onlus (accoglienza ed integrazio-ne). Nell’ultimo giorno del viaggio diistruzione, il 27 ottobre, ci siamo re-

    cati nel tuo paese, Partanna. Ab-biamo fatto una visita alla tua tom-ba nel cimitero, ricordandoti assie-me ai referenti dell’associazioneRita Atria, che abbiamo incontratopiù tardi nel castello di Partanna.Nel pomeriggio ci siamo spostatipresso Pizzolungo (Erice), luogo diuna strage mafiosa che ha vistocome vittime due bambini, i gemelliAsta, e la loro madre mentre si sta-vano recando a scuola; abbiamo co-nosciuto Rino Giacalone, dell’asso-ciazione Libera, che ci ha illustratola storia di quel posto e di come ilComune abbia voluto utilizzare quel-lo stabile come memoriale.Purtroppo il nostro viaggio è termi-nato qui e siamo stati costretti a ri-partire, ad affrontare la nostra lunga“odissea” in treno per tornare acasa.È stata una bellissima esperienza,una di quelle che rimarrà dentro dinoi per sempre; è importante tute-lare la memoria di tutte le vittimecome te e di tutto ciò che è suc-cesso.Tu, come molte altre persone co-raggiose, hai perduto la vita, immo-landoti per una causa: combatterela mafia. Mafia: oggi non abbiamopaura di dire questa parola, non cinascondiamo più dietro a menzo-gne e falsità, essendo a conoscen-za di quanto questo fenomeno siain realtà infiltrato in tutta la nostrabellissima penisola, e non solo cir-coscritto al territorio siciliano, cam-pano o calabrese. Abbiamo la co-scienza di questo e dobbiamo tra-smetterla alle generazioni future;dobbiamo prendere sulle nostrespalle le tue, le vostre parole, e farsì che “le vostre idee cammininosulle nostre gambe”, anche quandoci sentiamo affaticati o non ne ve-diamo l’utilità, è fondamentale ab-battere il muro della paura e del-l’ignoranza e opporci con fermezzae senso di responsabilità alle ingiu-stizie.

    Aurora Bocchi e Michele Forti(4 pes Liceo Formiggini

    sede associata di Palagano)

    Liceo di Palagano

    Rita Atria nel 1985, all'età di undicianni perde il padre, ucciso in un ag-guato. Si lega ancora di più al fratelloNicola ed alla cognata Piera Aiello. DaNicola, anch'egli mafioso, accoglie lepiù intime confidenze sugli affari e sul-le dinamiche mafiose a Partanna. Nelgiugno 1991 Nicola viene ucciso e suamoglie Piera Aiello, che era presenteall'omicidio del marito, denuncia i dueassassini e collabora con la polizia.Rita Atria, a soli 17 anni, nel novembre1991, decide di seguire le orme dellacognata, cercando nella magistraturagiustizia per quegli omicidi. Il primo araccogliere le sue rivelazioni è il giudi-ce Paolo Borsellino (all'epoca procu-ratore di Marsala), al quale si legacome ad un padre. Le deposizioni diRita e di Piera, unitamente ad altretestimonianze, permettono di arresta-re numerosi mafiosi di Partanna,Sciacca e Marsala e di avviare un'in-dagine sull'onorevole democristianoVincenzino Culicchia, per trent'annisindaco di Partanna.Una settimana dopo la strage di viaD'Amelio, in cui perde la vita il giudiceBorsellino, Rita Atria si uccide a Roma,dove vive in segreto, lanciandosi dalsettimo piano di un palazzo di vialeAmelia. Rita Atria per molti rappresen-ta un'eroina, per la sua capacità di ri-nunciare a tutto, finanche agli affettidella madre (che la ripudiò e che dopola sua morte distrusse la lapide a mar-tellate), per inseguire un ideale di giu-stizia attraverso un percorso di cresci-ta interiore che la porterà dal desideriodi vendetta al desiderio di una vera giu-stizia. Rita non era una pentita di ma-fia: non aveva infatti mai commessoalcun reato di cui pentirsi.

  • 20 la LUNA nuova - Maggio 2019

    VOVOVOVOVOLOLOLOLOLONTNTNTNTNTARIAARIAARIAARIAARIATOTOTOTOTO&SOSOSOSOSOLIDLIDLIDLIDLIDARIETARIETARIETARIETARIETA'A'A'A'A'

    Davide Bettuzzi

    Il 25 aprile, a Susano presso il circoloACLI, si è tenuta l'assemblea annualedell'associazione S.C.I.L.L.A..L'associazione, attiva dal 1985 (ma giàun gruppo di volontari operava dal1982), opera nel settore della coope-razione internazionale per lo svilupporealizzando piccoli progetti a sostegnodelle popolazioni nei Paesi "in via disviluppo". L'intervento non vuole esse-re portatore di schemi culturali o ideo-logie proprie della civiltà italiana o deisingoli soci; al contrario, vuole inserir-si nella loro tradizione, storia e cultu-ra, essere al servizio di una crescita

    autonoma della popolazione locale enel rispetto, coesistenza e interscam-bio dei diversi valori e favorire un arric-chimento reciproco. Fino ad oggi sonostati realizzati 85 progetti in 145 inter-venti. L'Associazione opera principal-mente nei settori della tutela della sa-lute, istruzione e promozione umanainviando volontari, attrezzatture o finan-ziamenti in accordo con le popolazio-ni locali. Nel corso degli anni sono sta-te costruite scuole, dispensari medi-ci, posati acquedotti, realizzati e ma-nutenuti impianti idraulici ed elettrici,finanziati progetti di assistenza sani-taria. Progetti piccoli, progettati e rea-lizzati assieme alle popolazioni del

    S.C.I.L.L.A.Associazione

    BILANCIO FINANZIARIO 2018Le richieste di intervento sono molte, ma le possibilità di rispo-sta poche, principalmente a causa delle modeste risorse fi-nanziare a disposizione. Il bilancio economico del 2018 si èconcluso con 46.990,88 euro di entrate e 29.712,56 di uscite;già nei primi mesi del 2019 è stato utilizzato quasi l'intero avanzodi bilancio di 17.278,32.Il dato che risalta fortemente dall'analisi delle voci di spesa èche il 97,44 % delle uscite sono utilizzate per i progetti (mate-riali, finanziamenti diretti, spese aeree, assicurazione) e solo il2,56 % per la gestione dell'Associazione (segreteria, spesebancarie, licenza software gestionale), ciò in virtù del fatto chel'Associazione non ha spese di affitto, utenze, stipendi e i vo-lontari offrono il loro servizio gratuitamente.

    luogo, consegnati funzionanti.Si tratta, come scrisse molti anni faun giornalista, di "una piccola goccianel mare degli aiuti necessari".Piccola goccia, ma che speriamo pos-sa contribuire alla creascita persona-le e comunitaria delle persone raggiun-te. Riteniamo, infatti, che salute e cul-tura siano i presupposti necessari perpermettere alle persone di crescere inmodo tale da migliorare il proprio futu-ro e quello delle loro comunità e viverela propria vita dignitosamente nei loroluoghi. Esattamente come ogni citta-dino del mondo dovrebbe.Informazioni aggiornate e complete suwww.associazionescilla.it.

    Repubblica Democratica del Congo. Costruzione della missione di Idiofa. Nel 2017 è stata costruitauna scuola per circa 500 alunni. In futuro si vorrebbe costruire la scuola materna e l'acquedotto.

  • 21la LUNA nuova - Maggio 2019

    21 aprile 2019. Sera con B2B.Grazie ai Dj Cattoni e Tony Montana e allo Staff sono

    stati raccolti 1.000 euro per il tendone distrutto.

    Nico Bettuzzi

    Grazie alle numerose iniziative organizzate e partecipate,al contributo delle imprese locali, al lavoro dei volontari lapolisportiva Boccassuolo ha di nuovo il tendone danneg-giato dagli eventi di ottobre 2018.Siamo pronti per iniziare la nostra estate con tanti appun-tamenti all’insegna dell’aggregazione e del divertimento per-ché si sa… a Bucasol l’e’ semper festa!

    PROGRAMMAESTATE 2019

    29-30 giugnoPartecipazione alla Sagra del Ciaccio Montanaro conStand polenta e cinghiale, polenta e ragù...

    Luglio, agosto, settembre, ottobre1000 metri di sport. Progetto diretto a prevenire l’abban-dono sportivo per ragazzi 15-19 anni.

    20-21 luglioFesta del Gruppo Alpini BoccassuoloSabato 20. Ore 7.45: alzabandiera. Esercitazione di Pro-tezione Civile e camminata alpina. • Ore 13.00: rancio alpi-no. • Ore 14.30: formazione teorica e pratica di protezionecivile. • Ore 18.00: riunione informativa. • Ore 19.00: sera-ta in compagnia.Domenica 21. Ore 9.00: ammassamento. • Ore 10.00:alzabandiera. Sfilata dalla sede Sociale alla Chiesa. Ono-

    POLISPORTIVA

    BOCCASSUOLO

    re ai caduti, allocuzioni, Santa Messa di S. Apollinare. •Ore 12.50: ammaina bandiera. • Ore 13.00: rancio alpino.

    26 luglioBenvenuta estate. Serata con DJ Fede D.

    26 luglio - 3 agostoMi sballo di sport. Settimana di multisport dai 7 ai 17

    VOVOVOVOVOLOLOLOLOLONTNTNTNTNTARIAARIAARIAARIAARIATOTOTOTOTO&SOSOSOSOSOLIDLIDLIDLIDLIDARIETARIETARIETARIETARIETA'A'A'A'A'

  • 22 la LUNA nuova - Maggio 2019

    LA SALGADALA SALGADABOCCASSUOLO NELLAVALLE DEL DRAGONEBOCCASSUOLO NELLAVALLE DEL DRAGONE

    Rosemary Casolari

    Da un anno ormai si è costituita per Boccassuolo unanuova associazione di promozione sociale, con scopiculturali e ricreativi, denominata La Salgada - Boccas-suolo nella valle del Dragone.Questo appellativo rievocativo (salgada indica infatti la ti-pologia delle viuzze all'interno del nostro borgo) ha lo sco-po di rafforzare in tutti noi, appartenenti a questa realtà,un sentimento di attaccamento ai valori, alle tradizioni, aisimboli, ai luoghi ed ai prodotti della nostra identità loca-le. La nostra comunità, per riallacciare e sviluppare i lega-mi sociali indeboliti da vecchie e nuove “emigrazioni”, devecercare di riappropriarsi di queste radici identificative e,questa associazione ci permetterà di reinterpretarle e diattualizzarle in maniera attiva, sviluppando iniziative volteal raggiungimento di questo obiettivo.Per fare questo opererà in vari modi cercando attraversole proposte di fornire anche degli input socializzanti al-

    anni dal mattino alla sera con Remitti Walter e lo staff del2000 Ski Club.

    AgostoAgosto al VillageSabato 3. Pomeriggio: Corri e cammina al Village conla straordinaria partecipazione delle Pink Ambassador. •Serata: Festa del gruppo di Ballo di Boccassuolo conesibizione scuole di ballo. Serata danzante con l'orchestaI giovani romagnoli.5 - 10 agosto. 6-14 anni e 15-19 anni.Football Camp e non solo con gli allenatori Renzo Ber-gamo, Domenico Di Gesù, Marco Costi.Volley Camp e non solo con Nicolò Zanni, Alice Severi,Fabio Ternelli, Nino Severi.

    trettanto importanti.Il nostro piccolo paese infatti, come tanti altri del resto,ha sofferto di un forte spopolamento e coloro che vivonocoraggiosamente ancora qui, oltre ad avere un grandecuore, una grande forza, molto spirito di iniziativa, hannoanche tanta voglia di stare insieme.La Salgada vuole essere anche semplicemente questo:occasione per ritrovarsi, per condividere ricordi ed emo-zioni. Il proponimento di farci conoscere come Associa-zione nasce quindi per coinvolgere tutte le persone dibuona volontà che pensano di poter dare e dire qualcosaalla collettività e che abbiano il desiderio di quel sano“stare bene insieme” con la consapevolezza che tuttipossono essere orgogliosamente un arricchimento pergli altri.Mi auguro, quindi, che tutte le persone interessate a con-dividere propositivamente queste finalità di promozionesociale, vogliano collaborare ed entrino a far parte di que-sto nuovo progetto.

    VOVOVOVOVOLOLOLOLOLONTNTNTNTNTARIAARIAARIAARIAARIATOTOTOTOTO&SOSOSOSOSOLIDLIDLIDLIDLIDARIETARIETARIETARIETARIETA'A'A'A'A'

    Il 10 agosto al mattino finali di calcio epranzo di fine corso con premiazioni.Venerdì 9. Village Summer Music: serata con DJ FedeD.Domenica 11. Pranzo raccota fondi Ragazzi Specialicon l'Emozione Non ha Voce. • Pomeriggio: inizio Borga-te 2019 con sfilata delle bandiere per il paese.Domenica 11 - mercoledì 14. Borgate 2019 con unanuova edizione di divertimento per tutti.Mercoledì 14. Gran finale delle BorgateVenerdì 16. Festa di S. Rocco: S.Messa al Campo Spor-tivo Edmondo Gatti con benedizione delle macchine. •Pomeriggio: Gara di MTB Trofeo Medito Guigli. Serata:Cena di S. Rocco e a seguire ballo liscio con l'orchestra Lavaporiera.

  • 23la LUNA nuova - Maggio 2019

    LunaLunaPeriodico dell'associazione "la Luna". Sede in Via Palazzo Pierotti, 4/a - 41046 Palagano (MO) - Italy. Autorizzazione tribunale di Modena numero 1414 del 13/11/1997

    laPer iod ico ind ipendente d i Pa lagano e d in torn i

    nuovanuovaGennaio 2019 • Anno XXII • Numero 54 • NUMERO SPECIALE RIDOTTO

    CHE SCUOLA FARÒCON MIO FIGLIO?

    In questi giorni iragazzi di terzamedia e i loro genitorisi trovano adaffrontare lacomplessa sceltadella scuolasecondaria disecondo grado.Decisione cheassumerà unsignificatoimportante per lacrescita e laformazione di queiragazzi e, diconseguenza,per le lorofamiglie.

    Come promesso, pubblichiamo il numero "speciale"di gennaio 2019, diffuso, fino ad ora, solo on line.

  • Osvaldo Casini

    È proprio vero. I ragazzi di terza media si accingo-no a fare una scelta molto importante e determinan-te per il loro futuro di studenti e, in prospettiva, ancheper l’inserimento nel mondo del lavoro.A 14 anni non è assolutamente facile avere le ideechiare e poter ipotizzare con sicurezza il proprio fu-turo, ma ci sono gli strumenti e i modi per fare unascelta oculata e ragionata.Chi sono i protagonisti che in questo momento ven-gono tirati in ballo?Innanzitutto gli insegnanti che conoscono i ragaz-zi, hanno seguito le loro fasi di apprendimento e neconoscono anche alcuni aspetti caratteriali.Il loro giudizio è importante ai fini della scelta finale eva tenuto in grande considerazione.Protagonisti ancora più importanti sono i genitori:conoscono completamente i loro figli, le qualità, ledebolezze, le aspettative, ma anche i sogni belli cheli proiettano in un futuro che è soltanto loro e dal qua-le si possono fare accarezzare.

    Redazione: Davide Bettuzzi, Francesco Dignatici, Martina Galvani, Milena Linari.

    Hanno collaborato: Fabio Braglia, Osvaldo Casini.

    Chiuso in redazione il 15/01/2019 - Pubblicato solo in formato digitale su www.luna-nuova.itLa versione cartacea sarà inserita nel prossimo numero de la LUNA nuova.

    la Luna nuovaAttualità, cultura, tradizioni, solidarietà. Periodico indipendente di Palagano e dintorni

    Direttore responsabile: Andrea FrattiAssociazione La Luna. Via Palazzo Pierotti, 4/a - 41046 Palagano (MO). Tel.: 0536/961621 - Fax: 0536/970576

    www.luna-nuova.it - e-mail: [email protected]. 54 - Anno XXII - Gennaio 2019 - NUMERO SPECIALE. Fondato come "la Luna nel Pozzo" (13 numeri dal 1993 al 1996)

    Aut. Tribunale di Modena num. 1414 del 13/11/1997

    la Luna nuova viene inviata a tutti i soci e sostenitori dell'Associazione la Luna.La quota associativa minima annuale è di 2O Euro e può essere versata direttamente ai soci autorizzati:

    Nadia Marasti: ditta Edilart Marasti - Via XXIII Dicembre, 35 - Palagano Tel. 0536 961521Ricchi Bruno: assicurazioni - Via XXIII Dicembre 8 - Tel. 0536 961266

    IL CONTO CORRENTE BANCARIO NON È PIÙ ATTIVOInfo: [email protected] - www.luna-nuova.it

    In questo momento io, molto umilmente, vorrei dareun consiglio a tutti i genitori: mettetevi intorno a untavolo con i vostri figli e, insieme, prendete in consi-derazione ogni possibile scelta; analizzate le poten-zialità delle scuole nei loro programmi e quello cheogni scuola può dare al ragazzo per affermarsi comeuomo; soprattutto valutate attentamente quello chela scuola programma per il sociale, per l’inclusione,per quei ragazzi meno fortunati che devono lottaredi più per realizzarsi.Ragazzi, questi devono essere i vostri valori, erano ivalori dei vostri genitori e dei vostri nonni, che devo-no essere sempre il vostro punto di riferimento.Se la scelta verrà fatta con l’impegno di tutti e quindicondivisa, le difficoltà verranno affrontate con piùcoraggio senza sgridate o punizioni mentre i momentidi gioia e soddisfazione faranno crescere la famigliae la famiglia deve tornare ad essere il luogo deputa-to alla completa formazione dei giovani.Un ultimo consiglio: ragazzi, non accontentatevi mai,ponetevi degli obiettivi alti, dimostrate che siete ingrado di possedere il futuro.

    UNA SCELTAIMPORTANTE

    Ragazzi, non accontentatevi mai,ponetevi degli obiettivi alti,

    dimostrate che siete in grado dipossedere il futuro.

  • Gennaio, il primo quadrimestre è agli sgoccioli, eppure bisogna già pensare al prossimo annoscolastico. Il nuovo sistema di iscrizione alla scuole secondarie di secondo grado (scuolesuperiori, per intenderci) sembra perfetto per aggiungere ansia ad altra ansia, ma la prenota-zione digitale costringe gli studenti dell’ultimo anno delle scuole primarie di secondo grado(terza media, per intenderci) a prendere ora una decisione molto importante.Ma a chi spetta questa scelta? Chi ha diritto d’opinione? La decisione tocca unicamente aglistudenti, visto che le conseguenze ricadranno in primis su di loro? È giusto responsabilizzaretanto ragazzi di 14 anni? Non si corre forse il pericolo di scaricare sui figli una questionespinosa, che altrimenti rischierebbe di accendere discussioni e malumori interni al nucleofamiliare? Insomma, la famiglia deve lasciare piena libertà decisionale al figlio o fare sentire lapropria voce, anche a costo di sollevare le proteste della prole?

    La tendenza dilagante, soprattutto riferita all’ambito scolastico, è quella di assecondare i figli,come se l’essere buoni genitori corrispondesse necessariamente ad accontentarli, riponendoin loro massima fiducia e ponendoli indiscutibilmente sempre dalla parte della ragione. Ma idubbi sono legittimi e diventano ancora più insistenti quando si pensa all’istituto in cui trascor-rere i successivi 5 anni. Nel vagliare le differenti possibilità, lo studente cercherà di trovare unarisposta ai suoi desideri più immediati, che spesso coincidono con la voglia di rimanere insie-me ai propri amici, la spinta ad allontanarsi dall’ambiente già noto e controllato, per esplorareun mondo più distante e, quindi, maggiormente libero da vincoli e condizionamenti sociali.Eppure, a ben guardare, l’iscrizione alle superiori dovrebbe essere solo in minima parte in-fluenzata da simili spinte, proprio perché non si ripercuote unicamente sull’immediato, maagisce su un lungo periodo, provocando conseguenze a lungo raggio. È esattamente su unsimile livello che dovrebbe muoversi la famiglia, riscoprendo il significato di una parola ormaiimpolverata, ovvero:

    Lungimiranza: capacità di prevedere per tempo ciò che potrebbe accadere e di adeguarvicon saggezza l'agire.

    I genitori hanno il compito, difficile e forse ingrato, di essere saggi e profetici, riflettendo nonsolo su quale sia ora, adesso, la cosa migliore per il proprio figlio, ma anche e soprattuttoquale possa essere la sua felicità e la sua realizzazione a lungo termine. Bisogna mettere alprimo posto il processo di maturazione del figlio, la sua crescita, il monitoraggio del suo per-corso, la spendibilità dei titoli scolastici, gli eventuali sbocchi lavorativi, la possibilità di prose-guire ulteriormente gli studi, considerandone le difficoltà di apprendimento, caratteriali, am-bientali e molte altre varianti.La famiglia è chiamata, cioè, a ragionare là dove il figlio fatica a proiettarsi, accompagnandoloverso una maturità che, si spera, possa coincidere anche con l’indipendenza.D’altronde, per dipingere una montagna, il punto di vista peggiore è quello di chi la sta scalan-do, mentre il miglior pittore sarà quello rimasto ai piedi del monte, potendolo osservare nellasua interezza. Per quanto i desideri dello studente abbiano sempre un peso e una valenzaelevatissimi, gli adulti non possono lavarsene le mani e declinare ogni responsabilità, visto chesono loro, “da terra”, a intravedere possibili ostacoli e eventuali mete raggiungibili.Il rischio? Ovviamente, interferire con scelte tanto delicate apre a potenziali contrasti, a “musilunghi” e ripicche, ma lo scontro e il dissenso sono il peso che deve sopportare chi agisce,anche per il bene, anche se mosso dalle migliori intenzioni. D’altronde, non è necessarioessere sempre popolari, soprattutto quando si ha un ruolo genitoriale, come non è sempreobbligatorio essere sempre capiti, accontentare sempre, essere sempre accondiscendenti. Ifrutti andranno raccolti sul lungo periodo.Quindi buona scelta, a voi ragazzi… e a voi famigliari.

    LUNGIMIRANZA

    Coloro chedisegnanoe’ paesi sipongonobassi nelpiano aconsiderarela natura de’monti e de’luoghi alti,e perconsiderarequella de’bassi sipongono altisopra e’monti.

    (N. Macchiavelli, "Il Principe")

  • 26 la LUNA nuova - Maggio 2019

    Martina Galvani

    In questi giorni i ragazzi di terza me-dia e i loro genitori si trovano ad affron-tare la complessa scelta della scuolasecondaria di secondo grado. Decisio-ne che assumerà un significato impor-tante per la crescita e la formazione diquei ragazzi e, di conseguenza, per leloro famiglie, che li accompagnerannoin questo percorso. Per guidare que-sto momento delicato, allora, può for-se risultare utile la prospettiva di chiha vissuto la scuola, come alunno op-pure come docente. Mi riferisco al Li-ceo economico sociale di Palagano elo faccio dalla prospettiva dell’inse-gnante. È il corpo docente, infatti, cheinsieme ai genitori è chiamato a con-tribuire attivamente al percorso forma-tivo degli adolescenti e alla loro matu-

    IL PUNTO DI VISTADI UN'INSEGNANTE

    L’ambiente familiare che caratterizza il liceo palaganeserende i rapporti tra gli insegnanti e gli alunni semplici e

    diretti; lavorare con classi piccole permette di curarel’individuo, rendendo più fruttuoso lo sviluppo

    delle potenzialità di ognuno.

    razione intellettuale.Credo perciò di poter spendere giustodue parole per testimoniare la positivi-tà della mia esperienza, in qualità ap-punto di insegnante nel Liceo Formig-gini di Palagano. Lo faccio perché ef-fettivamente il ruolo che svolgiamo puòessere più o meno efficace, più o menocomplesso o gratificante, anche gra-zie al tipo di clima che si crea nella“comunità scuola”. L’ambiente familiareche caratterizza il liceo palaganeserende i rapporti tra gli insegnanti e glialunni semplici e diretti; lavorare conclassi piccole permette di curare l’in-

    Liceo Formiggini, sede distaccata di Palagano.Aula di informatica

    dividuo, rendendo più fruttuoso lo svi-luppo delle potenzialità di ognuno edando la possibilità ai docenti di agiresulle difficoltà del singolo. Il dialogo conla famiglia, poi, costituisce un altropunto essenziale, all’interno di unastrategia educativa che mira allo svi-luppo della persona.Sperando che queste poche righe pos-sano svolgere un po’ un ruolo di bus-sola o di mappa orientativa, l’augurioè quello di puntare ad una scelta chesia il più possibile modellata sulle qua-lità specifiche di ogni ragazza e ragaz-zo.

    CHE SCUOLA FARÒ CON MIO FIGLIO?

    Inserto: la LUNA nuova - NUMERO SPECIALE - gennaio 2019

  • 27la LUNA nuova - Maggio 2019

    RIFLESSIONE DI UNEX STUDENTE

    Francesco Dignatici

    Sulla libertà di scelta da parte dei ra-gazzi e delle proprie famiglie non mimetto nemmeno a discutere. La do perscontata. Basti pensare che io vengoda una famiglia che ha visto uno deidue figli studiare al liceo di Pavullo el’altro (quello “piccolo”, cioè io) studia-re al liceo di Palagano.Quello che segue ha principalmentequesto senso: esprimervi quanto io siaconvinto al 200% che il Liceo di Pala-gano valeva e vale ancora tantissimo.Spero che questo possa creare qual-che ulteriore spunto di riflessione po-sitivo per i ragazzi e per le famiglie chesi apprestano a fare una scelta impor-tante.

    Essendo abituato a ragionare su unconcetto alla volta, provo anche qui adutilizzare questo approccio. Per pun-ti, provo ad esprimere quanto io credafermamente nel valore del Liceo diPalagano. Mi sono diplomato nel2003, quindi sono passati un po’ dianni. Ma mi sono informato sulla si-tuazione attuale e, da quello che hocapito, se c’è stato un cambiamento,c’è stato in meglio. Come anticipato,scrivo di seguito qualche mia consi-derazione.

    • L’esperienza che ho avuto in questascuola è fra le due-tre più importantidella mia vita; lo dico in senso positi-vo.• Ho capito che il livello della didatticaè di tutto rispetto; nel complesso pen-so che il Liceo di Palagano non abbianiente da invidiare alla maggior partedelle scuole superiori (licei, istituti tec-nici, professionali, etc.) della provin-cia di Modena e non solo; posso so-stenere questo, perché ho avuto testi-monianze da parte di altri amici o sem-plici conoscenti che hanno avuto espe-rienza di altre scuole e me ne hannoparlato.• Ho capito che il lato umano e di va-lorizzazione del singolo studente chesi può avere in questa scuola è forse“unico”. Il migliore, perlomeno rispettoalle altre realtà di cui sono venuto aconoscenza. Questo dipende moltoanche dalla dimensione familiare, ac-cogliente e protettiva che può offrire unambiente del genere, ma non solo:credo che dipenda anche dai valoriportanti che stanno alla base di que-sta scuola e del suo approccio didatti-co ed educativo.• Un ambiente piccolo e vicino, di persé, non è “sulla carta” il migliore in ognisingolo caso; e nemmeno è scritto chel’ambiente “ristretto” e in qualche modo

    “rassicurante” costituisca per forza lascelta più azzeccata. È pure normaleche ci siano giovani di 14 anni che vo-gliono spingere i propri interessi e ipropri sogni anche al di fuori di Pala-gano. Sostengo altresì, che è il liceodi Palagano stesso ad avere fatto “ilpasso”, ad avere allargato le proprievedute ben oltre i confini del nostroComune; questo è stato e questo èavvenuto in maniera ancora più evidentedopo il recente processo di stataliz-zazione. Una realtà piccola, ma cheha allargato i propri orizzonti sottomolti punti di vista.• Qui mi rivolgo in particolare ai ragaz-zi affascinati da realtà come Pavullo,Sassuolo, Modena, da realtà più “gran-di” di Palagano. Vi dico la verità, vicapisco bene perché anche io, perquanto sia un po’ innamorato del miopaese, ho sempre pensato che sia fon-damentale fare esperienze al di fuoridel paese stesso. Ma vi dico di più:queste esperienze, anche durante ilperiodo del liceo, le facevo. Le facevoquando prendevo una corriera insiemeagli amici per farmi un bel giro fuoriporta. Le facevo nei pomeriggi in cuiprendevamo il motorino e giravamo lamontagna. Le facevo quando viaggia-vo con la mia famiglia. Le facevo nellasquadra di calcio di Lama Mocogno.

    21 marzo 2015. Ragazzi del liceoFormiggini al corteo organizzato

    da "Libera" a Bologna.

    Inserto: la LUNA nuova - NUMERO SPECIALE - gennaio 2019

  • 28 la LUNA nuova - Maggio 2019

    Le facevo quando, genitori permetten-do e “sfruttando” amici più grandi, re-sponsabili e patentati, andavo a Pa-vullo, Castellarano, Scandiano, Sas-suolo, Modena. Ma soprattutto sotto-lineo questo: queste esperienze le fa-cevo quando era la scuola stessa checi portava in gita o a scoprire cosa c’eradi bello fuori da Palagano, in Italiacome all’estero, a livello formativo e cul-turale.• Tutte le cose che potevo fare al difuori della scuola e dello studio (a direil vero mi pento di non averne fatte dipiù, magari anche più interessanti!) esi-stevano per un semplice motivo: il tem-po che avevo a disposizione. Il fatto difrequentare una scuola nel paese dovevivevo, mi lasciava tanto tempo libero,nonostante da studiare ce ne fosse ece ne sia ancora. Facendo due contia spanne, chi faceva un’esperienzaanaloga alla mia ma, ad esempio, aSassuolo, aveva circa 3 ore di tempolibero in meno ogni giorno, 15 in menoogni settimana, 60 in meno ogni mese.• Alla luce del punto precedente qual-cuno potrebbe obiettare: “E la corrieradove la metti? Anche quello è tempolibero e c’è chi mi ha detto che si èdivertito un casino”. Come la vedo io:che quello sia tempo davvero libero,parliamone. Sul fatto che possa esse-re divertente, non so, forse va a gusti.Di sicuro non è così divertente se lafai per 5 anni di seguito, quasi tutti igiorni.• A quattordici anni avevo qualche ideachiara, qualche altra un po’ meno.

    Sapevo di volere fare un liceo, quellosì. Sul “dove” ero più dubbioso. Con-frontandomi coi miei genitori, sono ar-rivato a questa soluzione: biennio aPalagano, triennio a Pavullo. È unasoluzione percorribile, ancora adesso.Dopo il biennio, a dire il vero, mi è suc-cesso questo: mi sono trovato moltobene a Palagano e ho deciso di rima-nerci fino all’esame di maturità.• Studiare non mi faceva impazzire,ma non mi dispiaceva nemmeno. Nonero tra i più bravi della scuola, ma mela cavavo bene. Non solo: l’ambientedi quella scuola, salvo il primo anno ditimidezza notevole, mi piaceva proprio.Mi sentivo totalmente a mio agio. Tut-tavia notavo questo: la scuola non sipreoccupava tanto di me, quanto diquelli che a proprio agio non sembra-vano proprio. Di quelli a cui studiarepiaceva poco. Di quelli che, talvolta,venivano da situazioni difficili. Eranoloro, mi è parso, ad avere sempre ilprimo posto fra i pensieri della presidee dei docenti. Non è poco, davvero nonè poco.• Ai “miei tempi” le rate da pagare peruna scuola privata non erano certo tra-scurabili nel bilancio di una famiglia.Da questo punto di vista, la stataliz-zazione della scuola rappresenta unvantaggio enorme.• Liceo, va bene. Ma quale indirizzo?Il liceo di Palagano ha sempre avutoun taglio in qualche modo più umani-stico, come materie, rispetto per esem-pio ad un liceo scientifico. Prima c’era-no gli indirizzi linguistico (io ho scelto

    CHE SCUOLA FARÒ CON MIO FIGLIO?

    quello) e il socio-psico-pedagogico.Ora è subentrato l’indirizzo economi-co sociale. In generale penso che l’in-dirizzo specifico di un liceo conti, ma“fino a mezzogiorno”. Conta molto dipiù la qualità intrinseca del liceo, piut-tosto che l’indirizzo specifico, per que-sta precisa ragione: un liceo, non ser-ve tanto ad accumulare nozioni. Unbuon liceo, come quello di Palagano,ti insegna ad imparare. La mia espe-rienza personale mi ha portato, in se-guito alla matu