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Luna Luna l a Periodico indipendente di Palagano e dintorni nuova nuova Ottobre 2011 Anno XIV Numero 38 www.luna-nuova.it Più pagine, più contenuti, nuova grafica la Luna si colora 18 MARZO 1944 LA STRAGE Monchio, Costrignano, Susano, Savoniero 6 LUGLIO 2011 ricordata SPECIALE SPECIALE

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LunaLunala P e rio d ico ind ip e nd e n te d i P a la g a no e d in to rn i

nuovanuovaOttobre 2011 • Anno XIV • Numero 38

www.luna-nuova.it

Più pagine, più contenuti, nuova grafica

la Luna si colora

18 MARZO 1944

LA STRAGE

Monchio, Costrignano,Susano, Savoniero

6 LUGLIO 2011

ricordata

SPECIALE

SPECIALE

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2 la LUNA nuova - Ottobre 2011

RedazioneDavide Bettuzzi, Graziano Bertugli,

Laura Bettuzzi, FrancescoDignatici, Martina Galvani, PaoloGualandi, Milena Linari, Gabriele

Monti

3 Terza pagina Verona, 6 luglio 2011

4 Fatti & Misfatti Notizie da Palagano e dintorniStazione ecologica, si riparte - Champions' camp -Campionati mondiali di Bench Rest - Wi-Fi a Palagano -Dall'Africa all'Appennino - Boccassuolo Village - Gli asine lli diLama - Biancaneve e i sette nani - Notizie in breve

Collaboratori Andrea Albicini, Osvaldo Casini,

Deborah Guigli, Maciùpiciù, MarinoMarasti, Matteo Mattei, Bruno

Ricchi, Chiara Ricchi, Chiara Tonarini,Comunità educativa Liceo di

Palagano

la Luna nuovaAttualità, cultura, tradizioni, solidarietà. Periodico indipendente di Palagano e dintorni

Direttore responsabile: Giuseppe Cerv ettoAssociazione La Luna. Via Palazzo Pierotti, 4/a - 41046 Palagano (MO). Tel.: 0536/961621 - Fax: 0536/970576

www.luna-nuov a.it - e-mail: redazione@luna-nuov a.itNum. 38 - Anno XIV - Ottobre 2011. Fondato come "la Luna nel Pozzo" (13 numeri dal 1993 al 1996)

Aut. Tribunale di Modena num. 1414 del 13/11/1997

la Luna nuova viene inviata a tutti i soci e sostenitori dell'associazione la Luna.La quota di iscrizione è libera e può essere versata sul nostro conto corrente bancario o

direttamente presso la sede dell'associazione.

Associazione "la Luna" - C.C. numero 100016 - Banca Popolare di Verona, BancoSan Geminiano e S. Prospero agenzia di Palagano

IBAN: IT 82 M 05 18866871 000000100016Info: [email protected] - www.luna-nuova.it

Tiratura: 350 copie

Chiuso in redazione il 29/10/2011

Stampato in proprio

12 Scuola Il liceo col vestito nuovo - "La scuola è aperta per te"

15 Associazionela Luna

Operazione HC 5500

16 Comune Amministratori a confrontoSpazio autogestito offerto ai gruppi consigl iari del Comune di Palagano

20 Speciale La strage ricordata: 18 marzo 1944-6 luglio 2011

28 Alto voltaggio Rubrica musicale della LunaStill Water

30 Volontariato Associazione S.C.I.L.L.A.30 anni di solidarietà

32 Fenomeni I misteri della Sindone

34 Il viaggio Kalos irtate in Salento - Missione Madagascar

36 Ricordi Italiano e dialetto

38 Ricerche Jacopone da Todi... nel 2011

40 Poesia La ballata della valle

41 Posta Scrivi alla Luna

44 Riflessioni Martin Luter King

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mm

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3la LUNA nuova - Ottobre 2011

Con la sentenza del 6 luglio2011 si è fatta la storia. Di

sicuro non si è fatta giustizia.Il processo per la strage di Monchio,Costrignano, Susano e Savoniero hacontr ibuito, infatti, a scr ivereun’importante pagina di stor ia.

Rimane però difficile comprendere il concetto di giustizia a distanza di più disessant’anni, con imputati ultranovantenni.Nessuno si sogna di dire che questo processo sia stato inutile, anzi. Dareun nome e un volto ai boia che hanno trucidato civili inermi ha permesso dichiudere i conti con un passato doloroso. Sorgono tuttavia spontanee alcuneconsiderazioni.Perché tutto questo è accaduto così tardi?La nostra è stata una strage particolarmente dimenticata. Forse perchénon è stata una strage di parte: è stata infatti passata per le armi la poveragente senza una bandiera di nessun tipo; a riprova di questo non è statarisparmiata nemmeno una persona che si è identificata ai suoi assassinicon la tessera del partito fascista. Per gli uni e per gli altri non era possibiledare un colore a quei morti secondo il cinico rituale della politica.E allora che cosa rimaneva se non sviluppare la solidarietà tra le persone?Se sono comprensibili le motivazioni che hanno portato ad un’amnistia difatto, determinante per ottenere la rappacificazione e scongiurare il pericolodi conflitti civili, non si comprende l'oblio in cui è stata mantenuta questavicenda nella comunità in cui è avvenuta.Ciò ha impedito la condivisione di una così tragica esperienza con gli altriabitanti del comune.Non si e potuto così sviluppare un solido e diffuso sentimento di solidarietà,di condivisione del dolore, di sostegno che forse avrebbe potuto aiutare isuperstiti ad affrontare meglio gli eventi oltre a far crescere una comunitàche, pur piccola, invece si è dimostrata frammentata, chiusa in se stessa.Certo è facile giudicare a posteriori, ma, a sentire alcuni superstiti, ancorarimane un po' di amaro in bocca. Ciò nonostante e pur nei suoi limiti, ilprocesso di Verona rimane l’atto che più di tutti ha contribuito a lenirel'amarezza per questa lunga e triste vicenda.

Terzapagina

Verona,6 luglio 2011

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4 la LUNA nuova - Ottobre 2011

STAZIONE ECOLOGICA:SI RIPARTE

Dopo i lavori diadeguamento eammodernamento,il primo ottobre hariaperto la stazioneecologica diFiaborra

Notizie da Palagano e dintorniFATTI & MISFATTI

stato praticamente ignorato, oradobbiamo accelerare i tempi per-ché entro la fine del 2012 tutti icomuni d'Italia devono raggiun-gere il 60% di raccolta differen-ziata. I comuni che non raggiun-geranno questo obiettivo incor-reranno in sanzioni amministra-tive che andranno a ripercuo-tersi inevitabilmente sulle bollet-te dei cittadini. Per recuperareil tempo perduto, a breve, ver-ranno costituiti gruppi divolontari che si occupe-ranno di fare informazio-ne distribuendo anchemateriale informativo; inun secondo momento si

pensa di pas-sare casa percasa per sen-sibilizzare ul-teriormente lapopolazione.Per dare unaidea diversada quella cheè stata fino ad oral'isola ecologica e pro-porla non solo comepunto di conferimentodi materiali da butta-re, ma anche come

1 ottobre 2011: cerimonia diriapertura della stazioneecologica: discorso delle

autorità, laboratorio didattico,omaggio di un'ecoborsa a chiha conferito almeno un rifiuto

differenziato e, infine,rinfresco.

di Gabriele Monti

Il primo ottobre scorso, si ètenuta l'inaugurazione della sta-zione ecologica del nostro comu-ne. Dopo una chiusura di alcunimesi, che ha permesso la messaa norma di tutto l'impianto, haripreso a funzionare quella cheera la vecchia isola ecologica, chenegli ultimi tempi aveva preso piùi connotati di una discarica a cieloaperto che di una stazione per laraccolta differenziata.Il grosso problema dei rifiuti ri-guarda anche noi cittadini di Pa-

lagano: se fino ad orail disco rso era

ORARI DI APERTURA

STAZIONEECOLOGICA

DI FIABORRA

Martedì dalle 14.00 alle 17.00Giovedì dalle 14.00 alle 17.00Sabato dalle 9.00 alle 12.00

dalle 14.00 alle 17.00

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punto di aggregazione, si pensa di ad-dobbarla con un albero di Natale e unpresepe nel periodo natalizio, mentreper la primavera c'è il progetto di or-ganizzare eventi per giovani e menogiovani.La popolazione ha il compito più im-pegnativo in tutto questo perché, senon c'è l'impegno di tutti nel suddivi-dere i rifiuti e nel conferirli alla sta-zione negli orari di apertura della stes-sa, tutti gli sforzi che vengono messiin campo non serviranno a niente.Al contempo le forze di polizia comu-nali sono state incaricate di vigilare esanzionare chi non rispetta le regole,questo nell'interesse di tutti. Duran-te gli orari di apertura all'interno della stazione sarà presente personale qualificato. Un risultato giàraggiunto dalla nuova amministrazione è quello di aver ottenuto la parificazione della tariffa per losmaltimento dei rifiuti a livello provinciale. Ci permettiamo di dare un suggerimento all'amministrazione:come già accade in diversi comuni limitrofi sarebbe bello che chi si impegna nella raccolta differenziatavenisse premiato o con sconti sulle bollette o con altro riconoscimento.

Castellarano, primo assoluto nellaquinta edizione del "Premio Comu-ni a cinque stelle" organizzato dal-

l'associazione "Comuni virtuosi" a cui hanno partecipato 32 co-muni italiani con più di cento progetti. Raggiunto l'obiettivo in tuttee cinque le categorie: gestione del territorio, impronta ecologica,rifiuti, mobilità, nuovi stili di vita. Come premio, un tecnico ed unamministratore potranno partecipare al "Corso residenziale al Cen-tro per l'energia e l'ambiente" di Springe in Germania; inoltre sipotrà usufruire di una consulenza tecnico-economica per il miglio-ramento della gestione integrata dei rifiuti urbani.

Le "5 stelle" diCastellarano

COMUNI VIRTUOSI

Calcio, pallavolo, basket e pallamano sono statigli sport presentati ai camp monosportivi, ma ilvero valore aggiunto del Champions’ Camp, cheanche per questa stagione ha visto oltre il 60%degli iscritti indirizzarsi verso questa scelta, èstato il camp multisportivo con tutte le sue pro-poste: arrampicata sportiva, beach-volley,mountain bike, tiro con l’arco, rugby, scherma,equitazione, hokey su prato, judo, beach-soccere piscina. Un grande successo, così come per i 4turni di Mini Camp Multisport, le mini vacanze di 5giorni tra sport e natura studiate appositamenteper i bimbi più piccoli. I Champions’ Camp unisco-no tutti: 28 sono le discipline sportive praticate,183 le Società Sportive o Scuole partecipanti,26 le città italiane di provenienza più 2 iscrittidall’estero.

Sfiorate le 1.000 presenze traiscritti e staff, divise nei 17 turni

settimanali, nelle tre sedidell’Appennino modenese:

Palagano, Polinago e Zocca

Notizie da Palagano e dintorni

CHAMPIONS' CAMP

I Champions’ Camp non sono però caratterizzatisolo da sport e divertimento: educazione, solida-rietà e formazione dei ragazzi sono le fondamen-ta del camp. I Champions’ Camp infatti, oltre adessere presenti in vari Progetti di Solidarietà conUnicef, Avis, Saharawi e Comunità La Corte, du-rante la stagione 2011 hanno collaborato con laFSSI (Federazione Sport Sordi Italiani) che ha vi-sto impegnati in un turno ai Champions’ Camp2011, a Polinago, 21 bambini sordi che hanno cre-ato un legame forte e positivo con tutti gli altriragazzi iscritti al camp. Uno Staff di grande valo-re e professionalità si è alternato nei 17 turni deiChampions’ Camp: 113 persone che hanno fattodivertire i partecipanti con sport, animazione, maanche tanta cura sulla sicurezza e attenzione atutti gli aspetti educativi della vita in comune.Nella sede di Palagano, durante i mercatini delmercoledì sera, è stata presentata la bancarelladei Champions’ Camp con la vendita di lavorettimanuali realizzati durante le attività di laboratoriocreativo. Il ricavato è stato devoluto in favoredel centro per i ragazzi portatori di handicap “lupisociali” di Vitriola. (www.championscamp.it)

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CAMPIONATIMONDIALI DI

BENCH REST

Il nostro compaesanoMassimo Guerzoni conquista il podio

FATTI & MISFATTI

Il progetto prevede un'espansione della copertura nei comunidell’Unione di comuni montani Valli Dolo, Dragone e Secchia.

Le aree di copertura delle frazioni e capoluogo nel comune di Palaganosono:Palagano:parco comunale, teatro, piazza del mercato e piazza delmunicipio; Savoniero: piazzale della chiesa e area sportiva; Susano:piazzale della chiesa; Costrignano: piazzale della chiesa, piazzale delbar; Monchio: polo scolastico, area sportiva; Boccassuolo: piazzaledella polisportiva.

Per ottenere l'autorizzazione all'accesso rivolgersi in municipio ad Ema-nuela o Giovanna. Con 10 euro si ottengono le credenziali di accesso(password) per 720 ore di navigazione da utilizzare in un periodo inde-finito.

PROSEGUONO I LAVORI DIAMPLIAMENTO DELLA WIFI ZONE

NEL COMUNE DI PALAGANO

ottima performa nce di Ma ssimoGuerzoni ai campionati mondiali di BenchRest a Volmerange, in Francia, dal 24 al 28agosto: settimo classificato individuale e me-daglia di bronzo con la squadra. Le squadre ei singoli tiratori italiani hanno riempito tutti ipiazzamenti, secondi solo agli americani, indiscussileader in questa specialità (da loro inventata). Non tutticonoscono questa disciplina sportiva, ma è lo stesso Massi-mo che spiega: "Il Bench Rest è la massima espressione diprecisione e ricerca nel tiro con la carabina, molti lo defini-scono la F1 del tiro a segno. Si spara da seduti, appoggiatial “bench” (banco in cemento) e la carabina è sostenutaanteriormente dal “rest”, una sorta di cavalletto, e poste-riormente da un cuscino riempito di sabbia. Si tratta di spa-rare 5 colpi in 7 minuti tutti il più vicini possibile ("rosata").Questo per 5 turni, cambiando banco ogni turno di tiro. Ci sono due categorie: ligth varmint (LV) eheavy varmint (HV); cambia il peso, quindi puoi avere una canna più lunga e più precisa. I proiettili sonofatti da noi. Per avere la massima precisione devi lavorare sul bossolo, scegliere quale palla è meglio perle caratteristiche della tua cameratura e passo di rigatura, ma qui andiamo in un terreno difficile da

spiegare per chi non ha un po' di confidenza con le armi. Non si tratta solo di andare alpoligono a sparare, ma c'è tutta una preparazione prima che prende molto tempo,

ma se si ha un po' difortuna, come è ca-pitato a me, arrivanoanche le soddisfazio-ni. In agosto a Vol-merange ho parteci-p ato a i m o nd ial i“WBC11” portando acasa un bronzo con lamia squadra (i mon-diali si disputano soloa squadre): TeamITALY B 3° classifica-ti nel grand aggrega-te Heavy Varmint e,per f inire, l'u ltimogiorno, nella gara in-dividuale ho ottenutoil 7° posto. Posso direche mi sono diverti-to!" (db)

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Con un contributo di 5.000 euro è stato sistematoun appartamento inagibile della casa popolare diLama di Monchio, dove, dalla prossima settimana,saranno ospitati tre rifugiati politici. La Protezionecivile rimborsa con 40 euro al giorno le spese divitto e alloggio. Per legge, gli immigrat i non po-tranno lavorare, ma verrà fatta conoscere loro larealtà del volon tariato del nost ro comune, inparticolar modo dell'associazione “Montagna viva”,che nasce appunto nelle zone di Monchio, in modotale da permettere ai rifugiati, qualora lo vorranno,di inserirsi nel contesto sociale di Palagano.

E a Palagano?

Di Laura Bettuzzie Paolo Gualandi

Da agosto, sono presentia Montefiorino due dei rifugiati po-litici arrivati a Lampedusa dallaLibia. Abbiamo intervistato il sin-daco Gualmini che ha illustrato lasituazione. Di provenienza nige-riana, si sono trovati in Libia alloscoppio della rivoluzione e si sonoimbarcati per Lampedusa. Da quitrasferiti a Carpi e poi a Monte-fiorino, affidati al comune dallaProtezione civile con un rimborsospese (vitto e alloggio) di 40 euroal giorno. La scelta di accoglier-ne due (e non di più come ave-vano proposto al comune) è det-tata dal fatto che nel paese nonsono presenti le strutture adattee il necessario per seguire ade-guatamente più di due persone.Inizialmente sono stati ospitatinell'ostello del campo sportivo esuccessivamente in un apparta-mento del Residence K2 in cen-tro del paese, per evitare di te-nerli isolati dalla comunità. C'è

stato un tentativo di inserirliin ambiente lavorativo “sfrut-tando la legge del buonsen-so”, ma sono insorti vincoli le-gali ed è stata loro propostaun'attività di volontariato. Ini-zialmente accolta, hanno svoltoil lavoro di imbianchini, ma poihanno deciso di terminare que-sta attività, sia per allinearsi “amalincuore, perché riteniamo siastato peggio per loro e anche peril paese” agli altri comuni, sia pervolere dei rifugiati. Il sindaco ri-ferisce che “questo ha creato unafrattura nei rapporti con il paesee con l’amministrazione. Fare vo-lontariato deve essere una loroscelta, abbiamo parlato anchecon Provincia e Regione e que-ste sono le regole”. Alla doman-da “quali sono le prospettive peril loro futuro?” il sindaco rispon-de: “Devono rassegnarsi a rima-nere in Italia come rifugiati poli-tici e cercare di inserirsi. Proba-bilmente un paese di montagna èpiù adatto a famiglie. Essendo duegiovani di ventitre anni e ritro-

vandosi in unluo g o s e nz apropri connazio-nali, o comun-que qualcunoche abbia con-divis o le lo roesperienze, sen-tono il bisogno ditra sfe ri rsi inqualche grandecittà. Per questohanno già avan-zato la richiestadi andare a To-rino da un cugi-

no, ma per tre mesi devono ri-manere a Montefiorino, poi si ve-drà. Intanto si sta cercando uncorso di italiano a Sassuolo (stu-diando il sistema di trasporto tra-mite corriera) per aumentare lepossibilità di inserimento nel mon-do del lavoro in aziende locali unavolta terminato lo status di rifu-giati politici e ottenuto il permes-so di soggiorno. Per questo sia-mo già andati in questura.”Subito dopo l’intervista con il sin-daco Gualmini siamo andati a farevisita ai due rifugiati. A dire il verol’incontro non è stato proprio en-tusiasmante. L’impressione è sta-ta quella di avere di fronte per-sone senza una prospettiva ri-guardo al proprio futuro e, peg-gio, nemmeno una grande pre-occupazione in merito. Non han-no mostrato nemmeno particola-re entusiasmo verso la possibilitàdi svolgere la formazione propo-sta. Anche con noi hanno mani-festato fermamente il desiderio diricongiungersi con un cugino inPiemonte non appena possibile.È parsa evidente la nostalgia dellacomunità nigeriana e il non sen-tirsi a proprio agio nella realtà diun piccolo paese con pochi gio-vani. A nostro parerr è parso diparlare con persone che vivonoalla giornata, tuttavia è difficiledare giudizi quando le culture aconfronto sono separate da unabisso.

DALL'AFRICAALL'APPENNINO

FATTI & MISFATTI

Montefiorino ospita due rifugiati

Antonella Gualmini,sindaco di Montefiorino

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di Deborah Guigli e Chiara Tonarinivincente l’idea di promozione

tu ris t ica p ro p o s ta d a l laPolisportiva Boccassuolo in occa-sione del “Boccassuolo Village2011 - Vivi la tua estate in Ap-pennino”. Il direttore del VillageWalter Remitti voleva fare unsemplice torneo di ping-pong ebiliardino, ma, riunione dopo riu-nione, il programma è stato am-pliato al punto che la maggiorecritica ricevuta dagli iscritti è sta-ta: “Non c’era tempo per parte-cipare a tutto”. L’obiettivo prin-cipale è stato raggiunto: dare unospazio a tutte le età e genera-zioni dei residenti, dei villeggiantie di quanti volessero partecipa-re. Il Boccassuolo Village si è svol-to dal 1 al 16 agosto, dalle ore9.30 con alzabandiera al suonodell’inno nazionale e a seguire ilballo con la sigla del BoccassuoloVillage. Le navette di collegamen-to Boccassuolo-Palagano, mes-se a disposizione dal 2000 Ski Clube dal Comune di Palagano, hannoconsentito la partecipazione an-che ai bambini che non potevanoessere accompagnati.La prima settimana è stata in-centrata su corsi per bambini eragazzi: calcio, ballo, attività dilaboratorio...fino a esperienze diequitazione e arti marziali. I tor-nei per bambini ed adulti, in par-

ticolare tennis,beach-volley,biliardino, ping-pong, pinnaco-lo , b ris co la ,hanno occupatoprincipalmente laseconda settima-na con grande par-tecipazione. Venia-mo ai numeri: 41 bambiniiscritti alla scuola calcio degli al-le na tori Bergam o Renzo eZordanello Daniele, ma organiz-zata principalmente e in modoesemplare dall’amico Giusti San-dro della Polisportiva Palaganoche ci ha aiutato anche nell’or-ganizzazione della gara podistica“Corri al Village”; al corso di ballodi Simona Fiori e Bernardi Erika sisono iscritti 29 bambini; 35 al la-boratorio della mattina (dai 2 ai5 anni) con Joanna Tollari eSimona Fiori; 18 al mini corso diarti marziali con lo Zen Club diCastellarano; 48 circa i bambiniche hanno partecipato al corsodi equitazione dei cavallari di Boc-cassuolo “Gli Amici di Beppe” in-sieme alla scuola Ippica Il Grop-po di Riolunato; al torneo di ten-nis 14 giocatori; al torneo dibeach 16 squadre da 4 compo-nenti. Grande partecipazione dimamme e no al risveglio musco-lare del mattino e al corso di ae-robica del pomeriggio con l’istrut-trice Stefania Pradelli.

Numerosi i partecipanti al momen-to Bambini e ragazzi incontranol’arma dei Carabinieri: ci hannoonorato della loro presenza il Ca-pitano di Pavullo, il Maresciallo diMontefiorino, i Carabinieri di Mon-tefiorino che ringraziamo per ilmessaggio di legalità e presenzasul territorio. Il Boccas suoloVillage è stato principalmente unluogo di ritrovo e di aggregazio-ne, dove adulti e bambini hannoavuto la possibilità di trovare unospazio per divertirsi e trascorre-re giornate intere insieme nel cam-po da calcio o nell’area gonfiabili,al beach volley o al tennis e, in-fine, al Village Bar e Ristoro conla nostra cuoca Sassatelli Lillianae il suo staff. Il tutto è stato pos-sibile solo grazie a una grandepartecipazione tra organizzatorie iscritti. Divertenti e numerosele serate di animazione: karaoke,spettacolo dei bambini, CattoniDJ, scuola di balli caraibici, pro-iezione del film “Sopra le Nuvo-le”, serate con musica dal vivo

Principalmenteun luogo di ritrovoe di aggregazione

Notizieda Palagano e d in torn i

VillageBOCCASSUOLOBOCCASSUOLO

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Boccassuolo. E' stata re-staurata la vecchia fontanain località Le Macinelle graziealla preziosa manutenzionegratuita del signor OrfeoDigani. Cittadini e passantihanno molto apprezzato l'ope-ra fermandosi spesso a bere,a riempire bottiglie e a pro-grammare come mantenerlacontrollata e curata negli anni.Grazie Orfeo.

Boccassuolo. Risistemato ineconomia il locale adibito adambulatorio nella vecchiascuola elementare che l'Am-ministrazione comunale hamesso a disposizione. Il dottorFrancesco Lecce, anche senon obbligato, ha riconfermatola sua presenza tutti i merco-ledì alle ore 10, garantendocosì assistenza agli anziani ea chi non dispone di mezzi ditrasporto per raggiungere ilcapoluogo.Grazie alla signora FrancaLenzotti, che ha donato unaparte degli arredi e a tutti co-loro che hanno gratuitamen-te collaborato.

Frazioni. Grazie a coloro chehanno provveduto alla curadei fiori e delle piante sem-preverdi fornite dall'Ammini-strazione comunale a tutte lefrazioni e che gratuitamentesi impegnano a mantenere pu-liti e decorosi i nostri luoghi.

Sta diventando una bella realtà la compagnia di ballo folkloristico diLama di Monchio. Partita per gioco quest'estate in occasione dellaFesta della Trebbiatura di Monchio, sta assumendo i connotati diiniziativa ben impostata e seria. Composta da sette coppie sta pre-parando uno spettacolo per contribuire all'iniziativa dei mercatini na-talizi che si terrà il 17 e 18 dicembre a Palagano. (gm)

Gli ASINELLI di Lama

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ma eletta miglior serata la “Sfila-ta delle Borgate” che ha visto leborgate di Boccassuolo impegnatein una sfilata con categorie a temada 1 a 100 anni (ha sfilato la Si-gnora Diana di Casa Guiglia di anni99) con vittoria super festeggia-ta del “Rio della Lezza”. Non sono

mancate proposte di escursionenella nostra splendida zona: cam-m inate a l La g accio e a lleLamarine, escursioni in MTB. L’in-tensa esperienza si è conclusanella giornata di San Rocco conla Santa Messa al mattino ani-mata dai bambini che hanno ap-

Notizieda Palagano e d in torn i

FATTI & MISFATTI

Dal lunedì al sabato, dalleore 9 alle 12 è attiva, presso il comune di Palaga-no, una postazione internet con personale specia-lizzato per aiutare nella compilazione del modellodel censimento.Si consiglia di prendere appuntamento presso l'Uf-fic io anagrafe , anche te lefonicamente (0536970920).

UN AIUTO

PER I CITTADINI

profondito la conoscenza di SanRocco negli incontri con don Carlodurante le due settimane, la be-nedizione delle macchine, il Tro-feo Medito Guigli (gara di MTB),la cena finale, le lanterne volan-ti, l’allegria dell’orchestra “I piut-tosto che niente” e il brindisi deisaluti con l’appuntamento all’an-

no prossimo dal 4 al 19 agosto2012: “Boccassuolo Village

2012 - In Appennino tra-scorri un’estate fantasti-ca”. Grazie a tutti gli or-ganizzatori e ai partecipan-ti: tutto il ricavato sarà in-vestito a Boccassuolo.

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BIANCANEVEBIANCANEVE

Dopo quasi 15 anni dallospettacolo proposto da “la Lunanel pozzo” nel lontano 1996, tor-na in scena “Biancaneve e i set-te nani”, commedia musicale svol-ta dalla compa gnia teatralefrassinorese Maciùpiciù. Da uncanovaccio recuperato dalle re-cite delle scuole magistrali di Pa-lagano degli anni '70, rivisitatodalla “Luna” e rivisitatissimo daiMaciùpiciiù, il 10 luglio 2011 lacompagnia si è esibita alla primaa Frassinoro. Grande successo eteatro pieno, tanto da riproporloa Palagano il 28 agosto con unastima di 400 spettatori.Abbiamo proposto un'intervista aun membro Maciù e il risultato...LUNA. Buonasera signor M. e gra-zie per la disponibilità!MACIÙ. Quale disponibilità?L. La sua! La disponibilità a farsiintervistare!M. Disponibilità? Ma se mi aveteincappucciato e legato come unsalame! Sono ore che sono chiu-so in questa stanza con la solacompagnia di zanzare giganti chepungono all’americana, due ti ten-gono stretto da dietro e l’altra timena!L. No, guardi che...M. Guardi cosa? Mi lasci andareo chiamo il mio avvocato, la poli-zia, i carabinieri...L. I carabinieri non li può chia-mare perché sono in sciopero,oltre alla paletta vogliono ancheil secchiello.M. Allora chiamo l’esercito, i vigilidel fuoco, la guardia di finanza, i

FATTI & MISFATTI L'ultima fatica (si fa per dire) deiMaciùpiciù

volontari ecologici!L. No, scusi, ma loro no! Fannola multa per un nonnulla! No! Sela butta su questo piano, allen-tiamo un po’ la corda...M. Ma nel vero senso della pa-rola, mi auguro...L. Certo! Ecco, ora che è slega-to, sta meglio? Le rubiamo soloun po’ del suo tempo per saperealcune cose di lei.M. Di me? E perché?L. Noi giornalisti non troviamo piùniente di cui parlare! In politica,un giorno si parla di dare fiduciaal governo e il giorno dopo di ele-zioni; in economia dovremmo con-tinuare a dire che la crisi c’è, allagente non piacerebbe e smet-terebbe così di leggere i nostrigiornali; la cronaca nera è diven-tata peggio di un talk show dellaDe Filippi! Vista da questa pro-spettiva, lei capisce che ancheuna piccola compagnia come lavostra può interessare alla gen-te.M. Da come lo descrive lei, il gior-nalismo è ridotto piuttosto male.Comunque, vediamo di uscire daquesta cantina ! Con la lucesoffusa di 'sta vecchia lampadae il fumo della sua sigaretta misembra di essere dentro a uno diquei film noir francesi degli anni'70, tipo il Clan dei marsigliesi! Midica cosa vuole da me!L. Un paio di domande e poi lalascio andare signor Maciù! Mi diauna mano ,su!M. Gliela darei molto volentieri,ma me le ha legate dietro alla

schiena! Se fosse così gentileda...L. Oh sì! Che sbadato, eccomi!Zac e fatto! Ah, visto che sonocollaborativo anche io?M. Visto, visto! Iniziamo subitocon queste domande! Mi dica,cosa vuole sapere?L. Iniziamo con qualcosa di diffi-cile: chi siamo, dove andiamo, eperché siamo qui!M. E' quello che vorrei sapere an-ch'io! Ma che domande sono?L. Ha ragione anche lei! Tre do-mande delle quali nessuno cono-sce le risposte! "10342", "pesca","vicino a Cuneo"! Tre rispostedelle quali non conosco le doman-de...M. Inizio a preoccuparmi un po’!Ha mai pensato di farsi visitareda uno bravo?L. Sì! Sono andato per anni daun analista e gli ho raccontato lamia vita... adesso lui mi ricatta...M. Mi spiace, ma mi dica queste

e i Sette Nani

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11la LUNA nuova - Ottobre 2011

due domande e finiamola qui!L. signor Maciù, ci parli un po’ dilei...Come nascono i Maciùpiciù?M. I Maciùpiciù nascono qualcheanno fa da una costol... Ma que-ste cose le ho già scritte ad unsuo collega un paio di numeri fa!L. Va bene, capisco...Non si agi-ti! Insomma, capisce anche lei chei numeri sono dalla sua parte, perquesto vogliamo sapere qualco-sa. Da studi del settore si parladi cinque spettacoli e oltre millepresenze nell’anno 2011, cifre dacapogiro per una “compagnia”che lavora in una zona desolata.Si può dire che stia diventandofamoso, signor Maciù?M. Ma no, cosa dice!L. Era così per parlare, ma pas-siamo alla prossima domanda.Scusi, sono scortese, gradisce unbicchiere di vino?M. No, non si disturbi. Mi dia pureun bicchiere d’acqua che ci pen-so poi io a trasformarlo in vino.L. Ma cosa dice, è impossibile!M. Impossibile? Lei non sa di cosasono capace io! Ma ti perdono,va e non peccare più!L. Quindi, alla prossima doman-da: “E' rimasto il semplice ragaz-zo di sempre?” rispondiamo conun secco no. Posso comunque ca-pirla, i numeri sono da capogiro!M. C’è da dire che dalla nascitadei Maciùpiciù, mai come que-st’anno abbiamo prodotto e la-vorato. Un lavoro frutto di unasinergia interna arrivata grazie adanni di rodaggio.L. Oltre mille presenze nell’anno2011 per i vostri spettacoli...M. Certo! È così...L. Mille presenze… Ma dai! Su!

M. Cosa?L. Mille presenze? Vorrebbe farcicredere che mille persone hannovisto i vostri lavori?M. Ma no! Magari! I numeri sonoquelli, ma non corrispondono allaverità! Mille presenze poiché ab-biamo fatto quattro spettacoli dacirca duecentocinquanta perso-ne!L. Ah! Ecco! Quindi duecento-cinquanta persone hanno visto lesolita minestra riscaldata quat-tro volte!M. Oddio, sì e no, erano semprespettacoli diversi.L. Sì, sì... “ci crediamo”! Vistoche siamo in argomento, alcunila vorrebbero denunciare per pla-gio. Pare che i suoi lavori sianointeramente copiati da altri.M. Noi p refe riam o dire che“omaggiamo” il lavoro dei nostripredecessori.L. Omaggio?M. Sì, poiché siamo all’avanguar-dia, omaggiamo chi ci ha prece-duto.L. Ma cosa dice? Lo sanno tuttiche le vo stre battute so noriciclate!M. Glielo dico io che siamo al-l’avanguardia! Con tutto questoparlare della raccolta differenziataper favorire il riciclo delle cose,ecco che anche noi facciamo lanostra parte riciclando battutevecchie. Siamo per un mondosano e pulito!L. Signor Maciù ci dicono che leiè un sognatore! E' così?M. Certo! I sogni sono tutto perme.L. Sono frutto forse di una edu-cazione all’antica? Con tanto diracconti intorno al fuoco che nar-ravano di cavalieri e fate per sti-molare l’immaginazione?M. Verissimo, quando ero piccolouna notte misi sotto il cuscinoun dentino caduto, sperando che,così facendo, durante la notte lafatina dei denti me lo portasse

via lasciandoci un soldino.Durante la notte mi svegliaie trovai mio padre con lamano sotto il cuscino! Cre-dendo che il mio vecchio vo-lesse fregarmi il compenso, glisferrai un morso sulla mano!

Quella stessa notte avevo altridue dentini da mettere sotto ilcuscino.L. Capisco, lei, comunque, con-tinua ad essere sempre un gran-dissimo viaggiatore mentale,vero?M. Certamente, solo così riescoa creare tutte le situazioni per inostri spettacoli.L. Una mente in continuo movi-mento.M. Esatto, capita spesso che stiaore ed ore a scrutare le stelleperdendomi dentro alla visione delcosmo nel suo meraviglioso insie-me. Specialmente in estate,quando ho la fortuna di vedere,anche per un istante, una stellacadente... il mio respiro diminui-sce per permettermi di sentire fi-nalmente una voce lontana di..L. Questa la so: di una personaintenta ad esprime un desiderioagognato?M. No, la voce della stella chegrida “I freniiiiiiiiiii!"L. Siamo alla fine di questa in-tervista...M. Dopo mi lascerete andare?L. Sì, non si preoccupi, un’ultimadomanda! Signor Maciù, secon-do lei, la vita è un sogno oppure isogni aiutano a vivere meglio?M. I cinghiali vivono in gruppicomposti da circa venti femmineadulte guidate dall’esemplare fem-mina più anziano. I maschi sonotipi solitari, che raggiungono igruppi di femmine solo nella sta-gione degli accoppiamenti.L. Non ho capito la risposta...M. Neppure io la domanda...L. Va bene signor M., chiedendoscusa a Ortolani e a tutti gli altriai quali abbiamo rubato battute(ma soprattutto chiedendo scu-sa a chiunque sia arrivato a leg-gere fin qua), la ringrazio, la sle-go e la lascio andare! Arrivedercisignor M., arrivederci al prossimospettacolo.M. Cià! (lde)

Not izie daPalagano e d in torn i

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Notizie da Palagano e dintorni

Lunedì 19 settembre è ini-ziato il nuovo anno scolasticoanche al Liceo di Palagano, tra lagioia delle matricole di poter fi-nalmente entrare e la fretta (osperanza?) dei ragazzi di quintadi poterne (era ora) uscire!L’inizio, si sa, è sempre carico diattese e ricco di sorprese e, amaggior ragione quest’anno, essesono davvero tante. E’ stato in-fatti inaugurato il nuovo LiceoEconomico-Sociale, nel quale sipotenzia lo studio delle scienzeumane (psicologia, antropologia,sociologia), di diritto ed econo-mia politica e si introduce lo stu-dio di una seconda lingua stra-niera, lo spagnolo. Accanto adesso continua il Liceo Linguisti-co, con lo studio di inglese, fran-cese, tedesco, che verrà però ar-ricchito, nel corso del quinquen-nio, dalla presenza di insegnantimadre-lingua.Purtroppo, in periodi di crisi, lafantasia e l’intraprendenza ri-schiano di spegnersi: non è cosìinvece per la nostra Scuola cheha messo in cantiere diverse pro-poste per coinvolgere sempre di

più gli studenti e le famiglie edoffrire loro un percorso formativovalido ed efficace.Per i ragazzi del triennio si staorganizzando la gita/stage lingui-stica all’estero, con la possibilitàdi esercitare la lingua inglese,mentre per il biennio linguisticosono in corso frenetici contatticon una scuola superiore fran-cese, al fine di proporre agli stu-denti uno stage culturale-lingui-stico di una settimana con i lorocolleghi d’oltralpe. Rassicuriamosubito quelli che rimarranno acasa: per tutti sarà prevista unagiornata insieme verso la fine del-l’anno, in un luogo di divertimen-

to certamente molto gradito siada studenti che da professori!Per cercare di venire incontro,sempre di più e sempre meglio,alle esigenze delle famiglie, que-st’anno si avvierà un progetto didopo-scuola sostenuto dal Co-mune di Palagano e dalla Coope-rativa Scolastica: a partire da ot-tobre e per due pomeriggi allasettimana, gli studenti avrannola possibilità di fermarsi nei localidella scuola per svolgere i propricompiti e ricevere un aiuto nellostudio… chi comincia bene è ametà dell’opera!Rimarranno le tradizionali festedell’Immacolata e di fine anno,

IL LICEOcol vestito nuovo

E’ stato inaugurato il nuovo Liceo Economico-

Sociale, nel quale si potenzia lo studio delle

scienze umane (psicologia, antropologia,

sociologia), di diritto ed economia politica e si

introduce lo studio di una seconda lingua

straniera, lo spagnolo

A cura dellaComunità educativa del liceo

SCUOLA

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in itinere e tante altre ancora ce ne sarebbero!Certo non sono tempi felici per la scuola e la so-cietà civile in generale e sembrano mancare, pro-prio in questi settori, risorse ed energie preziose.

Noi non vogliamo però rinunciare asognare e progettare opportunitàsempre nuove per i nostri ragazzi;anzi, tutti coloro che amano que-sta nostra montagna e che sonodotati di inventiva, creatività, pas-sione e, perché no, anche di ri-sorse economiche sono invitati acollaborare e a sostenerci in que-sta difficile ed entusiasmante im-presa educativa.

Notizie da Palagano e dintorni

Pericolo scampatoUn anno fa si è seriamente corso il rischio che il liceo diPalagano dovesse chiudere l'attività per mancanza di iscritti.Infatti solo 6 furono i nuovi studenti. Si decise di continuare.Decisione azzeccata. Quest'anno i nuovi iscritti sono 19 pro-venienti, oltre che da Palagano, da Polinago, Pavullo, LamaMocogno e Montefiorino.

"LA SCUOLAE' APERTA PER TE"

Nato un progettoformativo rivolto agli

alunni della classe primadella scuola secondaria diprimo grado e agli alunni

delle classi prima eseconda dell’Istituto

secondario superiore“Francescane

dell’Immacolata”

di Osvaldo Casini

Nell’incontro avvenuto presso l’ufficio del sindaco Fabio Braglia, ilgiorno 8 settembre 2011, alla presenza dei dirigenti scolastici MioranzaMaria Teresa e suor Armanda Debbi, di Laura Facchini, delegata al-l’istruzione, e di altre persone dell’Amministrazione comunale, ho pre-sentato il programma di attività che intendo realizzare.Per la scuola media il progetto era già stato approvato in Collegio

foto prof. Casini

impreziosite quest’anno dall’aiuto edalla collaborazione con la ormai fa-mosissima compagnia teatrale Maciùpi-ciù: prenotate un posto in prima fila perpotervi godere lo spettacolo!Ma forse non sapevate che, da un po’ ditempo, anche gli universitari sono tornatial Liceo! Infatti, con l’aiuto del Comune diPalagano, si sta cercando di potenziare pertutti gli studenti del Liceo (e non solo) ilservizio di Biblioteca e di aule-studio, perconcedere spazi accoglienti a tutti coloro chesi sono rivolti alla struttura scolastica con l’ar-dente desiderio di studiare e di poter trovareun luogo adatto: e poi non si dica che i giovanivogliono solo divertirsi!Queste sono solo alcune delle idee che hanno ani-mato la programmazione di questo anno scolasticoe che faremo di tutto per realizzare, nonostantegli imprevisti e gli ostacoli che potranno insorgere

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docenti e in Consiglio di Istituto al termine dello scorso anno scolastico.

Notizieda Palagano e d in torn i

SCUOLA

Sul nostro sito è disponibile un'agenda libera e pub-blica: ch iunque può consu ltare ed inser i reavven iment i . Abbiamo pensato fosse una cosautile fornire alla collettività questo servizio perchéin questo modo vengono maggiormentepubblicizzati i diversi eventi organizzati nel no-stro territorio e possono essere evitate, se possibi-le, sovrapposizioni con altri (gli organizzatori pos-sono consultare l'agenda e verificare se le date sonolibere o già occupate).Invitiamo associazioni e organizzatori di eventi adutilizzarla ampiamente.

Tre Blog attivati sul nostro sitoBLOGAGENDA EVENTI

OPINIONI A CONFRONTOCommenta e discuti gli articoli più significativi

de la Luna nuova o gli avvenimenti diparticolare interesse

LA BUONA AMMINISTRAZIONEIdee, proposte, progetti, consigli, critiche da

condividere con i nostri amministratori e con iconcit tadini

DIARIO DEI VISI TATORIPer lasciare un segno della tua visita

www.luna-nuova.it

Programmaper la scuola secondaria di primo grado

1. Svolgimento dei compiti2. Studio delle materie orali con rielaborazione deicontenuti e controllo lessicale3. Avviamento o consolidamento del metodo distudio, con sintesi (mappe e schede) dei contenuti4. Utili zzo di strumenti tecnici per favorirel’apprendimento5. Momenti di colloquio/approfondimento ditematiche e problematiche della classe

Obiettivi1. Far acquisire agli alunni un metodo di lavoro e distudio più efficaci.2. Migliorare l’organizzazione del lavoro individuale,con distribuzione degli impegni secondo un progettopersonale.3. Creare all’interno del gruppo classe un clima diunità e collaborazione, coinvolgendo nel lavoro tuttigli alunni per attuare quella socializzazione dovetutti si sentono protagonisti allo stesso modo.4. Sapersi aiutare reciprocamente; ognuno devemettersi a disposizione degli altri, ognuno con leproprie attitudini e potenzialità.Tutto questo in stretto rapporto con i docenti del-la classe, ai quali riferirò l’evolversi del progetto.

OrariMercoledì e venerdì, dalle ore 14.25 alle ore 16.25Gli alunni potranno usufruire della mensa scolasti-ca.

Programma per l'Istituto superiore"Francescane dell'Immacolata"

Il progetto nasce dalla necessità e dalla richiestadei genitori/cittadini di accrescere l’offerta formativanei confronti degli alunni delle prime due classi del-l’Istituto. Negli ultimi anni si sono riscontrate delledifficoltà nel conseguimento pieno degli obiettiviprevisti dalle programmazioni e nella realizzazionedei programmi ministeriali per una preparazione de-gli alunni, in ingresso, eterogenea e con punte disofferenza nelle conoscenze di base.Sono stato contattato direttamente dal SindacoFabio Braglia e dalla Preside, suor Armanda Debbi,e ho accettato con piacere questa nuova espe-rienza.1. Gli alunni potranno svolgere i compiti assegnati;approfondire tra di loro gli argomenti; rinforzare leconoscenze con ulteriori spiegazioni e organizzareautonomamente il proprio lavoro/percorso di studio.2. Gli alunni potranno studiare insieme e aiutarsireciprocamente con l’obiettivo importante dellasocializzazione, in modo che tutti si sentanocoinvolti direttamente nel progetto.3. P eriod icame nte inform erò i g en ito ri el’amministrazione sull’andamento del progetto e miterrò in stretto contatto con i docenti delle classi.4. Nel corso dell’anno cercherò di coinvolgere anchegli alunni più grandi per “dare una mano” in questanuova esperienza.

OrariMartedì e giovedì dalle ore 14.20 alle ore 16.20.

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Attualità - Cultura - Tradizioni - SolidarietàAssociazione la Luna

Operazione

HC 5500

La nostra gloriosa, vecchia stampanteRC 6300 non ce la fa più!Aiutateci ad acquistare

la nuova stampante(usata, ma per noi va benissimo)

In considerazionedello stato di na-turale "usura" del-l’attuale stampan-te (RISO RC 6300,oltre 15 anni di vita,860.000 copie stam-pate), della previsionedi ulteriore sviluppo dell’attività associativa, della neces-sità di migliorare il livello del servizio offerto ai nostri con-cittadini e dall'impossibilità economica a rivolgersi a tipo-grafie, abbiamo deciso di acquistare una stampante RISOHC 5500 d’occasione. L’offerta, in considerazione dellecaratteristiche di stampa, delle modalità di pagamento,dell’assistenza tecnica, è particolarmente vantaggiosa(10.000 euro + IVA) ed è stata presa in seria considera-zione nonostante la scarsità di fondi a disposizione (menodi 5.000 euro).Si è anche stabilito (come già fatto in passato) di mette-re a disposizione la stampante e la nostra esperienza alleassociazioni di volontariato del nostro comune. Questamacchina permetterà di continuare (ed aumentare) le pub-blicazioni de "la Luna nuova", potenziare le altre attivitàassociative (culturali, solidali, intrattenimento, informa-zione), migliorare notevolmente la qualità di stampa (ulti-mamente peggiorata per l'invecchiamento della vecchiastampante): stampa a colori e con maggiore definizionee, infine, collaborare con le altre associazioni di volonta-riato di Palagano (e dintorni).Chiediamo a chi condivide i nostri obiettivi un aiuto eco-nomico.Potete versare il vostro contributo sul conto corren-te bancario numero 100016 presso il Banco SanGeminiano Banca Popolare di Verona, agenzia di Pa-lagano; Codice IBAN: IT82 M 05188 66871 000000100016.

Quest’estate abbiamo tentato diorganizzare un cineforum gra-tuito che prevedeva un film a set-

timana per circa due mesi. L’or-ganizzazione dell’evento è stata ab-

bastanza complicata, infatti per po-ter proiettare film in spazi pubblici è

necessario seguire una serie di regole im-poste da S.I.A.E. e case cinematografiche.

I film dovevano essere scelti solo da determi-nati elenchi, in questo modo potevano esse-re pagati, tramite S.I.A.E., non solo i dirittid’autore sulle colonne sonore, ma anche idiritti cinematografici alla casa di produzio-ne o distribuzione. Attraverso questa proce-dura regolare si poteva evitare di incorrerenelle sanzioni, anche penali, a cui si è sog-getti nel caso in cui tali diritti non venganopagati. Ci siamo attenuti a queste regole, chenecessariamente hanno limitato le nost rescelte, infatti tali elenchi prevedevano un nu-mero ristretto di film. Abbiamo pubblicizzatol’evento, che in realtà ha ottenuto scarso suc-cesso, ma siamo poi stati costretti a sospen-derlo siccome il regolamento è cambiato initinere. Non era più possibile pagare attra-verso l’ente S.I.A.E. i diritti d’autore alle casedi produzione/distribuzione cinematografi-che, ma solo quelli sulle colonne sonore. Sia-mo stati perciò costretti ad interrompere l’ini-ziativa, poiché pare non sia possibile accor-darsi direttamente con tali case di produzio-ne ed ottenere il consenso per la proiezionedei film in luoghi pubblici. In attesa di trova-re una soluzione efficace (sono graditi con-sigli in merito) ci scusiamo per aver interrot-to quest’iniziativa.

CineLuna

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Il gruppo di maggioranza “Aria Nuova” uscito vin-cente dalle elezioni amministrative del 15-16 mag-gio 2011, ringrazia la redazione della “Luna” perl’opportunità di questo spazio al fine di poter co-municare con i propri cittadini. Per prima cosa sivuole sottolineare il fatto che in campagna eletto-rale ci siamo presentati in 10 e 10 siamo rimasti,nonostante la legge preveda che solo 7 possanoufficialmente amministrare, i nostri 3 “colleghi” ri-masti fuori dal Consiglio sono preziosi collaboratorisvolgendo compiti importanti per il Comune.

I ruoli sono stati divisi nel modo seguente:Fabio Braglia: sindaco; Paola Bertelli: vice-sin-daco e assessore al bilancio; Graziano Albicini:assessore sport e turismo; Pamela Barbati: as-sessore al sociale e sanità; Laura Facchini:capogruppo di maggioranza e consigliere con dele-ga scuola e cultura; Daniele Giannini: consiglierecon delega ai lavori pubblici; Davide Barbati: con-

sigliere con delega all’urbanistica; Patrizia Digna-tici: collaboratore responsabile territorio e ambien-te; Viviana Pacchiarini: collaboratore responsa-bile istruzione; Paolo Beneventi: collaboratoreresponsabile politiche giovanili e sportive.

Da subito abbiamo dovuto affrontare problematichederivanti, non solo dalla situazione finanziaria del-l’Ente, ma anche dalla situazione personale e dalparco macchine, in dotazione al comune, disastratoo obsoleto. Ci siamo trovati sprovvisti della figuradel responsabile dell’ufficio amministrativo, in quantodal 17 maggio e fino al 30 giugno era assente perultimazione delle ferie pregresse e dal 1 luglio èstato collocato in pensione. Per il momento taleposto è stato ricoperto, prima con la presenza didue pomeriggi e una mattina da una dipendentedel comune di Prignano S/S, grazie alla disponibili-tà fra Enti, e adesso con l’assunzione a tempodeterminato fino al 31 dicembre. Solamente dal pros-

AMMINISTRATORI A CONFRONTO

Spazio autogestitoofferto aiGruppi consigliaridel comunedi Palagano

Gruppo di maggioranzaAria nuova

Per favorire lacomunicazione tra

amministratori ecittadini e volendo

dare il nostrocontributo al

raggiungimentodegli obiettivi di

trasparenza ecomunicazione presentati degli schieramenti durante l’ultima

campagna elettorale la Luna nuova off re due spaziidentic i ai gruppi di maggioranza e di minoranza del

Consiglio comunale di Palagano. Spazi totalmenteautogestiti dai rispettiv i gruppi consigliar i

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simo anno, come prevede la legge, si potrà bandireuna selezione pubblica per un posto a tempo inde-terminato.Mancanza del tecnico ai lavori pubblici. Per taleassenza si è attinto da una graduatoria già pre-sente in comune con l’assunzione a tempo inde-terminato del geom. Enrico Nobili.Sono stati effettuati anche cambiamenti sull’as-setto organizzativo delle mansioni dei dipendenti,come il trasferimento della responsabilità dei tribu-ti dall’ufficio tecnico al settore finanziario, come dinorma è in tutti i comuni. Pertanto per chiarimentisui tributi ICI e TARSU rivolgersi a Marco Pederzolie Simona Sassi, entrambi trasferiti al piano supe-riore del Comune.Sarà trasferito anche l’ufficio prenotazioni visite(CUP), sempre al piano terra ma sulla sinistra, inmodo da rendergli una collocazione più riservata epersonale rispetto a quella di prima, in pieno corri-doio d’entrata. D’ora in avanti tale servizio saràoperativo tramite la Sig. Sonia Abbati.Sarà effettuato nei prossimi giorni anche il trasfe-rimento dell’assistente sociale dal piano superioreal piano terra in modo da rendere più agevole que-sto ufficio soprattutto per le persone anziane sen-za dover fare le scale.Per consentire un miglior servizio da parte degliuffici tecnici, dal primo ottobre è stato adottatoun nuovo orario di ricevimento al pubblico e piùprecisamente: lunedì: chiuso; martedì: aperto alpubblico dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle17,30; mercoledì: aperto solo su appuntamentoallo 0536 970915; giovedì: chiuso; venerdì: apertoal pubblico dalle 9,00 alle 12,00 e al pomeriggiosolo per tecnici dalle 15,00 alle 17,30; sabato:aperto al pubblico dalle 8,30 alle 12,00.

Da un punto di vista finanziario, la situazione cheabbiamo trovato era una situazione paralizzata,chiedendo ai vari uffici l’elenco delle pendenze èrisultato che si dovevano provvedere a pagamentidi fatture liquidate ma non pagate per € 417.080,01(fatture anche di modestissime cifre come quelladi € 48,66); l’ufficio tecnico aveva fatture da pa-gare per € 150.806,47 e il servizio al cittadino per€ 26.546,76.Insomma già alla data del 17 maggio, quasi tutto ilbilancio 2011 impegnato. Da risolvere immediata-mente un contenzioso con l ‘ATCM per il pagamen-to di una fattura di trasporto alunni risalente al 30settembre 2008, trascinato in tutti questi anni,facendo sì di portare l’ATCM ad un ricorso legalenei confronti del comune se non si fosse provve-duto subito a pagare.La gravità più evidente ed importante però, piùvolte enunciata in questi mesi, dall’analisi del bi-lancio è stata l’iscrizione a fine bilancio 2010 di

accertamenti relativi ad ICI ancora da riscuotereper una somma complessiva di € 966.751,01 e piùprecisamente: € 129.433,19 per l’anno 2008,€ 404.707,47 per l’anno 2009 e € 432.610,35 perl’anno 2010. La gravità di questo fatto è di avereiscritto a bilancio queste cifre senza la base e ilsupporto di reali accertamenti emessi, notificati esuccessivamente messi a ruolo. Inoltre di avereperso degli anni contributivi ormai passati in pre-scrizione.Spetterà a noi ora, dover fare gli esattori delletasse, sottolineando il fatto di dover solo riscuo-tere ma senza spendere nulla di questi soldi per-ché già quasi tutti impegnati e spesi in questi annidal 2008 al 2010.Grandissimo lavoro quindi da costruire ed infatti cisiamo già attivati con:1) la costituzione del gruppo di lavoro ICI (al difuori del normale orario di ufficio);2) la dotazione di un nuovo software dei tributi ingrado di colloquiare con tutte le banche dati di-sponibili;3) una consulenza altamente specializzata e pro-fessionale;4) di un nuovo regolamento ICI.Ci rimangono comunque delle perplessità in quantola cifra da incassare è veramente alta.Analoga situazione, anche se più modesta, è l’in-casso per € 149.214,00 di tassa rifiuti (TARSU),relativa a contribuenti che dal 2005 al 2010 nonhanno pagato. Qui era tutto molto chiaro, bastavache in questi anni l’amministrazione si fosse fattaimmediatamente carico di far pagare, attraversol’emissione di appositi e precisi accertamenti a ca-rico delle persone risultate inadempienti. Tutto que-sto per una questione di giustizia ed equità versotutti i cittadini che hanno sempre pagato.Anche su questo fronte ci siamo immediatamenteattivati notificando l’accertamento di pagamentoalle persone interessate, dando tempo 10 giorniper pagare, e alla scadenza di tale termine a chinon lo avesse fatto, è stata aggiunta la sanzionedel 30%.Tale mancanza di riscossione ha creato pertanto,negli anni, una sofferenza di liquidità di cassa daparte del comune che costantemente deve utiliz-zare l’anticipazione di cassa da parte del propriotesoriere (è come un fido per i privati o per leimprese).

Già dalla prima settimana il nuovo Consiglio ha do-vuto affrontare problemi ereditati dalla precedenteamministrazione come la bonifica amianto di Casapapa Giovanni. L’AUSL, Ufficio d’igiene pubblica –Responsabile dott.ssa Lamberti – ha “invitato” l’am-ministrazione a procedere ai lavori di bonifica del-l’area in tempi brevissimi, sottolineando il fatto che,

Spazio autogestito dai Gruppi consigliari del comune di Palagano

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già dall’anno 2005 quando venne fatto l’ultimo cen-simento degli immobili con coperture in amianto, ilcomune era stato sollecitato più volte a bonificarel’edificio. A febbraio 2011 venne dato al sindacoPaolo Galvani l’ultimatum per l’inizio dei lavori (chenon fu rispettato) e l’AUSL di conseguenza informòla Regione e Finanza, la quale avrebbe dovuto con-fiscare l’area. Solo perché il comune era interessa-to dalle elezioni amministrative tali enti hanno ter-giversato e aspettato l’arrivo della nuova ammini-strazione. Per questo motivo abbiamo immediata-mente iniziato i lavori che hanno comportato unaspesa di 45.000 euro. Ci siamo attivati anche peravere un contributo che coprisse tale spesa, mal’unico regionale che era disponibile era subordina-to allo smaltimento dell’amianto ma con il vincolo dimettere dei pannelli fotovoltaici che avrebbero au-mentato ulteriormente la spesa. Si è anche pensa-to all’assunzione di un nuovo mutuo ma, per noncreare ulteriori indebitamenti, analizzando meglio ilbilancio, la soluzione è stata trovata con la vendi-ta delle azioni libere di Hera. E’ chiaro che sappia-mo benissimo anche noi che non è certo il momen-to migliore per vendere dato l’andamento dell’eco-nomia e del mercato, forse avrebbero fatto meglioa vendere tali azioni negli anni passati, come han-no fatto altri comuni limitrofi, riscuotendo sommepiù alte.

Altri lavori eseguiti.- Realizzazione dei lavori sulla strada “La Ferrara-Centocroci” chiusa al traffico in località I Cinghi diBoccassuolo causa frana. Su richiesta e sollecitodella nuova amministrazione si è ottenuto un con-tributo dalla Regione di 35.000 euro per mettere insicurezza la strada e ripristinare la circolazione,che in questo momento è a senso unico alternatoperché rimane da istallare un nuovo guard-rail dan-neggiato durante i lavori.- Realizzazione dei lavori sul ponte a Lama diMonchio, tramite contributo ottenuto dalla prece-dente amministrazione dal Consorzio della bonificadell’Emilia Centrale, sistemato e reso agibile.- Realizzazione dei lavori all’Isola Ecologica diFiaborra, località Lama di Monchio, perché non inregola con la normativa vigente e diventata unavera e propria discarica a cielo aperto, producen-do solamente costi. E’ stata chiusa per un periododi tempo necess ario p er att ivare lavori dirisistemazione, pulizia e aggiornamento. E’ statainfatti installata una pompa di drenaggio, portatala corrente trifase e attivato un piano di gestionetra comune ed Hera che prevede l’apertura del-l’isola 3 giorni la settimana con la presenza di unoperatore qualificato. L’apertura è stata potenzia-ta, rispetto a prima, prevedendo tutta la giornatadel sabato, giorno molto richiesto, nella mattina

dalle 9,00 alle 12,00 e nel pomeriggio dalle 14,00alle 17,00. Gli altri due giorni sono il martedì e ilgiovedì dalle 14,00 alle 17,00. Contiamo sul buonsenso delle persone e a differenza del passato, irifiuti dovranno essere conferiti esclusivamente al-l’interno dell’isola ecologica negli orari di apertura,diversamente l’abbandono di rifiuti all’esterno saràsanzionato a norma di legge con pesanti multe.- E' in fase di realizzazione e ultimazione il Proget-to WI FI che prevede l’istallazione di antenne perl’accesso a Internet nei principali luoghi di aggre-gazione delle frazioni e del capoluogo. Per poternavigare bisogna andare in comune, da Emanuelao Giovanna, e pagando 10 euro si ottengono lecredenziali di accesso (password) per 720 ore dinavigazione da utilizzare nel periodo che uno pre-ferisce.- Manutenzione delle strade con interventi diasfaltatura e chiusura buche (sappiamo che nesono rimaste ancora molte…).- Sfalcio dell’erba e pulitura degli argini in tutte lestrade di competenza comunale.- Asfaltatura della strada di fronte alla canonicadella Parrocchia di Costrignano.- Lavori di manutenzione ai Poli scolastici di Pala-gano e Monchio per la riapertura dell’anno scola-stico.- Condiviso e finanziato un nuovo progetto dopo-scuola per le scuole medie e il liceo linguistico edeconomico sociale di Palagano.- Manutenzione e ristrutturazione dei bagni pubbli-ci di Palagano capoluogo.- Riqualificazione dell’ufficio turistico estivodecentrato UIT aperto dal 23 luglio e fino al 31agosto. Spostato dalla piazza del Municipio allapiazza del mercato “Imelde Ranucci” con il recuperodella casetta di legno, costruita nel passato pro-prio per questo utilizzo, diventata nel tempo unvero e proprio ricovero attrezzi e pattume.- Realizzazione della prima giornata di riqualifica-zione dell’ambiente e dell’arredo urbano. Infatti do-menica 19 giugno semplici cittadini, volontari, as-sociazioni e amministratori pubblici hanno lavoratoinsieme per cercare di dare un aspetto civile edecoroso al capoluogo e alle frazioni in previsionedell’estate, per avere luoghi puliti e piacevolmenteordinati, sia per le persone che vengono da fuori,turisti, sia per i residenti. I lavori hanno riguardatola pulizia di parchi, l’acquisto di fiori, l’acquisto dicestini, rifacimento di staccionate, aggiustatura digiochi nel parco, riverniciatura di panchine, di strut-ture di legno e rifacimento delle gradinate. Da sot-tolineare che alcune frazioni come Costrignano,Lama di Monchio, Monchio e il capoluogo hannocontinuato anche nei week-end successivi, di loroiniziativa, alla pulizia del paese.Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che si

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sono assunti l'impegno nel tempo di curare e man-tenere in ordine le aree coinvolte, come l’innaffiaturae la cura dei fiori giornalmente.- Il 16 luglio è stata istituita la giornata per lacommemorazione dell’eccidio di Monchio, Costrigna-no, Susano e Savoniero a seguito della sentenzadel tribunale militare di Verona che ha messo inluce e condannato la strage, il comune si sta orainteressando per ottenere la medaglia d’oro al valorcivile.

Come obiettivi futuri a breve termine, l’amministra-zione si propone:1) approvare il nuovo PAL Sanitario nel quale si èfatta richiesta di un'auto-infermieristica che coprala zona.2) Istituire un centro d’aggregazione per anziani epotenziare il servizio di domiciliarità.3) Potenziare la raccolta rifiuti differenziata conl’insegnamento diretto ai cittadini, casa per casa oper piccole “borgate", attraverso gruppi di volon-tari che daranno informazioni come fare nel modogiusto la raccolta differenziata.4) Incontrare le associazioni sportive e no per va-

lutare insieme nuove convenzioni.5) Sistemare Via La Croce a Costrignano e parte diVia Il Poggio. Via San Giovanni e Via Castellarotramite "l’AsseTre".6) Lavori di manutenzione e riqualificazione dei ci-miteri di Monchio, Boccassuolo, Costrignano e Pa-lagano.

L’amministrazione, mantenendo fede al suo program-ma elettorale, ha voluto incontrare, in questi gior-ni, i cittadini per un primo bilancio di questi quattromesi, attraverso l’organizzazione in tutte le frazio-ni e capoluogo di appositi incontri durante i qualiabbiamo comunicato ai cittadini l’operato fatto.Pensiamo che la nostra amministrazione, in pochimesi, abbia ridato linfa vitale al nostro paese intermini di voglia di fare, coerenza e praticità.Vogliamo ringraziare inoltre tutti i cittadini perchéin questo primo periodo del nostro insediamento, cihanno aiutato e sostenuto in tutto e per tutto, egrazie a loro e alla nostra disponibilità sta nascen-do a Palagano quel sentimento “comune” che dànuova vita e speranza al nostro “bel Paese” comedirebbe Tanino Nizzi, autore della Palaganeide.

Gruppo di minoranzaInsieme

per Palagano

Il gruppo di minoranza "Insieme per Palagano", pur avendo aderito al nostro invito, ha deciso di nonutilizzare lo spazio a loro disposizione offerto in questo numero de la Luna nuova.

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AMMINISTRATORI A CONFRONTO

Chiunque volesse scrivere alla maggioranza o all'opposizione, in merito a ciòche ci comunicano attraverso queste pagine, può farlo inviando lettere o email

al nostro indirizzo: provvederemo a [email protected]

La Luna nuova, Via Palazzo Pierotti, 4/a - 41046 Palagano (MO)www.luna-nuova.it |Blog "La buona amministrazione"

IL DIBATTITO È APERTO

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18 MARZO 1944

SPECIALE

Dopo 67 anni dai fatti tragici che

segnarono per sempre Monchio, Susano,

Savoniero e Costrignano si conclude il

processo avviato nel 2005. Ergastolo per

sette dei nove ex nazisti imputati.

È la sentenza emessa dal Tribunale militare

di Verona al termine del processo per le

stragi di civili a Monchio, Costrignano,

Susano e Cervarolo, nel reggiano, del

1944. La massima pena è stata inflitta per

le gravissime colpe sia nell’ideazione che

nell’esecuzione di una carneficina voluta

per ritorsione, un caso di rappresaglia

efferato e persino inutile

nella logica militare.

LA STRAGE ricordata

Le indagini sulla strage da parte della procuramilitare di La Spezia (poi soppressa e accorpata aquella di Verona), su iniziativa del Procuratore milita-re Marco De Paolis, sono iniziate nel 2005.Accertato il decesso del capitano Von Loeben nel-l'autunno 1945 sul fronte orientale in Polonia, sonoalla fine stati rinviati a giudizio per quei fatti, settetra ex ufficiali e soldati con incarichi di comando del-la divisione Hermann Göring, responsabili presunti perle stragi di Monchio, Costrignano, Susano e Savonieroe di quelle di Cervarolo (RE) e di altre località inToscana. L'udienza preliminare si è svolta a Verona il5 ottobre 2009. L'accusa contestata è di omicidioplurimo pluriaggravato e continuato.Gl i im putati s ono: Gustav Brandt , HelmutOdenwald, Fritz Olgerg, Ferdinand Osterhaus,

Monchio, Costrignano,Susano, Savoniero

Tribunale militare di Verona, 6 luglio 2011:dopo quasi 10 ore di Camera di consglio

viene letta la sentenza

di Davide Bettuzzi

6 LUGLIO 2011

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Hans Georg W inkler, GuntherHeinroth, Wilhelm Stark. Su di lorogravi indizi di responsabilità dimostratida intercettazioni telefoniche effettuatedalla polizia tedesca e dalla Procura diDortmund e pubblicate dagli organi distampa nel settembre 2009. Successi-vamente incriminati, la loro posizione èstata riunita a quella di altri imputati:Horst Gunther Gabriel e AlfredLuhmann.Il Governo federale tedesco è stato ci-tato come responsabile civilmente del-le azioni degli uomini della Wehrmachte si è ritualmente difeso durante leudienze. Il giudice Vincenzo Santoro ha stabilitoun fitto calendario di udienze a partire dal 3 no-vembre 2010 al fine di giungere alla sentenza en-tro l'estate del 2011. La Corte, oltre che dal giudi-ce Santoro è composta da Antonio Bonafiglia (giu-dice a latere) e dal capitano dell'esercito AttilioPasqualetto (giudice militare). Gli atti del processosono stati raccolti i 60 faldoni, 52 le udienze cele-brate e 320 le parti civili ammesse. Il 6 luglio 2011,dopo quasi dieci ore di Camera di Consiglio, Vin-

cenzo Santoro ha letto la sentenza di fronte adoltre duecento persone provenienti dai territoricolpiti dalle stragi. Ergastolo per il sottotenenteFerdinand Osterhaus, 93 anni, il caporale AlfredLuhmann, 86 anni, e per il capitano HelmutOdenwald, 91 anni; tutti appartenenti alla 10a bat-teria artiglieria contraerea della “Fallschirm-Panzer-Division Hermann Göring” (SS), che il 18 marzo del1944 compì la strage di Monchio, Susano, Costri-gnano e Savoniero. Per la seconda sezione del tri-

bunale militare di Verona sono loroi responsabili dell'eccidio che co-stò la vita a 136 persone: uomini,donne e bambini.Previsti anche risarcimenti in de-naro: 100.000 euro alla Provinciadi Modena, 200.000 euro al Comu-ne di Palagano, 30.000 euro allaRegione Emilia Romagna e 10.000euro all'Anpi oltre ad una sommavariabile tra i 35.000 e i 300.000euro ai famigliari delle vittime.I giudici del Tribunale militare sonostati chiamati ad esprimersi anchesui fatti avvenuti a Cervarolo, nelreggiano, e in Toscana, tra marzoe maggio del 1944. Per sette deidodici imputati, tre dei quali eranodeceduti nell'arco del processo, lapena inferta è il carcere a vita.Due le assoluzioni. Gli ergastoli intotale sono stati 17 perché ad al-cuni di loro sono stati contestatipiù capi di imputazione.La Repubblica Federale tedesca, in-fine, è stata riconosciuta respon-sabile civile delle stragi, anche sesarà il tribunale internazionaledell'Aja a deliberare.

Le responsabilità di questa strage sono da attribuire, da unlato ai reggitori del presidio fascista di Montefiorino, dal-l'altro agli organizzatori tedeschi sul campo della rappre-saglia.I rapporti allarmistici diffusi da mesi dal podestà di Monte-fiorino, Francesco Bocchi, e dal capo locale della G.N.R.,Arturo Mori, avevano contribuito a destare l'allarme delleautorità tedesche le quali erano preoccupate anche dalladiffus ione di armi nella zona e dalla formazione di attivebande partigiane, soprattutto quelle guidate da Nello Pini eda Barbolini.L'efferatezza dimostrata poi sul campo è da attribuirsi alletre compagnie della Göring comandate dal capitano VonLoeben e dal tenente Von Poshinger.Il podestà Francesco Bocchi fu poi ucciso il 16 marzo 1945da ignoti in Modena.Mori sembra sia stato ucciso il 25 aprile 1945 a Chiarimentre era in fuga verso la Svizzera.Il tenente Von Poshinger, dagli atti processuali risulta dece-duto per cause naturali in Germania nel 2007.

I responsabili

Fabio Braglia (sindaco di Palagano)e Antonella Gualmini (sindaco di Montef iorino) alprocesso di Verona per la lettura della sentenza.

SPECIALEla strage ricordata

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Dopo alcuni scontri avvenuti il 9marzo 1944 tra formazioni parti-giane e truppe nazifasciste in cuirimasero uccisi sette militi neipressi di Savoniero, il 16 ed il 17marzo altri scontri avvennero neipressi del monte Santa Giulia dovesi erano ritirati i partigiani; qui ri-masero uccisi un ufficiale ed al-cuni soldati tedeschi.A questo punto venne fatto in-tervenire l'ufficio germanico dicollegamento per l'Emilia che feceaffluire sull’Appennino modeneseun reparto di paracadutisti delladivisione corazzata HermannGöring comandato dal capitanoKurt Cristian von Loeben, accom-pagnato da reparti della G.N.R.di Modena che si piazzarono aMontefiorino e circondarono lavalle del Dragone.Alle prime luci dell'alba del 18marzo dalla Rocca di Montefiori-no iniziò un intenso cannoneg-

giamento su Monchio, Susano eCostrignano. Gli abitanti abban-donarono le case più esposte altiro dei cannoni e tra il terroregenerale cercarono riparo nellecantine delle abitazioni più ripa-rate.Molti trovarono rifugio con le fa-miglie nei dirupi aperti dai torren-ti che dai monti scendono versoil Dragone o nei boschi, protettida grosse querce o negli avval-lamenti protetti da dossi. Fu im-possibile raggiungere altre borga-te perché le granate esplodeva-no in modo incessante, impedendoogni via di fuga.Verso le ore 7 del mattino gli au-tomezzi delle truppe tedescheiniziarono a muoversi da Monte-fiorino e Savoniero per circonda-re i paesi colpiti, formando unalunga colo nna di auto carri,camionette, mezzi cingolati edautoblindo. I reparti si erano di-

visi le borgate e le frazioni da ra-strellare; non appena giunti sulposto assegnato lanciavano inaria razzi luminosi per informarel'artiglieria di spostare il tiro suzone non anco ra raggiunte.Quando tutti i reparti raggiunse-ro i loro obiettivi cessò il fuocodei cannoni.Da questo momento iniziò lo ster-minio: tutte le case incontratevennero razziate e depredate diprovviste alimentari, di oggetti divalore e date alle fiamme; gli ani-mali migliori vennero razziati, glialtri bruciati vivi nelle stalle.Molti abitanti passati per le arminei luoghi in cui venivano sorpre-si. Una parte degli uomini furonocostretti a trasportare armi, mu-nizioni e i beni razziati versoMonchio; questi uomini nel po-meriggio furono assassinati.Il primo borgo interessato fuSusano che al tempo contava 250persone; furono sterminate inte-re famiglie. Tutti gli otto membridella famiglia Gualmini vennero uc-cisi, compresi i bambini di sette,cinque e quattro anni. In localitàLa Buca furono uccise sei perso-

Un'immagine di Monchio dopo i fatti del 18 marzo 1944.

18 MARZO 1944: LA STRAGE

Una brevericostruzione storica

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Monchio: A bbatiC allis to, A bbatiC ristoforo, A bbati Giu-seppe, A bbati M ilziade,A bbati Raffaele, AbbatiRemo, A bbati Tommaso,A lbic ini Ermenegildo,Barozzi A ugusto,Barozzi A delmo, BarozziMario, Bedos tri Giusep-pe, Bedos tri Luigi,Bucciarelli L ivio, BragliaA mbrogio, C ornettiA dele, Cornetti Luigi,C aminati Giovanni,C aselli Alberto, C araniE rnes to, C araniGeminiano, C ompagniE rnesto, Debbia Enrico,Debbia Franco, DebbiaV alerio, Debbia Roberto,Facchini Sis to, FerrariEgidio, Ferrari Remo,Ferrari Teobaldo, Fioren-tini Giuseppe, FontaniniTeodoro, Giberti Attilio,

ne.Poi mentre si terminava a Susano, altri reparti si ab-batterono sulle prime borgate di Costrignano. Le casevennero perquisite, le donne ed i bambini furono spin-ti sulla strada verso Susano e trattenuti sotto la mi-naccia delle armi fino a sera. Alcuni uomini venneroutilizzati per trasportare armi e munizioni, altri venne-ro uccisi direttamente sul posto con le mitragliatrici.Anche a Monchio si ripeterono le stesse scene deglialtri due paesi.Il parroco del paese, don Luigi Braglia, scriverà: "Sonole sette del mattino quando comincia il saccheggio el’orribile strage. Entrano nelle case, spezzano le sto-viglie e mandano in frantumi i vetri con i grossi fucili;fanno uscire le donne e i bambini, fanno una scorrerianelle camere, rubano qua e là ciò che loro aggrada,scaricando gli uomini che avevano nel frattempo te-nuti fermi sotto la minaccia delle armi e quindi li avvi-ano alla piazzetta in prossimità del cimitero vecchiodove vengono passati per le armi".Alla fine di questa tragica giornata si conteranno 129cadaveri: 71 a Monchio, 34 a Costrignano e 24 aSusano cui si devono aggiungere 7 civili uccisi senzaapparente motivo nei giorni immediatamente prima edopo la strage che portano il totale a 136 vittime tra cui 6 bambini di età inferiore ai dieci anni, 7ragazzi tra i dieci ed i sedici, 7 donne di cui una all’ultimo mese di gravidanza, 20 anziani ultrasessantenni di cui uno semi paralizzato.

Le vittime

16 LUGLIOPER NON DIMENTICARE

Il Comune di Palagano ha istituito per il 16luglio la Giornata di commemorazione dellevittime civili trucidate dai nazisti nel 1944.L’iniziativa arriva dopo la sentenza che hainflitto tre ergastoli ad ex SS. La giornataverrà celebrata ogni anno.Nella foto un momento della cerimonia di com-memorazione tenutasi in località la Buca diSusano il 16 luglio. In questo luogo, divenutouno dei simboli storici della strage, è statasterminata una famiglia di sei persone.

Giberti E leuterio, GiustiGiuseppe, GuglielmiA urelio, Guglielmi Emilio,Guglielmini Luigi,Guglielmini Renato,Guglielmini Giuseppe,Sajelli P ia, MagnaniAmilcare, Marchi Ivo,Martelli Giuseppe,Martelli Alvino, MassariGino, Mesini C elso,Mes ini A lessandro,Mussi Remo, O ri A ttilio,O ri Ernes to, P ancaniC laudio, P ancaniE rnesto, Pancani Marco,P ancani Tonino, P is toniLeonildo, Pistoni M iche-le, P is toni Luigi, RicchiE rnes to, Ricchi V iterbo,Rioli A ntonio, Rioli P elle-grino, Rioli Mauro,Silvestri Agos tino,T incani Ennio, TincaniGeminiano, VenturelliDante, Silves tri Ines ,

V enturelli Gioacchino,V enturelli Florindo eSassatelli A delmo.

Susano: Gualmini C elso,Aschieri Clerice, A schieriMassimiliano, GualminiRaffaele, BaschieriMaria, Gualmini Lavinia,Gualmini C elso di Raffa-ele, Gualmini V iterbo,Gualmini A urelio, AlbiciniDelia, Maras toni Urs ilia,Maras toni O rfeo, C arlodi NN, Gherardo Filippo,Garzoni Francesca,Baldelli C amillo, C asacciDovindo, C as ini Battis ta,C asolari Florigi, P agliaiDomenico, P agliai Toni-no, P eli Giuseppe, P eliA ndrea, Zenchi Dante.

Costrignano: BarbatiE rs idio, Barbati Ignazio,Barbati Luigi, Barbati

P asquino, BaschieriMario, Beneventi Pelle-grino, Beneventi Giaco-mo, Beneventi Giusep-pe, Caminati A delmo,C as inieri Luigi,C eccherelli GianBattis ta,C hies i Sante, C ompagniTolmino, Ferrari Secon-do, Ferrari N ino, GhiddiLorenzo, Lami A lc ide,Lami Silvio, Lami Ennio,Lami Mario, LorenziniMarcellina, Maes triMassimo, PancaniGiuseppe, P igoni Luigi,P igoni Lino, RioliE rnesto, Rioli C laudio,Rioli Pellegrino, Ros iDante, SassatelliLodovico, Severi Enrico.

Savoniero: SassatelliA delmo (catturato e poiucc iso il 19 marzo aMontefiorino).

SPECIALEla strage ricordata

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Ci sono voluti 67 anni, ma ci sia-mo riusciti: giustizia è stata fat-ta, la verità storica sull’eccidiodel 18 marzo 1944, stabilita.La memoria non può doverosa-mente non andare a quelle che

"LA MEMORIA PERCOSTRUIRE IL FUTURO"

possiamo definire le ‘madri corag-gio’ del nostro territorio: le deci-ne di vedove che la strage creò.Ad esse è toccato crescere i nu-merosi bimbi, quasi tutti in tene-ra età, divenuti in poche ore or-fani.Si trattava di mogli spesso umili,con basso livello d’istruzione, mache hanno saputo fare fronte allatragedia potendo contare, quasiesclusivamente, su un valore dif-fuso nelle nostre vallate: la soli-darietà.In un drammatico e, purtroppo,duraturo offuscamento dei valoriqual é quello che stiamo viven-do, ritengo doveroso ricordarequesto aspetto poiché sono con-vinto che solo la capacità di tut-ti noi di contribuire ad affermareuna società più giusta, più soli-dale, potrà garantirci un futurodi serenità.Voglio ringraziare i familiari dellevittime e la loro associazioneper aver saputo superare qual-che titubanza iniziale, aderendoin modo significativo alla costi-tuzione di parte civile nel proces-so.I troppi anni che hanno visto ilfascicolo sulla strage colpevol-mente e vergognosamente occul-tato in quello che è stato defini-to l’armadio della vergogna,hanno contribuito a trasformarel’insegnamento evangelico relati-vo al perdono, in un inaccettabi-le, eticamente e storicamente,sentimento d’oblio.L’elenco delle persone, degli enti,delle associazioni e delle istitu-

zioni alle quali va la gratitudinedella nostra comunità è lungo; pertutti desidero ringraziare lo sto-rico Rolando Balugani che perprimo, grazie al suo paziente eminuzioso lavoro di ricostruzionedegli eventi, ha fornito al Comu-ne un valido e basilare supporto;voglio ringraziare l’avvocato An-drea Speranzoni, divenuto inquesti anni non l’avvocato del co-mune o dei familiari, ma un amicodalle indiscusse capacità profes-sionali. Un grazie particolare aSabrina Guigli e Riccardo Ste-fani per il prezioso lavoro e larealizzazione del film "Sopra le nu-vole", a ricordo e testimonianzadi ciò che accadde; per meritoloro anche all’estero conosconole nostre vicende.Voglio ringraziare, inoltre, l’Anpidi Modena e la sezione di Pa-lagano, la Provincia e la Regio-ne Emilia Romagna. Il comunelavoro ha conseguito un risultatoatteso da 67 anni; di questo pos-siamo davvero andare fieri.Un ringraziamento sentito va alTribunale Militare di Verona, alcollegio giudicante ed al Procu-ratore De Paolis, per avere datogiustizia ai familiari ed avere san-cito la verità storica sugli eventi.Palagano vanta sul proprio terri-torio la presenza del "Parco Pro-vinciale della Resistenza Monte

Le riflessioni di Fabio Braglia,sindaco di Palagano

Rolando Balugani

Marco De Paolis

Andrea Speranzoni

SPECIALE la strage ricordat a

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25la LUNA nuova - Ottobre 2011

FILMOGRAFIA

"Sopra le nuvole"Di Sabrina Guigli

e Riccardo Stefani.Prodotto da

Maselli Luisa per Fra le nuvolee Sergio Pelone per The Bottom Line

2008

Il film è autoprodotto e racconta glieccidi di Monchio e Cervarolo del mar-zo 1944 in uno scenario di tradizioni eusanze della vita montanara dell'epo-ca. È interamente recitato dalla gentedel luogo e dai familiari delle vittime.L'idea del lungometraggio, è nata dall'esigenza di raccontare e farconoscere, soprattutto ai giovani, i luoghi e le tradizioni delle nostremontagne e una parte di storia che ha coinvolto direttamente i nostriterritori dell'Appennino modenese e reggiano, tra i comuni di Palagano,Frassinoro, Montefiorino e Villa Minozzo, durante la seconda Guerra

Mondiale. Per i due registi si trat-ta di "Una storia nata dall'amoreper la nostra montagna, con dueepisodi troppo spesso dimentica-ti! Oggi siamo testimoni di altreguerre, altre stragi, altre soffe-renze in un mondo che non sem-bra avere imparato dal passato.La guerra è sempre uguale: non

è quella dei potenti, dei capi di stato, dei generali, ma soprattutto, èquella della gente comune che è costretta a subire inerme e indifesa."Il film ripercorre i tragici avvenimenti di una parte della storia d'Italiadimenticata con tradizioni, vita, valori che rende tributo alle vittime didue stragi naziste."Straordinario... Trattare certi stati d'animo, certi argomenti così conquella sobrietà è molto raro oggi... è la bellezza e la qualità del film. Unfilm che va visto, un film che è una poesia... Un film di grande qualità,direi insolita. Non è ridondante, non è pieno di effetti, in cui si senteche c’è dietro una macchina, è una cosa molto semplice, questa è lacosa più toccante” (Mario Monicelli). info: www.nellenuvole.it

Santa Giulia". La sua atti-vazione si deve al lavoro didue palaganesi: Leo Digna-tici e Lino Lanzotti entram-bi ex-partigiani. Esponentipolitici a livello provinciale,che seppero, agli inizi deglianni ’70, operare per averea Monchio una testimonian-za significativa dell’eccidioe più in generale dei valoridella Resistenza.

La memoriaper costruire il futuroImpegnative sfide ci atten-dono.Dobbiamo affrontarle con lastessa coesione che ha ca-ratterizzato la fase proces-suale. Noi siamo un piccolocomune e non abbiamo cer-to le forze, sia economicheche intellettuali, per perse-guire in solitudine i risultatiche la memoria della piùgrande carneficina compiu-ta nel modenese nei con-fronti di inermi cittadini,merita.Un’azione solitaria che, pe-raltro, riterremmo sbagliatapoiché conoscere il dram-ma, l’orrore della guerra, persvilupparne l’antidoto, nonpuò essere un elemento ge-ograficamente lim itato.Come comune pensiamo aun percorso della memoriache coinvolga tutti i terri-tori che, due mesi dopo lastrage di Monchio, costitu-irono la Repubblica Partigia-na di Montefiorino, un cri-stallino esempio di vita de-mocratica nell’Italia occu-pata, reso possibile, in pri-mo luogo, dal sostegno dellapopolazione locale.I giovani conoscono l’espe-rienza della Repubblica?Sanno cosa era l’ospedaledi Fontanaluccia, ricordanoquanto fatto da don SanteBartolai, parroco di Savo-

"La malora - 18 marzo 1944"Videodocumentario di Vera Paggi

Rainews24 - Rai CPTV Milano. 2010

"E poi fecero la malora…" lo dice così Bru-na Libbra, raccontando quel giorno del 18marzo 1944, quando i tedeschi della divi-sione esploratori del reparto HermannGöring, fecero scempio di donne, bambini, uomini e poi di case e diricordi. Erano agricoltori, alcuni alla macchia, un paio iscritti al parti-to fascista, tutti inermi e innocenti. Chi è rimasto non ha paura diricordare, e ha raccontato quel giorno alle telecamere di Rainews24.E' un racconto incalzante, senza mai essere retorico, che ci accom-pagna per 50 minuti fino all'ultimo paese dell'Appennino, a Monchio,dove vengono fucilati gli ultimi.

SPECIALEla strage ricordat a

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niero, deportato in campo di con-centramento in Germania? Quasicertamente lo ignorano. Spetta anoi, a tutti noi, fare in modo chela memoria viva, in primo luogo,laddove gli avvenimenti sono ac-caduti. Anche per questo, comecomune, insisteremo in ogni sedeaffinché venga salvata forse l’ul-tima testimonianza della strage: lacasa della Buca di Susano. In essafu trucidata un’intera famiglia el’edificio venne poi dato alle fiam-me. Le odierne, precarie condizio-ni di staticità potrebbero farci per-dere quella testimonianza in qua-lunque momento; dobbiamo, con ilcontributo di tutti, scongiurarequesta evenienza.Il grande patrimonio di documen-tazione raccolta dovrà essere con-servato in una sede appropriata;è necessario procedere alla digi-talizzazione dei documenti per ren-derli meglio disponibili. Oggi è permolti aspetti una giornata di fe-sta; ciò che chiediamo è che il tut-to non si esaurisca in un formale,anche se significativo appuntamen-to, ma divenga un agire quotidia-no per ricordare, per conoscere, per costruire un futuro di pace.Da ultimo e non certo per importanza, voglio ribadire la più assoluta volontà dell’Amministrazione comu-nale di operare in tutte le sedi opportune per raggiungere l’obiettivo del conferimento della Medagliad’oro al Valor Civile.Lo dobbiamo noi, ma lo deve anche lo Stato, ai 136 caduti, alle loro vedove, ai loro figli, alla nostracomunità, così duramente provata, com’è emerso, in modo inequivocabile, dalle risultanze processuali.So che questa nostra ferrea volontà può contare sul sostegno e sul fattivo aiuto di tutti coloro che sonostati al nostro fianco, in maniera determinante, per stabilire la verità ed ottenere giustizia.Ringrazio di cuore quanti hanno condiviso l’azione intrapresa, ci sono stati vicini, affinché il desiderio digiustizia, intimamente vissuto in tutti questi anni, divenisse realtà.

La nuova amministrazione ha voluto dare un segno di "arianuova" anche nelle vicende riguardanti l'eccidio di Monchio,Costrignano, Susano e Savoniero.Per la prima volta una delegazione ha partecipato alla com-memorazione della strage di Marzabotto; in quell'occasio-ne s ono stati presi accordi con le autorità locali perun'interscambio di esperienze e visite.Il 19 novembre è prevista una giornata-evento per soste-nere la richiesta della medaglia d'oro al valore civile; du-rante la giornata, che vedrà la presenza dell'avvocato Speran-zoni, si alterneranno momenti di lettura di brani dei diari, scrittida gente del posto, su quei momenti, con una fiaccolata chetoccherà tutti i luoghi più significativi della strage.Sempre nell'ambito delle iniziative sorte in seguito alla senten-za di Verona c'è da registrare l'adesione al progetto "LineaGotica", progetto regionale che intende riscoprire e ripercor-rere tutti quei luoghi e quei momenti che hanno interessato lanostre zone durante l'ultima fase della seconda guerra mondia-le, in particolare la creazione di un percorso dei luoghi teatrodella strage.La Buca di Susano dovrebbe essere completamente ristruttu-rata divenendo un centro di raccolta e conservazione dei do-cumenti che riguardano il processo, oltre ad un centro di ag-gregazione per trasmettere alle nuove generazioni un monito eun messaggio di pace.Ultima nota di rilievo è l'iniziativa promossa dalla Gazzetta diModena di una sottoscrizione per costituire una fondazioneanche questa a supporto della richiesta della medaglia d'oro

PROGETTI

Documenti e materiale di approfondimento suwww.luna-nuova.it alla sezione La Luna nuova\Documenti

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Il parco è stato realizzato in ricordo della stragedel 18 marzo del 1944. Nel parco, nell’immediatodopoguerra, fu posizionato un grande cerchio dialberi: ogni albero aveva la funzione di comme-morare una delle vittime. Al centro del cerchiouna fontana monumentale con formelle decorativein bronzo, realizzate nel 1974 dallo scultore Ro-mano Buffagni, che narrano con efficace reali-smo gli episodi legati alla Resistenza e all’eccidio.Sempre all’interno del parco una statua in bronzoraffigurante Cristo benedicente, realizzata da Ro-mano Buffagni assistito dall’artista bulgaro Pavel Bucur. Nel basamento quattro lapidi in granitocon i nomi e l’età dei caduti. Progettato verso la fine degli anni Ottanta, il monumento è statoinaugurato nel 1992.

Sperando di fare cosa gradita segnalo dalla Enciclopedia "La seconda GuerraMondiale - una storia di uomini" di Enzo Biagi il capitolo sulla strage di Oradour

Sur Glane (Francia) che è descritta dal grande giornalista in maniera sintetica ma moltoefficace e toccante. Questa strage ha numerosi punti in comune con la strage di Monchio, Costrignano,Susano e Savoniero, in particolare: è stata eseguita in un piccolo paese indifeso, lontano da strade dicomunicazione strategiche ed importanti, con una popolazione di vecchi, donne e bambini. Comepretesto l'uccisione di soldat i e di un ufficiale tedesco; èstato utilizzato un reparto tedesco d'elite come laDivisione SS "Das Raich", e tale eccidio non è statopubblicizzato come monito nei confronti dei partigiani.Il processo, cominciato anni dopo la fine della guerra èstato travagliato, non ha riguardato i cittadini francesidi lingua tedesca di origine alsaziana in quanto èintervenuta amnistia, come in Italia, ma ha riguardatosoltanto soldati tedeschi. La strage è ricordata moltobene sui siti www.oradour.info ed www.oradour.orgcon relativo sito della memoria molto ben tenuto.Allego anche copia del bollettino-versamento di lire20.000 del 1984 relativo alla fusione in bronzodella statua di Cristo nel parco di Monchio.È l'esempio di come per ottenere qualcosa bisognaanche attivarsi monetariamente mettendo mano alportafoglio. Credo che la maggior parte dei cittadini diMonchio abbiano a vario titolo contribuito alpagamento del loro monumento, che hannostrenuamente cercato,voluto e costruito; altro checontributi statali (20.000 lire nel 1984 erano soldi...).Tale strada potrebbe essere forse ripercorsa anche peril monumento alla Buca di Susano, con una petizione-sottoscrizione popolare? Magari anche utilizzando unsito o pubblicità via internet?Saluti

Davide Rioli

Parco e monumentodi Monchio

SPECIALEla strage ricordata

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Still

I giovincelli cominciano ad osservare i “colleghi” unpo’ meno giovincelli che suonano già da qualche

annetto… e qualcuno decide di formare un grupporock di giovincelli che, da lì a qualche anno,

diventerà il riferimento per tutti quelli ancora piùgiovincelli di loro… e forse non solo.

Ecco come si tramanda laPalaganeide Voglia di Suonare.

PALAGANOROCK CITY

diFrancesco Dignatici

con la collaborazione diAndrea Albicini

Rubrica

Musicale

della Luna

ALTOVOLTAGGIO

Part III

NASCE

LA NUOVA

GENERAZIONE.

ARRIVANO GLI

StillI cinque personaggi di questa storia hannovent’anni esatti come età media, ma da scriveresu di loro ce ne sarebbe già un bel po’.E non solo in senso retorico. Infatti, è soprattuttograzie all’abitudine costante, meticolosa e maniacaledi uno di loro di annotare date, episodi ed impressioni,che una grande mole di informazioni su questa entità musicale è

Water

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Rubrica musicaledella Luna

giunta intatta e dettagliatafino ai giorni nostri.La sorte ha voluto che io fossitalmente fortunato da met-tere le mani sul diario di bor-do degli Still Water, la bandspartiacque fra la vecchiascuola del rock palaganese ela nuova, quella dei “nati nei‘90”.Scorrendo alcune di quelle ri-ghe, l’approccio ironico e dissa-crante con cui ho scritto dellegesta dei gruppi protagonisti diquesto speciale nelle puntateprecedenti ha avuto un piccolotracollo ed ho dovuto prenderequanto mai atto di una “seria”autenticità dietro tutta questafaccenda: noi tutti, rocker di pro-vincia, tra gli amplificatori e lecasse da caricare e scaricareogni volta, tra i cavi jack, le pre-se multiple di corrente e le aste,tra il gestore che paga così cosìed il batterista sbronzo, tra lagente che ti ascolta e la genteche non ti sopporta, tra la sera-

ta di “gloria” e quella disastrosa,tra l’assolo provato, riprovato epoi toppato durante il concerto,tra l’amicizia e la miriade dicazzate insieme, tra tutti gli spi-ragli di questa piccola grandepassione ci abbiamo incastratoalcuni dei ricordi più cari dellenostre vite.Ma ora basta con i sentimentali-smi.E’ il diario di Andrea “Alby” Albicinia raccontarci come tutto inizio’:“Entrai a scuola di musica insie-me a Ste, nel doposcuola del 5febbraio 2003 alle 4 e 30 di po-

meriggio. Vidi il Franky con unamegabatteria montata, la suaYamaha Birch Custom con i piattisplendenti Ziljan e lui che stavacollegando un mucchio di cassea dei microfoni. Senza mixer, concollegamenti assurdi: casse cheentravano a microfonare altrecasse in casse più grandi. Unamucchia di cavi in cassette percavi. Tutto questo partiva da unacassa diversa dalle altre, in cui sipotevano collegare fino a quat-tro strumenti e farli suonare tuttiinsieme. Quella cassa, o meglio,quell’amplificatore a 4 ingressi,della potenza effettiva sprigiona-ta di 30W teorici mono-cono, erail Raimondo. Canali: Voce: Alby –Chitarra: Alby – Chitarra: Ste –Tastiera: Nico.”Una stanza presa in prestito dabanda e coro palaganesi, piutto-sto grande ma con un rimbombopauroso; un po’ di attrezzaturacollegata in un modo che dire “in-novativo” non renderebbe l’idea;a gestire il tutto c’erano loro,quattro simpatici mocciosetti, fragli undici ed i tredici anni d’età.Avanti bambini, smettetela di gio-care con le chitarre. Sarebbestata una reazione comprensibi-le. Pare però che i “mocciosetti”fossero piuttosto risoluti, al pun-to di desiderare con determina-zione quel loro primo incontro uf-ficiale. One, two, three, four...si comincia. E al termine della pri-ma prova, “Bambole” dei Negrita

Still WaterGeneri

Pop Rock, Rock Italiano, Pop, Soul,Alternative Rock, Funky, Discomusic, Blues

Periodo di attività2003 – ancora in attività

Prima formazioneAndrea Albicini (chitarra e voce),Nicola Fratti (tastiere),Stefano Fratti (basso)Francesco Piacentini (batteria)

Formazione attualeChiara Compagni (voce), Andrea Albicini (chitarra)Nicola Fratti (tastiere), Stefano Fratti (basso)Francesco Piacentini (batteria)

Chi ci ricordanoUn po' tutti, un po' nessuno

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è già in repertorio.Il battesimo risaliva a duegiorni prima, all’SMS delbatterista, Francy “Piac-cio” Piacentini, da subito ilpiù determinato a trasci-nare gli altri tre nell’impre-sa: “Ci chiameremo StillWater, ho visto un bellissi-mo film in cui il gruppo si chiama-va così!”.Arriva l’estate, un buon periodoper continuare a darci dentro.Alcuni dei passaggi con cui “Alby”descrive quel periodo sono quasicommuoventi: “Cinque, sei, set-te, anche otto ora là dentro, insala prove. Ci pranzammo persi-no qualche volta: iniziavamo amontare alle 11, Ste andava aprendere da mangiare, a fare laspesa, e poi comodamente man-giavamo mozzarella, pane, pro-sciutto cotto in cima al woofer.Quante ore stupende insieme. Lefinestre aperte da cui entrava ariafresca d’estate e da cui usciva ilnostro Rock ’n Roll grezzo, ine-sperto, innocente. Chissà a quan-te persone abbiamo rovinato il ri-poso”. Passano i mesi, le chitarreclassiche lasciano il posto alleelettriche ed i tempi sono maturiper l’esordio dal vivo nella situa-zione perfetta: 23 dicembre 2003,doppio concerto: Festa della me-die – Festa delle elementari. Chenon si dica che non piacciono aigiovani. Prova dopo prova, i bam-bini diventano più grandi e la cre-scita musicale della band, cosìcome quella personale dei singolicomponenti, è esponenziale:Franci Piacentini si afferma, an-co ra g iovanis simo , come ilbatterista dai colpi più potenti ditutta la zona nonché come po-tenziale colosso internazionale nelconsumo di Genere FemminileCommestibile; il buffo, impaccia-to “Ste” reinventa se stesso nel“Magico Stiu”, animale da palco,animale e basta, tipo godereccioe solido bassista. Alby, personag-gio umorale quanto puro e ap-

passionato, comincia ad affinarela propria invidiabile tecnicachitarristica e le proprie doti difrontman-cantante; Nico Fratticoltiva la sua relazione amorosacon il pianoforte, lo strumentoche, a breve distanza di tempo,farà di lui “Il Maestro”, uno deimusicisti più dotati e formati acui il nostro bel paese abbia maidato i natali.L’esordio (davanti ad un pubblicoche non abbia meno di 15 annicome età massima) avviene il 31ottobre del 2005 al Marienplatz,la location per eccellenza del rockpalaganese. Il quartetto prose-gue compatto la propria strada,acquisendo sempre più esperien-za, solidità ed affidabilità in tut-te le occasioni dal vivo che si pre-sentano. Tutto ciò nonostantequalche piccolo sbandamentodovuto all’età ed al successo im-provviso: qualche serata euforicae qualche indigestione di groupiesda parte della “premiata” sezio-ne ritmica Piacentini-Fratti S.sono solo qualche esempio.Il rock scorre fluido tra il classi-co, qualche scappatella blues edun bel po’ di tradizione melodicaitaliana che vede gli Still Wateranche come compositori di unamanciata di brani originali, ora ri-cercati e pagati dai collezionistia suon di dollaroni.Siamo già lontani da quel “suonodi chiarre classiche microfonate”

(per usare le parole di Albicini) dipochi anni prima. Difficile, già daqualche anno, non considerare gliStill Water come un'entità musi-cale con cui confrontarsi: per al-cuni, stiamo parlando della banddal contenuto tecnico più eleva-to della “Palagano Rock City”.La “svolta”, come la definisconogli Still Water stessi, è del marzo2009: l’okay di Chiara Compagnialla richiesta di unirsi alla bandcome front-girl è entusiasta enaturale. Esattamente come è lei,vocalist ispirata e simbolo dellanuova era del gruppo. La bandcambia voce, ma non la voglia dimigliorarsi e reinventare se stes-sa; da qualche sferzata elettro-pop, al funky, alla discomusic, ilgruppo non manca di regalareperformance memorabile per tuttii propri fedeli adepti, il tutto conuna strizzatina d’occhio alle modeed alle nuove generazioni.Dichiarato, soprattutto ai loroesordi, è il debito dei “Waters”con la vecchia guardia (Scossa,Benza e Rocks Off prima di tut-ti); la novità sta nel fatto che,per le band più giovani, il riferi-mento, ora, sono loro.Insomma: sono ormai nove anniche sono in giro, ma sembranoproprio lontani dall’avere esauri-to gli argomenti.E ci auguriamo che con le chitar-re elettriche continuino a giocarciper molto tempo ancora.

ALTO VOLTAGGIO Rubrica musicaledella Luna

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30 annidi solidarietà

di Davide Bettuzzisi può dire che tutto è iniziato il24 dicembre 1981. “Ho due mesidi ferie arretrate, vorrei fare qual-cosa di utile... padre Antonio, nonconosci qualche missionario chepossa aver bisogno di un infer-miere?”. Quando Arturo fece que-sta domanda al proprio parroco

certo non ne im-maginò le con-seguenze futu-re. Padre Anto-nio contattò ilCentro Missiona-rio della diocesidi Modena e Arturo, poco tempodopo, si trovò a fare l’infermierea Klouekanmè, in Benin, presso

la Missione delle Suore dellaSacca di Modena. Quandorientrò i compaesani erano cu-riosi di conoscere ciò che ave-va visto e fatto. Nacque l’ideadi continuare e l’inverno suc-cessivo un gruppo di monta-nari, guidati da Arturo e dapadre Antonio, tornarono inBenin per costruire un piccoloambulatorio a Sawamè.A questo punto si voleva con-tinuare, le richieste non man-cavano, i soldi sì. In partico-lare c’era da costruire una ma-ternità a Klouekanmè. Nono-stante la generosità della gen-te non si riusciva a raccoglie-re la somma necessaria. Tut-to cambiò in seguito ad un tra-gico avvenimento. In un inci-dente stradale morirono la mo-glie, Giacinta, e Scilla, l’unicafiglia di Luigi Capitanio, fratellodi padre Antonio. Luigi vollericordare la moglie e la figliafinanziando il progetto dellacostruzione della maternitàcon il ricavato della vendita

dell’esercizio commerciale dellamoglie. La maternità venne rea-lizzata e porta il nome di Giacintae Scilla.Era il 1984 e si capì che quelgruppo missionario parrocchialedoveva crescere e diventareun’associazione di volontariatocon proprio statuto, gruppo diri-gente e programmi. Il 25 gennaio1985 venne fondata l’associazionedenominata S.C.I.L.L.A. (Solida-rietà Cristiana Internazionale Li-bero Lavoro Amico) in memoriadella figlia di Luigi Capitanio. Nel2003 l’associazione ha ottenutoil riconoscimento di Organizzazio-ne non lucrativa e di utilità so-ciale (ONLUS). l’associazioneSCILLA realizza micro-interventinei paesi in via di sviluppo con lacostruzione e manutenzione distrutture socio-sanitarie (scuo-le, ambulatori, dispensari, mater-nità, acquedotti...) e fornisceprestazioni sanitarie tramite in-vio di personale sanitario e con ilfinanziamento di specifici proget-ti. L’associazione ha operato inBenin, Togo, Centrafrica, Came-roun, Congo (Zaire), Madagascar,Etiopia, Mozambico e Brasile.

Viaggio nel mondodell'associazionismopalaganese

S.C.I.L.L.A30 anni

di solidarietà Uno dei primidocumenti fotografici:

Arturo in Benin nel 1981

Per sostenerel'associazione SCILLA

Conto corrente numero 1961 - Banco Popolaredi Verona e Novara, Filiale Palagano (Mo)

IBAN: IT 21 F 05188 66871 000000001961

Costruzione di un orfanotrofioa Natitingou in Benin

Costruzione di un complessoscolastico a Kipanzu (Congo)

Assistenza sanitaria alla popo-lazione di Sardroa

(Madagascar)

I PROGETTI IN CORSO

www.associazionescilla.it

VOLONTARIATO

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Quello che è certo è che si tratta di unlenzuolo di lino tessuto a spina di pesce delledimensioni di circa m. 4,41 x 1,13, contenentela doppia immagine accostata per il capo del ca-davere di un uomo morto in seguito ad una seriedi torture culminate con la crocefissione.Sicuramente uno dei misteri più affascinanti è quelloche riguarda la natura dell'immagine che appare sullenzuolo.E' stato infatti accertato che, incredibilmente, essa èrimasta impressa solamente a livello superficiale del telodi lino, senza minimamente intaccarne i tessuti interni. Alcontrario, ciò che è trapassato e si è impregnato sono sola-mente le tracce di sangue dell'uomo avvolto dal “lenzuolo”,che, ricordiamo, è dello spessore inferiore al millimetro. Sitratta dunque di un'impronta realizzata tramite un' “esplo-sione” di raggi ultravioletti attraverso campo elettrico, atutt'oggi estremamente difficile da riprodurre persino in la-boratorio, trattandosi, come appurato, di decine di migliaiadi volt.L'aspetto inspiegabile sta nel fatto che, per l'impiego di taletecnica, occorrono conoscenze e apparecchiature tecnolo-giche appartenenti solamente all'epoca moderna. Ora, sia icredenti, sia i detrattori dell'autenticità della reliquia sonocomunque d'accordo nel datare il lenzuolo come un oggettoappartenente sicuramente ad un'epoca non posteriore almedioevo (per i sostenitori si tratta dell'epoca del Cristo eper gli scettici dei secoli intorno all'anno mille). In ogni caso,quindi, la situazione che si presenta avrebbe dell'incredibile:in entrambe le epoche sarebbe stato impossibile il realizzar-si di tale tecnica d'impressione di immagine.Un altro aspetto misterioso è legato alla caratteristica deitratti dell'impronta, che escludono quasi categoricamentela realizzazione artigianale della stessa. I segni impressi sultelo, infatti, non hanno né colore né direzionalità, dunquenon sembrano essere stati fatti con un pennello o con unqualsiasi metodo pittorico tradizionale. Nel corso del tempo

i misteri della

FENOMENIdi Marino Marasti

SINDONE

La Sindone di Torino è da secoliuna delle reliquie più importanti

della Cristianità mondiale.Con il presente articolo mi

propongo di analizzareoggettivamente i contenuti e gli

aspetti legati al mistero dellafisicità del “lenzuolo” che avvolse

il corpo di Cristo nel sepolcro,secondo la religione cristiana.

Il mio intento non è quindi quellodi approfondire il controverso

dibattito sull'autenticitàdell'oggetto (cioè stabilire se siaappartenuto o meno a Gesù di

Nazareth), bensì quello diindagarne l'inspiegabilitàdi alcuni particolari che lo

contraddistinguono

Bibliografia:Anto nio Oddo ne: “ Storia della Sacra Sindone”; Aldo Guerresch i: “Latridimensionalità sindonica ed il fotorilievo”; Emanuela Marinelli: “La Sindone- Un'impronta "impossibile"”.

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33la LUNA nuova - Ottobre 2011

molti artisti, ma anche molti scienziati, hanno cercato di ripro-durre la Sindone, ma nessuno è mai riuscito a replicarla comple-tamente, soprattutto per quanto riguarda quei particolari visibilisoltanto al microscopio. Tornando al cosiddetto “mistero del-l'esplosione di luce” è interessante riportare l'esperimento del18 luglio 2008 realizzato dall' ENEA (Ente per le Nuove tecnolo-gie Energia e Ambiente) di Frascati e diretto dal dr. GiuseppeBaldacchini. Obiettivo: riprodurre elettricamente in laboratoriosimil-immagini della Sindone su di un telo di lino. Tutto ciò èstato possibile utilizzando un laser ad altissima frequenza, especifiche condizioni di potenza e durata di emissione. Con altriparametri, o utilizzando differenti metodologie, l'esperimento nonavrebbe avuto successo. Il chè sta a dimostrare, ad ulterioreconferma , che la Sindone, sia si tratti di reliquia autentica, siasi tratti di falso medievale è comunque un oggetto estrema-mente enigmatico, a meno che non sia stato realizzato ai giorninostri, fatto da escludere nettamente.

Ho cercato poi di ripercorrere letappe più significative della sto-ria della Sindone, per rendere notii vari percorsi travagliati che essaha dovuto affrontare nel tempo.È dal XIV secolo che si può rico-struire con certezza la storia deltelo. Nel 1353, in Francia, il ca-valiere Geoffroy de Charny donòil lenzuolo alla chiesa da lui stes-so fondata a Lirey. Un secolodopo, Margherite de Charny, infuga dalla Guerra dei Cent’anni,cedette il lenzuolo ai Savoia, chelo trasferirono a Chambéry, lorocapitale. Papa Giulio II nel 1506autorizzò il culto pubblico dellaSindone e fissò la festa liturgicail 4 maggio. La notte del 4 di-cembre 1532 la Sindone scampòa un devastante incendio scop-piato nella Sainte-Chapelle chela custodiva, riportando però pe-

dell’esame del carbonio 14, oraperò sempre più messi in discus-sione, datarono la Sindone in epo-ca medievale. Un altro incendiominacciò la Sindone: nella nottetra l’11 e il 12 aprile 1997 le fiam-me devastarono la cappella delGuarini, ma il telo fu portato insalvo dai vigili del fuoco.Le esposizioni (dette tecnicamen-te “Ostensioni”) degli ultimi 30anni, sono state solamente quat-tro: nel 1978, nel 1998, nel 2000e nel 2010. Da ricordare, infine,che nel 2002 la Sindone è stata“restaurata”, con interventi con-servativi e la rimozione delle toppee il telo di sostegno applicati dallesuore clarisse dopo l’incendio del1532.

Breve storia della Sindone

Interessante scultura realizzata da unartista esperto s indologo ed espos ta nelMuseo della Sindone a Torino. L'operariproduce nella maniera più fedele poss ibileil “disegno” del telo originale, riuscendocosì ad avere contemporaneamente

valenza es tetica e sc ientifica. Ques t'opera c iconsente infatti di poter visualizzare il corpo

anche tridimensionalmente.

FENOMENI

santi “ferite”, ancor oggi benvisibili.Il duca Emanuele Filiberto portònel 1578 la reliquia a Torino, inoccasione del pellegrinaggio apiedi compiuto da San CarloBorromeo. Nel 1694 fu posatanella cappella Guarini, fatta co-struire appositamente dai Savo-ia. Qui suscitò grande interessela scoperta che l’impronta si com-portava come un negativo foto-grafico, aprendo la strada alla ri-cerca scientifica sul telo.Durante la seconda Guerra Mon-diale la Sindone fu nascosta inun'abbazia campana, mentre nel1973 si svolse la prima esposi-zione televisiva del telo, cheUmberto II di Savoia, ultimo Red’Italia, lasciò in eredità al Papanel 1983.Altra data importante per il len-zuolo è il 1988, quando i risultati

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Kalos irtate

L’estate èassolutamente finitae se si parla di caldefeste notturne nellaGrecia Salentina qual-cuno potrebbe storcereil naso, infatti le prospet-tive, almeno per i prossimi seimesi, non sono esattamentecalienti. Ma d’altronde un raccon-to ha successo solo se riesce astimolare la fantasia, quindi lacertezza del gelo in arrivo aiute-rà a creare la giusta distanza traquesto viaggio e la realtà. Nonparlerò di un closing party in unafamosa discoteca in riva al mare,né di un evento mondano estivo,ma della notte di musica salentinapiù popolare d’Italia!C’è chi lo considera solo unfestival per zumpati e buontem-poni esaltati, insomma un’occa-sione come un’altra per farsi unpo’ di canne in compagnia (di cir-ca 100.000 persone), chi inveceattraversa la penisola per assag-giare un po’ di pizzica tradiziona-le e contemporanea. Ma chi dav-vero conosce da anni La Nottedella taranta sa che avrà biso-gno di un bel po’ di energia perballare fino a notte fonda la ta-ranta (o pizzica) di Melpignano eal mattino, esausto ma soddisfat-

ILVIAGGIO

Kalos irtateQuesta rubrica dedicata al

viaggio non ha la pretesa diiniziarvi allo studio del

"grande libro del mondo",né di darvi consigli pratici

sull’organizzazione di unavacanza. Lo scopo è

molto più futile: aprirelo sguardo (o anche

solo un occhio) suqualche luogo o

evento potenzialmenteinteressante,

possibilmente pococonosciuto e decisamente

divertente!

di Martina Galvani

to, potrà godersi l’alba sulla stra-da del ritorno.Questo evento folcloristico na-sce da una lunga tradizione. Sidice che la "pizzica", il cui nomederiva dal morso della tarantola,fosse un ballo a scopo esorciz-zante e taumaturgico che pote-va durare anche giorni. Era in-fatti f inal izza ta a curare letarantate, ovvero le vittime piz-zicate da questo ragno veleno-so, per lo più donne. Attraversoquesto ballo frenetico, eseguitoal ritmo di tamburelli e violini, ve-niva esaurito il veleno presentenel corpo della vittima. Le taran-tate, poi, erano condotte nellachiesa di San Paolo di Galatina(Lecce), per bere l'acqua sacradel pozzo della cappella, così l’in-cantesimo era sciolto.E a questo punto non posso esi-mermi da una lode a Galatina omeglio al paesino limitrofo che miha ospitata, Soleto, e a tutto il

ben di dio che ho assaggia-to: frise, pucce, pitta ma so-

prattutto all’ospitalità di chi miha permesso di scoprire posti me-ravigliosi del Salento, finalmentenon solo da turista, ma quasi dapugliese! Ma questa è un’altrastoria…Tornando alla taranta: altre va-rianti della pizzica sono il ballo delcorteggiamento tra uomo e don-na e la "danza dei coltelli" anchedetta "pizzica a scherma".Oggi la tradizione rimane viva gra-zie a questo festival, celebre or-mai in tutt’Europa che uniscemusiche popolari e contempora-nee sotto la direzione dell’Orche-stra popolare Notte della taran-ta, di cui è maestro concertato-re da due anni Ludovico Einaudi.Questo festival itinerante ha luo-go ogni anno ad agosto in variecittadine della Grecia Salentina(Calimera, Carpignano Salentino,Castrignano dei Greci, Coriglianod’Otranto, Cutrofiano, Martano,Martignano, Soleto, Sternatia eZollino) e a Lecce, Cursi, Alessano

IN SALENTO!

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e Galatina, dove si svolgono concertidi pizzica, ma non solo. Il concertonefinale, poi, conclude quest’evento.All’entrata di Melpignano un cartelloaccoglie i visitatori: Kalos irtate, ingriko 'Benvenuti!'; qui, infatti, vi è unaristretta minoranza linguistica che par-la ancora questo dialetto neo-greco.Nella magica atmosfera del piazzaledell’ex-Convento degli Agostiniani sisusseguono diversi artisti, dando cosìorigine ad un’esibizione in cui la tradi-zionale musica pugliese viene felice-mente contaminata da quella del re-sto del mondo. Tutta la notte più di100.000 persone ballano senza sostasotto il cielo del Salento, instancabili intonano canzoni e cori senza mai smettere di entusiasmarsi."Beddhru l’amore e ci lu sape fa’!". Il pubblico più eterogeneo che abbia mai visto a un concerto:

suonatori di tamburelli leccesi e danzatoridi pizzica, o per lo meno che si sono im-provvisati tali, si riuniscono per condivi-dere la musica più divertente del sud.Dopo ore ed ore di concerto l’evento siconclude con un pezzo che scatena unpogo generale dal quale solo i più fortius cira nno inde nni: Kal i nif ta, cioèbuonanotte!

BibliotecaE. de Martino, "Etnografia del tarantismo pugliese. I materialidella spedizione nel salento del 1959", A REO , 2011.E. de Martino, "La terra del rimorso. C ontributo a una s toriareligiosa del sud", I l Saggiatore, M ilano, 2009.P. Pierfrau, "Salento amore mio", Tolvalski, Trento, 2011.G. Mora e G. di Mitri, "Il male pugliese. E tnops ichiatria s toricadel tarantismo", BESA, 2000.

Ogni anno, in collaborazione con il Centro Missionario della Diocesi di Modena, le suore francescanedi Palagano organizzano un percorso formativo di incontri e attività per preparare i giovani atrascorrere un periodo estivo di tre settimane in terra di missione, per vedere e conoscere i luoghi ele persone, visitare le famiglie, scoprire come “funziona” una missione (catechesi, scuola, servizio aipoveri, lavoro agricolo, lavoro edile, lavoro femminile, ambulatori), svolgere attività con i bambini delposto e aiutare i missionari attraverso lavori di vario tipo.Per poter partecipare ai campi missionari è necessario intraprendere questo cammino di preparazio-ne: “Desideriamo che una esperienza così straordinaria possa davvero lasciare un segno nella vita ditutti coloro che incontreranno i nostri missionari e i nostri fratelli del Madagascar e del Paraguay!”

Se sei un giovane tra i 18 e i 30 anni e desideri vivere un’esperienza missionaria, ti invitia-mo a contattare il Centro Missionario (www.centromissionario.net).

Missione Madagascar

ALTRO

VIA

GGIOALTRO

VIA

GGIO

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all’inizio degli anni cinquanta gliinsegnanti delle scuole elemen-tari, su direttiva dei Provvedito-rati scolastici, raccomandarono aigenitori di parlare in italiano aibambini anche a casa così avreb-bero imparato meglio a scuola.Come da sempre, i genitori ama-no i loro figli e per loro farebberoqualsiasi cosa, compreso il par-lare loro in italiano. C’era però unproblema: nemmeno i genitori,abituati al dialetto, sapevanoparlare l’italiano! Se ne sentironoveramente delle belle! Ve ne rac-conto una. Era l’estate del 1952,una signora, che abitava nelle vi-cinanze di casa mia, aveva duebambine, una di sette anni e l’al-tra di quattro. La sentii un giornosgridare la piccolina. Ricordo esat-tamente le parole e quella vocestridulo-gracchiante: "Quantevolte te lo devo dirtelo di nontocare via la cioccia chechiappano paura i piritcini e sismariscono e vanno a scondersidentro la chiosa, poi questa not-te riva la volpa, li cata li brancatutti e li maza! E non metterti acridare quando ti bravo dietro!Piutosto adessa vai in casa e iutitua sorela a inculare le figurinesul libbro. Io cerco i piritcini poivengo in casa e ti do una bellafetta di pane col buttero e lamarmalata, ma non fare comeaieri che hai lecato la marmalatae hai sgnacato via il pane, pois ono rivate una mucchia di

ITALIANOe dialetto

furmighe e mi è tocato spazarlevia con la granada".Per pura coincidenza la stessasignora scrisse una lettera ad ungeometra di un paese vicino.Molto bella! Eccola:Palagheno 22 avrile 1953.E Greggio In Lustrisimo SigniorGiometro.Ci scrivo cuesta letera per farcisapere che io sto bene come spe-ro anche di Lui e anche per dirciche me e mia sorela abiamodiciso di fare partire cuei tereniche abiamo reditato da nostrozio cuelo che e morto lanopasato.Venga pure cuando vuole ecuando cia tenpo tanto a me e amia sorela ci cata senpre acasa.Di Stinti saluti

FirmaPalagheno

"L’ E Greggio In Lustrisimo SigniorGiometro", perché di sesso ma-schile, e non "E Gre ggia InLustrisima Signiora Giometra" sefosse stata di sesso femminile,riuscì benissimo a decifrare la let-tera senza ricorrere ad un inter-prete, essendo anche lui di unpaese limitrofo, e dopo una de-

cina di giorni andò a fare la divi-sione richiesta.Al geometra la lettera piacquemoltissimo e la fece incorniciareavendo però cura di coprire la fir-ma e la località con la busta, al-trettanto interessante, e l'appe-se, in bella vista, nel suo studio.Molto interessante anche l’indi-rizzo sulla busta:"Al E Greggio In LustrisimoSig Giometro X

Xxx - ModenaLe "X" stanno al posto del co-gnome del geometra e del paesedel medesimo. Io, per motivi dirispetto della privacy, non potreie non vorrei assolutamente pub-blicare dati identificativi.La busta scritta con la stessacalligrafia, affrancata con fran-cobollo da lire 25 ed annullato contimbro postale di Palagano in data23 aprile 1953, conferisce asso-luta autenticità al documento. Delgeometra portava solo il cogno-me. Credo che nessuno abbia maisaputo quale fosse il suo nome.Purtroppo il geometra, anno diproduzione 1908, non è più tranoi viventi, ma lo studio ed i clientili ha ereditati il figlio, anche luigeometra, ed il quadro è ancora

RICORDI

Non è una parolaccia(che Dio me ne guardi!)

ma solo, secondola signora,

la traduzione dal dialettoall’italiano della parola dialettale"incular" che significa: incollare

Classe elementare (anni '60)Archivio Marasti B.

diMatteo Mattei

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lì al suo posto. Gli ho chiesto,dato che siamo amici, di farmeneuna fotocopia, ma me lo ha ne-gato. Però mi ha dato un foglioed una penna e mi ha detto chepotevo copiarla.Mi ha anche spiegato il motivo:la lettera è stata giudicata, daesperti, documento di interessestorico e d i e le vato valo recollezionistico. Qualsiasi duplica-zione ne sminuirebbe il valore. Miha autorizzato a pubblicarla per-ché ciò non ne intacca l’originali-tà. All’inizio degli anni ‘70, al Mi-nistero della Pubblica Istruzionea Roma, si accorsero della be-stialità commessa venti anni pri-ma, quella di uccidere i dialetti, eli giudicarono di elevato valoreculturale. Altra enorme bestiali-tà! Inviarono una circolare a tuttigli insegnanti dichiarando chesarebbe stato utile, per conser-vare i dialetti, insegnarli nellescuole. Ma (santo cielo!) non fumai detto come gli insegnanti po-tessero farlo e non si resero con-to della stupidata commessa!Quando in una provincia si ren-devano vacanti quindici o ventiposti, il Provveditorato agli Studibandiva un concorso nazionaleper coprirli. Al concorso si pre-sentavano regolarmente almenouna trentina di migliaia di aspi-ranti. E se quel posto, vacante aPalagano, lo avesse vinto un in-segnante friulano, valdostano,toscano, napoletano, siciliano,sardo, ecc... ditemi come avreb-be fatto ad insegnare il dialettoPalaganese! E così i dialetti sonodiventati sconosciuti alle nuovegenerazioni. Tanto ormai parlanotutti in italiano, perfino gli immi-grati extracomunitari, ed i dialettinon servono.Serve invece l’inglese, perché senon lo sai non riesci ad usare cor-rettamente il computer. E l’ingle-se si insegna già dalle elementa-ri, a scapito delle altre lingue.Probabilmente presto non servirànemmeno l’inglese perché, se an-diamo avanti di questo passo,

forse diventeranno prioritari il ci-nese e l’arabo. Per non plagiare ilManzoni io dico: "Ai paperi l’ar-dua sentenza".Ho premesso quanto sopra perparlare di una fantastica operadi arte letteraria: Il vocabolariodi Palaganese- Italiano, Italiano-Palaganese redatto da Bruno eChiara Ricchi. Per comporre unasimile opera, a mio parere, sononecessari una enorme cultura eduna perfetta conoscenza sia deldialetto che dell’italiano. Si diceche noi umani usiamo meno di unquarto delle potenzialità del no-stro cervello. Caro Bruno, tu haiuna bella testona piuttosto gros-sa e, di cervello, dovresti avernequalche mezzo etto in più dellamedia. A mio parere in quest’operatu il cervello lo hai usato tutto!E’ un’opera di immenso valoreculturale, storico, conoscenzadelle tradizioni e letterario.Si dice che nessuno è profeta inpatria ed un proverbio dice che alavare la coda all’asino si spre-cano acqua, sapone, tempo e sirischia di prendere calci nei den-ti. Oltre alla tua grande cultura,che io stimo tantissimo, quantemigliaia di ore di lavoro hai impie-gato in questo capolavoro? E tut-to per che cosa? Forse per spiri-to di campanilismo, forse per la-sciare alle future generazioni undocumento storico, ma non si-curamente per ricavarne un utileeconomico. Gli unici che ci po-tranno guadagnare, economica-mente, in un non lontano futuro,saranno i pochi che oggi hannocomperato la tua opera, ma perguadagnarci dovranno cederla aqualche collezionista e sarebbeuna grossa stupidata. Tu, di cer-to, potrai chiamarti fortunato seriuscirai a recuperare le spesevive per la stampa, ma il tuo la-voro non sarà mai ripagato. Latiratura è indubbiamente molto li-mitata.Gli abitanti del nostro Comune,Palagano, sono poco più di 2500.Se togliamo gli immigrati da altri

paesi e gli extracomunitari po-tremmo dire, con eccesso di sti-ma, che i palaganesi originali sonomeno di 1500. In tutto non più dicinquecento famiglie. Consideria-mo anche che in questo piccolocomune i dialetti, sebbene simili,sono quattro.Boccassuolo ha un dialetto confonetica francesizzante, moltoarmonico. Io lo ritengo bellissi-mo. Palagano e Savoniero parla-no il dialetto di Bruno. Susano eCostrignano hanno già molte va-riazioni rispetto al palaganese.Monchio è decisamente diversoperché "pianzanizzante".Quelle cinquecento famiglie divi-se per quattro, e con beneficiod’ inventario, dato che è il piùpopolato, potrebbe interessarecirca 150 famiglie. Però non si in-teressano molto alla cultura: ildialetto lo sanno già, l’italiano lohanno imparato dalla televisione…Del vocabolario non ne hanno bi-sogno! Caro Bruno, hai scrittoun’opera che meriterebbe una ti-ratura minima di un milione di co-pie, ma a Palagano ne venderaicento? Mi dispiace dirtelo, macredo proprio che tu abbia lava-ta la coda all’ asino! Se non tisarà passata la voglia di scriverefarai meglio a lavare i denti al-l’asino invece della coda, al mas-simo prenderai un morso. Scriviun romanzetto stupido, di quelliche ora vanno di moda come ipolizieschi, i gialli, ecc... Trove-rai un editore che te lo paga bene.Ciao Bruno, un cordiale saluto.

RICORDI

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JACOPONE DA TODI...

nel 2011La lauda af-fo nd a leproprie radiciin quel “motoreligio so chediede vita nel Duecento a compagnie, confraterniteitineranti e penitenti che percorrevano le campa-gne flagellandosi, predicando e cantando inni inlode del Signore e della Madonna.Tali compagnie di laudesi, passando di paese inpaese, dettero origine al primo esempio di teatropopolare: le rappresentazioni avvenivano sulsagrato delle chiese, con un elementare apparatoscenico, con molta semplicità e grande suggestio-ne”.

Interessante

accostamento tra

una preghiera

recitata un tempo a

Boccassuolo e la

lauda di Jacopone

da Todi

nella pagina seguente pubblichiamo l'ccostamento del testo della laudajacoponica e quello della preghiera boccassuolese e il confronto medianteevidenziature cromatiche dei temi comuni.Appare evidente, anche solo osservando la dislocazione cromatica, che, rispettoal testo jacoponico, quello boccassuolese, più sintetico, è diversamente struttu-rato. Inoltre un tema, come ad esempio quello del Cristo insanguinato o crocefis-so, viene diluito o inframezzato da altro nella lauda iacoponica, mentre risulta uni-tario e più sintetico nel testo di Boccassuolo. E’ tuttavia evidente, prescindendodalle singole peculiarità, che i due testi devono “essersi parlati”, ovvero che stan-no in rapporto di dipendenza reciproca. Possibile, si dirà, che ai nostri avi fosseronoti i capolavori della letteratura italiana? Se anche non si può escludere categori-camente la lettura diretta dei testi letterari, almeno da parte di alcuni di essi, l’ipo-tesi più convincente è che le citazioni della preghiera boccassuolese siano statetrasmesse per via orale, di generazione in generazione, e si debbano alle anticherappresentazioni di teatro religioso cui più sopra si faceva riferimento.Può essere che sia il testo iacoponico che quello boccassuolese siano figli di unacomune matrice popolare e si incontrino oggi dopo aver percorso due strade pa-rallele, una fissata per iscritto dal grande oppositore di Bonifacio VIII (da cui fupure scomunicato!) ed una di tradizione orale che ha attraversato i secoli di boccain bocca E’ quanto mai sorprendente, in ogni caso, osservare l’incredibile vitalitàdi tali antiche formule, giunteci dopo ben otto secoli! Una lunghissima storia, quasimillenaria, che oggi vede la sua fine, perché nessun giovane palaganese oboccassuolese è più a conoscenza di questo testo, nè tanto meno è in grado ditramandarlo ai posteri. Trascrivere il testo come ha fatto la signora Vezzelli signi-fica, meritoriamente, allungargli la vita di qualche tempo, ma il suo destino è giàsegnato. Il Medioevo muore qui e muore oggi.

RICERCHE

nella Luna dell’apri-le 2011 mi sono imbat-tuta nella preghiera,

pubblicata dalla signo-ra Erminia Vezzelli, “Il

pianto della Beata Vergi-ne” che, come ella riferi-

sce, "è una preghiera origi-naria della Toscana, dove gli

abitanti di Boccassuolo si recavano a svernare".Il testo mi pare molto interessante, in quanto puòdirsi antico di almeno otto secoli. Si tratta infattidi una versione tramandata oralmente della famo-sa lauda di Jacopone da Todi (1236-1306) "Il pian-to della Madonna".

diChiara Ricchi

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39la LUNA nuova - Ottobre 2011

"Donna de Paradiso, lo t uo f iglio lo è preso Iesù Cristo beato. Accurre, donna e vide che la gentel’allide; credo che lo s’occide, t an to l’ho f lagellato"- “Como essere porria, che non fece follia, Cristo,

la spene mia,om l’avesse pigliato?". "Madonna, ello è traduto,Iuda sì ll’à venduto; trenta denar’ n’àauto, fatto n’à gran mercato".“Soccurr i , Madalena, ionta m’è adosso piena! Cristo figlio se mena,

como è annunzïato". “Soccurre, donna, adiuta, cà ’l tuo figlio se sputa e la gente lo muta; òlo dato aPilato". “O Pilato, non fare el figlio meo tormentare, ch’eo te pòzzo mustrare como a ttorto è accusato".

“Crucifige, crucifige! Omo che se fa rege, secondo la nostra lege contradice al senato". “Prego chemm’entennate, nel meo dolor pensate! Forsa mo vo mutate de que avete pensato". “Traiàn for li latruni,

che sian soi compagnuni; de spine s’encoroni, ché rege ss’è clamato!". “O figlio, figlio, figlio, figlio,amoroso giglio! Figlio, chi dà consiglio al cor me’ angustïato? Figlio occhi iocundi, figlio, co’ non

respundi? Figlio, perché t’ascundi al petto o’ sì lattato?". “Madonna, ecco la croce, che la gen tel’aduce, ove la vera luce déi essere levato". “O croce, e que farai? E l f iglio meo torrai? E

que c i aponerai , che no n ’à en sé peccato?". “Soccurri, plena de doglia , cà ’l tuo figliol sespoglia; la gente par che voglia che sia martirizzato". “Se i tollit’el vestire, lassatelme vedere, com’encrudel f i r i re t u t t o l’ò ensanguenato". “Donna, la man li è presa, ennella croc’è st esa; con

un bollon l’ò fesa, tan to lo ’n cc i ò f i ccato. L’alt ra mano se prende, ennella croce sest ende e lo dolor s’accende, ch ’è plu mu lt iplicato. Donna, li pè se prènno e c lavellanse allenno; onne ion tu r ’ aprenno, t u t t o l’ò sdenodato". “E t eo comenzo el corrot to ; figlio, lo meodeporto, f iglio, ch i me t t ’à morto, f iglio meo di li cato? Meglio aviriano fatto ch’el cor m’avesser

tratto, ch’ennella croce è t rat to, stace desc i lïato! ". “O mamma, o’ n’èi venuta? Mortal me dà’feruta, cà ’l tuo plagner me stuta ché ’l veio sì afferato". “Figlio, ch’eo m’aio anvito, figlio, pat’e

mmarito! Figlio, chi tt’à firito? Figlio, chi tt’à spogliato?". “Mamma, perché te lagni? Voglio che turemagni, che serve mei compagni, ch’êl mondo aio aquistato". “Figlio, questo non dire! Voglio teco

morire, non me voglio partire fin che mo ’n m’esc’el fiato. C’una aiàn sepultura, figlio de mamma scura,trovarse en afrantura mat’e figlio affocato!". “Mamma col core afflitto, entro ’n le man’ te metto de

Ioanni , meo elet to; sia to f iglio appellato. I oanni , èsto mea mate: to lli la en car i tat e, àginnepietate, cà ’l core sì à furato". “Figlio, l’alma t’è ’scita, figlio de la smarrita, figlio de la sparita, figlio

attossecato! Figlio bianco e vermiglio, figlio senza simiglio, figlio e a ccui m’apiglio? Figlio, pur m’àilassato! Figlio bianco e biondo, figlio volto iocondo, figlio, perché t’à el mondo, figlio, cusì sprezzato?Figlio dolc’e piacente, figlio de la dolente, figlio àte la gente mala mente trattato. Ioanni, figlio novello,

morto s’è ’l tuo fratello. Ora sento ’l coltello che fo profitizzato. Che moga figlio e mate d’una morteafferrate, trovarse abraccecate mat’e figlio impiccato!".

Ecco che Maria incomincia i l pian to: avea perduto i l suo Figlio l si'gran maestro e l'andava a cercare per una via. I ncon t ra G iovanni chese ne ven ia "O voi G iovanni che siet e san to e benedet to , l'avetevisto i l mio Figlio l si' gran maestro?". "Si Madina mia che l'hovedu to , tra due ladron che l'han tutto battuto, tutto battuto, t u t t of lagellato , t u t t o i l suo san to sangue era colato !" Maria nel sentir dirdi questo, tutti i capelli del capo si strappava e la via che faceva lacopriva. Quando arrivò a quelle oscure porte, prese un martello e lo battèben forte e disse: "Apri t e apri t e che io son Maria la più dolen tedonna che nel mondo sia. Mi raccomando che quei ch iodi e queimartelli lì fat e un po' più sot ti li che hanno da t rapassare carn igen t i li". Rispose Giuda falso e maledetto: "Questo per tuo dispetto noinon lo faremo e su lla croce noi lo innalzeremo! " Piangono i piccolin,piangono i grandi: è morto il buon Gesù a trentatrè anni! Chi dirà trevolte al giorno questa, sarà scritta in ciel come una Messa; chi la dirà echi la farà dire di mala morte non potrà morire; chi la dirà con tantadevozione non morirà senza la confessione. Piange il verde, piange ilsecco, piange la morte di Gesù Benedetto!

Accostamento deltesto della lauda

jacoponica (inbasso) e quellodella preghieraboccassuolese

(in alto) e confrontomediante

evidenziaturecromatiche dei

temi comuni

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Reg g i Ad elmo ( 1908-1982). Nasce alla C apanna(La capana 'd Regg) , orfa-no a 8 anni, operaio e brac-ciante assieme a i f ra te ll iArturo e Alfonso. Nel 1928effettua il servizio milita reda richiamato a Bo logna.Negli anni 1937-1938, spo-sato con Lami Giuseppina(1914-1982), diventa mez-zadro a “La Ca'” e la fami-glia si arricchisce di tre fi-gl i: E lio, Ido e Bruna. Nel1962 acquista da Zenchi An-gelo il podere di S. Stefanoe successivamente, circa nel1970, costruisce coi figli lacasa nuova in cui siinsedierà verso la fine del1971. Adelmo e Giuseppinaerano una coppia molto uni-ta e grandi lavoratori, dedi-ti alla famiglia e frequenta-tori de lla Chiesa; Giuseppi-na morì nella serata del pri-mo maggio 1982 e Adelmonella mattinata del 3 mag-gio, perciò i f amigliari deci-sero un fune rale unico.

Cinqui Pietro (1897-1961).Nato da famiglia di agricol-tori a Pra' Colombo di Mon-temolino , aveva vissuto lag iov inezza co l fra tel loArtemio, morto nella primaguerra 1915/18. si dedicògiovanissimo al mestiere di

di Bruno Ricchi

te delle prime squadre di“pallavolo” quando il cam-po veniva delimitato col ges-so fra i l campanile ed i lmuro delle Suore.

Digani Giovann i ( 1925-1991). Nato e cresciuto nel-la borgata “C aivana”, fre-quentò le elementari a Boc-cassuolo poi appena adole-scente prese a lavorare difalegnameria presso il labo-ratorio del padre Puro.Ne l 1944 fu chiamato allearmi e si recò in Toscana dacui scappò per rientrare de-finitivamente a casa.Gran compagnone, amavala compagnia e gli scherzi ei suoi contemporanei ricor-dano diversi ep isodi mo ltospassosi. Sulle o rme de lpadre divenne un falegna-me ve ramente bravo ecompetente. Nel 1956 spo-sa Stefani Anna da cui avràquattro figli: Piero (1957),Andrea ( 1959) , Paola(1961) e Claudio (1963). Itre figli maschi, sulle sueorme e su quelle del nonnoPuro, si sono dedicati all'at-tività di falegnameria conprofitto e competenza, lavo-rando attualmente nella Dit-ta MEG/Arredamenti cheesporta in Francia “mostreper ceramica”.

Faceva il muratore, Cinqui Pietrodi Pra' Colombo all'ameno villaggioper la Chiesetta non si tirò indietrolasciando di bel muro ottimo saggiodall'uso travaglio scivolò a retroriportandone a vita grave oltraggio.A moglie e figli un lascito amorosod'un uomo saggio, buono e generoso

Coi fratelli faceva il mobiliereNannetti Mario da Casa Scagnololavorare con lui era un piacereanche se a me pareva un po' pignolo:mai le cornici eran lisce a doveree per finir non mi lasciava solo.Fu sempre un uomo dolce, vecchio stilegiocava a pallavolo al “campanile”.

Accadde un giorno in Chiesa San Giovannidue feretri contemporaneamentesono trascorsi ormai quasi trent'annima il ricordo è ancor vivo tra la gentechi si è voluto bene senza ingannimai sopravvive all'altro lungamente:per Reggi Adelmo e Lami Giuseppinaal ciel salpò la stessa “portantina”.

Digani Giovanni, “Gian ed Caivana”“marangone” in quel di Boccassuolodi valido artigiano aveva famain quel settore in cui non era solo!Non è pertanto risultanza stranal'arte passata ai figliuoli in stuolo.Di compagnia, libero, giocondostava bene con sé e con tutto il mondo!

La

ValledellaBallataPOESIA

18a

PARTE

muratore per cuiera riconosciutoed apprezza to;si recava in Ligu-ria, specialmentea Genova , pro-prio per l'att ivitàdi muratore. FuC onsig lie re co-munale a Monte-fiorino ed a iutòdiverse fam iglienel disbrigo del-le pratiche, e ssendosi sem-pre interessato alle novità ealle leggi e usanze del suotempo. Ebbe sempre cara lafamiglia coi figli Alfonso, Ugoe Maria, e quando a 62 annidi e tà lo co lse l 'incidentemortale lavorava gra tuita-mente alla chiesetta di Mon-temolino. Purtroppo una ca-duta da una piccola scala glifu fatale perché batté il caposu una pie tra . Di f am igliaprofondamente religiosa, ifigl i sono sempre statiimpegnati nella parroc-chia e nelle confra ter-nite.

Nannet ti M ario(1931-2008). Nato a“Casa Scagnoli” ha vis-suto fanciullezza e ado-le scenza a Palagano.Dal 1951 al 1955 emi-grò a Cesano Maderno

per apprenderel'a rt ig iana to d ifa legname, po i,rientrato, iniziòcoi fratelli l'attivi-tà d i mobil iere(sono di queglianni Sessanta lefamose “camereda letto” che glisposi ordinavanoai Nanne tti. Ma-rio non fe ce i l

servizio militare perché eso-nerato in quanto già due fra-telli l'avevano fatto in pre-cedenza. Negli anni Ottan-ta, assieme ai fratelli e adalcuni soci, realizzò il capan-none nella zona artigianaleove poi si svolse per diversianni l 'a ttività de lla DittaI.M .A. ne l settore degli in-fissi. Nel 1969 si unì in ma-trimonio con Marasti Martaed ebbe due figli: Giorgio eLuca. Mario e ra cacciatore

appassiona-to ed avevasempre otti-m i segugi;altro grandeinteresse erape r lu i laconduzionede lla v igna.Negli anniSettanta Ma-rio fece par-

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AMMINISTRATIVE 2011

Innanzi tutto debbo premettere che ionon ho potuto votare perché ancora nonho ripreso la residenza a Palagano, cosache farò quanto prima.Intendo però dire la mia sulle interviste: sempremolto gentile e garbata quella del nuovo sindacoBraglia, non mi è piaciuta invece quella di Guigliche anche se all’apparenza garbata ha la tipicasottintesa arroganza dei politici (quando perdonoè sempre colpa di qualcun altro) che continuano apensare che la gente sia stupida.I tempi sono cambiati anche se qualcuno si ostinaa non capire.Alla luce anche dei risultati nazionali, credo che unattento esame di coscienza e un po’ di umiltà inpiù da parte di tutti non guasterebbero.Certo Braglia non è un politico e non ha mai fatto ilsindaco, la giunta è giovane ed inesperta (forse),ma sono comunque persone di una certa cultura, enon ci vuole un laureato per capire che a Palaganonegli ultimi decenni le cose sono andate di male inpeggio (nonostante i conclamati appoggi politici).Se me ne sono accorta io che venivo di rado inquanto ho vissuto per 38 anni in provincia di Mila-no, a maggior ragione se ne è accorta la popola-zione del luogo.Le promesse e le belle parole le sanno dire in tantima quello che conta sono i fatti e qui di fatti inquesti anni se ne sono visti molto pochi. Di sicuropeggio di così non si può fare, si può solo cercaredi risalire. Sono dell’opinione che non sono i partitiche contano , sono le persone (indipendentemen-te dal colore politico) con l’intelligenza e la volontàdi fare.

Sicuramente non sarà facile, (anche perché nonso in quali condizioni siano le casse del comune),ci vorranno grinta, perseveranza e un’immensa for-za di volontà per superare gli ostacoli piccoli egrandi che indubbiamente si troveranno ad affron-tare, ma sono certa che se avremo pazienza e sedaremo loro il tempo di organizzarsi e di lavorarecon tranquillità, aiutandoli per quanto possibile, inostri giovani amministratori faranno di questo pa-ese un posto migliore.Voglio solo sperare che la minoranza abbia inten-zione di dare una mano costruttiva e non distrut-tiva.Come ripeto io non ho potuto votare però la nuo-va giunta ha tutto il mio sostegno.Abbiamo una vallata splendida, la nostra maggiorrisorsa dovrebbe essere il turismo, abbiamo lasciatoandare tutto in malora.È vero quello che dice Beneventi, quando io eroragazzina, dalle borgate più lontane si veniva aPalagano a piedi e ogni tanto si trovava una fon-tana dove si poteva bere.In estate c’erano tanti villeggianti che tornavanotutti gli anni dalle città della pianura e ci si trova-vano benissimo. Adesso sulle fontane ci sono car-

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alla Luna

Da s inis tra: Fabio Braglia (attuale s indaco diP alagano); Domenico Guigli (candidato a

s indaco della lista "Ins ieme per P alagano",attuale minoranza; Paolo Galvani (s indaco

uscente alle ultime elezioni)

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telli che ti dicono che l’acqua non è potabile.Nei castagneti non ci puoi più entrare perché sonodiventati delle selve intricate.Villeggianti non se ne vedono quasi più.In paese arriva un fetore per cui alcune volte si ècostretti a chiudere le finestre per respirare ariapulita (in montagna è il colmo). La colpa di qualcu-no sarà? (o no?). E sono anche d’accordo con lamamma di 53 anni, viva i giovani se sono come inostri. Forza e coraggio ragazzi, buon lavoro!E comunque vadano le cose, grazie per il vostroimpegno.

Fratti Eliana(22 giugno 2011)

BUON GIORNO, PALAGANO!

Cara Luna,è stato così grande il sommovimento causato dalledue ultime tornate elettorali, amministrative e re-ferendum, che mi sento di ritornarci sopra ancoraper un’ultima volta.E lo faccio con l’ausilio di due grandi poeti italiani:Giovanni Pascoli ed Alessandro Manzoni.Il primo dice: "C’è qualcosa di nuovo oggi nel soleanzi d’antico: io vivo altrove, e sento che sonointorno nate le viole.Si respira una dolce aria che scioglie le dure zol-le…" (L’Aquilone). Il secondo recita, ne “Il CinqueMaggio”: "Dall’Alpi alle Piramidi…", con una mia ag-giunta arbitraria: “Passando per Palagano”.Ovunque i giovani hanno rialzato la testa.Ognuno, adesso, faccia pulizia nel cortile di casapropria. Via la pula!Mi associo alla mamma cinquantatreenne che dallaLuna li ha ringraziati e, volentieri, lo faccio anch’io.Riprendiamoci la nostra libertà.Buon giorno, Palagano!Ti voglio bene.

Ugo Beneventi(18 giugno 2011)

PECCATI E REATI

Perché tutti fossimo resi edotti circa la distinzionetra il peccato ed il reato, ci volevano proprio ledisavventure giudiziarie del nostro Presidente del

Consiglio dei ministri.In tali situazioni, gli italiani si sono scoperti, oltreche un popolo di poeti, santi e navigatori, anche digiuristi.Ci siamo accorti, infatti, che il Parlamento dellaRepubblica, specchio fedele delle circostanze, èpieno di onorevoli avvocati difensori del principe,sonoramente pagati con denaro pubblico.Tutte le sere assistiamo a scontri furibondi fra ivari principi del Foro che si sfidano a singolartenzone come tanti galli nell’arena, senza cavaremai il mitico ragno dal buco, (pardon… dal “foro”).Ne sentiamo di cotte e di crude, ed ancora di più.Sarebbe quasi divertente se di mezzo non ci fos-sero le sorti di un intero popolo e di milioni di gio-vani alla deriva.Viene spesso da chiedersi a chi abbiamo dato ilvoto, noi cattolici? Chi ci ha indotti a tanto squal-lore? Ma già… chi li ha eletti?Noi non c’entriamo niente!Sono un Parlamento di nominati.Da cattolico, allora mi ribello e non mi interessano ireati del presidente. Tocca alla Magistratura inda-gare. A me interessano solamente i suoi peccati.Sì, proprio i peccati, perché la vita privata del capodel governo che ha in mano le sorti del mio paese,e le mie, mi interessa in prima persona. E quandonon è più affidabile se ne deve andare.Ah! Sento già gli strepiti, alla Giuliano Ferrara aMilano: "Siamo tutti peccatori… Chi sono io pergiudicare!?...".Giusto. Giustissimo. Anch’io sono peccatore. Sia-mo tutti peccatori. Ma… c’è un piccolo "ma". Con-siste nel conservare vivo nella coscienza il "sensodel peccato". Chi lo coltiva ripudia il male; onesta-mente lo riconosce e lo denuncia, e sarà perdona-to. E, come dice Gesù nel Vangelo, verrà perdona-to “non sette volte, bensì settanta volte sette”.Chi, invece, sostiene che i propri vizi sono dellevirtù delle quali gloriarsi, beh!… il discorso cambia.Non c’è “contestualizzazione” che tenga!

Ugo Beneventi (peccatore)(18 giugno 2011)

TROVATO IN APPENNINOIL NOME DI DIO IN EBRAICO

Oltre alle settimanali riunioni di studio biblico nelleSale del Regno (a Palagano, in via Provinciale 12/c, località La Preda), i Testimoni di Geova dell’Ap-pennino si radunano periodicamente con i loro ”fra-

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La Luna nuovaVia Palazzo Pierotti 4/a, 41046 Palagano (MO)

Fax: 0536 970576 - Tel.: 0536 961621e-mail: [email protected]

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La Luna nuova esce 3-4 volte all'anno per cui alcune lettere spedite alla redazione potrebberoattendere periodi lunghi prima della loro pubblicazione, perdendo la loro "attualità".Per ovviare a questo problema tutte le lettere ricevute verranno subito pubblicate sulnostro sito internet www.luna-nuova.it, nella sezione "la Luna nuova | Lettere non ancorapubblicate su la Luna nuova".Chiaramente verranno anche pubblicate sul primo numero de la Luna nuova che andrà in stampa.

telli” modenesi e reggiani per assemblee più grandi.La prossima si svolgerà a Imola (in via Pastore 1) il5 e 6 novembre 2011 e tratterà il tema Sia santifi-cato il nome di Dio, la prima e quindi più importanterichiesta che Gesù ci ha insegnato a rivolgere aDio nel Padre nostro.Il programma aiuterà i presenti a meditare sull’ono-re di portare il nome di Dio e sulla condotta damantenere per non farlo biasimare.Altre relazioni spiegheranno come si puòsantificare il Nome di Dio con i pensieri, leparole, le scelte di vita e la condotta.Un appuntamento emozionante dell’assem-blea sarà la cerimonia del battesimo perimmersione dei nuovi Testimoni. Si svolgeràsabato 5 novembre alle 11.30.Il tema del congresso è particolarmente si-gnificativo per gli abitanti dell’Appennino mo-denese perché questa zona ha il privilegiodi ospitare almeno due rappresentazioni delNome di Dio nell’originale lingua ebraica.Le quattro lettere che lo compongono sitrovano scolpite sulla chiave di volta delportale in sasso di un’antica casa nel borgodi Ca’ Lenzotti, nel comune di Riolunato.Il nome ricorre circa 7000 volte nella Bibbiae significa “Egli fa divenire”, assicurandoche il Creatore adempie tutte le sue promesse e isuoi propositi. Nel corso dei secoli, il nome Geovasi può trovare nelle traduzioni delle Sacre Scritturein molte lingue, è stato dipinto su affreschi in chie-se e palazzi importanti e scolpito su monete.Sul portale di Ca’ Lenzotti, il Nome di Dio è statoinciso insieme con quello di Gesù e un’invocazionedi soccorso che si potrebbe tradurre "sempre connoi". Le ultime scritte sono in lingua greca.Circa duecento anni fa, i Lenzotti lasciarono l’anti-

POSTA

co borgo abitato per secoli e, come ipotizzano al-cuni studiosi, si trasferirono nella zona di Boccas-suolo, nell’attuale comune di Palagano.Il 30 luglio 1837 il Nome Geova in ebraico fu scrittopoi da un sacerdote di Serpiano in un documentoche presentò al comune di Pievepelago, dal qualedipendeva allora questa parrocchia.Il foglio è scritto in italiano, ma riporta anche

invocazioni a Dio inlingua greca. Fu pre-sentato il giorno dopoin comune e firmatodal sindaco. Il 4 ago-sto seguente fu con-trofirmato a Pavullodal Delegato Gover-nativo dell’allora esi-stente Provincia delFrignano.Queste testimonianzedimostrano che l’Ap-pennino modenese haavuto un ruolo impor-tante nel campo sto-rico-religioso.Insieme a secolaripievi, antichi castelli

e palazzi storici, la presenza del nome di Dio dàlustro alla cultura della montagna modenese e laavvicina ad altre parti d’Italia e d’Europa, dove ilnome Geova era conosciuto ampiamente nei secolipassati.

Romano Salaroli([email protected])

Ufficio Relazioni PubblicheTestimoni di Geova Appennino modenese

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riflessioni

Pacifista convinto Martin Luther King nasce il 15 gennaio 1929 ad Atlanta(Georgia-USA). Nel 1948 Martin si trasferisce a Chester (Pennsylvania) dovestudia teologia e vince una borsa di studio che gli consente di conseguire i ldottorato di fi losofia a Boston. È pastore della Chiesa battista a Montgomery(Alabama) e l'ispiratore e l 'organizzatore di iniziative per il diritto di voto ai neri eper la parità nei diritti civil i e sociali, oltre che per l 'abolizione delle forme legalidi discriminazione ancora attive negli Stati Uniti. Nel 1957 fonda la "SouthernChristian Leadership Conference" (Sclc), un movimento che si batte per i dirittidi tutte le minoranze e che si fonda su ferrei precetti legati alla non-violenza distampo gandhiano, suggerendo la nozione di resistenza passiva. Per citareuna frase di un suo discorso: "...siamo stanchi di essere segregati e umiliati.Non abbiamo altra scelta che la protesta. Il nostro metodo sarà quello dellapersuasione, non della coercizione... Se protesterete con coraggio, ma anchecon dignità e con amore cristiano, nel futuro gli storici dovranno dire: laggiùviveva un grande popolo, un popolo nero, che iniettò nuovo significato e dignitànelle vene della civiltà". Il culmine del movimento si ha il 28 agosto 1963 duran-te la marcia su Washington quando King pronuncia i l suo discorso più famoso

"I have a dream..." ("Ho un sogno"). Nel 1964 riceve ad Oslo i l premio Nobel per la pace. Durante gli anni dellalotta, King viene più volte arrestato e molte manifestazioni da lui organizzate finiscono con violenze e arresti dimassa; egli continua a predicare la non violenza pur subendo minacce e attentati."Noi sfidiamo la vostra capacità di farci soffrire con la nostra capacità di sopportare le sofferenze. Metteteci inprigione, e noi vi ameremo ancora. Lanciate bombe sulle nostre case e minacciate i nostri figli, e noi viameremo ancora. Mandate i vostri incappucciati sicari nelle nostre case nell 'ora di mezzanotte, batteteci elasciateci mezzi morti, e noi vi ameremo ancora. Fateci quello che volete e noi continueremo ad amarvi. Masiate sicuri che vi vinceremo con la nostra capacità di soffrire. Un giorno noi conquisteremo la l ibertà, ma nonsolo per noi stessi: faremo talmente appello alla vostra coscienza e al vostro cuore che alla fine conquisteremoanche voi, e la nostra vittoria sarà piena". Nel 1966 si trasferisce a Chicago e modifica parte della sua impostazionepolitica: si dichiara contrario alla guerra del Vietnam e si astiene dal condannare le violenze delle organizzazio-ni estremiste, denunciando le condizioni di miseria e degrado dei ghetti delle metropoli, entrando così diretta-mente in conflitto con la Casa Bianca.Nel mese di aprile dell 'anno 1968 Luther King si recò a Memphis per partecipare ad una marcia a favore deglispazzini della città (bianchi e neri), che erano in sciopero. Mentre, sulla veranda dell 'albergo, s'intratteneva aparlare con i suoi collaboratori, dalla casa di fronte vennero sparati alcuni colpi di fucile: King cadde riversosulla ringhiera, pochi minuti dopo era morto.

Non è graveil clamore chiassoso dei violenti,

bensì il silenzio spaventosodelle persone oneste