1917 - 2/COSTANTINO BRESCIANI...Created Date: 11/13/2008 11:06:10 AM
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CAPITOLO [.
RIPERCUSSIONI DELLA GUERRA SULLA POSIZIONE DELLA GERMANIA
NELL' ECONOMIA MONDIALE
l.-Menhe da circa 25 anni i professori tedeschi, come si è
visto nel capitolo precedente, descrivevano a foschi colori i pericoli
derivanti alla Germania dalla formazione di imperi economici autar.
chici, che avrebbero nientemeno anníentato il commercio tedesco, in
realtà questo ogni uono. si sviluppava rapidamente sia all'esportazione
aia all'importazione raggiungendo la massima espausione proprio alla
vigilia della guena mondiale.
Nel l9l3 il commercio d'esportazione tedescq superava i l0miliardi di marchi, restando oramai inferiore di soli 618 milioni dimarchi all'esportazione inglese (nel l9l2 la' differenza era stata di
982 milioni e nei l9l I di I I 58), cosicchè i pulblicisti tedeschi pre-
vedevano prossimo il momento nel quale la Germania si sarebbe
posta alla testa degli Stati esportatori. Negli specchietti in nota, che
sono stati elaborati in base alle statistiche uffrciali tedesche ('Stati-
stisches Jahrbuch fiir das Deutsche Reich', ,1914) ho cercato di.fis-
sare alcune caratteristiche fondamentali del cornmercio estero tede-
sco, mostrando quale fosse la posizione della Germania nell'econo-
mia mondiale (t).
(l) Commercio della Germania con gli Stati ora nemíci e le loro colonie (19t3)(Milioni di marchi)
tmportuioni n".r?ltií*
Gran Bretagna 876,1 8,1
Colonie e possedimenti inglesi 1316,8 12,2
.&portazioai
1478,2
442,3
Gfrcporcentuali
14,2
4,t
Totale: lmpero Britannico 2192,9 20,1
Stati Uniri con Cuba e Filippine "' _ 1735,1 ló, t
Rurcia o Finlandia . . '* 1469,S lr,6
Arnrll drt Scm, Glun.dclh R, Unlv, di Prlcrno
I 880,5757,1
977,5
r 8,57,5
9,7
E
5B Costantino Bresciani Turrom
Z.- Lo studio delle statistiche del commercio estero degli Im-
peri centrali ci permette di trarre le seguenti conclusioni:
a) Le importazioni in Germania erano costituite quasi esclu.
sivamente da materie prime per I'industria (5 miliardi di marchi) e
da generi alimentari (più di 3 miliardi) mentre nelle esportazioni pre-
Francia e colonie.
Belgio e Congo .
Italia
Rumenia .
Serbia
Portogallo e colonie .
Giappone .
China
Olanda.Svizzcra
Danimurca .
Svezia
Argentina
Brasile .
Alrri Srati neutrali
Gcncri alimentari e di consumo
volull uario
Matcric greggic .Malcric semilavoralc.
I)rotl,rtti finiti .
7039,8 65.1
Commercio con gli Stati alleati
658.5
t55,1317,7
79,8
r 0,5
43,4
46,6
130,0
6,1
3.3
3,0
0,7
0,1
0,4
0,41,2
8C9,3
551,0
f93,5t 40,0
19,4
65,9
122,7
122,8
9, 1
t,)3,9
1,4
0,2
0,7
1,2
1,2
827,1
73,9
8,8
7,7
0,7
0,1
5839,7
I 101,8
98,4
30,1
57,7
10,9
1,0
0,1
910,0 8,3
Commercio con gli Stati neutrali
. 113,0
. 2lJ,3
. t9t,8
. 224,t
. 494,6
, 247,9
. 978, I
3,1
2,0
1,8
2,1
4,6749,1
1213,5
693,5
516,1
284,0
80,0266,O
200,0
683,7
111
6q5,3
2,8
2,3
2,6
2,0
6,7
2682.8 24,8 2892,9 28,6
Secondo le grandí categorÍe di prodotli il commercio internazionale tedesco si ripar'
tiva ncl l9ll nel modo seguente:Cifrclrruorluzioni-.,.LsporlaTrdnr' Del(cnlilall
lìrlrrlc l077O,l
1043,3
r 5 t8,0I 139,1
6795,t1
l(x)r)ó,5
Cilrepercenhrali
1049,2
5004,5
1218,8
t,t78,rì
28,3
46,5
|.5I 1,7
I00,0
t0,4I 5,0
|,j61,j
I(x),0
rilrrrlivuS,',,,tr,1, i nnír lttrli ,lrl tt,,tt,lo tl ,,,tttttt,r,r,, itrl,tt,,trr,'tr,tl, 1,,l,',,,' rri
I 57 2,2 .l4,fl I t72,8 )9,2
Cap. II.-Ripercussioni della guerra sulià posizione ecc. 59
valevano i prodotti frniti (circa 6 miliardi e mezzo, 63 " f ,, del totale)Fra questi, le esportazioni di prodotti di ferro, acciaio e derivatiammontavano a 1300 milioni in cifra tonda. Se poi si aggiungono le
macchine e gli apparecchi elettrici per un ammontare complessivo
di più di un miliardo, si vede che l'industria del ferro e quella mecca-
nica davano all'esportazione tedesca una delle sue caratteristiche più sa-
Iienti. Altri articoli principali esportati: Filati e tessuti di cotone (520
nel l9l3 nel seguente modo: (allo specchietro sono srari aggiunti anche i dati del lgggche permeltono utili confronti).
1 889 t9t3
a. u9_.9 .9 gI i N oigÉ -g èE
Ò V9:oíau3ó
o'Ài
bÀE
9,3
5,1
6,5
9,8
Europa
Africa.Asia .
America .
Australia .
3239,9 79,5 2509,7 77,1 5888,0 54,7 7677,5 76,0t9,6 0,9 zz,t 0,7 496,8 4,6 2t0,8 2,1
128,2 t,t 84,1 2,6 1049,8 9,8 548,0 5,5175,4 l5,t 613,6 t8,9 2994,6 27,8 1546,7 t5,115,1 0,9 23,5 0,7 127,8 3,0 103,6 t,0
La posizione dell'Austria-Ungheria nel commercio internazionale alla vigiìia dellaguerra mondiale risulta dalle ci[re seguenti: ('statistisches Handbuch der ósterr-ungari,schen Monarchie', l9l4).
Commercio con gli Stati nemici (1913)(oilioni di corone)
lmportazioni Cifle u ,percentuali LspOrlazronl eii'e
Felcentuall
eran Bretagna
Colonie e possedimenti britan-nici
Totale : Impero britannieo
Francia .
Italia
Russia
Stati Uniti.Rumenia
Belgio
SqbiaoMontenegro : .
l)orlogallo(ìilp1rorx:
('lrirrrr
226,4
345,0
277,2
r 51,0
571,4
I t6,6170,9
202,4
323,8
95,6
42,424,0
1,4
t 0,lt].6
16,7
3,]4,9
5,8
9,2
2,7
1,2
0.7
0,0
0,1
0,4
428,0
86,2
226,2
I16,17 5,1
128,0
27,7
58,8
4,6
t2,]9,4
t 4,4
2'97,6
3,9
2,5
4,3
0,9
2,1
0,2
0,4
0,1
60 Costantino Bresciani Turroni
mil. di marchi) di lana (430), di seta (250); carbone (660)' carta
(250), zucch eto (265t, cuoi (340)' prodotti dell'industria chimica
(circa 900 mil.), giocattoli (100) ecc' (Medie degli anni 1912-13L
L'industria tedesca lavorava sopratutto per I'esportazione' Per es'
nel l9l3 la Germania importava Per un ammontare di 1766 mi-
lionidimarchidimetalli,oliiminerali'grassiindustriali'carboniecc'mentre la cifra delle corrispondenti esportazioni di prodotti finiti era
di 4145 milioni (r)' Essa importava 2410 mil' di marchi di materie
prime per l'industria tessile, ed esportava fabbricati corrispcnl:nti per
Germania
Bulearia,
Tur.hio euroPeu .
ld. asiatica
Commercio con gli Stati alleati
. 1306,8 19'8
- 10,9 0'3
38,1 I'I29,6 0,8
t | 42,7
38,6
102,8
57 ,6
)8.3t,3
J,4
1,9
Svizzera
Olanda.Brasile.
Argentinu '
Altri Stati neutrali
I 47 5,4 42,0
Commercio con gli Stati neutrali
t05,8 3,0
28,4 0,8
68,7 2,0
48,7 t,4
t35,0 3,8
t996,6 56,4
498,8 16,2
9 il .1 27,4
t3{t,7
t67,l35,6
l 3,l24,7
7 5,2
44,9
5,6
1,2
0,4
0,8
2,5
185.9 I I ,0 315 '710,6
88,ó
4,7
1,9
4,4
0,1
Importazione ecl esportazione
"*l'î:;""':,1;f,;îr;""'"" le parti del mondo
Europa ' I
AsioAkica '
Att eri"u
Austraìia
Matcrie qrezze e qeneri alimen-
2389,5 71,9 2402'6
444,1 13,6 122'7
lmportazioni ed esportazioni dell'Austria-Unglreria
secondo grandi calegorie di prodorti t l9l3)
I ari
l)rotlotti scrniìuvorati.
l)rorlotti fìrriti.
9 r8,9
527 ,7
1323,1
25,2
18,7
46.1
2{06'(r
ll) l)ix'l)(rrlrrrl'lirrr(lli Att'"""1t""t1'l v"t
l.,urher, lrrglr,' l')ltr'
l(xt,() 1.769,7 100,{)
,11111 1qi1r'lt rlcrrr l(ri''r1.' i(lorrrrrrl't J'rlrr-
Cap. Il.- Ripercussioni della guerra sulla posizione ecc. 6t
I'ammontare di 1500. Ciò dimostra che I' importazione di materie
príme solo in parte serùila alla produzione di fabbricali per il con-
sumo íntetno,' invece la maggior parte alimentava I'esportazione verso
I'estero, la quale era necessaria alla Germania, affrnchè essa potesse
pagare le quantità sempre crescenti di generi alimentari imoortati dai
paesi stranieri.
L'economia austro-ungarica era in complesso molto meno di-pendente dall'estero di quella germanica ; infatti I'eccedenza netta
delle importazioni sulle esportazioni di generi alimentari e di materie
prime ammontava ad appena un miliardo di corone. Fra i principali
articoli d'importazione si notano i coloniali (104 milioni di corone),
i cereali (134), le frutta e verdura, i prodotti animali (233). Ma leesportazioni di prodotti derivanti dall'agricoltura superavano le im-
portazioni se fra quelle si computano le notevoli esportazioni di zuc-
chero che nel l9l3 erano di circa 300 milioni di corone. Invece per
quanto riguarda Ie materie prime per I'industria, I'Austria dipendeva
in più larga misura dall'estero : infatti essa importava notevole quan-
tità di carbone (237 milioni di corone), cotone greggio 392), lioo,juta e canape (lll), lana (242), seta (116), cuoio ecc. Notevole
anche I'importazione di oggetti in ferro, di macchine, di prodotti
chimici ecc.
L'esportazione austro-ungarica di prodotti finiti non aveva grande
importanza in confronto con guella germanica, poichè ammontava a
1300 milioni di corone contro 900 milioni all'importazione.
Gli articoli principali di esportazione erano, oltre lo zucchero, iprodotti animali (264 milioni), il legname (25r, gli oli minerali (65),
le confezioni (100), eli oggetti in legno (87), in vetro (87), in ar-
gilla (28), i tessuti di cotone (7r; di lana (60), di lino (lB; ecc.
Adunque I' índustría austro-ungafica lat)oraoa pretsalentemente per
il mercalo interno,
ó) Prima della guerra la maggior parte dell'esportazione tede-
sca si dirigeva verso i paesi che sono ora suoi nemici (nella misura
del 60 ",,, circa). Per I'Austria la proporzione era molto più piccola
r40 , i. l.'l'.rrrolr;r in <'om;,lesso tStati alleati, nemici e neutrali) assor.
62 Costantino Bresciani Turro.,i
biva più di '/, dell'esportazione tedesca. Quanto all'importazione, r
paesi ora nemici fornivano alla Germania più del 65 "1u delle sue im-
portazioni, all'Austria 11 45 'lo. È notevole osservare a questo propo-
sito come crescesse continuamente la proporzione delle importazioni
provenienti da paesi di oltremare, la quale dal 20 0/o nel lB89 era
salita nel l9l3 al 45 ulo. Adunque I'esportazione oerso glÍ Stati
europei sí basaoa sempre píù sulle importazioni da Statt transocea-
nicí (1). Per I'Austria invece, le cui esportazioni andavano nella mi-
sura del 38 " lo in Germania, mentre da questa proveniva il 40 o/o
delle importazioni, le relazioni con paesi di oltremare avevano un'im-
portanza molto minòre.
3.-Constatato quale fosse la posizione della Germania nel
commercio mondiale, si vede subito come il problema più importante
per I'industria tedesca sia lo studio dei mezzi atti a rendere possi-
bile, almeno in gran parte, la ripresa dell'esportazione verso I'estero,
che la guerra ha d'un colpo troncata. Ma quest'esportazione è mi-
nacciata da gravi pericoli anche per I'avvenire perchè nei paesi d'Eu-
ropa, una volta i migliori clienti della Germania, sono attuati ccn fer-
vore progetti che mirano a creare un'industria nazionale.anche in quei
rami di produzione dove prima la Germania si era acquistata un
predominio incontrastato.
Le industrie siderurgiche, meccaniche e chimiche hanno ovunque
ricevuto un fortissimo impulso, essendo le industrie di guerra per ec-
cellenza. Per es. in Inghilterra, cire prima della guerra importava ogni
anno per 800.000 tonn. di acciaio dalla Germania, la produzione del-
I'acciaio da 7, B milioni di tonnellate nel l9l3 sali a 8,5 milioni
nel l9l5 ed a più di 9 milioni nel 1916, sicchè con tutta probabi-
lità I'economia inglese si è resa indipendente in modo durevole dal-
I' importazione tedesca.
Ora, se si pensa che il grande aumento dell'esportazione del-
I'acciaio rda 479 milioni di marchi nel 900 a 1340 milioni nel l9l3)
a
Cap. IL- Ripercussioni della guerra sulla posizione ecc. 63
fu una delle cause pri'cipari defi'espansione der commercio tedesco,e uno degli strumenti più efficaci der dominio economico de'a Ger-mania, si vede guale significato abbia per quest,ultima lo sviluppodelle industrie siderurgiche negli altri pu"ri.
Inoltrs, la Germania, che uomini politici ed economisti spinge-vano a brandire Ie armi e a scendere in campo per affestare vio-lentemente lo svolgimento di un processo storico, la formazione deigrandi imperi economici autarchici, la quale avrebbe minacciato lesue condizioni di esistenza, ha invece con la guerra da essa premedi-tata e provocata afrettalo quel processo, almeno nei riguardi d.l-I'lmpero britannico, essendo stata rimessa sul tappeto lu gu.*tionedell'uniore economica dell'Inghilterra con le sue coronie (guestioneche sembra si risolva in senso positivo).
Mu, r" riguardo agli Stati europei Ia continuazione dell,espor-tazione germanica nelle proporzioni assunte aila vigiria deila guerraè per lo meno molto problematica, è ancor più dubbio se la Ger-mania potrà riprendere la sua esportazione rransoceanica. Anzituttoguest'ultima dipenderà dal beneplaciro dell, Inghilterra, che potrànegare alla Germania I'uso deile proprie srazioni carbonifere, deileproprie navi, delle proprie organizzaziom per la trasmissione di no-tizie' ecc' (')' Inoltre I' Inghirterra, come è noto, ha profrttato deilecircostanze favorevoli create daila guerra ailo scopo di attirare a sèil commercio tedesco nei mercati extra-europei, e conservarlo dure-volmente anche dopo la conclusione della pace.
Ma, sopratutto, I'esportazione lransoceanica germanica è minac_ciata dalla concoftenza dí due grandi potenze economiche; gri statiUniti e il Giappone, che si sono rapidamente sviluppati durante laguerra - altro e ffetto econcmico di questa non previsto daila Ger-mania ! Voglio brevemente caratterizzare, Fer guanto è possibile in
, (,).4t.-dt:",.a ralcproposiro, che i tedeschi, remendo che dopo la guerra il Lloyd,stngh sc si rifiuli rli comunicarc alla Ccrrnania Ic notizie sul mrvìm::ito clelle navi, pen -titro tr cr(rtrc ttrrrr ProJrri.r rtrirl.lgir ,11;,1r1jzz;11j6n1,.
64 Costantino Bresciani Turronr
base a un materiale ancora frammentario, i proqressi realizzati da
questi due Stati, a danno della Germania.
4.-Per guest'ultima, uno dei mercati principali transoceanici di
esportazione era I'America del Sud (r.). Qui, come in Asia e nel
vicino Oriente, la penetrazione commerciale tedesca era stata prePa"
rata mediante la creazione di una grande organizzazione bancaria,
che dirigeva la vita economica. Accanto alla 'Deutsche Bank', che
aveva fondato il 'Banco Aleman Transatlantico' con una serie di
frliali in Argentina, Brasile, Chile, Bolivia, uraquay, Perù, anche la
Diskontogesellschaft, e la Dresdner Bank svolgevano un'intensa atti-
vità, Ia prima mediante la 'Bank fúr Chile und Deutschland' e la'Bra-
silianische Bank fúr Deutschland', la seconda mediante la 'Deutsche
Súdamerikanische Bank'. Questa ultin,a banca esercitava la sua in-
fluenza anche nel Messico, (insieme con la 'Deutsche Bank' e la
frliazione messicana di questa, la 'Mexikanische Bank'), dove la Ger-
mania lottava per sottrarre guesto paese alle mire egemoniche degli
Stati Uniti.
L'importanza del mercato sud-americano per la Germania ri-
siedeva inoltre nella rapida eslransíone della sua capacità d'acquisto.
L'esportazione tedesca nell'Argentina era infatti salita da 175 mi-
lioni di marchi nel 1909 a 266 milioni nel I 9l 3 ; nel Brasile,
nello stesso breve periodo di 4 anni, da 92 milioni a 200 nel Chile
da 58 milioni a 98; nella Bolivia da 5 a 12; nel,'Uruguay da 23
a 36; nel Venezuela da 5 a 9.
(r ) Nell'America centrale e del sud ferveva la concorrenza fra la Germaniu, I'ln-
ghilterra e gli Stati Uniri, la cui posizione rispetliva in quei mercali è caratterizzata
dalle cilre seguenti : ('Weltwirtschaftlichcs Archiv', October l9l6)'
l9l3 (milioni di dollari)
Importazioni
neìl'America Centrale,
o Merid.
Esportazioni
, Ccn rule.
, Mcri,l.
dall' Inghilterra
. 39.2
. 285.5
verso Inqhilterra
. "l2.tt
. zil.l.l)
Germania
30.6188.9
Germnnia
.t l.tI tt,.).f)
Stati Uniti
t6l.4167 .5
Stati Uniti
27 6.u
20l, t
Cap. II.-Ripercussioni della guerra sulla posizione ecc. 65
Già prima della guerra Cli Stati Uniti , svolgendo il pro-
Sramma panamericano, accrescevano la loro influenza economica nelsudamerica, dove investivano forti capitali acquistando il controllosopratutto delle miniere, delle linee ferroviarie, e di varie produzioniagricole. Durante la guerra (t), grazie alla nuoua ricchezza acqui-stata e profrttando dell'eliminazione della concorrenza tedesca hannointensificato la loro politica di penetrazione, in base a un piano .r-ganico e grandioso ('), la cui attuazione dovrebbe procurare aglí
Stati Uniti I'assoluto predominio economico nell'America del Sud.Come per la Germania, antesignang e $trumenta di guesta pe-
netrazione sono state le banche (r).
(lJ Il volume del commercio estero degli srari uniri, che ha raggiunto g miliardidi doll. nel l9ló si è nientemeno raddoppiato rispetto al r9r3. L'eccesso deile espor-tazioni sulle importazioni [u di circa j miliardi di dollari, conrro l76g milioni nel l9l5e 33'l mil' nel l914; eccesso complessivo de[e esporrazioni fino ar r9ró adunque 5miliardi di dollari in cifra tonda (secondo una valutazione del ,Times'). L' importzionenetta di oro viene diversamente valutata; iì price ad es. ('when the golden flood rece-des'), Ia stima fino al 3l dicembre l916 a 4100 rnil. di lire.
A base dell'accresciuta csportazione sta l'enorme impurso dato arÌa procruzione. Laproduzione del carbon fossile, che era cli 513 nril. cli ronn, nel 1914, superò i600 milioni nel l9l6; la produzione del ferro greggio nei primi il mesi der l9ró(35,9 nil di tonn.) superò di 5 mil. quelÌa del l9l3 (30,7 mil. tonn.); le indusrrietessili hanno avuto una slraordinaria estensione, (esportazione di tessuti di Iana saìite da5 mil. di dollari nel l9l4-15 a 50 mil. nel l9l5-161.,.). lntanto nuove indusrrie sor.gevano come I'industria chimica, oggi rapl)resenrata, si dice, da piu di 30 labbriche intaluna delle quali sono occupari più di r000 operai, mentre crue anni addierro lavora-vano appena 400 persone in 6 fabbriche. L'industria redesca, che prima della guerraforniva il 96 r',, dei colori consumati in America scmbra adunque de6nitivamente scac-ciata dal mercato.
(:) Vedi a tale proposito I'interessante ribro del Luf f t, .Nordamerikanische Inte-
ressen in Sùdamerica vor dem Kriege', 1916.('i) Unu legge, approvata durante la guerra, ha dato agli Istituti americani, modi6_
cando il difettoso sisrema bancario, ra possibilirà di estendersi ail'estero. Di ciò ha su-bito profittato la'Narional ciry Bank of New york', uno degri isrituti più porenri, fon,dando dal l914 in poi filiali a Buenos Aires, Iìio cle Janeiro, Sanros, San paulo,Montcvicleo, Santiago, Habana, Valparaiso, Baliia. L'esempio della ,National Ciry Bank,ò sraro scguiro rlirlla'c.nrmcrciar Nationar Barrk or washington', che ha isrituito firiariir ['i,irrrir . ir (ìrl.'. rrrcnrrc rrr rranca vr. R. Gracc & c., ha aperto agenzie a Lima,( rrlli*r llìrrìt, Arr',1rri|ir (l)crirl, I-ir I)irz, Vrrrl,irraiso, sanriaqo, con""ption, vardivia
r\rrrrnlr ,l,.l:,,.r,, (;,,,, ,l"lltr li Urrrr ,lr l,r,l,.rlr,r 9
66 Costantino Bresciani Turronr
Nell'America del Sud, si afferma nel 'Deutscher Aussenhandel '
del 20 agosto 1916, gli americani del. nord hanno attirato a sè tutto
íl commercío príma esercitalo dai tedeschi. E ciò grazie a una opera
di penetrazione metodica e ad una sagace propaganda che è diretta
anche a influenzare gli spiriti e a creare uno stato d'animo favore-
vole agli Stati Uniti. Ed è probabile che gli amerícaní conseroino
anche dopo Ia guerra iI lerreno conquistato, si osserva malinconica-
mente nelle 'Mitteilungen des Deutschen Siidamerikanischen Insti-
tuts'. L'esportazione nordamericana verso il Brasile, che prima della
guerra era il 15 '/, dell'importazione complessiva di questo paese,
salì al 24 n lu durante la guerra. Mentre poi prima della guerra I'ln-
ghilterra era il principale paese importatore, nel l915 essa veniva
superata dagli Stati Uniti (').
In Argentina, I'lnghilterra, che possiede la maggior parte delle
ferrovie, estesi terreni, e gode di una posizione dominante nelle
banche, aveva prima della guerra il primo posto nel commercio di
importazione; durante il l9l6 invece I'importazione dagli Stati Uniti
ha superato quella dall'lnghilterra, e un analogo spostamento è avve-
nuto nell'esportazione.
Grazie all'oro proveniente dall'Europa gli Stati Uniti sono dive.
(Chilì) e la 'Mercantile Bank' ha esteso la sua attività negli Stati di Nicaragua, Costa-
rica e Hondares.
La 'National City Bank' è interessata alla 'American International Corporation'
società fondata nel l9l5 (cap. 50 mil. di doll.), che ha periscopo disviluppare le re-
lazioni commerciali con I'ester'o. Nell'America del Sud opera una filiale della società, la
'Latin American corporation', con sedc centrale a Buenos Aires ('Aussenhandel', 20 no-
vembre 1916. Vedi anche 'Report on Cooperalion in American Export Trade', Washin-
gton l9l6). La detla società ha già fatto gran numero di progetti, che riguardano so-
pratutto le costruzioni di linee {erroviarie e tramviarie, di porti, condutture d'acqua ecc.
Essa ha fondata anche Ia'American Intcrnational Terminal Cornpany', la quale costruirà
nei porti amcricani ed europei dei magazzini qeneraìi per favorirc il comnrercio d'impor-lazionc c di csporlazione.
(r) lmportazionc <lt,ll'lngltilt.'rr,r rcl llrasilc ncl l9l{: 111551 C--ontos; ncl 1915,
127517: irrlrorllziorrc tlcgli Strrti Llrriri : l(ll9lg ,. llt7lJ7l. ("1'lrr: (ìlrir:,r11r I),rily 'l ri.l,utrc' ,lcl 9 rrr,r1111io lrlllr).
t
Cap. II.-Ripercussioni della guerra sulla posizione ecc. 67
nuti i banchieri dell'America del sud, dove hanno esteso di moltodurante la guerra gli investimenti di capitali (r).
Ma se le mire degli Stati Uniti, rafÍorzate dalla grande ric,chezza accumulatasi 'durante la guerra, si rivolgono in prima lineaall'America del sud, non sono trascurati altri campi di futura espan-sione. In seconda linea si presenta la Russia, dove essi parimentisperano di affermarsi, sostituendosi alla Germania, come constatòuna rivisra tedesca ('). (' weltwirrschaftliches Archiv', l9l 6 pag. 277 ).
Anche in siberia (sopratutto nello sfruttamento di miniere dicarbone e di metalli) prende piede il capitale americano, sotto laguida di grandi banclre; si dice che all'uopo si sia costituita unasocietà con 50 milioni di dollari di capitale.
In cina, dove anche prima della guerra il capitare nordamerlcano aveva preso parte a costruzioni di ferrovie e di canali e alletransazioni finanziarie col Governo ('i), è stata resa più attiva, du.
(t) Per es. nella vallata deil'Amazzoni che già prima era trh campÒ preierito duliapenetrazione economica nordamericana. Capitalisti nordamericani hanno infatti acquistatogli impianti dei porti di Parà e di Manaos, ir quale urrimo è ir più imporranre portointerno del 6ume Amazzoni, cosicchè avendo essi ottehuto aoche ir conrroilo delre fe.rovie lungo Rio Maderia e Rio Mamorè, si può afiermare che ormai ir capitare norda;mericano domini tutta Ia vallata del frume Amazzoni. parimenti; nel Brasile è progettatcil'impianto di grandi stabilimenti per Io sfruttamento delle foreste, che dovranno fornirelegno per la costruzione di navi,
(?) A questo scopo devono servire la nuova ,American-Russian Chamber of Com,
merce' fondata il 26 gennaio l9r6 a New-york e un'Associazione nord-americana, chenel 1916 aperse un uf6cio principale a Mosca, con I'aiuto dcl governo americano. Uf-frcì dipendenti saranno istituiti nei centri principari delra Russia europea e asiarica, an-zitutto a charkow e odessa. Analoga associazione russo-americana svorge Ia sua atrivitàa chicago ('Aussenhandel', 20 novembre r9r6), euesto giornare riferisce che uominidi affari americani si sono recati in gran numero in Russia, dove hanno sapuLo ottenereuna posizione molto inlìuente fondando in varie città una serie di società di ogni generee facendo concorrenza agli inglesi, i quali, parimenti, spiegano molta attività n"r ."r"utorusso' I tedeschi, pur affermando che, per necessità di cose, Ie relazioni commerciali trala Gcrmania e la Russia saranno r;prese dopo ra guerra, non si illudono che esse po.lranno ri.vcre I'irnPorlanza di prima. [,e esportazioni degli stati uniti in Russia sonotrurn(,rrlltc rl,r 7.1 rnil. tli rubli ncl lgll a B0l ncl 1916.
t:rl \/crli srr r.i,ì Sclr il,lcr, ,rp. cir., 1,,rg. lZZ,
6B Costantino Bresciani Turroni
rante Ia guerra' la politica di penetrazione economica' che' s'intende'
si ,uolg" anche qui a tutto danno del commercio tedesco (')'
Q"u"stu vasta politica è sorretta altresì dall'energico impulso dato
alle eostruzioni marittime'
La maggior parte deìla flotta degli Stati Uniti (cioè '/") è co'
stituita da navi per ra navigazione interna e di cabotaggio, mentre il
numero dei grandi uupo'i tiun'oceanici è relativamente piccolo' Ma
durante l" gu"rr" ""i hunoo affrettato moltissimo le costruzioni' sic'
chèmentrenellgl2costruivanol'Boiodelnuovotonnellaggiocomplessivo nel mondo, nel l9l5la percentuale era salita al l5 o/n'
Secondo il 'Journal of Commerce' la flotta degli Stati Uniti desti-
nata al commercio estero' che era di l'076'000 tonn' al 30 lu-
ft,o tOt+, era salita a 2'191000 tonn' al 30 giugno 1916' Al
l" gennaio l9l7 erano in costruzione 403 navi di circa I mil' e
mezzo di tonn' (comprese le navi costruite Per conto di stranieri)'
ln un prossimo avvenire' come tutti sanno' le costruzioni saranno
or,"o, iiù intensificate' Di pari passo procede I'istituzione di nuove
linee di navigazione tra i porti degli Stati Uniti e quelli dell'America
del Sud (p. "*.
la nuova linea United States and Ecuador Steam'
thip C.).
5.-Anche nel Gappone (') la ricchezza accumulatasi durante
la guerra ha intensificato il desiderio di espansione commerciale'
La politica del Giappone evidentemeare è díretta a conquistate
l'egemonía economíca del Pa.cífico e si svolge secondo un piano gran'
clioso e sistematico. In primo luogo, esso approfitta delle favorevoli
(l) Nel citato ulficitle ' Report on Cooperation in American Export Trade" è
trrttnciuto lutto un Programma di esportazione' ecl è caratteristico clre si aflermi che una
tl"llc con<lizioni principali a"ìl'tuut'iont'ai esso sia la cooperazione degli espotlalorí'
ln rosrnnzr, rn rirrnione ai "r"i ;n ,in,rn*ti, In omaggio a quesro concerto, fu ptesen'
lxlo un l)rogctlo <'li lcgge, il <1uul': modilìcando le vigcnti leggi conlro i trusls concede
ugli "*1rnìlut.ri
lt fttctltrì rli riurirsi in nssociuzioni'
(l') Un irrtlirr: tlt'll'tslrttrsit'ne ecttlrttlrtitn rlt'l (ìi";'1"'rtc tlurrrnlc lt guerrt è cltlo
tlrll'nrtrrrtrl,t rlcll'crpotl'trit'nt" tlte t: r'rt'rcittltt rlir (rJ{) rrril' tli y"rr ntl l9l I u I 127
rrrl l()l(r. l.,irrrlr,Itnrirrrre 1Ì llrilrtrr rIrnri rlrri0trnlir, ( llt,t rrril. ,li yttr tr"l l\)l l; 7\6
Irl l') | t' r.
eap. Il.- Ripercussioni della guerra sulla posizione ecc. 69
circostanze create dalla guerra per sostituirsi al commercio tedesco.
La sua attenzione si rivolge anzitutto alla Cina che ha una doppia
importanza, come mercato di sbocco di prodotti industriali e come
paese di rifornimento di materie prime necessarie all'industria giap-
ponese. In Cina la Germania aveva grandi interessi, sostenuti, come
sempre, da una organizzazione bancaria, che metteva capo alla Deut-
sche Asiatische Bank, (banca controllata dalla Diskontogesellschaft
e da altri istituti finanziarî tedeschi, con sede a Shangai e molte fr-liali in altre città dell'estremo Oriente). All'organizzazione bancaria
tedesca si opporrà una nuova banca cino-giapponese, che svolgerà
la sua attività nell'interesse del Giappone e anche la banca di For-
mosa stenderà una rete di frliali su tutta la Cina (').
La Cina, con la sua enorme popolazione, la cui capacità di acqulsto può espandersi illimitatamente, e con Ie sue grandi ricchezze natu-
rali sarà la base del futuro vasto impero economico del sole le-
vante. Certo, quest'ultimo, eliminata I'influenza tedesca, dovrà com-
battere sopratutto contro la concorrenza degli Stati Uniti. Nel frau
tempo, alcuni afiari in Cina sono conclusi di comune accordo da
capitalisti e da banche dei due Stati.
La nuova attività economica del Giappone non si arresta
alla Cina, ma si estende alla Siberia (dove sembra che esso, tra
I'altro, acquisti grandi estensioni di terreno), all'lndia, alle col;nie
asiatiche degli Stati europei, alle Filippine, all'Australia, all'Africa
del Sud.
Secondo cifre riferite dall"Economist', I'esportazione giapponese
nei primi 4 mesi del 1916 sarebbe aumentata in confronto ai mesi
corrispondenti del l9l5: verso I'lndia inglese del 61,9 o/u, verso gli
Stabilimenti degli Stretti del 40,7 01u, le Indie olandesi del 4l,l otu,
I'lndocina francese del 215,3 olo, I'Australia del 77,9 n/u, I'Africa(primi sei mesi del 1916 rispetto ai primi sei mesi del 1916) del
73,5'1,,, l'America del Sud (idem) del 140 o1o.
"Più di 300 inviati giapponesi> riferisce l"Export W<rrld and
1 I ) Vltli ' (ìli irrl, rr,rri <h'l Ci,'1'1 orrc irr ('ir,r', '(ì,rrit.rr. l:.c,,n,trnic," 2t) muz<t l9l7 ,
,-{
70 Costantino Bresciani Turroni
Commercial Intelligence' (settembre l9l6), studiano sul luogo i bisogni
dei consumatori indiani e acquistano quelle cognizioni che utilizzate
dalle fabbriche giapponesi, le porranno in grado di rovesciare sul
mercato indiano prodotti a un prezzo tale da escludere qualsiasi
concúrrenza >,
Anche nell'Australia e nella Nuova Zelanda il Giappone fa
grandi progressi, raccogliendooi I'eredità del commercio ledesco ('Aus-
senhandel ', 30 gennaio 1916). Questo giornale racconta che nei mer-
cati di Natale l9l5 in Australia recò sorpresa in gran numero di ar-
ticoli con la scritta 'Made in Japan'.
L'espansione commerciale del Giappone nel Pacifico e nell'O-
ceano Indiano si appoggia ad una vigorosa politica di costruzioni marit-
time, nella guale si ravvisa uno degli strumenti più efficaci per con-
solidare la posizione del Giappone nel commercio mondiale. Insieme
con gli Stati Uniti, il Giappone è stato infatti il paese dove le co-
struzioni di nuove navi vi sono più fortemente accresciute durante
la guerra (secondo il 'Corriere Economico' 246,0A0 tonn. nel l916contro 98000 nel l915).
Contemporaneamente, le società di navigazione, che hanno rea-
lizzalo enormi utili durante la guerra, riorganizzavano i servizî rna-
rittimi con I'istituzione di nuove linee di navigazione, che allacciano
il Giappone ai mercati, da esso recentemente conquistati ('Aussen-
handel'20 novembre 1916, 'Corriere Economico' l5 marzo l9l7.lt').
(l) La Socierà Oeaka ha inatrgurato una linea tfa San F/ancisco e i porti australiani,
olLr qunle sono adibite navi per un tonnellaggio complessivo di un quarto di milíone ditonneìlote; un tonnellaggio quasi eguale è in costruzione per conto stesso della Società.
Nell'agosto del l9ló la Toyo Kaisha istituì un servizio regolare con i porti occidentali
dcll'Amcrica dcl Sud, soppianlando quasi del tutto gìi Inglesi e agli Americani. QuestaSocietà controlla anche lc linee tra il Giappone e l-long Kong e Manilla. Durante la
gucrrr i Giapponesi hanno inoltrc istituito nuove lincc tra il Giappone c i porti del,
I'Amuri.:t Setlcntrionrlc rllc <;uali sono adibiti 48 vapori giapponesi, riuscendo così
nrl rttinrc il lucroso tr,rsl)orto tlcllc rnunizioni <lirll'Arncrica rr Wladiwostockc dcviundol,,
tlull,, lin.r ,li S. l;n,rt, is,,,, l,,r Ni1,1*rn Yrrr,i'n Kirislrir lrrr istituito un nuovo scr-vizio rcgo -
Luc lrir il (ìi,rp1t,rrrc r'l'Attrrlr:rlirr; nrrlrr l.r ()srrk.r Slt,ri,'rr Krrislr,r progr:ttrrvir I'islitu-zi,,rrr',li rrrr,r lirt,',r lr'r rl (li'rlrl"ttt" ,'il lì,rril,', ,r t,'rliri,, rl,'ll'.'ttti11rtrri,,rr,. vrrio rlll.slo
5trrt,,. lll r,,1,, ,;ttcxli,rttt, ,li lcrtrp,, . l,t,rlurl,iltrrlrrlr' ,li lrrcv., lctttllt, rr i girr'''trcri
!"o. II - Ripercussioni della guerra sulla posizione ecc. 7t
6'-Adunrlue' non saranno certo briilanti re condizioni deil,in-dustria esportatrice redesca dopo la *".*;,- ;;;;;ilrt:"::quelle colossali ordinazioni fatte duro"stut,o, che 6nora hanno sosti-tuito la domanda estera.
La Germania, svanita ra speranza di varersi di una vittoria conle armi come strumento per imporre * U",; iuti' ".*",,,a, "truvantaggiosi' appare infatti sempre più preoccupata per I'avvenire dersuo commercio estero e pensa da tempo a provvedimenti atti a ren,derne possibile la ripresa, per guanto sia convinzione difiusa che an-che nell'ipotesi più favorevore l'esportazio'e non potrà riavcre reproporzioni rageiunte prima della guerra (1).
avranno fatto del pacifico
rerrore d; una grande .;Jl ff"::;r:::::"ff"rj:sì si esprimeva recentemente ir di-
(l) In guesto sensomania potrà riavere il ..t'
ttot't" p' es' I' Ha r m s . In generale si spera che la Ger,hund"l :) ." d ;;;,;;":::lo '*o
(vedi crora:he cconomiche del 'Deutscher Arr..n-soceanici. A ciò si *r,""'*i,n"i.o;::fi:;;ili:,"ilff::",i"*:"3r;:,;J:""_
Inlercssanle il passo sequente, tolto da un orti"olo clella , Berlincr Allg, Zeitung,
i:'.ÍÍ,;'[|,,.".i"tl1",j'i':j:: i'- ru'" ru-.giuu;'a"aìrr' qucsrione a"ri" 'l,lr".-or,'",derre tratrarive ai ;";
'; ::":;.'"",,1#:,i"i#:rl"::-l:_ :.1.,.,,.o
Ar ..oi"nto
mercato mondiale materie prime da elaborare all,inte cI permettano di accluistare ner
finiti... Materie pri." u b*n ;;""'":ff" arr rnterno per esportarìe come prodotti
più importanri .r* r:".0";*l'1r"ruí:"":J:::T il.,fiff:?'.""::::lT i:,:,"T"'":i:I'lnghilterra e r'America " La G"rminía ,;; ';r;";'r"^
deoe finunziare ar mercatomondiale aè come [endilrice nè come comprulricer.-L" ,Hu.burg., Nachrichten, diconoche non deve essere disprezzata .importunza d"',urion-"- degri stati neutrari ar di Ià der_I'Atlantico contro la Germania
" "h" lu """a",," l"iìrasile rappresenra un altro passoinnanzi verso l,isolamento economico dell, impero teclesco.Anche la ,Kreuz_Zeitr
c r usio n e de r ra r""". -
" rìii r'" " :: !'i::ff ," 15.:T ';l ;:ffi '.::: J::",'; _:J;errore trascurando l'importanza dera conferenzu di Èurigi e dei piani economici deinostri nemici per I'avvenire. Che i mercari d"l;.;;.'debbano esserci riaperri, queslaè un'assolura necessirà per ra nostra esist:nza economica. Noi dovrerro in futuro rego_lare in modo a noi frvorevore Ie nosrrc ,"r"ri.;i;;;":ciari e poritiche coi nostri arruarinenrici' l-'esclusione crcr conrmercio ledesco o un"h. *ortunro un diverso rra!trmento Dercsso deve csserc rr'so impossibile,. A gr"*,o ,r"ìr..i.'l ;*--J_Z.ii"r."'*. tr"
orir stir sorgcnclo un'ultra questíone importante,'""t"-"'i;r. guella riguardante il riforni_trcnr. <lcllc rnarcric grcg{c' teucsri r,rr,ni "r,,;,,';;;.;,,;'crar
,piccoro ciornare d,'aria,rh.l . 11irr1;rr. l()lZ). A1,'rrnt. irr c.r*,irrt,rirzir,",. .iin",,"*r,,",," rlcficícnz* cli rnarcrieprinre,
72 Costantino Bresciani Turront
Come si prepara la Germania a fronteggiare la nuova situazione
creata dalla guerra) Essa anzitutto ríorganizza febbrilmente (econo'
mia interna, cercando ín parí tempo dí renderla meno dípendente dal-
l'esÍero, Durante la guerra è avvenuta, come altrove, una migliore uti-
lizzazione delle forze produttive del paese. Sotto lo stimolo acuto
delle necessità imposte dal blocco degli alleati, la tecnica tedesca
lavorò incessantemente attorro al problema di trovare in patria sur-
rogati alle ma'-erie prime la cui importazione era cessata, per ovviare
a quella catastrofe, che anche scrittori tedeschi avevano affermato
dover essere la conseguenza fatale di un blocco prolungato. Esempi
caratteristici : la produzione dell'acido nitrico dall'aria, che, si afierma,
renderà superflua I'importazione di I 50 mil. annui di marchi di sal'
nitro del Chili; la fabbricazione del caucciù artifrciale; la sostituzione
su larga scala di varie fibre tessili indigene e della carta al cotone,
alla lana, alla juta, in una serie di fabbricazioni; I'estrazione dell'al-
luminio dall'a:'gilla ecc. (n). In molti casi a materie importate dall'e-
stero si sono sostituite altre che si producono all'interno : così il
ferro e lo zinco sono stati usati su vasta scala in luogo del rame.
Se, come sembra, alcune di queste sostituzioni hanno carattere du-
raturo, il bisogno d'importazione della Germania sarà alquanto di-
minuito dopo la guerta, onde sorrì proporzíonalmente scemato anche
quello d'esporlare una quantità corrispondente di mercí pet pagare le
importazioni..
che, a causa del blocco degli alleati, si rfsente sempre piú gravemente in Germania'
devesi ritenere poco probabile che la Gernrania stia accumulando gran quantità di pro'
dotti frniti, da getlare sui mercati esteri subito dopo la conclusione della pace' Per le
industrie tessili ciò è da esclu.lersi senz'altr. e per I'industria siderurgica e quella mec-
canica la domanda interna è cosi intensa che diffrcilmente esse potranno mettere da
parte degli stocks. Però esse potranno effeltuare rapidamente la smobilizzazione indu'
striale e mettersi presto in grado di riprendere l'csportazione dopo la conclusi.ne delìa
pu.". È prol,abilc chc anchc le industric degli slrumcnti e aPparati, dcìla potassn, dci
colori rl'nnilina e {i altri prorlotti chimici c farnract-rrlici, tlcllir carlir, dello zuct'hcro, dcl
vclro l)ossirtì() rilrn'ntl,:rr' ltrt'slo l't'sporlillirrttc v<'tsr, I't'sltrrt.(li Altr; ,surr;,i rr,.ll',rti,,,,l,r '1.'irrlrrstri,r lr',hsr',r rlttt,rttll l,r grl('rrlr' t'(',rrrilrc li,t-
rrorrri,,,'. ),'l ntrto ltll l t,
Cap. II.-- Ripercussioni della guerra sulla posizione ecc. It
Ma questa diminuzione non può essere molto rilevante rispetto
ad un commercio estero complessivo di più di 20 miliardi di marchi.
ll pauroso problema dell'avvenire di questo commercio rimane.
La Germania, inoltre, procede ad una vigotosa riorganizzazione
frnanziaria, tecnica, commerciale della propria industria, la quale mira
a fare di quest'ultima un organismo ancor più saldo e compatto di
prima e capace di sferrare dopo la conclusione della pace una vio-
lentissima, disperata concorrenza.
Salvo qualche industria colpita più o meno gravemente dalla
guerra, a causa della penuria delle materie prime o della chiusura
dei mercati d'esportazione (industria dei giocattoli, dei merletti del
Voigtland, della porcellana della Turingia, ma sopratutto Ia naviga-
zione marittima) in complesso i risultati finanziari delle industrie tede-
sche furono ottimi, particolarmente per le industrie del carbone e
per quelle metallurgiche, meccaniche, elettriche, chimiche ecc. (r).
Dei larghi utili netti I'industria ha profittato sopratutto per rafforzare
la propria posizione frnanziaria, devolvendo considerevole parte di
essi ad ammortamenti, accantonamenti vari e a fondi di riserva (').
Ciò si è fatto anzitutto in vista dell'incerta situazione del dopo
guerra. Ma una delle caratteristiche più importanti dell'evoluzione
dell'industria tedesca durante la guerra è laccelerato processo di con-
centrazíone, che si manifesta nella decadenza della piccola e media
industria in certi campi della produzione, nella crescente integrazione
di grandi imprese, infine, nella costituzione di numerosi nuovi sinda-
cati. < In nessun periodo come durante la guerra > si legge in una
recente relazione dello Stahlwerksverband < si sono formati tanti
(t) 'l risultati finanziari delle industrie tedesche' ('Corriere Economico', 29 marzo 1917.(i) Certo col prolunqarsi deìla guerra le condizioni dell'industria tedesca si fanno
sempre meno buone, a causa della deficienza di mano d'opera, del logorio degli impianti,sfruttali nl massimo grado, delìe spese di produzione rapidamente crescenti, delìa diffi-coltrì dcgli approvvil.;ionarncnti di materie prime e di vileri per gli operai. < L'ínilusttÍalc,lascu lw iltpcr.tlo il pcrioclo dei forfi guodagní e sí prcpara a sostenere dure lotte>ri 1,.1g11,' rrr.l '(ìrrri.rr. l.,,,rr,nrricr,' <lcl 7 girrgno l()17. Pt:r cs. I'industria del cotone,
tl,,;,r,,rv,t lrrll. lrrr.rri rrll,rti rlrttrrtrlr.i ltrirrri,lrr,,irrrli tli rlrr.rrir, r,ta csrrrrili gli stocks,
,,ttttitt,i,,,r r,'llrirr. (i,l,,rrrl.
Anrnli rlal !{rnr. lillr, rlnllr l{, tlliv, rli I'nhrrn,r
74 Costantino Bresciani Turroni
núovi sindacati e associazioni varie. Il 1916 può dirsi I'anno dei sin-
dacati e delle fusioni d'imprese. In tutti i molti rami dell'industria
del ferro e dell'acciaio I'idea della necessità di procedere a fusioni
ha fatto considerevoli progressi rr.
cito a guisa d'esempio I'allargamento del grande sindacato
renano-westfalico del carbone, al quale hanno aderito parecchie im-
prese prima indipendenti, i nuovi sindacati dell'industria del cemento
e delle industrie chimiche, gli accordi tra acciaierie, cantieri di costru-
zioni navali, società di navigazione e banche, i sindacati delle indu-
strie tessili e delle scarpe ecc. La formazione di sindacati e Ia fu-
sione d'imprese sono non solo favorite, ma in certi casi proprio
oolute e regolate dal governo imperiale, allo scopo di rendere più
economica la produzione. E anche su questa via il governo Procede
con la sua solita brutale energia, diritto allo scopo' senza curarsi
degli interessi particolari danneggiati' Così, mentre con I'adozione
di metodi più razionali si aumenta I'effrcacia delle singole aziende'
diminuendo il costo di produzione, col sindacato, volontario od obbli'
gatorio, si elimina la concorrenza fra le varie imprese di uno stesso
ramo d'industria per far luogo a una più stretta cooperazione per
gli scopi comuni e a una più vigorosa orga(izzazioîe dello smercio (t).
Anche le grandi banche hanno messo da parte riserve ragquar-
devoli per favorire I'opera di ricostruzione economica dopo la guerra
e il finanziamento delle future imprese. La concentrazione bancaria,
che era già così avanzata prima della guerra' non ha fatto ulteriori
grandi progressi, però si sono ampliati i 'gtuppi' della 'Diskontoge-
sellschaft, e della .Deutsche Bank'. La Diskontogesellschaft, che du-
rante la guerra ha attirate nella sua sfera d'influenza l''Hypotheken-und
Notenbank,e la ,vereinsbank'di Amburgo, ed assorbita la 'Rheinische
Bank', domina ora I I banche, le quali insieme con la banca diri-
gente, dispongono di un capitale complessivo di 750 mil' di marchi
e di )09 mil, cli riserve, mentre i delrositi ammontano a 4 miliardi
1rl l.,l,tiric l'til l"rtlitt'l'tt''Í{itrlr trlll'rtrltlol" 'l 'r 'r'ttr''ttltnri'rttI itrrltttllirrlI itr (ìcr-
tttotril ,ltttntrlt' 1,, gttt ttr , '(r"rrt"re l'rt'llt'lttt' r"' 'l rrl'trlr' Itll /'
Cap. ll.-Rip:rcussioni della guerra sulla posizione ecc. 75
circa. Al .gruppo della 'Deutsche Bank', la quale al principio di
quest'anno assorbiva lo Schlesischer Bankverein e la Norddeutsche
Kreditanstalt (t) appartengono l0 banche: capitale complessivo 712
mil. marchi; riserve 338 mil.; depositi 5 miliardi circa.
Notevoli anche i progetti relativi alle costruzioni marittime, seb-
bene le notizie pubblicate in proposito nei giornali italiani siano al-
quanto contradittorie.
Secondo il 'Corriere Economico'(15 febbraio l9l7), sarebbero
attualmente in costruzione 900.000 tonn. di nuove navi e le costru-
zioni complessive ultimate o da ultimarsi ammonterebbero a ben
1.580.000 ton. Secondo altra fonte le compagnie tedesche stareb-
bero costruendo vapori (tra i quali alcuni di 56000,22000,20000 ton).
per un tonnellaggio complessivo di 500000 ton. (:).
Comunque, pare certo che i cantieri navali stiano riorganiz.
zandosi e preparandosi ai compiti del dopo guerra; infatti i can-
tieri esistenti si ampliano grazie a forti accrescimenti di capitale
delle società esercenti (per es. durante il l9ló Blohm e Voss di
(l) Secondo il'Corriere Economico'a tal uopo il capitale della'Deutsche Bank,veniva aumentato di 25 mil. di marchi e portato a 275 mil, di marchi. Le riserve
ammontano a 225 mil. di marchi . L'assorbimento delle due banche nominate nel testo
ha importanza in quanto in tal modo la Deutsche Bank ha accresciuto la sua influenza
nelle province dell'Est, dove le due banche anzidette avevano molte fiìiali, Durante la
guerra la Norddeutsche Kreditanstalt apriva una filiale anche a Libau.
(l)'Corriere economico' l2 aprile 1917. Certo la fondatezza di queste notizie è
molto problematica perchè è probabile che le nuove costruzioni mariltime incontrino
gravi diffrcoltà, per la defrcienza di mano d'opera e di materie prime, che sono desti-
nate in prima linea a scopi bellici. Secondo il'Corriere Economico'(7 giugno l9l7)anche in Austria-Ungheria quasi tutti i grandi cantieri lavorano alla costruzione di navi.
Le perdite subite dalla marina mercantile germanica sono gravissime. Secondo
notizie di fonle ledesca dal principio della guerra sono state distrutte dalle mine o
dalle torpedini navi per 450.000 tonn., mentre navi per più di 800.000 tonn. sono
state sequestrate dagli Stati dell'lntesa. ('Vossische Zeitu'g' del 9 dicembre I 9l 6 .
notizia riferita dal'Corriere Economico'del 4 gennaio l9l7), Secondo il giornale
tcclcsco 'I{ansa' ('Corriere Economico' del 5 aprile l9l7) negli Stati Uniti erano inter-
nllc nnvi per circa (r20.000 tonn., c nel Brasile per 208.000 tonn. (ll tonnellaggio
cornl,lcssivo tl"llc nnvi inlernate nei paesi neulrali eru di 2.136.000). Il tonnellaggio
c,,,r,;,1t.*tiv,, rL.ll,r trr,rrirrr nrcrrrrrlilc lcrlctct tl principio dclLr gucrra eru cclcolato a
!,.l nril, rli î,'rrrr.
76 Costantino Bresciani Turroni
B su 20 mil. di marchi; Atlas Werke di 6 su 7,5; Tecklenborg
di I su 6 ; Howaldtswerke di 2,9 su 7; Neptunwerft di 0,8 su 3 ;
Frerichs e C. di 0,5 su 3; Stettiner Oderwerke di 0,8 su 2,6;
Nuschke e C. di I su 2; Koch A, G di 3,0 su 8,6). Nuovi can-
tieri sono messi in esercizio (per es. a Stettino: il Pommernv''erft,
con un capitale di l0 mil. di marchi, per navi di 4000, 7000 e
10000 tonn. ; il cantiere della Società Rezlafl e C., che dispone
di un'area di 80000 m.r, per navi da 8000 tonn., e il cantiere
'Ostsee-Werft' che sarà costruito da una nuova società con 6 mil. di
marchi di cap., insieme con un grande bacino di carenaggio; ad
Amburgo: i due nuovi cantieri nei quali, con I'aiuto frnanziario di
grandi banche berlinesi e della Allgemeine Elektrizitàt Gesellschaft, è
interessata sopratutto la Hamburg-Amerika-Linie. Recentemente si
è costituita ad Amburgo, cor uD capitale di 3,6 mil. di marchi la
'schiflswerft-und Maschinenfabrik Hans', la quale costruirà navi mer-
cantili da 2800 a 6000 tonnellate).
Complessivamente sono stati di recente destinati all'industria
tedesca delle costruzioni navali più di 40 mil. di marchi di nuovo
capitale e si prevede che questa somma si accrescerà notevolmente
hel .ccrrente anno (t).
7.-Quanto precede dimostra che la Germania non pensa, per
avventura) a rinunziare ai suoi piani di espansione, la quale del resto
è una necessità ineluttabile per un'industria essenzialmente espor-
tatrice (:).
Inoltre la Germania intensifica la sua politica economíca conll-
nenlale che mira alla creazione in Europa di un vasto organismo eco.
(l) 'L'opera di pr"puro.ione dei cantierl navuli tedeschi' 'Coiriere Economico'
I 0 maggio I 9l 7,
(!) Riievo da vari numefi dell'Aussenhandel (1915 e l9ló) che ruove Società
6i sono fondate per favorire la ripresa delle relazioni commerciali con I'estero; cosi il'Verein Hamburger Exporteure'l il 'Dcutsch..ametikanisch:s Institut ' cli Acquisgruna,
che svolge un'intcnstr propagnndo mcdirnte confcrcrrzr.. lilrri c opurcoli; il 'l)cutsclr'brrrti-
lianischer V.:rl,un<l', il 'l)eutsclrcr V/irtrclrrrllsrcrlrrrrrl liir Siitl"trrrrl Mitlr'ltrnrrikr'; ;l
'[)crrtsclr-clril.rri*,lr,r\/,.r1',rrr,l';l,r'l),rrtr,lr-r;',rnirrlr.\",,,'irri1|rnlf il'l),rrt,,,lr'rtt.rir,lr,,r!crlr,rn,l';u.r l,t ri;'r,..,r,l,ll,.r,l,rzr,'r'r,.rrrr'rrr,,li,,'rr l,r l(rl,',i,r.
Cap. ll.- Ripercussioni della guerra sulla posizione ecc. 77
nomico da essa dominato. Ecco gli aspetti principali assunti da questapolitica durante la guerra, quali mi sembra si possano ricostruire inbase ai fatti citati nei libri e nelle poche riviste tedesche che hopotuto consultare (').
a) - annessro ne economica dell' Austr ía- Unghería mediante unaunione doganale, la quale, da un lato, faccia di questo Stato un mer_
cato d'esportazione ancor più capace che per il passato di assorbireprodotti tedeschi, e, d'altro lato, permetta un maggior sviluppo delleforze agricole della monarchia danubiana, mediante I'applicazionedel capitale e della tecnica tedeschi.
l)-sfruttamento della penísola balcanica e del rsicino oríente,aggregati aI sistema economíco dí Mitteleuropa, e parimenti in doppiomodo : ccme mercati di esportazione e come mercati di riforni-mento di qeneri alimentari e di materie prime prima provenienti dapaesi transoceanici.
c)-atLùsa penetrazione economica in Polonía e nelle altreprot)ìncie occupate della Russia, le guali dovranno essere attirate de-finitivamente nella sfera d'infuenza della Germania.
d)-intenso laoorio di penetrazíone economica negli stati neu-lrali europeí, la quale mira ad aggiogare definitivamente anche questipaesi al carro dell'economia germanica.
Questi vari aspetti della politica economica germanica, svoltadurante la guerra, saranno illustrati nei capitoli seguenti (e).
(r) Qireste riviste sÒno: gii'.fahrbù.her fúr Narionallikonómie', il 'lleitwirrschatrli-ches Arch.', il'Deutscher Aussenhandel '. Esse sono pervenure alla Biblioteca del Mi-nistero cl'Agricoltura anche durante la guerra. Delle cronache economiche di queste ri-riste, ricchissimc di fatti, mi sono largrmente servito nel presente lavoro.
1l) Si osservcrà che non ho accennato all'annessione economica del Belgio, An-clr'cssa hccvr ccrto parre dei programmi dei lautori di 'Mitteleuropa' (basta consultarelir lcrrcrrrrrrro ilorcceclenrc alla guerra e i Iibri pubblicari subito dopo l,invasione delllclgi,r: lcr t's. Losclt, 'Dcr rnittelcuroPàischc Wirrschaftsblock uncl clas Schiclisal Bel-p'i,'rrr'.1.,i1,2i11 l9l''l,1'r1,. t5). N4rr rrci lnvori 1,irì r.tcriti, c ci,ì i'rrollo cirrrrileristir..,tr,'tr ri l',rrl,,1,iir rli rrgl'tr11rr. il llr.ll,;,' r,l l,l,,,r',,,.,,,r,,r,r,,,, rl,.gli lrrr1,,.ri (ì.rrtrrrli,