Vittorio Conti

Un click per un’emozione

Vol. I

Concedetimi questa similitudine:

Qualche tempo fa mi è capitato di paragonare la mia vita ad una lanterna. Qualche volta la fiamma guizzava alta e luminosa, altre, la sua luce era debole, tremolante ed il chiarore che emanava,debole. Il livello del carbu-rante che la alimentava, in sincronismo con il trascorre-re del tempo, diminuiva inesorabilmente.Ecco..., incalzato dalla coscienza del finito, del limitato, ho sentito la necessità di ridare vita agli scatti che feci durante la giovinezza e la maturità.Tutte le foto furono realizzate con una reflex analogica. Conseguentemente, per poterle visualizzare per mezzo di un computer, le ho dovute scannerizzare. Sto parlan-do di scatti vecchi anche di trenta anni. Il tempo e il pro-cesso di scannerizzazione hanno contribuito alla perdita di qualità delle foto, ma ho pensato, che sarebbe valso ugualmente la pena, ridare vita alle emozioni che quelle immagini mi procurarono quando furono congelate nel-la gelatina della pellicola. In questo primo volume ho deciso di raccogliere foto inerenti l’uomo, quindi: ritratti e figure contestualizzate.A questo primo volume ne seguirà un secondo e un ter-zo. In seguito metterò in rete altri volumi contenenti foto di paesaggi, macrofotografia e varie.

Vittorio Conti

Vittorio Conti

Un click per un’emozione

Volume primo

Volti & persone

Vittorio Conti è nato a Cesena. Lau-reato in fisica. Ha insegnato elet-tronica presso l’ I.T.I.S. di Cesena.

Si dedica alla fotografia dal periodo uni-versitario. Moltepilici i suoi interessi, fra i quali il volo.

Ha messo in rete il romanzo: L’ entropia dell’ anima.http://issuu.com/vittori_conti/docs/entropia_dell__anima

Questo è il suo primo fotolibro.

La macchina fotografica è uno strumento semplice, anche il più stupido può usarla, La sfida consiste nel creare attraverso di essa quella combinazione tra verità e bellezza chiamata arte. E' una ricerca soprattutto spirituale. Cerco verità e bellezza nella trasparenza di una foglia d' autunno, nella forma pefetta di una chiocciola sulla spiaggia, nella curva di una schiena femminile, nella consistenza di un vecchio tronco d'albero e anche in altre sfuggenti forme della realtà.

(Isabel Allende)

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