UIL PA Riqualificare positivamente il rapporto di lavoro€¦ · Istituzioni d’eccellenza 7...

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Istituzioni d’eccellenza 7EventiLunedì 23 aprile 2012

In questo periodo è in corso, presso le sedi del sindacato, e negli

spazi appositi, la raccolta delle firme per la presentazione al

Parlamento dell’iniziativa “Riformare la riforma”

La Uil Pubblica ammini-strazione, sindacato che

organizza i dipendenti di mi-nisteri, enti pubblici, agenzie fiscali, presidenza del Consi-glio, vigili del Fuoco e polizia penitenziaria, nonché altre amministrazioni centrali, dopo lo sciopero e le azioni di rivendicazione che ave-vano caratterizzato il 2010 (anno di avvio della riforma Brunetta e del primo blocco della contrattazione nazio-

nale), ha avviato fin dai primi mesi del 2011 una campagna di comunicazione su tutto il territorio che ha permesso di rendere pubblico il malcon-tento dei lavoratori pubblici e di farne conoscere le ragio-ni all’esterno e all’interno del mondo sindacale. L’attività di sensibilizzazione della cittadinanza e dei lavo-ratori sta continuando con la richiesta di sottoscrivere una proposta di legge di inizia-tiva popolare, che chiede ai cittadini una firma per “Ri-formare la riforma”. Proprio in questo periodo è in corso, presso le sedi del sindaca-to, e negli spazi appositi, la raccolta delle firme per la presentazione al parlamento. Spiega il segretario generale della Uil Pa, Benedetto Attili: “La nostra proposta di legge di iniziativa popolare nasce dall’esigenza di riqualificare positivamente il rapporto di lavoro e di impiego alle dipendenze delle Pubbliche amministrazioni di cui all’ar-ticolo 2, comma 2, del decre-to legislativo 30 marzo 2001, n. 165. La proposta vuole ripristinare il quadro norma-tivo previgente alla riforma

Brunetta, in modo da resti-tuire ai dipendenti pubblici la rispettabilità e il prestigio che le stesse norme di rango costituzionale riconoscono loro. Intende, poi, eliminare le misure punitive introdotte dalle varie manovre di fi-nanza pubblica che, con il pretesto di ridurre la spesa pubblica, hanno ingessato il trattamento economico delle categorie del pubblico impiego. Intendiamo, in so-stanza, restituire la dignità a tutti i lavoratori del pubblico

Paolo Marini, presidente di Confindustria Latina da

pochissimi mesi (è stato in-fatti eletto alla fine del 2011), ha idee chiare, progetti e grin-ta: elementi indispensabili, questi ultimi, per supportare le 800 aziende che fanno ri-ferimento alla struttura con-findustriale della Provincia, e per fornire loro strumenti e competenze per avanzare nel mare periglioso della crisi economica.Il tessuto industriale di La-tina e del suo territorio è composto per buona parte da aziende riferibili al setto-re chimico-farmaceutico e metalmeccanico (che insie-me rappresentano l’80% del volume di fatturati e addetti), seguite dall’alimentare. L’ope-ratività del piano di Marini si basa su una precisa strategia di alto profilo, che mira a in-vertire una tendenza “verso il basso” che sta coinvolgendo le aziende. Spiega il presidente: “Diversi sono i capisaldi di questa strategia, che ha una lunga gittata, ma intende par-tire da subito. Partiamo dal chimico-farmaceutico, che è il secondo polo italiano per dimensioni e il primo per

numero di multinazionali presenti, e vanta una capaci-tà produttiva di primo livel-lo. Siccome i board di queste aziende sono spesso dislocati all’estero, il nostro impegno è volto a entrare di più in re-lazione e contatto con queste realtà, per essere più incisivi in merito a piani e strategie sin da subito, non a decisioni prese”.Nel caso del settore metal-meccanico, invece, ci si tro-va di fronte a imprese meno grandi per dimensioni: “In questo caso, Confindustria Latina può incidere maggior-mente sui piani strategici. Al-

lo stesso tempo, può aiutare le imprese a crescere e a compe-tere ancor di più, per esempio aggregando le filiere. Questo settore è, infatti, composto da aziende d’eccellenza, che scontano però una dimensio-ne ridotta. Ragionare in ter-mini di aggregazione signifi-cherebbe fornire opportunità in più a tutto un comparto”. Lo stesso impegno viene po-sto nei confronti dell’agroa-limentare, che richiede mag-giori sinergie. “Un lavoro più incisivo deve essere pro-grammato nei confronti della filiera del turismo - precisa il presidente -. Le realtà locali

necessitano di investimenti ad hoc, per essere appeal nei confronti degli operatori e dei turisti e noi ci stiamo attivan-do in merito”. Gli obiettivi precisati da Ma-rini, specie per i primi tre set-tori, non vanno considerati monadi, ma parte di un pro-getto coordinato e unitario, che dovrebbe sbocciare nella

■■■ UIL PA / Il sindacato, che segue i dipendenti della Pubblica amministrazione, sta raccogliendo le firme per “Riformare la riforma”

■■■ CONFINDUSTRIA LATINA / L’Associazione punta a valorizzare le eccellenze locali

Riqualificare positivamente il rapporto di lavoro

Un polo tecnologico per aiutare le imprese

impiego, l’unico patrimonio attraverso il quale si possono migliorare gli standard qua-litativi dei servizi offerti dalle amministrazioni”.Importante anche il confron-to con il Governo Monti. “Al nuovo Governo abbiamo inviato l’invito a farsi cari-co dei gravi problemi in cui versa il pubblico impiego, chiedendo un deciso cambio di impostazione della politi-ca economica - precisa Attili -. Stiamo predisponendo un programma di nuove inizia-tive per tenere alta l’atten-zione nel mondo del lavoro pubblico e tra la cittadinanza sui problemi che riguardano la Pubblica amministrazione e sui contenuti della nostra vertenza”.Inoltre, in occasione delle re-centi votazioni del 5-7 marzo 2012 per il rinnovo delle rap-presentanze sindacali uni- tarie, che nella Pubblica amministrazione sono uno strumento oramai collauda-to di misurazione certa della rappresentatività. “Abbiamo chiesto ai lavo-ratori un voto consapevole, scegliendo di votare i nostri candidati e le nostre liste per

creazione di un polo tecnolo-gico, che consenta per esem-pio alla manifattura di alto valore aggiunto di beneficia-re della tecnologia applicata per progredire. “Possediamo le eccellenze? Ottimo, allora dobbiamo riuscire a venderle al meglio, in maniera integra-ta, proponendo un ‘prodotto territoriale’. Ci stiamo atti-

dare una risposta a quanti soffiano sul fuoco della pro-testa e della delusione, spe-rando di dare spazio a frange di sindacalismo corporativo ed estremista”. L’esito del voto è stato par-ticolarmente positivo per la Uil Pa e per il movimento sindacale confederale unita-mente all’altissima affluenza dei votanti. “Hanno scongiurato l’af-fermazione di metodi di gestione della Pa basati sul clientelismo, sulla gestione unilaterale delle risorse uma-ne e finanziarie, sulla opaci-tà nelle decisioni, ed hanno altresì sventato la possibile delegittimazione delle stesse Rsu”, precisa Attili.Gli obiettivi futuri della Uil Pa riguardano la lotta agli sprechi e alla corruzione dilagante e il superamento dell’attuale fase di stallo nelle relazioni sindacali nel pubblico impiego, con l’av-vio della contrattazione sia nazionale che integrativa e la ferma opposizione alle politiche penalizzanti, por-tate avanti dai vari governi nei confronti dei lavoratori pubblici e della Pubblica am-ministrazione. Soprattutto, “è nostra intenzione lanciare una campagna di rivendica-zione salariale per i lavorato-ri pubblici le cui retribuzio-ni, in assenza di interventi, rischiano di restare ferme dal 2010 sino al 2017, con una perdita secca reale stimata attorno al 25%”, conclude Attili.

vando per creare una filiera, e posizionarla di conseguenza nel mercato internazionale. Questo è il progetto che in-tendiamo portare avanti nei prossimi quattro anni, e che va iniziato subito, perché sia operativo al più presto”. Allo scopo sono già stati atti-vati contatti con le istituzioni, in primis Provincia e Regio-ne. “Mentre la prima è terri-toriale, e più vicina alla nostra realtà produttiva, la seconda ha la responsabilità della ge-stione dei fondi comunitari, oltre a una visione più ampia”.Scopo del polo tecnologico è anche quello di dotare gli imprenditori di strumenti per una crescita che sia anche culturale, e che vadano a im-pattare positivamente su temi caldi, quali il cambio gene-razionale che, a tutti i livelli, dal top management in poi, si verifica nelle aziende, e che - se ben orchestrato - può es-sere lo strumento in grado di aumentare il livello di valore aggiunto di un’impresa. “Gli imprenditori chiedono di poter lavorare al meglio, impegnandosi in prima per-sona. Gli ambiti nei quali per-mangono delle criticità sono diversi. Si pensi al problema delle infrastrutture nel nostro territorio, alla fiscalità, all’alto tasso di Irap. Vi è però il tas-so di competenza elevato che caratterizza tutte le imprese, e che è davvero il motore che può aiutarci a crescere, ad ‘al-zare l’asticella’ dell’impegno e della competitività”, conclude Paolo Marini.

L’iniziativa ha l’obiettivo di ripristinare il quadro normativo in vigore prima della riforma Brunetta

L’obiettivo è quello di offrire un nuovo strumento in grado di aumentare il valore aggiunto delle aziende

Benedetto Attili, segretario generale Uil Pa

Paolo Marini, presidente di Confindustria Latina e sotto

durante una riunione