Post on 17-Feb-2019
DIREZIONE DIDATTICA STATALE
“Karol Wojtyla” Piazza della Libertà
90031 – Belmonte Mezzagno (PA) C. F. 80034300824
ddsbelmontemezzagno.gov.it
tel./fax 0918729820
e-mail paee05700q@istruzione.it
pec paee05700q@pec.istruzione.it
Prot. n. Belmonte Mezzagno, lì
TRIENNIO 2016/2019
(EX ART. 1, COMMA 14, LEGGE N. 107/2015) Approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 2 Febbraio 2018
AGGIORNAMENTO 17/18
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Siate il meglio
Se non potete essere un pino sulla vetta del monte
siate un cespuglio nella valle,
ma siate il miglior piccolo cespuglio sulla sponda del ruscello.
Siate un cespuglio se non potete essere un albero.
Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero.
Se non potete essere il sole
siate una stella, non con la mole vincete o fallite.
Siate il meglio di qualunque cosa siate. Cercate ardentemente di scoprire
a che cosa siete chiamati, e poi mettetevi a farlo appassionatamente.
(M. L. King “La forza di amare”)
Carissimi Genitori,
benvenuti nella nostra Direzione Didattica Statale “Karol Wojtyla”. Attraverso questo documento, desideriamo farVi conoscere l’organizzazione
interna della nostra scuola, ma soprattutto le linee guida del percorso formativo che portiamo avanti nel nostro territorio, certi che la condivisione delle scelte
educative sia la premessa indispensabile per la piena realizzazione dell’esperienza scolastica dei vostri figli.
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INDICE
COS’È IL PTOF
Pag 5
ANALISI DEL TERRITORIO - La scuola e la sua utenza - Proposte provenienti dal territorio
- Collaborazioni e/o convenzioni con enti esterni
Pag 6
LINEE D’INDIRIZZO
Pag 8
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
- Struttura dell’istituto scolastico - Alunni e classi
- Tempo scuola - Spazi e dotazioni tecnologiche
Pag 9
PROGETTAZIONE CURRICULARE ED EXTRA CURRICULARE 1. Mission
2. Priorità strategiche 3. Obiettivi formativi
4. Il curriculo verticale 5. Strategie e metodologie didattiche:
la didattica laboratoriale
la continuità
la didattica inclusiva
la valutazione degli apprendimenti e del comportamento 6. Scuola Infanzia
7. Scuola Primaria 8. Visite guidate
Pag 11
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Pag 31
SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI - Direzione
- Staff - Commissioni e referenti
Pag 34
FABBISOGNO DI ORGANICO
Pag 37
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PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE E PNSD
Pag 38
AGGIORNAMENTO PROGETTI TRIENNALI Pag. 40 ALLEGATI
Linee di indirizzo Curriculo verticale
PAI Piano di miglioramento
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COSA E’ IL P.T.O.F. Il PTOF, Piano Triennale dell’Offerta Formativa, è il documento in cui ogni
istituzione narra il servizio educativo che intende offrire, le priorità formative che vuole perseguire, le attività didattiche che intende realizzare e le risorse umane e
materiali che può mobilitare. L’obiettivo prioritario è offrire istruzione e formazione di qualità, in un’ottica in cui è centrale il singolo che apprende, portatore di bisogni, aspettative e stili di apprendimento personali, inserito in un
contesto caratterizzato da notevoli cambiamenti ed una pluralità di esigenze e richieste. All’interno di un sistema formativo integrato, in cui diverse agenzie
educative concorrono a formare le future generazioni, la scuola si configura come polo culturale, capace di leggere, interpretare e rispondere alle attese della realtà
locale, perché laboratorio in cui la conoscenza viene creata, piuttosto che semplicemente trasmessa. Non a caso è tutta la comunità che è chiamata ad elaborarlo in una logica di corresponsabilità educativa che apre, in modo
inequivocabile, le porte della scuola al mondo esterno. Il dirigente scolastico è chiamato a delineare le linee di indirizzo della scuola e a intessere rapporti con il
territorio finalizzati ad ascoltare pareri, proposte e bisogni formativi; il collegio dei docenti elabora il PTOF tenendo conto degli indirizzi del dirigente, delle proposte
del territorio e delle indicazioni nazionali; il consiglio d’istituto lo approva verificandone coerenza e fattibilità. Il PTOF racconta e descrive le modalità con cui la D.D. K.Wojtyla offre ai suoi
studenti e al territorio istruzione e formazione, delinea gli assi culturali attorno a cui la nostra scuola costruisce la propria immagine ed enuncia i principi ispiratori
del nostro agire come comunità educante. Cuore del documento è la programmazione curriculare affidata al lavoro dei docenti, professionisti dell’arte
di insegnare ad imparare. Essa si esplicita nella definizione di un curriculo di scuola in cui l’istituzione dichiara la proposta formativa di cui intende essere
garante, esplicitando le peculiari scelte didattiche – metodologiche, espressione non solo della libertà di insegnamento, ma anche e soprattutto di una stretta
aderenza con i bisogni degli allievi e con le esigenze culturali del territorio. Le Indicazioni Nazionali e le Raccomandazioni europee rappresentano le coordinate su cui si muove il lavoro di costruzione del curriculo, poiché indicano le mete
finali del percorso formativo, a garanzia, che al di là delle specificità locali, lo studente sarà in grado di dialogare alla pari con il vasto mondo fuori dalla scuola
preparandolo ad essere protagonista nella società della conoscenza. Per questo accanto agli insegnamenti disciplinari, trovano ampio spazio nell’offerta formativa
della nostra scuola molteplici iniziative e progetti che consentono agli alunni di sperimentarsi in modo protetto e guidato nel mondo degli adulti, mettendo a frutto le conoscenze acquisite, attivando abilità e costruendo competenze.
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ANALISI DEL TERRITORIO
La scuola e la sua utenza La popolazione di Belmonte Mezzagno negli ultimi anni ha subito un notevole
incremento passando dai 7.039 abitanti del 1965 agli oltre 11.000 attuali. Tale incremento è dovuto al fenomeno immigratorio, spesso soltanto residenziale, dal
vicino capoluogo causato dall’elevato costo degli affitti cittadini (rilevazione dati statistici a cura dell’ASL n° 6 Distretto 11). Il contesto territoriale ha subito in pochissimi decenni, come tutta Italia e il mondo occidentale, grandi
trasformazioni che hanno modificato tutte le dimensioni del vivere sociale e della crescita individuale. Anche in un piccolo centro di provincia i grandi cambiamenti
globali si ripercuotono sull’esperienza dei singoli e della collettività investendo le famiglie e le istituzioni educative di grandi responsabilità e impegnandoli in nuove
sfide educative. I fenomeni sociali che maggiormente in questi anni hanno interessato Belmonte sono legati all’aumento dell’attività criminosa (anche minorile) e agli episodi di
bullismo, come rilevato da studi condotti dall’Osservatorio Provinciale sul fenomeno della dispersione scolastica e per la promozione del successo formativo.
Dalle caratteristiche della comunità sociale e del territorio, emergono le seguenti caratteristiche:
1. riconosciuta marginalità socio-economico-culturale; 2. alto tasso di disoccupazione, sottoccupazione e lavoro nero;
3. dinamiche occupazionali instabili 4. insuccesso scolastico;
5. presenza di conflittualità sociale dovuta a processi migratori interni ed esterni.
Per quanto riguarda l’integrazione interculturale, il fenomeno dell’immigrazione sta assumendo una certa importanza per le adozioni, per la presenza di qualche
famiglia cinese e di donne dell’est europeo che si occupano di anziani o malati.
Aspetti culturali e organizzazione sociale
La Direzione Didattica “Karol Wojtyla” insiste su un piccolo comune caratterizzato da pendolarità lavorativa e incremento dei fenomeni di crisi occupazionale. Sono presenti centri di assistenza sanitaria: A.I.A.S, Assessorato ai servizi sociali,
Servizi decentrati dell’ASL Distretto 11, Poliambulatorio / Pronto soccorso 118. Vi sono diversi centri culturali e di volontariato: oltre alla parrocchia, alla D.D. e all’
Istituto Comprensivo “G. E. Ventimiglia”, anche scuole dell’infanzia private e parificate, 1 Biblioteca comunale, Piazze pubbliche, spazi verde pubblici
attrezzati, 2 palestre, Associazioni sportive e culturali, Gruppo Scout, Confraternite religiose, centri ricreativi per giovani e anziani. La qualità della vita non è molto elevata: vi è un basso tasso occupazionale e notevoli sacche di
analfabetismo; si registrano forme di degrado ambientale: nel centro storico molti edifici meritano un’attenta opera di restauro; molto limitate le aree verdi
all’interno dello spazio urbano. Il livello sociale presente nell’istituzione scolastica è eterogeneo: ad alunni
particolarmente curati sotto il profilo psico-fisico e culturale, si contrappongono
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alunni scarsamente presi in carico dalle famiglie che delegano alla scuola
l’educazione dei propri figli. Dall’analisi analisi del territorio è emerso che molteplici sono i bisogni formativi a
cui la scuola, per la sua stessa funzione educatrice, è tenuta a dare una risposta. I principali: - la necessità di dare all’alunno una solida preparazione di base che gli consenta
non soltanto il proseguimento degli studi ma anche un autonomo sistema di pensiero che lo orienti anche fuori dal sistema formativo;
- il sostegno ai minori con problematiche relative all’apprendimento o ai comportamenti sprovvisti di adeguato supporto familiare;
- l’aumento di alunni in condizione di disagio evolutivo; - l’eterogenea condizione di livelli di abilità e di competenze; - la presenza sempre più consistente di alunni extracomunitari di cui bisogna
conoscere la cultura per valorizzare le diversità.
Proposte provenienti dal territorio e dall’utenza e collaborazioni e/o
convenzioni con enti esterni La Direzione Didattica, in un’ottica di prevenzione del disagio e di promozione di
una migliore alfabetizzazione, realizza intese con gli enti locali, e le associazioni presenti nel territorio. Aderisce e/o propone, pertanto, progetti di ampliamento
curriculare ed extracurriculare per arricchire il percorso formativo degli alunni, o per contribuendo alla loro crescita e maturazione utilizzando la sinergia che si
crea integrando competenze e punti di vista diversificati. La scuola, in conformità con la programmazione educativo-didattica elaborata dal Collegio dei Docenti, accoglie proposte provenienti dal territorio e instaura collaborazioni con Enti
Locali, associazioni e comitati anche per il miglioramento delle strutture. Anche quest’anno la scuola accoglie le iniziative che provengono dalle associazioni
presenti nel territorio ed è sempre pronta ad attuare nuove iniziative che si propongono in itinere, a condizione che siano inerenti alle finalità del PTOF.
Dall’incontro con le altre istituzioni scolastiche, le associazioni del terzo settore e l’Ente Locale nasce una programmazione integrata di eventi culturali e progetti didattici che vedono la scuola aperta al territorio in uno scambio di sinergie
professionali.
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Progetti proposti da enti esterni scuola primaria
PROGETTO TEMATICHE ENTE PROPONENTE
“Noi e il bosco” Far sviluppare una
coscienza critica di
tutela dell’ambiente
Corpo forestale
Primavera delle scienze Promuovere lo sviluppo
del pensiero logico e intuitivo attraverso il
metodo sperimentale
Reti di scuole
“Progetto Legalità” Sviluppare il senso della legalità per diventare
cittadini consapevoli
Istituzioni giuridiche
“Sport di classe” Promuovere un corretto
stile di vita attraverso la pratica dello sport
CONI
Progetto CORO Promuovere la passione
per il bel canto
Volontario
Progetto “Sorrisi smaglianti
futuri brillanti”
Educazione e cura del
proprio corpo Colgate
“Vado al Massimo”
Scoprire il piacere del
teatro per promuovere la sensibilità per la musica e
il senso estetico
Teatro Massimo
“Le vie dei tesori” Scoprire il patrimonio artistico e culturale della
nostra città
ASS. Culturale Chiara
Lubich
“Progetto Gare di
Matematica”
Migliorare le competenze
di base della logica e della matematica e favorire una
sana competizione
AIPM
“Progetto Trinity” Migliorare le competenze
di base della lingua inglese
Trinity College
“Progetto ACLE” Apprendere l’inglese in
modo giocoso ACLE
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“Differenziamoci per
imparare a differenziare
divertendosi” II Edizione
Imparare a differenziare
per rispettare l’ambiente USR Ufficio Speciale per
la differenziata
LINEE DI INDIRIZZO PER LE ATTIVITÀ DELLA SCUOLA E LE SCELTE DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE A CURA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
(AI SENSI DEL NOVELLATO ART 3. DPR 275/99 L.107/15)
La società del terzo millennio si presenta spesso come una realtà poco rassicurante, mutevole e poliforme. Il mondo si è ristretto a un villaggio, il tempo
si è accorciato al secondo di un “clic”, le tecnologie hanno invaso gli spazi domestici e la televisione ha sovrastato il chiacchiericcio conviviale intorno alla tavola. Eppure l’uomo di oggi ha un potere in più: una conoscenza facilmente
fruibile, velocemente raggiungibile ed economica, a portata di smartphone. A tutti è data la possibilità di costruirsi il sapere, imparando, leggendo e ascoltando una
miriadi di voci. Ma la mente umana non è pronta a recepire questa miriade di informazioni, senza un’adeguata formazione rischia di esserne sopraffatta.
L’istituzione scolastica può essere l’agenzia educativa che fa la differenza, perché è l’unica specializzata nel fornire quegli strumenti cognitivi che permettono di passare da fruitore disperso nella rete d’informazioni a navigatore esperto dei
flussi di conoscenza. Il ruolo del dirigente scolastico è quello di “assicurare la qualità dei processi
formativi” adoperandosi per realizzare le condizioni migliori affinché sia possibile fare scuola consentendo ad ogni alunno di imparare, scoprire e creare
conoscenza. Nel suo ruolo di guida della comunità, garantisce la gestione unitaria dell’istituzione scolastica adoperandosi affinché il lavoro non si frammenti in una serie di percorsi singoli e indipendenti. A tal fine il dirigente scolastico fornisce le
linee di indirizzo in cui traccia le coordinate su cui muove l’azione educativa che declina la mission propria di ogni istituzione scolastica, garantire il successo
formativo ad ogni alunno, nel peculiare mandato che la scuola realizza nel rispetto delle caratteristiche del territorio e dei bisogni dell’utenza.
Tali linee vengono suddivise in 10 paragrafi che individuano le aree ritenute cruciali per una gestione efficiente ed efficace del servizio scolastico.
1. Offerta formativa
2. Corresponsabilità educativa 3. Rapporti con il territorio
4. Convenzioni e accordi di rete 5. Apertura al mondo e scambi culturali, visite didattiche e viaggi d’istruzione 6. Accoglienza e integrazione
7. Nuove tecnologie 8. Organizzazione e utilizzo delle risorse e del personale
9. Formazione del personale
10. Qualità del servizio
Per la trattazione dettagliata delle singole aree si rimanda all’allegato “linee di indirizzo”
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PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
Struttura dell’istituto scolastico L’istituto si articola su 3 plessi:
PLESSO CENTRALE PIAZZA DELLA LIBERTÀ
INDIRIZZO: Piazza della Libertà
TELEFONO 091 8729820
FAX 091 8729820
E-MAIL paee05700q@istruzione .it
PLESSO VIA PAPA GIOVANNI
INDIRIZZO: Via Papa Giovanni XXIII
TELEFONO 0918737980
PLESSO “EX ASILO NIDO”
INDIRIZZO: VIA PAPA GIOVANNI XXIII
TELEFONO:0918729998
Alunni e classi
Ordine scuola Plesso numero
classi
totale
classi
numero
alunni
totale alunni
Infanzia Papa Giovanni
9 14 140 221
Ex asilo
nido
5 81
Primaria Piazza Libertà
10 26 206 537
Papa Giovanni
16 331
40 758
Tempo scuola
Infanzia PLESSI Orario
Tempo normale
“EX ASILO NIDO”
08.15 - 16.15
Tempo ridotto
PAPA GIOVANNI
08.15 - 13.15
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Primaria
Tempo normale a 27 ore
Papa Giovanni
Lun./Mart: 8,10-14,10
Merc./Ven: 8,10-13,10
P.zza della Liberta’
Lun./Mart: 8,00-14,00
Merc./Ven: 8,00-13,00
Spazi e dotazioni tecnologiche La scuola è dotata di 3 Plessi. Il Plesso Centrale, dove sono ubicati la Presidenza e
gli uffici di Segreteria, vanta ampi corridoi, un cortile esterno, aule spaziose e luminose ognuno delle quali è dotata di LIM; al piano inferiore è presente un laboratorio linguistico. L’intero plesso è cablato.
Il Plesso Papa Giovanni, è caratterizzato da ampi spazi esterni e giardinetti; al piano inferiore nell’ala sinistra sono ubicate le sezioni di scuola dell’infanzia che
usufruiscono di uno spazio grande e accogliente, destinato ad attività ludiche e didattiche comuni. Nell’ala destra e al piano superiore ci sono le classi di scuola
primaria ognuna delle quali è dotata di LIM. Nell’edificio sono presenti: un’ampia palestra, un laboratorio scientifico e un’aula multimediale dotati di collegamento a internet.
Nel Plesso ex asilo nido sono ospitate 5 sezioni di scuola dell’infanzia, di cui 3 a tempo normale. E’ presente la sala mensa e ampi spazi interni ed esterni per le
attività di accoglienza e ludico-ricreative. Il plesso è dotato di una LIM ma è sprovvisto di collegamento ad internet.
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PROGETTAZIONE CURRICULARE ED EXTRA CURRICULARE
1. La nostra mission:
stare bene a scuola per stare bene in società. impara col cuore per non dimenticare mai. coltiva il tuo talento per sapere chi sei. Le profonde trasformazioni che caratterizzano la società attuale determinano
situazioni ambientali particolarmente complesse dove convivono: scarse opportunità di sperimentare relazioni interpersonali significative; modelli di
comportamento diversi e a volte contrastanti (differenze generazionali, modelli devianti, condizionamento dei mass-media, etc), sistemi di valori poco definiti e
privi di forti punti di riferimento educativi, "invadenti" tecnologie di informazione e comunicazione; pluralismo di agenzie formative. In questo scenario composito e sfaccettato, la scuola si pone come agenzia
educativa di riferimento per il territorio grazie ad una serie di fattori: la qualità dell’offerta formativa che spazia dalla didattica tradizionale all’uso di
tecniche multimediali per poter consentire a tutti gli alunni l’organizzazione di conoscenze, competenze, abilità, capacità;
la progettualità precisa e puntuale nella formulazione di percorsi curricolari integrati e arricchiti da progetti europei, nazionali e regionali; i percorsi educativo-didattici basati sull’individualizzazione dell’insegnamento,
la cooperazione, l’accoglienza e l’integrazione degli alunni con particolare attenzione alle situazione di handicap, svantaggio e diversità;
la collaborazione attiva e responsabile dei genitori nelle attività educative; la trasparenza delle procedure e dei parametri valutativi.
2. Le nostre priorità strategiche
• lo sviluppo integrale della persona
• l’attenzione all’individualità
• la valorizzazione della diversità
Le finalità educative dell’Istituto si basano sui principi fondamentali della Costituzione Italiana che afferma: “…tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e
sono uguali davanti alla Legge senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche…”. Inoltre la scuola fa propri i principi indicati nella
Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e si impegna a garantire l’eguaglianza dei diritti dei suoi alunni realizzando quelle condizioni che fanno
della scuola un luogo con funzioni formative, attenta a sviluppare in modo armonioso le potenzialità di ogni bambino. L’azione educativa si incentra sulla
qualità dei percorsi formativi: non la quantità dei contenuti né la selettività dei processi valutativi, ma la predisposizione di attività che tenendo conto dei diversi
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stili di apprendimento e della eterogeneità dei livelli culturali permettono a tutti di
imparare e di acquisire strumentalità spendibili nella vita quotidiana. La nostra scuola imposta la sua azione educativa ponendo attenzione all’alunno
nella sua interezza di persona dotato di mente, di corpo e di spirito. Le attività non si configurano solo come momenti di apprendimento cognitivo, ma anche come occasioni di significative interazioni sociali. Notevole attenzione viene
dedicata al rispetto e alla valorizzazione degli stili individuali di apprendimento, partendo dalle effettive capacità individuali e incoraggiando la conquista di
apprendimenti significativi e non semplici nozioni; un percorso formativo in verticale dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria guida gli interventi didattici
assicurando continuità e costante attenzione alla costruzione del sé, alla relazione con gli altri, al rapporto con la realtà naturale e sociale. Il vissuto emotivo del bambino è costantemente tenuto in considerazione in un’ottica di prevenzione del
disagio, intervenendo prima che essi si trasformino in malesseri e disadattamenti. Azioni permanenti di recupero degli svantaggi socio-culturali sono messi in atto
per promuovere realmente in ogni alunno il successo formativo. La didattica laboratoriale è un impegno costante della comunità educativa
consapevole dell’importanza di sviluppare competenze per consentire all’alunno di operare scelte consapevoli nella costruzione del proprio futuro.
3. I nostri obiettivi formativi La mission e le priorità strategiche trovano declinazione operativa negli obiettivi formativi che caratterizzano la nostra offerta formativa:
Migliorare il tasso di alfabetizzazione culturale per una partecipazione
attiva, responsabile e consapevole alla vita cittadina Favorire l’acquisizione e il consolidamento delle competenze sociali e
culturali Rivalutare le tradizioni locali in una chiave di appartenenza e di proiezione
verso l’essere cittadini dell’Europa
Potenziare le abilità linguistiche e informatiche supportate da certificazioni riconosciute a livello internazionale per formare cittadini europei e del
mondo. Potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e
nella storia dell’arte Potenziare le discipline motorie e sviluppare comportamenti ispirati a uno
stile di vita sano
Potenziare metodologie laboratoriali e le attività di laboratorio e coinvolgimento degli alunni;
Individuare percorsi e sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni;
Apertura pomeridiana delle scuole e potenziamento del tempo scolastico; Valorizzare i percorsi formativi individualizzati; Valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in
grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese.
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4. Il curriculo verticale Il curriculo rappresenta il percorso che la scuola predispone per raggiungere i
traguardi delle competenze presenti nelle Indicazioni Nazionali. È una progettazione educativa-didattica che si snoda in verticale, creando un percorso
coerente ma al tempo stesso differenziato, che parte dalla scuola dell’infanzia e accompagna l’alunno fino al termine della scuola primaria. Quale strumento metodologico e disciplinare, affianca il progetto educativo
delineato nel POF e ne sostiene l’impianto culturale, poiché permette la costruzione attiva di conoscenze e la promozione di competenze.
La costruzione del curricolo verticale ha tenuto conto, da un lato dei documenti normativi:
● “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (testo del 5 settembre 2012)
● D.M. 139/07-Allegato degli assi culturali
● “Competenze chiave per l’apprendimento permanente - un quadro di riferimento europeo" (G.U. dell'U.E. 30.12.2006)
● DPR N° 122 del 22 giugno 2009 e dall’altro dei bisogni formativi degli alunni e delle esigenze del territorio; i primi
sono stati rilevati con un attento esame delle situazioni di partenza, i secondi attraverso momenti di consultazione con le famiglie e con le realtà territoriali portatrici di interesse.
La nostra scuola, assume come orizzonte di riferimento il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento
Europeo e dal Consiglio dell’Unione europea: le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la
cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave, il Curricolo verticale le articola per ciascuna disciplina secondo la seguente tabella:
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA EUROPEA
DISCIPLINE DI RIFERIMENTO
1.Comunicazione nella madrelingua Lingua italiana
2.Comunicazione nelle lingue straniere Lingua inglese
3.Competenza matematica e Competenze di base in scienza e tecnologia
Matematica Geografia Scienze e Tecnologia
4.Competenza digitale Informatica
5.Consapevolezza ed espressione culturale Storia, Arte e immagine,
Musica, Educazione Fisica, Religione
6.Competenze Sociali e Civiche Cittadinanza e Costituzione
7.Imparare ad imparare Tutte le discipline
8.Spirito d’iniziativa e imprenditorialità Tutte le discipline
Gli obiettivi specifici individuati per ciascuna classe e per ciascuna disciplina,
relativi ai traguardi enunciati dalle Indicazioni, esprimono in modo operativo e verificabile le abilità che si vogliono raggiungere. L’obiettivo finale è far maturare
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competenze attraverso l’utilizzo di compiti significativi, attività che permettono
agli studenti di mobilitare saperi diversi ed integrarli, di collaborare con gli altri, di ricercare soluzioni nuove in autonomia. A tal fine il corpo docente sperimenta
percorsi didattici e linguaggi nuovi anche multimediali con il supporto delle LIM presenti in ogni aula. Il curriculo verticale attraverso le Unità di Apprendimento viene declinato nelle
mediazioni didattiche settimanali, predisposte dai consigli di interclasse. (Per la consultazione vedasi allegato)
5. STRATEGIE E METODOLOGIE DIDATTICHE
“Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che
apprende con l’originalità del suo percorso tenendo conto delle predisposizioni individuali e delle aperture offerte dalla rete di relazioni che legano l’individuo
alla famiglia e agli ambiti sociali”. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tenere conto della singolarità e
complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità nelle varie fasi di sviluppo e formazione. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi,
affettivi, relazionali. In questa prospettiva i docenti dovranno pensare e realizzare progetti educativi e didattici non per individui astratti ma per persone
che vivono qui e ora…” (dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo dalla scuola dell’infanzia al primo ciclo di istruzione).
• Didattica laboratoriale
L’utilizzo della didattica laboratoriale rappresenta un impegno costante dei
docenti, poiché ritenuta la chiave di volta nel realizzare significative esperienze di apprendimento/insegnamento. Permette infatti di costruire le conoscenze e di sviluppare abilità e competenze. Ogni aspetto del processo didattico è
attenzionato, dalle modalità con le quali il materiale da apprendere viene strutturato alle interazioni che si svolgono tra allievo e ambiente; dalle
caratteristiche personali dell’allievo, agli strumenti di valutazione. Le insegnanti si sperimentano nella didattica laboratoriale intendendo il
laboratorio non solo come uno spazio fisico attrezzato in maniera specifica ai fini di una determinata produzione, ma come modalità di lavoro, anche in aula, dove
docenti ed allievi progettano, sperimentano, ricercano agendo con la loro fantasia e la loro creatività. Nella didattica laboratoriale l'enfasi si pone sulla relazione educativa, sulla
motivazione, sulla curiosità, sulla partecipazione, sulla problematizzazione della realtà, sull'apprendimento personalizzato, sull’uso della metacognizione,
sul metodo della ricerca, sulla socializzazione e sul peer tutoring. La lezione frontale assume un ruolo secondario, strumentale all’acquisizione dei
“mattoncini” del sapere, mentre la costruzione dell’impalcatura che sorregge l’acquisizione di nuovi schemi mentali viene affidata alla valenza del lavoro di gruppo, al brainstorming, al problem solving e al problem posing, al circle time,
alla metodologia dell’esperienza.
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Tutto questo trova spazio, mentale e documentale, nella progettazione che
costituisce il cuore del Piano dell’offerta formativa e che, come una bussola, indica i punti cardinali che possono aiutarci a leggere i bisogni formativi ed
orientarci. Si è convinti che nessuna tecnica abbia valore di per sé, ma che debba essere funzionale all’obiettivo e all’ambito in cui si colloca. Tuttavia, considerata la situazione delle classi e dei singoli alunni, si ritiene si debbano
privilegiare in particolare alcune strategie: ▪ Interventi individualizzati con attività di sostegno, recupero,
alfabetizzazione, consolidamento, potenziamento;
▪ ascolto attivo per cogliere situazioni di malessere e di disagio;
▪ il metodo della scoperta e del procedere per ipotesi; ▪ l’attivazione di laboratori basati sulla operatività e sulla metodologia della
ricerca;
▪ l’organizzazione a piccoli gruppi (con omogeneo livello di competenze, con eterogeneo livello di competenze con tutoraggio tra pari, gruppi verticali con alunni di classi diverse);
▪ l’utilizzo delle compresenze per la realizzazione di attività per l’inclusione e l’integrazione;
▪ l’uso delle tecnologie multimediali;
▪ l’uso ottimale degli spazi ▪ i giochi di simulazione;
▪ le discussioni guidate;
▪ le uscite didattiche; ▪ le attività interdisciplinari;
▪ il tutoring
• Sperimentazioni in atto
Nell’ottica di una sempre maggiore inclusività e facendo fede alle seguenti dichiarazione contenute rispettivamente nel PNSD e nel PDM:
“…sviluppare e potenziare la didattica attraverso l’uso di tecnologia interattiva che permetta la realizzazione di un nuovo concetto di classe, guidando
l’insegnamento e il relativo processo di apprendimento verso una didattica laboratoriale che tenga conto degli stili cognitivi di ogni allievo per promuovere
una pedagogia inclusiva e attuare metodologie e strategie di apprendimento funzionali alla didattica per competenze”. “…Le linee di intervento mireranno dunque allo sviluppo dei seguenti obiettivi:
• formazione base per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola
• formazione al migliore uso degli ampliamenti digitali dei testi in adozione
• realizzazione di una comunità on line con famiglie e territorio, anche attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e
favoriscano il processo di de materializzazione del dialogo scuola – famiglia
• nuove modalità di educazione ai media con i media
• studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli
anni successivi”.
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Alcune classi si sono cimentate in diverse sperimentazioni metodologiche e
didattiche:
• didattica digitale;
• programmazione per competenze e nuove metodologie didattiche quali il metodo di Camillo Bortolato;
• scrittura creativa;
• storytelling;
• “A scuola senza zaino”. Si è inoltre avviata una Programmazione per dipartimenti disciplinari con cadenza
mensile in cui si analizzano gli item di caduta delle Prove Invalsi e si programmano attività mirate al consolidamento di abilità e competenze
sperimentando i compiti di realtà.
• Didattica inclusiva
Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente proprio tutti. Una scuola che, come dice Canevaro, non si deve muovere sempre nella condizione di emergenza, in risposta cioè al bisogno di un alunno con delle
specificità che si differenziano da quelle della maggioranza degli alunni ‘normali’ della scuola. Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del
miglioramento organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto.
(P.Sandri, Scuola di qualità e inclusione. ) L’integrazione, a scuola e fuori dalla scuola, è il vivere un clima sociale positivo,
familiare, in cui ciascuno possa dare e ricevere solidarietà, collaborazione, rispetto, accoglienza, comprensione, attenzione, accettazione, serenità.
La nostra scuola si impegna a realizzare una pedagogia inclusiva che si declina secondo i seguenti principi (tratti dai documenti dell’UNESCO, 2000):
1. Tutti i bambini possono imparare. 2. Tutti i bambini sono diversi.
3. La diversità è un punto di forza. 4.L’apprendimento si sviluppa attraverso la cooperazione tra insegnanti,
genitori e comunità.
Nel rispetto di questi principi della pedagogia inclusiva, la scuola si attiva per strutturare un contesto scolastico inteso come Comunità di Apprendimento, nel quale ogni soggetto è coinvolto nell’esprimere una personale e attiva partecipazione
alle attività. In ogni classe infatti, ci sono diversi alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e
culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici. Per
ognuno di loro i docenti predispongono percorsi differenziati e/o individualizzati per
consentire di raggiungere i traguardi formativi. Tutti gli operatori della scuola sono coinvolti nell’organizzazione scolastica, nella strutturazione degli spazi, nella scansione dei tempi, nell’organizzazione delle
attività didattiche e, in particolare nelle seguenti linee di intervento:
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Sinergie: tra sostegno didattico e sostegno terapeutico e riabilitativo; tra le
molteplici figure professionali che concorrono, ciascuna con il proprio apporto, a fronteggiare problemi e trovare soluzioni;
Classi aperte con la costituzione di gruppi flessibili, omogenei ed eterogenei, per progetti di recupero e progetti trasversali; Laboratori per l’acquisizione di abilità manuali, di autonomie fondamentali;
Didattica cooperativa, ovvero gruppi in cui vengono rispettati i ritmi di apprendimento di ciascun bambino e dove le occasioni di apprendimento
provengono dai bambini stessi; Incontri periodici con le famiglie e con gli specialisti, extra-scuola al fine di creare
una corretta rete comunicativa per condurre insieme una sistematica analisi delle difficoltà e quindi prevenire il disagio e/o la dispersione.
Per la descrizione dettagliata delle strategie metodologiche e didattiche messe in atto per favorire l’inclusione di tutti gli alunni si rinvia al Piano Annuale dell’Inclusività
che si allega al presente documento.
• La continuità
"Ogni esperienza riceve qualcosa da quelle che l'hanno preceduta e modifica
in qualche modo la qualità di quelle che seguiranno" (Dewey) L’istanza della continuità educativa, affermata nelle indicazioni per la Scuola
dell’infanzia, per la Scuola primaria e per la Scuola secondaria di primo grado, investe l'intero sistema formativo di base e sottolinea il diritto di ogni bambino e
di ogni ragazzo ad un percorso scolastico unitario, organico e completo che valorizzi le competenze già acquisite, che riconosca la specificità e la pari dignità
educativa di ogni scuola. Si pone come obiettivo primario quello di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola garantendo il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo,
che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto che sostenga la costruzione unitaria dell’identità nei vari gradi scolastici.
Pertanto, si rende necessario lavorare affinché si realizzi una Continuità tra i tre ordini di scuola e che, secondo le esigenze e le scelte individuali, risponda alle richieste degli alunni. L'idea centrale è quella di individuare e condividere un
quadro comune di obiettivi, sia di carattere cognitivo, sia comportamentale, sulla base dei quali costruire gli itinerari del percorso educativo e di apprendimento e di realizzare altresì un clima culturale, relazionale ed istituzionale che consenta a
tutti di partecipare ed essere protagonisti, favorendo una graduale conoscenza del “nuovo”, per evitare un brusco passaggio dalla scuola dell'infanzia, alla scuola
primaria fino alla scuola secondaria di primo grado. Non si tratta di rendere omogenei gli ambienti e le esperienze che sono differenti tra loro, ma di costruire
un percorso che colleghi le diverse specificità, in questo modo il bambino potrà mantenere, anche nel cambiamento, la consapevolezza della propria identità e del proprio ruolo. La continuità vera, oltre ad essere un momento di socializzazione,
di scoperta di nuovi spazi, di conoscenza degli insegnanti, di preparazione di percorsi didattici comuni, deve essere intesa come momento di reale e proficua
collaborazione tra gli insegnanti dei tre ordini di scuola che si incontrano in una commissione per programmare un piano di interventi generalmente così
articolato:
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Verifica complessiva della esperienza passata e proposte per l’anno in corso. Definizione particolareggiata dei progetti in continuità e degli eventuali laboratori didattici in comune.
Attuazione del laboratorio fino al prodotto finale, come momento di lavoro comune inserito nell’attività curricolare: gli alunni delle classi ponte operano
insieme consentendo agli insegnanti la sperimentazione di modalità relazionali comuni.
Incontri specifici per far conoscere le strutture e l’organizzazione delle scuole ai genitori (a questa fase partecipano solo i genitori e gli insegnanti). Familiarizzazione con l’ambiente attraverso la visita guidata alle scuole, con
esemplificazione di attività curricolari illustrate da alunni delle classi ospitanti (a questa fase partecipano alunni e insegnanti).
Proposte per le prove di uscita e di ingresso.
Preparazione e somministrazione delle prove, tabulazione dei risultati verifica delle competenze acquisite.
Formazione dei microgruppi che costituiranno la base per la formazione delle future classi prime.
Presentazione dei casi più problematici e degli alunni che usufruiscono del sostegno. I progetti inseriti nell’ambito della continuità perseguono i seguenti obiettivi.
• Promuovere iniziative per qualificare e gestire il passaggio tra i diversi ordini di scuola.
• Disporre di elementi di conoscenza sulla situazione degli alunni "in
entrata" in vista della formazione delle classi.
• Identificare percorsi relativi ad aree di intervento educativo comune.
• Promuovere momenti di incontro e attività in comune tra gli alunni degli anni "ponte" insieme ai loro insegnanti.
Nel nostro Istituto vengono utilizzate griglie di osservazione sulle competenze acquisite dagli alunni al momento del passaggio da un grado di scuola all'altro. La continuità, tuttavia, non si realizza solo tra i vari ordini di scuola, ma anche
nel territorio. La sperimentazione dell’autonomia presuppone infatti che la scuola operi sul territorio attivando anche una cooperazione "in rete" con le altre
istituzioni e agenzie formative. La collaborazione consente un miglioramento della qualità del servizio, perché diventa possibile condividere con i soggetti esterni la
valutazione dei bisogni educativi e formativi specifici della realtà in cui si opera; concordare interventi mirati e coordinati, nel rispetto delle relative competenze; eventualmente utilizzare in modo integrato le risorse. L’integrazione con le realtà
esterne alla scuola si può attuare con: rapporti con gli operatori dell’A.I.A.S., con i servizi sociali del Comune e dell’U.S.P. per gli alunni portatori di handicap e per i
casi più problematici; collaborazione con l’Ente Locale, e in particolare con gli Assessorati alla Cultura, alla Pubblica Istruzione, alle Attività Sportive e ai Servizi
Sociali per una progettazione integrata dell’offerta formativa, collaborazione con le Associazioni locali, la Parrocchia, etc. per una conoscenza reciproca e per la realizzazione di iniziative in comune su temi di particolare interesse formativo.
Gestione in comune con le U.S.P. dei progetti di intervento previsti dalla Legge 285/’97 "Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per
l’infanzia e l’adolescenza" collaborazione con altre scuole per progetti in rete per le attività di orientamento e per la formazione del personale.
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• la valutazione degli apprendimenti e del comportamento Per i docenti della nostra scuola, la valutazione è parte integrante della
programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità aggiustamenti del percorso educativo.
La valutazione così intesa non è mai giudizio sulla persona e sul suo valore, ma la certificazione di cosa sa fare un alunno in un determinato momento della sua
crescita. La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e permette:
agli insegnanti ✓ di personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno
✓ di predisporre collegialmente percorsi individualizzati per alunni in difficoltà
agli alunni
✓ di riconoscere le difficoltà incontrate e predisporre, con l’aiuto dell’insegnante, le strategie per superarle
✓ di conoscere i propri punti di forza e di debolezza. La valutazione del processo di apprendimento e del rendimento scolastico degli
alunni è una fase fondamentale della programmazione in quanto è finalizzata a modificare il percorso didattico previsto, per renderlo più efficace. Non va intesa perciò solo come misurazione degli apprendimenti degli alunni, ma anche come
strumento regolatore degli interventi operativi realizzati. Il processo valutativo degli alunni da parte dei docenti è un atto fondato sulla
collegialità, sulla trasparenza e sull’equità, si basa su prove scritte, orali e pratiche diversificate a seconda dalle esigenze emerse dalla classe. Essa è:
Educativa: relativa ai comportamenti e agli obiettivi educativi Didattica: relativa ai processi di apprendimento: Formativa: interviene alla fine di ogni compito di apprendimento per offrire
informazioni sul grado di competenza raggiunto al fina di modificare le strategie didattiche ed educative;
Sommativa: interviene al termine di una parte significativa dell’attività didattica o al termine del quadrimestre per accertare il livello di competenze e
conoscenze raggiunte per valutare la preparazione finale dell’alunno. Le prove di verifica somministrate saranno organizzate su modello INVALSI per
far sì che gli alunni si abituino a questa procedura e ci possa essere un miglioramento effettivo dei risultati delle prove ufficiali Il percorso valutativo si scandisce in diversi momenti:
iniziale: l’analisi della situazione di partenza degli alunni, intermedia: rappresenta lo “stacco” valutativo, in cui si fa il punto del processo
di insegnamento/apprendimento per procedere e/o aggiustare gli interventi educativo-didattici in rapporto ai ritmi, agli stili, alle esigenze di apprendimento
degli alunni. finale: è il giudizio certifica delle competenze raggiunte e la sintesi finale della funzionalità dei percorsi realizzati anche in vista di una ripresa e sviluppo per
l’anno successivo.
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Al termine di ogni UA saranno utilizzate prove diversificate per tipologia
(rispondi, completa, collega, sintetizza, riordina…) e livello di apprendimento; le verifiche si svolgeranno sia in forma individuale che di gruppo.
Ogni prova dovrà consentire all’alunno di poter dimostrare il suo grado di avvicinamento all’obiettivo e all’insegnante di programmare eventuali interventi di recupero.
Si riporta di seguito la GRIGLIA DI VALUTAZIONE che fa riferimento alle Nuove indicazioni per il Curricolo
Indicatori per la valutazione del comportamento
Nella scuola primaria il comportamento è valutato attraverso un giudizio
sintetico, attribuito da tutti i docenti di classe, in base ai seguenti macroindicatori:
DIECI Padroneggia in modo completo e approfondito le conoscenze e le
abilità. In contesti conosciuti: assume iniziative e porta a termine compiti in modo autonomo e responsabile; è in grado di dare
istruzioni ad altri; utilizza conoscenze e abilità per risolvere autonomamente problemi; è in grado di reperire e organizzare
conoscenze nuove e di mettere a punto procedure di soluzione originali.
NOVE
Padroneggia con sicurezza tutte le conoscenze e le abilità. Assume spontaneamente iniziative e porta a termine con facilità i compiti
affidati in modo responsabile e autonomo. È in grado di utilizzare autonomamente conoscenze e abilità per
risolvere problemi legati all’esperienza in contesti noti e non.
OTTO
Padroneggia in modo adeguato tutte le conoscenze e le abilità.
Assume iniziative e porta a termine compiti affidati in modo responsabile e autonomo. È in grado di utilizzare conoscenze e abilità per risolvere problemi
legati all’esperienza con istruzioni date e in contesti noti
SETTE Padroneggia in modo adeguato la maggior parte delle conoscenze e
delle abilità. Porta a termine in autonomia e di propria iniziativa i compiti dove
sono coinvolte conoscenze e abilità che padroneggia con sicurezza; gli altri, con il supporto dell’insegnante e dei compagni
SEI Padroneggia la maggior parte delle conoscenze e le abilità, in modo sufficiente Esegue i compiti richiesti con il supporto di domande stimolo e
indicazioni dell’adulto o dei compagni.
CINQUE Padroneggia la maggior parte delle conoscenze e le abilità, in modo parziale
Esegue i compiti richiesti con la guida dell’adulto.
QUATTRO
Mancato raggiungimento di conoscenze fondamentali e conseguente incapacità di applicazione delle abilità di base in situazioni semplici.
Mancato apprendimento del linguaggio specifico e degli strumenti.
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Area della relazionalità
• Comunicare ed interagire costruttivamente nel gruppo
• Comprendere, rispettare compagni ed adulti
• Negoziare accogliendo diversi punti di vista
• Mostrare tolleranza e fiducia negli altri
• Riconoscere e gestire le proprie emozioni
Area dell’autonomia, partecipazione, responsabilità
• Frequenza e puntualità
• Organizzare strumenti e tempi di lavoro
• Rispettare gli impegni assunti
• Svolgere con consapevolezza e costanza i compiti assegnati
• Intervenire apportando contributi utili al gruppo
• Assumere iniziative personali
Si riporta di seguito la griglia di valutazione:
OTTIMO
Partecipa attivamente alle attività della classe apportando un
contributo costruttivo e propositivo; si impegna proficuamente con costanza ed attenzione, rispettando modalità e scadenze
delle consegne. È disponibile a collaborare con tutti, rispetta e usa in modo appropriato materiale e spazi della scuola.
DISTINTO
Partecipa con interesse alle attività della classe con attenzione
costante nel tempo; si Impegna con continuità e raramente non rispetta modalità e tempi delle consegne. È collaborativo con tutti e rispetta spazi e materiali della scuola.
BUONO
Partecipa con interesse non sempre adeguato alle attività della
classe; si impegna in modo settoriale e l’attenzione non sempre è costante, qualche volta non rispetta modalità e tempi delle
consegne. È collaborativo e normalmente rispetta spazi e materiali della scuola.
SUFFICIENTE
Partecipa con interesse discontinuo alle varie attività della classe; si impegna in modo irregolare e fatica a rispettare
modalità e scadenze delle consegne. È collaborativo solo in alcune attività e con alcuni compagni. Fatica a rispettare le
regole comuni, spazi e materiali della scuola.
NON SUFFICIENTE
Non rispetta le regole comuni, gli spazi e i materiali della scuola, non mostra miglioramenti in seguito ai richiami,
manifesta comportamenti oppositivi nei confronti degli adulti e lesivi nei confronti dei pari.
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Criteri di non ammissione Scuola Primaria.
Gli alunni sono ammessi alla classe successiva anche in presenza di livelli di
apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali degli alunni indichino livelli di
apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche
strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento (Progetto di recupero, attività individualizzate...).
I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all'unanimità, possono deliberare la non ammissione alla classe successiva solo in casi
eccezionali in cui si registrino le seguenti condizioni: a. assenza o gravi carenze delle abilità propedeutiche ad apprendimenti
successivi (letto-scrittura, logico-matematiche); b. mancati processi di miglioramento cognitivo pur in presenza di
stimoli individualizzati;
c. elevato numero di assenze che hanno frammentato il percorso scolastico al punto da impedire l’acquisizione, anche parziale, delle
strumentalità di base.
La non ammissione si configura come un’occasione per fornire maggior tempo ad un alunno che non è riuscito all’interno dell’anno scolastico a vivere in maniera proficua e produttiva le occasioni di apprendimento. La non ammissione viene
presa in considerazione solo se ci sono elementi oggettivi che inducono a ritenere utile la ripetizione degli apprendimenti nell’ottica di non ampliare il gap culturale
tra l’alunno e il resto della classe e permettergli, così, di lavorare in un contesto a lui favorevole.
La non ammissione può essere deliberata solo in presenza delle seguenti evidenze:
1. adozione documentata di interventi di recupero e di sostegno che non
abbiano prodotto miglioramenti significativi tali da determinare l’assenza o la grave carenze delle abilità propedeutiche ad apprendimenti successivi
(letto scrittura, logico matematica); 2. valutazione da parte del team docenti, in modo collegiale, della presenza
delle condizioni necessarie per attivare/riattivare un processo positivo di
apprendimento, con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali. 3. valutazione da parte della funzione strumentale integrazione e inclusione
del sussistere delle condizioni per una positiva accoglienza e integrazione nella futura classe (composizione gruppo classe, ore di compresenza,
presenza di eventuali docenti di sostegno…). Della delibera di non ammissione è fornita dettagliata motivazione nel verbale
dello scrutinio.
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SCUOLA INFANZIA
SCUOLA COME AMBIENTE DI VITA
“La scuola dell’infanzia si rivolge a tutti i bambini e le bambine dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della
Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei
bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, delle competenze e li avvia alla cittadinanza”(Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo). Tale grado del sistema scolastico si propone come luogo di incontro, partecipazione,
cooperazione, impegno educativo per la comunità, allarga ed integra l’azione educativa della famiglia e raccoglie, filtra, arricchisce e valorizza le esperienze di
vita dei suoi alunni; concorre a promuovere la formazione integrale dei bambini nella prospettiva più ampia di soggetti liberi, responsabili ed attivamente
partecipi alla vita della comunità. L’apprendimento avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini, con la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue tradizioni, attraverso
la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze e attraverso attività ludiche. Con il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e
combinano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali. La scuola dell’infanzia riconosce come connotati essenziali:
la relazione personale significativa tra pari e con gli adulti; la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni il rilevo al fare produttivo ed alle esperienze dirette di contatto con la
natura, le cose, i materiali, l’ambiente sociale, la cultura. Le insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le
proposte dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo attraverso cinque “campi di
esperienze” – ambiti del fare e dell’agire del bambino dove egli è protagonista attivo e competente. Il curricolo della scuola dell’infanzia si articola in campi di esperienza, intesi come ambiti del fare e dell’agire.
Così come indicato dalle Nuove Indicazioni Ministeriali essi sono: 1. IL SE’ E L’ALTRO: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
2. IL CORPO E IL MOVIMENTO: Identità, autonomia, salute 3. LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE: Gestualità, arte, musica, multimedialità
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4. I DISCORSI E LE PAROLE: Comunicazione, lingua, cultura.
5. LA CONOSCENZA DEL MONDO: Ordine, Spazio, Tempo, Natura. Ognuno di questi campi di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento e
contribuisce a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini in termini di identità, fiducia nei propri mezzi, autonomia, competenze, di cittadinanza.
Orari di funzionamento La scuola del l’infanzia funziona per 5 giorni la settimana con chiusura il sabato.
PLESSO PAPA GIOVANNI
TEMPO RIDOTTO
Entrata Uscita
8.15 13.15
PLESSO EX ASILO NIDO
ORARIO RIDOTTO
Entrata Uscita
8.15 13.15
ORARIO
NORMALE Entrata Uscita
8.15 16.15
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IL RAPPORTO SCUOLA FAMIGLIA
La nostra scuola dell’infanzia è ben consapevole dell’importanza della storia familiare di ogni bambino/a; per questo promuove a vari livelli incontri e momenti di dialogo e confronto, sulla base del comune riconoscimento del diritto del/della bambino/a
all’educazione. Le riunioni di sezione e di intersezione sono una occasione di condivisione degli
obiettivi educativi con i genitori, per individuare strategie di intervento comuni atti a favorire nel bambino/a il raggiungimento di comportamenti adeguati alla vita di
comunità e di alcuni apprendimenti. Sono previsti nel corso dell’anno anche colloqui con le singole famiglie, finalizzati a condividere il percorso di crescita e di maturazione personale di ogni bambino/a.
Di grande importanza, pur non avendo alcuna veste ufficiale, sono gli incontri giornalieri che hanno genitori-insegnanti in occasione dell’ingresso e dell’uscita dalla
scuola, dove, spesso, trova occasione di crescita il senso di fiducia e di rispetto reciproco.
Le famiglie, inoltre vengono coinvolte nell’organizzazione, allestimento e partecipazione di alcuni momenti: le feste, mostre, vendite ecc.
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE SEZIONI
L’età dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia richiede l’adozione di modelli organizzativi basati sui criteri di flessibilità, continuità ed apertura per
assicurare ad ogni bambino il benessere psico-fisico e lo sviluppo di tutte le sue potenzialità utilizzando l’impiego delle risorse professionali dei docenti. Il criterio prioritario per la formazione delle sezioni è costituito, dove è possibile,
dalla formazione di gruppi omogenei per età, ma eterogenei per sesso.
VALUTAZIONE
La valutazione nella scuola dell’Infanzia si differenzia dagli altri ordini di scuola in quanto non si avvale di alcun documento valutativo ufficiale. Il progresso negli apprendimenti e nell’acquisizione di capacità dei bambini e delle bambine è
rilevato con osservazioni sui comportamenti e con strumenti messi a punto dalle insegnanti.
Solo per i bambini e le bambine di 5 anni è prevista una valutazione supportata dalla somministrazione di prove relative ai prerequisiti per l’ingresso alla prima
primaria, utilizzata prevalentemente per l’individuazione di fasce di livello per la formazione di classi prime della scuola primaria eterogenee. Il gruppo docenti ha messo a punto dei materiali funzionali alla raccolta e passaggio di informazioni e
osservazione dei processi evolutivi che ciascun bambino compie nell’esperienza triennale della
scuola.
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6. LA SCUOLA PRIMARIA
La Scuola Primaria accoglie bambini/e dai 5-6 ai 10 anni e si propone di promuovere la formazione integrale del bambino attraverso un itinerario
educativo e didattico graduale e continuo, che sviluppi la personalità in tutte le componenti, per condurlo ad una scoperta di se stesso e del mondo circostante, nel pieno rispetto dei ritmi di crescita ai vari livelli. Lavora per raggiungere i
seguenti obiettivi: Promuovere lo sviluppo dell’identità
-Promuovere lo “star bene a scuola”, creando un clima favorevole al dialogo, alla discussione, alla partecipazione, alla collaborazione, per
attivare il processo di apprendimento;
-Maturare le capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle;
-Valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo; -Sviluppare le dimensioni emotive, affettive, sociali, etiche e religiose. Sviluppare l’autonomia
-Sviluppare l’autonomia, il senso di responsabilità, la capacità critica, il metodo di studio e di lavoro;
-Promuovere l’autostima, in un rapporto di comprensione e incoraggiamento, al fine della presa di coscienza delle proprie potenzialità;
-Promuove il senso primario di responsabilità che si traduce nel far bene il proprio lavoro.
Sviluppare le competenze -Promuovere la conoscenza e l’uso consapevole degli aspetti comunitari dei linguaggi verbali e di quelli non verbali;
-Promuovere l’apprendimento delle conoscenze disciplinari e lo sviluppo di capacità, di abilità e di competenze;
-Promuove l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio ed un primo livello di conoscenze e abilità;
-Far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, ivi comprese quelle relative all’alfabetizzazione informatica, fino alle prime sistemazioni logico-critiche;
-Far apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e l’alfabetizzazione nella lingua inglese;
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-Porre le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del
mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi; Sviluppare il senso della cittadinanza
-Educare al rispetto di sé e degli altri;
-Educare ai principi fondamentali della convivenza civile; -Valorizzare la diversità delle persone e delle culture come ricchezza. Tenuto conto di tali finalità i docenti progettano percorsi di apprendimento sulla base
delle Indicazioni nazionali per il Curricolo le quali tracciano linee di lavoro e definiscono traguardi formativi per lo sviluppo delle competenze enunciati nelle
seguenti "aree disciplinari” : Italiano Lingua inglese e seconda lingua comunitaria
Storia Geografia
Matematica Scienze
Musica Arte e immagine Educazione fisica
Tecnologia Insegnamento della religione cattolica (come scelta individuale) e/o
attività alternative
ASPETTI ORGANIZZATIVI SPECIFICI
Tempo scuola L'orario settimanale è articolato in 27 ore settimanali da lunedì al venerdì con
chiusura il sabato, secondo il seguente orario: plesso centrale
ore 8.00 – 14.00 lunedì e martedì, ore 8.00 – 13.00 dal mercoledì al venerdì. plesso succursale
ore 8.15 – 14.15 lunedì e martedì, ore 8.15 – 13.15 dal mercoledì al venerdì.
Criteri di formazione delle classi
La formazione delle classi, con particolare riferimento alle classi prime, sentite le insegnanti della scuola dell’infanzia e tenute presenti le informazioni e esigenze
anche organizzative delle famiglie, viene effettuata sulla base dei seguenti criteri: ▪ formazione di classi miste non solo per sesso, ma anche per livelli di
potenzialità, attitudini individuali e capacità di socializzazione;
▪ individuazione e valutazione dei nuclei di aggregazione preesistenti; ▪ garanzia di non discriminazione per gli alunni portatori di handicap o
comunque con particolari problemi di disagio psicofisico
Rapporti collegiali ed individuali con le famiglie (Primaria e Infanzia)
La condivisione dei comuni intenti educativi, pur nel riconoscimento della
specificità dei ruoli, rappresenta l’irrinunciabile condizione per favorire la collaborazione e il confronto tra scuola e famiglie per la realizzazione sinergica dei
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processi educativi finalizzati alla formazione della persona. Famiglia e scuola
hanno specifiche e complementari responsabilità nel processo educativo che vengono esplicitate“Patto di corresponsabilità” condiviso all’inizio di ogni anno
scolastico.
LA PROGETTUALITÀ PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Nella scuola Primaria le attività di arricchimento dell’offerta formativa trovano la loro applicazione e sviluppo sia nelle ore curricolari, sia nelle tre ore opzionali
settimanali, previste dalla Normativa. Ogni interclasse, nel rispetto degli indirizzi comuni concordati e deliberati negli organismi ufficiali, propone ai propri alunni attività laboratoriali diversificate espressione della specificità e delle competenze
degli insegnanti di ciascun modulo. Variegata pertanto è l’offerta dei laboratori, che spaziano da attività di
approfondimento disciplinare ad altre espressivo-linguistiche o teatrali-musicali, motorie e sportive.
I progetti, approvati dal Collegio dei docenti ed elaborati dagli insegnanti, costituiscono un ampliamento prezioso delle attività di studio e si sviluppano in coerenza con le finalità del P.O.F. di cui costituiscono parte integrante.
Essi consentono di “mettere in gioco” abilità, attitudini e capacità altrimenti poco utilizzate o difficili da far emergere; sul piano psicologico e
comportamentale, rafforzano la motivazione allo studio ed all’impegno operativo, in tal senso rivestono tutti un carattere fortemente orientativo.
I progetti proposti, pur nella loro varietà, afferiscono alle aree tematiche individuate dal Collegio Docenti sulla base delle priorità strategiche, del RAV e delle richieste del territorio.
Le aree individuate sono le seguenti:
• AREA ARTISTICO-ESPRESSIVA: scrittura creativa, laboratori artistico-espressivi, le tradizioni musicali del territorio attraverso la messa in scena di musical e attività teatrali e folcloristiche
• AREA MATEMATICO-SCIENTIFICA: la partecipazione a eventi e/o gare di Matematica e Scienze e l’utilizzo dei laboratori attraverso attività pratiche di scienze, matematica e informatica
• AREA LINGUISTICA: Lingua inglese e la certificazione delle competenze linguistiche.
• AREA SPORTIVA: giochi sportivi, olimpiadi.
TUTTI I PROGETTI AFFERENTI A QUESTE AREE SONO DENOMINATI E DESCRITTI IN UNA SEZIONE INTEGRATIVA POSTA ALLA FINE DEL
DOCUMENTO
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VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Le visite guidate, i viaggi di istruzione, lo svolgimento di attività sportive, gli scambi culturali con altri paesi europei, intesi quali strumenti per collegare l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali
e produttivi, rientrano tra le attività didattiche ed integrative della scuola, quindi le visite, e il viaggio in particolare, sono uno dei migliori strumenti di conoscenza e di
crescita non solo culturale, ma anche psicologica. È anche motivo di confronto con gli altri e concorre alla conoscenza di realtà diverse da quelle in cui sono abituati a
vivere i nostri alunni, stimolando così la consapevolezza della incredibile diversità e ricchezza del nostro paese. Secondo la C.M. n° 623 del 2/10/1996, emanata del Ministero della Pubblica Istruzione, l’istituzione scolastica:
programma gli itinerari delle visite guidate e dei viaggi di istruzione che intendono effettuarsi
◊ propone, sulla base della loro disponibilità, i docenti accompagnatori, che devono essere uno ogni quindici alunni con eventuale elevazione di una
unità in presenza di alunni portatori di handicap. ◊ Indica alla commissione, in via orientativa, il periodo di effettuazione
delle visite e dei viaggi, che non dovranno comunque avvenire nei giorni
prefestivi, salvo casi eccezionali, nei giorni di chiusura della scuola o nell’ultimo mese della scuola. Eventuali deroghe, soprattutto nei viaggi
relativi ad attività sportive, potranno essere richieste al responsabile di settore e concesse dal D.S.
◊ I coordinatori e gli accompagnatori delle classi partecipanti impartiranno agli alunni una preliminare preparazione alla visita o al viaggio, attraverso la predisposizione di materiale didattico e di richiamo delle
regole di comportamento.
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PIANO GITE
SCUOLA INFANZIA
SEZIONI ANNI CINQUE MUSEO D’ARTE MODERNA
SEZIONI ANNI CINQUE TEATRO
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI PRIME FICUZZA
CLASSI SECONDE BOSCO TUMMINIA
CLASSI TERZE TEATRO MASSIMO- MUSEO GEMMELLARO
CLASSI QUARTE MOZIA- ORTO BOTANICO-TEATRO MASSIMO
CLASSI QUINTE ROMA-AGRIGENTO
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PIANO DI MIGLIORAMENTO
Relazione tra RAV e PDM e PTOF
Il nostro PdM nasce dal lavoro congiunto del Gruppo di AutoValutazione e della
funzione strumentale PTOF, in concerto con il Dirigente Scolastico, tenuto conto delle priorità individuate nel RAV, e degli obiettivi formativi delineati nel PTOF. L’obiettivo generale di miglioramento si propone di realizzare un cambiamento
della modalità di progettazione e valutazione affinché sia possibile realizzare effettivamente una didattica centrata sulle competenze.
L’obiettivo è realizzare una scuola che permetta agli alunni sia l’apprendimento di conoscenze sia di l’acquisizione di competenze spendibili nella vita quotidiana,
fornendogli gli strumenti per imparare a imparare. In questa prospettiva le discipline assumono un significato diverso, diventando per gli alunni chiavi di lettura per interpretare e vivere da protagonisti la realtà. Il focus non è più quindi
il contenuto ma il processo mentale e la pratica esperienziale che rendono significativo l’apprendimento, fissandolo in modo permanente e garantendone la
trasferibilità in contesti diversi. La pianificazione delle azioni prevede, pertanto, un piano triennale di formazione docenti e ricerca/azione sugli apprendimenti di
base con gli alunni. Il monitoraggio delle azioni e la valutazione dei risultati saranno effettuati dal Nucleo Interno di Valutazione che ne curerà la condivisione e la diffusione.
IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Criticità individuate
I risultati delle prove INVALSI sia per la II classe sia per la V classe sono in linea, e in alcuni casi superiori, ai parametri di riferimento, bisogna però limitare il
fenomeno del cheating che risulta in alcuni casi abbastanza rilevante. In italiano i punteggi non rilevano un’alta variabilità all’interno delle classi e tra le
classi ad eccezione di una che al netto del cheating passa in toto al livello 1. Le differenze di punteggio tra le diverse classi in matematica non si discostano molto dalla media della scuola.
Priorità e Traguardi
Obiettivi di Processo Azioni
1. Favorire il successo formativo
promuovendo metodologie e
strategie d'insegnamento
/apprendimento
• Migliorare le competenze metodologiche dei docenti
• Sperimentare metodologie innovative e strategie didattiche finalizzate alla
personalizzazione dei percorsi formativi nei due
• Formazione dei docenti della scuola dell’infanzia e di scuola primaria con la
finalità di favorire la conoscenza e la sperimentazione di nuove
metodologie innovative utili ad attivare “apprendimenti
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che tengano conto dei diversi
stili cognitivi
ordini di scuola.
• Rilevare l’efficacia dei metodi e delle strategie didattiche utilizzate per il
conseguimento delle competenze nonché l’innalzamento dei livelli
prestazionali degli alunni, relative agli obiettivi di
apprendimento in italiano e matematica e relativi
campi di esperienza.
• Implementare tra i docenti la pratica dell’elaborazione della
diagnosi attraverso la lettura statistica dei dati delle prove INVALSI e
della loro contestualizzazione
valutativa.
significativi”.
• Gruppi di lavoro per dipartimenti di italiano e di matematica per rivedere i
criteri di valutazione al fine di ridurre il gap tra valutazione interna
all’istituto e valutazione esterna.
• Raccolta e condivisione delle buone pratiche
attivate.
2. Migliorare il tasso di alfabetizzazione
culturale per una
partecipazione attiva,
responsabile e consapevole alla vita cittadina:
ridurre la differenza dei
livelli di apprendimento
tra studenti all'interno della classe e tra le
classi.
• Migliorare i livelli di
conoscenza e competenza
degli alunni innalzando al
60% la media del
punteggio al netto del
cheating
• Favorire l’equità degli esiti
formativi all’interno del sistema scolastico, riducendo la varianza
interna nelle classi e tra le classi di 1 punto
percentuale avviando interventi compensativi
nei contesti maggiormente svantaggiati.
• Attivare laboratori curriculari di riflessione linguistica: scomposizione
di testi, creazione di rubriche semantiche,
scrittura creativa.
• Attivare laboratori
curriculari logico-matematici: creazione di problemi, giochi
matematici, matematizzazione della
realtà, giochi di intuizione.
• Progetto Ricerca/Azione nelle classi seconde per innalzare il livello di
competenze negli alunni e migliorare gli esiti formativi negli apprendimenti di
Italiano e Matematica.
3. Risultati nelle
prove standardizzate
• Ridurre il cheating.
• Formazione commissione INVALSI per la
somministrazione e la
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nazionali
• Individuare nuovi criteri di valutazione
• Consolidamento degli esiti raggiunti.
• Implementare tra i docenti la pratica dell’elaborazione della
diagnosi attraverso la lettura statistica dei dati
delle prove INVALSI e della loro contestualizzazione
valutativa.
correzione delle prove, al fine di ridurre
significativamente il cheating.
• Revisione dei criteri di valutazione adottati ed elaborazione di nuovi.
• Mantenere e migliorare la percentuale rispetto a scuole dal contesto simile.
• Lettura diagnostica dati Invalsi
• Analisi interna risultati Invalsi classi II e V primaria.
• Incontri dipartimentali per la delineazione di percorsi
comuni condivisi.
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SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI
DIREZIONE
Il Dirigente Scolastico di questa scuola è la Dott. Caldarella Maria Rosa: assicura
la gestione unitaria dell’Istituto ed esercita la legale rappresentanza della nostra istituzione scolastica, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e
strumentali ed esercita autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. Si avvale della collaborazione dell’insegnante Gendusa M. Teresa che svolge funzioni vicarie e del secondo collaboratore,
l’insegnante Ceraolo Rosa Maria.
STAFF
É formato dal DS, dai docenti incaricati di funzione strumentale, dai docenti collaboratori, dai coordinatori e dai referenti. Si riunisce periodicamente, in forma
ristretta o allargata, in relazione agli argomenti trattati, per valutare, adattare, monitorare e migliorare le attività connesse con la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa e individuare procedure efficaci di gestione dell’Istituzione
Scolastica.
Il Collegio ha individuato 5 Funzioni Strumentali:
AREA 1
GESTIONE POF ✓ Aggiornare e adeguare il P.O.F. alle ultime disposizioni legislative;
✓ Controllare e mantenere il sistema di coerenza interna del P.O.F.; ✓ Garantire il rispetto delle procedure e dei criteri definiti per la
presentazione e realizzazione dei Progetti afferenti al P.O. F.; ✓ Coordinare i progetti e curarne le schede;
✓ Aggiornare il Piano Integrato alla luce dei nuovi progetti approvati; ✓ Coordinare le commissioni continuità e adeguamento P.O.F.;
✓ Curare la documentazione e la progettazione didattica.
AREA 2
SUPPORTO AZIONI MIGLIORAMENTO DELLA DIDATTICA ED AUTOVALUTAZIONE
✓ Raccogliere i bisogni formativi e promuovere attività di aggiornamento dei docenti;
✓ Monitorare i corsi effettuati;
✓ Raccogliere e organizzare materiale e documentazione sulle attività didattiche rendendoli disponibili per la consultazione dei docenti;
✓ Organizzare e aggiornare una banca dati contenente i curriculum vitae dei docenti;
✓ Curare l’Autovalutazione d’Istituto attraverso il miglioramento degli strumenti di monitoraggio e di valutazione d’istituto;
✓ Comunicare e condividere i documenti normativi;
✓ Coordinare i lavori preparatori alle prove INVALSI; ✓ Analizzare i risultati delle prove INVALSI;
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✓ Suggerire, al D.S. e ai Consigli d’Interclasse, proposte di adeguamento della didattica alla luce dei risultati ottenuti alle prove.
AREA 3
SUPPORTO AL PIANO D’INCLUSIONE ✓ Collaborare con il D.S. per le problematiche inerenti la disabilità con la
possibilità di delega per incontri specifici;
✓ Seguire l’attività educativa e didattica degli alunni in situazioni di disabilità con D.S.A. o B.E.S.;
✓ Tenere i contatti con l’ A.S.P. e con gli enti esterni all’istituto; ✓ Procurare la documentazione e la modulistica richiesti dalle disposizioni
legislative; ✓ Partecipare agli incontri di verifica con gli operatori sanitari; ✓ Coordinare i singoli casi e mantenere i rapporti con il territorio e con le
famiglie; ✓ Partecipare a convegni e manifestazioni riguardanti la disabilità, i D.S.A. e
i B.E.S.; ✓ Coordinare l’attività del gruppo H e del gruppo GLI;
✓ Analizzare le linee guida per i DSA e i BES, coordinare le attività e
predisporre i materiali.
AREA 4 RAPPORTI CON ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNE
✓ Attivare iniziative che tendano all’apertura del mondo scolastico al territorio (istituzioni, enti e associazioni) al fine di condividere momenti di
collaborazione, solidarietà e crescita culturale; ✓ Selezionare proposte di progetti didattici provenienti da enti esterni e
curarne la diffusione ai consigli d’interclasse;
✓ Coordinare le visite e le uscite previste per ciascuna interclasse; ✓ Coordinare la partecipazione ai Giochi Matematici di Sicilia in
collaborazione con l’AICM.
AREA 5 MULTIMEDIALITÀ E PUBBLICITÀ
✓ Regolamentare le modalità di accesso alla rete informatica d’istituto e ad internet, anche mediante la gestione di relativi account da assegnare a Docenti, personale ATA, alunni;
✓ Gestire e aggiornare il sito; ✓ Pubblicizzare gli eventi che coinvolgono la comunità scolastica;
✓ Coordinare le attività dei referenti dei laboratori informatici e linguistici;
✓ Supportare i docenti nell’attività di gestione on line dei documenti.
Commissioni e referenti La scuola inoltre, valorizza le risorse umane e professionali presenti, attraverso
una forma organizzativa basata su gruppi di lavoro (referenti e commissioni) che operano in sinergia per migliorare la qualità del servizio scolastico attraverso:
• l’individuazione degli obiettivi da raggiungere • la stesura di progetti integrati e condivisi
• la partecipazione e il coinvolgimento dell’utenza
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• il monitoraggio periodico e finale dei risultati.
Le commissioni e i referenti individuati dal Collegio docenti sono i seguenti:
• Commissione autovalutazione • Commissione continuità • Commissione POF
• Commissione orario • Referente INVALSI
• Referente BES • Referente sostegno
• Referente dispersione scolastica • Referenti laboratori multimediali • Referente Lingua Inglese
• Referente sicurezza
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FABBISOGNO DI ORGANICO
Per realizzare gli ampliamenti dell’offerta formativa progettati la nostra scuola necessita di figure specialistiche che possano realizzare percorsi didattici specifici
relativi agli assi culturali previsti nel PTOF.
Posti per il potenziamento
Tipologia n. docenti
Motivazione
A030
2
Potenziamento curriculare ed extra curriculare di educazione fisica
A032
2
Potenziamento curriculare ed extra curriculare di educazione musicale
A345
2
Potenziamento curriculare ed extra
curriculare di lingua inglese
A033
1
Potenziamento curriculare ed extra curriculare di educazione tecnica
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PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL
PERSONALE e PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema scolastico all’art.1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano
Nazionale Scuola Digitale per perseguire i seguenti obiettivi:
• sviluppare le competenze digitali degli studenti;
• potenziare gli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;
• adottare strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati;
• formare i docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale;
• formare il personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale
nell’amministrazione;
• potenziare le infrastrutture di rete;
• valorizzare le migliori esperienze nazionali;
• definire i criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la
diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.
Il Piano Scolastico Digitale, coerentemente con le azioni previste dal Piano
Nazionale Scuola Digitale, PNSD (legge 107/2015), nasce dall’esigenza di sviluppare e innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni
tecnologiche, ma soprattutto le metodologie e le strategie didattiche usate in classe con gli alunni. Si tratta di promuovere sempre più ampiamente una pedagogia inclusiva mettendo in atto metodologie e strategie di
insegnamento/apprendimento funzionali alla didattica per competenze, attraverso l’uso degli strumenti tecnologici. Le nuove tecnologie offrono, infatti,
strumenti potenti per l'acquisizione delle conoscenze e dei saperi utilizzando modalità interattive, sociali e collaborative che favoriscono la creatività, la ricerca
e la scoperta, la sperimentazione, il coinvolgimento e la motivazione degli alunni. Il PNSD prevede inoltre che l’innovazione digitale segua 3 direttrici, secondo quanto previsto dall’azione n. 28 sul profilo dell’animatore digitale e dalla
recentissima nota MIUR del 06/11/2017:
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, come ad esempio
quelli organizzati attraverso gli snodi formativi. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre
attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, un laboratorio di coding per tutti gli studenti).
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es.
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uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica
di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole. Pertanto, intrecciando gli obiettivi previsti dal PNSD con le priorità individuate nel
PTOF e con le azioni descritte nel Piano di Miglioramento, le linee di intervento mireranno allo sviluppo dei seguenti obiettivi:
AMBITO ANNO SCOLASTICO 2017/18
FORMAZIONE INTERNA
Formazione e uso del coding nelle didattica
Potenziamento ed ampliamento di buone pratiche
Partecipazione a progetti internazionali ( Erasmus +, E-
twinning)
Partecipazione alla formazione specifica per Animatore Digitale e per il Team dell’animazione digitale
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ
SCOLASTICA
Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD e alle relative attività realizzate a scuola
Partecipazione, nell’ambito del progetto “Programma il
futuro”, a “l’ora del codice”
Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e consegna di documentazione (progettazioni, relazioni, monitoraggi)
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
Integrazione della dotazione tecnologica della scuola
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SEZIONE 1 SCUOLA PRIMARIA
Nel rispetto delle scelte espresse nel PTOF 2016/2019 che tengono conto delle
previsioni dell’art. 1, c. 7 della Legge 107, in particolare per quanto riguarda il
potenziamento delle competenze linguistiche, matematico – logiche, scientifiche,
lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica,
l’alfabetizzazione all’arte, il potenziamento delle discipline motorie, lo sviluppo
delle competenze digitali degli studenti, la prevenzione e il contrasto della
dispersione scolastica, i percorsi dell’alternanza scuola , il collegio decide di
apportare delle modifiche generali ai progetti triennali con specifici aggiornamenti
relativi alle attività che si svolgeranno nel corrente A.S. 2016/2017 e che
integreranno l’offerta formativa, arricchendo e qualificando ulteriormente il
curricolo. I nuovi progetti, afferenti alle diverse aree di potenziamento, fanno
riferimento alle finalità formative ed ai valori condivisi che costituiscono le ragioni
delle scelte operative.
L’impegno comune è quello di realizzare attività laboratoriali, ricerche e
programmi operativi per diffondere la cultura della conoscenza, della salute, del
benessere e della legalità per migliorare la qualità della vita all’interno del sistema
scolastico e di quella quotidiana extra-scolastica.
L’aggiornamento annuale si è reso necessario per rispondere alle necessità
educativo didattiche nuovamente emerse e per adeguare la progettualità al
contesto delle singole classi e/o gruppo di classi anche in continuità verticale.
L’obiettivo è quello di valorizzare l'identità dell'Istituto, di qualificarne l’offerta
formativa sul territorio e di armonizzare, pur nel rispetto dell’autonomia di scelte
metodologiche dei docenti, la progettualità, al fine di creare sinergie e
condivisione.
Nella scuola Primaria le attività di arricchimento dell’offerta formativa trovano la loro applicazione e sviluppo sia nelle ore curricolari, sia in quelle extracurriculari.
Ogni interclasse, nel rispetto degli indirizzi comuni concordati e deliberati negli organismi ufficiali, propone ai propri alunni attività laboratoriali diversificate espressione della specificità e delle competenze degli insegnanti di ciascun team.
Nella sezione 1 riguardante la Scuola Primaria, variegata è l’offerta dei laboratori,
che spaziano da attività di approfondimento disciplinare ad altre espressivo-
AGGIORNAMENTO PROGETTI TRIENNALI A.S. 2016/2017
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linguistiche o teatrali-musicali, motorie e sportive. Anche nella sezione 2
riguardante la Scuola dell’Infanzia
I progetti, approvati dal Collegio dei docenti ed elaborati dagli insegnanti,
costituiscono un ampliamento prezioso delle attività di studio e si sviluppano in coerenza con le finalità del PTOF di cui costituiscono parte integrante. Essi
consentono di “mettere in gioco” abilità, attitudini e capacità altrimenti poco utilizzate o difficili da far emergere; sul piano psicologico e comportamentale, rafforzano la motivazione allo studio ed all’impegno operativo, in tal senso
rivestono tutti un carattere fortemente orientativo. I progetti proposti, pur nella loro varietà, afferiscono alle aree tematiche
individuate dal Collegio Docenti sulla base delle priorità strategiche, del RAV e delle richieste del territorio.
Le aree individuate sono le seguenti:
• AREA ARTISTICO-ESPRESSIVA: scrittura creativa,
laboratori artistico-espressivi, le tradizioni musicali del territorio
attraverso la messa in scena di musical e attività teatrali e folcloristiche
• AREA MATEMATICO-SCIENTIFICA: la partecipazione a
eventi e/o gare di Matematica e Scienze e l’utilizzo dei laboratori
attraverso attività pratiche di scienze, matematica e informatica
• AREA LINGUISTICA: Lingua inglese e la certificazione delle
competenze linguistiche.
• AREA SPORTIVA: giochi sportivi, olimpiadi.
I progetti previsti accompagneranno gli allievi durante il tempo scuola,
costituendo un ampliamento qualitativo del tempo scuola, saranno infatti svolti in orario curriculare utilizzando il monte ore di compresenza a disposizione delle varie interclassi. Per realizzare questi progetti,
considerando gli obiettivi della progettazione curriculare e le classi di appartenenza degli alunni, il Collegio Docenti li ha ripartiti nei diversi anni
secondo lo schema di seguito illustrato. La documentazione completa dei progetti in cui sono esplicitati traguardi, obiettivi e fasi si troveranno in
allegato in un’area appositamente preposta nel sito della scuola.
Ogni progetto, secondo gli obiettivi comuni e condivisi, afferisce alle 4 AREE TEMATICHE
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LEGENDA PROGETTI ORGANICO DI POTENZIAMENTO
PROGETTI FIS
PROGETTI CURRICULARI PROGETTI ENTI ESTERNI
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CLASSI PRIME ORARIO 27 H SETTIMANALI LUNEDì E MARTEDì 8,10-14,10 DA MERCOLEDì A VENERDì 8,10-13,10
7 ORE DI COMPRESENZA SETTIMANALI PER UN AMMONTARE DI 196 0RE ANNUALI LE ORE DI COMPRESENZA VERRANNO UTILIZZATE PER I PROGETTI DI
POTENZIAMENTO
MONTE ORE SETTIMANALI DISCIPLINE
8 ORE ITALIANO
7 ORE MATEMATICA
2 ORE STORIA
2ORE GEOGRAFIA
1ORA SCIENZE
1 ORA TECNOLOGIA
1 ORA MUSICA
1 ORA ARTE E IMMAGINE
1ORA EDUCAZIONE FISICA
1 ORA INGLESE
2 ORE RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE
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AREA ARTISTICO-ESPRESSIVA
AARREEAA LLIINNGGUUIISSTTIICCAA
AARREEAA MMAATTEEMMAATTIICCOO-- SSCCIIEENNTTIIFFIICCAA
PRONTI VIA Garantire a tutti i bambini un
pieno successo formativo per contrastare i fenomeni di
insuccesso scolastico e dispersione
PROGETTO ACLE
Sviluppare le capacità di listening, reading, writing,
drawing and playing attraverso la tecnica del total physical response
UN PESCE SENZA NOME
Facilitare un progressivo adattamento alla realtà
scolastica per stimolare una positiva socializzazione
CREARE INSIEME DIVERTENDOCI
Promuovere abilità manipolative ed espressive
NOI E IL BOSCO
Sensibilizzare i bambini all’utilizzo rispettoso dell’ambiente bosco e alla sua salvaguardia e far sviluppare una coscienza critica di tutela dell’ambiente (Corpo Forestale)
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AREA MATEMATICO- SCIENTIFICA
PRONTI VIA Garantire a tutti i bambini un
pieno successo formativo per contrastare i fenomeni di
insuccesso scolastico e dispersione
NOI E IL BOSCO
Sensibilizzare i bambini all’utilizzo rispettoso dell’ambiente bosco e alla sua salvaguardia e far sviluppare una coscienza critica di tutela dell’ambiente
L’ORTO A SCUOLA
Far vivere e sperimentare il contatto con la terra per recuperare manualità e acquisire percezioni temporali
NOI E IL BOSCO
Sensibilizzare i bambini all’utilizzo rispettoso dell’ambiente bosco e alla sua salvaguardia e far sviluppare una coscienza critica di tutela dell’ambiente (Corpo Forestale)
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CLASSI SECONDE ORARIO 27 H SETTIMANALI LUNEDì E MARTEDì 8,10-14,10 DA MERCOLEDì A VENERDì 8,10-13,10
29 ORE DI COMPRESENZA SETTIMANALI PER UN AMMONTARE DI 812 0RE ANNUALI LE ORE DI COMPRESENZA VERRANNO UTILIZZATE PE RI PROGETTI DI
POTENZIAMENTO
MONTE ORE SETTIMANALI DISCIPLINE
7 ORE ITALIANO
7 ORE MATEMATICA
2 ORE STORIA
2 ORE GEOGRAFIA
1ORA SCIENZE
1 ORA TECNOLOGIA
1 ORA MUSICA
1 ORA ARTE E IMMAGINE
1ORA EDUCAZIONE FISICA
2 ORE INGLESE
2 ORE RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE
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AREA LINGUISTICA
MATITA
Garantire a tutti i bambini un pieno successo
formativo per contrastare i fenomeni di insuccesso scolastico e dispersione
LA SCUOLA TI DA’ LE ALI PER VOLARE
Aprire le porte della scuola per condividere con le
famiglie momenti di festa e convivialità
UNO PER TUTTI TUTTI PER UNO
Prevenire il disagio, promuovere il successo formativo, acquisire un
metodo di studio
FIABE IN CORSO
Conoscere, manipolare, inventare fiabe per favorire la crescita psicologica del
bambino
A B C DELLE EMOZIONI Acquisire una certa competenza emotiva con attività mirate alla conoscenza delle proprie emozioni
PERCORRENDO UNA STRADA DIVERSA SI PUO’
Trasformare l’apprendimento in un gioioso volo di scoperta attraverso il metodo analogico
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AREA MATEMATICO-SCIENTIFICA
AREA ARTISTICO-ESPRESSIVA
LE MANI CREANO PICCOLI OGGETTI D’ARTE Promuovere abilità manipolative ed espressive per creare manufatti
MATITA
Garantire a tutti i bambini un pieno successo
formativo per contrastare i fenomeni di insuccesso scolastico e dispersione
UNO PER TUTTI TUTTI PER UNO
Prevenire il disagio, promuovere il successo formativo, acquisire un
metodo di studio
LA SCUOLA TI DA’ LE ALI PER VOLARE
Aprire le porte della scuola per condividere con le
famiglie momenti di festa e convivialità
PERCORRENDO UNA STRADA DIVERSA SI PUO’
Trasformare l’apprendimento in un gioioso volo di scoperta
attraverso il metodo analogico
NELLA VECCHIA FATTORIA
Adottare comportamenti responsabili e compatibili
con la salvaguardia dell’ambiente
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CLASSI TERZE ORARIO 27 H SETTIMANALI LUNEDì E MARTEDì 8,10-14,10 DA MERCOLEDì A VENERDì 8,10-13,10
23 ORE DI COMPRESENZA PER UN AMMONTARE DI 644 0RE ANNUALI LE ORE DI COMPRESENZA VERRANNO UTILIZZATE PE RI PROGETTI DI
POTENZIAMENTO
MONTE ORE SETTIMANALI DISCIPLINE
7 ORE ITALIANO
6 ORE MATEMATICA
2 ORE STORIA
2 ORE GEOGRAFIA
1ORA SCIENZE
1 ORA TECNOLOGIA
1 ORA MUSICA
1 ORA ARTE E IMMAGINE
1ORA EDUCAZIONE FISICA
3 ORE INGLESE
2 ORE RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE
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AREA LINGUISTICA
AREA MATEMATICO- SCIENTIFICA
CODING CHE BELLA AVVENTURA
Promuovere lo sviluppo del pensiero computazionale
EMOZIONI IN FESTA
Condividere momenti di gioia, collaborazione, divertimento tra bambini e bambini e adulti
IL FANTASTICO MONDO DI OZ
Promuovere, consolidare e sviluppare l’amore per la
lettura
PRONTI VIA! (accoglienza) Allenare gli studenti a
raggiungere abilità sociali per consolidare
interdipendenza positiva e autonomia del gruppo
PRONTIVIA (accoglienza) Allenare gli studenti a
raggiungere abilità sociali per consolidare
interdipendenza positiva e autonomia del gruppo
TUTTI A BORDO
Prevenire la dispersione scolastica e promuovere il
successo formativo valorizzando le potenzialità
di ciascuno
TUTTI A BORDO
Prevenire la dispersione scolastica e promuovere il
successo formativo valorizzando le potenzialità
di ciascuno
OLTRE L’ARCOBALENO
Continuazione del progetto “Il mago di OZ”
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AREA SPORTIVA
AREA ARTISTICO-ESPRESSIVA
SPORT DI CLASSE CONI Promuovere un corretto stile di vita attraverso la pratica
dello sport
PROGETTO CORO
Promuovere la passione per il bel canto
PRIMAVERA DELLE SCIENZE
Promuovere lo sviluppo del pensiero logico e intuitivo
attraverso il metodo sperimentale
GUARDIA FORESTALE
Promuovere, consolidare e sviluppare atteggiamenti
positivi per l’ambiente
EMOZIONI IN FESTA
Condividere momenti di gioia, collaborazione, divertimento tra bambini e bambini e adulti
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CLASSI QUARTE ORARIO 27 H SETTIMANALI LUNEDì E MARTEDì 8,10-14,10 DA MERCOLEDì A VENERDì 8,10-13,10
9 ORE DI COMPRESENZA PER UN AMMONTARE DI 616 0RE ANNUALI
LE ORE DI COMPRESENZA VERRANNO UTILIZZATE PE RI PROGETTI DI
POTENZIAMENTO
MONTE ORE SETTIMANALI DISCIPLINE
7 ORE ITALIANO
6 ORE MATEMATICA
2 ORE STORIA
2ORE GEOGRAFIA
1ORA SCIENZE
1 ORA TECNOLOGIA
1 ORA MUSICA
1 ORA ARTE E IMMAGINE
1 ORA EDUCAZIONE FISICA
3 ORE INGLESE
2 ORE RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE
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AREA LINGUISTICA
PUSS IN BOOTS
Acquisire abilità di listening, reading, writing,drawing and
playing con la tecnica del total physical response
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
accoglienza
Imparare a gestire i conflitti e instaurare relazioni
positive e d’aiuto
UN LIBRO PER AMICO
Promuovere lo sviluppo di capacità critiche, creative e
relazionali attraverso la consuetudine della lettura
BIBLIOTECANDO Avvicinarsi al piacere della lettura e percepire il libro
come una risorsa di crescita
FILASTROCCANDO
Stimolare il desiderio di scrivere utilizzando tecniche
e strumenti coinvolgenti
IT’S ENGLISH TIME:ENJOY YOURSELF
Acquisire abilità di listening, reading,
writing,drawing and playing.
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AREA MATEMATICO- SCIENTIFICA
AREA SPORTIVA
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
accoglienza
Imparare a gestire i conflitti e instaurare relazioni
positive e d’aiuto
DALLA DAMA AGLI SCACCHI
Promuovere abilità trasversali attraverso il gioco come strumento
educativo
RACCHETTE IN CLASSE
Sviluppare funzioni organiche, motorie,
cognitive, affettive, emotive e relazionali
FINALMENTE CODI...AMO ANCHE NOI
Sviluppare il pensiero computazionale
REGINELLA E IL MISTERO DEL BOSCO SCOMPARSO
Conoscere ed affrontare i principali problemi connessi
all’utilizzo del territorio
EVVIVA IL NOSTRO GIARDINO
Progettare, allestire e curare la manutenzione del giardino
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AREA ARTISTICO-ESPRESSIVA
PROGETTO AIDA
Scoprire l’opera in modo giocoso per allenare la capacità di ascolto, la sensibilità e il senso
estetico
DO RE MI FA...CCIAMO UN’ORCHESTRA
Studiare uno strumento musicale per maturare a
livello affettivo, cognitivo e sociale
FESTIVITA’ RELIGIOSE E FESTE IN TAVOLA
Rivalutare le tradizioni della cucina siciliana come
valenza votiva e momento di convivialità
GESU’ BAMBINO...UN MIGRANTE DI DUEMILA ANNI
FA
Riflettere sulla tematica del Natale per coglierne il
significato più profondo
INSIEME PER CRESCERE
Promuovere l’integrazione e l’inclusività degli alunni disabili coinvolgendoli in attività di laboratori creativi
VADO AL MASSIMO
Scoprire il piacere del teatro per promuovere la
sensibilità per la musica e il senso estetico
LE VIE DEI TESORI Scoprire il patrimonio
artistico e culturale della nostra città
PROGETTO FIS DI CREATIVITA’
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CLASSI QUINTE ORARIO 27 H SETTIMANALI LUNEDì E MARTEDì 8,10-14,10 DA MERCOLEDì A VENERDì 8,10-13,10
29 ORE DI COMPRESENZA PER UN AMMONTARE DI 812 0RE ANNUALI
LE ORE DI COMPRESENZA VERRANNO UTILIZZATE PE RI PROGETTI DI
POTENZIAMENTO
MONTE ORE SETTIMANALI DISCIPLINE
7 ORE ITALIANO
6 ORE MATEMATICA
2 ORE STORIA
2ORE GEOGRAFIA
1ORA SCIENZE
1 ORA TECNOLOGIA
1 ORA MUSICA
1 ORA ARTE E IMMAGINE
1ORA EDUCAZIONE FISICA
3 ORE INGLESE
2 ORE RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE
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AREA LINGUISTICA
DIAMOCI UNA MANO
Ridurre le difficoltà di apprendimento nell’area linguistica e matematica
ENGLISH TEACHING SKETCHES
Affinare le capacità comunicative in lingua
inglese per partecipare allo spettacolo ACLE
PROGETTO LEGALITA’ Sviluppare negli alunni il senso della legalità per formarli come uomini e
cittadini
PROGETTOBIBLIOTECA
Avvicinarsi al piacere della lettura e percepire il libro
come una risorsa di crescita
SKILLS FOR A BETTER FUTURE (progetto Trinity)
Acquisire competenze comunicative per ottenere la
certificazione Trinity
IN VIAGGIO PER L’ITALIA TRA FANTASIA E REALTA’ Promuovere la pratica della
lettura come momento di socializzazione e come
ricerca autonoma
IN VIAGGIO CON PITTI Recuperare abilità di base
attraverso il metodo Bortolato
PROGETTO LEGALITA’ (istituzioni giuridiche)
Sviluppare il senso della legalità per diventare cittadini consapevoli
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AREA MATEMATICO- SCIENTIFICA
AREA SPORTIVA
DIAMOCI UNA MANO
Ridurre le difficoltà di apprendimento nell’area linguistica e matematica
PROGETTO GARE DI MATEMATICA AIPM
Migliorare i risultati per la concretizzazione del successo formativo e
abituare gli alunni a una sana competizione
IN VIAGGIO CON PITTI Recuperare abilità di base
attraverso il metodo Bortolato
AIPM
Migliorare le competenze di base della logica e della
matematica e favorire una sana competizione
PRIMAVERA DELLE SCIENZE
Promuovere lo sviluppo del pensiero logico e intuitivo attraverso il metodo sperimentale
SPORT DI CLASSE CONI Promuovere un corretto stile di vita attraverso la
pratica dello sport
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AREA ARTISTICO-
ESPRESSIVA
NATALE NEL MONDO
Conoscere le diverse tradizioni natalizie nel
mondo
IL SIGNOR PEDONE (CONTINUITÀ)
Favorire acquisizione di
comportamenti adeguati per la strada
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SEZIONE 2
SCUOLA DELL’INFANZIA Anche l’offerta progettuale della nostra Scuola dell’Infanzia è molto ricca,
attraverso i progetti, infatti, le insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di
apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo attraverso cinque “campi di esperienze” – ambiti del fare e dell’agire del bambino dove
egli è protagonista attivo e competente. Il curricolo della scuola dell’infanzia si articola in campi di esperienza, intesi come ambiti del fare e dell’agire.
Così come indicato dalle Nuove Indicazioni Ministeriali essi sono:
1. IL SE’ E L’ALTRO: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
2. IL CORPO E IL MOVIMENTO: Identità, autonomia, salute
3.LINGUAGGI,CREATIVITÀ, ESPRESSIONE: Gestualità, arte, musica,
multimedialità
4. I DISCORSI E LE PAROLE: Comunicazione, lingua, cultura.
5. LA CONOSCENZA DEL MONDO: Ordine, Spazio, Tempo, Natura.
Ognuno di questi campi di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento e
contribuisce a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini in
termini di identità, fiducia nei propri mezzi, autonomia, competenze, di cittadinanza.
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PROGETTI CURRICULARI
IO VOLO CON LA FANTASIA
Play and Learn
Proporre un primo approccio alla lingua inglese
per aumentare la curiosità verso questa nuova lingua
L'appetito vien mangiando
Acquisire corrette abitudini alimentari per un futuro stile
di vita sano
Speaking english with Goldilocks
Proporre un primo approccio alla lingua inglese
Alla scoperta delle emozioni Promuovere la crescita
emotiva e cognitiva imparando a dare un nome
agli stati d’animo
Emozioni a colori Promuovere la crescita
emotiva e cognitiva imparando a dare un nome
agli stati d’animo
Son burattino divento bambino
Favorire la conoscenza di sè e la padronanza del propiro corpo attraverso il movimento e la rappresentazione grafica
Gioco con le mani e i colori Favorire la scoperta del mondo attraverso i colori per appropriarsene, capirlo e interiorizzarlo
La bella e la bestia
Promuovere l’acquisizione di strumenti e tecniche grafico-pittoriche e di libera espressività
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A B C della strada
Conoscere i principali segnali stradali e sapersi muovere con sicurezza
adottando comportamenti responsabili
Il corpo una macchina perfetta
Prendere consapevolezza del proprio corpo
Scopro i quattro elementi con Cipì
Conoscere e scoprire l’ambiente naturale con gli
elementi che lo compongono
Letteral....mente
Rafforzare le competenze linguistiche, percettive e
motorie
Dammi un cinque
Accompagnare i bambini alla scoperta dei cinque
sensi per acquisire capacità percettive ed emotive
Passo dopo passo
Accompagnare i bambini alla scoperta e
consapevolezza della propria identità corporea
Lettere e numeri in movimento
Favorire nei bambini la conoscenza di strutture logico-matematiche e
linguistiche
Un'amicizia a colori Promuovere nei bambini
l’osservazione e la sperimentazione stimolando
la loro curiosità
Happy English
Favorire un corretto approccio alla lingua straniera per avviare il bambino alla conoscenza di altre culture
Fiabe, storie e .....fantasia
Avvicinare i bambini alla lettura e all’ascolto familiarizzando con i libri
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Gioco con i colori e con le mani
Sperimentare e confrontare nuove tecniche per
approfondire la capacità di osservare
Io, tu, noi, gli altri Promuovere nei bambini
abilità pro-sociali costruendo senso di
responsabilità, l’autostima e l’autonomia
Scopriamo i suoni intorno a noi
Sviluppare e potenziare abilità linguistiche
Il signor pedone (continuità)
Favorire acquisizione di comportamenti adeguati per la strada
Emozioni a colori Scoprire per conoscere le proprie emozioni e i propri
sentimenti per comprenderli e accettarli
Fiabe, storie e .....fantasia
Avvicinare i bambini alla lettura e all’ascolto
attraversola conoscnza dei libri
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PROGETTI FIS
TIC TIC MI
PRESENTO SONO IL PC
SUONO, CANTO, E
MI DIVERTO
FANTASTICA…
MENTE
DARE I NUMERI SI
PUO'
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PON “NON UNO DI MENO” Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e
ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 - Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) - Obiettivo specifico 10.1. – Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa. Azione 10.1.1 – Avviso pubblico prot.n. AOODGEFID/10862 del 16-09-2016 “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche”. - PON 10.1.1A-FSEPON-SI-2017-614 – prot. di autorizzazione n. AOODGEFID 28618 del 13/07/2017 Le attività nei progetti PON possono davvero fare molto non solo per prevenire il disagio e l’emarginazione scolastica, ma anche per innalzare il successo formativo degli allievi. La rimozione delle cause dello svantaggio socio-culturale è una delle priorità strategiche del nostro PTOF: 'la nostra scuola si impegna a garantire l’eguaglianza dei diritti dei suoi alunni realizzando quelle condizioni che fanno della scuola un luogo con funzioni formative, attenta a sviluppare in modo armonioso le potenzialità di ogni bambino'. Il progetto prevede, pertanto, diversi moduli che consentiranno di lavorare con le fasce più deboli della popolazione scolastica del nostro istituto, all'interno di un ambiente di apprendimento meno formale e rigido rispetto a quello della classe. Le attività previste puntano da un lato, al potenziamento delle abilità di base,moduli di italiano e matematica, dall'altro all'educazione affettiva tramite la danza e la musica che rappresentano anche una caratteristica vocazionale del territorio belmontese che vanta infatti una banda musicale tra le più antiche del territorio e che ancora oggi ha tra i suoi cittadini illustri esponenti del mondo musicale. Caratteristica di tutti i moduli sarà l’utilizzo di una didattica coinvolgente e a carattere laboratoriale che favorisca il ruolo attivo dello studente e un apprendimento per scoperta, affrontando problemi e compiti avvertiti come significativi per il contesto in cui l'alunno vive e per la sua storia personale
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L’offerta formativa della scuola sarà dunque arricchita dai seguenti progetti che sono stati finanziati dai Fondi Strutturali Europei
TIPO MODULO
TITOLO
Educazione motoria, sport, gioco didattico
SENTIRE, ESPRIMERE E DANZARE LE EMOZIONI
Educazione motoria, sport, gioco didattico
CANTAMU E ABBALLAMU
Musica strumentale, canto corale
CIURI CIURI
Potenziamento della lingua straniera
LET’S TELL A STORY
Potenziamento delle competenze di base
MATEMATICA IN GIOCO
Potenziamento delle competenze di base
PICCOLI PROGRAMMATORI
Potenziamento delle competenze di base
IL MAGICO MONDO ANIMATO DELLE STORIE LETTE E RACCONTATE
Potenziamento delle competenze di base
CIACK SI GIRA: IL CINEMA DA SCRIVERE E RACCONTARE
DOTT.SSA MARIA ROSA CALDARELLA
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art 3, c 2 del D.Lgs 39/1993