Post on 18-Aug-2015
TAVOLO LAVORO N. 16Relazione tra la sicurezza del paziente e benessere organizzativoM. Masullo, S. Bellachioma, L.Di Leo, P. Conoscitore, T. Catacchio, M.A. Lovino, I. Fusco, D. Nardella, G. Carbottio
Safety Security
Sicurezza connotata in senso prevalentemente oggettivo.
Condizione di bassa probabilità di ricevere un danno, una malattia o
un infortunio.
Sicurezza intesa in termini soggettivi,
ovvero la percezione che le persone hanno di sentirsi al sicuro
e in sicurezza.
Sicurezza
(Spaltro, 1974; 2005)
Benessere Organizzativo
«L’insieme dei nuclei culturali, dei processi e delle pratiche organizzative che animano la
dinamica della convivenza nei contesti di lavoro promuovendo, mantenendo e
migliorando la qualità di vita delle persone e il grado di benessere fisico, psicologico e
sociale delle comunità lavorative».(D.M. P.A. 23/4/2004)
(Avallone, Paplomatas, 2004)
Indicatori positivi: Indicatori negativi:Soddisfazione per l’organizzazione Risentimento verso l’organizzazione
Voglia di impegnarsi nell’organizzazione Aggressività abituale e nervosismo
Sensazione di autorealizzazione Sentimento di inutilità
Convinzione di poter cambiare le condizioni negative attuali
Sentimento di irrilevanza
Rapporto equilibrato tra vita lavorativa e privata Sentimento di disconoscimento
Relazioni interpersonali positive Insofferenza nell’andare al lavoro
Valori organizzativi condivisi Disinteresse per il lavoro
Credibilità del management Desiderio di cambiare lavoro
Stima del management Pettegolezzo
Percezione di successo dell’organizzazione Aderenza formale alle regole e anaffettività lavorativa
Lentezza nella prestazione
Confusione organizzativa in termini di ruolo, compiti, ecc..
Assenteismo
Avallone, Paplomatas (2005)
Punti di debolezza- Cultura del “Si è sempre fatto così”.- Non riconoscimento del proprio lavoro da parte
dei colleghi e dei superiori;- Mancata percezione dell’utilità degli strumenti
(check list) proposti per la GRC;- Disumanizzazione della cura (1.Chiedere il nome)- Medicina difensiva- «Professione vs vocazione»: Mancanza di empatia
con il paziente/burnout- Scarsa collaborazione interprofessionale («Occhio
per occhio») e non riconoscimento del ruolo dell’altro.
- Triangolazione nelle comunicazioni medico-paziente-infermiere.
- Uso inappropriato delle relazioni personali in ambito lavorativo.
Rischi- Obiettivi soltanto economici- Carenza di personale/Carenza tempo- Perdita esperienza vecchia generazione- Necessità ricambio generazionale.- Aumentata consapevolezza del cittadino
Punti di forza- Cultura del cambiamento (rischio + opportunità):
parzialmente - Cultura del coinvolgimento/responsabilità
(attraverso l’uso di strumenti) – utilizzo funzionale della leva motivazionale: parzialmente
- Feedback per creare una competizione costruttiva emulativa.
Opportunità- Tavoli tecnici regionali- Aumentata consapevolezza del cittadino
Punti di debolezzaValutazione non eseguitaNon identificazione dei ruoli dedicatiAssenza di un gruppo di lavoro strutturato per il BO (parziale)
Rischi
Punti di forzaIdentificazione delle figure coinvolte da parte del Coordinamento Nazionale dei Risk Manager a cascata fino al livello aziendale (proposta a DG).
Opportunità
Prima strategia individuata: - Favorire l’applicazione della normativa esistente (D. Lgs. 150/2009): Rilevazione annuale del benessere organizzativo- Facilitare l’integrazione professionale di tutte le figure coinvolte nella promozione del benessere organizzativo, individuando le funzioni specifiche di ciascun ruolo.
Punti di debolezza- Approccio come adempimento
normativo
Rischi
Punti di forza- Cambiamento culturale
dell’approccio alla sicurezza- Proposta dei risk manager al
DG di inserire moduli inerenti tali aspetti come obbligatori
- Incoraggiare il bisogno formativo non espresso (audit/eventi formativi)
- Strumento «riunioni interprofessionali» per tematiche organizzative/relazionali.
OpportunitàProposta al MIUR (?)
Seconda strategia individuata: Formazione mirata al miglioramento delle modalità comunicative e relazionali all’interno del team e tra professionisti/pazienti/familiari.
- Inserirlo nei percorsi formativi universitari- Integrazione tra formazioni/informazioni previste dalla normativa (D.Lgs.81/08) e formazioni
specifiche sulle dinamiche relazionali. - Formazione specifica per figure con ruoli di responsabilità (leadership)