Succhi e confetture, lavoro e speranzacoop-insieme.com/wp-content/uploads/2014/08/2014_06_26... ·...

Post on 20-Jan-2021

2 views 0 download

Transcript of Succhi e confetture, lavoro e speranzacoop-insieme.com/wp-content/uploads/2014/08/2014_06_26... ·...

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

Fnp Romagna: convocato il consiglio generaleÈ convocato per lunedì 30 giugno ilconsiglio generale della FnpRomagna.L’appuntamento si terrà a partiredalle 9,30 presso lo Ial di Cesenatico(viale Carducci, 225). All’ordine delgiorno del “Parlamentino” deipensionati Cisl importanti argomentida discutere e da approvare: statutoe regolamento di attuazione dellaFnp Romagna in seguito allemodifiche intervenute nel congressonazionale; approvazione del bilancioconsuntivo 2013 e primo trimestre2014 dei tre ex territori e primobilancio di previsione 2014 della FnpRomagna; analisi della situazionepolitico sindacale con la relazionedel segretario generale Fnp RomagnaLuigi Brancato e a seguire ildibattito. Sono previsti anche gliinterventi del segretario generaleregionale Fnp Loris Cavalletti e delsegretario generale Cisl RomagnaMassimo Fossati. Concluderà i lavoriil segretario nazionale Fnp GigiBonfanti.“In particolare saranno al centro delconsiglio - spiega Brancato - lostatuto e il regolamento chedisciplinano la vita della categoriache raggruppa circa 40mila iscritti.Quindi i bilanci consuntivi chechiudono ufficialmente l’attività deitre territori Fnp di Forlì-Cesena,Ravenna e Rimini e il primo bilanciodi previsione del territorio della FnpRomagna che ha raggruppato i trepreesistenti nell’unico dellaRomagna. Non mancheranno gliargomenti di attualità politicosindacali per una categoria ipensionati che si sono visti“dimenticare” dal Governo Renzi e

non solo per il mancatoriconoscimento degli 80 euro. Questitemi saranno trattati ai massimilivelli dalle organizzazioni deiSegretari generali Fnp nazionale,regionale e territoriale e dalsegretario generale della CislRomagna”.

Fondo sostegno affitti In arrivo 50 milioniÈ stato pubblicato il decreto delMinistro delle infrastrutture e deitrasporti concernente il riparto trale regioni della prima disponibilitàdel Fondo per l’anno 2014, pari a 50milioni di euro. La direzionegenerale ha dato il via degliadempimenti per trasferire aciascuna regione, entro il mese digiugno, le risorse indicate neldecreto per la successivaassegnazione, da parte diquest’ultime, ai Comuni.Le risorse possono essere utilizzate,oltre che per l’erogazione dicontributi per l’affitto in favore diinquilini in possesso di determinatirequisiti, anche per sostenere leiniziative intraprese dai Comuni edalle Regioni attraverso lacostituzione di agenzie, istituti perla locazione o fondi di garanzia tesea favorire la mobilità nel settoredella locazione anche di soggetti chenon siano più in possesso deirequisiti di accesso dell’ediliziaresidenziale pubblica attraverso ilreperimento di alloggi da concedere

Prenderà il via il 27 giugno la due giorni di festadedicata alla Cisl Romagna presso la sede dello Ial, inviale Carducci 225 a Cesenatico.Il primo appuntamento è il 27 giugno alle 17 conGiovanni Morandi (direttore Quotidiano nazionale e ilResto del Carlino) che intervisterà Raffaele Bonanni,segretario generale Cisl. Seguirà alle 21 l’esibizione delgruppo musicale Margò 80.Sabato 28 giugno alle 19 balli country western con iWild Angels Romagna e alle 21 l’esibizionedell’orchestra di Luana Babini.L’evento, patrocinato dal Comune di Cesenatico e reso possibile anche grazie al contributo dellaBcc di Sarsina, sarà arricchito da stand gastronomici attivi in entrambe le giornate.Sarà possibile conoscere le diverse associazioni Cisl che saranno presenti con i loro stand e cisarà anche uno spazio dedicato ai bimbi.

27-28 giugno, Cisl Romagna in festa

in locazione a canoni concordati, oattraverso le rinegoziazione dellelocazioni esistenti per consentire alleparti, con il supporto delleorganizzazioni di rappresentanza deiproprietari e degli inquilini, lastipula di un nuovo contratto acanone inferiore.Per l’Emilia Romagna sono statiassegnati circa 4 milioni e292.737,38 euro.

“Non stiamo sereni”: primaconsegna delle cartolineI tre sindacati dei pensionatidell’Emilia Romagna hanno inviatouna lettera ai parlamentari elettinella Regione Emilia Romagna

proponendo un incontro con i trecomitati esecutivi regionali. “Dopogli incontri che abbiamo tenuto neimesi di dicembre e febbraio,riterremmo particolarmente utileprogrammare un terzo incontro tra ilnostro gruppo dirigente regionale euna vostra delegazione. Proprio inquesti giorni stiamo concludendo laraccolta di centinaia di migliaia dicartoline indirizzate al Presidentedel Consiglio Matteo Renzi. Lacampagna “Non stiamo sereni”sottolinea i punti che chiediamo alGoverno di affrontare, ovviamente apartire dalla necessità di recuperareil vulnus costituito dalla esclusionedella platea di pensionati dallaconcessione degli 80 euro mensili.

Più in generale, poniamo temiconnessi con la vita e la dignitàdelle persone, anziane e non e conla necessità di investire sul lavoro,quello buono, legato in particolareal welfare, come motore di sviluppo.Si avvicina peraltro la discussionesulla nuova Legge di Stabilità, chenon può ignorare le problematichedegli anziani. Nel corso dell’incontroprogrammato per venerdì 27 giugnoalle 15,30 verranno consegnatealcune cartoline opportunamenteingrandite, una consegna simbolicaper chiedervi un impegno fattivo ache il Presidente Renzi riceva leorganizzazioni sindacali nazionaliche provvederanno alla consegnareale delle cartoline”.

Giovedì 26 giugno 201418 Solidarietà

e immagini non hannolasciato dubbi.L’emergenza alluvione

in Bosnia Erzegovina è stataenorme con dannigravissimi a molti settoritrainanti per l’economicadel paese balcanico:dall’agricolturaall’allevamento, dalleattività commerciali aquelle industriali, fino alleabitazioni dei privati.Ora che l’occhio delletelecamere si è spento, cosarimane del disastro? Nontutti sono riusciti a tornaredentro le loro case. E quelliche ce l’hanno fatta nonhanno più il posto di lavoro,inghiottito da un’alluvionesenza precedenti che halasciato oltre a fango edetriti anche grosse sacchedi disoccupazione.

La Cooperativa Insieme. ABratunac (comunebosniaco sulla rivaoccidentale del fiume Drinaa pochi chilometri daSrebrenica, nellaRepubblica Srpska)l’esempio della CooperativaInsieme (produttrice di succhi econfetture bio) è portatore di speranza.Già nel nome è racchiusa la sua storia.‘Insieme’ (proprio così, col nome italianoper mettere d’accordo tutti) nasce nel2003 con l’intento di creare le condizioniper il ritorno di donne sole, profughe diguerra e che, in seguito al conflitto, eranoscappate. Un ritorno ’difficile’ per loro,Bratunac e le zone circostanti sono state’ripulite’, serbizzate. La cittadina è ancoraoggi il covo del nazionalismo serbo-bosniaco. Non è raro incontrare criminalidi guerra circolare impuniti e ricoprirecariche pubbliche. Lavorando l’unaaccanto all’altra, serbe e musulmaneinsieme “hanno iniziato a parlarsi primasul luogo di lavoro, e poi a costruire undialogo anche fuori”, racconta RadaZarkovic presidente di ’Insieme’. Ad oggi isoci sono 500 famiglie (organizzate in

cooperative) che coltivano piccoli terrenirecuperando l’antica, e ben radicata inquesto territorio, coltura dei lamponi.“Volevamo realizzare qualcosa cherimanesse nel tempo. La coltivazione deipiccoli frutti si prestava molto perché faparte della nostra storia e perché è unlavoro alla portata di tutti”.

Danni. Nella zona di Bratunac sono stati ipiccoli fiumi, affluenti della Drina, atracimare colpendo le zone agricole tracui la cooperativa. I piccoli soci produttorihanno visto i loro campi completamenteallagati. “E questo - racconta Rada - èsuccesso proprio la settimana prima dellaraccolta. C’erano già i frutti e sono andatiperduti. Tutto il raccolto è statocompromesso”. Questo è stato il dannopiù grave perché il sistema di sostegno aiproduttori prevede che la cooperativa

anticipi loro i costi. “È come comprare lafrutta prima che venga raccolta. Inassenza di una politica adeguata di creditoagricolo statale, la cooperativa dà unmicrocredito ai produttori e poi lo scontasulla frutta. Solo che mancando ilraccolto, il credito è andato perso. E nonpuoi certo chiedere soldi a contadini giàpoveri”.L’altro grande problema sono state lefrane. “Nelle zone collinari i ruscelli hannoprovocato smottamenti, il fango sceso avalle si è portato via tutto quello che hatrovato, animali, stalle e anche i nostricampi di lamponi”. In più permangonoancora grossi problemi di viabilità. “Lefrane hanno provocato l’interruzione distrade che i nostri produttori, sparsi su unterritorio vasto, erano soliti percorrere.Chi è riuscito a salvare il proprio campo èora costretto a percorrere strade più

lunghe e dissestate col conseguenteproblema della perdita in qualità delprodotto”.I danni alla struttura della Cooperativasono stati minori (tetto, macchinari,imballaggi e scaffalature).“Fortunatamente le celle frigorifere sono

rimaste intatte. Ci sono statidei black out ma non tantolunghi da far scongelare iprodotti. Sarebbe stata lafine poiché in mancanza diraccolto è proprio ilmagazzino che permette disoddisfare le richieste”.

Ripartire. “L’appello chefacciamo - continua Rada - èquello di sostenere levendite (canali privilegiatisono Altromercato, Miobio,Coop, ndr) perché significamantenere una lineacoerente con la filosoficadella Cooperativa che nascerifiutando il ruolo divittima. Le marmellate e isucchi che produciamo sidevono comprare nonperché vi facciamo pena,ma perché sono buoni. Èquesto che dà rispetto,riscatto e dignità allepersone che producono e

permette un discorso proiettato al futuroindirizzato alla ricostruzione di relazionisul territorio tra gruppi diversi senza che ilpassato venga dimenticato”.

Solidarietà. La Cooperativa Insieme hadonato parte del prodotto del magazzinoagli alluvionati. Succhi e marmellate sonostati donati direttamente alla Croce Rossadi Bratunac, per esempio. “Sono state fattedelle etichette speciali “questa marmellataè un dono della cooperativa Insieme” -racconta Mario Boccia, responsabilerelazioni pubbliche in Italia - affinché nonvenissero messe in vendita e dirottate sulmercato normale. Ci sono stati molti casidi solidarietà tra alluvionati appartenentia gruppi diversi, anche tra la Federazionecroato-musulmana e la Repubblica Srpskasoprattutto a livello popolare”.

Michela Mosconi

LLa cooperativa “Insieme” ha sede a Bratunac, a pochi chilometri da Srebrenica (Bosnia)

Succhi e confetture, lavoro e speranzaLe alluvioni delle scorse settimane hanno fortemente compromesso il raccolto

dei frutti. Nelle zone collinari i ruscelli hanno provocato smottamenti, il fango scesosi è portato via tutto quello che ha trovato, animali, stalle e i campi di lamponi

ESTERNO E INTERNODELLA COOPERATIVA “INSIEME”,IN BOSNIA ERZEGOVINA