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Strategie e facilitazioni didattiche per la scrittura:

dagli schemi vuoti alla produzione

Daniela Notarbartolo

Bologna 26 agosto 2012

Questioni generali

Una definizione deve formulare una conquista già avvenuta, in caso contrario risulterebbe l’imposizione di uno schema.

La concretezza - l'idea che si incarna - e l'implicito – far capire senza definire astrattamente - restano la più naturale ed efficace linea educativa.

d.notarbartolo 2

1. Una medesima intuizione

passare dal parlare “turco” (definizioni astratte e incomprensibili oltre che inaffidabili) al parlare “italiano” (osservare cosa succede)

un’idea di ragione come mossa di fronte alla provocazione della realtà, e non come schema da imporre alla realtà

categorizzare è riconoscere «forme» (l’esempio della tazza di Oliver Sachs)

d.notarbartolo 3

In grammatica

Cartina topografica sbagliata o che non porta da nessuna parte

La copula come criterio del predicato ‘nominale’

Il «complemento» predicativo

Il complemento «partitivo»

La subordinata «condizionale»

I verbi (colonnine e uso dei modi)

d.notarbartolo 4

Soluzione

Sul parlare «turco»: il normodotato di solito compensa per i fatti suoi le definizioni che ingarbugliano

Per tutti le evidenze osservabili sono la strada verso la generalizzazione

Dignità dei trucchetti (alla fin fine, li trovi nei manuali di linguistica!)

d.notarbartolo 5

2. Automatismi e consapevolezza

«…mancato raggiungimento dell’automatizzazione di processi e procedure anche semplici, che pure vengono compresi e che sono realizzabili attraverso un controllo consapevole di tutti i passaggi» (Penge, Franco Angeli, p.61)

Quali sono i «passaggi» della scrittura?

d.notarbartolo 6

Procedure del «fare scrittura»

Le fasi della scrittura: per procedere bisogna saper procedere!

Fare prima la scaletta: richiedono controllo della logica del discorso

Procedere per tipologie testuali: come modelli da riproporre inducono automatismi

d.notarbartolo 7

Lo «scritto» Aspetti visivi:

i paragrafi, la punteggiatura

Cassetta degli attrezzi:

Incipit, «movimenti» testuali, conclusioni

Le dimensioni del testo scritto (Invalsi)

ideativa

testuale

morfosintattica

lessicale-semantica

d.notarbartolo 8

Dimensioni: criteri di valutazione

1. dice qualcosa? arriva da qualche parte?

2. costruisce o affastella i contenuti?

3. domina il linguaggio o procede per approssimazione?

4. sceglie e seleziona le parole o mette tra virgolette?

Daniela Notarbartolo 9

daniela notarbartolo 10

Scritto su consegna

Cap. 15 (La sintassi del testo), es. 23, p. 611 di GrammaticaNuova

“Scrivi un breve testo di senso compiuto su un argomento a tua scelta che abbia la struttura binaria, scegliendo fra i seguenti segnali di scansione: se è vero … è vero anche ….; mentre / d’altro canto; se da un lato / dall’altro

Altri vincoli possibili nella consegna:

- un nesso causale

- l’uso di certi termini

- un confronto fra cose diverse

Cfr. Serianni-Benedetti, Scritti sui banchi

3. Importanza della «pratica»

Un ragazzo con DSA può «recuperare dalla memoria informazioni appellandosi a qualcosa che ha collegato ad altre conoscenze, su cui ha cercato di fare ipotesi, su cui ha ascoltato i compagni intervenire»(p. 65)

Dal «prodotto» al «processo»: come ci sei arrivato (cfr. evidenze PISA)

d.notarbartolo 11

Appellarsi all’esperienza

L’errore prototipico:

Vi ricordate: essendo mio nonno gli somiglio?

Coscienza dell’errore: La ragazza che ci esco insieme

La soluzione prototipica:

da un lato … dall’altro… e tutte le forma vuote

d.notarbartolo 12

13

Rendersi conto e crescere (GrammaticaNuova cap. 16)

Un caso esemplificativo: l’ambiguità

Desiderava un cane per fargli compagnia.

Per farmi un’opinione precisa, raccontami tutto dall’inizio.

Il nonno diede al nipotino un palloncino per divertirsi.

Come si fa a «non cascarci»

Daniela Notarbartolo 13

d.notarbartolo 14

Stesso significato diverse strutture

1. ceno e dopo vengo

vengo dopo cena

vengo dopo che ho cenato

2. Le ho chiesto l’ora

Le ho chiesto che ora è

3. Piove perciò non esco

Poiché piove non esco

4. Andando a scuola compra il pane

Mentre vai a scuola compra il pane

4. Vincere lo scoraggiamento

Se sai come fare, lo fai!

Quando lo sai fare, è facile! (da andare a tentoni a provare ad applicare un trucchetto)

Non ho studiato, perciò prenderò 4

Poiché non ho studiato, prenderò 4

d.notarbartolo 15

Vincere lo scoraggiamento

Piccoli passi realizzabili: qualcosa che PUOI fare (ogni «oggetto» un lavoro specifico)

Lavorare sul dettaglio (criterio per la correzione del compito)

Poi mettere insieme i pezzi

d.notarbartolo 16

Scrivere è riscrivere (un luogo)

Per valorizzare il processo: uso di word

Esorcizzare il contenuto: scritture con vincoli formali o strutturali, libere nell’argomento

Mettere sotto la lente di ingrandimento i fenomeni necessari alla formulazione delle frasi

Daniela Notarbartolo 17

d.notarbartolo 18

Nei due articoli è trattato il problema

dell’educazione prima e dopo gli anni

cinquanta.

Prima dell’avvento del Dott. Spock, un

giovane riceveva dal proprio padre e

dalla propria madre un’educazione

ferrea, si aveva cioè una conformità nei

caratteri, nei propri modi e nel pensiero.

Lo scopo dell’educazione degli anni

cinquanta era quello di adattare a regole

generali, alla società e alle norme i

ragazzi.

Questa educazione garantiva nei giovani

una sicurezza ed un appoggio per il

futuro, poiché il padre esponeva i propri

valori, i successi e le sue “vittorie”, il

figlio riusciva a cogliere tutti quegli

aspetti positivi che gli potevano servire

durante la vita.

Nei due articoli è trattato il problema

dell’educazione prima e dopo gli anni

Cinquanta.

Prima delle tesi del Dott. Spock, un

giovane riceveva dal proprio padre e dalla

propria madre un’educazione ferrea, si

aveva (…) una conformità nei caratteri,

nei modi di agire e nel pensiero. Lo scopo

dell’educazione negli anni cinquanta era

quello di far adattare i ragazzi alle regole

generali, alla società e alle norme

comunemente in uso.

Questa educazione garantiva ai giovani

una sicurezza ed un appoggio per il futuro,

poiché il padre esponeva ai propri figli i

valori, i successi e le sue “vittorie”, in

modo che il figlio riuscisse a cogliere tutti

quegli aspetti positivi che gli sarebbero

potuti servire durante la vita.

Zig zag

Per il dottor Spock i genitori non devono costringere i propri figli ad acquisire le regole della società, cioè non bisogna che i figli cambino la propria personalità per conformarsi alla società, ma al contrario l’educazione deve servire per dare un trampolino di lancio al ragazzo, cioè deve essere uno strumento che serva al giovane per aumentare ed accrescere le sue risorse.

d.notarbartolo 19

Tutto sui figli

Per il dottor Spock i figli non devono essere costretti dai genitori ad acquisire le regole della società, cioè (sempre i figli) non devono cambiare la propria personalità per conformarsi alla società, ma al contrario l’educazione deve essere un trampolino di lancio, cioè uno strumento che serva per aumentare (soggetto sempre i figli) ed accrescere le proprie risorse.

d.notarbartolo 20

Tutto sui genitori

Per il dottor Spock i genitori non devono costringere i propri figli ad acquisire le regole della società, a cambiare la loro personalità per conformarsi alla società, ma al contrario attraverso l’educazione devono offrire loro un trampolino di lancio, cioè uno strumento che serva per aumentare ed accrescere le loro risorse.

Esempio da La padronanza linguistica

d.notarbartolo 21

5. Superare il compito «scolastico»

«Scolastico»

Gli “algoritmi” tipici del prof.: spiego-interrogo, assegno-correggo-restituisco, …

Gli “algoritmi” tipici dello stud.: studio-ripeto-sono interrogato, produco 4 colonne come-si-sia

Rimettere al centro lo scopo, l’esperienza reale legata a quell’attività

Daniela Notarbartolo 22

un’antropologia più che un metodo

La persona ha un dinamismo positivo-affettivo nei confronti della realtà (per esempio sa porre domande)

La ragione è adeguata all’oggetto e ne coglie almeno alcuni aspetti

Imparare vale la pena: sapere è meglio che non sapere

Daniela Notarbartolo 23

«vedere» le competenze

Le competenze «crescono» in ordine di difficoltà (come gli alunni si collocano dal meno al più bravo) Spesso si valuta solo quello che non c’è. La condizione invece è valutare non in termini di carenza (es. gli errori in uno scritto) ma in termini di acquisizione progressiva (es. gli aspetti positivi in un compito). Questo incoraggia e valorizza l’io dei ragazzi

Daniela Notarbartolo 24

Daniela Notarbartolo 25

Lo scritto

Modo di conoscenza cognitivamente diverso che lavora sulla vista

• non è la trascrizione grafica del parlato! • richiede un’architettura logica – premesse

svolgimento conclusione • richiede una struttura organizzativa

visibile – i capoversi • richiede esplicitezza perché opera “in

absentia” – riferimenti chiari, non affidati al contesto e all’implicito

Daniela Notarbartolo 26

Due tipi di «oggetti»

Il dominio testuale della successione logico-argomentativa

Comincia dall’elenco e arriva ai «movimenti testuali»

Il dominio linguistico della struttura-frase di senso compiuto

Comincia dal «pensierino» delle elementari e arriva all’uso della subordinazione

d.notarbartolo 27

A. Aspetti testuali

Il testo come progressione tematica e articolazione di relazioni logiche di coerenza

Anche tolto il «contenuto», il testo è un sistema funzionante di legami logici

d.notarbartolo 28

Esempio: la catena logica (De Bernardi-Guarracino 1, 1989)

Dall’età dei metalli alla società organizzata

scoperta dei metalli > attrezzi > aumento della produzione > eccedenze > persone libere dal lavoro dei campi + prodotti da vendere > divisione del lavoro > specializzazioni (fabbri ecc) commercio > città

nb. comunità prive/fornite di acqua

comunità prive/fornite di metalli

Daniela Notarbartolo 29

La forma è un pieno, non solo un contenitore

Dall’osservazione alla riproduzione

Dalla riproduzione artigiana alla interiorizzazione

Dalla interiorizzazione all’ordine interiore

Qual è la relazione logica fra le due parti?

Per evitare danni minori ma dolorosi, come le vesciche o anche piccole lesioni o il piede d’atleta (un'infezione da funghi), …

… la scarpa deve consentire l’evaporazione e la traspirazione e deve impedire la penetrazione dell’umidità esterna.

Risposta corretta: la seconda parte dà la soluzione al problema posto nella prima

(OCSE PISA)

Es. di relazioni logiche nel testo

causa-conseguenza

problema-soluzione

processo-fasi

generale-esempio

tutto-parti

concetto-contrasto

generale-particolare

Che cosa FA qui il testo (o una parte di testo) ?

…dà una giustificazione, fa un esempio, …

Lo schema serve a imparare il “principio” dell’ordine logico, non a essere schematici!

Nessi logici

Daniela Notarbartolo 33

Imparare ad “articolare” il discorso

1. Un concetto con un’altra cosa

un esempio, conseguenza, un paragone, …

2. Un concetto con un paragrafo strutturato:

una causa

una conseguenza

un esempio

un collegamento di qualche tipo

Daniela Notarbartolo 34

ES. di “FINESTRA”: L’impersonalità come scelta stilistica in Verga Finestra maggiore : Positivismo e concezione della letteratura – link = romanzo sperimentale Finestra minore : la regressione al livello dei personaggi – link = paragoni interni al mondo contadino

Positivismo e letteratura

impersonalità regressione

r.sper. paragoni

costruisci un percorso che partendo da un concetto centrale apra una

finestra più grande – iperonima – e una più ristretta – iponima – ognuna con

un esempio o link

Daniela Notarbartolo 35

daniela notarbartolo 36

Segnali di scansione: strutture enumerative

c’è chi / chi invece / alcuni / altri / …

in primo luogo / in secondo luogo / e non dimentichiamo ...

un primo motivo /... / per ultimo ... (con la variante frastica questa è una delle ragioni ...)

inizialmente / poi / infine

daniela notarbartolo 37

segnali di scansione: strutture binarie (confronto-contrasto)

se da un lato / dall’altro

se è vero / è vero anche

mentre / d’altro canto

Daniela Notarbartolo 38 d.notarbartolo 38

La discesa troppo libera Sta per scatenarsi l’ormai consueta ricorrenza del cerimoniale sciatorio, torna la neve e riprende l’annuale corsa a questo che è l’”oro bianco”. Speciali televisivi, servizi giornalistici, inserti grondanti di pubblicità da ogni immagine: un bombardamento alla cui suggestione per molti è difficile resistere. Puntuali e obbedienti, giovani e anziani prenotano allora una vacanza sulla neve, affollano negozi sportivi, disputano di equipaggiamento e di sci, s’apprestano ad indossare l’uniforme, in verità assai costosa, dello sportivo montano stile ultramoderno. Purtroppo, mentre tutto questo trionfo della montagna esplode per le città, s’affievoliscono sempre più la vera e profonda cultura legata a quell’ambiente, il desiderio di percepirlo e capirlo com’è veramente, il bisogno di viverlo senza troppi orpelli o ritrovati tecnologici.

Daniela Notarbartolo 39 d.notarbartolo 39

(concetto) Sta per scatenarsi l’ormai consueta ricorrenza …, torna la neve e riprende l’annuale corsa a questo che è l’”oro bianco”. (esempio) Speciali televisivi, servizi giornalistici, inserti grondanti di pubblicità da ogni immagine: un bombardamento alla cui suggestione …è difficile resistere. (conseguenza) Puntuali e obbedienti, giovani e anziani prenotano allora una vacanza sulla neve, affollano negozi sportivi, disputano di equipaggiamento e di sci, s’apprestano ad indossare l’uniforme, …, dello sportivo montano stile ultramoderno. (contrasto) Purtroppo, mentre tutto questo trionfo della montagna esplode per le città, s’affievoliscono sempre più la vera e profonda cultura legata a quell’ambiente, il desiderio di percepirlo e capirlo com’è veramente, il bisogno di viverlo senza troppi orpelli o ritrovati tecnologici.

Daniela Notarbartolo 40 d.notarbartolo 40

(concetto) qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa. (esempio) qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa. (conseguenza) qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa parola chiave. (contrasto) Purtroppo, qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa parola chiave contrasto qualunque cosa, qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa qualunque cosa.

Daniela Notarbartolo 41 d.notarbartolo 41 daniela notarbartolo 41

L’alta montagna, in inverno, è un luogo decisamente inospitale.

Basti pensare alle rigide temperature, all’impeto delle bufere, alle valanghe,

alla coltre nevosa che ricopre ogni cosa e rende difficile la ricerca del cibo.

Ma proprio questi fattori hanno agito da importanti selezionatori nel corso

dell’evoluzione della specie. Solo quelle che hanno saputo sviluppare adattamenti

e strategie, a volte sorprendenti, riescono a superare i rigori dell’inverno alpino.

C’è chi, come la

marmotta, si affida

al letargo,

trascorrendo

l’inverno in

comode e calde

tane;

altri ancora, come lo stambecco,

superano la stagione avversa grazie

alla riserva di grasso accumulata

durante l’estate e alla folta

pelliccia, nutrendosi di poca erba

che spesso deve essere liberata

dalla neve scavando con gli zoccoli.

Lo scoiattolo e la nocciolaia si affidano

invece* alle scorte alimentari costituite

affannosamente durante l’autunno

sotterrando semi di pino cembro o di

altre essenze di cui, grazie a qualche

dimenticanza, favoriscono

involontariamente la diffusione.

Tre specie,

tuttavia, si sono

adattate meglio di

tutte le altre fino a

diventare, con la

muta autunnale, un

tutt’uno con il

manto nevoso: la

lepre variabile

(Lepus timidus), la

pernice bianca

(Lagopus mutus) e

l’ermellino

(Mustela erminea).

altri, come

l’arvicola delle

nevi, vivono in

piccole gallerie

scavate sotto il

manto nevoso;*

CAUSE

CONSEGUENZE

ESEMPI E STRATEGIE

CONCETTO

Tipi testuali come successioni

Descrittivo: tutto-parti, generale-particolare

Narrativo: processo-fasi, causa-effetto

Espositivo: concetto-esempio, causa-effetto, somiglianza-differenza

Argomentativo: tesi-argomenti, problema-soluzione, contrasto

D.Notarbartolo 5.5.2009 43

La scaletta non come procedura ma come categorizzazione

Tema: Per quali motivi un ragazzo aspira ad avere

(un motorino, un gatto, un vestito firmato)

Introduzione generale (o frase a sorpresa)

Causa 1 – esempio

Causa 2 – esempio

Causa 3 – esempio

Contrasto

Quanto a me …

«Pieno» e «vuoto»

Nella scrittura l’esperienza personale si “struttura”: il rapporto esperienza – pagina scritta non è diretto ma passa attraverso una formalizzazione, che è sostanzialmente un dare ordine:

va linearizzato un vissuto che è globale e non sequenziale va assegnata a questa linearizzazione una struttura concettuale capace di rendere il senso (cfr. gli “a capo”)

La coerenza non basta: il discorso realizza uno scopo

Narrativo: narrare è dare SIGNIFICATO AGLI EVENTI

Descrittivo: descrivere è dare ORDINE e dare confini a una cosa o a un processo

Espositivo: esporre è spiegare secondo la RATIO di una cosa, le ragioni, gli effetti, le articolazioni

Argomentativo: argomentare è proporre la NECESSITÀ di qualcosa secondo argomenti che interpellano la ragione dell’altro (dall’opinione al giudizio)

Altri aspetti della testualità

Salta lo scopo

Paolo: “Ciao, sono Paolo. E tu?”;

Francesca: “Io no”

Paolo: “Hai da accendere?”; Francesca: “Sì”

È incongrua

Il portiere parò un colpo di cannone (?)

Marcello legge un bicchiere di vino (?)

Giovanni pialla l’insalata (?)

d.notarbartolo 46

La frase deve funzionare ! È incoerente

Piove a dirotto, eppure prendo l’ombrello

Si accasciò e subito dopo si udì uno sparo

È agrammaticale (non coesa) *C’è un ladro nel perciò

*Maestro il libro un leggendo sta

*Il gattina giocano con gli gomitolo

*Camminate piano senza correte

*Bambini, non fate arrabbiare a papà

*Se potrei andrei; io fossi in te facessi lo stesso

47

Approf.: progressione tematica

Domani arriva Luigi. Non lo vedo da un secolo.

Luigi arriva domani. Abbiamo tutto il tempo di preparargli la stanza.

*Domani arriva Luigi. Abbiamo tutto il tempo di preparargli la stanza.

*Luigi arriva domani. Non lo vedo da un secolo.

Daniela Notarbartolo 49 d.notarbartolo 49

Analisi della successione tematica

Il the è la bevanda più diffusa in Gran Bretagna. Molti bevono il the per colazione, con latte e zucchero, e poi a metà mattina, e dopo pranzo, e a metà pomeriggio, e anche di sera. Qualcuno invece è appassionato di caffè, nero o macchiato con un po’ di latte. Ai pasti di solito la gente beve acqua o birra o coca-cola, perché il vino, che è molto caro, si beve solo in occasioni speciali.

Daniela Notarbartolo 50 d.notarbartolo 50

malfunzionamento

Il the è la bevanda più diffusa in Gran Bretagna. Molti bevono il the per colazione, con latte e zucchero, e poi a metà mattina, e dopo pranzo, e a metà pomeriggio, e anche di sera. Qualcuno invece è appassionato di caffè, nero o macchiato con un po’ di latte. Ai pasti di solito la gente beve acqua o birra o coca-cola, perché il vino, che è molto caro, si beve solo in occasioni speciali.

Daniela Notarbartolo 51 d.notarbartolo 51

Riordino 1: “fattor comune” La bevanda più diffusa in Gran Bretagna è Il

the. Molti bevono il the per colazione, con latte e zucchero, e poi a metà mattina, e dopo pranzo (…).

Qualcuno invece è appassionato di caffè, nero o macchiato con un po’ di latte.

Ai pasti di solito la gente beve acqua o birra o coca-cola, perché il vino, che è molto caro, si beve solo in occasioni speciali.

Daniela Notarbartolo 52 d.notarbartolo 52

Riordino 2: “frase contenitore”

In Gran Bretagna si consumano varie bevande. La bevanda più diffusa è il the. Molti bevono il

the per colazione, con latte e zucchero, e poi a metà mattina, e dopo pranzo, e a metà pomeriggio, e anche di sera.

Qualcuno invece è appassionato di caffè, nero o macchiato con un po’ di latte.

Ai pasti di solito la gente beve acqua o birra o coca-cola, perché il vino, che è molto caro, si beve solo in occasioni speciali.

B. Aspetti linguistici

La costruzione della frase fin dalle elementari

Struttura semantica

Struttura sintattica

La progressiva articolazione

Sostituire e trasformare

La subordinazione

d.notarbartolo 53

d.notarbartolo 54 d.notarbartolo 54

Aspetti semantici della frase

Se ci sono i nomi ma non il verbo, non succede niente, sono inanimati

DOROTHY / LEONE / CIBO / GABBIA

Se c’è il verbo ma non i nomi, posso immaginare una scenetta, ma non so chi vi partecipa

PORTARE

d.notarbartolo 55 d.notarbartolo 55

Diversi scenari

Importanza del verbo per lo scenario

Dorothy porta il cibo al leone in gabbia

Il leone in gabbia aspetta il cibo da Dorothy

Dorothy lascia in gabbia il cibo per il leone

d.notarbartolo 56

nevica

Il micio ronfa

d.notarbartolo 57

Pietro un

fumetto legge

La

maestra restituisce

i

compiti

ai

bambini

d.notarbartolo 58

Scatole (MORF) > pannelli (SINT)

zia, nonno, gattino, cagnolino, nipotina, cognata

la un lo gli

vecchio nuovo siamese persiano preferito minore

Sintagma nominale art + n + agg

La vecchia

zia

regala

un gattino

siamese

alla nipotina

preferita

d.notarbartolo 59

Scatole (MORF) > pannelli (SINT)

zia, nonno, gattino, cagnolino, nipotina, cognata

la un lo gli

vecchio nuovo siamese persiano preferito minore

Sintagma nominale art + n + agg

La vecchia

zia

regala

un gattino

siamese

alla nipotina

preferita

d.notarbartolo 60

Scatole (MORF) > pannelli (SINT)

zia, nonno,

gattino, cagnolino, nipotina, cognata

la un lo gli vecchio nuovo

siamese persiano preferito minore

Sintagma nominale art + n + agg

La vecchia

zia

regala

un gattino

siamese

alla nipotina

preferita

a-

Struttura sintattica di frase

Le «classi di parole» e le «funzioni»

Chi è > un nome

Con chi sta > l’articolo e l’aggettivo

Che cosa fa > fa da soggetto

Chi altro può farlo > il sostantivato

d.notarbartolo 61

d.notarbartolo 62 d.notarbartolo 62

Sostituzioni nella stessa posizione

Posizione del nome L’alba è un momento molto bello della giornata

Il sorgere (del sole) è un momento molto bello della giornata

Questo è un momento molto bello della giornata

= tre classi, una sola funzione!!

d.notarbartolo 63

Maria il quaderno

a Livia

ha dato

lo

glie

ha dato

I pro-nomi: gliel’ha dato

d.notarbartolo 64

Maria

chiede

a Lucia

che ore sono

Le completive “al posto” di argomenti

Aggiungere le circostanze

dove

quando

con chi

perché

d.notarbartolo 65

d.notarbartolo 6-7 novembre 2010 66

daniela notarbartolo 67 67

“vedere” con la mente

[Quando si accorse (che i rimanenti erano troppo lenti) (e che alcuni (abbandonata la battaglia), si allontanavano dal luogo (per evitare le frecce))], (preso lo scudo a un soldato), (poiché egli era venuto senza scudo), avanzò in prima linea e, (chiamati i centurioni per nome), esortò i rimanenti soldati (a portare avanti le bandiere) e comandò (di aprire i manipoli)].

(Quando si accorse), (qc avanzò e comandò)

daniela notarbartolo 68 68

indentare [Quando si accorse (che i rimanenti erano troppo lenti e che alcuni (abbandonata la battaglia), si allontanavano dal luogo (per evitare le frecce)], (preso lo scudo a un soldato), (poiché egli era venuto senza scudo), avanzò in prima linea e, (chiamati i centurioni per nome), esortò i rimanenti soldati (a portare avanti le bandiere) e comandò (di aprire i manipoli)].

Daniela Notarbartolo 69

Laboratorio in classe

Un luogo simbolico dove osservare, manipolare, condividere una terminologia, conoscere oggetti nuovi, imparare fra pari (ben guidati)

Rendersi conto delle sfumature del significato per imparare a variare e a scegliere

Daniela Notarbartolo 70

Perché non funziona

Un motociclista, mentre arrivava a grande velocità, un bambino gli tagliò la strada di corsa e fu investito.

Il poveretto non c’era nessuno che si occupasse di lui.

“Io, la mia patria, or è dove si vive” (G. Pascoli)

Daniela Notarbartolo 71

Farlo funzionare

A. La bimba costruì un castello di sabbia sulla riva del mare, …

B. Sulla riva del mare c’era un castello di sabbia costruito da una bimba, …

C. … ma venne distrutto da un’onda

D. … ma un’onda lo distrusse

Insiemi plausibili

Il re scese da cavallo perché …

…, perciò tornò subito a casa

Benché facesse molto freddo …

… eppure non se ne accorse

Mentre camminava veloce verso casa, …

…, e intanto vedeva la televisione

d.notarbartolo 72

Daniela Notarbartolo 73

Sembra facile! Valori di ma

Oggi c’è il sole ma fa freddo

Oggi non è lunedì ma martedì

Faccio come dici ma non sono convinto

Avrei mangiato ma non c’è stato tempo

Daniela Notarbartolo 74

generico > specifico

Oggi c’è il sole tuttavia fa freddo

Oggi non è lunedì bensì martedì

Faccio come dici anche se non sono convinto

Avrei mangiato se ci fosse stato tempo

Daniela Notarbartolo 75

Come si può dire meglio

In quello stand c’era un tavolo e sopra c’era un computer con tutti i suoi accessori

L’esaminatore gli pose una domanda complessa e davanti ad essa il candidato si confuse.

Tutti i principi amavano Elena e per causa sua sarebbe scoppiata una lunga guerra

Daniela Notarbartolo 76

Tutte la varianti possibili

Piove. Non esco.

Poiché piove, non esco

Se piove, non esco

Quando piove, non esco

Finché piove, non esco

Daniela Notarbartolo 77

Esplicitare sfumature di senso

Poiché piove, non esco

(adesso, e so che piove)

Se piove, non esco

(sto andando a vedere se piove)

Quando piove, non esco

(di solito, non rileva sapere se ora piove)

Finché piove, non esco

(appena smette di piovere esco)

Daniela Notarbartolo 78

Altre varianti

Vorrei uscire, ma piove. Uscirei, se non piovesse / se smettesse di

piovere. Quando smette di piovere, esco. Se non smette di piovere non esco. Piove, ma esco lo stesso / Benché piova,

esco. *Non piove, ma esco lo stesso

Daniela Notarbartolo 79

Capire la logica dei fatti

Oggi mi avete aiutato moltissimo. (+) Perciò vi porto in pizzeria. (+)

Oggi non mi avete aiutato per niente. (-) Nonostante ciò vi porto in pizzeria. (+)

*Oggi non mi avete aiutato per niente. (-) Perciò vi porto in pizzeria. (+)

Anche se oggi mi avete aiutato moltissimo (+) non posso portarvi in pizzeria. (-)

Daniela Notarbartolo 80

Approf.: La subordinazione come problema didattico

Sanno usare solo perciò, allora, quindi, ma, e … (non scelgono!)

Come si passa dall’uno all’altro? Piove, perciò non esco. Poiché piove, non esco.

NB: studio delle parti del discorso?

Daniela Notarbartolo 81

coordinazione e subordinazione

1 la pioggia è fenomeno isolato, non è indicata come causa di qualcosa; solo dopo si aggiunge una conseguenza

2 la pioggia è già presentata come causa di quello che segue

Daniela Notarbartolo 82

Manipolazione ed esercizio di flessibilità

x, perciò y poiché x, y

prima x, poi y prima di y, x

x, allora y y per x

x, quindi y dopo che x, y

x, e intanto y mentre x, y

x, e poi y dopo che x, y

x, nonostante ciò y nonostante x, y

x, eppure y benché x, y

x, infatti y siccome x, y

Daniela Notarbartolo 83

Sostituire trasformando

- per

- quando

- prima di

- così da

- in modo da

- in modo che

- poiché

- poiché

- siccome

- pur

- benché

- anche se

- se

Daniela Notarbartolo 84

1. Sull’arcipelago è previsto l’arrivo di un ciclone e per questo gli isolani stanno mettendo al riparo il bestiame, così non viene travolto dal vento.

2. Ettore sapeva che stava per essere ucciso da Achille e allora lo scongiurò di rispettare il suo cadavere, ma temeva che l’avversario non lo avrebbe esaudito.

3. Certi capi di stato dicono di essere democratici, ma in realtà fanno quello che vogliono, e magari il popolo vuole opporsi, ma essi trovano il modo di farlo tacere.

4. La realizzazione del traforo ha accorciato le distanze fra l’Italia e la Francia, ma non per questo i trasporti diverranno più rapidi, infatti le grosse arterie commerciali non sono ancora collegate con esso.

5. I paesi europei fanno da mediatori nelle trattative di pace, ma prima vogliono interpellare singolarmente le parti avverse, così potranno conoscere a fondo le loro esigenze.

6. A Saraievo l’arciduca venne assassinato e allora l’Austria impose alla Serbia delle condizioni inaccettabili, così aveva una buona scusa e poteva occuparla.

daniela notarbartolo 85

esercizio di retroversione

Il povero vecchio sentiva bene a che rischioso gioco giocava e aveva anche paura di portare il soccorso di Pisa; pure non volle mancare: voleva dare a padre Cristoforo l'avviso promesso e perciò uscì con la scusa di prendere un po' d'aria e si incamminò al convento. (7)

Il povero vecchio, quantunque sentisse bene a che rischioso giuoco giocava, e avesse anche paura di portare il soccorso di Pisa, pure non volle mancare: uscì, con la scusa di prendere un po' d'aria, e s'incamminò in fretta in fretta al convento, per dare al padre Cristoforo l'avviso promesso.

daniela notarbartolo 86

esercizio di retroversione

Un cappuccino non toccava mai moneta (causale) – perciò non avevano nulla a sperar da lui (concessiva) – però gli facevano un inchino di ringraziamento – infatti avevano ricevuto l’elemosina al convento (compl. di causa + relativa) (cap. 4)

Passavano zitti accanto al padre Cristoforo, lo guardavano pietosamente, e, benché non avesser nulla a sperar da lui, giacché un cappuccino non toccava mai moneta, gli facevano un inchino di ringraziamento, per l'elemosina che avevan ricevuta, o che andavano a cercare al convento.

Daniela Notarbartolo 87

Subordinare: la varietà Ieri ero stanco perciò mi sono addormentato sul divano e non ho visto il dr. House (pura cronaca: coordinate)

Siccome ero stanco, invece di vedere il dr. House mi sono fatto una dormita sul divano (narrativo: causale)

Ieri ero talmente stanco che mi sono addormentato sul divano e non ho visto il dr. House (autocommiserazione: consecutiva)

Ieri ero troppo stanco per vedere il dr. House e mi sono addormentato sul divano (desolazione: consecutiva con valore finale)

Ieri, anche se c’era il dr. House, mi sono addormentato sul divano, tanto ero stanco ! (incredulità! concessiva)

Daniela Notarbartolo 88

Subordinare: il «fuoco»

Il paziente per il momento sembra fuori pericolo. C’è il rischio di una ricaduta. (cap.14)

A. Il paziente per il momento sembra fuori pericolo, anche se c’è il rischio di una ricaduta.

B. Anche se il paziente per il momento sembra fuori pericolo, c’è il rischio di una ricaduta.

Daniela Notarbartolo 89

Focalizzazione come interpretazione dei fatti

Solo la posizione (focalizzazione debole)

Hanno giocato male ma hanno vinto

Hanno vinto ma hanno giocato male

Sintatticizzata (focalizzazione forte)

Anche se hanno giocato male, hanno vinto

Anche se hanno vinto, hanno giocato male

Daniela Notarbartolo 90

Subordinare: la successione

l’ordine della frase si “libera” dal compito di mostrare l’ordine cronologico

Prima sorge la luna, poi la osservano, infine vanno a fare il bagno notturno

e utilizza la consecutio temporum Prima di andare a fare il bagno notturno / osservarono

la luna / che era appena sorta

Dopo che ebbero osservato la luna che era appena sorta, / andarono a fare il bagno notturno

(NB diversa focalizzazione)

Daniela Notarbartolo 91 91

Bibliografia:

D.Notarbartolo-D.Graffigna, GrammaticaNuova,

Bulgarini 2010

D.Notarbartolo.

La padronanza linguistica. Grammatica discorsiva della lingua italiana, Academia Universa Press 2011

inoltre

G.Benedetti - L.Serianni (2009) Scritti sui banchi, Carocci 2009

D. Notarbartolo, Val più la pratica della grammatica?, in Grammatica a scuola, Franco Angeli 2011

R. Penge – E. Martinelli, Com’è “fare grammatica” se sei un alunno con un Disturbo Specifico di Apprendimento?, in Grammatica a scuola, Franco Angeli 2011

M. Cervi, La ragione del cuore, Cantagalli (esce il 15 settembre 2012)

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