STORIA DELLA DIOCESI DI TREVISO LINEA DEL TEMPO: AVVENIMENTI PROTAGONISTI SVILUPPO STORICO.

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STORIA DELLA DIOCESI DI TREVISO

LINEA DEL TEMPO:

AVVENIMENTI

PROTAGONISTI

SVILUPPO STORICO

SECONDA META' DEL I° SECOLOd. C.

PRIMA EVANGELIZZAZIONE DELLA TERRA TREVIGIANA

DA PARTE DI S. PROSDOCIMO (Vescovo greco),

inviato da S. PIETRO ad evangelizzare le terre della VENETIA.

380 d. C.

MARTIRIO DI S. TEONISTO (Vescovo)TABRA (diacono)

TABRATA (suddiacono)

437 d. C.

MORTE DI S. LIBERALE

I PRIMI EVANGELIZZATORI DI ALTINO

TRASLAZIONE DELLE RELIQUIE A TREVISO

NEL IV – V SECOLOin fuga di fronte agli UNNI, gli altinati

portaronoLE RELIQUIE DI

S. LIBERALE, S. TEONISTO, TABRA E TABRATA

A TREVISO

PERIODO LONGOBARDO

IL CRISTIANESIMO SI

DIFFONDE SUL

TERRITORIO

DELLA MARCA

I LONGOBARDI MINACCIANO TREVISO

Intorno al 560 d. C.

Il Vescovo Felice va incontro al re longobardo Alboino alle grave del Piave, per scongiurare il saccheggio di Treviso

SCISMA DEI TRE CAPITOLI

553 d. C.

IL VESCOVO FELICE RIVENDICA LA LIBERTA'

DELLA CHIESA DI FRONTE AL POTERE

IMPERIALE

PRIMI INSEDIAMENTI MONASTICI

SS. Pietro e Teonisto a Casier nel 710

SS. Maria e Fosca nel 780

S. Maria di Mogliano 995

S. Eustachio a Nervesa 1050

S. Pietro in Pero 1075S. Eufemia in Abbazia Pisani 1085

S. Elena in Tessera 1130

Vescovi filo-imperiali di Treviso in periodo longobardo

1078-1080

Rotari

Volfranco

Acelino

Rolando

Censurati e deposti da Papa Gregorio VII

PRIMO VESCOVO ELETTO IN LOCO

GREGORIO

1130 d. C. Primo Vescovo eletto dal clero in sede a Treviso.

Compare il CAPITOLO DEI CANONICI.

ANCORA INGERENZE IMPERIALI

Gli imperatori continuano nella politica di protezione dell'episcopato trevigiano.

L'Imperatore Federico I concede al Vescovo Olderico il diritto di tassazione sul mercato di Montebelluna.

PERIODO FEUDALE: COMUNE E SIGNORIA

Treviso è Comune da metà del XII secolo.

7 novembre 1199: elezione da parte di una ventina di rappresentanti del Capitolo, radunati nel refettorio dei Canonici.

Fu eletto Vescovo Ambrogio, canonico del Duomo

Si alternano Vescovi Guelfi a Ghibellini

Vescovi:

GHERARDO

RIZZARDO

GUECELLONE

I signori DA CAMINO erano di parte GUELFA. Sotto i DA ROMANO la carica vescovile non era più appetibile.

I frati mendicanti Francescani e Domenicani erano le nuove forze apostoliche

I FRANCESCANI GIUNGONO A TREVISO

1226 d. C.

ORDINI MENDICANTI

1230 d. C.

Gli ordini mendicanti hanno fortuna e seguito a Treviso, specie i Domenicani.

Il Comune assegnò loro un'area della città.

CHIESA DI S. NICOLO'

1230 d. C.

I Domenicani edificarono la chiesa di S. Nicolò con l'aiuto del Comune e di Nicolò Bocassini che diventerà Papa Benedetto XI°

GLI EREMITANI

1238 d. C.

Gli eremitani di S. Agostino erigono un convento in località OGNISSANTI

IL BEATO ENRICO DA BOLZANO

19 giugno 1315

Muore ENRICO da BOLZANO.

Esplosione della religiosità popolare.

(gli si attribuiscono 400 miracoli)

ARTICOLAZIONE INTERNA ALLA DIOCESI

Fine 1200

Divisione della Diocesi in quattro Arcipretati: Quinto, Mestre, Castelfranco, Cornuda.

L'Arciparrocchia era estesa e aveva facoltà di presentazione agli ordini, correzione dei chierici e definizione degli arcipreti.

CHIESA MATRICE E CAPPELLE SUFFRAGANEE

La CAPPELLA, rispetto alla chiesa

matrice, ha una sua circoscrizione

territoriale chiamata

CONFINIO, un suo patrimonio, suoi sacerdoti e sue

oblazioni.

SI SUSSEGUONO I PASTORI DELLA DIOCESI

1279

VIENE ELETTO VESCOVO

PROSAVIO NOVELLO

UN VESCOVO COMBATTIVO

1290

Viene eletto Vescovo

Tolberto Calza

Contemporaneo del Beato Benedetto

XI

TREVISO SOTTO L'INFLUENZA SCALIGERA

DAL 1329

TREVISO E'

SCALIGERA

SOTTO L'INFLUENZA VENEZIANA

Dal 1339

Treviso

passa sotto l'influenza

di Venezia

LA PESTE A TREVISO

1348

GRAVE EPIDEMIA DI PESTE A TREVISO

SOTTO IL GIOGO DI VENEZIA

XIV SECOLO

Treviso è protetta dalla Serenissima ma paga

pegno.

L'amministrazione ecclesiastica è sotto il

diretto controllo di Venezia.

Ingerenza nella designazione dei

vescovi

LOTTO GAMBACORTA VESCOVO

1394-1409

LOTTO GAMBACORTA di Pisa, è eletto vescovo di Treviso

Promosse il culto di S. Liberale facendo mettere le sue reliquie nella cripta della cattedrale

UN VESCOVO TREVIGIANO AL CONCILIO DI COSTANZA

1409-1416

GIACOMO DA TREVISO

Dal piglio autoritario, partecipò al Concilio di Costanza.

IL VESCOVO TIENE TESTA AL DOGE

1418-1436

Fra GIOVANNI BENEDETTO Vescovo domenicano riformato.

Sinodo dei sacerdoti sull'onestà di vita e sull'obbligo di residenza.

Tiene testa al Doge che si intromette in questioni ecclesiastiche.

LUDOVICO BARBO VESCOVO

1437-1443

Ludovico Barbo vescovo benedettino.

Designato da papa Eugenio IV.

Lavorò per l'unità dei monasteri.

Istituì una scuola accolitale presso il Duomo (preludio di seminario).

UN VESCOVO MOLTO ATTIVO

1443-1453

ERMOLAO BARBARO vescovo veneziano.

Designato da papa Eugenio IV, non accetto al senato veneziano.

Compose con pazienza la diatriba delle mense con la diocesi di Padova.

Concesse il diritto di battesimo anche alle cappelle periferiche.

IL NIPOTE DI PAPA PAOLO II

1455-1464

Marco Barbo vescovo.

Prelato e diplomatico

Richiama i fedeli al precetto pasquale.

Indice il sinodo dei chierici nel 1459.

Provvede un dignitoso servizio liturgico-sacramentale nel santuario di S. Maria Maggiore.

TRA UMANESIMO E RINASCIMENTO

Notevole progresso nel settore lettere ed arti a Treviso.

Ripiegamento sul fronte ecclesiale: rilassamento nei

costumi e vescovi non residenti.

UN VESCOVO RIGOROSO

1478-1486

ZANETTO da UDINE, francescano, ministro generale dell'ordine, vescovo residente.

Indice un sinodo nel 1480.

E' severo nel sanzionare i sacerdoti, sensibile allo splendore dell'arte e della musica polifonica.

CLIMA PRE-TRIDENTINO

Il Concilio Lateranense V

non riuscì a stimolare le riforme necessarie alla chiesa, ma stimolò lo sviluppo dell'arte.

A Treviso, il capitolo della cattedrale commissionava opere d'arte.

Esistevano un basso clero e un alto clero.

CLIMA PRE-TRIDENTINO

Il clero rurale era suddiviso in congregazioni.

Si respirava un clima di anemia spirituale.

La gente si sentiva abbandonata.

BERNARDO ROSSI VESCOVO1499-1527

Conte di Berceto, proveniente da Belluno.

Incontrò difficoltà con il Capitolo, con il clero e con i curati.

Pessimi i rapporti con il Podestà locale.

Consacrò l'altare maggiore in Duomo.

Esiliato nel 1509, partecipò al concilio Lateranense V.

PERIODO CONCILIARE

FRANCESCO PISANI

1527-1557

Entrò a Treviso nel 1538, ma non vi risiedette. Lo sostituivano dei Vicari.

Durante il suo episcopato circolavano in Diocesi idee luterane, anabattiste e antitrinitarie. Ma il clero trevigiano non cedette alle infiltrazioni, grazie alla tenuta di Confraternite e Congregazioni foranee.

PERIODO CONCILIARE (seconda parte)

Nel primo '500 non mancarono in Diocesi né sinodi né visite pastorali.

Esse ci offrono uno sguardo piuttosto negativo sulla vita sia del clero sia del popolo. In essi si insiste sulla onestà di vita del clero e sulla gestione diligente dei beni ecclesiastici. Si auspica l'anagrafe degli abitanti di ogni pieve e la trascrizione di battezzati e morti sugli appositi registri.

SINODO ANABATTISTA DI VENEZIA

1550

Vi presenziano

60 persone.

In Diocesi, a Spresiano vi è presenza di Luterani che professano il radicalismo religioso sulla scia di Michele Serveto, reintroducendo il concetto della chiesa dei “puri”.

PERIODO POST - CONCILIARE

1538 E' eletto vescovo

GIORGIO CORNER

Prese parte al Concilio di Trento

Fece erigere il Seminario (1564)

Indisse un Sinodo per promulgare i canoni di Trento obbligando i preti al giuramento di fedeltà e obbedienza al Papa.

Emise Costituzioni Sinodali. Ebbe cura della riparazione delle case canoniche.

Conosceva personalmente i parroci.

Agì energicamente contro eretici e anabattisti

IL VESCOVO GIORGIO CORNER

Programmò il censimento del clero e la visita pastorale.

Istituì il dialogo mensile dei Parroci con il Vescovo.

Voleva formare una nuova generazione di sacerdoti.

Attento anche ai laici tramite il Culto Eucaristico, la predicazione festiva, il catechismo dei fanciulli.

Istituì la Commissione per la verifica della Cura Animarum

FRANCESCO CORNER

1577-1595

Nipote del precedente: colto, spiritualmente maturo.

Indisse una visita pastorale e due sinodi (1581 e 1592).

Consegnò al clero come testamento le Costituzioni Generali.

Volle consolidare il Seminario Diocesano situandolo in via Castelmenardo

ALVISE MOLIN

1595-1604

Arcivescovo, veneziano di nascita e nobile.

Fece osservare le norme tridentine.

Indisse la Visita Pastorale.

N.B. Dopo il Concilio di Trento vige la residenza continua del Vescovo.

LA CHIESA DI TREVISO TRA '600 E '700

Vive un periodo di passaggio dal lassismo alla fede riscoperta dopo il Concilio di Trento.

E' ancora una chiesa potente e ricca anche se la spiritualità sta emergendo.

Esce da un periodo di succubitanza all'assolutismo veneziano.

L'ortodossia in materia di fede viene estremamente fatta rispettare.

L'Inquisizione aveva una sede anche a Treviso.

LA CHIESA DI TREVISO TRA '600 E '700

In questo periodo la città di Treviso contava 17 parrocchie oltre la Cattedrale.

Le altre parrocchie della Diocesi erano poco meno di 200 suddivise in 16 Congregazioni Foranee.

Esistevano diversi conventi di frati: Canonici Regolari, Domenicani, Francescani, Agostiniani, Eremitani, Somaschi, Gesuati, Cappuccini.

Vi erano anche monasteri femminili.

FRANCESCO GIUSTINIANI 1605-1623

Abate, nobile, dottore utriusque.

Realizzò un sinodo e due visite pastorali.

Redasse cinque relazioni ad limina che fotografano una diocesi tranquilla, di obbedienza, fede e devozione.

Vescovo di grande bontà e singolare virtù, accetto alla Serenissima a cui chiedeva rispetto e con cui andò in collisione sulla questione delle confraternite.

Istituì la scuola del Santissimo.

VINCENZO GIUSTINIANI 1623-1633

Fece obbligo ai parroci di stendere una nota dei catechizzandi per verificare la loro frequenza al catechismo.

Stabilì la dottrina del Bellarmino.

Il suo episcopato fu frenato dalle liti con il Capitolo che cercava indipendenza dal Vescovo, anche per motivi economici.

Il capitolo era costituito da 15 canonicati con a capo il decano, l'arcidiacono e il primicerio.

SILVESTRO MOROSINI 1633-1636

Veneziano di nascita. Di famiglia illustre.

Morto giovane per gotta, ancorché promettente.

BARTOLOMEO GRADENIGO 1668-1682

Veneziano, dottore utriusque, uomo d'azione energica. Realizzò tre visite pastorali.

Insistè sul decoro degli altari.

Volle esteso l'insegnamento della dottrina cristiana.

Nel 1679 stabilì un nuovo monastero di monache cappuccine.

Nel 1671 indisse il sinodo.

Attese alle magre sorti del seminario.

GIOVANNI BATTISTA SANUDO 1684-1709

Veneziano, primicerio di S. Marco.

Indisse il sinodo nel 1690 e realizzò diverse visite pastorali.

Di buonissimo animo, buono con tutti.

Edificò un seminario per i chierici.

FORTUNATO MOROSINI 1710-1723

Monaco benedettino, veneziano.

Realizzò una visita pastorale.

Diede impulso alla costruzione del nuovo seminario.

AUGUSTO ZACCO 1723-1739

Padovano, patrizio.

Dolce d'animo, colto e operoso pastoralmente.

Uomo mite, di animo profondamente pastorale, proteso verso i poveri e gli ammalati.

Realizzò una visita pastorale e il sinodo.

BENEDETTO DE LUCA 1739-1750

PAOLO FRANCESCO GIUSTINIANI 1750-1788

Cappuccino.

Realizzò tre visite pastorali.

E' noto per il suo catechismo del 1776.

Uomo di enorme azione, si adoperò in particolare per: seminario, catechismo,chiese e luoghi sacri.

BERNARDINO MARIN 1788-1817

Sepolto nella cripta del duomo il 10 ottobre 1817.

LA CHIESA TREVIGIANA DURANTE LA DOMINAZIONE AUSTRIACA

“Oggi martedì 2 novembre 1813 alle ore 5 e mezza pomeridiane entrarono per porta S. Tommaso in Treviso le prime truppe imperiali austriache...”

Diario Don Luigi De Gobbis

Imposizione ai parroci di prestare giuramento di fedeltà all'imperatore.

CONTRASTI CON LE AUTORITA' AUSTRIACHE

Vengono resi difficili la ricostituzione degli ordini e congregazioni religiose, il ristabilimento delle confraternite, l'ampliamento dell'istruzione alle scuole superiori da parte di religiosi.

Si mantennero le fabbricerie.

I parroci dovevano essere, attraverso la religione, custodi dell'ordine e della moralità.

IL VESCOVO GIUSEPPE GRASSER1822-1828

Al suo ingresso la diocesi contava 17 foranie comprendenti 209 parrocchie e 16 curazie parrocchiali con 418 sacerdoti in cura d'anime per una popolazione di circa 250.000 abitanti.

Pensò al trasferimento del seminario a S. Nicolò, nell'ex convento dei domenicani, ma il progetto non andò in porto.

IL VESCOVO GRASSER (PARTE II)

Inoltrò diverse petizioni al governo perchè la biblioteca del seminario fosse arricchita con volumi provenienti da biblioteche monastiche soppresse e rimasti ancora nei magazzini.

Caldeggiò l'istituzione di biblioteche vicariali e parrocchiali anche ad uso del popolo.

Si preoccupò dell'istruzione di fanciulli e fanciulle.

VESCOVO GRASSER (III PARTE)

Si interessò nello spronare le istituzioni preposte per il miglior funzionamento del Monte di Pietà l'ospedale con 300 posti letto il ricovero per anziani, la casa per gli esposti e la casa per l'industria dove venivano forzatamente collocate le persone che domandavano l'elemosina, affinchè si rendessero utili con un lavoro.

Due furono le preoccupazioni del Grasser: la predicazione e la pietà popolare (Omelia domenicale, novene, tridui, rosario, via crucis).

VESCOVO SEBASTIANO SOLDATI1829-1849

Già parroco di Noale e Vicario generale del Grasser, gradito al governo austriaco.

La diocesi consta di 211 parrocchie e 15 curazie con 589 sacerdoti (clero piuttosto anziano). Sceglieva i parroci tra i migliori del clero.

Ripristinò nel 1841 il corso annuale di esercizi spirituali predicato dai gesuiti cui tutti gli ecclesiastici erano invitati.

Nel 1841 trasferì il seminario da S. Bartolomeo a S. Nicolò.

VESCOVO SOLDATI (II PARTE)

Riuscì a portare il numero dei seminaristi sopra le 200 unità.

Visitava il seminario due volte la settimana.

Nel 1830 fece stampare “le regole per il seminario di Treviso”.

Considerava lo studio biblico “importantissimo”.