Smart city 2.0 #smau2013 #milano

Post on 13-Dec-2014

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In un periodo in cui la crisi morde anche e, direi soprattutto, gli enti pubblici più vicini ai cittadini, e cioè i comuni, si ha bisogno di amministratori che vogliano restare fedeli al loro mandato di trasparenza e di erogazione di servizi utili alla città. Un corretto monitoraggio del territorio, una capacità di intervento immediata e utile ad eliminare disagi e disservizi, l’ascolto dei cittadini e il dialogo con essi, spesso necessita di un’organizzazione di uffici e personale che non tutti i comuni sono in grado di permettersi. E allora ? Allora bisogna aguzzare l’ingegno e cominciare a tirare dalla propria parte le nuove tecnologie informatiche e della comunicazione e, perché no, anche i cittadini. I Social Network che, sia pure con qualche difficoltà, sono entrati nelle prassi di utilizzo quotidiano delle aziende italiane, stentano ancora a far breccia tra le mura delle nostre istituzioni territoriali. In fondo c’è da capire la difficoltà di enti da sempre abituati più al “parlare” che “all’ascoltare” che di punto in bianco si troverebbero a gestire una mole di “dialoghi” con i propri cittadini molto vasta. Eppure si può fare utilizzando gli strumenti e gli accorgimenti giusti i Social Network, le tecnologie informatiche, la rete, i sistemi mobile e di geolocalizzazione, la cartografia on line, possono trasformarsi in breve da “problema” per l’ente in risorsa. Del resto, cosa c’è di più naturale di un URP, o di un ufficio stampa che sposi le tecnologie 2.0 ? Non sono stati pensati per comunicare con i cittadini e con i media ?

Transcript of Smart city 2.0 #smau2013 #milano

SOCIAL NETWORK, PA E PUBBLICI SERVIZI: TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE ED EFFICIENZA, NELL'ERA DEL WEB 2.0

Michele Dell'Edera - http://www.micheledelledera.it

Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it

Sono consulente, formatore, mi occupo di comunicazione e copywriting, sono Social Media Strategist e PR. Inoltre sono giornalista, dirigo il quotidiano on line Zeroventiquattro.it.Sono convinto che ogni attività sul web, abbia bisogno di strategia e di un cambiamento di mentalità in grado di portare a un cambiamento organizzativo e di approccio. http://micheledelledera.it

Smart city ? Cosa sono ?

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Una città dove il livello della qualità della vita è elevato

Dove gli spazi urbani aiutano a realizzare progetti

Dove la mobilità è sostenibile

Dove la tutela dell’ambiente è importante

Dove vi sia una valorizzazione dal punto di vista turistico e business

Dove vi sia una visione strategica del futuro

Dove il cittadino sente suo lo spazio urbano, si sente protagonista e non ospite…

33 % - 33% - 33%

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Infrastruttura

Comunicazione

Visione

I cittadini protagonisti

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Bisogna comprendere la vita sociale della città. Per fare ciò l’unico modo è “leggere” il pensiero, i sogni, le aspettative dei propri cittadini

Le persone si scambiano informazioni, opinioni, condividono sentimenti…

Utilizzano reti fisiche (le piazze, i bar, i luoghi di lavoro e di svago, ecc.)

Utilizzano le reti digitali (i social network e il web più in generale)

Utilizzano diversi device, sono “sempre” connessi… (Pc, Mobile, Tablet)

Possono essere produttori e consumatori di informazioni

Possono dare più valore o meno valore a questa o a quella informazione

Smart Citizens

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E’ l’era dei Cittadini intelligenti:

le città potranno diventare intelligenti solo se riusciranno a coinvolgere i propri cittadini in questo “gioco di innovazione” E’ il cittadino che rende “intelligente” la città, non viceversa Sono le intelligenze di tutti a contribuire ad un’intelligenza collettiva Tutti partecipi dello stesso progetto: La Città

Nessuna innovazione funziona se non diventa di pubblico e comune utilizzo.

Smart Community

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Si crea così una SMART COMMUNITY:

Nella quale interessi pubblici e privati confluiscono, si integrano e si completano

Nella quale il flusso informativo è più dal basso verso l’alto che viceversa

Dove acquista sempre più valore la disintermediazione

Dove il cittadino è “portatore di diritti”

Dove il tutto è modulato attorno al bisogno di dialogo del cittadino

Dove l’intera organizzazione è ripensata e resa flessibile per rispondere ai bisogni di ciascuno.

Dove la frase: “non è di mia competenza”, non esiste più.

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Come si accede a internet in Italia ?

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Portale Cittadino

Carta dei servizi digitale SUE SUAP SIT - Web

GIS

Piani Energia SostenibilePAES

E-partecipation CrowdsourcingCittadino

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Partiamo dal portaleCittadino

Non più semplice contenitore di informazioni

Luogo dal quale partono servizi reali

Collegato con il sistema informativo dell’ente

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Partiamo dal portaleCittadino

smart• I cittadini lo possono utilizzare facilmente

• Utile anche per i dipendenti dell’ente

utile• Per conoscere ed ottenere informazioni

• Per potersi orientare per le proprie scelte di vita

luogo• Dove sia possibile attivare istanze

• Dove sia possibile richiedere servizi

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Partiamo dal portaleCittadino

Parteciapare attivamente alle scelte politiche

• E-partecipation

Proporre nuovi progetti o partecipare con proprie idee

• Crowdsourcing

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Chi naviga

• Usa i motori di ricerca

• Usa i social network

Mobile

• Diffusione di tablet e smartphone

• Ha ampliato le possibilità di partecipazione

Obiettivi

• Informare i cittadini

• Favorire la partecipazione

• Condivisione delle decisioni

• Aumentare il consenso

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Il dovere della PA

Informare

• In tempi e modi opportuni il cittadino

• Rendere fruibili le informazioni

Dove

• Andare oltre il manifesto

• Presidiare le piazze digitali

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Le possibili scelte della PA

Informare

• Essere sui social network

• Accettare la relazione

Dove

• Facebook

• Twitter

• Youtube

• … e gli altri

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Per la PAUn nuovo modo di approcciarsi al rapporto con

il Cittadino

Ascolto

• Monitorare ciò che avviene nei social network

• Seguire le conversazioni di interesse

Presidio

• Essere presenti nei social network

• Avere un proprio account

Interazione

• Interagire con gli utenti/cittadini

• Creare e fortificare relazioni

Partecipazione

• Usare i social per costruire momenti di partecipazione

• Essere propositivi e avere capacità di coinvolgimento

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Social NetworkUn’opportunità per

La PA

Efficicacia

Costo

Monitoraggio

Ascolto, dialogo, fiducia

Trasparenza

Collaborazione

Consente di raggiungere il cittadino

Ottimizza il costo contatto

Aiuta a comprendere le opinioni dei cittadini

Aiutano a creare un dialogo

sviluppare il concetto di trasparenza

Ottiene

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Social NetworkUn’opportunità per

Il Cittadino

Efficicacia

Costo

Monitoraggio

Ascolto, dialogo, fiducia

Trasparenza

Collaborazione

Ottenere informazioni più facilmente

Consente di ottenere un servizio più ampio

Una PA più disponibile a cogliere istanze

Maggiore qualità nei rapporti

Maggiore consapevolezza

Essere protagonisti

Che fare, quindi ?...

• “Ascoltare” le conversazioni dei cittadini

• Saper “analizzare” le conversazioni dei cittadini

• “Correlare” le informazioni provenienti dall’ambiente social e web 2.0, dalla città, con le informazioni i programmi e le idee messe a punto in amministrazione

• “Agire” partendo da questi dati e dalle “richieste” che vengono dalla città.

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Come farlo ?...• Avere una strategia, un progetto per i social

• Non affidare l’attività solo alla comunicazione, ma coinvolgere i vari settori

• Avere bene in mente quali possano essere gli interlocutori per ogni azione messa in campo o viceversa

• Fare in modo che l’approdo sia il portale cittadino o il luogo pensato per il “confronto”

• Monitorare i canali social: essere attivi

• Utilizzare ogni canale strategicamente

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La Città costruita

insieme

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Proporre

Progetti

SoluzioniValutazioni

Idee

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Sistema di Crowdsourcing per il cittadino

Inserire una propria idea (in maniera moderata o meno)

Esprimere un parere (votare) su un’idea già pubblicata o su un progetto della PA

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Sistema di Crowdsourcing per la PA

Valutare a priori il gradimento su una propria proposta

Ma anche aprirsi a valutazioni su: bilancio, destinazione di un’area, di una piazza, realizzazione di un evento

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Prima fase: test di adozione

In questa fase si sonda il terreno:

• Un responsabile per i social opera sotto la supervisione del responsabile comunicazione (o altro delegato) Apre uno o più account social Si occupa della produzione dei contenuti Lavora non in strettissimo contatto con l’organizzazione e il team di progetto E’ una fase di test per cui non ci sono fissati degli obiettivi

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Seconda fase: adozione focalizzata

In questa fase si sonda il terreno:

Alcune funzioni chiave del progetto entrano in azione perché ne comprendono l’utilità, tipicamente: Ufficio Stampa, URP e PR Il Supporto (URP)

Dopo entrano in ballo i vari settori comprendendo che l’attività social può migliorare le performanceAumenta la collaborazione interna, l’aggiornamento dei social diventa un’attenzione quotidiana.

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Terza fase: adozione operativa

In questa fase molti settori seguiranno la strada social:

Si passa dal “dobbiamo provarci” al “come possiamo utilizzare al meglio questi strumenti per riuscire a raggiungere gli obiettivi ?” Si iniziano ad ottimizzare i canali di collaborazione interna L’uso dei social diviene normalità E’ come se il gruppo di lavoro che gestisce i social diventasse “una redazione”

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Quarta fase: integrazione operativa

I Social Media sono integrati nel tessuto dell’organizzazione:

Ogni settore del team li usa in modo diverso a seconda degli obiettivi da raggiungere Gli esperti di settore aggiornano il/i Blog (portale PA) Il ruolo di chi all’inizio era solo un “social media manager” cambia e diventa strategico perché strategica è l’attività sui social network

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Una notazione

Se giustamente pianificato e organizzato, “lo sbarco” sui social network può avvenire anche accorpando o saltando alcune di queste fasi.

Da tener presente molto quindi: L’analisi della situazione di partenza La verifica del know-how presente La chiarezza negli obiettivi Una strategia definita

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Cosa fare inizialmente

Identificare gli elementi chiave del team tra e “oltre” i presenti: Blogger, persone avvezze al digitale, leader, campioni, personaggi influenti, ecc.Catalogare tutte le attività inerenti ai social: Si lavora già con i social ? Chi ? Come ? Dove ?Quali sono i punti di forza del team: C’è comunicazione nel team ? Il reparto IT è efficiente ? Valutare le debolezze del team: Scarsa comunicazione interna, non esiste un gruppo PR, non esiste una strategia per il mobile, ecc.

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Le domande del team

A quali canali dovremmo rivolgerci e perché ?

Con quali piattaforme iniziare la sperimentazione ?

Quali strumenti per il monitoraggio dell’attività ?

Esiste un CRM, una piattaforma con cui integrare le

informazioni ?

Come dividere il lavoro ?

Come adeguare l’attività di PR ?

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Come organizzarsi

Organizzazione centralizzata

Completo controllo del messaggio Completo controllo dell’informazione Completo controllo dell’esecuzione del programma Controllo dei dati relativi ai social Collaborazione semplificata

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Come organizzarsi

Organizzazione centralizzata possibili difficoltà

Programmi da creare da zero a livello centralizzato L’organizzazione centralizzata tende a burocratizzarsi e quindi a rallentare I toni dei messaggi sono meno spontanei Quest’ultimo aspetto nei social network può essere un problema Potrebbe nascere una non immediatezza nell’interazione

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Come organizzarsi

Organizzazione decentralizzata

Ogni parte del team a seconda delle responsabilità partecipa all’iniziativa sui social L’interazione è veloce, ciascuno risponde per le proprie competenze e questo potrebbe rendere più efficace la comunicazione e favorire la community Si potrebbe essere efficaci più in fretta ed ottenere dei risultati (se i programmi però sono già definiti) Sarà favorito il consolidamento e la nascita di nuove competenze.

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Come organizzarsi

Organizzazione decentralizzata possibili difficoltà

La rinuncia al controllo su un programma social può determinare qualche rischio. Autonomia e iniziativa significano rischio (Responsabilità oggettiva della PA) Le persone affini all’autonomia sono difficili da controllare La collaborazione può scemare se non c’è un coordinamento che riesce a tenere insieme i vari “pezzi”

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Cosa dobbiamo ricordare ?

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Protagonisti delle relazioni in reteOGGI

Sono le persone / i cittadini / gli amministratori / gli operatori della PA !

Cosa dobbiamo ricordare ?

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Ciò che avviene on lineDeve avere un suo riscontro off-line

L’Ente ne deve essere cosciente

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se

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