Sezze e il matrimonio Il cuticØ, lo strumento di Peppa e ... · IC Pacifici di Sezze IL LAVORO...

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35EDITORIALEOGGI

M a r te d ì5 marzo 2 01 934 EDITORIALE

OGGIM a r te d ì

5 marzo 2 01 9

Sezze e il matrimoniodi Peppa e PeppalacchioIl Carnevale setino Nella simbologia della cerimonia, Peppalacchiorappresenta il vecchio anno che muore e per mezzo del rogo si purifica

PROGETTO SIT

Sezze è un paese situato tra imonti Lepini che affaccia sullaPianura Pontina. La sua storia e lesue tradizioni si perdono nel tem-po, da quando il suo fondatore Er-cole uccise il leone Nemeo.

Tra le sue tradizioni più anti-che c’è il Carnevale, con le ma-schere di Peppalacchio e Peppanate dalla fantasia popolare, e co-me ogni tradizione che si rispetta,ogni anno i due fantocci convola-no a nozze e diventano i protago-nisti del Carnevale Setino.

Peppalacchio è un fantoccio dicanne e paglia, vestito da contadi-no e porta appese nelle braccia,con fili di canapa, le “saraghe”(aringhe affumicate) che emana-no un odore forte e insopportabi-le.

Nella simbologia della cerimo-nia, Peppalacchio rappresenta ilvecchio anno che muore e permezzo del rogo si purifica e fondala stagione dei raccolti. Secondoquanto riportato nel libro, intito-lato “Il Carnevale di Sezze”- Origi-ni mitologiche di Peppalacchio,scritto da Trabona Rosolino e DeAngelis Umberto, si avanza l’ipo-tesi che sotto le spoglie modernedi Peppalacchio si celino quellepiù antiche di Priapo, figlio diDioniso e di Afrodite, il quale eraanche protettore dei giardini edei raccolti. Nell’antica Roma ilfantoccio veniva conficcato interra a proteggere gli orti, propriocome uno spaventapasseri.

Peppa, invece, simboleggia laTerra Madre fecondata (infatti ègià incinta prima di sposarsi) e lasua fertilità diviene garanzia diuna stagione propizia. I contadi-ni, infatti, credevano che fosse dibuon auspicio per il raccolto. Alcontrario di Peppalacchio nonviene messa al rogo perché portain grembo una vita nuova ed è ve-stita in modo elegante, con gliabiti tipici delle donne aristocra-tiche dell’epoca.

Con il Giovedì Grasso, ancoraoggi, si dà inizio al Carnevale conil rito del matrimonio di Peppa-lacchio e Peppa celebrato dal Sin-daco nella Piazza principale delpaese: Piazza dei Leoni. Gli sposivengono sistemati su un carro in-sieme ad una botte di vino da of-frire ai partecipanti al corteo. Ilcarro viene trainato da un cavalloe dietro segue il corteo musicalecon strumenti tipici setini come ilcuticù. Il corteo è formato dagruppi mascherati e in un cre-scendo di allegria, scherzi e sber-leffi contro gli sposi si sfila per levie del paese.

La tradizione ci racconta che ilMartedì, l’ultimogiorno dicarne-vale, i contadini andavano dibuon ora a coltivare i campi, in-fatti si credeva che piantando lepatate in quella mattina, questecrescessero grandi come la testadi Peppalacchio. Tornati a casaall’ora di pranzo si mangiavanopiatti ricchi ed abbondanti, mol-ta carne e dolci tipici: gli struffoli.

Nel primo pomeriggio si davainizio alla carnevalata, si ripren-devano Peppalacchio e Peppa ericominciava il corteo per tutte levie del paese, alla fine della sera-ta, Peppalacchio veniva messo alrogo, accompagnato dai piantidisperati della moglie:

“Ohiiiiiiiii!!!! Ohi Peppo meo!!!Mi su ita a lassà solaaaaaa!!!Accomme faccio mòòòò!!!!”

Il fantoccio veniva bruciato da4 ragazzi con in mano le fiaccole,cioè bastoni di legno con in cimala pagliaaccesa: più le fiammesa-rebbero state alte più il raccoltosarebbe stato abbondante.

Ancora oggi, durante il periododi Carnevale si svolge la Carneva-lata, che rispetta il rituale di moltianni fa, nei giorni di giovedì Gras-so e martedì Grasso si può assiste-re alla sfilata del matrimonio diPeppalacchio e Peppa e al rito delrogo, si degustano i dolci tipici ecome accadeva molti anni fa, lasera del martedì si torna a casastanchi ma felici perché il perio-do carnevalesco è terminato e siva verso la primavera.

Gli alunni delle classi IV e Vscuola primaria di via Piagge Marine

IC Pacifici di Sezze

IL LAVORO

Tra le tradizioni tipiche delCarnevale setino c’è quella del“Cuticù” un antico strumentomusicale a frizione ad acqua,che per onomatopea, assumenei popolani questo nome.Questo strumento è costituitoda:

1) una cassa acustica,2) una membrana di pelle,3) una canna di bambù.La cassa acustica, ornata sul

bordo con nastrini colorati, po-teva essere: un tegame di terra-glia, un mastello di legno, uncilindro di latta (spesso trattodai grossi barattoli di pomodo-ro). In mancanza di pelli ani-mali, la membrana di pelle ve-niva sostituita con una di telagrossa. L’estremità inferiore

della canna di bambù (alla cuisommità veniva legato un fioc-co o altro abbellimento) venivainserita in un foro praticato alcentro della membrana; si le-gavano strettamente le due co-se e si fissava il tutto sul bordosuperiore della cassa acustica.Sfregando la canna di bambùdall’alto in basso (con la manoinumidita, una pezzuola ba-gnata o una spugnetta intrisad’acqua e poi leggermentestrizzata), si inducono vibra-zioni nella pelle che, amplifica-te dall’aria contenuta nellacassa armonica (tegame, ma-stello di legno o cilindro di lat-ta), producono il caratteristi-co, umoristico, suono di notebasse.

Gli alunni delle classi IV e Vscuola primaria di via Piagge Marine

IC Pacifici di Sezze

Alcune fotodel Carnevalesetinoe del matrimoniotra Peppae Peppalacchio

A destrail caratteristicocuticù, strumentomu s i c a l ea frizioned’acquad i ve n ta touna tradizione

Il cuticù, lo strumentodiventato tradizioneA Sezze Simbolo del Carnevale, è formato da una cassaacustica, una membrana di pelle e una canna di bambù