Servizio di Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro · 1- ancoraggio strutturale di estremità...

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Dipartimento di Prevenzione -SPSAL

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio di Prevenzione e Sicurezza nei

Luoghi di Lavoro

La progettazione degli edifici e La progettazione degli edifici e della sicurezzadella sicurezza

integrazione del regolamento integrazione del regolamento locale di igienelocale di igiene

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OBIETTIVO: introdurre nel regolamento locale di igiene prescrizioni minime al fine di garantire la sicurezza nelle operazioni di manutenzione degli edifici in particolare contro il pericolo di caduta dall’alto.

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Condivisione della normaGruppo di lavoro:

• Associazioni costruttori (aceb)• Comitati paritetici (cpt-cpta)• Rappresentanza tecnici

comunali• Rappresentanza sindaci (anci)• Prefettura• Ordini (ingegneri, architetti)• Collegi (geometri)• Sindacati• Associazioni di categoria

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Sicurezza nelle costruzioni

• Le disposizioni valgono per le nuove costruzioni sia residenziali che ad uso industriale (agricole, commerciali ecc.)

• Le stesse hanno valore per i lavori di manutenzione degli edifici esistenti che comportano il rifacimento della copertura.

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Dove/come?

• Regolamento edilizio?• o• Regolamento di

igiene?

• Altro?

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Amministrazioni comunaliRecepimento della norma

Adesione consapevole assunzione di responsabilità

• Dichiarazione d’intenti che una comunitàtramite i propri rappresentanti, esprime su un problema importante come la sicurezza sul

lavoro

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• Premesso che le norme di sicurezza prevedono che per i lavori condotti ad una altezza superiore a mt.2 devono essere predisposte opere provvisionali;

• che per lavori di breve durata condotti in altezza si può far uso di DPI nella fattispecie, cinture di sicurezza;

• considerata l’oggettiva difficoltà di reperire sui tetti idonei punti di aggancio

• si propone l’obbligatorietà , per le nuove costruzioni e per le opere di ristrutturazione che coinvolgono la copertura, di installare idonei dispositivi di ancoraggio .

• Tali dispositivi dovranno essere conformi alla norma UNI EN 795/98

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Installazioni di sicurezza per l’accesso a luoghi elevati

L’accesso ai luoghi elevati deve poter avvenire in condizioni di sicurezza

Tutti i nuovi edifici devono essere muniti di idonei manufatti o dispositivi fissi ( scale, passerelle, parapetti ecc.) tali da consentire l’accesso ed il lavoro in sicurezza sulla copertura, senza l’eventuale necessità, in relazione ai lavori da eseguirsi, di dover installare opere provvisorie quali ponteggi o simili.

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Accesso alla coperturaPer l’accesso alla copertura devono esservi una o più aperture

aventi le seguenti dimensioni minime:

l’apertura verticale di accesso alla copertura deve avere larghezza ≥ 0,70 m. e• altezza di ≥ 1,20 m. In presenza di vincoli costruttivi non eliminabili saranno prese in

considerazione dimensioni diverse , ma che devono garantire un agevole passaggio delle persone e dei materiali.

l’apertura orizzontale di accesso al sottotetto deve essere dimensionata sui prevedibili ingombri di materiali e attrezzature da trasportare e comunque non deve avere una superficie inferiore a 0.50 m2 .

l’apertura orizzontale o inclinata di accesso alla copertura deve avere le seguenti misure minime di luce netta di passaggio:

superficie ≥ 0,50 m2 ;se di forma rettangolare, il lato inferiore deve essere ≥ 0,70 m.; nelle vecchie

costruzioni esso può essere ridotto a 0,65 m. nel rispetto comunque della superficie minima prevista;

se a sezione circolare il diametro deve essere ≥ 0,80 m;

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• La presente disposizione non elimina l’obbligo di allestire idonee opere provvisionali (es. ponteggi o simili ) laddove si configurano lavori importanti sulle facciate e sui tetti nel rispetto della normativa vigente.

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dispositivi di ancoraggio

• Quando i manufatti sono costituiti da dispositivi di ancoraggio che richiedono l’uso di altri attrezzi per garantire la sicurezza (ad esempio imbracatura di sicurezza e funi di trattenuta), occorre che:

1. siano dislocati in modo da consentire di procedere in sicurezza su qualsiasi parte della coperture, a partire dal punto di accesso alla stessa, fino al punto più lontano;

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dispositivi di ancoraggio

2. siano chiaramente identificati per forma e/o colore o con altro mezzo analogo;

3. nella zona di accesso alla copertura sia posta idonea cartellonistica identificativa da cui risulti l’obbligo dell’uso di adeguati attrezzi per la sicurezza, l’identificazione e la posizione dei dispositivi fissi a cui ancorarsi e le modalità di ancoraggio;

4. il punto di accesso sia conformato in modo da consentire l’ancoraggio al manufatto fisso senza rischio di caduta.

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Dispositivi di ancoraggio

• Norma tecnica di riferimento

UNI EN 795

La norma specifica i requisiti, i metodi di prova e le istruzioni

d’uso e la marcatura di dispositivi progettati

esclusivamente per l’uso con DPI contro le cadute dall’alto.

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dispositivi di ancoraggio

• Tali dispositivi devono essere realizzati in modo da mantenere nel tempo le necessarie caratteristiche di resistenza e solidità.

• Sulla base di dette caratteristiche devono essere predisposti adeguati programmi di manutenzione che dovrà essere eseguita da personale specializzato.

• I dispositivi di ancoraggio devono possedere i requisiti previsti dalla norma UNI EN 795 del 31.5.98

• “ protezione contro le cadute dall’alto – dispositivi di ancoraggio – requisiti e prove" e norme EN in essa contenute e successivi aggiornamenti.

• La messa in opera di un sistema di ancoraggio deve essere accompagnata da dichiarazione di corretta installazione

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Classe A: esempi di ancoraggi strutturali progettati per il fissaggio su superfici verticali, orizzontali o inclinate

(pareti,colonne,architravi)

1 – ancoraggio strutturale 2- punto di ancoraggio

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CLASSE A1

• Ancoraggi destinati ad essere fissati a strutture verticali, orizzontali o inclinate (per esempio un tassello con golfare installato su pilastri, colonne, architravi)

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Classe A2 . Esempi di ancoraggi strutturali progettati per il fissaggio su tetti inclinati

1- ancoraggio strutturale 2- punto di ancoraggio

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CLASSE A2

• Ancoraggi strutturali destinati ad essere fissati sulle travi portanti dei tetti inclinati (esempio: staffa con anello fissata ad una trave del tetto)

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CLASSE B

• Ancoraggi provvisori portatili (esempio: treppiede)

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Classe C – esempi di dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali

1- ancoraggio strutturale di estremità 2- ancoraggio strutturale intermedio

3- punto di ancoraggio mobile 4- linea di ancoraggio

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CLASSE C

• Linea flessibile tra ancoraggi strutturali a cui si può applicare il dispositivo di protezione

individuale

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Classe D – esempi di dispositivi di ancoraggio che utilizzano rotaie di ancoraggio rigide orizzontali

1- rotaia di ancoraggio 2- punto di ancoraggio mobile

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CLASSE E

• Ancoraggi provvisori a corpo morto da usare su superfici orizzontali

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Accesso sulle coperture di edifici industriali

• Per gli edifici ad uso industriale, commerciale, agricolo ecc. laddove non esiste la possibilità di accesso alla copertura tramite apertura all’interno dell’edificio medesimo e non esistono manufatti fissi (scale), dovrà essere descritta una modalità d’accesso che minimamente preveda:

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Accesso sulle coperture di edifici industriali

Si dovrà indicare:

- 1 -l’attrezzatura più idonea da utilizzare (es. ponteggio, trabattello, scale aeree, piattaforme elevabili ecc.) ;

- 2 - il punto esterno all’edificio dove operare l’accesso in relazione alla posizione sulla copertura dei sistemi di ancoraggio

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A lavori ultimati

L’installatore attesta la conformità dei manufatti o dispositivi che consentono l’accesso e il lavoro in

sicurezza mediante:

la dichiarazione della corretta messa in opera dei• componenti di sicurezza in relazione alle indicazioni• del costruttore e/o della norma di buona tecnica;

le certificazioni del produttore di materiali e • componenti utilizzati;

la verifica della rispondenza delle soluzioni • adottate a quanto descritto in sede progettuale;

la verifica della disponibilità presso l’opera • delle informazioni sulle misure tecniche predisposte • e delle istruzioni per un loro corretto utilizzo.

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Il fascicolo dell’opera

Il fascicolo dell’opera , laddove previsto, deve contenere le informazioni utili ai fini della prevenzione e protezione dai rischi cui saranno esposti i lavoratori nel corso di lavorisuccessivi e i provvedimenti programmati per prevenire tali rischi.

Ove non sia previsto il fascicolo, sarà cura del progettista redigere un documento analogo con la descrizione degli elementi protettivi incorporati nell’opera e delle attrezzature ausiliarie necessarie per condurre i lavori di manutenzione in sicurezza.

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criticitàNon conoscenza della norma

Principi d’attuazione?Relazione di calcolo?

Conoscenza dei dispositivi?Conoscenza dei DPI?

Corretto utilizzo?Controlli sull’applicazione

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Domanda:Come si fa a sapere se il dispositivo di ancoraggio proposto dal venditore èidoneo?

• Attraverso la certificazione di conformità

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Marcatura: secondo la norma tecnica UNI EN 365Requisiti generali per le istruzioni per l’uso e la marcatura

di dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto.

e il testo deve essere nella lingua del Paese di destinazione

Di fatto si tratta di una certificazione in quanto la marcatura è prevista solo per “ogni componente

smontabile”

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Edifici con estese superfici finestrate

• All’atto della progettazione di edifici dotati di ampie superfici finestrate (pareti a specchio) sarà cura del progettista indicare nell’elaborato grafico di progetto, le attrezzature fisse previste per eseguire in sicurezza le successive opere di manutenzione o pulizia delle superfici verticali esterne.

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A lavori ultimati

L’installatore attesta la conformità dei manufatti o dispositivi che consentono l’accesso e il lavoro in

sicurezza mediante:

la dichiarazione della corretta messa in opera dei• componenti di sicurezza in relazione alle indicazioni• del costruttore e/o della norma di buona tecnica;

le certificazioni del produttore di materiali e • componenti utilizzati;

la verifica della rispondenza delle soluzioni • adottate a quanto descritto in sede progettuale;

la verifica della disponibilità presso l’opera • delle informazioni sulle misure tecniche predisposte • e delle istruzioni per un loro corretto utilizzo.

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Il fascicolo dell’opera

Il fascicolo dell’opera , laddove previsto, deve contenere le informazioni utili ai fini della prevenzione e protezione dai rischi cui saranno esposti i lavoratori nel corso di lavorisuccessivi e i provvedimenti programmati per prevenire tali rischi.

Ove non sia previsto il fascicolo, sarà cura del progettista redigere un documento analogo con la descrizione degli elementi protettivi incorporati nell’opera e delle attrezzature ausiliarie necessarie per condurre i lavori di manutenzione in sicurezza.

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criticitàNon conoscenza della norma

Principi d’attuazione?Relazione di calcolo?

Conoscenza dei dispositivi?Conoscenza dei DPI?

Corretto utilizzo?Controlli sull’applicazione

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Domanda:Come si fa a sapere se il dispositivo di ancoraggio proposto dal venditore èidoneo?

• Attraverso la certificazione di conformità

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Marcatura: secondo la norma tecnica UNI EN 365Requisiti generali per le istruzioni per l’uso e la marcatura

di dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto.

e il testo deve essere nella lingua del Paese di destinazione

Di fatto si tratta di una certificazione in quanto la marcatura è prevista solo per “ogni componente

smontabile”

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Inoltre per i dispositivi di classe C il fabbricante , o l’installatore, deve indicare chiaramente, su o accanto al

dispositivo di ancoraggio, i seguenti parametri:

• Numero massimo degli utilizzatori collegabili;• L’esigenza degli assorbitori di energia;• I requisiti relativi alla distanza dal suolo

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Le informazioni fornite dal fabbricante,

conformi alla UNI EN 365, devono

includere una dichiarazione che i

dispositivi di ancoraggio sono stati sottoposti a

prova come previsto dalla norma tecnica

UNI EN 795

Inoltre:

• Per i dispositivi di classe C : includere la forza massima ammissibile in corrispondenza degli ancoraggi strutturali di estremità e intermedi

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Domanda:Chi decide quale tipo di dispositivo deve essere installato sul tetto e quando?

Il progettista durante la fase di progettazione

Domanda:Chi può installare i

dispositivi di ancoraggio?

Non esiste un requisito specifico; è implicito che debba avere competenza nel settore costruzioni

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Il fabbricante deve fornire le istruzioni per l’installazione.

Gli installatori devono accertare l’idoneità dei materiali di supporto nei quali vengono fissati i

dispositivi di ancoraggio strutturale

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Raccomandazioni: appendice A

Classe A: Per il fissaggio su ferro o legno , la progettazione e l’installazione dovrebbe essere verificata mediante calcoli da ingegnere qualificato per stabilire se sono in grado di sostenere la forza della prova di tipo.

Per il fissaggio su altri materiali strutturali , l’installatore dovrebbe verificare l’idoneità sottoponendo ogni ancoraggio strutturale , a una prova di trazione assiale di 5 KN

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Dispositivi di classe C:

Se non è possibile sottoporre la struttura principale di supporto alle forze di prova, gli ancoraggi strutturali di estremità e intermedi dovrebbero dimostrarsi in grado di sopportare il doppio della forza massima prevista.

I calcoli eseguiti da un ingegnere qualificato dovrebbero dimostrare che la struttura di supporto principale con gli ancoraggi strutturali di estremità e intermedi, sopporti tali forze.

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Domanda:

occorre necessariamente installare sul tetto dispositivi di classe C comunemente chiamati “ linee vita”?

Domanda:

In base a quale criterio si devono montare i dispositivi di classe A?

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Domanda:Sul mercato si trovano accessori per tetto costruiti secondo la norma EN UNI 517 che vengono venduti come dispositivi di ancoraggio . E’ possibile utilizzare tali dispositivi per soddisfare quanto richiesto dal regolamento di igiene?

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UNI EN 517Accessori prefabbricati per coperture – ganci di

sicurezza da tetto

• La norma specifica le dimensioni essenziali, i materiali da impiegare, i requisiti relativi alla capacità di sopportare i carichi e l’estensione delle prove dei ganci di sicurezza da tetto.

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Domanda:Sul mercato si trovano accessori per tetto costruiti secondo la norma EN UNI 517 che vengono venduti come dispositivi di ancoraggio . E’ possibile utilizzare tali dispositivi per soddisfare quanto richiesto dal regolamento di igiene?

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UNI EN 517Accessori prefabbricati per coperture – ganci di

sicurezza da tetto

• La norma specifica le dimensioni essenziali, i materiali da impiegare, i requisiti relativi alla capacità di sopportare i carichi e l’estensione delle prove dei ganci di sicurezza da tetto.

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Uni en 517 luglio 1998accessori prefabbricati per coperture- ganci di sicurezza

da tetto

Scopo e campo di applicazione

Essi sono studiati per costituire il punto di attacco di scale per posatori, per sostenere piattaforme di lavoro e come punti di ancoraggio per DPI…

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CORDINO RETRATTILE

• È un dispositivo che ha una lunghezza variabile e quindi consente un piùampio campo di lavoro. Ha un costo più elevato, un peso maggiore e per le caratteristiche tecniche deve essere utilizzato con maggior attenzione.attenzione

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• Qualora la fune fosse tesata ad una altezza tale da non consentire l’agevole movimento di un dispositivo retrattile, èpreferibile usare come mezzo di collegamento tra la linea di ancoraggio e l’imbracatura un sistema di tipo guidato il cui dispositivo scorrevole possa essere bloccato sulla fune alla quota necessaria