Screening, diagnosi e valutazione geriatrica€¦ · DIAGNOSI E TERAPIA DEI TUMORI NELL’ANZIANO...

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DIAGNOSI E TERAPIA DEI TUMORI NELL’ANZIANO

Screening, diagnosi e valutazione geriatrica L’avanzare dell’età corrisponde ad un progressivo accrescimento della fragilità (slide 1).

Il problema diagnostico di fronte ad un paziente anziano può essere un limite quando le condizioni generali sono compromesse, in quanto impediscono di raggiungere una corretta diagnosi in tempi utili per una appropriata terapia. L’applicazione della valutazione multidimensionale geriatrica o CGA (slide 2) aiuta a capire l’opportunità di proseguire verso un possibile recupero funzionale oppure no, attivando quindi tutte quelle risorse necessarie a comprendere l'effettiva presenza di energie, necessarie per proseguire su un percorso di cura.

Diversi strumenti, di espressione geriatrica, sono stati studiati al fine di evidenziare la miglior compliance del paziente, a seguito del quale poter giungere ad una decisione clinico-terapeutica, non dimenticando mai che per curare dobbiamo porgere domande mirate (slide 3) e “ascoltare” risposte, non sempre consoni a facilitare una scelta (slide 4), in funzione di una qualità di cure e vita quotidiana (slide 5).

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La valutazione di diversi aspetti funzionali (slide 6) è finalizzata a determinare la fragilità dell’individuo. Il cammino rappresenta un fattore prognostico importante a seconda che si sviluppi più o meno rapidamente (slide 7), in più con altri 3 test possiamo determinare la condizione fisica e la fragilità (slide 8). Con il MMSE determiniamo la capacità di apprendimento (slide 9) e con uno strumento manuale (slide 10) la forza muscolare. Abbiamo a disposizione quindi diversi strumenti per una valutazione finalizzata alla cura, che ponga attenzione particolare sia all’efficacia sia alla tossicità, senza trascurare la qualità di vita. Il tempo a disposizione dell’organizzazione clinica quotidiana è sempre contenuto e pertanto l’applicazione di strumenti pratici e veloci (5-10 minuti) ci permette di cogliere la presenza di fragilità o meno (VES, G8) (slide 12, 13) e solo una loro negatività ci porterà verso l’applicazione di uno strumento più complesso che possa meglio definire l’esistenza di una fragilità oppure no.

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In conclusione

Il geriatra è l’attore principale nella valutazione funzionale del paziente anziano.

Da questo livello si dovrebbe poi interagire con l’oncologo, quindi: dalla valutazione della persona alla valutazione della malattia.

Insieme si confluisce in una scelta clinico-terapeutica nel rispetto completo del paziente, evitando momenti sia di eccesso sia di sotto trattamento.