Scienza e vergogna. L'Università di Torino e le leggi razziali · 2018. 11. 15. · COMUNICATO...

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  • COMUNICATOSTAMPA

    Scienzaevergogna.L'UniversitàdiTorinoeleleggirazzialiacuradi

    GiacomoGiacobini,SilvanoMontaldo,EnricoPasini,incollaborazioneconPaolaNovariaUniversitàdegliStudidiTorino

    SalaAthenaeum,BibliotecaStorica“ArturoGraf”,PalazzodelRettorato

    Torino,16novembre2018-28febbraio2019

    IMMAGINIEMATERIALI:https://drive.google.com/drive/u/1/folders/1pTB7tDZMWzPpi0ImQ_BhfvcDnDSBBS8X?ogsrc=32

    Lamostra“Scienzae vergogna”, organizzatadall’Universitàdi Torinonell’ambitodel“Progetto1938-2018.A80annidalle leggi razziali”,esprime laconsapevolezzadeldrammaticorapportoche l’Ateneo torinese ebbe con questo momento cruciale della storia del nostro paese.L’Universitàdioggisiidentificaconlevittime,tracuicampeggiailnomediRitaLeviMontalcini,lecommemoraelericorda.L’Universitàdialloraègiustificatriceedesecutricedelle leggirazziali: ilmondoaccademicocooperaadefinire ilquadropseudo-scientificocheprepara le leggi.L’Ateneoesegueamministrativamenteconzelolacacciatadeidiscriminatieaccogliechineprendeilposto.Inoltre, attraverso il suo corpo studentescoedocente sostiene lapropagandae lamobilitazionerazzista,aggiungendounsurplusdiodioneiconfrontidellevittime.

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    Lamostra"Scienzaevergogna.L'UniversitàdiTorinoeleleggirazziali"(SalaAthenaeum,PalazzodelRettorato,16novembre2018-28febbraio2019)offreunpercorsoespositivodiimmersionenellarealtàdell’UniversitàdiTorinotrail1938eiprimiannidellaricostruzionepostbellica.Le persone prima delle cose: lo scalone d’accesso ricorda, nella successione delle alzate deigradini, i nomi delle58persone che furono privatedel loro lavoro a causadelle leggi razziali.Sonoproprioquesteultimeasegnarel’ingressodellamostra.Aseguire,nellaprimasala,unampiopannello e documenti originali ricostruiscono il quadro normativo e prescrittivo, cui i verticidell’Ateneo diedero attuazione con espulsioni, sostituzioni, emarginazione, per ubbidire alledecisioni governative. Il grande ritratto di Vittorio Emanuele III, cofirmatario dei decreti,campeggia sullo sfondoa fiancodiun’installazioneaudioche riprende ildiscorso inauguraledel

  • Rettore Azzo Azzi in cui si fa esplicito riferimento alle leggi fasciste. Lì vicino, testi scientificidedicati alla questione razziale ricordano il dibattito che, in un contesto ben diverso da quellodelladittatura,sierasviluppatosuquestotemafindalsecondoSettecento.

    Nel corpo centrale del percorso ritroviamo le biografie degli espulsi: vite professionaliimprovvisamenteedrammaticamentetroncate,costretteacercarenuovestradeinrispostaallacrisi provocata dal regime, o a subire persecuzioni che per alcuni si conclusero tragicamente.Strumenti scientifici e libri sono testimonianza delle ricerche forzatamente interrotte, oppureproseguitealtrove in situazionidifficili,maanchedellepossibilità che si aprironoperalcuni cheespatriarono, comenel casodi Rita LeviMontalcini. Troviamo inoltre levicendedegli studenti,divise tra gli ebrei cui fu permesso di concludere gli studima in condizioni di emarginazione, equanti, appartenenti alleorganizzazioni fasciste, aderironoentusiasticamentealla svolta razzistadella dittatura. A questa adesione è accostata quella dei docenti dell’Ateneo che collaboraronoallaproduzionediuna“scienza”razzista,deltuttoprivadicontenutiscientificiedivalorimorali.Sono inoltre ricordate le vicende di quanti subentrarono agli espulsi, tra cui troviamo siasostenitoridelregimedalloscarsoprofiloaccademico,siastudiosidivalore.Ilcrollodelregimeel’occupazione nazista, simboleggiati dalle fotografie degli spazi del Rettorato danneggiati daibombardamenti, aprono sulla conclusione di questa drammatica vicenda. Non tutti coloro cheerano stati espulsidalle leggi razziali rientrarononell’Ateneocon la Liberazione,e chi lo fece inalcunicasifucostrettoaunadifficileconvivenzaaccademicaconchiloavevasostituito.

    L’ultima parte della mostra, infine, offre un tributo agli studi di alcuni docenti che subironoquestavergognosaingiustizia,mentreunospecificoapprofondimentoèdedicatoalleconoscenzeattualisullaspecieumanacheevidenzialacadutadiognifondamentobiologicodelconcettodirazza.

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    Contatti:UfficioStampaUniTO:ElenaBravetta0116709611|3311800560elena.bravetta@unito.itInfo:SilvanoMontaldo(curatore)3343447196,e-mailsilvano.montaldo@unito.it-sitowww.museounito.itDove:SalaAthenaeum,BibliotecaStorica“ArturoGraf”,PalazzodelRettorato,viaPo17/viaVerdi8,Torino.Quando:16novembre2018-28febbraio2019.Orario:lunedì-venerdì10.00-18.00.Chiusosabatoedomenica.Aperturestraordinarie:sabato17novembreesabato8dicembre,10.00-18.00.Tariffe:Gratuito.Visiteguidate:infowww.museodiffusotorino.it,tel.01101120796,e-maildidattica@museodiffusotorino.it