Scenario normativo europeo: limpulso alluso efficiente dellenergia e delle fonti rinnovabili Cecilia...

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Scenario normativo europeo: l’impulso all’uso Scenario normativo europeo: l’impulso all’uso efficiente dell’energia e delle fonti rinnovabiliefficiente dell’energia e delle fonti rinnovabili

Cecilia Gatti – Energy AdvisorsCecilia Gatti – Energy Advisors

RISPARMIO ENERGETICO, STRUMENTO RISPARMIO ENERGETICO, STRUMENTO PER LA COMPETITIVITA’PER LA COMPETITIVITA’

VareseVarese, , 5 luglio 20075 luglio 2007

5 luglio 20072

Il contestoIl contestoIl percorso degli orientamenti della politica energetica europea si è mosso su 3 dimensioni:

1. Volontà di apertura dei mercati e avvio della concorrenza

2. Consapevolezza della debolezza strutturale dell’Europa

3. Definizione di obiettivi orientati all’efficienza energetica e allo sviluppo sostenibile

10 Gennaio 2007 Comunicazioni Commissione Europea

“… the point of departure for a European energy policy is thereefold :

combating climate change, limiting the EU’s external vulnerability to imported

hydrocarbons, and promoting growth and jobs, thereby provinding secure and

affordable energy to consumer…” (Communication from the Commission to the

European Council and the European Parliament – An Energy Policy for Europe)

5 luglio 20073

Il contestoIl contesto

8-9 Marzo 2007 Consiglio Europeo

Energy Police for Europe (EPE) : adozione di un Action Plan (2007-2009)

“It develops clear orientations for an effective European international energy policy speaking with a common voice”

Legame

“clima – energia – innovazione”

5 luglio 20074

Il contestoIl contesto

• Internal Market for Gas and electricity: unbundling (societario); armonizzazione normativa; definizione regole cross-border; crescita coordinamento TSO; standard tecnici; investimenti per lo sviluppo delle interconnessioni; garanzie per consumatori finali

• Security of supply: diversificazione delle fonti energetiche e di trasporto; meccanismi per affrontare emergenze; incremento trasparenza informazioni; analisi della disponibilità e costi stoccaggio;creazione di un osservatorio

• International Energy Policy : approccio comune consumatori-produttori, consumatori-consumatori e consumatori-paesi di transito; incremento relazioni e partnership con paesi produttori

• Energy efficiency and renewable energies : riduzione emissioni CO2 del 20% rispetto al 1990 al 2020; riduzione consumi del 20% rispetto a previsioni attuali al 2020; ricorso alle energie rinnovabili per il 20% dei consumi al 2020.

• Energy Tecnology : sostengo alla ricerca e definizione nel corso del 2007 di European Strategic Energy Tecnology Plan

5 luglio 20075

Cambiamenti climaticiCambiamenti climatici

Pressione per contrastare i cambiamenti climatici

Obiettivo “20-20-20 al 2020” dell’Unione Europea

• Riduzione del 20% dei gas serra (rispetto al 1990)

• Almeno il 20% dell’energia primaria (elettricità, riscaldamento/raffereddamento e carburanti per autotrasporto) deve essere prodotta da fonti rinnovabili

• Incremento dell’efficienza energetica del 20% (rispetto a scenario tendenziale)

Ed inoltre….

• La quantità di bio-combustibile deve raggiungere il 10% del combustibile utilizzato nel settore dei trasporti

Misure che incideranno profondamente sia sul modo di produrre che consumare energia e che costituiranno per i paesi dell’Unione una grande sfida per la competitività della propria economia

5 luglio 20076

Priorità della CommissionePriorità della Commissione

Obiettivo efficienza energetica

La Commissione stima il potenziale globale di risparmio energetico nei principali settori di uso finale in percentuali comprese tra il 25% e il 30% e definisce un quadro di interventi incentrato sull’obiettivo di riduzione degli “sprechi per inefficienza”che vengono valutati nella misura di oltre il 20% dei consumi totali di energia.

Il Consiglio del 9 marzo ha individuato 5 settori attraverso i quali conseguire i risparmi:

1. Un’azione sui trasporti

2. L’introduzione di requisiti minimi nelle apparecchiature energetiche

3. La sensibilizzazione verso comportamenti virtuosi in tema di consumi

4. Un maggior ricorso a tecnologia e innovazione

5. Una maggiore attenzione all’efficienza nell’edilizia

5 luglio 20077

Priorità della CommissionePriorità della Commissione

Obiettivo fonti rinnovabili

Per rilanciare una politica volta allo sviluppo delle fonti rinnovabili, la Commissione individua la necessità di nuovo quadro legislativo di riferimento in materia di promozione e di utilizzo, al fine di garantire le condizioni necessarie per piani di investimento in questo settore.

Per conseguire l’obiettivo la Commissione ha previsto un costo medio aggiuntivo anno tra il 2005 e il 2020 compreso, in funzione essenzialmente del prezzo del petrolio, tra 10 e 18 miliardi di Euro.

Il Consiglio Europeo ha invitato la Commissione ad elaborare entro il 2007 una proposta di direttiva che contenga disposizioni in merito agli obiettivi nazionali degli Stati membri, agli obiettivo settoriali per fonte e alle misure per il loro conseguimento, nonché disposizioni per garantire la produzione e l’uso sostenibile di biomassa evitando i conflitti tra i diversi usi.

5 luglio 20078

Previsione consumi Previsione consumi Previsione consumi per fonti (EU 27)

Elaborazione Aiee su fonte Primes EU

5 luglio 20079

Previsione produzione Previsione produzione

Produzione per fonte (EU 27)

Elaborazione Aiee su fonte Primes EU

5 luglio 200710

Dipendenza e sicurezzaDipendenza e sicurezza

Dipendenza energetica e sicurezza degli approvvigionamenti

Debolezze strutturali che caratterizzano i sistemi energetici europei (e italiani in particolare):

• Mix energetico, in cui nella media del Paesi membri della Ue, i fossili rappresentano la fonte prevalente (80% UE 27; 90% Italia)

• Dipendenza dall’estero:

UE importazioni d’energia per oltre il 50% del suo fabbisogno

Italia importazioni d’energia per l’84% del fabbisogno

• Inadeguatezza delle reti di approvvigionamento , degli impianti di trasformazione e distribuzione di energia

5 luglio 200711

Dipendenza e sicurezza: ItaliaDipendenza e sicurezza: Italia

Italia : dipendenza energetica

5 luglio 200712

Protocollo di Kyoto e rinnovabili Protocollo di Kyoto e rinnovabili Anche il rispetto o meno del protocollo di Kyoto (primo strumento negoziale per la riduzione concordata a livello internazionale delle emissioni del gas a effetto serra) inciderà sullo sviluppo delle fonti rinnovabili.

Obiettivo Kyoto : riduzione delle emissioni di CO2 del 6,5% al 2012 rispetto al livello del 1990

In Italia, le emissioni per il settore energetico :

• 1990 : 400 milioni di tonnellate

• 2003 : 459 milioni di tonnellate (+15%, di cui circa il 35% pari a 160 Mt, derivanti dalla sola produzione e

trasformazione di energia)

20% : riduzione da realizzarsi da oggi al 2012, conseguibile con una riduzione del consumo di combustibili fossili tra il 15 e il 20%

… a cui, tra il resto, si aggiunge il sistema di Emission Trading, ETS, (negoziazione e traferimento di diritti all’emissione di CO2) che interessa il 45% delle emissioni all’interno dell’Unione (esclusivamente rivolto al settore industriale)

5 luglio 200713

La situazione italiana 1/2La situazione italiana 1/2

Consumi di energia per fonte (2005)

Consumi di energia per fonte, trend 1990-2005 (Mtep)

5 luglio 200714

Quote per settore di uso finale dei consumi di energia (2005)

La situazione italiana 2/2La situazione italiana 2/2

Consumi di energia per settori di uso finale , trend 1994-2005 (Mtep)

5 luglio 200715

Focus : l’energia elettricaFocus : l’energia elettrica

Fonte : Gse

5 luglio 200716

Focus : l’energia elettricaFocus : l’energia elettrica

Fonte : Gse

5 luglio 200717

Produzione rinnovabile: ItaliaProduzione rinnovabile: Italia

5 luglio 200718

Produzione rinnovabile: ItaliaProduzione rinnovabile: Italia

5 luglio 200719

Produzione rinnovabile: EuropaProduzione rinnovabile: Europa

Nb: Sussistono differenti criteri di classificazione come rinnovabileFonte : Gse

5 luglio 200720

Produzione rinnovabile: EuropaProduzione rinnovabile: Europa

Fonte : Gse

5 luglio 200721

Fonti rinnovabili: criticitàFonti rinnovabili: criticità

Elevate barriere di natura amministrativa derivanti principalmente da :

• Assenza di criteri di localizzazione e coordinamento a livello nazionale, nonché regionale che hanno, sinora, creato forti ritardi nel rilascio delle autorizzazioni (il tempo medio per un impianto eolico è attualmente 27 mesi)

• Dalla ripartizione delle competenze e dai conflitti tra politiche di tutela del territorio e quelle di promozione delle energie rinnovabili

• Dalle problematiche legate alla tempistica ed allo sviluppo delle infrastrutture di rete

• Quadro normativo per le incentivazioni (ma anche in generale) ancora incerto ed in evoluzione

• …

5 luglio 200722

Fonti rinnovabili: criticitàFonti rinnovabili: criticità

Fonte : Terna

Fabbisogno di potenza alla punta

… anche perché …

5 luglio 200723

E quindi…E quindi…

Per non gravare esclusivamente sul settore industriale con gli obblighi di riduzione delle emissioni di CO2, è importante che gli Stati nazionali, adottino politiche nei settori non inclusi nella direttiva ETS. In particolare il settore dei trasporti e il settore dei consumi energetici civili.

Da Rapporto Energia e ambiente 2006 - Enea

“La crescita dei consumi energetici nel terziario è l’effetto dell’espansione del settore e degli

standard più elevati di confort ambientale. Le potenzialità e le opportunità di innovazione

tecnologica nel settore sono cresciute negli ultimi anni con la crescita della dimensione degli

insediamenti che rende tecnicamente interessanti soluzioni come la microgenerazione mentre

lo sviluppo della domotica ha prodotto un abbassamento dei costi per un controllo capillare

della gestione dell’energia degli edifici del terziario. Elevato margine di riduzione dei consumi

conseguibile attraverso tecnologie di ecobuilding, utilizzo di calore di recupero, il ricorso al

solare o al fotovoltaico. L’elevata potenzialità deriva inoltre dalla capacità finanziaria di questo

settore, in particolare in ambito Pubblica Amministrazione e grandi strutture private…”

5 luglio 200724

Tecnologie energetiche Tecnologie energetiche

La Commissione individua la necessità di elaborare un piano strategico europeo per le teconologie energetiche basato su una visione a lungo termine orientata verso la realizzazione di un sistema energetico a basse emissioni di carbonio.

La Commissione Europea indica la necessità di sviluppare un ventaglio di tecnologie energetiche accessibili, competitive, efficienti e a basse emissioni di carbonio e nel contempo, di creare un ambiente stabile e affidabile per le imprese, in particolare per le piccole e medie imprese, in modo che queste tecnologie trovino largo impiego in tutti i settori dell’economia.

Si prevede che il nuovo piano per le tecnologie energetiche non resti un’iniziativa isolata ma si connetta ad iniziative esistenti, in particolare alle strategie e alle revisioni nazionali della politica energetica, come pure al piano d’azione per le tecnologie ambientali.

5 luglio 200725

… … quindi incremento efficienza quindi incremento efficienza Secondo le valutazioni dell’AIE (International Energy Agency) il miglioramento dell’efficienza negli usi finali di energia (autoveicoli, impianti di condizionamento, illuminazione, motori industriali determinerebbe poco meno di due terzi della riduzione di emissioni rispetto allo scenario di riferimento.

Gli incrementi di efficienza nelle generazione termoelettrica e un incremento della produzione nucleare e da fonti rinnovabili contribuirebbero per circa il 35%

5 luglio 200726

Costi ? Costi ? I costi più elevati sostenuti dai consumatori per l’acquisto di prodotti a maggiore efficienza energetica, si ritiene che siano più che compensati dai risparmi sul costo dei combustibili e dai minori investimenti dei produttori di energia.

“Si valuta in particolare che, per ogni dollaro investito in apparecchiature elettriche più efficienti, si risparmierebbero 2,2 dollari di investimento in impianti di produzione e trasmissione mentre, per ogni dollaro investito nell’acquisto di autoveicoli più efficienti sarebbe possibile risparmiare 2,4 dollari in importazioni di petrolio” (Fonte ENEA)

Punto di attenzione/possibile elemento di criticità:

Gli aspetti “redistributivi” delle politiche energetiche devono essere ben presi in considerazione dai decisori politici per agevolare le scelte razionali dei consumatori finali di energia sui quali, in ultima analisi, grava l’onere delle azioni di riduzione

5 luglio 200727

E quindi…E quindi…La legislazione sull’efficienza energetica, come pure

sull’incentivazione delle fonti rinnovabili, vede già alcuni

provvedimenti sul tema, ma anche molti provvedimenti in fase

di elaborazione.

Non dimentichiamo che l’efficacia di questi provvedimenti si

misura anche sulla capacità di avviare, sviluppare e consolidare

nel Paese una reale politica energetica del settore civile.

Nella realtà italiana non va dimenticata l’attuale divisione delle

competenze tra Stato e Regioni, e il trasferimento di

competenze in materia d’energia alle Regioni a cui si è assistito

come effetto delle riforme “Bassanini” e del Titolo V della

Costituzione (pur senza la necessaria dotazione da parte

dell’amministrazione centrale di strumenti di regolazione e

sintesi delle politiche nazionali)

5 luglio 200728

Il MSEIl MSE

Fonte : MSE a convegno Robur 24 maggio 2007

5 luglio 200729

Molti punti apertiMolti punti aperti

• C’è una politica energetica condivisa dal Governo ?

• E’ possibile per affrontare le sfide dei prossimi anni trovare un accordo bipartisan sulle tematiche energetiche ?

• C’è chiarezza sul tema degli incentivi ? Quale trade-off tra incentivi per la realizzazione e per la ricerca e l’innovazione tecnologica ?

• Raccordo tra Stato/Regioni, tra diversi enti, tra apparati tecnico-burocratici…

• …

5 luglio 200730

Grazie per l’attenzione !

c.gatti@energyadvisors.it