RIPARTITORI CONSUMI TERMICI - · PDF fileMicrosoft PowerPoint - Ripartitori di calore...

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CALEFFI. SISTEMI CALORE.RIPARTITORI CONSUMI TERMICI

PREMESSA

“Contabilizzazione diretta dell’energia termica: determinazione deiconsumi volontari di energia termica dei singoli utenti basatasull’utilizzo dei contatori di calore per la misura del consumo stesso.Contabilizzazione indiretta dell’energia termica: determinazionedei consumi volontari di energia termica dei singoli utenti basatasull’utilizzo dei ripartitori o di altri dispositivi (conformi ai requisitiriportati in appendice E), per una ragionevole stima del consumostesso, determinata misurando parametri con elevata correlazione alconsumo di energia termica.”

UNI 10200

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PREMESSA

I tradizionali impianti di riscaldamento con distribuzione a colonne montanti presentano due grosse limitazioni a livello di singola unità immobiliare per quanto riguarda la regolazione delle condizioni ambientali desiderate (temperatura ambiente, orario di funzionamento dell’impianto) ela contabilizzazione dell’energia termica effettivamente utilizzata.

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PREMESSA

Per tali tipologie di impianti la soluzione consiste nel dotare l’impianto di:

Una serie di ripartitori, montati sui singoli corpi scaldanti, checonsentono di suddividere l ’ energia termica contabilizzata dallesingole unità immobiliari

Valvole termostatiche, montate sui singoli corpi scaldanti, cherealizzano la termoregolazione locale

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EQUILIBRIO IDRAULICO

Le termostatiche sono valvole in grado di assicurare l’equilibriotermico degli impianti. Tuttavia non sono di alcun aiuto per quantoriguarda l’equilibrio idraulico. Anzi, dal punto di vista idraulico, la loroazione può essere causa di gravi scompensi. Senza l ’aiuto diadeguati mezzi di bilanciamento, tali scompensi possonocompromettere seriamente il corretto funzionamento degli impianti.

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EQUILIBRIO IDRAULICO

Senza adeguati mezzi di supporto,in impianti medio-grandi con pompea sonde interne regolate a ∆Pcostante, è possibile che insorganodifferenze di pressione troppoalte sulle valvole termostatichepiù vicine alla pompa.

Per contro, con pompe regolate a∆P proporzionale, è possibile chesi creino differenze di pressionetroppo basse (cioè non in grado didare le portate richieste) sulletermostatiche più lontane dallapompa.

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EQUILIBRIO IDRAULICO

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Utilizzando pompe con sonde esterne poste in zone intermedie della rete di distribuzione, è in genere possibile avere un miglior controllo delle pressioni differenziali. Tuttavia anche questa soluzione non dà certezze.Il limite delle pompe a velocità variabile sta nel fatto che hanno solo due punti (quelli delle sonde) per regolare la pressione che esse cedono all’impianto: limite che può rendere impossibile il mantenimento entro limiti accettabili delle pressioni differenziali che agiscono sulle valvole termostatiche. Come già accennato, sussiste il rischio di avere pressioni differenziali troppo alte o troppo basse.È come avere una coperta troppo corta.Conviene, dunque, prestare molta attenzione prima di affidare solo a queste pompe l’equilibrio idraulico di impianti medio-grandi con valvole termostatiche. E ciò non andrebbe mai fatto senza un’adeguata analisi di tutti i casi che possono comportare condizioni di funzionamento anomalo.

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EQUILIBRIO IDRAULICO

Soluzioni relativamente semplici e sicure, possono comunque essereapprontate con regolatori di ∆P posti sulle colonne o sulle derivazionidi zona.

L'adozione di comandi termostatici suggerisce l'equilibratura delle colonne montanti del sistema di riscaldamento centralizzato.Ogni montante dovrebbe essere equipaggiato di:- Dispositivo Autoflow di stabilizzazione della portata- Valvola di by-pass differenziale regolabile

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CARATTERISTICHE

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CARATTERISTICHE

Peculiarità del ripartitore dei consumitermici: Alimentato con batteria per una durata di10 anni Display a 6 cifre con tasto utente divisualizzazione Stabilità di montaggio e protezionesono garantite da un pulsante internoantiapertura, da un sigillo antimanomissionee da un appropriato kit di fissaggio Conteggio dell ’ energia termica tramitefunzionamento a 2 sensori, un sensoreambiente e un sensore per la misura dellatemperatura superficiale del radiatore Commutazione automatica ad un sensorein condizioni critiche di rilievo temperaturaambiente Memorizzazione giornaliera dei dati Trasparenza della lettura dei dati diconsumi grazie alla parametrizzazione dellaeffettiva potenza installata

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RECUPERO DATI

Il recupero dei dati viene effettuatodirettamente dal vano scale senza lanecessità di entrare nelle singoleabitazioni.

Il letturista, col proprio PC portatile dotato di uscita USB e di chiavetta radio WSL, può recuperare idati dai ripartitori di tutto

l’edificio accedendo, all’interno del vano scale, ai vari piani dell’edificio.

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RECUPERO DATI

Autolettura

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CONFIGURAZIONE

Ogni singolo ripartitore deve essere programmato in base alle specifiche del radiatore su cui verrà installato.

Questa configurazione viene svolta in fase di messa in funzione.

I ripartitori arriveranno all’installatore con programmazione standard. Successivamente l’installatore invierà l’anagrafica dei radiatori e durante la messa in funzione, oltre alla verifica della rete di trasmissione radio, si provvederà quindi alla configurazione di ogni singolo ripartitore.

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CONFIGURAZIONE

I parametri indispensabili (anagrafica del radiatore) per la corretta programmazione dei ripartitori sono riportati qui sotto:

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CONFIGURAZIONE

I dati fondamentali dei radiatori per la programmazione sono:

•Matricola (SN)

•Copertura

•Altezza

•Larghezza

•Profondità

•N° di elementi

•Tipologia UNI10200

•Schema di accoppiamento

•Sonda a distanza

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Per stabilire la tipologia di radiatore, l’installatore verrà munito di un’apposita scheda grazie alla quale potrà facilmente decidere la famiglia a cui appartiene il radiatore.

Ad esempio:

Radiatore in ghisa a colonne grandi (mozzo 60 mm)

TIPO D

CONFIGURAZIONE

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CONFIGURAZIONE

Per stabilire la tipologia del kit di montaggio, l’installatore verrà munito di una tabella utile sia in fase di ordine (codice kit di fissaggio) sia in fase di inserimento anagrafica(schema di accoppiamento)

Ad esempio:

Radiatore a colonne in alluminio (luce da 3mm a 10mm)

KIT 142

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MODALITA’ DI INSTALLAZIONE

L ’ installazione dei ripartitori deve avvenire secondo delle norme benprecise (UNI EN 834 / EN 442) che stabiliscono il giusto posizionamentosui radiatori.

•Montato in posizione mediana sull’asse orizzontale e al 75% (3/4) della sua altezza sull’asse verticale.

•Se il numero di elementi del radiatore è dispari, vienemontato in posizione mediana della larghezza, tra due elementi, più spostato dal lato della valvola.

•Ancorato al radiatore in maniera da evitare qualsiasi tipologia di manomissione.

N.B. In caso di particolari tipologie di radiatori verrà fornito a corredo unmanuale con descritte le varie modalità di installazione.

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MODALITA’ DI INSTALLAZIONE

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SOFTWARE 7100 – INSERIMENTO DATI

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SOFTWARE 7100 – REPORTS POTENZE INSTALLATE

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SOFTWARE 7100 - LETTURE

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SOFTWARE 7100 – REPORT CONSUMI

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NORMATIVE

NORMA UNI 10200 del marzo 2005: impianti di riscaldamento centralizzati,ripartizione delle spese di riscaldamentoLa norma fornisce i principi e le indicazioni per la ripartizione delle spese infunzione dei consumi di calore di ogni utenza negli impianti di riscaldamentocentralizzatiNORMA UNI EN 834/1997: norme tecniche sui ripartitori di caloreQuesta norma europea riguarda la definizione dei ripartitori dei costi diriscaldamento atti a misurare il calore emesso dai radiatori all’ interno dellesingole unità abitative. La norma stabilisce anche i requisiti minimi per lacostruzione, il funzionamento, l’installazione e la valutazione delle letture di talidispositivi.NORMA EN 442/1999: norme tecniche sulla determinazione della potenzaradiante dei termosifoniQuesta norma europea, alla quale si attengono tutti i produttori di termosifoni,regola la determinazione della potenza radiante dei termosifoni. Si tratta di undato estremamente importante in fase di installazione dell’impianto dicontabilizzazione, poichè tutti i calcoli di consumo dei contabilizzatori usanoquesto dato di base. Per recuperare questi valori si può fare riferimento al sitoInternet del produttore del termosifone. Si fa presente che la potenza termica diun termosifone è esprimibile in diverse unità di misura ma, in sede dicontabilizzazione del calore, è opportuno riferirsi alla potenza espressa in Watt a60° di differenziale di temperatura tra ambiente e acqua dell’impianto, secondoquanto prescritto dalla sopra menzionata norma UNI 10200/2005.

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CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE – Piemonte D.G.R. 46-11968

Requisiti minimi prestazionali degli impianti termici da installarsi in edifici nuovi o esistenti.Il provvedimento individua le prestazioni energetiche ed emissive che devono garantire i generatori di calore da installarsi in edifici nuovi o nel caso di sostituzione di generatori esistenti. Sono inoltre individuate prescrizioni specifiche per gli impianti termici:•obbligo, per edifici con più di quattro unità abitative, di installareimpianti termici centralizzati dotati di termoregolazione econtabilizzazione del calore per ogni singola unità abitativa•divieto di trasformare gli impianti termici centralizzati esistenti inimpianti autonomi•obbligo di installare sugli impianti termici centralizzati esistenti sistemidi termoregolazione e contabilizzazione del calore per singola unitàabitativa ( al più tardi entro il 01.09.2012)

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CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE – Piemonte D.G.R. 46-11968

Tempistica e obiettivi per la riqualificazione energetica degliedifici esistenti caratterizzati da un fabbisogno energeticoper il riscaldamento invernale particolarmente elevatoIl provvedimento prevede che gli edifici di grandi dimensionicaratterizzati da un fabbisogno annuo di energia primaria per ilriscaldamento superiore a 200 kWh/m2 (se residenziali) o a 70kWh/m3 (se di altra tipologia), debbano provvedere, entro il31.12.2016, a realizzare interventi in grado di conseguire unariduzione del proprio consumo di energia primaria per ilriscaldamento almeno pari al 35%.

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CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE – Lombardia Legge Reg. 3 – 21 febbraio 2011

“estendere l’obbligo dei sistemi per la termoregolazione degliambienti e la contabilizzazione autonoma del calore a tutti gliimpianti di riscaldamento al servizio di più unità immobiliari,anche se già esistenti, a far data dal 1° agosto 2012, per lecaldaie di maggiore potenza e vetustà, e dall’inizio diciascuna stagione termica dei due anni successivi allascadenza del 1° agosto 2012, per le caldaie di potenza evetustà progressivamente inferiore.”

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Deliberazione N. IX/2601 del 30/11/2011

“La contabilizzazione deve poter individuare i consumi di energiatermica utile per singola unità immobiliare e deve essere effettuataanche per i consumi di acqua calda sanitaria, ove questa è prodottacentralmente, attraverso l’individuazione dei consumi volontari dienergia termica utile’’.

‘‘I nuovi impianti progettati e realizzati successivamente all’entrata invigore del presente dispositivo devono obbligatoriamente prevederesistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore’’.

‘‘L’obbligo d’installazione di detti sistemi per gli impianti esistenti siapplica secondo quanto indicato nella tabella seguente:

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CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE – Regione Lombardia

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Deliberazione N. IX/2601 del 30/11/2011

‘‘Gli impianti collegati alle reti di teleriscaldamento sono anch’essiobbligati all’installazione di tali dispositivi con le medesime tempistichepreviste sulla base della vetustà e della potenza degli scambiatori dicalore installati, come indicato nella tabella precedente’’.

“Il responsabile dell’impianto soggetto all’obbligo di installazione deisistemi di termoregolazione e contabilizzazione deve assicurare ilrispetto della scadenza che lo riguarda e assicurare che tutto il sistemasia operativo entri il 15 ottobre successivo all’obbligo della propriascadenza’’.

‘‘Nella progettazione del sistema di termoregolazione econtabilizzazione dell’energia termica, il progettista deve tenere contodelle diverse esposizioni delle unità abitative, degli ambienti confinantiin maniera specifica per i primi ed ultimi piani dell’edificio,dell’equilibratura dell’impianto’’.

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CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE – Regione Lombardia

CALEFFI S.p.A.

S.R. 229 n. 2528010 Fontaneto d’Agogna (NO)

ItaliaTel. +39 0322 8491

Fax +39 0322 863305