repertori di design · Tavola Rotonda: un [i ona di un passato lontanissimo. Eppure è costruita in...

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SEDIE

repertori di design

Una rassegna di oggetti ancora in produzione progettati nel tempo dai principali designer. Segni tangibili dell’evoluzione del gusto che conservano un legame oggettivo con la vita reale.

INTRODUZIONE

LEGNO David Rowland, 40/4 [1964]

HOWE La sua ricerca è basata sul confort, sull’ergonomicità e sulla produzione di massa. Lui l’ergonomia l’ha provata durante la II Guerra mondiale. La 40/4 è esile e robusta e ci sono voluti 10 ani di sperimentazione per realizzarla.

LEGNO Alvar Aalto, 69 [1935] ARTEK

Come se sempre Aalto privilegia le potenzialità del legno impiallacciato curvato. Le gambe sono unite alla seduta tramite viti

LEGNO Giò Ponti, 699 Superleggera [1967]

CASSINA E’ l’evoluzione delle sedie tradizionali ottocenteshe chiamate chiavarine. La 699 pesa poco più di 1 chilo e mezzo.

LEGNO Arne Jacobsen, AntTM

[1952] FRITZ HANSEN

E’ scandinava, dunque unisce la tecnica del legno curvato, l’esilità delle forme e il disegno organico della forma.

LEGNO Lucian Ercolani, Butterfly [1956]

ERCOL Riprende la classica Windsor e impara dagli scandinavi a piegare il multistrato.

LEGNO Stefan Diez, CH04 Houdini [2009]

e15 Sembrano origami. Le lastre di multistrato, sottilissime, sono unite all’anello di legno e allo schienale solo tramite la colla.

LEGNO Hans J. Wegner, CH24 [1950]

Carl Hansen & Son Legno e forme sottili, lineari: siamo in Danimarca. E’ frutto di oltre 100 operazioni manuali. Ed inoltre il sedile è in corda di carta, materiale più povero dell’usuale filo di canna.

LEGNO Jean Prouvè, Chaise Standard [1934]

VITRA Prouvè è esperto della curvatura dei fogli di metallo dando carattere all’anonima sedia dei banchi di scuola irrobustendo le gambe posteriori.

LEGNO Adriano Balutto, Chicago [1990]

CALLIGARIS Longilinea, ergonomica ed essenziale.

LEGNO Fioravanti e Billiani, Frida [2008]

PEDRALI Solida, minimale, ergonomica e dalla scocca sottilissima piegata con tecnologia 3D e fissata a una struttura di massello di rovere composta da 10 pezzi a sezione variabile creati ed assemblati da macchine a controllo numerico. Compasso d’Oro nel 2011.

LEGNO Enzo Berti, Hole [1998]

IAPALMA Sedia monoscocca bucata e gambe a slitta. Il buco serve a renderla maneggevole.

LEGNO Riccardo Blumer, LaLeggera [1996]

ALIAS Una linearità disarmante e una leggerezza [2,4 chili] dovuta alla tecnologia celata: dentro ai fogli di impiallacciato è stato infatti iniettato il poliuretano espanso. Compasso d’Oro nel 1998.

LEGNO Vico Magistretti, Marocca [1987]

DE PADOVA Rivisitazione semplice ed onesta della sedia da osteria.

LEGNO Harri Koskinen, Muu [2003]

MONTINA Ovviamente finlandese, e ovviamente a slitta. Compasso d’Oro nel 2004.

LEGNO Philippe Bestenheider, Nanook [2009]

MOROSO I costumi e i climi freddi degli eschimesi hanno ispirato la scocca di NANOOK: le geometrie ricalcano quelle dei cristalli di neve e il piano sembra la coperta delle sedie in Groenlandia. Lo spessore non raggiunge il centimetro; i disegni sono ottenuti con tecnica e stampa digitale e colorati con vernice solida sostenibile. Premio Nazionale per l’Innovazione nel 2010.

LEGNO Michael Thonet, No. 14 [1859]

GEBRUDER THONET VIENNA

Il viennese Thonet mise a punto il sistema di curvatura a vapore di un unico pezzo di legno brevettandolo nel 1841. Sedile in legno e paglia di Vienna; sei pezzi in tutto. Non c’è altro da dire.

LEGNO Ronan e Erwan Bouroullec, Osso [2011]

MATTIAZZI Sono quattro petali tagliati, levigati ed assemblati con la tecnologia digitale. Non esistono giunture ma solo incastri [in legno]. Forme primigenie dell’era digitale.

LEGNO Luca Nichetto, Robo [2010]

OFFECCT Sei pezzi, come la THONET, ma pure sostenibile [la scatola è alta 20 cm], sottile e robusta. Nei punti di giuntura il multistrato si compone di legno, feltro e metallo. Nichetto si è ispirato a un video di Bjiork del 1999.

LEGNO Egon Eiermann, Se 68 [1951]

WILDE+SPIETH E’ una delle prime sedie in cui una struttura tubolare di metallo si combina al legno. E’ talmente ergonomica che la seduta si piega ad assecondare la piegatura del ginocchio. La più copiata.

LEGNO Francesco Faccin, Stratos [2011]

DANESE Incastri di “wafer” [betulla e faggio] con giunzioni visibili.

LEGNO Catharina Lorenz, Steffen Kaz, Tria [2011]

COLE’ Tre gambe, lo scultoreo “trono” a corolla e le decorazioni impossibili ispirate a Escher.

LEGNO Nanna Ditzel, Trinidad [1993]

FREDERICIA Ovviamente danese, la creazione della Ditzel è esotica per la forma a ventaglio e il disegno a traforo.

LEGNO Gerrit T. Rietveld, Zig Zag [1934]

CASSINA Neoplasticista. E’ la sedia che ha spodestato il tubolare di metallo.

METALLO Xavier Pauchard, A Chair [1934]

TOLIX Prima sedia impilabile nella storia del Design.

METALLO Harry Bertoia, Bertoia Side Chair [1952]

KNOLL Lavorando a fianco di Eames e Saarinen: un umile filo di ferro cromato saldato a rete diviene motivo ispiratore per generazioni di designer.

METALLO Charles e Ray Eames, Eames Wire Chair-Dkr [1951]

VITRA E’ un altro lavoro ottenuto per sottrazione, all’insegna della tecnica e della leggerezza.

METALLO Junya Ishigami, Famiy Chair [2010]

LIVING DIVANI Antropomorfi e divertenti, tutti fatti con rete in tondino d’acciaio.

METALLO Hannes Wettstein, Juliette [1987]

CERRUTI BALERI Comoda, pratica, economica.

METALLO Lievore, Altherr e Molina, Leaf [2005]

ARPER Prouvè è esperto della curvatura dei fogli di metallo dando carattere all’anonima sedia dei banchi di scuola irrobustendo le gambe posteriori.

METALLO Ludwig Mies van der Rohe, MR Chair [1927]

KNOLL Tubolare cromato; seduta e schienale in tela o cuoio.

METALLO Mart Stam, S33 [1926]

THONET Viene dal Bauhaus, e si vede. Tubolare d’acciao cromato piegato a freddo, sedile in cuoio o tessuto a rete.

METALLO Enzo Mari, Sof-Sof [1972]

ROBOTS Nove elementi geometrici preformati di tondino di acciaio, assemblati a formare sedile e schienale. Il cuscino si infila in un’apposita tasca.

TESSUTO Jean-Marie Massaud, Achille [2010]

MDF ITALIA Sintesi, riduzione, leggerezza; schienale ampio e avvolgente; esili le gambe. Parte strutturale in tubolare metallico e rivestimento in gomma poliuretanica

TESSUTO Jasper Morrison, Hi Pad [1999]

CAPPELLINI Funzionale, ergonomica ed efficace, ha le imbottiture solo dove servono: seduta e schienale. Materiali: scocca in multistrato, imbottitura in poliuretano espanso e base a slitta in acciaio inox.

TESSUTO Alberto Meda, Highframe [2004]

ALIAS Rigorosa struttura in alluminio e rete in poliestere spalmato con PVC.

TESSUTO Bartoli Design, Joko [2010]

KRISTALIA Rivestimento continuo e senza sporgenze in tessuto; parte della seduta ha molle elastiche.

TESSUTO Konstantin Grcic, Mars [2003]

CLASSICON Sembra un rendering per la sollecitazione statica degli edifici o un modello digitale dell’incombro delle figure nell’animazione 3D. E poi… inaspettati giochi prismatici.

TESSUTO Rodolfo Dordoni, Mills [2011]

MINOTTI Una poltroncina che richiama quelle anni ‘50 anche per la generosa imbottitura. Un design misurato e senza eccessi alla maniera della tradizione nordica. Per l’alta tecnologia della scocca e dei rivestimenti MILLS ha un costo molto elevato.

TESSUTO Kazuhide Takahama, Tulu [1968]

ESTEL Takahama è un allievo di Dino Gavina. Sottile tondino metallico elettrosaldato e cromato, in anni in cui si preferiva ancora il tubolare.

TESSUTO Monica Armani, Wafer [2010]

MOLTENI &C La struttura è in legno massello. Scocca e schienale sono in woodstock, composto di polimeri e polvere di legno termosaldato assieme al tessuto di finitura.

CUOIO Riccardo Blumer e Matteo Borghi, BB [2008]

POLIFORM Sembra biomorfa. Per forza: ogni curva, piega, cucitura ripartisce carichi e tensioni come una creatura a esoscheletro. Il cuoio è autoportante grazie all’iniezione di poliuretano.

CUOIO Mario Bellini, Cab [1977]

CASSINA All’interno un tubolare d’acciaio. La pelle è calzata aprendo quattro cerniere lampo. E’ caro a Bellini il rapporto organico tra oggetto e persona.

CUOIO Jean Nouvel, MM01 [2003]

MATTEOGRASSI E’ una mummia. E lui utilizzerà ancora il cuoio…

CUOIO Francesco Rota, Tartan [2009]

FRAG L’intreccio di fili di cuoio naturale e colorato crea un disegno e la trama della seduta. Il motivo grafico adotta quello dei kilt scozzesi. Il tutto personificando le scelte e con una lavorazione tutta artigianale.

CUOIO Angelo Mangiarotti, Tre 3 [1978]

AGAPECASA Una lezione di stile, un foglio che fluttua.

CUOIO Jaime Hayon, Tudor [2008]

ESTABLISHED & SONS I tipi di sedie TUDOR sono 6, quante furono le mogli di Enrico VIII. La trapuntatura disegna le losanghe di un diamante. Il tutto dietro la lente dell’ironia.

PLASTICA Joe Colombo, 4867 - Universale [1967]

KARTELL Realizzata in ABS, è la prima seduta in plastica per adulti [!] a stampo unico. Le gambe sono staccabili in due posizioni.

PLASTICA Ettore Sottsass, Trono [2003]

SEGIS Una sedia con cappuccio [in finitura tipo gomma piacevole al tatto].

PLASTICA Jasper Morrison, Air Chair [2000]

MAGIS Leggera, comoda e resistente. E’ la prima realizzata con tecnologia air-moulding

PLASTICA Studio Lagranja Design, Belloch [2009]

SANTA & COLE La plastica è caricata con trucioli di legno per variare il colore. Le gambe sono in faggio o alluminio.

PLASTICA Karim Rashid, Butterfly [2003]

MAGIS Il doppio guscio in plastica ingloba la struttura in acciaio cromato. I colori sono sgargianti e le superfici lucidissime.

PLASTICA Ron Arad, Fpe [1997]

KARTELL Fantastic Plastic Elastic.

PLASTICA Studio Job, Gothic Chair [2010]

MOOOI Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda: un’icona di un passato lontanissimo. Eppure è costruita in uno stampo unico

PLASTICA Fernando e Umberto Campana, Jenette [2005]

EDRA Scherzosa, insolita e con uno schienale composto da 900 steli flessibili in policarbonato rigido ma inconsistente.

PLASTICA Ronan ed Erwan Bourouellec, Vegetal [2008]

VITRA Come in natura non vi è nulla di superfluo, così in VEGETAL parte strutturale e decorazione coincidono. E i “rami” partono proprio dalle gambe-radici. In poliammide, può esser riciclata al 100%.

PLASTICA Piergiorgio Cazzaniga, M1 [2002]

MDF Polipropilene dalla scocca unica, acciaio con diametro 1 cm e assenza di saldature. Il linguaggio deve essere semplice e immediato.

PLASTICA Antonio Citterio, Minni [1996]

TISETTANTA Accoppiamento della plastica con l’alluminio.

PLASTICA Philippe Starck, Mr. Impossible [2008]

KARTELL Ovviamente policarbonato trasparente. L’intercapedine tra le due scocche ovali e il duplice colore fanno sì che la sedia sembri galleggiare in aria.

PLASTICA Verner Panton, Panton Chair [1968]

VITRA E’ la prima sedia in plastica monoblocco [oggi polipropilene].

PLASTICA Charles e Ray Eames, Plastic Side-Dsw [1950]

VITRA E’ la prima sedia in materiale plastico prodotta in scala industriale.

PLASTICA Robin Day, Polyprop [1963]

HILLE EDUCATIONAL PRODUCTS

Ne sono stati realizzati milioni: è la sedia più diffusa al mondo.

PLASTICA Patric Norguet, Rainbow [2000]

CAPPELLINI E’ l’unica in plastica arcobaleno: un virtuosismo produttivo.

PLASTICA Giandomenico Belotti, Spaghetti [1979]

ALIAS Richiama quelle per esterni con il filo di plastica cavo che si deformava al sole.

PLASTICA Ross Lovegrove, Supernatural [2005]

MOROSO Design organico, sembra un essere vivente con testa, corpo e zampe. Per alleggerire e risparmiare lo schienale è bucherellato. E’ in polipropilene con fibra di vetro.

PLASTICA Eero Saarinen, Tulip [1956]

KNOLL INTERNATIONAL La base singola ripulisce la vista di insieme dal groviglio di gambe sotto il tavolo. Base in alluminio e scocca in plastica caricata con fibra di vetro.

PLASTICA Bartoli Design, Fauciglietti Engineering, Uno [2005]

SEGIS Forma rigorosa e senza vezzi; struttura interna in acciaio con schienale in tecnopolimero elastico per adattarsi alla schiena. Rivestimento con gomma soffice ed elastica resistente all’usura, alle macchie e all’abrasione. Compasso d’Oro nel 2005.

PLASTICA Philippe Starck, Victoria Ghost [2005]

KARTELL Intatta la sua idea: scherzare sulle forme settecentesche. Lo schienale a medaglione può essere personalizzato con scritte e immagini.

PIEGHEVOLI Gigi Sabadin, Arca [1974]

CRASSEVIG Interessante il montante-schienale si curva quando incontra la schiena divenendo anche ergonomica.

PIEGHEVOLI Marco Zanuso, Celestina [1978]

ZANATTA Picnic, campeggi… Zanuso rilegge la tradizione in chiave contemporanea e inedita, rivestendo con il cuoio le doghe e impreziosendo così una forma di design anonimo.

PIEGHEVOLI David Chipperfield, Piana [2011]

ALESSICHAIR BY LAMM Il massimo della semplicità unita all’efficienza. Piana è monomaterica, in polipropilene caricato con fibra di vetro e riciclabile al 100%. Inoltre da piegata è assolutamente piatta.

PIEGHEVOLI Giancarlo Piretti, Plia [1969]

HAWORTH E’ la prima sedia trasparente della storia del design.

PIEGHEVOLI Adam Goodrum, Stitch [2008]

CAPPELLINI Si piega a metà…

PIEGHEVOLI Dino Gavina, Tomasa [1983]

ESTEL Perizia Tecnica nella curvatura del legno massello e abilità nello snodo delle giunture.