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Articolo pubblicato il 26-8-2013 copy riproduzione riservata
di Dudi Coletti
Regolare la randa
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Nel piano velico la randa copre una po-sizione di primaria importanza e tra le diverse vele che si hanno a disposizio-ne egrave certamente la piugrave complessa da
gestire Regolarla al meglio egrave fondamentale per ottenere le migliori prestazioni possibili La com-plessitagrave delle regolazioni di questa vela sono date dal fatto che questa si deve adattare a molte situazioni diverse Andature di finezza andature portanti venti leggeri o venti forti la randa saragrave sempre quella mentre per le vele di prua si po-tragrave issare la vela piugrave adatta a ogni situazione Per poter far si che la randa possa lavorare al meglio in un range tanto vasto di situazioni si sono cre-ate una serie di regolazioni che sono in grado di modificare profondamente la forma della velaI punti di regolazione della randa sono
bull 1 la tensione della drizza
bull 2 la tensione della base
bull 3 la tensione del cunningham
bull 4 la tensione della scotta
bull 5 il vang
bull 6 le volanti o il paterazzo
bull 7 le volanti basse
bull 8 meolo di base e di balumina
bull 9 posizione del carrello sul trasto randa
Le frecce con i numeri indicano i punti di regolazione della randa come riportati nel testo
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La formaImmaginiamo di essere appena usciti dal por-to isseremo la randa facendo attenzione a non esagerare con la tensione della drizza e del tesa base non vogliamo vedere pieghe verticali o orizzontali sullrsquoinferitura Dopo aver issato anche il genoa cercheremo di mettere a punto la nostra velaSi cominceragrave con una bolina con vento medio leggero e mare calmo Cazzando la scotta randa si daragrave alla vela una forma regolare e costante lungo tutta la balumina Per far un porsquo drsquoocchio a questa regolazione le prime volte saragrave opportuno andare sulla poppa della barca e da ligrave osservare il profilo della balu-mina Questa dovragrave essere costante lungo tutta la vela in alto non dovragrave essere neacute troppo sver-golata neacute troppo ldquochiusardquo Un altro buon punto di ldquoosservazionerdquo egrave al centro della vela sotto il boma guardando verso lrsquoalto si allineeragrave il boma con la stecca piugrave alta queste dovranno essere paralleli Se la stecca tenderagrave a puntare sopra vento la balumina potrebbe essere troppo chiu-sa se la stecca punteragrave sotto vento la balumina potrebbe essere troppo svergolata Una volta fat-ta questa regolazione tornerete a poppa A que-sto punto si potrebbe verificare il caso in cui la balumina e la vela hanno la giusta forma ma il boma egrave sottovento Per portarlo sopra vento non dovrete usare la scotta questa modificherebbe la forma che avete appena creato spostando in-vece il carrello sul trasto della randa un porsquo sopra vento riuscirete a spostare il boma senza modi-ficare la forma della vela Questa regolazione egrave importante che sia fatta in collaborazione con il timoniere che egrave colui che ldquosenterdquo quanta pressio-ne la randa esercita sul timone
Il carrello del trastoCercate di usare il carrello della randa molto piugrave di quello che fate normalmente Generalmente la maggior parte dei velisti ldquocroceristirdquo usano troppo spesso la scotta dimenticandosi completamente dellrsquoesistenza del carrello che invece egrave molto im-portante Questo ci permette di muovere tutta la vela un porsquo come se questa fosse una ldquoportardquo senza cambiare continuamente forma come inve-ce accade lavorando sulla scotta Ritengo piugrave giusto mantenere un leggero svergo-lamento della randa piugrave che una vela molto ldquochiu-sardquo Alzandoci dal livello del mare lrsquointensitagrave del vento aumenta lrsquoaumento dellrsquointensitagrave del vento in alto vuol dire che nella parte alta della vela il
Cazzare troppo la drizza provoca le pieghe verti-cali vicino allrsquoalbero
Lavorando sulla scotta di randa si da la forma alla velaLo svergolamento della randa egrave corretto quando la stecca superiore egrave parallela al boma
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vento apparente ha un angolo drsquoincidenza sulla vela piugrave da poppa che in basso quindi lo sver-golamento seguiragrave meglio la direzione del ventoTorniamo al nostro esempio creata la forma della randa che ci sembra piugrave giusta osservata da pop-pa e da sotto il boma e dopo aver portato il boma al centro barca utilizzando il carrello ldquosentiamordquo al timone come ldquoreagiscerdquo la barca Dovremmo sentire la barca leggermente orziera se invece tende troppo allrsquoorza saragrave necessario spostare il carrello un porsquo sotto ventoIn caso di raffica il vento apparente si sposta ver-so poppa saragrave quindi opportuno portare il carrel-lo un porsquo sotto vento cosigrave da mantenere il giusto angolo drsquoincidenza con la vela Nel frattempo il timoniere potragrave orzare leggermente e il randista riporteragrave il carrello sopra vento Questa manovra in concerto tra timoniere e randista ha la dura-ta di frazioni di secondo ma egrave molto importante per permettere alla barca di accelerare invece di sbandare e nella seconda fase di ldquoguadagnare al ventordquoInutile che qui i ldquocroceristirdquo comincino a ldquostorce-rerdquo la bocca pensando ldquoqueste sono fisse dei regalanti io me ne vado a spasso tranquillamen-tehelliprdquo tanto sapete che in realtagrave non egrave cosigrave In-fatti anche se state a ldquospasso tranquillamenterdquo quando vedete unrsquoaltra barca che naviga nella
La scotta randa da la forma alla vela mentre il trasto la sposta lateral-menteUna volta che si egrave data la forma giusta con la scotta si dovrebbe lavo-rare quasi solo di trasto per dirigere la vela
Nella parte alta della randa il vento egrave piugrave forte di quanto sia nella parte bassa
15 mt95 kn
11 mt8 kn
5 mt7 kn
3 mt65 kn
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vostra stessa direzione non riuscite a trattenervi dal cercare di raggiungerla Cercate allora di cu-rare con piugrave attenzione la forma delle vostre vele non limitatevi a cazzare o mollare la scotta senza neanche guardare la vela avrete piugrave possibilitagrave di raggiungere il vostro ldquoavversariordquo Man mano che lrsquointensitagrave del vento aumenta saragrave opportuno portare il carrello piugrave sotto vento in modo da non avere troppa pressione sul timone Solo quando lo sbandamento cominceragrave a essere eccessivo o la tendenza allrsquoorza della barca saragrave eccessiva saragrave opportuno ldquosvergolarerdquo la randa Ricordate tutte le volte che regolate la scotta modificata la vela mentre spostando il carrello cambiate solo il suo angolo drsquoincidenza con il vento senza modi-ficarne la forma
Svergolare la randaIn caso di vento forte porteremo la vela abba-stanza svergolata Infatti ldquoscaricandordquo la pres-sione del vento dalla parte alta della vela dove la leva che si crea egrave molto maggiore rispetto a quella che si crea in basso riduciamo sensibil-mente lo sbandamento Navigando con una vela svergolata si potragrave continuare a navigare rinvian-do la necessitagrave di prendere una mano di terza-roli Con lrsquoaumentare del vento saragrave necessario tesare di piugrave la base e lrsquoinferitura della randa per portare il grasso della vela piugrave avanti e renderne piugrave magra lrsquouscita per far questo egrave sicuramente piugrave comodo tesare il cunnigham ( se la randa ne egrave dotata) piugrave che fare grandi sforzi per tesare la drizza sul winch Non fate troppo caso se la vela fileggia un porsquo vicino lrsquoalbero o se si creano delle antiestetiche pieghe vicino il punto di mura non egrave influente
Il paterazzo e le volantiCon lrsquoaumentare dellrsquointensitagrave del vento si dovragrave anche aumentare la tensione del paterazzo o del-le volanti (a seconda di come egrave armata la barca) Tesando questa manovra tenderemo a incurvare lrsquoalbero e di conseguenza smagriremo la vela In realtagrave il primo che chiederagrave di aumentare la tensione delle volanti o del paterazzo saragrave il trim-mer del genoa Saragrave lui a volere smagrire la vela di prua per primo cosigrave facendo fletteragrave lrsquoalbero smagrendo anche la randa Se la randa diventeragrave troppo piatta gli si potragrave ridare grasso tesando le volanti basse Tesando le volanti basse riportere-mo leggermente lrsquoalbero piugrave indietro nella parte centrale ingrassando la randa ma lasciando inal-terata la tensione sullo strallo quindi non modifi-
Allrsquoaumentare del vento si porta il carrello sottovento per alleggerire il timone
Al rinforzare del vento si deve smagrire la randa con il paterazzo e le volanti
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bull 1 cazziamo il paterazzo
bull 2 lrsquoalbero si comprime
bull 3 lrsquoalbero si flette verso prua
bull 4 la randa si stira
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cando la forma del genoa Un buon randista usa le volanti basse come una regolazione costante sotto raffica mollando la volante bassa la vela si smagrisce riducendo lo sbandamento in caso di calo di vento tesandola la randa si ingrassa dando piugrave potenza alla barca Torneremo ancora piugrave volte sulla regolazione della randa Sono tal-mente tante le azioni che si possono portare su questa vela che certamente un solo articolo non basta Cominciate perograve a fare un porsquo di ldquoproverdquo seguendo questi consigli di base e controllando i miglioramenti
Dudi ColettiDudi Coletti autore di questo articolo vince il mondiale Soling in Inghil-terra nel 1989 nello stes-so anno conquista anche il titolo italiano quarta classe Ior Nel 1992 egrave tailer sul Moro di Venezia di Paul Cayard con il quale vince la Louis Vuitton Cup e ac-
cede alle finali di Coppa AmericaErsquo campione italiano e campione mondiale in IMS nel 1998 e 1999 Seguono innumerevoli piazzamenti nelle grandi regate in IMS e sui Maxi YachtNel 2003 vince la regata di St Tropez e partecipa al Mondiale Maxi in Sardegna a Porto Cervo dove chiude in quarta posizione
Il vento ha rinforzato la barca che egrave avanti ha aperto la parte alta della randa per scaricare pressione mentre la barca che la segue ha ancora la randa chiusa in alto
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RM 1260 Oceanis 41 Bavaria 46 Vision
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METEOle basi della meteo
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Le basi della meteo - un corso semplice e facile da seguire che vi porteragrave a comprendere i concetti fondamentali della meteorologia
una collaborazione
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Nel piano velico la randa copre una po-sizione di primaria importanza e tra le diverse vele che si hanno a disposizio-ne egrave certamente la piugrave complessa da
gestire Regolarla al meglio egrave fondamentale per ottenere le migliori prestazioni possibili La com-plessitagrave delle regolazioni di questa vela sono date dal fatto che questa si deve adattare a molte situazioni diverse Andature di finezza andature portanti venti leggeri o venti forti la randa saragrave sempre quella mentre per le vele di prua si po-tragrave issare la vela piugrave adatta a ogni situazione Per poter far si che la randa possa lavorare al meglio in un range tanto vasto di situazioni si sono cre-ate una serie di regolazioni che sono in grado di modificare profondamente la forma della velaI punti di regolazione della randa sono
bull 1 la tensione della drizza
bull 2 la tensione della base
bull 3 la tensione del cunningham
bull 4 la tensione della scotta
bull 5 il vang
bull 6 le volanti o il paterazzo
bull 7 le volanti basse
bull 8 meolo di base e di balumina
bull 9 posizione del carrello sul trasto randa
Le frecce con i numeri indicano i punti di regolazione della randa come riportati nel testo
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La formaImmaginiamo di essere appena usciti dal por-to isseremo la randa facendo attenzione a non esagerare con la tensione della drizza e del tesa base non vogliamo vedere pieghe verticali o orizzontali sullrsquoinferitura Dopo aver issato anche il genoa cercheremo di mettere a punto la nostra velaSi cominceragrave con una bolina con vento medio leggero e mare calmo Cazzando la scotta randa si daragrave alla vela una forma regolare e costante lungo tutta la balumina Per far un porsquo drsquoocchio a questa regolazione le prime volte saragrave opportuno andare sulla poppa della barca e da ligrave osservare il profilo della balu-mina Questa dovragrave essere costante lungo tutta la vela in alto non dovragrave essere neacute troppo sver-golata neacute troppo ldquochiusardquo Un altro buon punto di ldquoosservazionerdquo egrave al centro della vela sotto il boma guardando verso lrsquoalto si allineeragrave il boma con la stecca piugrave alta queste dovranno essere paralleli Se la stecca tenderagrave a puntare sopra vento la balumina potrebbe essere troppo chiu-sa se la stecca punteragrave sotto vento la balumina potrebbe essere troppo svergolata Una volta fat-ta questa regolazione tornerete a poppa A que-sto punto si potrebbe verificare il caso in cui la balumina e la vela hanno la giusta forma ma il boma egrave sottovento Per portarlo sopra vento non dovrete usare la scotta questa modificherebbe la forma che avete appena creato spostando in-vece il carrello sul trasto della randa un porsquo sopra vento riuscirete a spostare il boma senza modi-ficare la forma della vela Questa regolazione egrave importante che sia fatta in collaborazione con il timoniere che egrave colui che ldquosenterdquo quanta pressio-ne la randa esercita sul timone
Il carrello del trastoCercate di usare il carrello della randa molto piugrave di quello che fate normalmente Generalmente la maggior parte dei velisti ldquocroceristirdquo usano troppo spesso la scotta dimenticandosi completamente dellrsquoesistenza del carrello che invece egrave molto im-portante Questo ci permette di muovere tutta la vela un porsquo come se questa fosse una ldquoportardquo senza cambiare continuamente forma come inve-ce accade lavorando sulla scotta Ritengo piugrave giusto mantenere un leggero svergo-lamento della randa piugrave che una vela molto ldquochiu-sardquo Alzandoci dal livello del mare lrsquointensitagrave del vento aumenta lrsquoaumento dellrsquointensitagrave del vento in alto vuol dire che nella parte alta della vela il
Cazzare troppo la drizza provoca le pieghe verti-cali vicino allrsquoalbero
Lavorando sulla scotta di randa si da la forma alla velaLo svergolamento della randa egrave corretto quando la stecca superiore egrave parallela al boma
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vento apparente ha un angolo drsquoincidenza sulla vela piugrave da poppa che in basso quindi lo sver-golamento seguiragrave meglio la direzione del ventoTorniamo al nostro esempio creata la forma della randa che ci sembra piugrave giusta osservata da pop-pa e da sotto il boma e dopo aver portato il boma al centro barca utilizzando il carrello ldquosentiamordquo al timone come ldquoreagiscerdquo la barca Dovremmo sentire la barca leggermente orziera se invece tende troppo allrsquoorza saragrave necessario spostare il carrello un porsquo sotto ventoIn caso di raffica il vento apparente si sposta ver-so poppa saragrave quindi opportuno portare il carrel-lo un porsquo sotto vento cosigrave da mantenere il giusto angolo drsquoincidenza con la vela Nel frattempo il timoniere potragrave orzare leggermente e il randista riporteragrave il carrello sopra vento Questa manovra in concerto tra timoniere e randista ha la dura-ta di frazioni di secondo ma egrave molto importante per permettere alla barca di accelerare invece di sbandare e nella seconda fase di ldquoguadagnare al ventordquoInutile che qui i ldquocroceristirdquo comincino a ldquostorce-rerdquo la bocca pensando ldquoqueste sono fisse dei regalanti io me ne vado a spasso tranquillamen-tehelliprdquo tanto sapete che in realtagrave non egrave cosigrave In-fatti anche se state a ldquospasso tranquillamenterdquo quando vedete unrsquoaltra barca che naviga nella
La scotta randa da la forma alla vela mentre il trasto la sposta lateral-menteUna volta che si egrave data la forma giusta con la scotta si dovrebbe lavo-rare quasi solo di trasto per dirigere la vela
Nella parte alta della randa il vento egrave piugrave forte di quanto sia nella parte bassa
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5 mt7 kn
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vostra stessa direzione non riuscite a trattenervi dal cercare di raggiungerla Cercate allora di cu-rare con piugrave attenzione la forma delle vostre vele non limitatevi a cazzare o mollare la scotta senza neanche guardare la vela avrete piugrave possibilitagrave di raggiungere il vostro ldquoavversariordquo Man mano che lrsquointensitagrave del vento aumenta saragrave opportuno portare il carrello piugrave sotto vento in modo da non avere troppa pressione sul timone Solo quando lo sbandamento cominceragrave a essere eccessivo o la tendenza allrsquoorza della barca saragrave eccessiva saragrave opportuno ldquosvergolarerdquo la randa Ricordate tutte le volte che regolate la scotta modificata la vela mentre spostando il carrello cambiate solo il suo angolo drsquoincidenza con il vento senza modi-ficarne la forma
Svergolare la randaIn caso di vento forte porteremo la vela abba-stanza svergolata Infatti ldquoscaricandordquo la pres-sione del vento dalla parte alta della vela dove la leva che si crea egrave molto maggiore rispetto a quella che si crea in basso riduciamo sensibil-mente lo sbandamento Navigando con una vela svergolata si potragrave continuare a navigare rinvian-do la necessitagrave di prendere una mano di terza-roli Con lrsquoaumentare del vento saragrave necessario tesare di piugrave la base e lrsquoinferitura della randa per portare il grasso della vela piugrave avanti e renderne piugrave magra lrsquouscita per far questo egrave sicuramente piugrave comodo tesare il cunnigham ( se la randa ne egrave dotata) piugrave che fare grandi sforzi per tesare la drizza sul winch Non fate troppo caso se la vela fileggia un porsquo vicino lrsquoalbero o se si creano delle antiestetiche pieghe vicino il punto di mura non egrave influente
Il paterazzo e le volantiCon lrsquoaumentare dellrsquointensitagrave del vento si dovragrave anche aumentare la tensione del paterazzo o del-le volanti (a seconda di come egrave armata la barca) Tesando questa manovra tenderemo a incurvare lrsquoalbero e di conseguenza smagriremo la vela In realtagrave il primo che chiederagrave di aumentare la tensione delle volanti o del paterazzo saragrave il trim-mer del genoa Saragrave lui a volere smagrire la vela di prua per primo cosigrave facendo fletteragrave lrsquoalbero smagrendo anche la randa Se la randa diventeragrave troppo piatta gli si potragrave ridare grasso tesando le volanti basse Tesando le volanti basse riportere-mo leggermente lrsquoalbero piugrave indietro nella parte centrale ingrassando la randa ma lasciando inal-terata la tensione sullo strallo quindi non modifi-
Allrsquoaumentare del vento si porta il carrello sottovento per alleggerire il timone
Al rinforzare del vento si deve smagrire la randa con il paterazzo e le volanti
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bull 1 cazziamo il paterazzo
bull 2 lrsquoalbero si comprime
bull 3 lrsquoalbero si flette verso prua
bull 4 la randa si stira
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cando la forma del genoa Un buon randista usa le volanti basse come una regolazione costante sotto raffica mollando la volante bassa la vela si smagrisce riducendo lo sbandamento in caso di calo di vento tesandola la randa si ingrassa dando piugrave potenza alla barca Torneremo ancora piugrave volte sulla regolazione della randa Sono tal-mente tante le azioni che si possono portare su questa vela che certamente un solo articolo non basta Cominciate perograve a fare un porsquo di ldquoproverdquo seguendo questi consigli di base e controllando i miglioramenti
Dudi ColettiDudi Coletti autore di questo articolo vince il mondiale Soling in Inghil-terra nel 1989 nello stes-so anno conquista anche il titolo italiano quarta classe Ior Nel 1992 egrave tailer sul Moro di Venezia di Paul Cayard con il quale vince la Louis Vuitton Cup e ac-
cede alle finali di Coppa AmericaErsquo campione italiano e campione mondiale in IMS nel 1998 e 1999 Seguono innumerevoli piazzamenti nelle grandi regate in IMS e sui Maxi YachtNel 2003 vince la regata di St Tropez e partecipa al Mondiale Maxi in Sardegna a Porto Cervo dove chiude in quarta posizione
Il vento ha rinforzato la barca che egrave avanti ha aperto la parte alta della randa per scaricare pressione mentre la barca che la segue ha ancora la randa chiusa in alto
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Sun Odyssey 469 Impression 394 Io Navigo Salona 41 Solaris 42 Bavaria 33
Liberare lrsquoancora
Uomo in mare
The StormFastenet lsquo79
Il cumolo-nembo
Preparare lrsquoormeggio
Habe 660 Elan 350 Eliche Tofinou 12
S Odyssey 379
RM 1260 Oceanis 41 Bavaria 46 Vision
Visita alla barca
Grand Soleil 43
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Le basi della meteo - un corso semplice e facile da seguire che vi porteragrave a comprendere i concetti fondamentali della meteorologia
una collaborazione
18settembre1deg uscita
La formaImmaginiamo di essere appena usciti dal por-to isseremo la randa facendo attenzione a non esagerare con la tensione della drizza e del tesa base non vogliamo vedere pieghe verticali o orizzontali sullrsquoinferitura Dopo aver issato anche il genoa cercheremo di mettere a punto la nostra velaSi cominceragrave con una bolina con vento medio leggero e mare calmo Cazzando la scotta randa si daragrave alla vela una forma regolare e costante lungo tutta la balumina Per far un porsquo drsquoocchio a questa regolazione le prime volte saragrave opportuno andare sulla poppa della barca e da ligrave osservare il profilo della balu-mina Questa dovragrave essere costante lungo tutta la vela in alto non dovragrave essere neacute troppo sver-golata neacute troppo ldquochiusardquo Un altro buon punto di ldquoosservazionerdquo egrave al centro della vela sotto il boma guardando verso lrsquoalto si allineeragrave il boma con la stecca piugrave alta queste dovranno essere paralleli Se la stecca tenderagrave a puntare sopra vento la balumina potrebbe essere troppo chiu-sa se la stecca punteragrave sotto vento la balumina potrebbe essere troppo svergolata Una volta fat-ta questa regolazione tornerete a poppa A que-sto punto si potrebbe verificare il caso in cui la balumina e la vela hanno la giusta forma ma il boma egrave sottovento Per portarlo sopra vento non dovrete usare la scotta questa modificherebbe la forma che avete appena creato spostando in-vece il carrello sul trasto della randa un porsquo sopra vento riuscirete a spostare il boma senza modi-ficare la forma della vela Questa regolazione egrave importante che sia fatta in collaborazione con il timoniere che egrave colui che ldquosenterdquo quanta pressio-ne la randa esercita sul timone
Il carrello del trastoCercate di usare il carrello della randa molto piugrave di quello che fate normalmente Generalmente la maggior parte dei velisti ldquocroceristirdquo usano troppo spesso la scotta dimenticandosi completamente dellrsquoesistenza del carrello che invece egrave molto im-portante Questo ci permette di muovere tutta la vela un porsquo come se questa fosse una ldquoportardquo senza cambiare continuamente forma come inve-ce accade lavorando sulla scotta Ritengo piugrave giusto mantenere un leggero svergo-lamento della randa piugrave che una vela molto ldquochiu-sardquo Alzandoci dal livello del mare lrsquointensitagrave del vento aumenta lrsquoaumento dellrsquointensitagrave del vento in alto vuol dire che nella parte alta della vela il
Cazzare troppo la drizza provoca le pieghe verti-cali vicino allrsquoalbero
Lavorando sulla scotta di randa si da la forma alla velaLo svergolamento della randa egrave corretto quando la stecca superiore egrave parallela al boma
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vento apparente ha un angolo drsquoincidenza sulla vela piugrave da poppa che in basso quindi lo sver-golamento seguiragrave meglio la direzione del ventoTorniamo al nostro esempio creata la forma della randa che ci sembra piugrave giusta osservata da pop-pa e da sotto il boma e dopo aver portato il boma al centro barca utilizzando il carrello ldquosentiamordquo al timone come ldquoreagiscerdquo la barca Dovremmo sentire la barca leggermente orziera se invece tende troppo allrsquoorza saragrave necessario spostare il carrello un porsquo sotto ventoIn caso di raffica il vento apparente si sposta ver-so poppa saragrave quindi opportuno portare il carrel-lo un porsquo sotto vento cosigrave da mantenere il giusto angolo drsquoincidenza con la vela Nel frattempo il timoniere potragrave orzare leggermente e il randista riporteragrave il carrello sopra vento Questa manovra in concerto tra timoniere e randista ha la dura-ta di frazioni di secondo ma egrave molto importante per permettere alla barca di accelerare invece di sbandare e nella seconda fase di ldquoguadagnare al ventordquoInutile che qui i ldquocroceristirdquo comincino a ldquostorce-rerdquo la bocca pensando ldquoqueste sono fisse dei regalanti io me ne vado a spasso tranquillamen-tehelliprdquo tanto sapete che in realtagrave non egrave cosigrave In-fatti anche se state a ldquospasso tranquillamenterdquo quando vedete unrsquoaltra barca che naviga nella
La scotta randa da la forma alla vela mentre il trasto la sposta lateral-menteUna volta che si egrave data la forma giusta con la scotta si dovrebbe lavo-rare quasi solo di trasto per dirigere la vela
Nella parte alta della randa il vento egrave piugrave forte di quanto sia nella parte bassa
15 mt95 kn
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vostra stessa direzione non riuscite a trattenervi dal cercare di raggiungerla Cercate allora di cu-rare con piugrave attenzione la forma delle vostre vele non limitatevi a cazzare o mollare la scotta senza neanche guardare la vela avrete piugrave possibilitagrave di raggiungere il vostro ldquoavversariordquo Man mano che lrsquointensitagrave del vento aumenta saragrave opportuno portare il carrello piugrave sotto vento in modo da non avere troppa pressione sul timone Solo quando lo sbandamento cominceragrave a essere eccessivo o la tendenza allrsquoorza della barca saragrave eccessiva saragrave opportuno ldquosvergolarerdquo la randa Ricordate tutte le volte che regolate la scotta modificata la vela mentre spostando il carrello cambiate solo il suo angolo drsquoincidenza con il vento senza modi-ficarne la forma
Svergolare la randaIn caso di vento forte porteremo la vela abba-stanza svergolata Infatti ldquoscaricandordquo la pres-sione del vento dalla parte alta della vela dove la leva che si crea egrave molto maggiore rispetto a quella che si crea in basso riduciamo sensibil-mente lo sbandamento Navigando con una vela svergolata si potragrave continuare a navigare rinvian-do la necessitagrave di prendere una mano di terza-roli Con lrsquoaumentare del vento saragrave necessario tesare di piugrave la base e lrsquoinferitura della randa per portare il grasso della vela piugrave avanti e renderne piugrave magra lrsquouscita per far questo egrave sicuramente piugrave comodo tesare il cunnigham ( se la randa ne egrave dotata) piugrave che fare grandi sforzi per tesare la drizza sul winch Non fate troppo caso se la vela fileggia un porsquo vicino lrsquoalbero o se si creano delle antiestetiche pieghe vicino il punto di mura non egrave influente
Il paterazzo e le volantiCon lrsquoaumentare dellrsquointensitagrave del vento si dovragrave anche aumentare la tensione del paterazzo o del-le volanti (a seconda di come egrave armata la barca) Tesando questa manovra tenderemo a incurvare lrsquoalbero e di conseguenza smagriremo la vela In realtagrave il primo che chiederagrave di aumentare la tensione delle volanti o del paterazzo saragrave il trim-mer del genoa Saragrave lui a volere smagrire la vela di prua per primo cosigrave facendo fletteragrave lrsquoalbero smagrendo anche la randa Se la randa diventeragrave troppo piatta gli si potragrave ridare grasso tesando le volanti basse Tesando le volanti basse riportere-mo leggermente lrsquoalbero piugrave indietro nella parte centrale ingrassando la randa ma lasciando inal-terata la tensione sullo strallo quindi non modifi-
Allrsquoaumentare del vento si porta il carrello sottovento per alleggerire il timone
Al rinforzare del vento si deve smagrire la randa con il paterazzo e le volanti
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cando la forma del genoa Un buon randista usa le volanti basse come una regolazione costante sotto raffica mollando la volante bassa la vela si smagrisce riducendo lo sbandamento in caso di calo di vento tesandola la randa si ingrassa dando piugrave potenza alla barca Torneremo ancora piugrave volte sulla regolazione della randa Sono tal-mente tante le azioni che si possono portare su questa vela che certamente un solo articolo non basta Cominciate perograve a fare un porsquo di ldquoproverdquo seguendo questi consigli di base e controllando i miglioramenti
Dudi ColettiDudi Coletti autore di questo articolo vince il mondiale Soling in Inghil-terra nel 1989 nello stes-so anno conquista anche il titolo italiano quarta classe Ior Nel 1992 egrave tailer sul Moro di Venezia di Paul Cayard con il quale vince la Louis Vuitton Cup e ac-
cede alle finali di Coppa AmericaErsquo campione italiano e campione mondiale in IMS nel 1998 e 1999 Seguono innumerevoli piazzamenti nelle grandi regate in IMS e sui Maxi YachtNel 2003 vince la regata di St Tropez e partecipa al Mondiale Maxi in Sardegna a Porto Cervo dove chiude in quarta posizione
Il vento ha rinforzato la barca che egrave avanti ha aperto la parte alta della randa per scaricare pressione mentre la barca che la segue ha ancora la randa chiusa in alto
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vento apparente ha un angolo drsquoincidenza sulla vela piugrave da poppa che in basso quindi lo sver-golamento seguiragrave meglio la direzione del ventoTorniamo al nostro esempio creata la forma della randa che ci sembra piugrave giusta osservata da pop-pa e da sotto il boma e dopo aver portato il boma al centro barca utilizzando il carrello ldquosentiamordquo al timone come ldquoreagiscerdquo la barca Dovremmo sentire la barca leggermente orziera se invece tende troppo allrsquoorza saragrave necessario spostare il carrello un porsquo sotto ventoIn caso di raffica il vento apparente si sposta ver-so poppa saragrave quindi opportuno portare il carrel-lo un porsquo sotto vento cosigrave da mantenere il giusto angolo drsquoincidenza con la vela Nel frattempo il timoniere potragrave orzare leggermente e il randista riporteragrave il carrello sopra vento Questa manovra in concerto tra timoniere e randista ha la dura-ta di frazioni di secondo ma egrave molto importante per permettere alla barca di accelerare invece di sbandare e nella seconda fase di ldquoguadagnare al ventordquoInutile che qui i ldquocroceristirdquo comincino a ldquostorce-rerdquo la bocca pensando ldquoqueste sono fisse dei regalanti io me ne vado a spasso tranquillamen-tehelliprdquo tanto sapete che in realtagrave non egrave cosigrave In-fatti anche se state a ldquospasso tranquillamenterdquo quando vedete unrsquoaltra barca che naviga nella
La scotta randa da la forma alla vela mentre il trasto la sposta lateral-menteUna volta che si egrave data la forma giusta con la scotta si dovrebbe lavo-rare quasi solo di trasto per dirigere la vela
Nella parte alta della randa il vento egrave piugrave forte di quanto sia nella parte bassa
15 mt95 kn
11 mt8 kn
5 mt7 kn
3 mt65 kn
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vostra stessa direzione non riuscite a trattenervi dal cercare di raggiungerla Cercate allora di cu-rare con piugrave attenzione la forma delle vostre vele non limitatevi a cazzare o mollare la scotta senza neanche guardare la vela avrete piugrave possibilitagrave di raggiungere il vostro ldquoavversariordquo Man mano che lrsquointensitagrave del vento aumenta saragrave opportuno portare il carrello piugrave sotto vento in modo da non avere troppa pressione sul timone Solo quando lo sbandamento cominceragrave a essere eccessivo o la tendenza allrsquoorza della barca saragrave eccessiva saragrave opportuno ldquosvergolarerdquo la randa Ricordate tutte le volte che regolate la scotta modificata la vela mentre spostando il carrello cambiate solo il suo angolo drsquoincidenza con il vento senza modi-ficarne la forma
Svergolare la randaIn caso di vento forte porteremo la vela abba-stanza svergolata Infatti ldquoscaricandordquo la pres-sione del vento dalla parte alta della vela dove la leva che si crea egrave molto maggiore rispetto a quella che si crea in basso riduciamo sensibil-mente lo sbandamento Navigando con una vela svergolata si potragrave continuare a navigare rinvian-do la necessitagrave di prendere una mano di terza-roli Con lrsquoaumentare del vento saragrave necessario tesare di piugrave la base e lrsquoinferitura della randa per portare il grasso della vela piugrave avanti e renderne piugrave magra lrsquouscita per far questo egrave sicuramente piugrave comodo tesare il cunnigham ( se la randa ne egrave dotata) piugrave che fare grandi sforzi per tesare la drizza sul winch Non fate troppo caso se la vela fileggia un porsquo vicino lrsquoalbero o se si creano delle antiestetiche pieghe vicino il punto di mura non egrave influente
Il paterazzo e le volantiCon lrsquoaumentare dellrsquointensitagrave del vento si dovragrave anche aumentare la tensione del paterazzo o del-le volanti (a seconda di come egrave armata la barca) Tesando questa manovra tenderemo a incurvare lrsquoalbero e di conseguenza smagriremo la vela In realtagrave il primo che chiederagrave di aumentare la tensione delle volanti o del paterazzo saragrave il trim-mer del genoa Saragrave lui a volere smagrire la vela di prua per primo cosigrave facendo fletteragrave lrsquoalbero smagrendo anche la randa Se la randa diventeragrave troppo piatta gli si potragrave ridare grasso tesando le volanti basse Tesando le volanti basse riportere-mo leggermente lrsquoalbero piugrave indietro nella parte centrale ingrassando la randa ma lasciando inal-terata la tensione sullo strallo quindi non modifi-
Allrsquoaumentare del vento si porta il carrello sottovento per alleggerire il timone
Al rinforzare del vento si deve smagrire la randa con il paterazzo e le volanti
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bull 1 cazziamo il paterazzo
bull 2 lrsquoalbero si comprime
bull 3 lrsquoalbero si flette verso prua
bull 4 la randa si stira
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Dudi ColettiDudi Coletti autore di questo articolo vince il mondiale Soling in Inghil-terra nel 1989 nello stes-so anno conquista anche il titolo italiano quarta classe Ior Nel 1992 egrave tailer sul Moro di Venezia di Paul Cayard con il quale vince la Louis Vuitton Cup e ac-
cede alle finali di Coppa AmericaErsquo campione italiano e campione mondiale in IMS nel 1998 e 1999 Seguono innumerevoli piazzamenti nelle grandi regate in IMS e sui Maxi YachtNel 2003 vince la regata di St Tropez e partecipa al Mondiale Maxi in Sardegna a Porto Cervo dove chiude in quarta posizione
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Svergolare la randaIn caso di vento forte porteremo la vela abba-stanza svergolata Infatti ldquoscaricandordquo la pres-sione del vento dalla parte alta della vela dove la leva che si crea egrave molto maggiore rispetto a quella che si crea in basso riduciamo sensibil-mente lo sbandamento Navigando con una vela svergolata si potragrave continuare a navigare rinvian-do la necessitagrave di prendere una mano di terza-roli Con lrsquoaumentare del vento saragrave necessario tesare di piugrave la base e lrsquoinferitura della randa per portare il grasso della vela piugrave avanti e renderne piugrave magra lrsquouscita per far questo egrave sicuramente piugrave comodo tesare il cunnigham ( se la randa ne egrave dotata) piugrave che fare grandi sforzi per tesare la drizza sul winch Non fate troppo caso se la vela fileggia un porsquo vicino lrsquoalbero o se si creano delle antiestetiche pieghe vicino il punto di mura non egrave influente
Il paterazzo e le volantiCon lrsquoaumentare dellrsquointensitagrave del vento si dovragrave anche aumentare la tensione del paterazzo o del-le volanti (a seconda di come egrave armata la barca) Tesando questa manovra tenderemo a incurvare lrsquoalbero e di conseguenza smagriremo la vela In realtagrave il primo che chiederagrave di aumentare la tensione delle volanti o del paterazzo saragrave il trim-mer del genoa Saragrave lui a volere smagrire la vela di prua per primo cosigrave facendo fletteragrave lrsquoalbero smagrendo anche la randa Se la randa diventeragrave troppo piatta gli si potragrave ridare grasso tesando le volanti basse Tesando le volanti basse riportere-mo leggermente lrsquoalbero piugrave indietro nella parte centrale ingrassando la randa ma lasciando inal-terata la tensione sullo strallo quindi non modifi-
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