REGIONE CALABRIA alla Borsa Internazionale del Turismo a ... · e sul superamento della...

Post on 17-Feb-2019

213 views 0 download

Transcript of REGIONE CALABRIA alla Borsa Internazionale del Turismo a ... · e sul superamento della...

“Pur essendo la Calabria la regione a più altapotenzialità turistica meridionale” - ci spiega infat-ti l’Assessore Regionale al Turismo DamianoGuagliardi - “essa non sarà mai adeguatamentecompetitiva se persisterà l’attuale sistema di mobi-lità e di infrastrutture. I collegamenti con il Nord Italia e con l’Europarichiedono, purtroppo, tempi lunghi. Se poi alledistanze si uniscono i deficit cronici, il quadro èancora più scoraggiante. Tardano a concludersi ilavori sulla A3, il sistema ferroviario è inadeguato eobsoleto e l’infrastrutturazione portuale non riescea decollare. Tuttavia, quant’anche questi sistemi fossero almassimo della loro efficienza, il quadro complessi-vo non sarebbe in grado di dare risposte efficaciper rompere l’isolamento. Occorre chiedersi inquali modi la Calabria e l’economia calabrese pos-sano ridurre i tempi di percorrenza per i mercatiche vanno oltre l’Italia Centrale e superare ledistanze del mare per collegarsi ai paesi delMediterraneo dopo il 2010. Quando si sostiene lanecessità di un aeroporto per il nord della regione,capace di potenziare un’area importante dell’econo-mia agricola e turistica come quella della piana diSibari, non lo si fa per provincialismo culturale, main seguito ad un’accurata analisi sullo sviluppo esulla competitività dei mercati, compreso quelloturistico.

Attrezzare la Calabria di quattro piste di atterraggioe prevedere un’unica gestione del sistema aeropor-tuale, magari specializzandosi con vettori di picco-la dimensione o con forme di aereo-taxi per il tra-sporto delle persone, può, invece, rappresentare lasvolta innovativa sui cui puntare per velocizzare itempi di arrivo nel territorio e per facilitare unapolitica di riduzione dei costi dei voli che, allo statoattuale - subendo il monopolio di Alitalia, sia lavecchia azienda sia la nuova - non è in grado difavorire la competitività del trasporto aereo calabre-se. L’approvazione della legge regionale n. 8/2008sulla riorganizzazione del sistema turistico calabre-se, avvenuta qualche mese prima della mia nominaad Assessore al Turismo, mi ha indicato da subitoil sentiero da intraprendere: procedere speditamen-te verso la sua applicazione per consentire tempiceleri alla spesa prevista negli Assi Turismo e BeniCulturali della programmazione comunitaria.Costituito il Comitato istituzionale, abrogate le partidella legge contestate dal governo, approvato ilregolamento per l’albergo diffuso e avviato il fun-zionamento del Sistema Informativo Turistico si èpassati all’approvazione del regolamento che isti-tuisce i STL - Sistemi Turistici Locali - e all’elabo-razione del testo della Carta dei Diritti del Turista. La Parte prima della legge n°8/2008 sarà intera-mente attuata con l’approvazione del PRSTS, Piano

Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile, entro il30 giugno prossimo. Il ritardo legislativo degli annipassati non ci permette di perdere ulteriormentetempo. Il caos normativo, l’approssimazione orga-nizzativa, la solitudine di molti operatori costretti alavorare senza un contesto programmatico genera-le, possono diventare, se non si interviene in tempibrevi, impedimenti insormontabili per il decollo delturismo calabrese. L’impegno prioritario è l’elaborazione di un indiriz-zo strategico mediante il quale, utilizzando adegua-tamente le risorse comunitarie, sia possibile svi-luppare la domanda e costruire offerte che puntinoall’incremento delle presenze e all’allungamentodella stagione turistica. Tuttavia, c’è bisogno di unprofondo e articolato intervento normativo capacedi costruire un solido sistema turistico calabrese. Bisogna considerare che la Calabria è tra le regio-ni italiane la più giovane in materia di imprendito-ria turistica; che in quasi tutti i Comuni calabresi ladelega al turismo praticamente non esiste, o silimita all’organizzazione di sagre; e infine che ilsistema di accoglienza alberghiero è carente nellecittà capoluogo come nei più grandi comuni, fatto-re che non agevola, nel medio periodo, l’espansio-ne del mercato turistico da quello esclusivamenteestivo a quello destagionalizzato, rendendo più dif-ficile anche il dispiegarsi di un’evoluta offerta chesi rivolge al turismo sostenibile.

Il confronto, pertanto, serve per individuare unalinea di azione comune e, soprattutto, per ricercareuna consapevole condivisione delle grandi oppor-tunità di sviluppo che offre la materia”. L’altra grande criticità del turismo locale è legata,invece, alla storia stessa della regione. La competitività richiede anche e soprattutto risor-se umane: la formazione costante di figure impren-ditoriali e l’attenzione al potenziamento della loroprofessionalità è la strada su cui proseguire, riser-vando all’UniCal ed alle altre Università calabresiun ruolo strategico nella costruzione delle profes-sioni turistiche e dei saperi scientifici di supporto.“Manca inoltre” - aggiunge l’Assessore Guagliardi- “un adeguato e competitivo sistema di tour ope-rator calabresi. Occorre indirizzare gli operatoriverso forme di collaborazione e di mutualità, utiliz-zando le grandi e variegate offerte regionali. Laquarta criticità, di natura strategica, è invece con-centrata sulle nostre città più importanti. Essedovranno diventare anche città turistiche, poten-ziando da una parte la struttura di accoglienza eindividuando e costruendo dall’altra quei micro-attrattori turistici che possano trasformarle in luo-ghi di accoglienza e visita. La cultura di villaggio,aggregante e accogliente, che si ritrova nella gentedi Calabria delle aree interne; il dispiegarsi antro-pologico dell’esistenza dei calabresi, tramite lefeste religiose e popolari, i miti legati al cibo e allestagioni, al ciclo della vita dell’uomo; l’immensopatrimonio culturale portato dalle minoranze lin-guistiche o legato al mondo della fede; questi e altriancora, come i luoghi e i sapori dell’ enogastrono-mia calabrese, sono i volti dei tanti turismi che sivogliono mettere a sistema per vendere l’intero ter-ritorio come unica offerta. C’è bisogno dell’interazione e della comunicazione,della conoscenza e del dialogo.

Stiamo investendo e programmando sul turismosociale, ma contemporaneamente è necessariocontinuare sulla strada di attuazione della leggeregionale n. 8 del 2008, soprattutto per rispettare itempi di elaborazione del primo PRSTS.Concentrarsi infine sul marchio di qualità per pro-grammare e razionalizzare l’essere stesso del turi-smo sostenibile calabrese è una sfida importanteche si rivolge alle imprese e alle autonomie locali.È lo strumento etico e convenzionale per presenta-re la correttezza dell’offerta senza ingannare con

falsi mediatici il movimento turistico, per creare unpatto di lealtà tra utenza, impresa e istituzione. In questa direzione va anche la produzione dellaprima Carta dei Diritti del Turista di questa regione:un documento importante al servizio dell’ utenza edelle imprese; uno strumento utile per il coinvolgi-mento dei Comuni che in questo senso dovrannoessere i veri protagonisti della rimodulazione del-l’organizzazione turistica regionale”.

Turismo: un termine divenuto in Calabriaquasi una parola magica, sulla quale siriversano continue attese di rilancio del-

l’economia regionale. In essa si racchiudonosignificati plurimi: tesori e risorse naturali, pro-poste e speranze, ricerca e saperi, monumenti earte. Turismo è il clima mediterraneo, il sole, lespiagge dello Jonio e del Tirreno, i boschi della

montagna, i colori. È la cultura generata dallastoria di popoli come gli Ausoni, gli Enotri, iBruzi, i Greci ed i Romani, fino ai GreciBizantini, agli Svevi, ai Normanni, agliAragonesi, agli Angioini. Si nutre delle culturemediterranee delle comunità di lingua albanese,greca e occitana; dei sapori mediterranei, del-l’olio, del vino, dei prodotti agroalimentari tipi-

ci; della religiosità di santi come Francesco diPaola e Nilo da Rossano, o dell’ingegno diTommaso Campanella, Bernardino Telesio,Gioacchino da Fiore, Leonzio Pilato, DomenicoMauro. Tuttavia, se questi sono alcuni dei pos-sibili attrattori turistici di questa regione, biso-gna non tacere sulle grandi criticità che neimpediscono il decollo.

La Calabria ha avuto dal 2000 al 2007 unperiodo di grande sviluppo turistico, miglio-rando la propria quota di mercato nazionale

in termini di presenze dall’1,9% al 2,2%, con unavariazione del 39% ed un tasso d’incrementomedio annuo del 4,8%.Nel 2008 si è interrotta questa serie favorevolefacendo registrare una contrazione delle presen-ze pari all’1,9% che risulta ancor più accentuataper il comparto nazionale.Dal 2000 al 2007 si è registrata una presenzapercentuale di stranieri sul totale degli arrivi conun tasso medio annuo pari al 8,3%, a fronte di unaumento nazionale del 2,2% e del Sud Italiadell’1,8%. Nel Mezzogiorno quasi la metà del movimentoturistico (46,6%) dei nazionali è dovuta ai resi-denti nell’area, mentre vi si reca solo il 18% deiresidenti nel Centro Nord. Esiste, dunque, unproblema di appeal: in particolare in Calabria,dove il 58,8% del movimento interno è determi-nato dai residenti. Occorre realizzare un ProgettoAttrattiva Sud Italia, articolato secondo due linee:

una di consolidamento per il turismo di prossi-mità, una di valorizzazione e sviluppo per i turi-sti del Centro nord.I miglioramenti riscontrati dal 2000 al 2008riguardano in particolare il sistema alberghiero: ilnumero di esercizi è cresciuto del 77,7% con unincremento di posti letto del 2,7%. Nell’extraalberghiero, però, a fronte di una crescita notevo-le degli esercizi i posti letto diminuiscono, pervia dell’effetto sostituzione tra le grandi strutturee le piccole. Muta il sistema d’accoglienza: diminuisconocampeggi e villaggi a favore di una ricettivitànuova - agriturismo, B&B, alloggi privati - emuta la domanda con il diffondersi di un turismoindipendent, fatto di low cost e internet.Il limite alla valorizzazione della regione è datodall’essere percepita per la sua mono-valenzabalneare e/o come destinazione a buon mercato.Occorre puntare sulla formazione degli operatorie sul superamento della stagionalità dell’offertaturistica, possedendo la Calabria clima, tradizio-ni, storia arte e cultura da offrire per tutto l’anno.

Alcuni dati sul Turismo in Calabria

Circondata per circa 200Km di costa dal Tirreno

a nord e dallo Jonio a sud,con un territorio interessatodal graduale decrescere delmassiccio aspromontanoverso la costa stessa, laprovincia di Reggio Cala-bria rappresenta la cosid-detta «punta dello stivale»d’Italia. L'estremità dellapenisola calabrese si pre-senta come il «cuore delMediterraneo», sia per la

propria posizione di colle-gamento tra oriente edoccidente sia per il partico-lare clima mite - favorevoleper il turismo, ma ancheper la preservazione di spe-cie vegetali uniche almondo, come il bergamot-to, il gelsomino, l'annona

«cherimolia» e la ginestra -che permane tutto l'anno. Ilfascino “mediterraneo”delle tre costiere - quellatirrenica, quella jonica equella “dello Stretto” - ren-dono Reggio una località dieccezionale interesse turi-stico: vocazione che vienesempre più assecondatadalle lungimiranti politicheportate avanti in questi ulti-mi anni dall’Amministrazio-ne Provinciale.

www.provincia.rc.it

Vibo Valentia: un territorio splendido da visitare e scoprire

www.provincia.rc.it

Un obiettivo educativo al passo con i tempiNasce il progetto C.L.A.C.

www.unical.it

<La Regione Calabria - spiega laprof.ssa Carmen Argondizzo,Responsabile scientifico del pro-getto - con questo intervento valo-rizza ulteriormente la scelta adottatain questi anni di proiettare i giova-ni, la scuola, le Università, semprepiù in una dimensione europea einternazionale. Si tratta di un’inizia-tiva che mette in luce chiaramentelo spirito profondamente modernodi un obiettivo educativo al passocon i tempi e al quale viene asse-gnata una priorità ben definita nellascala delle esigenze prese in consi-derazione per recuperare gap e ina-deguatezze antiche che devononecessariamente essere risolte>.

Gran parte dell’alto-piano silano è

oggi tutelato dal ParcoNazionale della Sila,istituito con D.P.R. del14.11.2002. Il parcoha una estensione di73.695 Ha, compren-de 21 Comuni di cui11 in provincia di

Cosenza, 6 in provin-cia di Catanzaro e 4 inprovincia di Crotone etutela aree di rilevanteinteresse ambientalein Sila Grande, SilaPiccola e Sila Greca. Il nome Sila deriva dallatino Silva e rendegiustizia alla grande

ricchezza di foresteche lo ricoprono.È un Parco in cui siammirano paesaggimozzafiato, che susci-tano profonde emozio-ni invitando alla visitaed al soggiorno.

info@parcosila.it www.parcosila.it

Il “Gran Bosco d’Italia”

Il territorio racchiuso nellaProvincia di Vibo Valentia èuno straordinario compendio di

pregiatissime testimonianze sto-riche, di panorami paesaggisticimozzafiato e di intensi profumi dicultura e tradizione. Esso proiettaal visitatore l’immagine della piùincredibile esperienza di turismo,alla scoperta dei luoghi dellamemoria e della natura piùincantevoli ed esclusivi.

Un cammino attraverso i percorsidi un turismo variopinto, conditoda scenari unici ed introvabili, incui respirare un profondo sensodi cordialità e ospitalità. La natura e la storia, l’archeologiae la cultura, i riti della tradizioneed i sapori, un itinerario comple-to per i visitatori più attenti edesigenti.

www.regione.calabria.it

Biglietteria a Lampugnano (MI) Terminal Bus Autostradale Viaggi

www.provincia.vibovalentia.it

REGIONE CALABRIA alla Borsa Internazionale del Turismo a MilanoUn percorso virtuoso verso la creazione di un solido sistema turistico regionale

Sei mesi di impegno intenso ecostante, dedicati allo studiodelle lingue moderne, in modo

particolare quella inglese, durante iquali saranno coinvolti centinaia distudenti, dottorandi, borsisti, asse-gnisti di ricerca dell’Università dellaCalabria, ma anche numerosi inse-gnanti di scuola primaria e seconda-ria; a conferma che quello della com-petenza linguistica rappresenta unelemento fondamentale per chiunquenon intenda rimanere emarginato edesideri, al contrario, misurarsi daprotagonista nel selettivo scenarioprofessionale e culturale del nostrotempo. Il progetto, promossodall’Assessorato Istruzione, AltaFormazione e Ricerca della RegioneCalabria, è condensato nell’acronimoC.L.A.C., che individua, da un lato, ilruolo affidato nell’iniziativa ad unadelle strutture più dinamichedell’UniCal, il C.L.A. - CentroLinguistico d’Ateneo (cui compete laresponsabilità scientifica e l’organiz-zazione dei corsi); dall’altro, una lette-ra, la C, nella quale si sommano lepeculiarità e le finalità di un interven-to formativo caratterizzato da una forteconnotazione strategica. Una serie dielementi identificativi, che sintetizza-no la portata di un investimento allostesso tempo nuovo ed innovativo: C,come Calabria, intesa nel sensodell’Istituzione regionale, che hadestinato importanti risorse per la

realizzazione dell’intervento; C, cometerritorio calabrese, visto che il pro-getto è destinato ad avere ricaduteprofonde non solo all’interno delCampus di Arcavacata, al cui internosi sviluppa l’UniCal, ma, appunto,rispetto all’identità socio-culturaledella regione; C, come competenzelinguistiche, fondamentali per supera-re la tradizionale pigrizia in questocampo, sia italiana che calabrese; C,come consapevolezza e volontà diintegrazione con altri stili di vita,modi di essere, esperienze diverse; Ccome curiosità di viaggiare, conosce-re altri posti, altre persone, e con essientrare in rapporto; C, come creativitàinterattiva e volontà di comunicare leproprie opinioni agli altri; infine, macerto non per importanza, C, comecertificazioni internazionali, semprepiù richieste dal mondo del lavoro edai diversi contesti accademici.