Post on 11-Mar-2016
description
28 gennaio
IL TIRRENO
Bramerini risponde ai dubbi dell’Idv. No a “trivella selvaggia”
La Regione rassicura
FIRENZE. «Non sono stati rilasciati permessi di ricerca. La gran parte delle richieste interessa la
geotermia in conseguenza della liberalizzazione del settore attuata con il decreto legislativo 22
dell’inizio di quest’anno». Così l’assessore regionale all’Ambiente Anna Rita Bramerini ha risposto
a un’interrogazione del gruppo Idv in Commissione territorio. Interrogazione nella quale si
chiedeva conto di «numero e tipologia di progetti di ricerca di risorse energetiche attualmente in
essere e in via di autorizzazione nella provincia di Grosseto», ma anche per sapere se «esiste un
progetto complessivo riguardo alle possibili conseguenze sugli esiti eventualmente positivi, che
porterebbero alla richiesta di avvio di un grande numero di progetti di sfruttamento del territorio,
con prevedibili gravi conseguenze a livello ambientale». Per l’assessore «l’obiettivo di molte
società interessate ai permessi è funzionale allo sviluppo di un’attività geotermica nuova nell nostra
regione caratterizzata, per lo più, da impianti di piccole dimensioni e bassa emissione». Sul piano
procedurale, Bramerini ha ricordato che «la verifica ai fini della Valutazione di impatto ambientale
riguarda attività non invasive. Nel caso in cui scaturisse l’esigenza di realizzare pozzi esplorativi -
dice l’assessore - questi dovranno essere sottoposti a valutazione. Solo in seguito la società
interessata potrà presentare una richiesta di concessione alla coltivazione geotermica per la quale
verrà svolta una nuova procedura di impatto ambientale».
LA NAZIONE
Massa Marittima
AUTODETERMINAZIONE INIZIATIVA DEL CIRCOLO DELL’IDV
«Vogliamo il testamento biologico.Un diritto civile di ogni persona»
IL CIRCOLO dell’ Italia dei Valori con il coordinatore Giuseppe Marasco si fa promotore di
un’iniziativa tesa all’istituzione nel Comune del Registro per Testamento biologico o di Fine vita
che, a suo giudizio, «consentirebbe a coloro che lo desiderano di disporre in tempo della propria
vita, con il rifiuto o l’accettazione di uno o più trattamenti medici», nell’eventualità di non poterlo
fare nella fase terminale di una grave malattia o di un infortunio a causa della perdita della capacità
di intendere e di volere.
«IL RITARDO del Parlamento in materia è gravissimo — dice — per vari motivi: primo, perché è
un argomento eticamente sensibile legato quindi a convinzioni che appartengono strettamente alla
coscienza di ciascuno, il secondo è politico, ed è il diniego del riconoscimento della laicità dello
Stato, come condizione fondativa della democrazia e dello Stato di diritto, da parte di un area di
cittadini».