QUATTRO GIARDINI DEL CAMPO

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Una ricognizione progettuale a Reschigliano, oltre il verde di lottizzazione.

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Quattro Giardinidel Campouna ricognizione progettuale a reschigliano, oltre il verde di lottizzazione

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QuattroGiardinidel Campouna ricognizioneprogettuale a reschigliano,oltre il verde dilottizzazione

Quattro Giardini del Campouna ricognizione progettuale a reschigliano,oltre il verde di lottizzazione

“Quattro giardini del campo” rappresenta una ricognizione progettuale svolta da Centro Studi Usine e Cibic Workshop nell’ambito di Provincia Italiana 2011 su iniziativa del Comune di Campodarsego.

Gruppo di lavoro:Claudio Bertorelli, Aldo Cibic,Tommaso Corà, Eleonora Bottin, Martina Facci, Cinzia D’Emidio.

un iniziativa di: progetto di:nell’ambito di:

un progetto di:Fuoribiennale e Centro Studi Usine

con il patrocinio e il contributo di:Consiglio Regionale del Veneto, Provincia di Belluno, Provincia di Padova, Provincia di Treviso, Provincia di Vicenza

con il sostegno di:Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona

con la partecipazione di:Comune di Santorso, Comune di Schio, Comune di Torri di Quartesolo, Comune di Valdagno, Comune di Vicenza, Federazione dei Comuni del Camposampierese, Fondazione Francesco Fabbri

media partner:Corriere del Veneto, Innov(e)tion Valley Magazine, Nordesteuropa, Radio Padova

provincia italiana 2011,laboratorio permanente con i territori

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quattro giardini del campo

oltre il verde di lottizzazione

La frazione di Reschigliano conta 3000 abitanti ed è la più popolosa del comune di Campodarsego. Ne rappresenta la naturale porta da sud e nonostante ciò rimane priva di un luogo in cui la sua comunità possa riconoscersi e farsi riconoscere. Anche questa parte di Nordest è infatti terra di luoghi attrezzati ma perduti; tra essi vanno ricordate le aree verdi generate dal processo speculativo di lottizzazione, completamente sganciate dal tessuto e dal contesto pur in presenza di un sistema cardo-decumano tra i meglio conservati d’Europa. Esse non sono generatrici di alcun principio insediativo, proprio perché hanno risposto in questi anni ad una logica fondata su obblighi normativi (tanti metri quadrati di residenza, tanti metri quadrati di verde) e convenienze speculative.Ora invece siamo alle soglie di un’utopia molto concreta (così l’ha definita Franco Zagari in un workshop sul paesaggio del Camposampierese presentato alla Biennale di Architettura di Venezia 2010) e il cambio epocale che è in corso può davvero minare ogni schematismo progettuale consolidato, anche quella più ovvio.La ricognizione progettuale promossa dall’Amministrazione Comunale di Campodarsego nell’ambito di Provincia Italiana 2011 può quindi rappresentare un segnale di superamento degli orientamenti tradizionali, fino a generare un progetto concreto di trasformazione delle aree che torni a rispondere alle regole del paesaggio piuttosto che a quelle di un qualunque “verde di lottizzazione” che popola il Nordest.Il caso in oggetto può davvero divenire non tanto un parco attrezzato ma piuttosto un “giardino abitato”, o un monumento alla comunità, oppure un caposaldo urbano che trascende le mode e conferisce alta riconoscibilità al luogo in cui sta.

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Vista dell’area di intervento dalla strada regionale n° 307

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Vista dell’ingresso all’area

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Figure di paesaggio

Il paesaggio a Campodarsego, così come in molta parte del Camposampierese, si regge sulla ripetizione di alcune figure retoriche:

Sistema cardo-decumano

Le analisi di scala territoriale fanno emergere come l’elemento morfologico storico della centuriazione ha guidato e privilegiato uno sviluppo insediativo lungo il reticolo stradale del graticolato romano, talché oggi l’integrità dei “quadrati” della centuriazione è sostanzialmente preservata. Ha quindi senso partire da qui per affrontare un nuovo progetto di paesaggio.

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argini e rilevati nel camposampierese

Il sistema degli argini rappresenta un importante elemento di discontinuità nella percezione del paesaggio camposampierese, perché amplia il punto di prospettiva che tradizionalmente si colloca a quota campagna. Anche nella zona di Reschigliano tale esperienza è garantita dal fiume Tergola che scorre a poca distanza dall’area oggetto della ricognizione.

La ricognizione progettuale promossa dall’Amministrazione Comunale può rappresentare un segnale di superamento degli orientamenti tradizionali, fino a generare un progetto concreto di trasformazione che torni a rispondere alle regole del paesaggio piuttosto che a quelle di un qualunque “verde di lottizzazione”.

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il giardino

La sua presenza viene alimentata da un radicato tessuto di floro-vivaisti in tutto il territorio del Camposampierese.

il bosco planiziale

Tutta l’area del camposampierese era interessata in origine dal fenomeno del boschi planiziali.

lo stagno

Si tratta del tipico ecosistema delle aree umide della pianura padana, con il suo importante apporto di biodiversità.

il frutteto

Il frutteto è una delle forme di agricoltura più antica e rappresenta un salto di scala nel paesaggio rispetto all’agricoltura intensiva dei cereali.

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I quattro ambienti naturali in senso orario: il frutteto, il bosco planiziale, lo stagno, prato fiorito.

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RIFERIMENTIpRogETTualI

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João Gomes da Silva, Fernada Fragateiro, “Jardim das Ondas” in Rosado, A.C., Lisboa, Parque Expo’98

dune

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dune

João Gomes da Silva, Fernada Fragateiro, “Jardim das Ondas” in Rosado, A.C., Lisboa, Parque Expo’98

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Limelight, Meyer + Silberberg Landscape Architects, Tetbury, Glou-cestershire, UK

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Cino Zucchi Archi-tetti, San Donà di Piave.

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Mauricio Pezo, Sofia von Ellrichshausen,

Yehre Suh, Field,

installazioni

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installazioni

Binocle, Dan Colen Show

ShigeruBan, paper arch, Moma, NY,

2000

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pattern

ACXT 05, Rehabilitación del talud de la Avenida Jesús Galindez

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pattern percorsi

Muro di Sormano, Fran-co Tagliabue Volontè

– Ida Origgi, Sormano, Como, Italia.

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Diller Scofidio + Renfro, James Corner Field Ope-rations, New York High

Line, NY, USA, 2009.

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RCR Architectes,stadio atletica

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Collectif, place-au-chan-gement, Saint Etienne,

Francia

ritagli urbani

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ritagli urbani

Simon & Tom Bloor, Formula For Li-ving (Linear Composition), Cotham

School, Bristol, England;Tapotek, landshaftsarchitekten

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green invasion, Lima

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Picnurbia;Scale Architecture ,

Infinity Forest Project, Sydney.

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BIG, Superkilen,Copenhagen, Denmark,2011

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Charon ph Marc Cramer, Square des Frere.

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Paredes Pino, Centro abierto de actividades ciudadanas

Strutture

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Strutture

Work AC, Public Farm 1 en el PS1

i Quattro giardini

rilievo progettualerestituire alla comunità una porzione di terrotiorio

L’agricoltura rappresenta qui ancora una matrice antica, visibile e vitale. Per questo la proposta per l’area compresa tra Via Pontarola e Via Parpaiola può essere un ottimo luogo per ospitare un grande giardino abitato, o meglio quattro giardini tematici, ispirati alla presenza di elementi territoriali ricorrenti.

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1. Bosco dello sport

Ospita le piastre per le attività sportive di gruppo (calcetto, pallacanestro, pallavolo. …) all’interno di un perimetro verde d’alto fusto.

2. argine

E’ la figura che stabilisce il percorso visivo e pedonale all’interno dell’area, garantendo all’utente di scoprire continuamente nuovi scorci, vedute, ambiti riparati.

3. Giardino dei fiori segreti

Rappresenta il cuore del progetto ed il fulcro di arrivo del percorso lungo l’argine artificiale. Lo si immagina come un luogo cangiante in funzione dei climi stagionali.

4. Frutteto

Diviene uno schermo di protezione dalla lottizzazione confinante.

5. Giardino umido

Assume il compito di vasca di laminazione per le acque piovane di lottizzazione e di schermatura visiva da Via Parpaiola.

6. parcheggi

Si collocano ai margini sud e nord dell’area.

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Planimetria di inquadramento

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la porta Sudoltre il verde di lottizzazione

La proposta assume un valore che supera i confini amministrativi e mira a rappresentare un caposaldo di riferimento nel loisir del Camposampierese, indagato da un recente lavoro di ricerca come “Città del Campo”. Infatti il progetto si colloca esattamente al centro del tipico quadrante da 170*170 m.

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Centro Studi usine

Propone da anni un vasto programma di ricerca operativa finalizzato a definire strumenti complessi capaci di insediare architettura di qualità, innescare processi di trasformazione urbana non speculativi ed accrescere il livello di cultura progettuale tra le fasce sociali.www.centrostudiusine.it

Cibicworkshop

Cibicworkshop è il centro di ricerca fondato da Aldo Cibic. Un gruppo di giovani designer, coordinati da Aldo Cibic e Tommaso Corà, lavorano su progetti interdisciplinari che vanno dalla valorizzazione del territorio, all’ideazione di nuovi servizi ed attività, allo sviluppo del prodotto. Il metodo di lavoro consiste nell’attivare, volta per volta, sui diversi progetti, gruppi di lavoro articolati in grado di produrre idee e risposte contemporanee sulle tematiche affrontate.Cibicworkshop collabora costantemente con una rete internazionale di università, centri di ricerca e incubatori di impresa per sviluppare nuove modalità progettuali.www.cibicworkshop.com

Fuoribiennale

E’ una piattaforma internazionale di azioni sulla cultura contemporanea negli ambiti dell’arte, del design, dell’architettura. Si occupa in maniera estensiva di progetti innovativi che lavorano sui concetti di public art, di interazione ambientale e di rapporto tra impresa e cultura, facendo della contestualizzazione territoriale uno dei suoi punti di accesso privilegiati.Fuoribiennale lavora sul concetto di arte come forma, specchio delle molteplicità delle relazioni collettive e come strumento di aggregazione, di stimolazione di interrogativi, di produzione di incontri che fa crescere la nuova politica di integrazione sociale attraverso l’attività contemporanea.www.fuoribiennale.org 47

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