Post on 16-Feb-2019
PROTESI IBRIDE AVVITATE PER I PAZIENTI EDENTULI
I progressi nella tecnologia dentale e nella ricerca clinica supportano il posizionamento di impianti a caricamento immediato in circostanze cliniche appropriate. La protesi ibrida avvitata offre un trattamento sicuro ed economico, in grado di dare ai pazienti una ragione per sorridere ancora. Nel 2008 l’International Team for Implantology (ITI), un’organizzazione indipendente accademica e di ricerca, leader nel mondo, ha organizzato la 4a Conferenza di consenso ITI per analizzare le evidenze scientifiche disponibili per i protocolli di carico nell’implantologia odontoiatrica. Dichiarazione di consenso ITI, Dichiarazione 4 (Riassunto, pag. 9). “Nel caso di arcata superiore edentu-la, la letteratura supporta il carico immediato di impianti microruvidi con protesi fisse”.*
“In alcuni casi, l’inclinazione degli impianti più distali può essere considerata un’op-zione per supportare una protesi fissa dell’arcata superiore. Gli impianti inclinati distal-mente consentono una riduzione della lunghezza dell’elemento a sbalzo e forniscono supporto ulteriore alla protesi”. Pag. 54. (P. Casentini, D. Wismeijer, M. Chiapasco)*
“La letteratura scientifica sul carico immediato con protesi provvisorie fisse nell’arcata superiore edentula presenta un tasso di sopravvivenza degli impianti tra il 95,4 % e il 100 %”. Pag. 63. (G.O. Gallucci)*
“Disponiamo di prove scientifiche scarse che indichino il numero minimo, il diametro, la lunghezza e la posizione ideale degli impianti di supporto di una protesi fissa dell’ar-cata superiore”. Pag. 48. (P. Casentini, D. Wismeijer, M. Chiapasco)* *Citazione: ITI Treatment Guide
I PAZIENTI EDENTULI POSSONO TRARRE BENEFICIO
DA PROTESI SOSTENUTE DA IMPIANTI
Note legali
Esclusione di responsabilità degli autori esterni. Le procedure cliniche riportate in questo opuscolo
sono redatte da autori esterni e sono state valutate sistematicamente e scelte con cura dall’editore
(Institut Straumann AG). Queste procedure cliniche riflettono in ogni caso l’opinione dei rispettivi
autori e, quindi, non coincidono necessariamente con l’opinione dell’editore. Inoltre, l’editore non
garantisce la completezza né la precisione e la correttezza delle procedure cliniche degli autori
esterni pubblicati in questo opuscolo. Le informazioni fornite nelle descrizioni dei casi clinici, in
particolare, non possono sostituire una valutazione dentale da parte di uno specialista odontoiatra
adeguatamente qualificato in un determinato caso. Qualsiasi orientamento riguardante le procedure
cliniche pubblicate in questo opuscolo è, quindi, responsabilità del dentista. Gli articoli pubblicati in
questo opuscolo sono protetti da copyright e non possono essere riutilizzati, integralmente o in parte,
senza l’esplicito consenso dell’editore e dei rispettivi autori.
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La superficie dell’impianto Straumann SLActive® è progettata in modo da fornire una più rapida osteointegrazione e maggiore fiducia nel trattamento dell’impianto.1 Grazie alle loro esclusi-ve proprietà idrofile e all’attività chimica, gli impianti SLActive® hanno dimostrato di poter offrire tassi di successo del 98% in situazioni di carico immediato e tassi di successo del 97 % in situazioni di carico precoce.2 I risultati dell’analisi istologica sugli esseri umani rivelano che gli impianti SLActive® mostrano un con-tatto osso-impianto significativamente maggiore dopo 28 giorni rispetto alla superficie degli SLA® idrofobi3 (Fig. 1).
MAGGIORE AFFIDABILITÀ CON IMPIANTI
ROXOLID® DI PICCOLO DIAMETRO
La combinazione di materiale Roxolid® e SLActive® consente di assolvere a due funzioni importanti: l’esposizione a elevate forze di masticazione e una buona osteointegrazione. I test meccanici hanno dimostrato livelli più elevati di resistenza alla fatica e alla trazione degli impianti Roxolid® rispetto agli impianti in tita-nio di Straumann®6 (Fig. 2). Questa elevata forza è combinata con la superficie idrofila SLActive®, le cui eccellenti proprietà di osteointegrazione sono state dimostrate in vari studi preclinici4,5
e clinici4,5 (Fig. 3). Ciò offre tranquillità per i trattamenti con impianti di piccolo diametro.
SLActive® – ELEVATA STABILITÀ
E PREVEDIBILITÀ
Fig. 1: Le micrografie in luce illustrano i tessuti perimplantari di una superficie SLActive® dopo 28 giorni di guarigione. Si apprezza il nuovo osso in forma di rivestimento sottile sia sulla superficie dell’impianto sia sull’osso esistente (old bone, OB [frecce]), come puntoni di trabecole di osso reticolato che si estendono dall’osso esistente verso la superficie implantare (frecce), oppure come aree di osso reticolato più grandi e mature che connettono particelle ossee isolate (bone particles, BP) (*).8
Fig. 2: La resistenza alla trazione di Roxolid® è superiore a quella del titanio temperato e lavorato a freddo.4
Fig. 3: Analisi istologica di Roxolid® (a sinistra) e titanio (a destra). I dati mostrano una migliore crescita di tessuto osseo misurato tramite BATA (Bone Area to Total Area, superficie ossea rispetto alla superficie totale) in Roxolid® rispetto al titanio di Straumann®.4,7
Resi
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Pa)
Titanio ASTM3 Roxolid®4Titanio gr. 44
Roxolid® Titanio
coDiagnostiX™Straumann® CARES® Guided Surgery consente di individuare la posizione ottimale dell’impianto e di pianificare un risultato estetico più prevedibile. Le sofisticate funzioni di visualizzazione consentono di spiegare i vantaggi delle opzioni di trattamento al paziente.
gonyX™Il laboratorio odontotecnico locale produce mascherine chirurgi-che e di scansione, riducendo i tempi di consegna e garantendo l’adattamento al momento dell’intervento chirurgico.
Strumenti chirurgiciIl kit di strumentazione per chirurgia guidata fornisce strumenti completi con arresti di profondità progettati per un posiziona-mento preciso dell’impianto.
Kit di pianificazione CrossFit®
Pianificazione protesica intraorale ed extraorale per tutte le com-ponenti secondarie NC e RC. Prodotto in materiale polimerico sterilizzabile.
STRAUMANN® CARES® GUIDED SURGERY
UNA SOLUZIONE DI PIANIFICAZIONE DIGITALE
KIT DI PIANIFICAZIONE PROTESICA UNA
SOLUZIONE DI PIANIFICAZIONE INTRAORALE
NARROW CONNECTION
Componente secondaria Multi-base NC 0°D 3,5 mm, H 1,0 mm/Cappetta
025.2232 025.2231-04 025.2131 024.2332
022.2731/ 023.2731-oro 023.2734-plastica
Componente secondaria Multi-base NC 0°D 3,5 mm, H 2,5 mm/Cappetta
022.2732/ 023.2731-oro 023.2734-plastica
Componente secondaria Multi-base NC 0° D 3,5 mm, H 4,0 mm/Cappetta
022.2734/ 023.2731-oro 023.2734-plastica
Componente secondaria Multi-base NC 0°D 4,5 mm, H 1,0 mm/Cappetta
025.2242 025.2241-04 025.2141 024.2342
022.2741/ 023.2741-oro 023.2744-plastica
Componente secondaria Multi-base NC 0°D 4,5 mm, H 2,5 mm/Cappetta
022.2742/ 023.2741-oro 023.2744-plastica
Componente secondaria Multi-base NC 0°D 4,5 mm, H 4,0 mm/Cappetta
022.2744/ 023.2741-oro 023.2744-plastica
Componente secondaria Multi-base NC 25°A/Cappetta
025.2206 025.2106 024.2307
022.2782/023.2701-oro o 023.2704-plastica
Componente secondaria Multi-base NC 25°B/Cappetta
022.2786/023.2701-oro o 023.2704-plastica
DESCRIZIONE PERNO PER IMPRONTA ANALOGO COMPONENTE SECONDARIA/CAPPETTA FINALE
APERTO CHIUSO
REGULAR CONNECTION
Componente secondaria Multi-base RC 0° D 4,5 mm, H 1,0 mm/Cappetta
025.4242 025.4241-04 025.4141 024.4342
022.4741/023.4741-oro o 023.4744-plastica
Componente secondaria Multi-base RC 0° D 4,5 mm, H 2,5 mm/Cappetta
022.4742/023.4741-oro o 023.4744-plastica
Componente secondaria Multi-base RC 0° D 4,5 mm, H 4,0 mm/Cappetta
022.4744/023.4741-oro o 023.4744-plastica
Componente secondaria Multi-base RC 0° D 6,5 mm, H 1,0 mm/Cappetta
025.4262 025.4261-04 025.4161 024.4362
022.4761/023.4761-oro o 023.4764-plastica
Componente secondaria Multi-base RC 0° D 6,5 mm, H 2,5 mm/Cappetta
022.4762/023.4761-oro o 023.4764-plastica
Componente secondaria Multi-base RC 0° D 6,5 mm, H 4,0 mm/Cappetta
022.4764/023.4761-oro o 023.4764-plastica
Componente secondaria Multi-base RC 25° A/Cappetta
025.4206 025.4106 024.4307
022.4782/023.4701-oro o 023.4704-plastica
Componente secondaria Multi-base RC 25° B/Cappetta
022.4786/023.4701-oro o 023.4704-plastica
PORTFOLIO
PROTESICO IBRIDO AVVITATO
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* Possono essere utilizzate come cappette provvisorie e finali. Non disponibili in tutti i mercati come finali.
Fig. 1: Vista intraorale di un paziente di 62 anni di sesso ma-schile. Fig. 2: Radiografia preoperatoria del paziente. Fig. 3: Situazione della bocca il giorno dell’intervento chirurgico. Fig. 4: Mascherina di scansione personalizzata su modello del paziente. Fig. 5: Vista della mascherina di scansione nella boc-ca del paziente prima della scansione. Fig. 6: Vista del file DICOM caricato in Straumann® coDiagnostiX™. Fig. 7: Il soft-ware di pianificazione coDiagnostiX™ mostra la posizione dei siti di impianto pianificati. Nota: Per questo caso è stato piani-
ficato l’uso di impianti Roxolid®1. Fig. 8: Copia dello schema della mascherina gonyX™. Questo schema è la base a partire dalla quale è creata la mascherina di scansione/chirurgica. Fig. 9: Realizzazione della guida chirurgica su gonyX™. Fig. 10: Mascherina chirurgica personalizzata sul modello del paziente. La mascherina è stata creata utilizzando la mascherina di scansione e gonyX™. Fig. 11: Guida chirurgica e protesi prov -vi soria. Fig. 12: Le estrazioni pianificate sono state completate e la guida chirurgica è stata collocata sui denti restanti per l’ancoraggio.
PRESENTAZIONE DI UN CASO CLINICO
DOTT. STEVEN FUQUA, SOUTHLAKE, USA
Fig. 7 Fig. 8 Fig. 9
Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3
Fig. 13 Fig. 14 Fig. 15
1 Gli impianti Roxolid® non sono consigliati per la regione molare.
Dopo il posizionamento dell’impianto, i denti restanti saranno estratti. Fig. 13: Vista occlusale dell’arcata mandibolare che mostra gli indicatori del misuratore di profondità in osteotomie anteriori con perni di fissaggio della mascherina nelle osteo-tomie posteriori. Fig. 14: Impianti posizionati con componenti secondarie provvisorie posizionate. Le componenti seconda-rie provvisorie sono state rifinite in lunghezza e sono pronte a essere lavorate per ottenere la protesi provvisoria. Fig. 15: Protesi provvisoria nella bocca del paziente. Fig. 16: Protesi
provvisoria con componenti secondarie provvisorie lavorate in posizione. Le componenti secondarie nella protesi sono sta-te preparate con materiale acrilico. Si noti che le flange sulla protesi sono state rimosse per il comfort del paziente. Fig. 17: Situazione nella bocca del paziente dopo il posizionamento della protesi provvisoria. Fig. 18: Radiografia postoperatoria che mostra gli impianti e la protesi provvisoria in posizione.
Fig. 11 Fig. 12Fig. 10
Fig. 5 Fig. 6Fig. 4
Fig. 17 Fig. 18Fig. 16
Immagini cliniche fornite cortesemente dal Dr. Steven Fuqua, Southlake, USA
Fig. 1: Vista intraorale di paziente di 73 anni di sesso femminile prima del trattamento: sull’arcata superiore, una protesi mobile è collegata ad un ponte compromesso ubicato nell’area anteriore. Il paziente ha richiesto una riabilitazione fissa. Fig. 2: Immagini radiografiche che mostrano i denti interessati irrimediabilmente compromessi nell’area anteriore superiore. Fig. 3: Dopo aver eseguito una prima impronta, è eseguito un modello master e, sulla base di un modello diagnostico in cera, è prodotta la guida diagnostica. Fig. 4: Collocando alcune aste metalliche come marker radiopachi sulla guida, le radiografie risultanti indi-
cano la direzione corretta degli assi di fresatura nell’area poste-riore. Fig. 5: Vista anteriore dei denti restanti irrimediabilmente compromessi. Fig. 6: I denti sono estratti e il lembo è sollevato. Fig. 7: A questo punto, è importante verificare l’occlusione dato che questa guida sarà utilizzata anche come cucchiaio da im-pronta e per la registrazione dell’occlusione. Fig. 8: La direzione indicata della guida è mostrata dalla posizione del perno. Fig. 9: Una vista occlusale dei quattro impianti BL nella posizio-ne pianificata. Fig. 10: Nella fase successiva, le componenti secondarie Multi-base (3 diritte e 1 angolata) sono avvitate sulle
PRESENTAZIONE DI UN CASO CLINICO
DOTT. SERGIO PIANO, GENOVA, ITALIA
Fig. 7 Fig. 8 Fig. 9
Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3
Fig. 13 Fig. 14 Fig. 15
fixture. Fig. 11: Dopo la sutura, le cappette provvisorie in titanio sono collocate sulle componenti secondarie Multi-base da utiliz-zare come transfer. Fig. 12: La guida chirurgica è ora utilizzata come cucchiaio da impronta. Dopo aver protetto il tessuto con una diga, le cappette provvisorie sono collegate alla guida con resina al fine di garantire che il posizionamento degli impianti possa essere trasferito con precisione all’odontotecnico. Durante la polimerizzazione della resina, la bocca del paziente è tenuta nell’occlusione corretta mentre sono acquisiti tutti i dati neces-sari. Fig. 13: Dopo la rimozione della guida, questa è inviata
al laboratorio per produrre la protesi. Fig. 14: La compatibilità della struttura in titanio con la posizione pianificata dei denti è controllata semplicemente utilizzando nuovamente la guida. Fig. 15: La protesi è pronta per la consegna il giorno successivo. Fig. 16: Vista anteriore della protesi nel modello fuso. Fig. 17: Le immagini radiografiche finali confermano il posizionamento dell’impianto correttamente pianificato. Fig. 18: Dopo 3 mesi, la protesi è semplicemente riallineata per poter essere trasformata in una riabilitazione finale a basso costo.
Fig. 11 Fig. 12Fig. 10
Fig. 5 Fig. 6Fig. 4
Fig. 17 Fig. 18Fig. 16
Immagini cliniche fornite cortesemente dal Dott. Sergio Piano, Genova, Italia
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI PER ULTERIORI
APPROFONDIMENTI
ITI Treatment Guide Volume 4. Loading Protocols in Implant Dentistry: EdentulousPatients Wismeijer, D., Casentini, P., Gallucci, G., Chiapasco, M. (2010) Berlin. Quintessence Publishing Co, Ltd.
Immediate and early loading of Straumann® implants with a chemically modified surface (SLActive®) in the posterior mandible and maxilla: 1-year results from aprospective multicenter study J. Ganeles, A Zollner, J. Jackoweski, C. ten Bruggenkate, J. Beagle,
F. Guerra Clin. Oral Impl. Res 2008;19:1119-1128.
Abstract:Nel mascellare superiore e/o inferiore di 266 pazienti sono stati inseriti 383 impianti SLActive®, sottoposti a ricostruzione immediata oppure dopo 28–34 giorni. I tassi di sopravvivenza dopo 12 mesi sono stati elevati, senza alcuna differenza significativa tra i due gruppi. Analogamente, la variazione del livello medio dell’osso dopo l’adeguamento della profondità di inserimento non è stata significativamente diversa tra i due gruppi, e sono stati osservati numerosi casi di guadagno osseo.
Conclusioni: p Il carico immediato e precoce con impianti Straumann® SLActive consente di ottenere eccellenti tassi di sopravvivenza (98% e 97% a 1 anno).
p Con gli impianti Straumann® SLActive, il carico immediato presenta lo stesso grado di successo del carico precoce.
p Gli impianti Straumann® SLActive consentono di ottenere il successo del trattamento anche in presenza di osso di scarsa qualità.
p Nessun insuccesso dell’impianto è stato registrato con osso di tipo IV. p Nel 16% degli impianti è stato osservato guadagno di osso.
Enhanced implant stability with a chemically modified SLA® surface: a randomized pilot study T.W. Oates, P. Valderama, M. Bischof, R. Nedir, A. Jones, J. Simpson, H. Toutenburg, D.L.
Cochran Int J Oral Maxillofac Implants 2007;22:755-760.
Abstract:La stabilità di impianti SLA® e SLActive®, misurata tramite frequenza di risonanza, è stata messa a confronto nell’arco delle prime 12 settimane dall’inserimento dell’impianto in pazienti umani. Dopo una riduzione iniziale in entrambi i gruppi, negli impianti SLActive® la stabilità è aumentata in una fase sostanzialmente precoce rispetto agli impianti SLA® (2 settimane vs. 4 settimane).
Conclusioni: p Significativo miglioramento del modello di stabilità con SLActive®. p Con SLActive®, maggiore stabilità in minor tempo (punto di transizione dopo 2 settimane per SLActive® vs. 4 settimane per SLA®).
p I risultati indicano guarigione e osteointegrazione più rapide con SLActive®. p SLActive® ha consentito di ridurre i rischi e di migliorare la prevedibilità del trattamento in caso di carico precoce o immediato.
Bibliografia
1 T.W. Oates, P. Valderama, M. Bischof, R. Nedir, A. Jones, J. Simpson, H. Toutenburg, D.L. Cochran
Int J Oral Maxillofac Implants 2007;22:755-760.
2 J . Ganeles, A. Zöllner, J. Jackowski, C. ten Bruggenkate, J. Beagle, F. Guerra Clin. Oral Impl. Res
2008;19:1119-1128.
3 Lang NP, Salvi GE, Huynh-Ba G, Ivanovski S, Donos N, Bosshardt DD. Clin. Oral Implants Res.
2011;22:349-356.
4 Dati in archivio, utilizzati per tutti gli impianti al titanio Straumann® e Roxolid®.
5 Stone P, “Experience new confidence and freedom with small diameter implants”, dati preliminari a
1 anno di uno studio pilota, presentazione orale a EuroPerio 2009, Stoccolma.
6 Norma ASTM F67 (definisce la resistenza minima alla trazione del titanio temperato).
7 Gottlow J et al. Dati preclinici presentati al 23° Annual Meeting of the Academy of Osseointegration
(AO) a Boston, e al 17° Annual Scientific Meeting della European Association for Osseointegration
(EAO) a Varsavia.
8 Lang NP, Salvi GE, Huynh-Ba G, Ivanovski S, Donos N, Bosshardt DD. Early osseointegration to
hydrophilic and hydrophobic implant surfaces in humans. Clin. Oral Impl. Res. 22, 2011; 349-356.
9 Gli impianti Roxolid® non sono indicati per la regione molare.
International HeadquartersInstitut Straumann AG Peter Merian-Weg 12CH-4002 Basel, SwitzerlandPhone +41 (0)61 965 11 11Fax +41 (0)61 965 11 01
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