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PROGETTO LETTURA:

“LIBRI E RACCONTI

PALESTRA PER I SOGNI”

A.S. 2016/2017 INS. LONGOBUCCO MARIALUISA

Scuola dell’infanzia “Bruno Munari” Anno scolastico 2016/2017

Sezione gialla

Il progetto nasce dalla convinzione che la lettura ha un ruolo decisivo nella formazione culturale di ogni individuo. L’attività di lettura nella Scuola dell’Infanzia è fondamentale perché il libro induce nel bambino l’accrescimento della creatività, della fantasia e delle competenze logiche. Il bambino che non sa ancora leggere, sfogliando un libro, si concentra all’inizio sulle illustrazioni, poi sulle parti del testo, azzarda la comprensione di una storia attraverso le tracce e gli elementi illustrati e “legge” a modo suo l’intera storia. Questo il motivo per cui diventa fondamentale che “l’uso” del libro rientri nella progettazione educativo-didattica della scuola dell’infanzia. Il progetto si svolge il venerdì dalle 14.00 alle 15.30, vede coinvolti i bambini di tutte le tre età della sezione gialla e prevede la lettura di svariati racconti, seguita da conversazioni, rielaborazioni verbali e grafiche.

L’insegnante prepara l’ambiente, fa sedere i bambini e, specie nel primo incontro, chiede loro se abitualmente sfogliano dei libri e/o se qualcuno li legge loro, in che momento della giornata, se hanno delle preferenze su alcuni libri/argomenti piuttosto che altri e perche’. Chiede se conoscono le differenze tra i vari libri (con tante immagini e poche parole, viceversa con tante parole e poche immagini o libri con solo immagini ecc…) Invita i bambini ad osservare la copertina e a formulare ipotesi sul tema trattato nel libro, solo successivamente presenta il libro spiegando l’argomento che si andra’ ad affrontare. Ad ogni incontro, dopo la lettura, segue una conversazione con rielaborazione verbale e grafica. L’insegnante esorta i bambini a riflettere sul significato della storia ripercorrendo quanto si è fatto, chiedendo loro se è giusto il comportamento del protagonista, se si sono mai trovati nei suoi panni, come si sono comportati e/o come sarebbe giusto comportarsi nella medesima situazione.

1° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Facciamo cambio”

Libro dal titolo: “Facciamo cambio”

QUESTO RACCONTO PERCHE’: L'intrepido Simone ha un sogno: possedere una macchinina rossa. L'oggetto dei suoi desideri si materializza un giorno nelle mani del suo amico Ferdinando. Lui ha una macchinina rossa ed è disposto a scambiarla con ben tre macchinine di Simone. Beh, a conti fatti, sembra proprio un buon affare….”Facciamo cambio?” sembra una storia di quelle a cui si assiste spesso guardando i bambini giocare assieme, ma dietro la vicenda c’è la furbizia dei piccoli che a volte con le loro idee riescono ad avere la meglio. Nel racconto “la terribile, orribile geniale idea” che viene a Simone è particolarmente accattivante da renderne la lettura davvero divertente anche perche’i bambini “si rivedono” in Simone quando, “per spuntarla” utilizzano come lui, delle strategie simpatiche seppur non propriamente canoniche.

2° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “ Guizzino”

Libro dal titolo: “Guizzino”

QUESTO RACCONTO PERCHE’:

Guizzino era l’unico pesciolino nero in mezzo ad un branco di pesci

rossi. Un giorno un grosso pesce famelico divorò l’intero branco e solo

Guizzino riuscì a scappare. Cominciò a vagare per i mari scoprendo la

bellezza dei fondali marini e dei suoi abitanti. S’imbatté così in un altro

branco di pesci rossi, che viveva nascosto tra gli scogli per paura dei

grossi pesci. Guizzino, con un trucco, ricompattò il gruppo e tutti

insieme sfidarono l’ira e il terrore dei pesci prepotenti, riconquistando la

libertà.

La storia di Guizzino, questo pesciolino dotato di grande determinazione

regala insegnamenti preziosi ai bambini evidenziando che la diversita’

deve essere vissuta come una ricchezza , che non bisogna arrendersi di

fronte alle difficolta’ ma unirsi e aiutarsi per vincere la forza e la

prepotenza.

3° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Tarari’ tararera”

Libro dal titolo: “Tarari’ tararera”

QUESTO RACCONTO PERCHE’:

Le avventure di Piripu’ Bibi sono narrate in una lingua inventata

(lingua Piripu’, ideata dalla stessa scrittrice del libro Emanuela

Bussolati): un’allegra sequenza di suoni che invitano il lettore adulto a

giocare con le intonazioni della voce, le espressioni del viso e del

corpo... e creare così una giocosa complicità che rende unico ogni

legame.

La lingua Piripu’ appassiona tutti ed è adatta a “fare le voci”, a

sussurrare o borbottare, a strizzare gli occhi, aggrottare le ciglia,

insomma a mettersi in gioco tutti gioiosamente.

4° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “L’ippocampo, un papa’ speciale” Libro dal titolo: “L’ippocampo: un papa’ speciale”

QUESTO RACCONTO PERCHE’:

Quasi sempre, nelle famiglie dei pesci, dopo che la madre ha deposto le

uova e il padre le ha fecondate, succede che vengano abbandonate a se

stesse. Ci sono delle eccezioni, però. Come l'ippocampo, o cavalluccio

marino. In questo caso non solo le uova non vengono abbandonate e uno

dei due genitori le accudisce, ma - sorpresa - quel genitore è il papà!

Questa lettura e’ stata uno spunto per valorizzare la figura, nonche’ il

ruolo, che i papa’ ricoprono soprattutto nel contesto familiare odierno in

cui questi offrono un aiuto concreto sia nella gestione della casa che

nell’accudimento dei figli.

4° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “L’ippocampo, un papa’ speciale”

4° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “L’ippocampo, un papa’ speciale”

4° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “L’ippocampo, un papa’ speciale”

5° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Il gruffalo’”

Libro dal titolo: “Il Gruffalo’”

QUESTO RACCONTO PERCHE’:

La storia, in rima, è divertente ed istruttiva, parla di un

topolino furbissimo che scampa con l'astuzia i pericoli del

bosco. Il topino è furbo ed intelligente, gli altri animali invece

sono creduloni compreso il GRUFFALO’ che, pur essendo un

mostro brutto (ma non orribile), è simpatico ed e’ la

dimostrazione che non serve essere forti come lui ma basta

usare l'intelligenza come ha fatto il topolino!

5° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Il gruffalo’”

5° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Il gruffalo’”

6° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Che rabbia!”

Libro dal titolo: “Che rabbia”

QUESTO RACCONTO PERCHE’:

La storia parla ai bambini e ai grandi, descrivendo in modo

semplice ed efficace la rabbia. Roberto per la prima volta

conosce la rabbia e si accorge del suo potere devastante... alla

fine la rinchiude in una piccola scatola e può tornare a

sorridere insieme al suo papà! La personificazione della rabbia

affascina i bambini e rende afferrabile uno stato d'animo

altrimenti molto difficile da gestire, non solo per il bambino

alle prime armi con la propria personalità .

6° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Che rabbia!”

6° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Che rabbia!”

6° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Che rabbia!”

6° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Che rabbia!”

6° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Che rabbia!”

6° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Che rabbia!”

7° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Gisella pipistrella”

Libro dal titolo: “Gisella pipistrella”

QUESTO RACCONTO PERCHE’:

Questo racconto e’ una divertente metafora sulla possibilità di

considerare punti di vista diversi dal proprio prima di

giudicare.

Un bel messaggio che passa attraverso le avventure di alcuni

giovani animali della foresta che considerano Gisella pipistrella

una matta perché dice che il tronco dell'albero sta sopra e le

foglie stanno sotto…. Per fortuna il Saggio Gufo li aiuta a

ravvedersi dimostrandogli che il mondo non è sempre uguale:

dipende dal nostro punto di vista.

7° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Gisella pipistrella”

7° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Gisella pipistrella”

7° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Gisella pipistrella”

7° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Gisella pipistrella”

7° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Gisella pipistrella”

7° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Gisella pipistrella”

8° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Un pesce e’ un pesce”

Libro dal titolo: “Un pesce è un pesce”

QUESTO RACCONTO PERCHE’:

La storia di un'amicizia tra un girino e un pesciolino che sott'acqua si

"vedono" crescere, ma la rana è anfibia e può, con grande dispiacere del

pesce, godere di acqua e di terra e così scoprire di poter appartenere a

mondi diversi. Anche gli amici possono provare invidia, ma non possono

sfidare le leggi della natura: fuoriuscire dal proprio habitat e rischiare la

vita è una mossa maldestra ma istruttiva per accettare e valorizzare la

propria condizione. Un pesce è un pesce.

Questo racconto fornisce degli stimoli a comprendere e accettare le

diversità che ci sono tra un bambino e l'altro, sottolineando l’importanza

della propria unicita’

8° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Un pesce e’ un pesce”

8° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Un pesce e’ un pesce”

8° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Un pesce e’ un pesce”

8° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Un pesce e’ un pesce”

8° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Un pesce e’ un pesce”

8° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Un pesce e’ un pesce”

9° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “La casa piu’ grande del mondo”

Libro dal titolo: “La casa piu’ grande del mondo”

QUESTO RACCONTO PERCHE’: Una lumachina dichiara a suo papà che da grande avrà la casa più grande del mondo. E il suo papà, per farla riflettere e cambiare idea, le racconta la storia di una lumaca che aveva il suo stesso desiderio e che alla fine riuscì nel suo intento… Peccato che poi non riuscì più a muoversi: la sua bellissima e grandissima casa era troppo pesante! La lumachina dà ascolto al padre e decide di avere da grande la casa più piccola del mondo. Così leggera che può spostarla dappertutto! La storia fa comprendere ai bambini la semplicita’ e al tempo stesso il profondo valore di cio’ che si possiede indipendentemente dalla sua grandezza.

9° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “La casa piu’ grande del mondo”

9° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “La casa piu’ grande del mondo”

9° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “La casa piu’ grande del mondo”

9° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “La casa piu’ grande del mondo”

9° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “La casa piu’ grande del mondo”

9° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “La casa piu’ grande del mondo”

10° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “La strega arrabbiosa”

Libro dal titolo: “La streghetta arrabbiosa”

QUESTO RACCONTO PERCHE’:

La streghetta “Arrabbiosa” è una streghetta che fa un po’ di scherzetti ai

bambini arrabbiati impedendogli di calmarsi….ma il nonno di Matteo, che è

uno dei protagonisti della storia, insegna a tutti un trucco che conoscono i

Pescatori del Polo Nord, spiegando che innanzitutto occorre avere molta

pazienza con il bambino che è arrabbiato e che, tutti quelli che gli stanno

intorno (nonni, zii, amici, genitori), devono prenderlo per mano e facendo

un bel girotondo devono ripetere dieci volte le parole magiche: “strega

Arrabbiosa, vecchia pelosa, levati di torno, non fare piu’ ritorno!”

La favola della streghetta Arrabbiosa e’ stata proposta proprio perche’ puo’

rappresentare un utile stratagemma per permettere ai bambini, ove accada,

di uscire, attraverso il gioco, dalla loro posizione aggressiva e ritornare alla

calma.

10° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “La strega arrabbiosa”

10° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “La strega arrabbiosa”

10° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “La strega arrabbiosa”

10° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “La strega arrabbiosa”

10° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “La strega arrabbiosa”

11° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Sono io il piu’bello”

Libro dal titolo: “Sono io il piu’ bello”

QUESTO RACCONTO PERCHE’:

E’ la storia di un lupo borioso che si aggira trionfante nel bosco

per raccogliere i consensi dei suoi nemici-amici; si crede il più

forte, bello, cattivo, ...il "re" del bosco, finché non trova un

minuscolo draghetto che gli darà una bella lezione di umiltà

ridicolizzando la sua superbia.

E’ una lettura accattivante che rivela come il comportamento

tipico dei prepotenti sia solo apparentemente sintomo di forza

ed in realtà causato da vigliaccheria.

Inoltre, il “lupo cattivo” viene visto in chiave ironica utile ad

esorcizzarne la paura.

11° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Sono io il piu’bello”

11° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Sono io il piu’ bello”

11° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Sono io il piu’ bello”

11° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Sono io il piu’ bello”

11° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Sono io il piu’ bello”

12° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Un colore tutto mio”

Libro dal titolo: “Un colore tutto mio”

QUESTO RACCONTO PERCHE’:

Tutti gli animali hanno un colore, tranne il camaleonte che

cambia colore secondo dove si posa. Cio’ lo rattrista: lui vuole

avere un colore tutto suo. Ci riesce grazie a un amico più

vecchio e più saggio, che gli propone di rimanere insieme a lui,

così sarebbero rimasti tra loro sempre uguali.

Grande piccola storia sulla condivisione e sull'amicizia che

sottolinea come uniti sia piu’ facile raggiungere i propri

obiettivi.

12° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Un colore tutto mio”

12° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Un colore tutto mio”

12° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Un colore tutto mio”

12° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Un colore tutto mio”

12° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Un colore tutto mio”

13° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Piccolo blu e piccolo giallo”

Libro dal titolo: “Piccolo blu e piccolo giallo”

QUESTO RACCONTO PERCHE’:

Questo libro racconta, disegna e insegna l'uguaglianza, l'amicizia e

la fraternità con tenerezza, incanto e disincanto assieme.

I due protagonisti sono Piccolo Blu e Piccolo Giallo, i quali sono

profondamente diversi ma profondamente amici, così tanto che il

loro abbraccio li unisce in tutti i sensi. E finiscono per diventare

una cosa sola e un colore solo, il Verde.

Nella semplicità della fusione dei colori c'è l'incontro dell'amicizia.

13° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Piccolo blu e piccolo giallo”

13° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Piccolo blu e piccolo giallo”

13° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Piccolo blu e piccolo giallo”

13° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Piccolo blu e piccolo giallo”

13° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Piccolo blu e piccolo giallo”

14° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Ranocchio ha paura”

Libro dal titolo: “Ranocchio ha paura!”

QUESTO RACCONTO PERCHE’:

Ranocchio trema dalla paura!

Nel cuore della notte gli pare di sentire strani rumori… Così cerca

rifugio dai suoi amici. Ma purtroppo la sua paura è contagiosa e uno a

uno si sentono tutti quanti spaventati. L’amico Lepre li cerca tutta la

mattina e quando finalmente li trova, gli svela che non vedendoli ha

avuto anche lui tanta paura: temeva che si fossero persi… “Tutti noi

confessa abbiamo paura di qualcosa.”

Questa lettura ha dato lo spunto a “tirar fuori” le paure vere e

immaginarie che tutti hanno provando a sdrammatizzarle.

14° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Ranocchio ha paura”

14° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Ranocchio ha paura”

14° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Ranocchio ha paura”

14° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Ranocchio ha paura”

14° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Ranocchio ha paura”

15° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Pezzettino”

Libro dal titolo: “Pezzettino”

QUESTO RACCONTO PERCHE’:

Il protagonista e’ Pezzettino e il suo viaggio di scoperta, il suo

sentirsi inizialmente troppo piccolo e con nessun talento rispetto ai

suoi amici, piu' grandi e ognuno dotato di uno specifico talento, e la

sua affannosa ricerca di una collocazione che si conclude con la

consapevolezza di essere se stesso, di avere un senso anche senza

appartenere a qualcosa di piu' grande.

Si tratta di una storia piccola ma con un grande significato che offre

parecchi spunti di riflessione e insegna con tanta semplicità, che

ognuno di noi è unico al mondo, e quanto sia importante scoprire le

proprie qualità, senza pensare che gli altri siano migliori di noi.

15° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Pezzettino”

15° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Pezzettino”

15° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Pezzettino”

15° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Pezzettino”

15° incontro l’insegnante legge il racconto dal titolo: “Pezzettino”

Alla domanda:

“A che cosa serve un libro?”,

Bruno Munari

risponde:

“A comunicare il sapere, o il piacere

o comunque ad aumentare

la conoscenza del mondo.

Spesso serve a vivere meglio”