Transcript of PROGETTO INDICAZIONI NAZIONALI - ORIO
- 1. DIREZIONE DIDATTICA DI SAN GIORGIO CANAVESE PLESSO DI ORIO
Anno Scolastico 2014/2015 Sperimentazione sulle nuove Indicazioni
Nazionali SAPERE, SAPER FARE E SAPER ESSERE
- 2. VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE IN UN ATTIVITA DI DIDATTICA
LABORATORIALE a.s. 2014-2015 Pierobon Alessandra Quaranta Laura
Vaccari Elena
- 3. DISCIPLINE INTERESSATE ITALIANO SCIENZE TECNOLOGIA ARTE E
IMMAGINE ALUNNI COINVOLTI 10 DI CLASSE 1 17 DI CLASSE 2 INSEGNANTI
COINVOLTE NEI LABORATORI Bazzani Sara e Tommasini Anna
- 4. PROGETTO ALIMENTAZIONE Nel corso dell a.s. 2014/2015 abbiamo
deciso di affrontare largomento dellalimentazione anche in
coincidenza con levento dell EXPO di Milano attraverso le seguenti
esperienze : Il gusto e gli altri sensi (attivit di scienze)
Progetto Frutta day Laboratorio di cucina Prepariamo i biscotti di
Natale Laboratorio Coop a scuola Tutti i gusti sono giusti: viaggio
nel mondo alla scoperta della provenienza dei cibi e costruzione
della carta didentit alimentare Simulazione alla Coop della spesa
per acquistare gli ingredienti di alcune ricette non italiane.
- 5. SCOPO Stimolare i bambini a raccontare, descrivere le loro
esperienze e lavorare in gruppo. Partire dal fare esperienze
concrete e significative. Responsabilizzare i bambini attraverso
esperienze autentiche si fa per davvero. Sviluppare competenze
sociali. Al termine dellesperienza, riflettere sul lavoro svolto,
sui sentimenti che ha suscitato e sulle relazioni sociali.
- 6. LESPERIENZA LABORATORIALE DEVE ESSERE BEN ARTICOLATA E
DIVISIBILE IN SEQUENZE, SMONTABILE A PEZZETTINI.
- 7. PERCHE IL CIBO ? Le esperienze di cucina fanno parte della
vita quotidiana di ogni bambino. Esse sono strettamente legate al
rapporto che il bambino ha con il cibo fin da piccolissimo
(mangiare con le mani, pasticciare, sporcarsi,..) La cucina uno
spazio emotivamente ricco e carico di affettivit perch il luogo
dove si ritrova la famiglia.
- 8. CHI NON HA MAI GIOCATO A CUCINARE ?
- 9. IL LABORATORIO DI CUCINA Viste le molteplici implicazioni
del cibo nella vita dei bambini, abbiamo deciso di proporre
unattivit stimolante sullalimentazione utilizzando la didattica
laboratoriale.
- 10. Ci siamo indirizzate verso lapprendimento cooperativo poich
consente una migliore organizzazione dell esperienza pratica,
attiva e volta alla collaborazione tra tutti i bambini. Inoltre
lattivit laboratoriale un importante stimolo al racconto orale e
scritto del vissuto (fare per poi raccontare).
- 11. CUCINARE INSIEME La cooperazione presuppone uno scambio
continuo di aiuto che ha come obiettivo il lavoro condiviso per il
raggiungimento di uno scopo comune cio la realizzazione di un
prodotto finito ottenuto con la partecipazione responsabile di
tutti. Tutti i membri sono chiamati a condividere materiali, ruoli,
regole, consegne, tempi.
- 12. OGNUNO FA LA SUA PARTE Ognuno contribuisce con le abilit
diverse e specifiche che possiede. I bambini in situazione di
difficolt o disabilit sono parte attiva e integrante del gruppo. Vi
uno scambio continuo di aiuto e di incoraggiamento. La leadership
distribuita attraverso gli incarichi.
- 13. COMPETENZE 13 Risorse Conoscere i cibi e le loro
caratteristiche sensoriali e fisiche. Conoscere i principali
utensili da cucina ( mestolo, posate, teglie, pennello, ciotole)
Esperienze operative in cucina (mescolare, versare, sbattere,
pesare, impastare, spalmare) Saper lavorare con gli altri e
condividere materiali. Strutture di interpretazione Identificare e
scegliere gli ingredienti necessari. Selezionare gli utensili
opportuni. Riconoscere le istruzioni riportate da una ricetta .
Identificare i ruoli assegnati allinterno del gruppo. Strutture di
azione Leggere e analizzare la ricetta. Eseguire concretamente le
operazioni richieste dalla ricetta, con laiuto degli utensili.
Rispettare la procedura. Rispettare i ruoli assegnati. Strutture di
autoregolazione Valutare il proprio operato rispetto alle
operazioni richieste e riconoscere errori. Giudicare il proprio
comportamento anche in relazione al ruolo assegnato.
- 14. 0. PROBLEM SOLVING Realizzare un piatto tipico del Canavese
che fareste conoscere nel mondo. Dopo aver esplorato diversi cibi
del mondo ci venuto spontaneo scoprire e gustare i piatti di casa
nostra cio del Canavese. A scuola si discusso circa la variet dei
piatti tipici canavesani attraverso laiuto di nonni e genitori. Si
ristretto il campo a 4 piatti: la Supa ad coi, le Miasse, la Tuma
impast, le Cipolline di Ivrea. 0. PROBLEM SOLVING0. PROBLEM
SOLVING
- 15. IL SETTING DAULA Per igiene e praticit il laboratorio si
svolge presso il ristorante dei genitori di un alunno. I tavoli
sono disposti per formare tre isole di lavoro e un punto dedicato
alla messa in mostra degli ingredienti e degli utensili. La cucina
utilizzata solo dalla cuoca Sara e la sua aiutante; i bambini
possono entrarvi a piccoli gruppi per osservare le cotture.
- 16. STRUTTURA DELLA LEZIONE 0. PROBLEM SOLVING 1. ESPERIENZA
2.COMUNICAZIONE 3. ANALISI GENERALIZZAZIONE APPLICAZIONE 4. 5.
- 17. COSA FANNO LE INSEGNANTI: distribuiscono i 27 bambini di
classe prima e seconda in 3 gruppi eterogenei, distribuiscono gli
incarichi di lavoro: il custode della ricetta, degli ingredienti,
dei materiali e dei turni di lavoro. Ogni gruppo ha una ricetta da
realizzare e un insegnante come supervisore. COSA FANNO I BAMBINI:
ogni gruppo sceglie gli ingredienti e gli utensili per la propria
ricetta. I bambini si preparano lavando accuratamente le mani e
indossando il grembiule. 1. ESPERIENZA
- 18. 1 FASE SCELTA DELLA RICETTA E DEGLI INGREDIENTI Ogni gruppo
si consulta e decide ingredienti e strumenti di lavoro. La Tuma
impast Le Miasse La Supa ad Coi
- 19. 2 FASE DA DOVE SI INIZIA? SI LEGGE LA RICETTA! Il custode
della ricetta inizia a leggere le istruzioni.
- 20. 3 FASE LA PREPARAZIONE: SI LAVORA A TURNO Tutti i bambini,
a turno, mescolano, versano, sbattono, rompono, ungono, .portano a
cuocere in forno!
- 21. La Tuma impast non ha bisogno di cottura. Il gruppo si
spostato in cucina per seguire la preparazione delle cipolline di
Ivrea.
- 22. UN OCCHIATA IN CUCINA Le cipolline sono state cotte dalla
cuoca con acqua, aceto, sale e zucchero (in agrodolce).
- 23. 4 FASE LA COTTURA A piccoli gruppi si va in cucina per
vedere cosa succede nel forno !
- 24. ECCO I NOSTRI PIATTI!!! La Tuma impast Le cipolline di
Ivrea Le Miasse La Supa ad Coi
- 25. 5 FASE LASSAGGIO E LA RIFLESSIONE Dopo la cottura i bambini
si dedicano allassaggio di tutti i piatti !!! Lassaggio non
solamente un elenco di mi piace o non mi piace ma considerazioni
tipo : Abbiamo messo poco sale, C troppo latte, Il formaggio e il
pane mi piacciono ma il cavolo no!, A me la Miassa piace mangiarla
con la Toma impast Le cipolline non le mangio mai, ma queste in
agrodolce sono buone.
- 26. I BAMBINI HANNO GRADITO !!!!
- 27. 0. PROBLEM SOLVING0. PROBLEM SOLVING2. COMUNICAZIONE Nei
giorni seguenti , ogni gruppo ha raccontato a voce alla classe la
propria ricetta e ha disegnato .
- 28. IN CLASSE SECONDA Alla fine ciascun gruppo ha prodotto due
testi : uno narrativo in italiano e uno descrittivo in
scienze.
- 29. 0. PROBLEM SOLVING Riflessione sullattivit laboratoriale e
sul lavoro a gruppi in classe (apprendimento cooperativo). A tutti
i bambini piaciuto cucinare e fare unattivit pratica, osservare la
fase di cottura in cucina e poi lassaggio. Si sono sentiti
maggiormente responsabilizzati grazie al fatto che facevano sul
serio in un vero ristorante. Dal punto di vista delleducazione
alimentare i bambini hanno assaggiato e mangiato cibi che
diversamente non mangiavano a casa. 0. PROBLEM SOLVING3.
ANALISI
- 30. I bambini hanno apprezzato il lavoro in gruppo poich ognuno
aveva un ruolo sia nel laboratorio di cucina sia nel lavoro in
classe. La leadership era distribuita e i leaders abituali hanno
lasciato spazio ai compagni. Hanno collaborato aiutando i compagni
in difficolt e atteso con pazienza che ognuno svolgesse il proprio
ruolo. Bambini con alcune difficolt sono stati aiutati nel gruppo e
sono riusciti a svolgere comunque il ruolo assegnato sentendosi
gratificati.
- 31. Alunni con difficolt gravi sono stati coinvolti in ogni
attivit e i compagni li hanno incoraggiati. Tutti erano soddisfatti
perch i gruppi erano impegnati e coinvolti contemporaneamente. Non
c stata rivalit tra i gruppi in quanto sono stati motivati e
responsabilizzati dallassaggio finale di tutte le ricette. Tutti
hanno conosciuto le ricette dei compagni degli altri gruppi grazie
al momento della comunicazione in cui si sono confrontati.
- 32. 0. PROBLEM SOLVING Dopo una riflessione generale con i
bambini sono emerse alcune considerazioni. Parlare di alimentazione
pi facile se si coinvolti direttamente. I bambini sostengono che si
apprezza di pi un cibo sconosciuto o antipatico se lo si cucina da
s. Per fare didattica laboratoriale pi proficuo organizzarsi in
gruppi di lavoro ed bene che allinterno dei gruppi siano
distribuiti i ruoli. Quando si svolge unattivit che non si conosce
opportuno seguire le istruzioni e rispettare le fasi di un
procedimento. Per comunicare agli altri unesperienza importante
aver ben chiare le sue fasi sequenziali. 0. PROBLEM SOLVING4.
GENERALIZZAZIONE
- 33. VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE A Avanzato Lalunno/a applica
istruzioni complesse e ne esegue tutte le operazioni. Possiede
ottime conoscenze, mostrando padronanza nelle abilit manuali, sa
applicare tutte le procedure apprese e le riferisce sia oralmente
che per iscritto, in modo completo ed organico. Allinterno del
gruppo svolge con consapevolezza il ruolo assegnatogli, riconosce e
rispetta il ruolo dei compagni, collaborativo e responsabile con
tutti. Ha sviluppato capacit critiche riferite al proprio operato e
comportamento. B Intermedio Lalunno/a applica istruzioni lette ed
esegue tutte le operazioni. Possiede conoscenze e buone abilit
manuali , sa applicare le procedure apprese e le riferisce sia
oralmente che per iscritto, in modo corretto. Allinterno del gruppo
svolge il ruolo assegnatogli e riconosce il ruolo dei compagni,
collaborativo e riflette sul proprio comportamento. C Base
Lalunno/a applica istruzioni lette ed esegue operazioni semplici.
Possiede conoscenze e abilit manuali fondamentali, sa applicare le
procedure apprese e le riferisce sia oralmente che per iscritto, in
modo semplice. Allinterno del gruppo svolge il ruolo assegnatogli.
D Iniziale Lalunno/a, se opportunamente guidato/a, applica
istruzioni ascoltate, esegue operazioni semplici e le riferisce
oralmente. Allinterno del gruppo svolge con aiuto il ruolo
assegnatogli.
- 34. 0. PROBLEM SOLVING Si decide di applicare il modello di
attivit laboratoriale per la preparazione della scenografia per lo
spettacolo di fine anno scolastico. Koi e le noci 0. PROBLEM
SOLVING5. APPLICAZIONE
- 35. Dopo aver letto alle classi 1 e 2 la favola africana Koi e
le noci, le insegnanti propongono la realizzazione dellalbero delle
noci. COME LO REALIZZIAMO? In un momento collettivo, i bambini
suggeriscono lutilizzo di diversi materiali (polistirolo,
cartoncino, legno, cartone) Viene valutata la fattibilit, la
reperibilit dei materiali e la praticit nello spostamento
dellalbero finito. I bambini decidono di utilizzare fogli di
cartoncino e carta da pacco.
- 36. COME CI ORGANIZZIAMO? I bambini propongono immediatamente
il lavoro a gruppi e le insegnanti assegnano a ciascun gruppo la
realizzazione di una parte dellalbero: il tronco, le foglie e le
noci.
- 37. IL TRONCO
- 38. LE FOGLIE
- 39. LE NOCI
- 40. LA STORIA ILLUSTRATA Parallelamente, la storia di Koi stata
suddivisa in 14 sequenze le quali, in seguito, sono state
illustrate e colorate dai bambini su fogli A3.
- 41. PER LINCLUSIONE Per coinvolgere un alunno con difficolt, si
pensato di realizzare un' audiostoria, utilizzando le tavole
colorate dai compagni.
- 42. Mancanza di tempi pi distesi soprattutto in considerazione
dellet degli alunni. Mancanza di compresenze. Mancanza di adeguate
risorse economiche per le attivit laboratoriali ( ingredienti di
cucina, cartoncino, cartucce per la stampante). Scarsi supporti
tecnologici necessari per la documentazione delle esperienze (pc
molto datati e senza PowerPoint, macchina fotografica economica).
PUNTI DI DEBOLEZZA
- 43. PUNTI DI FORZA I bambini di classe 2 hanno acquisito una
buona capacit di lavorare a gruppi e di operare in unattivit
laboratoriale, grazie anche alle esperienze svolte nel corso dei
due anni scolastici precedenti. Le attivit condotte sotto forma di
laboratorio, secondo i bambini, sono pi divertenti rispetto alle
lezioni frontali. Per i bambini stato pi facile raccontare a voce e
per iscritto unesperienza concreta. I bambini riferiscono che si
sono sentiti pi coinvolti nel lavorare in gruppo in modo attivo. E
piaciuto lavorare a classi aperte, collaborare allinterno del
gruppo senza rivalit ed aiutare chi era in difficolt.
Collaborazione e sostegno tra le insegnanti e le famiglie.
- 44. CHI ASCOLTA DIMENTICA , CHI VEDE RICORDA E CHI FA IMPARA
!!! CHI RACCONTA CI CHE HA IMPARATO .APPRENDE !!!!
- 45. In un villaggio africano viveva un bambino intelligente,
coraggioso, di nome Koi. Era il figlio del capo del villaggio , gli
piaceva giocare e andare a caccia con i suoi fratelli.
- 46. Un giorno Koi part con i suoi fratelli per andare a caccia,
ma al ritorno purtroppo, scoprirono che il loro padre era
morto.
- 47. Gli anziani del villaggio decisero di nominare il figlio pi
grande capo del villaggio, al secondo figlio venne data la capanna
del padre, mentre a Koi solamente una pianta di noci.
- 48. Koi si arrabbi molto, abbandon il villaggio , i suoi
fratelli e con le noci raccolte dalla pianta, and verso la
montagna.
- 49. Cammin per lunghi giorni e finalmente arriv in cima alla
montagna. Vide una valle attraversata da un fiume e un bellissimo
villaggio in lontananza. Koi pens che questo sarebbe stato un
bellissimo posto per vivere e cominci a scendere verso la
valle.
- 50. Ad un tratto vide un serpente, preoccupato, agitato e gli
chiese cosa stesse cercando. Il serpente rispose che la sua mamma
non stava bene e per guarire aveva bisogno della medicina fatta con
le noci. Il povero serpente non sapeva dove trovarle, allora Koi
prese alcune delle sue noci e gliele diede. Il serpente lo ringrazi
e Koi, felice, riprese il suo viaggio.
- 51. Subito dopo Koi vide una fila di formiche che camminavano
veloci, preoccupate e domand a loro cosa stessero cercando. Allora
la regina delle formiche gli chiese dove avrebbero potuto trovare
una pianta di noci, dovevano consegnarle al pi presto allo spirito
della foresta. Koi allora prese alcune delle sue noci e le diede
alla regina, le formiche contente lo ringraziarono e Koi continu
cos il suo viaggio.
- 52. Camminando e camminando arriv vicino ad un fiume, vide un
coccodrillo che piangeva era molto triste. Koi chiese il perch
fosse cos triste e il coccodrillo gli rispose che si era comportato
male con luomo della pioggia e che se non gli avesse portato 10
noci, non avrebbe fatto pi piovere sulla valle. Koi allora prese le
sue noci e le diede al coccodrillo . continu cos il suo
viaggio.
- 53. Finalmente Koi arriv al villaggio , era un bellissimo
villaggio con capanne colorate e gli abitanti cantavano
allegramente. Ma quando entr, le persone smisero di cantare ed
entrarono subito nelle loro capanne.
- 54. Ad un certo punto sent una voce, era il capo del villaggio
che gli domand chi fosse. Koi chiese solo di poter vivere insieme a
loro e che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di abitare in quel
villaggio.
- 55. Allora il capo del villaggio decise di mettere alla prova
Koi e gli chiese di superare tre prove: Raccogliere i frutti in
cima allalbero pi alto, ritrovare i chicchi di grano perduti nel
campo e ritrovare lanello della figlia perduto nel fiume.
- 56. Koi accett la sfida e usc dal villaggio, ma si rese conto
che avrebbe avuto difficolt nel prendere le noci, perch lalbero era
molto alto, ma allimprovviso sent la voce del serpente: Amico perch
sei triste?
- 57. Koi rispose che avrebbe dovuto raccogliere le noci per
potere vivere nel villaggio, allora il serpente decise di aiutarlo.
Koi lo ringrazi e cos and verso il campo.
- 58. Una volta arrivato, lerba era molto alta, ma allimprovviso
sent la voce della formica. Amico ma perch piangi? Koi rispose che
il capo del villaggio gli aveva ordinato di prendere i chicchi del
grano dentro il campo, allora le formiche decisero di aiutarlo,
come aveva fatto lui con loro.
- 59. Koi ringrazi le formiche e and verso il fiume, ma purtroppo
cera troppo fango e non riusciva a vedere lanello , ma
allimprovviso sent la voce del coccodrillo che decise a sua volta
di aiutarlo. Koi dopo averlo ringraziato and verso il
villaggio.
- 60. Il capo del villaggio vedendo che era riuscito a superare
le tre prove, decise di tenerlo con loro. Koi visse felice con i
suoi amici e decise di perdonare anche i suoi fratelli e gli
abitanti del suo vecchio villaggio .