Progettididatticiascuola Dall’uovo allagallina ...

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TESTO: AMELIA VALSECCHI JORIOFOTO: ANNICK ROMANSKI

L’importanza di un insegna-mento che susciti l’interessedegli allievi è fondamentale elo sanno i docenti delle scuo-

le elementari di Gorduno: René Pron-zini e Igor Pellegrinelli. La loro propo-sta di quest’anno scolastico è stataquella di insegnare ai bambini comenascono i pulcini. Un lavoro multidi-sciplinare che ha permesso di toccarecon mano la materia trattata.Qual è stato il progetto e chi ha avutol’idea? «L’idea è partita dalla mia pas-sione per l’allevamento di galline»,spiega Pronzini. Come si è svolta l’atti-vità? «Gli allievi volevano capire come

«È un dato di fatto – assicura Pronzini– chi ha sperimentato attività pratichea scuola ricorda con viva emozionequei momenti e i nostri bambini sonorimasti colpiti dalla nascita e dallamancata schiusa di parte delle uova».La scelta didattica è stata uno spuntoper parlare del ciclo della vita. «L’espe-rienza di veder nascere i pulcini haemotivamente e affettivamente coin-volto la classe. I pulcini sono impressinelle loro menti e i nostri allievi chie-dono di essi», spiega Pellegrinelli.«Sarebbe bello poter disporre a scuoladi uno spazio esterno adibito a polla-io, dove i bambini si occupano dei pul-cini e li vedono crescere e razzolare»,aggiunge Pronzini.

Uno spazio a cielo aperto:una scuola divita, dove poter insegnare agli allievi lapratica, a contatto con la materia.Quest’esperienza è stata possibile nel-la sede scolastica di Locarno Monti,dove Consuelo Righettoni, la docentedi una delle poche pentaclassi del can-tone Ticino, ha sperimentato con i suoiallievi la coltivazione dell’orto biologi-co. Un progetto di attività speciale chesi è svolto al di fuori delle mura scola-stiche, in un angolo di paradiso terre-stre: l’orto biologico con vista sul lagoMaggiore. «È un’attività impegnativadal punto di vista organizzativo – spie-ga la docente Righettoni – che implicauna buona preparazione da partemia e l’aiuto di persone al di fuori del-la scuola e dell’orario scolastico». L’a-iuto dei volontari Sandro e Pedro è sta-to essenziale. I due pensionati hannotenuto pulito l’orto, strappato le !!

funzionava un’incubatrice», aggiungePellegrinelli. Per il progetto sono stateimpiegate due macchine diverse: un’in-cubatrice manuale, che doveva esseremanipolata tutti i giorni, e una automa-tica, che funzionava a corrente elettrica.«Per far nascere i pulcini dall’incubatri-ce manuale abbiamo dovuto far girarele uova tutti i giorni per due volte al gior-no – chiarisce Pronzini – e questo anchedurante le vacanze scolastiche. Purtrop-po non tutte le uova si sono schiuse, suventiquattro inserite nelle incubatricisolo dieci hanno dato i loro frutti. Lamacchina automatica, invece, ha subi-to un cortocircuito durante un tempo-rale e le uova sono andate perse».Dal punto di vista didattico, l’esperien-za diretta ha emozionato i bambini.

Progetti didattici a scuola

Dall’uovo alla gallina,dal seme alla piantinaDurante l’anno scolastico, due progetti didattici hanno coinvolto gli allievi

della scuola elementare. AGorduno i bambini hanno visto nascere i pulcini,a LocarnoMonti, invece, si sono dilettati con un orto biologico.

La pentaclasse della scuola elementare di Locarno Monti nell’orto biologico.

CooperazioneN. 24 del 10 giugno 2014 51

La schiusa dei pulcinidella scuola elementare diGorduno ha emozionatoi bambini.

Marche in azionedaCoop.Damartedì 10giugno a sabato 14 giugno 2014, fino ad esaurimento delle scorte

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!! erbacce e innaffiato tutti igiorni. Non solo i due aiutantitengono in ordine l’orto, mauno di loro ha anche messo adisposizione il terreno perl’attività scolastica. «Le lezioniall’aperto coinvolgono i bam-bini, che si dedicano alla colti-vazione di piante e ortaggi condedizione», spiega Sandro, ilproprietario dell’orto.

L’attività è così stimolante chei bambini ci tornano con i lorogenitori per farli incontrarecon gli aiutanti e per portare acasa un po’ di conoscenze ecostruirsi a loro volta il proprio

orto. I due pensionati ne van-no fieri. Non si tratta solo di unprogetto scolastico, ma di unlavoro che va oltre i confinidell’apprendimento delle con-suete materie scolastiche. È unarricchimento sia dal punto divista umano, dove si assiste al-la crescita di uno stretto rap-porto tra bambini, docente eaiutanti, sia dal punto di vistasociale, dove si genera un for-te legame intergenerazionale.E gli scambi non riguardanosolo le materie di studio.

"! linkwww.cooperazione.ch/pulcini

Apertial nuovoPerGiannaMiotto,ispettricescolastica: «attivarel’agire facilital’apprendimento».

Cooperazione: Si può afferma-re che la scuola ticinesepromuove attività speciali?Gianna Miotto: I programmiscolastici ticinesi sono nutriti ele attività sono diversificatein molte sedi del cantone. Gliesempi di Gorduno e LocarnoMonti sono rappresentatividell’apprendimento attivo ascuola.

L’attività pratica facilital’apprendimento?Sì, ma è diverso se si tratta diun’attività eterodiretta, dove ilbambino esegue ordini imparti-ti, oppure se si tratta di un lavo-ro dove si pone l’allievo di frontea un problema pratico da risol-vere. Nel secondo caso il ragazzoattiva le capacità acquisite pre-cedentemente; la pratica facili-ta l’apprendimento. Nelle fasced’età scolastiche comprese tra laprima infanzia e la scuolaelementare la «dimensionedell’agire» facilita l’apprendere.

GiannaMiotto.

Nel cantone è favorito l’usodi una didattica speciale?L’attività di piccole semine o diallevamenti all’interno delle sediscolastiche è promossa un po’dappertutto, ma non tutti hannola possibilità di offrire un proget-to didattico su ampia scala comea Gorduno e a Locarno Monti.

Quali altri attività scolastichereputa interessanti?Nelle sedi del mio circondario hoassistito in molte classi all’alleva-mento d’insetti, come pureal salvataggio di una lucertola,che dopo le cure necessarie, e alriparo in un terrario, è stata ri-messa in libertà. In questo caso,si è osservato come i bambi-ni si occupano con responsabili-tà di un essere vivente, ma anchecome sappiano rapportare lasituazione dell’animale alla real-tà umana.

Cosa pensa delle attività scola-stiche supportate da personeal di fuori della scuola?La scuola deve aprirsi alla realtà.È un atteggiamento chepromuoviamo all’interno di tuttele sedi dell’VIII circondario.

L’orto a scuolaUn’esperienza esaltanteFare l’orto a scuola è un’attivi-tà che gode già di grande po-polarità negli istituti scolasticidi Locarno Monti, Claro, Chias-so e altre sedi scolastichedel cantone. Sono spesso ini-ziative isolate, affidate all’en-tusiasmo dei singoli docenti.Si vorrebbe perciò condividerele esperienze creando una retedi conoscenze e consigli a so-stegno di chi già fa o vorrebbeprogettare un orto nella pro-pria scuola, ma non sa da dove

partire. Un ottimo spunto lan-ciato dall’associazione no pro-fit «Orto a scuola» sorta nel2013 per promuovere gli ortibiologici scolastici. Una scuolavicina alla natura e al verdeche permette di ben sperareper il futuro, di andare oltre iconfini di un’aula e forse, oggi,di un tablet e di ritornaread apprezzare e conoscere iprocessi di madre natura.

!" link www.ortoascuola.ch

CooperazioneN. 24 del 10 giugno 2014 53

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Per un po’i pulcinihanno

vissuto inclasse.

Per averei frutti ènecessariodirezionarele piantine.