Private Cloud Computing nell’ambito di Organizzazioni complesse: il caso dell’Università di Bologna nel Software as a Service a supporto dell’attività didattica e dei servizi agli studenti.
Transcript of Private cloud computing in organizzazioni complesse
1. Cloud Computing Summit 2011 Milano 15 novembre 2011 Private
Cloud Computing nellambito di Organizzazioni complesse: il caso
dellUniversit di Bologna nel Software as a Service a supporto
dellattivit didattica e dei servizi agli studenti. S.1
2. Luca Garlaschelli Chief Information/Innovation Officer (CIO)
Responsabile dei Sistemi e Servizi Portale e della Strategia di
Innovazione Digitale Alma Mater Studiorum - Universit di Bologna
S.2
3. _ICT come Servizio _Innovazione _Management _Nuovi modelli
di business S.3 Sono parole coerenti con il Cloud Computing ?
nellambito delle Universit e della Pubblica Amministrazione
italiana in generale?
4. Quali sono le esigenze dellUniversit attraverso lICT?
S.4
5. Lofferta del Sistema Portale dellUniversit di Bologna
Soluzioni tecnologiche Internet, Intranet, Editoria digitale,
Multimedia, Mobile. Portafoglio applicativo Content, Document,
Knowledge, Multimedia Management. Portal, Collaboration, Mobile,
Digital Publishing. Search Engine, Data integration, Visual Data
Management, Speech2Text. Business Intelligence, Web Analytics,
Online Surveys. S.5 Caratteristiche principali Servizi multi-canale
centrati sullutente. Software Commerciale + Opensource.
Integrazione con il resto dei Sistemi Informativi di Ateneo.
Delivery Convenzionale + As a Service.
6. Il percorso dellUniversit di Bologna nelladozione del Cloud
Computing, dalla fase ICT come Servizio alla fase ICT come Utility.
S.6
7. 2001 / Unibo.it prima del Sistema Portale 2002 / Unibo.it
dopo il Sistema Portale Modulistica online Portale Unibo.it Portale
Unibo.it Iscrizione online Sito Facolt S.7
8. Modello concettuale del Sistema Portale Fino al 2001 Modello
pre-Sistema Portale 2002-2008 Primo modello Sistema Portale
2008-201x Nuovo modello Sistema Portale Management Management
Management ICT come Strumento ICT come Servizio ICT come Utility
Innovazione di Processo Innovazione di Modello Innovazione di
Valore Time to Market e Capacit prod. Time to Market e Capacit
prod. Time to Market e Capacit prod. timetomarket: anno scala: 1
servizio ttm: mese scala: 10 servizi S.8 ttm: ora/giornata scala:
100 servizi
9. Crescita e trasformazione del Sistema Portale dal 2002 al
2010 173.870.727 155.693.702 141.712.394 131.394.450 99.584.760
Siti Internet/Intranet realizzati Pagine viste 275 74.337.978
51.005.018 44.077.323 29.838.046 15 2002 436 43 53 2003 2004 77 110
144 183 ICT Utility-oriented* ICT Service-oriented *Nota Non sono
conteggiati gli oltre 5.000 Siti Internet Docente. 2005 2006 S.9
2007 2008 2009 2010
10. Servizi Portale su larga scala on-demand Sito Internet
Docente (5.000+ siti; vedi esempio). Sondaggi online on-demand.
Planisfero della ricerca (10 siti; progetto pilota; vedi esempio).
Sito Internet/Extranet a supporto della ricerca EU (7 siti;
progetto pilota; vedi esempio). Sito Internet Corso di laurea (220
siti; vedi esempio). S.10
11. Sito Internet di Corso di laurea: soluzione SaaS a supporto
dellattivit didattica e dei servizi agli studenti. S.11
12. Sito Internet Corso di laurea Servizio fornito a tutte le
23 Facolt che raggiunge ogni giorno 80.000+ studenti. Ambiente
operativo, profilato e integrato a supporto della didattica e della
promozione online del Corso. Aumenta qualit, velocit e frequenza
delle informazioni agli studenti. Facilita i processi di
comunicazione e supporta la relazione con gli studenti lungo
lintero percorso universitario. Soluzione SaaS (delivery model:
Private Cloud). Multi-Channel, Multi-Language, Multi-Browser.
Integrazione con i Sistemi Informativi della Didattica, Studenti e
Personale e con il resto dei Servizi Portale. Conformit ai
requisiti EU Higher Edu e PA Digitale. S.12 Elevata usabilit, anche
delle interfacce back-end.
13. Procedura self-service di creazione e gestione LogIn
Configure Deploy & Manage S.13 Publish & Monitor
14. Work-flow e risorse acquisite LogIn Configure Deploy &
Manage Sito Internet profilato e conforme alle normative.
Multi-lingual Content Management, Web Analytics Tool, Dashboard di
controllo per ciascuna Facolt. Recupero e popolamento automatico
del Sito con le informazioni ufficiali dai sistemi informativi
della Didattica, del Personale e delle Strutture. Gestione autonoma
dei diritti di accesso. S.14 Publish & Monitor 99.9% Uptime.
Continuit, Disaster recovery, Sicurezza. 2GB Storage. Miglioramento
continuo. Help Desk.
15. Strategia realizzativa: implementazione per fasi S.15
16. Risultati raggiunti 220 Corsi di laurea dispongono di un
fondamentale strumento di efficienza, razionalizzazione e
competitivit (a livello internazionale, solo lUniversit di Harvard
offre in questo momento lo stesso servizio) . Miglioramento dei
servizi agli Studenti e aumento della visibilit dei Corsi di laurea
su Internet (cerca con Google: laurea storia). Riduzione delle
richieste online/offline a Segreterie Studenti e Docenti. Spinta
alla innovazione e digitalizzazione dei principali processi interni
in funzione degli Studenti e della Customer Experience attraverso
tutti i canali di contatto online/offline. Migliore governo delle
informazioni e pronta risposta a cambiamenti normativi nazionali ed
europei in ambito didattico ed e-Gov (i Siti CdL sono gi conformi
ai requisiti richiesti dalla Riforma Gelmini) . Risparmio annuo di
ca. 900.000 grazie allazzeramento delle duplicazioni tecnologiche e
allintegrazione automatica con i sistemi informativi di Ateneo
(vedi business case). S.16
17. Business Case / La situazione nel 2008 e nel 2010 Il 29%
dei Corsi di laurea (CdL) hanno un sito Internet. In tutto sono 70
i siti che promuovo lOfferta Didattica di Ateneo. Il sito stato
prodotto internamente al CdL o tramite unagenzia esterna. Il sito
una vetrina istituzionale non integrata con i sistemi informativi
di Ateneo. I servizi offerti sono a basso valore aggiunto. Una
stima conservativa del costo annuo per hardware, software e
personale tecnico 5.000. Il 29% dei CdL dellAteneo costano non meno
di 350.000 ogni anno. I Siti CdL duplicano tecnologie e risorse ICT
e frammentano le informazioni della Didattica creando incertezza
agli studenti. Levoluzione di servizi e funzionalit avviene a costi
costanti o crescenti. Il sito non soddisfa gli standard minimi
normativi e non garantisce la qualit attesa. Il 100% dei CdL ha un
sito Internet. Il sito un ambiente operativo, profilato e integrato
con i sistemi informativi di Ateneo e il resto dei servizi portale
istituzionali. Le funzionalit offerte sono ampie e soddisfano le
esigenze fondamentali di Studenti e CdL. Il costo totale annuo per
hardware, software e personale tecnico inferiore a 1/10 di quello
2008 (il sito realizzato con tecnologie esistenti e risorse
interne). I Siti CdL condividono un pacchetto di risorse
tecnologiche. Le informazioni provenienti da pi fonti informative
passano attraverso un processo unificato e presidiato. Levoluzione
di servizi e funzionalit avviene a costi marginali. Il sito
soddisfa tutti i requisiti, normativi ed interni: accessibilit,
usabilit, multilingua, trasparenza e qualit della Didattica, ECTS
Label, qualit contenuti, ecc.. S.17
18. Fattori critici di successo Il Sito CdL uno strumento di
razionalizzazione, integrazione e innovazione organizzativa, prima
che applicativa e informativa, e offre allo studente un accesso
unificato alle informazioni della Didattica che risiedono in
formati diversi in fonti informative diverse. I fattori critici di
successo nellesperienza dellUniversit di Bologna sono stati: 1.
Orientare allo Studente lintera filiera della Didattica. 2.
Predisporre le basi tecnologiche, informative e gestionali. 3.
Progettare meccanismi di governo dei siti flessibili, efficienti e
sostenibili (la sostenibilit nasce dal compromesso pragmatico tra
obiettivi, risorse, qualit attesa e partecipazione allargata fino
agli studenti). S.18
19. 1 / Orientare allo Studente la filiera Didattica Principio
guida: Pensare lUniversit come Servizio e non solo come
Istituzione, nel rispetto delle normative della Didattica e della
PA Digitale. S.19
20. 2 / Predisporre le basi tecniche/tecnologiche Principio
guida: Elevare l'architettura informativa al di sopra
dell'architettura tecnologica. Le informazioni e lutente guidano le
scelte. S.20
21. 3 / Progettare una gestione modulabile, efficiente e
sostenibile S.21
22. Quanto il Cloud Computing oggi una soluzione matura e quali
sono le aree critiche per la sua implementazione in Organizzazione
Pubbliche complesse e di grandi dimensioni? S.22
23. Maturit tecnologica dellofferta Cloud S.23
24. S.24
25. Copertura funzionale dellofferta Cloud S.25
26. Evoluzione del modello Cloud S.26
27. Come cambiano i ruoli allesterno dellAzienda S.27
28. Come cambiano i ruoli allinterno dellAzienda S.28
29. Chiarezza strategica, anticipazione domanda, visione
sistemica. Information Lifecycle Management. Funding model (da
CapEx a OpEX). Governance e Gestione del rischio. Aspetti legali,
Conformit normativa e regolamentare, Attivit di audit. Portabilit e
interoperabilit di dati/processi/applicazioni, Way out, Standard,
Privacy, Localizzazione dati. Prestazioni, SLA, Sicurezza,
Continuit, Disaster recovery. Data center operations, Incident
response, Remediation. Application security, Encryption, Identity,
Access Management. Aree critiche nella realizzazione del Cloud
Computing S.29
30. Capacit di servizio dellICT rispetto alle esigenze business
Capacit ICT allinterno dellOrganizzazione Scelta 1 Investimento in
ICT tradizionale: investimento temporalmente scollegato dalle
esigenze del business Criticit 2: sotto Capacit ICT Criticit 1:
sovra Capacit ICT Scelta 2 Investimento in ICT Cloud Computing
enabled: investimento temporalmente collegato alle esigenze del
business Dilemma: quale scelta (1 o 2) in caso di incertezza sulla
politica di crescita dellICT allinterno dellAzienda? Tempo Capacit
ICT tradizionale Domanda interna ICT S.30 Capacit ICT Cloud
Computing
31. Simulazione impatto e velocit dellICT come Servizio/Utility
Nota In tutti i grafici proposti non sono stati conteggiati gli
oltre 5.000 Siti Internet Docente. S.31
32. Conclusione S.32
33. Stati Uniti: Cloud First. Inghilterra: G Cloud. Giappone:
Kasumigaseki Cloud. Singapore: Open Call for Cloud Computing
Proposals. Australia e Canada: definizione di strategia, regole,
framework, ecc.. Europa: Seventh Framework Programme (FP7). Quale a
livello globale lo stadio di sviluppo del Goverment Cloud
Computing? S.33
34. Sintesi dellesperienza Cloud dellUniversit di Bologna
Ladozione della Cloud richiede una strategia emergente e
partecipata. Standard ed Economie di scala sono fondamentali per
entrare nella Cloud, Exit Strategy e Portabilit per uscire dalla
Cloud. Istituire una nuova funzione organizzativa per supportare
lOrganizzazione nel percorso di innovazione/cambiamento, governare
i processi informativi lungo lintero ciclo di vita, creare un
vantaggio informativo basato sulla Cloud. Cloud impatta su tutta
lOrganizzazione (Strategia, Modelli di business, Management,
Governance, Tecnologia, Informazioni, Processi, Competenze). Scala
e velocit di questo cambiamento sono molto superiori a quelle che
le strutture ICT universitarie hanno sperimentato fino a oggi.
Prima di creare lOfferta di Servizi Cloud, creare la Domanda che li
giustifica e verificare la Sostenibilit fino al momento della
sostituzione tecnologica o dello spegnimento del Servizio.
Community/e-Gov Cloud sono il modello Cloud pi efficace e
sostenibile che le universit italiane possano pragmaticamente
impiegare. S.34
35. Grazie Luca Garlaschelli
www.linkedin.com/in/lucagarlaschelli S.35