Post on 19-Jun-2015
Siamo nel Chianti, nel cuore del Chianti,
lungo la valle della Greve. A quattro km
in linea d’aria da Greve e da Mercatale sorge il cementificio
di Testi. Le emissioni in atmosfera di
questa industria sono estremamente
rilevanti, paragonabili a quelle di un
inceneritore di grandi dimensioni. La
situazione, già critica sotto il profilo
ambientale e sanitario, verrebbe
ulteriormente deteriorata dalla
realizzazione degli impianti ora previsti.
Stiamo per raccontarvi quella che sembra una novella.
Purtroppo non lo è …
Secondo il piano provinciale di smaltimento rifiuti, nell’area industrialedi Testi si prevede, oltre all’utilizzo del forno del cementificio per 15 mila tonnellate annue:
1) la riattivazione ed il potenziamento del gassificatore esistente che, costato la bellezza di 70 milioni di euro, non ha mai funzionato.
2) un nuovo inceneritore della capacità di 70 mila tonnellate annue.
3) una centrale elettrica (50MW), un impianto cioè, che utilizzerà fonti energetiche fossili e che si renderà responsabile di un aumento assoluto nella produzione di gas serra, causa principale degli ormai evidenti cambiamenti climatici.
Si prevede inoltre in località Falciani, pochi chilometri più a valle,l’ampliamento dell’attuale impianto per il trattamento e la selezione dei rifiuti.
Immagine da oltre 21000 metri di quota: si nota già bene l’area della cava di Testi, inclusa nel perimetro del cementificio.
La stessa area da 2700 metri di altezza: si evidenzia l’impatto dell’area industriale
(adiacente all’abitato del Passo dei Pecorai) in una zona esclusivamente agricola.
Inceneritore e centrale elettrica peggioreranno drasticamente la ricaduta di inquinanti sia a causa delle emissioni degli impianti stessi, che per il traffico indotto, che aumenterà considerevolmente e che non troverà certo soluzioni con la nuova
viabilità prevista.
Montefioralle
Mercatale V.P
Greve In Chianti
Greti
S. Cresci
Valigondoli
Questa è l’area interessata dal massimo fallout di diossine e
microparticelle inquinanti. Essa viene tipicamente considerata,
per queste tipologie di emissioni, in circa 4Km di
raggio. Qui ricadono particolato, diossine, furani, metalli pesanti,
fra cui mercurio e cadmio, sostanze tossiche e
cancerogene. Tali sostanze non vengono totalmente filtrate neanche dai più sofisticati
mezzi di abbattimento e rimangono attive negli
organismi viventi e nell’ambiente per molti anni. Peraltro, data la morfologia
stretta della valle, in condizioni microclimatiche sfavorevoli, la
ricaduta degli inquinanti può avvenire con elevate
concentrazioni anche a distanze ben superiori e in luoghi
difficilmente individuabili.
Chiocchio
Nozzole
Ferrone
Terciona
4 StradePasso dei Pecorai
Il particolato fine e ultrafine, le ormai tristemente note “nanoparticelle”, hanno un raggio di ricaduta ben più vasto; si tratta infatti di particelle
estremamente volatili che, proprio per le dimensioni infinitesimali, entrano nel nostro organismo e anche in piccolissime quantità
possono causare gravi patologie. Gli inquinanti si depositano nel terreno e sulle coltivazioni ed entrano quindi pericolosamente nella
catena alimentare. A causa delle diossine particolarmente a rischio è la produzione di olio perché queste sostanze si depositano più facilmente nei grassi vegetali ed animali. I metalli pesanti, invece, depositandosi
nel terreno, possono alterarne la composizione ed incidere sulla produzione viticola. In quest’area del Chianti sorgono diverse realtà
importanti dal punto di vista culturale ed economico: vengono prodotti vini come il Gallo Nero, i Supertuscans, l’Olio extra vergine di oliva, prodotti indubbiamente di primaria rilevanza per l’economia di tutta
l’area.
Le aree di Testi e di Falciani necessitano di immediati interventi di bonifica e alleggerimento, qualsiasi ulteriore impianto sarebbe inaccettabile ed incompatibile con una seria prospettiva di riqualificazione e risanamento. Esistono concrete soluzioni alternative.
- una corretta gestione dei rifiuti deve vedere una sostanziale riduzione degli stessi, l’incremento della raccolta differenziata con il “porta a porta” e, per la frazione residua, la chiusura del ciclo con impianti non nocivi per la salute e l’ambiente.
- le scelte energetiche devono privilegiare la realizzazione di impianti che utilizzino fonti energetiche rinnovabili.
Siamo ancora in tempo a dire NO. Inoltra questa mail a quante più persone ti è possibile.
Inoltra una mail di protesta alle Amministrazioni responsabili di tali scelte.
CAMBIARE E’ ANCORA POSSIBILE.
Scrivi nella mail:
“NO ALL’INCENERITORE, ALLA CENTRALE ELETTRICA A TESTI, E ALL’AMPLIAMENTO
DELL’IMPIANTO DELLE SIBILLE”,
PER UNA GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO E DELLE RISORSE NEL CHIANTI FIORENTINO
Provincia di Firenze presidente@provincia.fi.itComune S.Casciano VP. sindaco@comune.san-casciano-val-di-pesa.fi.it
Comune Greve in Chianti sindaco@comune.greve-in-chianti.fi.itComune Impruneta sindaco@comune.impruneta.fi.it
ss
A cura del
Coordinamento delle associazioni ambientaliste del
Chianti Fiorentino
www.chianti-ambiente-territorio.info
info@chianti-ambiente-territorio.info