Prima e dopo

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Siamo nel Chianti, nel cuore del Chianti, lungo la valle della Greve. A quattro km in linea d’aria da Greve e da Mercatale sorge il cementificio di Testi. Le emissioni in atmosfera di questa industria sono estremamente rilevanti, paragonabili a quelle di un inceneritore di grandi dimensioni. La situazione, già critica sotto il profilo ambientale e Stiamo per raccontarvi quella che sembra una novella. Purtroppo non lo è …

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Siamo nel Chianti, nel cuore del Chianti,

lungo la valle della Greve. A quattro km

in linea d’aria da Greve e da Mercatale sorge il cementificio

di Testi. Le emissioni in atmosfera di

questa industria sono estremamente

rilevanti, paragonabili a quelle di un

inceneritore di grandi dimensioni. La

situazione, già critica sotto il profilo

ambientale e sanitario, verrebbe

ulteriormente deteriorata dalla

realizzazione degli impianti ora previsti.

Stiamo per raccontarvi quella che sembra una novella.

Purtroppo non lo è …

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Secondo il piano provinciale di smaltimento rifiuti, nell’area industrialedi Testi si prevede, oltre all’utilizzo del forno del cementificio per 15 mila tonnellate annue:

1) la riattivazione ed il potenziamento del gassificatore esistente che, costato la bellezza di 70 milioni di euro, non ha mai funzionato.

2) un nuovo inceneritore della capacità di 70 mila tonnellate annue.

3) una centrale elettrica (50MW), un impianto cioè, che utilizzerà fonti energetiche fossili e che si renderà responsabile di un aumento assoluto nella produzione di gas serra, causa principale degli ormai evidenti cambiamenti climatici.

Si prevede inoltre in località Falciani, pochi chilometri più a valle,l’ampliamento dell’attuale impianto per il trattamento e la selezione dei rifiuti.

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Immagine da oltre 21000 metri di quota: si nota già bene l’area della cava di Testi, inclusa nel perimetro del cementificio.

La stessa area da 2700 metri di altezza: si evidenzia l’impatto dell’area industriale

(adiacente all’abitato del Passo dei Pecorai) in una zona esclusivamente agricola.

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Inceneritore e centrale elettrica peggioreranno drasticamente la ricaduta di inquinanti sia a causa delle emissioni degli impianti stessi, che per il traffico indotto, che aumenterà considerevolmente e che non troverà certo soluzioni con la nuova

viabilità prevista.

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Montefioralle

Mercatale V.P

Greve In Chianti

Greti

S. Cresci

Valigondoli

Questa è l’area interessata dal massimo fallout di diossine e

microparticelle inquinanti. Essa viene tipicamente considerata,

per queste tipologie di emissioni, in circa 4Km di

raggio. Qui ricadono particolato, diossine, furani, metalli pesanti,

fra cui mercurio e cadmio, sostanze tossiche e

cancerogene. Tali sostanze non vengono totalmente filtrate neanche dai più sofisticati

mezzi di abbattimento e rimangono attive negli

organismi viventi e nell’ambiente per molti anni. Peraltro, data la morfologia

stretta della valle, in condizioni microclimatiche sfavorevoli, la

ricaduta degli inquinanti può avvenire con elevate

concentrazioni anche a distanze ben superiori e in luoghi

difficilmente individuabili.

Chiocchio

Nozzole

Ferrone

Terciona

4 StradePasso dei Pecorai

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Il particolato fine e ultrafine, le ormai tristemente note “nanoparticelle”, hanno un raggio di ricaduta ben più vasto; si tratta infatti di particelle

estremamente volatili che, proprio per le dimensioni infinitesimali, entrano nel nostro organismo e anche in piccolissime quantità

possono causare gravi patologie. Gli inquinanti si depositano nel terreno e sulle coltivazioni ed entrano quindi pericolosamente nella

catena alimentare. A causa delle diossine particolarmente a rischio è la produzione di olio perché queste sostanze si depositano più facilmente nei grassi vegetali ed animali. I metalli pesanti, invece, depositandosi

nel terreno, possono alterarne la composizione ed incidere sulla produzione viticola. In quest’area del Chianti sorgono diverse realtà

importanti dal punto di vista culturale ed economico: vengono prodotti vini come il Gallo Nero, i Supertuscans, l’Olio extra vergine di oliva, prodotti indubbiamente di primaria rilevanza per l’economia di tutta

l’area.

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Le aree di Testi e di Falciani necessitano di immediati interventi di bonifica e alleggerimento, qualsiasi ulteriore impianto sarebbe inaccettabile ed incompatibile con una seria prospettiva di riqualificazione e risanamento. Esistono concrete soluzioni alternative.

- una corretta gestione dei rifiuti deve vedere una sostanziale riduzione degli stessi, l’incremento della raccolta differenziata con il “porta a porta” e, per la frazione residua, la chiusura del ciclo con impianti non nocivi per la salute e l’ambiente.

- le scelte energetiche devono privilegiare la realizzazione di impianti che utilizzino fonti energetiche rinnovabili.

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Siamo ancora in tempo a dire NO. Inoltra questa mail a quante più persone ti è possibile.

Inoltra una mail di protesta alle Amministrazioni responsabili di tali scelte.

CAMBIARE E’ ANCORA POSSIBILE.

Scrivi nella mail:

“NO ALL’INCENERITORE, ALLA CENTRALE ELETTRICA A TESTI, E ALL’AMPLIAMENTO

DELL’IMPIANTO DELLE SIBILLE”,

PER UNA GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO E DELLE RISORSE NEL CHIANTI FIORENTINO

Provincia di Firenze [email protected] S.Casciano VP. [email protected]

Comune Greve in Chianti [email protected] Impruneta [email protected]

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ss

A cura del

Coordinamento delle associazioni ambientaliste del

Chianti Fiorentino

www.chianti-ambiente-territorio.info

[email protected]