Presentazioni discusse progetti 2 pxe rebuilding

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Laboratori partecipati di prevenzione al danno sismicoa cura di èFerrara Urban Center con i contributi della Regione Emilia-Romagna

Ferrara, dicembre 2012 - giugno 2013

29 maggio 2014 Seminario: La riduzione della vulnerabilità nei centri storici. Gli interventi sugli isolati urbani

20 maggio 2012

un brutto risveglio

e mentre i vigili del Fuoco, la Protezione Civile, i tecnici del comune sono al lavoro..

la domanda

Cosa un cittadino può fare da solo o in gruppo per rendere la propria abitazione meno vulnerabile al sisma, fin da subito ?

intanto intorno a noi gli esperti diconoche bisogna conoscere:

- il suolo (e il sottosuolo) su cui sono costruite le nostre case

- le proprie case, ciascuna ha una storia diversa

- la storia della sismicità del nostro territorio

attraverso i dati degli oltre 8 mila soPralluoghi

Centro storico

Edifici con istanze trattate2077

Famiglie residenti14612Famiglie con abitazione con esito danni limitati o gravi1164% rispetto al tot famiglie8 %

Verifiche di II° livello con esito danni limitati o gravi378

7968 Edifici esistenti

dati riFeriti alla sola ediliZia Privata

Edifici con istanze trattate2077

Famiglie residenti14612Famiglie con abitazione con esito danni limitati o gravi1164% rispetto al tot famiglie8 %

Verifiche di II° livello con esito danni limitati o gravi378

7968 Edifici esistenti

area rinascimentale

Edifici con istanze trattate842

Famiglie residenti7796Famiglie con abitazione con esito danni limitati o gravi440% rispetto al tot famiglie5,6 %

Verifiche di II° livello con esito danni limitati o gravi122

3756 Edifici esistenti

dati riFeriti alla sola ediliZia Privata

area medievale

Edifici con istanze trattate699

Famiglie residenti3490Famiglie con abitazione con esito danni limitati o gravi338% rispetto al tot famiglie9,6 %

Verifiche di II° livello con esito danni limitati o gravi148

2357 Edifici esistenti

dati riFeriti alla sola ediliZia Privata

Edifici con istanze trattate699

Famiglie residenti3490Famiglie con abitazione con esito danni limitati o gravi338% rispetto al tot famiglie9,6 %

Verifiche di II° livello con esito danni limitati o gravi148

2357 Edifici esistenti

area Paleoalveo

Edifici con istanze trattate536

Famiglie residenti3326Famiglie con abitazione con esito danni limitati o gravi386% rispetto al tot famiglie11,6 %

Verifiche di II° livello con esito danni limitati o gravi108

1855 Edifici esistenti

dati riFeriti alla sola ediliZia Privata

dove Nell’area che ha riportato più danni: il settore medievale. il caStrUM l’origine della nostra storia

Comunicazione per aggregato urbano

Finalità

cittadini e eSperti insieme per elaborare un quadro con-diviso delle priorità da affrontare, in modo da elaborare strategie, procedure di intervento, pratiche quotidiane e abitudini per la gestione ordinaria del rischio sismico, in un’ottica di prevenzione piuttosto che d’emergenza.

la sceneggiatura5 incontri con i cittadini 4 laboratori partecipati + 1 visita guidata 26 marzo 2013 1 laboratorio Ti racconTo la mia esperienza Cosa so della mia casa dopo il terremoto

9 aprile 2013 2 laboratorio a confronTo con gli esperTi Come rendere più sicure le nostre case

4 maggio 2013 visita guidata la ciTTà sul fiume Una passeggiata tra geologia architettura e storia urbana

7 maggio 2013 3 laboratorio se io poTessi Come trovare nuovi strumenti e strade per intervenire

16 maggio 2013 4 laboratorio Trasformiamo le idee in azioni nuove soluzioni per la prevenzione del danno sismico attra- verso la collaborazione dei cittadini e delle istituzioni

26 marzo 2013

1* laBoraTorio

Ti racconTo la mia esperienza

9 aprile 2013

2* laBoraTorio

a confronTo con gli esperTi

4 maggio 2013

visiTa guidaTa

la ciTTà sul fiume

7 maggio 2013

3* laBoraTorio

se io poTessi...

4 maggio 2013

visiTa guidaTa

la ciTTà sul fiume

7 maggio 2013

3* laBoraTorio

se io poTessi...

16 maggio 2013

4* laBoraTorio

Trasformiamo le idee in azioni

Comunicare interveniresensibilizzare

raccoMandazione lavorare per stringere

alleanze (scuola, università, ordini...)

raccoMandazione realizzare campagne di

sensibilizzazioneperiodica localizzate

Costruzione di una rete di cittadini attivi nella

diffusione di una cultura della prevenzione

Sviluppare “piani di prevenzione sismica a livello di singola casa e

di condominio”

Necessità di trovare un modello operativo per

rispondere alle esigenzedei cittadini

raccoMandazione trovare le collaborazioni e i fondi per intervenire

su un edificio pilota

documento di proposta partecipata16 maggio 2013

4* laBoraTorio

Trasformiamo le idee in azioni

la prevenzione del rischio sismico comincia dalle nostre case:

- capire gli elementi di debolezza degli edifici

- l’importanza della manutenzione - l’analisi di vulnerabilità sismica

buone abitudini 10

per rendere le nostre case più sicure

1prima di tutto

conoscere la propria casa:storia, sottosuolo e problemi

2non da soli:

fare prevenzione coi vicini, se le case sono collegate

3interventi minimi:

- ancorare- fissare i lampadari

- alleggerire scaffali e soppalchi

4alleggerire i sottotetti

via le cose inutili:bauli, libri e oggetti pesanti

5curare la manutenzione dei tetti

per evitare la caduta di tegole e le infiltrazioni d’acqua

6mettere in sicurezza

cornicioni e comignoli i primi a cadere in caso di sisma

7

tenere d’occhio le grondaie per evitare danni ai muri esterni

8verificare

che grondaie e scarichi non disperdano liquidi

sotto le fondazioni

9ricordando seMPre che...

per una corretta valutazione della vulnerabilità sismica è necessario

rivolgersi a professionisti qualificatigeometri, geologi, ingegneri e

architetti, che debbono lavorare in modo coordinato

10...avendo cura di:

individuare un luogo sicuro in casa

per essere pronti all’emergenza sismica

29 maggio 2014 - a due anni dal sisma

percorso partecipato

Ricostruiamo l’Aquilonela sicurezza come bene comune

a cura di èFerrara Urban Center con i contributi della Regione Emilia-Romagna

Ferrara, gennaio - giugno 2014

laboratori di prevenzione sismica, gennaio - giugno 2013

A

AgiRE sUgli EdiFiCi pRimA ChE il

tERREmoto AvvEngA

B

ContRiBUiRE AllA pRomozionEdi UnA CUltURA diFFUsA

dEllA pREvEnzionE sismiCA

1. sensibilizzazione dei cittadini:

3. pRogEtti di intERvEnto pARtECipAti

2. ComUniCAzionE dEl RisChio

> agire in maniera localizzata

> attivare centri di comunità

Come?

FERRARA, ottobre 2013

* nUoVa scUola aQUilone

progetto di costruzione finanziato dalla regione

* bando ReGionale PaRteciPazione

15.ooo € per interventi di ricostruzione antisismica partecipata

* “il GiaRdino in MoViMento”

buona pratica di cittadinanza attiva con finalità cura e manutenzione

del verde scolastico

* sensibilizzazione sisMica

in continuità con i laboratori del 2013 dell’Urban center

la nuova scuola Aquilone come comunità di

riferimento sul tema della

sicURezza

l’idEA

localizzazione dell’area in cui sorgerà

la nuova scuola

Co- definizione degli obiettiVi

con la scuola

0. elaborare dei progetti per rendere la scuola un riferimento sul tema della prevenzione sismica.

1. elaborare un programma edcativo - pedagogico sulla sicurezza che prevede la costru-zione dell’autonomia del bambino attraverso la conoscenza del rischio. condividere questo programma con le altre scuole di Ferrara.

giardino come occasio-ne di sperimentazione di modalità didattiche all’aperto (outdoor edu-cation).

il pRogEtto

Ricostruiamo l’Aquilone la sicurezza come bene comune

soggetto strategico le insegnanti della scuola livelli di coinvolgimento quartiere e città

soggetti da coinvolgere insegnanti, genitori, scuole e circondario

oggetto del percorso partecipato tutto ciò che resta fuori dal progetto della

nuova scuola ed in particolare il giardino

cosa vuol dire co-progettare un giardino?

a. PRoGettazione condiVisa tRa:

b. cURa e ManUtenzione tRa:

> insegnanti> ufficio verde> ufficio opere pubbliche

> istituzione scuola> genitori> Associazioni del circondario

temi degli incontri partecipanti

stRUttURA gEnERAlE dEl pERCoRso pARtECipAto

laboratori didatticiA cura delle insegnanti, con il supporto dell’Urban Center

tavolo scuola - Città strumento interno alla p.A. per la costruzione di una decisione condivisa

laboratori partecipatiA cura dell’Urban Center, co-progettati con le insegnanti

1° incontroidea del giardino

2° incontrolinee guida per la

progettazione

3° incontroprogetto del

giardinoincontro di avvio

incontro finale

FAsE di REAlizzAzionE dEl pRogEtto

definita la struttura e il ruolo delle insegnantisi passa dallo schema teorico alla realtà.

il percorso partecipato si concretizza e prende forma a seconda dell’interesse dei diversi soggetti coinvolti.

FERRARA, gennaio 2014

1* incontro, 25 marzo 2014 Come immaginare il nuovo giardino: insegnanti e genitori a confronto

obiettiVo: definire un’idea condivisa del nuovo giardino

Modalità di coinVolGiMento e coMUnicazione: insegnanti > inclusione della coordinatrice pedagogica nel gruppo progetto > contatto diretto e regolare con le insegnanti > integrazione delle insegnanti nel gruppo progetto > orario di svolgimento condiviso con le insegnanti > supporto alle insegnanti nella realizzazione dei laboratori didattici

Genitori > realizzazione di un sito internet > comunicazioni dirette per i genitori a cura del personale scolastico > contatto diretto con la portavoce dei genitori > servizio di animazione per i bambini > incontro di avvio informativo attenzione alle differenze linguistiche (40% bambini stranieri) > invito multilingue e interpreti all’incontro informativo > comunicazioni dirette per i genitori stranieri a cura della portavoce dei genitori > materiale informativo semplice ed intuitivo

circondario > comunicazioni dirette per le altre scuole a cura del personale scolastico > presentazione del progetto in Circoscrizione > ascolto e conoscenza dei cittadini locali attivi

50 PaRteciPanti: 18 insegnanti (di cui 2 del nido Costa) 29/100 genitori: 7 stranieri e 22 italiani 3 cittadini esterni (di cui 2 portavoce del gruppo “il giardino in movimento”)

Modalità di sVolGiMento dell’incontRo: gruppo progetto 15 persone (di cui 3 interpreti) spazio informale ed accogliente. suddivisione dei partecipanti in tre gruppi omogenei (genitore o insegnante) di discussione. plenaria finale di confronto

output: idea del GiaRdinofoto

2* incontro, 8 aprile 2014 Dalla teoria alla pratica: il progetto del giardino, gli usi e la cura

obiettiVo: definire una mappa condivisa del nuovo giardino

Modalità di coinVolGiMento e coMUnicazione: insegnanti > inclusione della coordinatrice pedagogica nel gruppo progetto > contatto diretto e regolare con le insegnanti > integrazione delle insegnanti nel gruppo progetto > orario di svolgimento condiviso con le insegnanti

Genitori > comunicazioni dirette per i genitori a cura del personale scolastico > contatto diretto con la portavoce dei genitori > servizio di animazione per i bambini > aggiornamento del sito internet e comunicazioni digitali attenzione alle differenze linguistiche (40% bambini stranieri) > contatto diretto con i genitori stranieri a cura delle insegnanti > materiale informativo semplice ed intuitivo

circondario > comunicazioni dirette per le altre scuole a cura del personale scolastico > ascolto e conoscenza dei cittadini locali attivi

39 PaRteciPanti: 16 insegnanti (di cui 2 del nido Costa) 19/100 genitori: 2 stranieri e 17 italiani 4 cittadini esterni (di cui 2 portavoce del gruppo “il giardino in movimento”)

Modalità di sVolGiMento dell’incontRo: gruppo progetto 10 persone spazio informale ed accogliente. suddivisione dei partecipanti in tre gruppi misti. gioco Il giardino che vorrei, condividere le idee per dare una prima forma al giardino. plenaria finale di restituzione.

foto output: linee GUida PeR la PRoGettazione

3* incontro, 6 maggioo 2014 Il progetto del nuovo giardino: attività per la scuola e per il quartiere

obiettiVo: Condividere la mappa del nuovo giardino e avviare gruppi progetto

Modalità di coinVolGiMento e coMUnicazione: insegnanti > inclusione della coordinatrice pedagogica nel gruppo progetto > contatto diretto e regolare con le insegnanti > integrazione delle insegnanti nel gruppo progetto > orario di svolgimento condiviso con le insegnanti

Genitori > comunicazioni dirette per i genitori a cura del personale scolastico > contatto diretto con la portavoce dei genitori > servizio di animazione per i bambini > aggiornamento del sito internet e comunicazioni digitali attenzione alle differenze linguistiche (40% bambini stranieri) > scelta di organizzare attività pratiche per il coinvolgimento dei genitori stranieri

circondario > interviste sui temi: memoria del terremoto, uso e cura del verde pubblico > iniziativa “A due anni dal sisma”

PaRteciPanti: 33 13 insegnanti 19/100 genitori: 1 stranieri e 18 italiani 1 cittadino estern (portavoce del gruppo “il giardino in movimento”)

Modalità di sVolGiMento dell’incontRo: gruppo progetto 10 persone spazio informale ed accogliente. plenaria iniziale di restituzione della bozza progetto del giardino, suddivisione in tre gruppi misti per ultime osservazioni sul giardino e avvio dei gruppi progetto.

foto output: PRoGetto del GiaRdino

gennaio 2014

Conclusioni

primo incontro, marzo 2014

Conclusioni

secondo incontro, aprile 2014

Conclusioni

terzo incontro, maggio 2014

Conclusioni

Risultati ottenuti ad oggi, maggio 2014

a. progetto e manutenzione del giardino (a cura dell’Ufficio Verde e

Urban Center)

b. perizia di variazione del progetto della nuova scuola

(a cura dell’Ufficio Opere Pubbliche)

c. raccolta di finanziamenti privati per la realizzazione dell’area verde

PRoGettazione condiVisa del GiaRdino

Conclusioni

Risultati ottenuti ad oggi, maggio 2014

attiVità sensibilizzazione

sisMica

a. memoria del terremoto nella vita del quartiere (esposizione + interviste)

b. sezione per ragazzi sulla sicurezza presso la Biblioteca Rodari

c. creazione e conso-lidamento delle rela-zioni tra le scuole del quartiere sul tema della prevenzione sismica

Conclusioni

Risultati ottenuti ad oggi, maggio 2014

sPeRiMentazione PedaGoGica

a. impegno dell’istituzio-ne scuola a lavorare sul tema in collaborazione con la cittadinanza attiva

b. pubblicazione sul caso a cura dell’Urban Center per le scuole di Ferrara

Conclusioni

Grazie per l’attenzione

èFerrara Urban center

e-mail: laboratoriourbano@comune.fe.it

tel: 0532 419297

FB: facebook.com/urbancenterferrara