Presentazione storia geoscienze

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Marco Pantaloni, Alessio Argentieri

La Geologia una scienza italiana

La geologia nell’Evo antico

La geologia nell’Evo antico

bifacciale

in selceraschiatoio e punte di freccia

in ossidiana

La geologia nell’Evo antico

amuleti

in pietra

Virgilio(Andes (MN), 70 a.C. –Brindisi, 19 a.C.)

Il mito di Tifeo,Isola d’Ischia.

Eneide, IXTum sonitu Prochyta alta tremit

durumque cubile

Inarime Jovis imperiis imposita

Typhaeo.

Allora per il rimbombo tremano

l'alta Procida e Inarimeduro letto imposto da Giove a Tifeo

Camillo Eucherio de Quintiis,Inarime seu de balneisPithecusarum,Napoli, 1726

Namazu il salvatore

Nella mitologia giapponese,

Namazu (鯰) è un enormepesce gatto in grado di dare origine a terremoti.

Namazu vive nel fango, al di sotto della terra.

Il Dio Kashima controlla

Namazu

Il dio Kashima lo sorveglia e ne limita i movimenti con unapietra.

Quando Kashima lascia il suo

posto di guardia, Namazu siagita provocando violentiterremoti.

Plinio il Vecchio, (Como, 23 – Stabia, 79)

“E’ proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all’uomo sono cagionati dall’uomo”.

L’eruzione del Vesuvio,

79 d.C.

La geologia nel Medioevo

Nella Divina Commedia immagina

il centro della Terra: un vastoterritorio ghiacciato non raggiunto

dalla luce divina, dove Lucifero è intrappolato da ghiacci eterni.

Dante Alighieri,(Firenze, 1265 – Ravenna, 1321)

La geologia nel Medioevo

Il Diluvio Universale, Cappella SistinaMichelangelo Buonarroti (1508-1512)

La geologia nel Medioevo

Il drago di KlagenfurtUlrich Vogelsang, 1593

Nel capitolo

“De Lapidibus”

vengono descritte le proprietàmagiche e medicinali delle pietre.

Ortus sanitatis,Venezia, 1497

Leonardo da Vinci(Vinci, 1452 – Amboise, 1519)

Fossili e ichnofacies

Paleodictyon

Andrea del Verrocchio, Leonardo da Vinci, et alii

Battesimo di Cristo(1475-1478)

La vergine delle Rocce,1483-86, Louvre, Parigi

Leonardo da Vinci

Vergine e bambino con Sant’Anna,

1510, National Gallery, LondraLeonardo da Vinci

Nel dipinto viene mostrata la netta transizione dalle

torbiditi argilloso-marnose grigio-bluastre ai

sovrastanti intervalli sabbiosi laminati marroni.

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Calcari bianco-grigiastri, giacitura sub-

orizzontale, massivi nella parte inferiore e che passano a strati di spessore compreso fra 20-50 cm, nella parte alta.

Codice P. Atlante illustrato del reale paesaggio della Gioconda.

Olivia Nesci,Rosetta Borchia

La proto-industrializzazionee i naturalisti del XVI secolo

Vannoccio Biringuccio,(Siena, 1480 – 1539?)

De la Pyrotechnie, 1540

Georg Bauer(Giorgio Agricola)

(Glauchau, 1490 – Chemnitz, 1555)

De Re Metallica (1556)

" Nuper verò VannociusBiringuccius Senensis,

homo disertus, & multarum rerumperitus, vulgari Italorum

sermone tractavit locum De metallis fundendis, separandis, agglutinandis."

Ulisse Aldrovandi, (Bologna, 1522 – 1605)

Naturalista, botanico edentomologo, realizzatore di uno dei primi musei di storia naturale, studioso delle diversità del mondo vivente, esploratoreche si impose come una delle maggiori figure della scienza.Le sue imponenti raccolte naturalistiche sono riunite in larga parte nel Museo Aldrovandiano custodito presso l'Università di Bologna, a Palazzo Poggi. E’ considerato il fondatore delle scienze naturali moderne.

Egli inoltre coniò nel 1603 il

termine geologia.

Ulisse Aldrovandi,Musaeum metallicum(1648)

Il Musaeum Metallicum è costituito da quattro libri divisiin capitoli, e ogni capitolopresenta varie “differentiae” di fossilia (metalli, suoli, fluidi pietrificati, rocce).

Questa organizzazionecorrisponde ad una vera e propria classificazione.

Aldrovandi descrive questoesemplare come “rocciaincinta di conchiglia”.

Ferrante Imperato, (Napoli, 1550 – 1631)

Il XVII secoloil secolo della paleontologia

Agostino Scilla(Messina, 1629 – Roma, 1700)

È uno dei fondatori della moderna paleontologia.

La vana speculazione disingannata dal senso (1670)

Dal libro “Vanae speculationis sensus moderator”, lettera responsiva circa i corpi marini che pietrificati si truovano in vari luoghi terrestri:

« Conchiglie, echini, istrici, denti (che glossopetre si dicono)[...] e tant'altri

innumerabili corpi che alcuni ha giudicato esser generazione di puro sasso ed ischerzo di natura, sono stati animali e corpi di quella specie non solamente,

ma corpi e animali proprissimi del mare»

Scilla vs. Steno

• L’opera viene pubblicata nel 1670, solo un anno dopo il "De solido intra solidum naturaliter contento dissertationis

prodromus" del 1669 di Nicolas Steno, che sostiene tesi simili e che Scilla mostra di non conoscere.

• Da ricordare che il “De solido” passò praticamente inosservato e molti concetti riuscirono ad imporsi solamente il secolo successivo. Un fatto curioso, e di cui spesso ci si dimentica, è che nel “De solido" è inclusa la storia generale geologica della Toscana, che pertanto ne fa la prima terra al mondo ad essere stata oggetto di una indagine stratigrafica e geomorfologica

Fabio Colonna(Napoli, 1567 – 1640)

Introduce una nuovaclassificazione dei molluschi e differenzia i fossili marini daquelli continentali.

Jacopo Bartolomeo Beccari(Bologna, 1682 – 1766)

Studiando le sabbie delle

colline bolognesi scopre igusci di organismibentonici.

Ammonia beccarii (Linnaeus 1758)

Ambrogio Soldani(Arezzo, 1736 – 1808)

Diede un enorme impulso allamicropaleontologia,

pubblicando il “Saggioorittografico”, una

magnifica monografia sui microfossili: è considerato, insieme a Beccari, il padre della micropaleontologia.

Luigi Ferdinando Marsili(Bologna, 1658 – 1730)

Studiò, sulle coste provenzali, i fenomeni del mare e

pubblicò l' “Histoire physique de la mer” (1725), considerato il primo trattatoscientifico di idrografia.

Fu eletto socio dell'Académiefrançaise e della Royal Society(alla quale venne presentatoda Isaac Newton).

Bernardino Ramazzini(Carpi, 1633 – Padova, 1714)

Medico famoso per il primo studio nella storia dellamedicina sulle malattieprofessionali (atto fondantedella medicina del lavoro), nel

1696 opinò che la PianuraPadana fosse un antico lettodell’Adriatico colmatosuccessivamente dallealluvioni.

Antonio Vallisneri(Lucca, 1661 – Padova, 1730)

Medico e naturalista, studiòall’Università di Padova, pubblicando ricerche sui

sedimenti pliocenici dellacosta adriatica mettendo a punto i problemi legati alle

trasgressioni e alla

formazione delle pianurealluvionali.

Il XVIII secoloe la Geologia italiana pre-unitaria

Mettendo in discussione dogmi fondamentali e ben consolidati dalle

Scritture, come ad esempio l’età della Terra, le modalità della

genesi, il diluvio universale e altre leggende sacre, ancora alla fine

del XVIII secolo l’ortodossia riteneva che la geologia minasse la fede e

fomentasse l’ateismo, bollandola come “pericolosa ed empia”, “una provincia proibita”, “un’arte oscura”.

E’ solo con la pubblicazione di “Theory of the Earth” (1795) di

James Hutton, e di “Principles of Geology” (1830-33) di Charles

Lyell, che questa disciplina ottiene finalmente il pieno riconoscimento.

In Italia, la Rivoluzione francese e le Guerre napoleoniche turbarono gli equilibri tra gli Stati, alterarono l’ordine economico e bloccarono il progresso della scienza.Nonostante ciò, dal 1759 al 1859 in Italia vennero pubblicati più di 40lavori classici di geologia.

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Giovanni Arduino(Caprino Veronese, 1714 –Venezia, 1795)

E’ ritenuto, a pieno titolo, il

fondatore dellastratigrafia; fornì la

suddivisione del tempo geologico nei quattro ordiniancora oggi conosciuti: Primario, Secondario, Terziario, Quaternario, definendo il loro limite in base a eventi naturali come estinzioni, glaciazioni, ecc.

Sezione geologica della

Valle dell’Agno (Vicenza), 1758

Padre Eliseo della Concezione(Napoli, 1725 – 1809)

Padre Eliseo della Concezione

con la macchinaequatoriale, lo strumentogeodetico da lui ideato.

Carta corografica della Calabria ulteriore (1784)

Con le osservazioni fatte dapadre Eliseo della Concezione

sui danni del terremotodel 5 febbraio 1783.

Venne realizzata a seguitodella spedizione fatta daimembri della spedizioneinviata dalla Reale Accademiadi scienze e belle letterefondata da Ferdinando IV a Napoli.

Giovanni Battista Brocchi(Bassano del Grappa, 1772 –Khartoum, Sudan, 1827)

Studiò giurisprudenza e teologia pressol’Università di Padova, abbracciando la vita ecclesiastica.

I suoi interessi principali furono però rivolti allescienze della natura e divenne docente di Storia naturale al liceo di Brescia dal 1801 al 1808.

Nel 1808 fu nominato ispettore delleminiere del Regno d’Italia napoleonico, incarico che mantenne fino al 1813.

Oltre ad avere viaggiato in Italia, visitòl’Egitto su invito del viceré di quel paese, al fine di rilevare miniere utili allo stato e progettarne lo scavo.

Si recò quindi in Siria e, nel 1826,

attraversando Senaar, rimase vittima dei

disagi e del clima, morendo a Khartoum.

Non fu mai smentita l’ipotesi di un eventualeassassinio.

Carta geologica di Roma, G.B. Brocchi, 1820/1830.

Primo schizzo della Carta geologica di Roma, su base topografica del 1773 di G.B. Nolli, incisa in rame da Ignazio Benedetti e da Giovanni Battista Piranesi.

Conchiologia FossileSubapennina

- 1814 -

Con

osservazioni geologiche

sugli Apennini e sul suoloadiacente

di G. Brocchi

Ispettore delle miniere

Membro del R. Istituto Italiano

Conchiologia Fossile Subapennina

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Charles Lyell1st Baronet, Knight Bachelor, Fellow of the Royal Society

(Kinnordy, 1797 – Londra, 1875)

L'Uniformitarismo o Attualismoè il principio secondo il quale i processi naturali che hanno operato nei tempi passati sono gli stessi che possono essere osservati nel tempo presente.

Il suo significato metodologico è compendiato frequentemente dall'asserzione: "Il presente è la chiave per il passato"; oppure, con una formulazione ancora più semplice, che ieri, come oggi, le stesse cause comportavano gli stessi effetti.

Un case history: Lyell vs. Brocchi

Le vedute di Brocchi e di Lyell su molti aspetti della geologia non coincidevano; nonostante questo, l'influenza di Brocchi sul lavoro di Lyell fu impressionante.

Su un totale di 1765 pagine dei ”Principles of Geology” di Lyell, ben 70 sono una traduzione diretta o una sintesi di sezioni della ”Conchiologia” di Brocchi.

Più in generale, nei “Principles” vengono affrontate le principali caratteristiche geologiche traendo informazioni sia da fonti italiane che estere, o derivate da osservazioni fatte nei suoi viaggi in Italia con guide (geologiche) locali.

Anche se notevole, questo non è sorprendente. Lyell era affascinato da tutti gli aspetti dell'ambiente naturale e della cultura italiana. La decisione finale di scrivere i “Principles” è nata durante il suo secondo viaggio in Italia nel 1828-1829, in coincidenza del suo viaggio di nozze.

Lyell era un grande estimatore della cultura italiana, non solo per gli aspetti scientifici, tanto da citare, nell’introduzione del suo libro, la Divina Commedia di Dante (Lyell 1830, vol. I, p. 63), selezionando il verso “Dinanzi a me non fur cose create se non eterne” (Before me no things were created unless eternal).

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Charles Lyell

“Geology has beenan Italian science”

dalla prefazione dalla prima edizione del libro “Principles of Geology” (1830).

Giuseppe Ponzi,(Roma 1805 – 1885).

Ha istituito il Museo di

Geologia dell’Università La Sapienza ed ha ricoperto, per primo, la cattedra di Geologia istituita da Pio IX nel 1860.

1831-1846 – Carta corografica dello Stato Pontificio, rilevata da Giuseppe Ponzi durante il pontificato di Gregorio XVI.

William Smith(Churchill, 1769 –Northampton, 1839)

1815 - Carta geologica

di Inghilterra e

Galles

La necessità di realizzare una cartageologica di sintesi della penisolaitaliana viene messa in luce anche in Italia,

ben prima dell’unificazione del Paese.

Pisa, 1839

Durante la

Prima Riunione degliScienziati Italianivenne avanzata questa

proposta che venne accoltacon grande entusiasmo ma,

purtroppo, con scarsadeterminazione.

Angelo Sismonda

Istitutore dei principi per l'insegnamento della mineralogia e geologia.

Senatore del Regno d’Italia nel 1861.

Lodovico Pasini

Geologo, scienziato e politico.

Vice Presidente del Senato, Ministro dei Lavori Pubblici nel Regno d'Italia.

MarcheseLorenzo Pareto

Politico e scienziato, docente di geologia a Pisa, lavorò in Liguria e in Piemonte.

Ministro degli Esterinel Regno di Sardegna, Presidentedella Camera nelRegno d’Italia.

Paolo Savi

Professore di botanicaa Pisa, studiò la geologia dei Monti Pisani e spiegò l’originedel marmo di Carrara.

Senatore del Regnod’Italia nel 1862.

Arcangelo Scacchi

Laureato in medicina a Napoli, professore dimineralogia, socio nazionaledell’Accademia deiLincei.

Giuseppe Antonio Meneghini

Medico, geologo, professore a Pisa, fondatore della scuola geologica pisana, successore di Leopoldo Pilla.

GeneraleAlberto dellaMarmoraMilitare e scienziato, compì numerosi studidella Sardegna.

Nominato senatoredel Regno di Sardegnanel 1848.

Achille De Zigno

Botanico, geologo e paleontologo.

Podestà di Padova, Consiglieredell’impero austriaco.

2a riunione degli Scienziati Italiani. Torino, 1840

Il Presidente Marchese Pareto fa vedere alla Sezione la sua Carta geologica della Liguria e dei paesi adiacenti, ed espone le principali suddivisioni dei

terreni in essa figurati.

2a riunione degli Scienziati Italiani. Torino, 1840

Il Segretario Pasini mette sotto gli

occhi della Sezione la Carta geologica del Regno Lombardo-Veneto e paesi adiacenti ch’egli sta formando, ed

indica le principali suddivisioni dei terreni ch’essa raffigura. Dopo la Riunione di Pisa egli ha fatto a questa carta poche aggiunte che riguardano per la maggior parte il terreno terziario: egli poi si riporta per le norme generali seguite nel formare questa Carta a quanto ebbe a esporre nel Congresso di Pisa.

Sen. Lodovico Pasini,

(Schio, 1804– Roma, 1870)

2a riunione degli Scienziati Italiani. Torino, 1840

Il Cavaliere Generale Alberto della Marmora mostra alla Sezione la sua

Carta Geologica della Sardegna, e

dà alcune spiegazioni sulle principali rocce di quell’Isola che sono rappresentate nella sua Carta.

Generale Alberto Della Marmora,(1789-1863)

3a riunione degli Scienziati Italiani. Firenze, 1841

Si propone dal Presidente (Pasini) di fondare presso questo I. e R. Museo di

Fisica e Storia naturale, una raccolta geologica e mineralogica dellevarie parti d’Italia, colle Rocce e minerali che vi saranno mandati dai

geologi italiani. Le serie saranno disposte secondo le naturali divisioni delleRocce.

Il Sig. Pentland, secondo il desiderio dei rispettivi Autori, mostra alla Sezione

una parte della carta geologica della Francia dei Signori Dufrenoy

e Elie de Beaumont, cominciata già da 20 anni e prossima ad uscire in luce, con due Volumi di testo, che comprendono parecchie tavole di spaccatigeologici.

Questa Carta si connette con quelle dei Signori Prof. Sismonda e MarchesePareto, che vengono parimenti poste sotto gli occhi della Sezione, edaccompagnate da alcune spiegazioni.

Jean-Baptiste Elie de Beaumont(1798 – 1874)

Armand Pierre Petit -Dufrenoy(1792 – 1857)

1841 - Carta geologica

della Franciascala 1:500.000

5a riunione degli Scienziati Italiani. Lucca, 1843

• … il Presidente Pareto fa conoscere il progetto della Sezione di fare

l’abbozzo di una carta geologica dell’Italia. Finora molti studi sono stati fatti in diversi luoghi della penisola, e diverse Carte particolari eziandio

sono state eseguite. Ma è mestiere adesso di legare insieme tutti questi lavori disgiunti, onde ne nasca un grande lavoro unito ed armonioso. Per al presente

potrà bastare un semplice abbozzo, al quale daranno opera esso Pareto, Savi, Pilla e De Zigno, attenendosi poi che nel futuro Congresso milanese vengano Sismonda, la Marmora, Collegno, Pasini, da Rio, Catullo e gli altri colleghi della penisola a compierlo.

La Carta Geologica d’Italia,lavoro scientifico e nazionale ad un tempo…. (Lorenzo Pareto)

Paolo Savi(Pisa, 1798 - 1871)

Carta Geologica dei Monti Pisani (1832-1858)

Giuseppe Antonio Meneghini(Padova, 1811 – Pisa, 1889)

Abbozzo di Carta Geologica della Provincia di Grosseto

Generale Alberto della Marmora(Torino, 1789 – 1863)

1851 - Carte geologique de l'ile de Sardaigne – Scala 1:500.000.

Rilievi di M. Baretti, C. Bruno, L. Bruno, B. Gastaldi & H. Gerlach (1860 - 1879)

Gran Carta degli Stati Sardi in Terraferma "Gran Carta di Gastaldi”(Carta Geologica delle Alpi Piemontesi o delle Alpi Occidentali)

29 Fogli alla scala 1:50.000, disegnata a mano

Bonaventura Montani(Albano di Lucania, 1823 – 1857)

1854 - Carta geognostica di Abruzzo Ulteriore.

Sul frontespizio:

S. M. Ferdinando II sempre intenta a non lasciare inerti le ricchezze naturali ond'e' il suo Regno provveduto si degno' ordinare nel Consiglio di Stato del 14 Ottobre 1853 la esplorazione geologica dell'Abruzzo Ulteriore in ricerca di combustibili fossili e di miniere. Il quale comando eseguito dal Prof. Bonaventura Montani ha dato luogo alla presente Carta Geognostica...

Angelo Sismonda(Corneliano d’Alba, 1807 – Torino, 1878)

1866 - Carta geologica di Savoja, Piemonte e Liguria del Comm. Angelo Sismondapubblicata per cura del governo di S.M. VittorioEmanuele II Re d’Italia.

Pregevole l’intuizione dell’età

giurassica dei calcescisti.

Uno schizzo geologico dell’italia, redatto da

Giuseppe Gabriel Balsamo Crivelli, esempio di prima sintesi geologica cartografica della penisola italiana, è stato recentemente rinvenuto, nella vasta raccoltabibliotecaria dell’ISPRA, aggiunto al volume di G. Omboni "Sullo stato geologico dell’Italia" datato1856.

Giuseppe Gabriel Balsamo Crivelli,(Milano, 1800- Pavia, 1874)

G. Omboni,(1829 - 1910)

Professore di Geologia all’Università di Padova.

1856 – Schizzo di una Cartageologica dell’Italia di Giuseppe Balsamo Crivelli, aggiunta al “Prospettoelementare di una descrizionegeologica dell’Italia” di G. Omboni, edita da Vallardi, Milano.

Abate Antonio Stoppani(Lecco, 1824 – 1891)

Teologo, collezionista di fossili(ora al Museo civico di Milano), si meritò la fama colvolume “Studii geologici e paleontologici sullaLombardia”; stampò un pregevole “Corso di geologia” ma nella memoria collettivarimane l’itinerario geografico

dal titolo “il Bel Paese”.

Leopoldo Pilla,(Venafro, 1805 – Curtatone, 1848)

« Una cannonata lì sul ponte

rapiva al momento questa cima in geologia di Leopoldo

Pilla, che spirò dicendo "non ho fatto abbastanza per l'Italia. »(Giuseppe Montanelli)

La geologia italiana post-unitaria

La carta geologica d’Italia

Con l’Unità d’Italia apparve subito chiara la necessità di

realizzare una Carta geologica moderna che illustrasse indettaglio la complessa natura dell’intero territorio nazionale ele sue risorse naturali.

Felice Giordano,

(Torino, 1825 – Vallombrosa, 1892)

Quintino Sella,

(Biella, 1827 – 1884)

Igino Cocchi,(Aulla, 1827 – Livorno, 1913)

Il Re Vittorio Emanuele I firma il

decreto che inaugura il progettodella Carta geologicad’Italia, nominando il mese

successivo Direttore dell’Ufficio ilcristallografo piemontese

Quintino Sella, ingegnere del Corpo delle Miniere, sottopostoalla sola autorità del Ministro edaffidando il rilevamento ad unasquadra di ingegneri del RealeCorpo delle Miniere.

12 dicembre 1861

Comitato geologico - 1867

IginoCocchi

Professore di Geologia nel R. Istituto Superiore di Firenze, presidente del Comitato geologico.

BartolomeoGastaldi

Professore di mineralogia nella R. Scuola d'applicazione degli ingegneri a Torino.

FeliceGiordano

Ispettore del R. Corpo delle Miniere.

GiuseppeMeneghini

Professore di Geologia nella R. Università di Pisa.

LodovicoPasini

Senatore del Regnod’Italia.

1870 - Roma Capitale d’Italia.dall’inerzia al decollo del progetto cartografico

Carl Wilhelm Casimir Fuchs(1837 – 1886)

1872 - Carta geologicadell’Isola d’Ischiascala 1:25.000.

Con questo Regio Decreto viene affidata “ad una sezione del Corpo Reale delle Minieresotto l’alta direzione scientifica del Comitato geologico che costituisce l’Ufficiogeologico, di deliberare sulla classificazionedei terreni formanti il suolo italiano, di provvedere alla formazione della serie di colori e segni coi quali i terreni stessiverranno indicati sulla Carta; in uno specialegabinetto, verranno disposti e classificati iminerali, i fossili e le rocce raccolte neilavori di campagna, saranno del pari riunitii libri, le carte e gl’istrumenti esistenti in Firenze presso il comitato geologico ”,

l’Ufficio geologico in questo periodoviene trasferito da Firenze a Roma.

15 giugno 1873

Fondazione del Regio Ufficio

Geologico

1876 - Felice Giordano ed il decollo del Servizio Geologico

Felice Giordano ha l’incarico di ristrutturare il Servizio Geologico.

I primi rilievi sono indirizzati verso aree poco note, lontane dal Piemonte o di particolare interesse geologico -minerario, alla ricerca di nuove risorse per il Paese.

I primi rilevamenti per la Carta geologica d'Italia alla scala 1:100.000

• 1877 - è in Sicilia, per l'importanza economica dei suoi giacimenti minerari, che vengono avviati i primi progetti di produzione cartografica, con il completamento del rilevamento di ben 31 fogli alla fine del 1891.

• 1878 – vengono avviati i rilevamenti nella Campagna Romana, delle Alpi Apuane e dell'Isola d'Elba, e vengono avviate le ricognizioni in Calabria e nelle Alpi Occidentali.

1881 - Cartageologica d’Italiain scala 1:1.000.000, 1a ed.

Al 2° CongressoInternazionale di Geologiadi Bologna viene presentata la prima carta geologica d'Italia cheriporta la sintesi delle conoscenze geologiche edite ed inedite dell'intero territorio italiano

Venne “compilata sui lavori editi edinediti di vari autori fino al 1881” generali e parziali, spesso non uniformi, che obbligaronoaddirittura a controlli di terreno; ilrisultato soffrì, di conseguenza, dimancanza di uniformità.

1883 – Carta geologica della Sicilia

1884 - Carta geologica dell'Isola d'Elba

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1889 – Carta geologica delle Alpi Apuane

1889 - Cartageologica d’Italiascala 1:1.000.000, 2a ed.

In seguito ad approfondimentisuggeriti da Carlo De Stefani (Boll. Soc. Geol. It., vol. 1) e grazie anche ai progressicompiuti, in quegli anni, nelrilevamento geologico, la 2a edizione della carta vennestampata nel 1889 che, come indicato nel frontespizio, “è stata compilata in base airilevamenti eseguiti dagli Ing. del Reale Corpo delle Miniere e su lavori editi di geologi italianie stranieri”.

1908 - Cartageologica delleAlpi occidentaliScala 1:400.000.

Promossa da Giordano e realizzata dai

“Maestri del R. Ufficio Geologico” (Emile Argand).

Rilevatori: Zaccagna D., Mattirolo E., Novarese V., Franchi S., Stella A.

La carta geologica d’Italia:il primo esempio di “Big Science”

Progetto di ricerca che richiede finanziamenti notevoli e distribuiti su lunghi archi di tempo, gruppi numerosi e

coordinati di scienziati e tecnici, grandi laboratori dotatidi apparecchiature spesso costruite appositamente per

il progetto.

Definizione da: http://www.treccani.it/enciclopedia/big-science/

La carta geologica d’Italia:il primo esempio di “Big Science”

Progetto di ricerca che richiede finanziamenti notevoli e distribuiti su lunghi archi di tempo, gruppi numerosi e

coordinati di scienziati e tecnici, grandi laboratori dotati di apparecchiature spesso costruite appositamente per

il progetto.

Collezione litomineralogica Collezione paleontologica

Carte e appunti di campagna Strumentazione scientifica

La carta geologica d’Italia:il primo esempio di “Big Science”

Progetto di ricerca che richiede finanziamenti notevoli e distribuiti su lunghi archi di tempo, gruppi numerosi e

coordinati di scienziati e tecnici, grandi laboratori dotati di apparecchiature spesso costruite appositamente per

il progetto.

BartolomeoGastaldi

(Torino, 1818 –1879)

Paolo Savi,(Pisa, 1798 – 1871)

Giuseppe Meneghini,

(Padova, 1811 –1889)

Giovanni Capellini,(La Spezia, 1833 –1922)

Gaetano Giorgio Gemmellaro,

(Catania, 1832 –1904)

Giuseppe Seguenza,(Messina, 1833 –1889)

Dante Pantanelli,(Siena, 1844 –

1913)

Torquato Taramelli,(Bergamo, 1845 –1922)

Domenico Zaccagna

(Carrara, 1851 – 1940)Secondo Franchi,(Asti, 1859-1932)

Federico Sacco,(Fossano, 1864 –

1944)

Augusto Stella,(Brescia, 1863 –1944)

Vittorio Novarese,(Torino, 1861 – Roma, 1948)

Nominato ingegnere all’Ufficio di Catanzaro, dove collaborò con Aichino per la carta geologica della Calabria. Trasferito a Roma, restò al Servizio Geologico per 45 anni, fino al 1934, quando venne collocato a riposo con la carica di Direttore Onorario.Dal 1921 al 1936 insegnò geologia all’Università di Roma; effettuò missioni esplorative in Argentina, Eritrea e in Transcaucasia.Presidente della SocietàGeologica Italiana.

La carta geologica d’Italia:il primo esempio di “Big Science”

Progetto di ricerca che richiede finanziamenti notevoli e distribuiti su lunghi archi di tempo, gruppi numerosi e

coordinati di scienziati e tecnici, grandi laboratori dotati di apparecchiature spesso costruite appositamente per

il progetto.

Finanziamenti notevoli …..

Quintino Sella nella sua relazione, dal titolo emblematico: Sul modo difare la carta geologica del regno d’Italia. (Sella Q., 1862. Atti Soc.It. Sci. Nat., vol. 4, pp. 1 - 43), espone le modalità per realizzare la nuovacarta geologica del Regno.

In particolare fa una valutazione dettagliata di tempi e costi del rilievo: 40

lire al kmq (metà dell’Inghilterra), 12 milioni di lire per l’intero

progetto (circa 55 milioni di Euro attuali).

Non è mai stata fatta una stima del costo complessivo dell’intera operazione;si conosce però la sua durata: il primo foglio (Caltanissetta) vennestampato nel 1884, l’ultimo della seconda edizione nel 1989.

… distribuiti su un lungo arco di tempo

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Il livello culturale di un paese si vede (anche) dalrispetto della memoria degli uomini?

Il livello culturale di un paese si vede (anche) dalrispetto della memoria degli uomini?

C.W.C. Fucks

Il livello culturale di un paese si vede (anche) dalrispetto della memoria degli uomini?

C.V.C. Fucks V. Novarese